CRESCITA, ELEZIONI, VOLATILITÀ E OPPORTUNITÀ - PROSPETTIVE D'INVESTIMENTO PER IL 2017
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PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 PREMESSA Le banche centrali sono tuttora all’opera, Stati Uniti dal resto del mondo genererà prima tra tutte la Federal Reserve, e alcune probabilmente altra volatilità, soprattutto con di esse stanno prendendo decisioni di i crescenti differenziali tra i tassi. Su questo portata storica. Le economie sono in ripresa, fronte l’esito del referendum sulla Brexit ha ma avranno ancora bisogno di aiuto. Per di gettato pesanti ombre sul 2016, poiché più, gli asset privi di rischi sono scomparsi, ha esposto un’Europa già febbricitante a con i rendimenti dei mercati monetari ulteriori rischi politici, economici e monetari. sostanzialmente azzerati, quindi gli investitori hanno uno scarso margine di manovra in Le strategie alternative dovrebbero rimanere termini di gestione del rischio, anche se un elemento chiave del portafoglio nel 2017 MICHAËL LOK le opportunità di rendimento rimangono poiché i bassi livelli dei rendimenti assoluti CIO del Gruppo e numerose. hanno cancellato l’effetto ammortizzatore Co-CEO Asset Management che tradizionalmente le obbligazioni Secondo l’ipotesi ottimistica prevalente per forniscono in un portafoglio bilanciato. Le Come avevamo previsto lo scorso anno, il nostro scenario globale, il 2016 risulterà un strategie incentrate sugli hedge fund e sui il 2016 è stato caratterizzato da numerosi anno di transizione e nel 2017 le economie si premi di rischio sono destinate a essere picchi di volatilità. Tenere duro, rimanendo sincronizzeranno nell’accelerazione. L’ultimo determinanti per diversificare i rischi e ridurre investiti, è stato il modo migliore di generare trimestre è stato promettente: gli Stati Uniti la generale volatilità dei portafogli, ruoli che performance rettificate per il rischio nel corso si sono stabilizzati su un livello sostenuto di in passato molti investitori attribuivano alle dell’anno. crescita, dall’Europa giunge qualche segnale obbligazioni. incoraggiante, il Giappone è tuttora deciso La decisione di mantenere l’esposizione a scuotersi dal suo trentennale torpore e Alle pagine seguenti approfondiremo tutti sui tassi con allocazioni obbligazionarie le economie emergenti sono pronte a questi aspetti e altro ancora. Come sempre, aggressive e ben diversificate, riorientandoci riprendere la loro costante espansione. noi di UBP saremo lieti di discutere con voi sul debito e sulle azioni dei mercati le nostre prospettive per il prossimo anno e emergenti, ha potenziato la performance I mercati azionari sono rimasti orientati alla di lavorare al vostro fianco per sviluppare un dei nostri portafogli. Il 2016 è stato inoltre crescita economica globale per diversi mesi e portafoglio di investimenti in perfetta sintonia caratterizzato dalla possibilità di uno scenario ora stanno aspettando un aumento degli utili con le vostre esigenze. recessionistico. La decisione a sorpresa societari per giustificare livelli di valutazione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione già al di sopra della media nei paesi sviluppati. europea ha poi prodotto una forte impennata Le obbligazioni implicheranno rischi poiché della volatilità, per non parlare della vittoria si prevede che i rendimenti a lungo termine elettorale di Donald Trump, che fa presagire salgano e l’inflazione cominci ad avanzare, una nuova era politica negli Stati Uniti, con ma non mancheranno le opportunità per i rischi immediati derivanti dalle sue prime gestori molto attivi. Sui mercati dei cambi lo decisioni come presidente. sganciamento della politica monetaria degli 1
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 SOMMARIO 2007-2017: dal buio della crisi verso una nuova luce 4 L’inflazione fa capolino 6 Politica monetaria: si chiude un capitolo 8 Prepararsi a un nuovo scenario sul fronte dei tassi 10 Prepararsi a un nuovo scenario sul fronte dei tassi diversificazione e di gestione del rischio 13 I premi di rischio come fonte di performance 15 Mercati emergenti: identificare le opportunità 16 Il motore cinese non smette di ruggire 17 Il Giappone scommette sul cambiamento 18 Gli Stati Uniti e l’Europa all’alba del 2017 20 I nostri esperti 22 3
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 2007-2017: dal buio della crisi verso una nuova luce Imminente ripresa sincronizzata dell’economia globale Nel 2017 arriverà la ripresa Crescita più solida e duratura Dall’Asia si attende una conferma del nei mercati emergenti suo dinamismo, ma le prospettive stanno Il 2017 potrebbe essere finalmente l’anno che migliorando anche in altre regioni. La Russia segna la fine di un decennio dominato dalla Nei mercati emergenti la crescita dovrebbe e il Brasile beneficeranno della ripresa dei crisi finanziaria e dalle sue conseguenze. È riaccelerare avvicinandosi al 5% nel 2017 in mercati delle materie prime e usciranno stata evitata una nuova Grande depressione, termini aggregati, dopo essere retrocessa presumibilmente dalla recessione nel 2017, ma non la Grande recessione degli ultimi fino al 4.5% nel 2016. Il rally dei prezzi delle aiutati anche dalla ritrovata stabilità della anni, con i suoi strascichi che l’odierna materie prime, le riforme e gli stimoli da parte domanda interna. ‘Nuova mediocrità’, espressione coniata dei governi dovrebbero ricreare le basi di una dall’Fmi, non riesce a cancellare. ripresa più equilibrata tra i settori, rendendo Per la prima volta dallo scoppio della crisi la crescita più sostenibile. finanziaria, l’attività economica nei paesi Negli ultimi anni l’economia globale ha emergenti e in quelli sviluppati dovrebbe dovuto affrontare numerosi, nuovi e inattesi La Cina e l’India si confermano le locomotive risultare più sincronizzata. Gli accordi rischi, ma questo periodo potrebbe terminare dei mercati emergenti. Il tasso di crescita raggiunti sulla produzione petrolifera e il su una nota più ottimistica. Le prospettive in Cina potrebbe risalire al 7% grazie alle graduale aumento degli scambi all’interno di per l’anno prossimo sembrano migliorare e misure di stimolo attuate nel 2016 e alle ogni regione potrebbero favorire una ripresa riteniamo che la crescita possa aumentare al riforme in atto. Il modello di crescita è infatti del commercio mondiale dopo sette anni di 3.5%. La ripresa sarà probabilmente trainata meno orientato alle esportazioni e all’industria quasi stagnazione. da un’attività più vivace sui mercati emergenti manifatturiera a favore dei consumi e e da una crescita più sostenuta negli Stati delle infrastrutture. In India l’economia ha Uniti. ritrovato un grande vigore e le recenti riforme Crescita moderata nei paesi dovrebbero consentire al paese un progresso sviluppati dell’8%. Si ipotizza che la crescita nei paesi sviluppati rimanga generalmente al di sotto del 2% nel 2017, ma ci attendiamo che raggiunga il 2.3% negli Stati Uniti, dove la domanda interna dovrebbe essere stimolata dall’ottimo stato di salute del mercato del lavoro e dalla graduale ripresa degli investimenti societari, anche nel «Non siamo ancora sulle vette luminose settore petrolifero. ma intravediamo segnali di ripresa all’orizzonte Le prospettive di crescita nell’Eurozona e in Giappone sono più moderate, oscillando - una ripresa che riteniamo sostenibile.» tra l’1% e l’1.5%. L’occupazione è prevista in rialzo nell’Eurozona e ciò sosterrà i 4
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 consumi. Si attende anche una nuova Dal canto suo, la Svizzera dovrebbe monetarie potrebbero ridurre le loro politiche avanzata degli investimenti. Il progetto raggiungere una crescita economica di stimolo di fronte a una nuova avanzata europeo è tuttora carico di incognite, ma le dell’1.4% nel 2017, piuttosto vicina a quella dell’inflazione, mentre il debito pubblico politiche di austerità dovrebbero allentarsi dell’Eurozona e della Germania. Nonostante rimane elevato nei paesi sviluppati e il debito e lasciare spazio ai primi segnali di ripresa. il franco sia sempre sopravvalutato rispetto societario è continuamente aumentato negli In Giappone gli annunciati stimoli di bilancio all’euro, l’economia elvetica ha dato prova ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti. e monetari devono ancora materializzarsi di una notevole resistenza mantenendo e gli investimenti rimangono sottotono. In un tasso di crescita abbastanza stabile e conclusione, l’Europa e il Giappone stanno sostenuto, grazie alla flessibilità della sua aspettando la scintilla iniziale dagli Stati economia manifatturiera e di servizi. Uniti e dai mercati emergenti. Per la Gran Bretagna le prospettive Imparare la lezione rimangono incerte fino a quando dai negoziati con l’Unione europea non L’economia mondiale è tuttora chiamata emergerà un quadro meno nebuloso ad affrontare importanti sfide nonostante la delle future relazioni economiche tra le due ripresa annunciata per il 2017. La crisi ha regioni dopo il sì alla Brexit. L’economia distrutto capitale e i paesi sviluppati stanno britannica potrebbe scivolare in una ancora lottando per ritrovare un maggiore recessione tecnica all’inizio dell’anno fino potenziale di crescita, il che giustifica i a quando non sarà fatta una maggiore modesti guadagni di produttività rispetto agli chiarezza. anni precedenti al 2007. Inoltre, le autorità 5
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 L’inflazione fa capolino In progressiva ascesa nei paesi sviluppati Nel 2017 ci attendiamo due tendenze contrastanti 2016, i prezzi del petrolio potrebbero sostenere sul fronte dell’inflazione: un’impennata nei paesi gli indici dei prezzi e provocare una risalita sviluppati e un netto declino nei paesi emergenti. meccanica dell’inflazione nei primi mesi del 2017. Queste forze opposte derivano dagli effetti dei In alcuni paesi, tra cui il Regno Unito, le fluttuazioni prezzi delle materie prime, dei cambi e della dei cambi amplificheranno questa risalita: dopo domanda interna nei due grandi blocchi. Gli il forte calo della sterlina nel 2016 sulla scia accordi sul prezzo del petrolio adottati nel 2016 del post-Brexit, l’inflazione importata registra dovrebbero mantenere i prezzi su un livello più una ripresa che rischia di trasmettersi a diversi elevato rispetto a quello degli ultimi due anni. Se settori dell’economia. Se la BCE conferma la sua rimangono sopra i 45-50 dollari al barile dopo la politica di stimolo molto aggressiva, lo spread forte pressione registrata nel primo trimestre del potrebbe pesare sull’euro e, in presenza di un clima politico sempre incerto, ciò accelererebbe l’inflazione nella zona euro. La forza della domanda interna ha provocato tensioni in alcuni settori. Negli Stati Uniti Crescita del Pil per regione l’inflazione core, che esclude i prezzi dell’energia e degli alimentari, è spinta al rialzo soprattutto 7% dagli affitti e dai costi della salute. Questa tendenza è destinata a durare nei prossimi 6% trimestri, a meno che la nuova amministrazione non apporti modifiche strutturali. Nel 5% Regno Unito l’immobiliare è tuttora in rialzo nonostante le incertezze causate dalla Brexit 4% e in questo settore emerge una tendenza più positiva anche nell’Europa continentale. Infine 3% l’invecchiamento della popolazione, che è un comune denominatore nei paesi sviluppati, fa 2% lievitare i costi della salute. 1% In generale l’inflazione, alimentata dall’energia, dovrebbe rimettersi in moto nei paesi sviluppati, soprattutto nel primo trimestre del 2017. Nel 1970s 1980s 1990s 2000s 2010-15 2016 E 2017 E primo semestre è atteso un rialzo del 2–2.5% negli Stati Uniti, del 3% in Gran Bretagna e Paesi sviluppati Emerging countries Paesi emergenti Developed countries attorno all’1.5% nella zona euro. Fonti: Fmi, UBP 6
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 In Cina sembra che i prezzi abbiano raggiunto il Inflazione nell’OCSE punto di svolta inferiore. I prezzi alla produzione 5% stanno cominciando a risalire e l’inflazione dovrebbe attestarsi sul 2% nei prossimi trimestri. L’arretramento dell’inflazione nei paesi emergenti 4% sarà dunque indotto dal calo dei prezzi in Russia, Brasile e India. Le valute di Russia e Brasile hanno subito un forte deprezzamento 3% a causa della crisi economica e dell’incertezza politica. Il ritorno della fiducia e la progressiva stabilizzazione dell’economia hanno consentito 2% alle monete di questi paesi di riguadagnare terreno, il che dovrebbe favorire l’uscita dalla 1% recessione nel 2017 e il rientro da un’inflazione a due cifre verso gli obiettivi a medio termine delle banche centrali. Nel caso dell’India, dove 0% le estreme condizioni meteorologiche avevano spinto i prezzi oltre gli obiettivi, è attesa una normalizzazione verso la fine dell’anno. -1% 01.16 01.01 07.01 01.02 07.02 01.03 07.03 01.04 07.04 01.05 07.05 01.06 07.06 01.07 07.07 01.08 07.08 01.09 07.09 01.10 07.10 01.11 07.11 01.13 01.14 07.14 01.15 07.15 Nel complesso il 2017 dovrebbe sventare i timori in materia di inflazione che hanno dominato i Inflazione core Indice totale dei prezzi al consumo mercati nonostante l’uscita dalla crisi economica. Fonte: OCSE Di conseguenza i privati subiranno la graduale erosione del potere d’acquisto ottenuto negli ultimi anni con il calo del prezzo dell’energia. Nel 2017 sarà dunque necessario vigilare sull’evoluzione dei salari, soprattutto negli Stati Uniti, dove il mercato del lavoro è vicino alla piena occupazione. Il rischio dell’innescarsi di una spirale prezzi-salari sembra remoto poiché gli aumenti saranno probabilmente limitati a pochi settori e il tasso di partecipazione è ancora basso, ma il livello generale dei salari si muove al rialzo. 7
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 Politica monetaria: si chiude un capitolo Verso politiche di reflazione sempre meno aggressive Dallo scoppio della crisi finanziaria le banche I problemi creati dai tassi d’interesse negativi centrali hanno adottato politiche monetarie non hanno superato le previsioni delle banche convenzionali sempre più aggressive. Prima hanno centrali. In Giappone e in Europa hanno indotto ridotto i tassi, poi li hanno tagliati spingendoli in un’ulteriore flessione dei tassi a lungo termine, territorio negativo, quindi hanno cominciato ad creando uno scenario più difficile per le banche e acquistare titoli, dalle obbligazioni governative a gli investitori con lunghi orizzonti temporali, tra cui quelle societarie, e persino ETF e REIT in Giappone. le assicurazioni e i fondi pensione. Le banche centrali hanno visto lievitare i loro bilanci oltremisura e hanno ottenuto una notevole influenza Se il costo del denaro è diminuito sulla scia di sui mercati, non solo con le loro dichiarazioni. queste misure, la domanda di credito è rimasta piuttosto fiacca, sia in Europa sia in Giappone. 8
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 Il bilancio degli ultimi interventi delle banche centrali Bilancio delle banche centrali e mercato azionario appare dunque molto più discutibile delle prime misure adottate all’inizio della crisi finanziaria. 15000 25000 Indice in miliardi di USD, totale di bilancio Le successive ondate di liquidità a basso costo di BCE, BoE, Fed, BoJ avevano impresso una spinta ai mercati, facilitando le attività di fusione e acquisizione e rinfocolando la propensione delle imprese alla leva finanziaria. 12000 20000 Queste politiche hanno infine indotto i consumatori statunitensi a reindebitarsi. All’avvicinarsi del 2017, le banche centrali 9000 15000 sembrano aver acquisito la consapevolezza dei limiti del proprio operato sulla domanda finale e delle distorsioni che stanno creando a livello delle banche e dei mercati. Per i prossimi mesi non 6000 10000 escludiamo quindi un cambiamento di rotta nelle loro strategie: azioni mirate a favore del credito; 3000 5000 09.16 05.06 09.06 01.07 05.07 09.07 01.08 05.08 09.08 01.09 05.09 09.09 01.10 05.10 09.10 01.11 05.11 09.11 01.12 05.12 09.12 01.13 05.13 09.13 01.14 05.14 09.14 01.15 05.15 09.15 01.16 05.16 la fine del taglio dei tassi di riferimento e il raggiungimento della soglia minima per i tassi Wilshire 5000 (rhs) Central banks balance sheets (lhs) d’interesse short negativi; Indice Wilshire 5000 (scala destra) Bilanci delle banche centrali Fonti: banche centrali, UBP una generale preferenza per una curva dei rendimenti positivi e gli sforzi per mantenerla, con differenze da una regione all’altra; passaggio dalla politica monetaria aggressiva a una politica di bilancio meno austera, più flessibile e addirittura più espansionista. Nei paesi emergenti i tassi di riferimento potrebbero essere tagliati ancora, soprattutto nei paesi dove Nel 2017 le banche centrali dei paesi sviluppati l’inflazione sta precipitando, ad esempio Brasile dovrebbero mantenere un corso di politica e Russia. In altri paesi si ipotizzano tagli dei tassi monetaria accomodante, ma sempre meno meno drastici in considerazione del cammino già aggressivo. Da due anni la Fed cerca di percorso e di un’attività economica che dovrebbe normalizzare la propria politica e lo farà decidendo tornare in linea con il suo potenziale dopo gli ultimi una revisione al rialzo dei tassi nel 2017 di portata due anni sottotono. limitata (un aumento dei tassi è atteso in giugno, il primo dopo quello di dicembre). Dal canto suo, Nel complesso, in un quadro monetario tuttora la BCE potrebbe estendere il suo programma di accomodante, le politiche reflazionistiche acquisto di titoli (da marzo a settembre 2017), dovrebbero essere sempre meno aggressive, ma sarà più restia a modificare radicalmente le in parte a causa della ripresa prevista, ma regole di acquisto delle obbligazioni governative anche per gli effetti delle ultime misure sui a causa delle opposizioni interne. È probabile mercati obbligazionari e sul settore bancario. Ci che gli interventi attuati dalle banche centrali del attendiamo che le banche centrali sintonizzino Giappone e della Gran Bretagna si concentrino la loro politica monetaria sul ciclo economico e sul credito piuttosto che sui tassi, considerando sull’inflazione. gli effetti indiretti sulle banche e sulle monete. 9
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 Prepararsi a un nuovo scenario sul fronte dei tassi Se i tassi d’interesse cessano di scendere… Dall’annuncio della Federal Reserve del a seguire l’esempio della Fed, mentre gli suo terzo programma di quantitative easing stessi Stati Uniti hanno deciso di tornare nel 2012, gli investitori si sono preoccupati progressivamente a una politica monetaria di trovare come posizionarsi in uno molto meno aggressiva. scenario di tassi d’interesse bassi. L’unica ricompensa della loro fatica è stato assistere Ma allora perché gli investitori non all’ulteriore discesa dei tassi, dal momento dovrebbero aspettarsi che l’attuale scenario che una serie di mini-crisi e le minacce dei tassi prosegua su una traiettoria mai così incombenti sulla crescita economica hanno bassa, alla quale si erano ormai abituati? incoraggiato le banche centrali del mondo I tassi d’interesse sono già scesi a zero o entrati in territorio negativo in Giappone, Svizzera, nella zona euro e in un numero sempre maggiore di altri paesi nel mondo. Tuttavia il momento della svolta potrebbe essere arrivato, soprattutto perché le stesse banche centrali hanno indicato l’intenzione I rendimenti delle obbligazioni non possono più compensare di abbandonare le politiche inaugurate il calo dei mercati azionari dalla Fed nel 2012. Se il terzo round della 1.5 manovra è stato sufficiente per stabilizzare l’economia americana e avviare una fase di 1.0 ripresa, i danni causati dai tassi negativi e dal quantitative easing ai sistemi bancari 0.5 in Europa e, in misura più contenuta, in 0.0 Giappone suggeriscono che è giunto il momento di passare alla tappa successiva -0.5 delle decisioni politiche. -1.0 La banca centrale giapponese ha quindi dato il “la” cercando di controllare più -1.5 efficacemente la sua curva dei rendimenti. -2.0 Molti osservatori hanno giudicato questo nuovo approccio della Bank of Japan come -2.5 S&P 500 FTSE 100 DAX TOPIX Livello attuale Livello dei tassi necessario per compensare un calo delle azioni del 10% Fonte: UBP 10
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 un cambiamento puramente marginale, ma americani, tedeschi e giapponesi a dieci dovrebbe favorire la scomparsa dei vincoli anni al netto dell’inflazione core dei prezzi che pesano sulla redditività delle banche e al consumo si collocano vicino ai minimi incoraggiare così la concessione di prestiti storici, mentre i premi pagati agli investitori a lungo termine, lasciando forse intravedere per assumersi il rischio del debito societario un rilancio budgetario più accentuato in sono inferiori alla media. Per gli investitori Giappone nel 2017. Aumentano altresì le è dunque giunto il momento di focalizzarsi speculazioni sulla crescente necessità, per su una gestione attiva e di ridimensionare la BCE, di cercare strategie alternative. La l’esposizione ai tassi d’interesse, invece recente verticalizzazione della curva dei di continuare ad aumentarla così come rendimenti nella zona euro può produrre avvenuto negli ultimi anni. lo stesso risultato del riorientamento della Bank of Japan, proprio quando la politica di Fortunatamente gli ampi spread del bilancio europea potrebbe diventare meno segmento «high yield» e del debito dei restrittiva nel 2017. mercati emergenti in valuta forte continuano a fornire una protezione sufficiente contro Se il riorientamento delle politiche l’aumento dei tassi di riferimento. Infatti, delle banche centrali non rappresenta durante la fase di risalita dei rendimenti necessariamente la fine dello scenario dei osservata nel secondo semestre del tassi bassi a lungo termine, gli investitori 2016, queste due classi di asset hanno devono essere consapevoli del fatto che continuato a generare performance positive, l’inflazione, negli ultimi anni favorevole ai titoli compensando le perdite subite sul fronte dei obbligazionari, sta accelerando e rischia di rendimenti delle obbligazioni governative. Gli pesare su questa classe di asset. Com’era investitori preoccupati delle conseguenze di da prevedere, l’accelerazione è cominciata una risalita dei tassi di riferimento potrebbero negli Stati Uniti, dove sono state introdotte trovare una certa protezione nelle strategie per la prima volta le misure di quantitative di duration più breve o, addirittura, in quelle easing e dove le pressioni dell’inflazione core incentrate sugli strumenti a tasso variabile, (che esclude i prezzi dei generi alimentari e dell’energia) si attestano sul 2.3%, il tasso più alto dal 2008. L’aumento dell’inflazione core negli Stati Uniti si è verificato in uno scenario di calo generalizzato dei prezzi Fine del calo dei prezzi delle materie prime delle materie prime, in forte discesa su scala globale dal 2012. La tendenza 100% deflazionistica delle materie prime comincia 80% a dare i primi segnali di cedimento, poiché i prezzi del greggio, dei prodotti agricoli e 60% dei metalli industriali sono tutti in rialzo su base annua per la prima volta dal 2012. 40% In contrasto con questi cambiamenti 20% manifesti delle politiche monetarie e 0% dell’inflazione, i mercati scontano ancora uno status quo, credendo che le banche centrali -20% possono continuare a diminuire i rendimenti nominali delle obbligazioni e gli spread delle -40% obbligazioni societarie. I rendimenti dei titoli -60% 10 11 12 13 14 15 16 GSCI Agriculture GSCI Industrial Metals Brent Crude GSCI Agricoltura GSCI Metalli industriali Greggio del tipo Brent Fonte: Reuters 11
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 ad esempio i «leveraged loan» (prestiti a titoli a tasso variabile per proteggere i tasso variabile di società con rating di solito portafogli in caso di un rialzo più sostenuto al di sotto dell'investment grade). dei rendimenti obbligazionari. Per coloro che cercano la sicurezza dei Per il futuro, mentre l’esposizione alle titoli di stato, le obbligazioni statunitensi obbligazioni societarie «investment indicizzate all’inflazione non sembrano grade» si alleggerisce, acquisteranno scontare una normalizzazione del regime maggior peso le strategie incentrate d’inflazione nei prossimi anni. Infatti, dopo sugli strumenti alternativi per generare aver seguito la discesa dei prezzi del «carry» e ridurre il rischio. In passato gli greggio dal 2013, le aspettative in materia investitori potevano contare sul rialzo dei d’inflazione hanno imboccato una strada prezzi delle obbligazioni per compensare diversa, creando un’opportunità per gli le pesanti correzioni dei mercati azionari, a investitori a condizione che le attese si protezione dell’intero portafoglio. Tuttavia, normalizzino, come previsto. Analogamente, in un contesto di rendimenti obbligazionari le obbligazioni societarie «investment così bassi occorrerebbe, ad esempio, che i grade», i cui tassi sono saliti meno rispetto a rendimenti dei buoni del Tesoro americano quelli dei titoli di stato, risultano attualmente scendessero quasi allo 0.75% dall’attuale costose, soprattutto se le attese in materia 1.75% per compensare una flessione del di inflazione dovessero accelerare nel 10% delle azioni. In Europa i rendimenti dei 2017. Pur mantenendo un’esposizione nel Bund tedeschi dovrebbero scendere quasi segmento «investment grade» negli Stati al -2.5% dallo zero attuale per produrre lo Uniti, abbiamo progressivamente rafforzato stesso risultato. Le strategie incentrate sugli il nostro posizionamento tradizionale nel hedge fund e sui premi di rischio dovrebbero debito societario a tasso fisso aggiungendo contribuire a fornire agli strumenti alternativi la capacità di compensare la volatilità che ci attendiamo prosegua nei prossimi mesi. Attese d’inflazione in calo rispetto all’aumento delle pressioni inflazionistiche Per gli investitori in azioni è opportuno considerare questo cambiamento di 3.5% 20 scenario nella loro asset allocation. A nostro avviso le strategie orientate al reddito, che 10 si sono rivelate notevolmente proficue per gli investitori alla ricerca di rendimento nel 3.0% 0 2016, stanno sopravvalutando la prospettiva di un ulteriore calo dei rendimenti e/o il potenziale di accelerazione della crescita -10 dei dividendi nei prossimi anni. Sulla scorta dell’attesa accelerazione della crescita 2.5% -20 globale nel 2017, intravediamo interessanti opportunità nei settori più ciclici e industriali -30 delle economie occidentali nel 2017. 2.0% -40 -50 1.5% -60 Genn - 13 Genn - 14 Genn - 15 Genn - 16 US 5y5y Inflations Expectations Brent Crude (YoY chg, RHS) Attese d’inflazione negli USA di 5 in 5 anni (scala sinistra) Greggio del tipo Brent (variazione annua, scala destra) Fonte: Federal Reserve Bank di St. Louis 12
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 Investimenti alternativi: strumento chiave di diversificazione e di gestione del rischio Importanza degli investimenti alternativi per fornire diversificazione, limitare la volatilità e migliorare la performance In prospettiva storica gli hedge fund hanno Infatti, come evidenziato dal terzo grafico, le 20% il rischio di un portafoglio tradizionale permesso di migliorare il rapporto rischio/ correlazioni storiche negative tra le azioni e le composto per il 60% di azioni e il 40% di rendimento dei portafogli tradizionali obbligazioni che creavano un buon equilibrio obbligazioni. composti di azioni e obbligazioni limitando nei portafogli tradizionali, si sono a nostro le perdite («drawdown») in gran parte grazie a avviso affievolite. In futuro non escludiamo In tale contesto è imperativo concentrarsi un’esposizione al rischio di mercato inferiore persino una correlazione positiva tra queste sull’ottimizzazione del rapporto tra rendimenti (beta) rispetto a quella degli altri asset. Se due classi di asset.Un cambiamento di attesi e rischi assunti. In questa ottica, consideriamo le ultime cinque peggiori regime nel quale la correlazione media tra un’allocazione negli hedge fund appare più correzioni dei mercati azionari (v. grafico le azioni e le obbligazioni passi dal -0.3 che sensata. Per le strategie con gli hedge sotto), gli hedge fund hanno globalmente degli ultimi vent’anni al +0.3, ossia la media fund sono due le possibilità di migliorare le offerto una protezione al ribasso poiché, dal 1963 al 2000, aumenterebbe quasi del performance rettificate per il rischio. in media, hanno subito soltanto il 28% di queste flessioni. Più recentemente, nei mesi di gennaio e febbraio del 2016, quando i mercati hanno lasciato sul terreno quasi il Performance degli hedge fund nelle cinque 7%, gli hedge fund hanno limitato le perdite peggiori correzioni («drawdown») dei mercati azionari dal 2000 al 2.6% e in giugno, mentre la Brexit ha 10% provocato un picco della volatilità per le classi di asset tradizionali, hanno guadagnato lo 0% 0.4%. Gli hedge fund sono stati capaci di limitare i -10% ribassi grazie alla diversificazione delle fonti di alfa e alla gestione attiva del beta rispetto alle azioni. Come risulta dal grafico, l’industria -20% degli alternativi è stata generalmente cauta negli ultimi anni e l’attuale beta azionario è limitato, diversamente dai livelli molto elevati -30% del 2008. -40% Dopo diversi anni di politiche monetarie accomodanti, che hanno comportato correlazioni intersettoriali e intrasettoriali, -50% riteniamo che lo scenario sia cambiato e che Ott 07 Mar 00 Apr 11 Mag 15 Mar 10 Mar 09 Apr 03 Set 11 Feb 16 Giu 10 emergeranno dislocazioni con la conclusione del quantitative easing (QE). Per i gestori World equities Hedge fund Azioni mondiali Hedge fund attivi è un’opportunità di generare alfa. Sources: IMF, UBP Economic & Thematic Research Fonti: Bloomberg, UBP 13
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 In primo luogo, alcune di queste strategie rispondere alle attese in tal senso. Si può possono offrire una valida alternativa alle dire lo stesso per le strategie creditizie, classi di asset tradizionali. Ad esempio, dove alcuni gestori possono fornire un buon se un cliente sceglie di mantenere la sua complemento all’«high yield» o ad altri tipi esposizione sull’Europa o sui settori della di credito. salute e dell’energia, migliorando il profilo di rischio/rendimento del suo portafoglio, Secondariamente, alcune strategie possono alcuni gestori «long/short» sono in grado di essere fonte di diversificazione, ossia offrire una fonte di performance non correlata. In questa categoria privilegiamo attualmente le strategie di tipo «macro/trading», «relative value» ed «equity market neutral». Un’allocazione del 20% in queste strategie Il beta azionario degli hedge fund è stato limitato potrebbe ridurre il rischio complessivo di nel tempo (dati mobili a 24 mesi) un portafoglio 60/40 e migliorare il rapporto rischio/rendimento del 25% circa. A nostro avviso tali strategie offrono performance con le quali le tradizionali classi di asset non possono senz’altro competere. In passato, cercando di sfruttare le tendenze e le inefficienze del mercato, hanno fornito contributi positivi nei periodi di forti tensioni. Riteniamo che la questione fondamentale per gli investitori sia cambiata. Non si tratta più di domandarsi se un’allocazione nelle strategie alternative è allettante o no, ma piuttosto di focalizzarsi sulle strategie e sui fondi meglio in grado di aiutare gli investitori a raggiungere i loro obiettivi in termini di 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 gestione del rischio e diversificazione, Fonti: Bloomberg, UBP per decidere quale sia il modo migliore di collocare fondi in questo segmento. Per i clienti privati è complicato investire nelle Correlazione storica tra le azioni e il reddito fisso strategie offshore e per gli istituzionali il su 50 anni (dati mobili) quadro normativo sempre più rigoroso ha reso necessarie forme più regolamentate 0.6 di strategie. Questo spiega la forte crescita registrata dai fondi UCITS alternativi negli 0.4 ultimi cinque anni. Tale formato consente 1963-2000 media = + 0.30 inoltre agli investitori che preferiscono gli 0.2 strumenti d’investimento liquidi e trasparenti 0.0 di acquisire un’esposizione nelle strategie con gli hedge fund, senza compromettere il -0.2 profilo di liquidità dei loro portafogli. 2001-2016 media = - 0.33 -0.4 -0.6 Cambiamento di regime? -0.8 2015 1963 1966 1970 1974 1978 1981 1985 1989 1993 1996 2000 2004 2008 2011 Fonti: Bloomberg, UBP 14
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 I premi di rischio come fonte di performance Sebbene la nozione di «premio di rischio» sia poco nota nelle mandati discrezionali siamo già ricorsi a ETF a volatilità minima strategie di gestione, le sue origini risalgono agli anni Sessanta, («Minimum Volatility Exchange Traded Fund»). Questi strumenti quando William F. Sharpe ha identificato i premi di rischio come le contemplano solo titoli a bassa volatilità, il che contribuisce a principali fonti di performance. Questo tipo di approccio consiste ridurre il rischio all’interno del portafoglio. nell’identificare i fattori che consentono agli investitori di essere «indennizzati» e costituiscono dunque per natura un fattore costante Gli investimenti incentrati sui premi di rischio hanno il vantaggio di di performance nei portafogli. essere molto trasparenti, regolamentati ed efficienti in termini di costi. Per gli stessi motivi siamo interessati a ETF di tipo «market I premi di rischio sono per gli asset quello che i fattori nutrizionali neutral» nel quadro della nostra allocazione negli investimenti sono per gli alimenti. Così come i fautori di un’alimentazione sana alternativi. Cerchiamo di ottenere un’esposizione su premi di scelgono con attenzione sempre maggiore i cibi che mettono nel rischio simili a quelli mirati dagli hedge fund tradizionali, con una piatto sulla base dei fattori nutrizionali, i sostenitori dei premi di performance equivalente rettificata per il rischio, ma con i vantaggi rischio esaminano l’insieme delle classi di asset per identificare le di una maggiore trasparenza, una liquidità più elevata e una migliore vere fonti di rischio e performance. efficienza in termini di costi. I premi di rischio possono essere classificati in diverse categorie tra UBP continuerà a cercare asset e strategie non correlate per cui «carry», valore («value»), volatilità e momentum. Ad esempio, le migliorare la diversificazione dei portafogli e generare solide strategie di tipo «value» filtrano le azioni a basso prezzo rispetto ai performance in uno scenario di crescita debole e di volatilità, nella loro fondamentali, quelle incentrate sul momentum selezionano i convinzione che i premi di rischio siano un elemento in grado di titoli che hanno fornito una performance sostenuta ed è probabile fornire un contributo positivo alla performance degli investimenti. che proseguano su questa strada in futuro. All’interno dei nostri VA Y R L R O A «Siamo convinti che investire nei R C E premi di rischio contribuisca a migliorare la performance.» M V O U L T A N T E IL M IT O M À 15
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 Mercati emergenti: identificare le opportunità Molti mercati emergenti confermano un interessante potenziale di creazione del valore Le azioni dei mercati emergenti sono state tra Se la ricerca di performance più elevate nel le migliori in termini di performance nel 2016 e mondo ha fatto precipitare i rendimenti del debito molti si chiedono se questo slancio proseguirà dei mercati emergenti nel 2016, in particolare lo nel 2017. A nostro avviso la risposta è sì. spread rispetto ai buoni del Tesoro statunitensi è vicino alle medie storiche. Il rasserenarsi La ritrovata stabilità e la ripresa della crescita dello scenario economico dovrebbe consentire nei paesi emergenti nel 2017 offriranno terreno agli spread di assottigliarsi ancora nel 2017 fertile per interessanti opportunità, mentre la e di scontare meglio la ripresa ciclica che ci frenata dell’inflazione dovrebbe consentire al attendiamo in queste economie a crescita rapida. taglio dei tassi d’interesse e agli stimoli di bilancio Il debito sovrano e quello societario emergente di avere un effetto positivo per la prima volta dal di qualità sembrano meglio posizionati per 2009–2010. Inoltre, l’accelerazione delle riforme beneficiare della ripartenza dell’economia. in paesi chiave tra cui l’India contestualmente alla ripresa della crescita globale potrebbe fornire Analogamente le azioni dei mercati emergenti, ulteriore slancio ai mercati emergenti nel nuovo che nel 2016 sono uscite da tre anni di ribassi, anno. dovrebbero continuare a sovraperformare nel 2017. Con la ripresa economica, sia interna sia globale, si prevede un aumento dei margini Confronto tra mercati azionari emergenti e sviluppati operativi e, quindi, degli utili sui mercati emergenti. 0.2 160 0.1 Nonostante l’outperformance delle azioni dei 140 mercati emergenti per gran parte del 2017, 0.0 molti investitori saranno sorpresi di constatare -0.1 120 che questi asset registrano tuttora uno sconto -0.2 significativo rispetto ai loro omologhi dei paesi 80 sviluppati, sebbene il rendimento del capitale -0.3 proprio (RoE) sia paragonabile (10%). Infatti, -0.4 60 non solo le azioni dei mercati emergenti sono -0.5 ROE mercati emergenti: 10.4% scambiate con uno sconto, ma quest’ultimo è Ultimi dati: ROE mercati sviluppati: 9.9% 40 addirittura vicino ai massimi storici con il 30% -0.6 P/B mercati emergenti: 1.56 ROE relativo: 1.05 P/B mercati sviluppati: 2.14 Indicatore: circa (v. grafico). -0.7 P/B relativo: 0.73 0.73 meno 1.05 = -0.32 20 All’interno dei mercati emergenti, le azioni 12.00 08.01 04.02 12.02 08.03 04.04 12.04 08.05 04.06 12.06 08.07 04.08 12.08 08.09 04.10 12.10 08.11 04.12 12.12 08.13 04.14 12.14 08.15 04.16 dell’America latina e dell’est europeo hanno sovraperformato nel 2016 sulla scorta del Price to book ratio (P/B) relativo meno ROE relativo (sc. sin.) recupero dei prezzi delle materie prime, ma Confronto tra MSCI mercati emergenti e MSCI mercati sviluppati (in USD, sc. ds.) la ripresa dell’economia globale dovrebbe Fonti: Thomson Financial, MSCI, UBP 16
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 orientare gli investitori verso le azioni asiatiche Di conseguenza, mentre i venti girano a favore nel nuovo anno. Molti investitori sono pronti a delle economie emergenti nel 2017, gli sconti di pagare le valutazioni elevate che caratterizzano valutazione dei mercati obbligazionari e azionari le azioni americane a causa delle interessanti rappresentano un’opportunità per gli investitori performance delle società al di là dell’Atlantico, di rafforzare ancora le loro posizioni su questi ma pochi riconoscono che le azioni asiatiche, mercati nel 2017. nonostante una simile capacità di generare utili (RoE), sono scambiate a un multiplo modesto di 14x rispetto a 20x delle loro omologhe americane. Il motore cinese non smette di ruggire L’adesione della Cina all’Organizzazione mondiale del commercio La strategia di riforma di Pechino si fonda su tre assi: esportare (OMC) nel 2001 ha segnato l’inizio di una trasformazione economica. l’eccesso di capacità produttive verso altri paesi asiatici in fase precoce Il paese registrava allora un prodotto interno lordo (Pil) di 1'300 miliardi di sviluppo, liberalizzare la fissazione dei tassi d’interesse e del cambio di USD, che sarebbe aumentato quasi del 10% nei tre anni seguenti. del renminbi per consentire default regolati e sfruttare il rialzo del Nel 2016 il Pil cinese si avvicinerà ai 12'000 miliardi di dollari, ma mercato immobiliare per convertire debiti in azioni, riducendo i crediti il tasso di crescita sarà meno della metà di quello di quindici anni deteriorati. Questo programma deve essere visto nella sua globalità prima. In termini matematici, un aumento del 10% partendo da 1'300 ma, in caso di successo, assicurerà alla Cina una crescita più stabile e miliardi di dollari rappresenta poco meno di un quinto di un aumento più duratura. Il basso debito pubblico cinese, pari a meno del 50% del del Pil del 6.5% calcolato su 12'000 miliardi di dollari. È da questa Pil, significa che lo Stato ha i mezzi per attivare una rete di sicurezza prospettiva che deve essere guardata la Cina, senza chiedersi se di fronte alla necessità di un salvataggio. una crescita del 6.5% o dell’8% sia sufficiente o no. Vale la pena osservare che il contributo del settore privato alla crescita supera L’investitore ha due possibilità di beneficiare delle opportunità presenti ormai quello del settore pubblico e il reddito netto dei privati supera sul mercato cinese: le «azioni H» di Hong Kong e i programmi «stock del 5% il tasso d’inflazione. Senza alcun dubbio, il «riorientamento» connect», che permettono la circolazione dei flussi di investimenti tra del gigante cinese è in pieno corso. Shanghai, Shenzhen e Hong Kong. È probabile che nel 2017 l’MSCI includa le «azioni A» (onshore) cinesi nel suo indice azionario dei mercati La principale posta in gioco per la Cina è la qualità della sua crescita, emergenti. In realtà i fondi non indicizzati a gestione attiva offrono migliori quindi le politiche che guidano il processo di riforma. Se la banca opportunità di accedere a neocostituite società del settore privato. centrale cinese (People’s Bank of China - PBoC) e la Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme (NDRC) spingono per una Infine, il mercato obbligazionario cinese sta crescendo rapidamente riforma a favore dei mercati, i loro sforzi cozzano contro la resistenza e comincia ad aprirsi. Secondo i dati pubblicati nel giugno scorso dell’economia pianificata e gli interessi del vasto settore delle imprese dall’Asian Development Bank (ADB), il mercato obbligazionario in statali cinesi (SOE). Il debito societario ammonta a un preoccupante valuta locale rappresenta 6'900 miliardi di dollari, già il 70% delle 150% del Pil e Pechino avrà l’arduo compito di ridurlo. Il 40% circa dimensioni totali del mercato obbligazionario giapponese. JP Morgan di questo debito riguarda le SOE, molte delle quali si trovano nella confida di ottenere accesso alle obbligazioni onshore cinesi nei prossimi «cintura di ruggine» e devono far fronte a un notevole eccesso di due-tre anni. In conclusione, la Cina ha già un ruolo di protagonista capacità produttive. sui mercati finanziari internazionali ed è evidente che la sua influenza continuerà a crescere. 17
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 Il Giappone scommette sul cambiamento Il Giappone, una delle maggiori economie avanzate, può sembrare un mercato già maturo con opportunità limitate, ma la prima impressione può rivelarsi sbagliata... La deludente performance del mercato Riteniamo tuttavia che questo giudizio sia giapponese nel 2016 non è frutto dei negativi parziale, poiché il riorientamento della politica risultati societari, ma scaturisce piuttosto monetaria è il prologo di un cambiamento più dall’incapacità della banca centrale giapponese sostanziale che potrebbe avvenire nel marzo del (BoJ) di mettere fine alla deflazione nella sua 2017, alla fine dell’anno fiscale. Il fatto che la economia interna. Mentre la BoJ ha finito per BoJ si sia mostrata pronta ad attuare un radicale prendere coscienza dei limiti del suo corso, cambiamento della sua politica in settembre le misure correttive annunciate nel mese di rivela la volontà di continuare a cercare soluzioni settembre del 2016 sono state considerate innovative per lottare contro la tenace deflazione marginali e poco adatte a ovviare alle carenze dell’economia giapponese. della politica della BoJ. In realtà, il contemporaneo ammorbidimento delle politiche monetaria e di bilancio tra fine luglio e metà settembre rivela, a nostro avviso, l’accento posto sul coordinamento tra la BoJ e il Ministero delle finanze. Dopo le prime misure, rivelatesi troppo modeste, e la perdita di credibilità dei politici giapponesi a causa della mancanza di determinazione per buona parte del 2016, le autorità giapponesi dovranno dimostrare la loro volontà di non accontentarsi di un semplice aumento dei prestiti o di una risalita dell’inflazione al 2%. La fine dell’anno fiscale in corso, nel marzo del 2017, potrebbe dare loro l’opportunità di riguadagnare la fiducia dei mercati. Fino ad allora, le valutazioni e il miglioramento continuo della redditività delle imprese giustificano una revisione dell’approccio prudente di molti investitori, tra i quali ci annoveriamo anche noi, nei confronti delle azioni giapponesi per la maggior parte del 2016. L’indice TOPIX giapponese registra un rapporto prezzo/utile (P/E) di 14x e un price to book ratio (P/B) di 1.1x rispetto a un P/E di oltre 20x e un P/B di 2.8x dello S&P 500. 18
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 I mercati asiatici vicini, già considerati convenienti, Sconto relativo: TOPIX e S&P500 a confronto denotano ancora un premio rispetto al Giappone, 0.0 8 con un P/E di 15x e un P/B di 1.8x. L’Europa, che soffre di sintomi analoghi a quelli del Giappone, registra livelli di valutazione più bassi, il che riflette -0.4 5 le notevoli tensioni sul settore bancario europeo, più accentuate rispetto al Giappone. -0.8 2 Nei primi nove mesi del 2016, gli utili delle società statunitensi sono retrocessi del 2.4%, rispetto a un calo rispettivamente del 14.8% e -1.2 -1 del 18.3% per le imprese europee e giapponesi. Tuttavia, la redditività operativa ha dimostrato -4 una buona tenuta in Giappone, nonostante lo yen -1.6 si sia apprezzato del 15%. Il margine EBIT delle società che compongono il TOPIX si avvicina -2.0 -7 all’8% e supera la sua media nel periodo 2010 Nov-12 Ago-13 Magg-14 Febb-15 Nov-15 Ago-16 –2016. Per il Nikkei 400, che comprende le società più piccole, il dato si attesta sull’8.5%. Per i due indici il rendimento del capitale proprio Rapporto prezzo/utile (P/E, sc. ds.) Price to book ratio (P/B) (ROE) si avvicina al 7-7.5%. Il margine EBIT e il ROE si muovono al rialzo per le società del Fonti: Bloomberg, UBP Nikkei 400, che si focalizza su livelli di ROE più elevati. A titolo di confronto, il ROE e la redditività sono superiori negli Stati Uniti e in Europa, ma in costante calo dalla metà del 2014. A livello di settori, intravediamo opportunità nelle banche giapponesi e nella tecnologia «Sembra che la BoJ e il Ministero delle finanze comincino a collaborare.» Il settore bancario ha beneficiato della nuova strategia adottata dalla BoJ che dovrebbe contribuire a stabilizzare la redditività, compromessa dall’introduzione dei tassi d’interesse negativi nei primi mesi dell’anno. Nel 2013 gli utili delle banche erano migliorati in 50%. La ripresa della crescita mondiale e media del 60% rispetto al periodo 2010-2012, l’attuazione di una strategia meno incentrata quindi prima della nomina di Shinzo Abe, quando sul mercato interno dovrebbero consentire al la buona tenuta dell’economia interna, abbinata settore un posizionamento ideale per beneficiare al miglioramento dell’efficienza operativa, gli dell’aumento della domanda globale. La recente acquisti di azioni e l’aumento dei dividendi hanno acquisizione della giapponese Sharp da parte consentito al settore di migliorare la redditività. di Hon Hai di Taiwan è un buon esempio del Le banche giapponesi proseguono i propri ricentraggio avviato dal settore giapponese della sforzi di riforma e la messa in atto di opzioni tecnologia. strategiche nel 2017 potrebbe fornire nuovo slancio al settore. La tecnologia, che è conosciuta in Giappone come il settore degli apparecchi elettrici e comprende le grandi società elettroniche del paese, è scambiata con un premio elevato del 40% rispetto al P/E del mercato, sebbene la crescita degli utili evidenzi un premio del 19
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 Gli Stati Uniti e l’Europa all’alba del 2017 Gli Stati Uniti devono affrontare la sfida delle valutazioni e l’incertezza continua ad aleggiare sull’Eurozona. Nel 2016 la performance del mercato poche volte e altrettanto raramente sono di azioni e un aumento dei dividendi nel azionario americano è stata sostenuta da rimasti per periodi prolungati. 2017. In caso contrario, la situazione degli una crescita modesta, ma costante e dal utili statunitensi potrebbe risultare piuttosto mantenimento dello status quo da parte della Questi timori concernenti le valutazioni si grigia. Federal Reserve, nonostante le aspettative di riflettono comunque ampiamente nell’attuale un rialzo dei tassi d’interesse a inizio anno. pessimismo degli investitori e nella All’interno del mercato azionario americano Nei primi mesi del 2017 la crescita dovrebbe sottoponderazione delle azioni americane riteniamo che una rotazione dalle strategie confermare lo stesso ritmo e il contesto per gran parte degli ultimi due anni. di qualità, orientate al reddito, che hanno macroeconomico sembra favorevole alle funzionato bene negli ultimi anni, verso azioni statunitensi sebbene ci attendiamo Tuttavia, all’inizio del 2017, con l’entrata strategie più cicliche e con un orientamento un moderato aumento dei tassi nel corso in carica della nuova amministrazione, gli «value» consentirà di generare performance del prossimo anno. stimoli di bilancio dovrebbero sostenere non nel 2017. In realtà, il divario di valutazione solo la crescita, ma anche la redditività delle tra le società a bassa volatilità, favorite Il vero ostacolo alla performance delle azioni imprese e i dividendi in caso di riduzione delle negli ultimi anni, e società ad alta volatilità americane è rappresentato, a nostro avviso, tasse per consentire alle società americane si è ampliato a livelli mai più raggiunti dal dalle valutazioni elevate. Negli ultimi cento il rimpatrio dei fondi offshore. Ciò potrebbe 2003-2004, dopo lo scoppio della bolla anni gli attuali livelli sono stati superati ben generare una nuova ondata di riacquisti tecnologica. Ora, proprio come allora, presupponiamo che le valutazioni estreme offrano un’opportunità agli investitori. Per quanto riguarda l’Europa, la debole performance ottenuta dalle azioni nel 2016 è frutto, da un lato, dell’instabilità politica e, dall’altro, della persistente debolezza delle banche europee nel corso dell’anno, quando la debole performance operativa e le esigenze di capitale hanno pesato sull’insieme del settore. Guardando al 2017, il rischio di frattura politica dovrebbe continuare a pesare sull’Europa. L’esito del referendum in Italia, le presidenziali in Francia e le elezioni in Germania non faranno che irrigidire le posizioni adottate in Gran Bretagna e tra i leader europei nell’attesa dell’attuazione dell’uscita dall’UE nei prossimi mesi. 20
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 «Il sì alla Brexit della Gran Bretagna è stato uno shock per molti nel 2016. Tuttavia, per i mercati europei e americani, è importante non voltarsi indietro, ma guardare avanti.» Se la fragilità dei bilanci che minaccia le S&P 500 – P/E mobile banche dell’Eurozona è destinata a protrarsi 50 con valutazioni che, rispetto al resto del mercato, si avvicinano ai livelli delle crisi bancarie del 2008–2009 e del 2012–2013, 40 la probabilità che si ripeta un declassamento del rating paragonabile a quello del 2016 appare comunque scarsa. 30 Nonostante ciò, lo sconto con cui le azioni 20 europee sono scambiate rispetto alle loro omologhe statunitensi riflette la redditività piuttosto scarsa delle società del Vecchio 10 Continente. Inoltre, tenendo conto delle ponderazioni settoriali, le azioni europee evidenziano invece una valutazione equa 0 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 00 05 10 15 in termini relativi. Pur sottoponderando le azioni europee nei nostri portafogli globali, Fonti: Robert Shiller/Yale University intravediamo un autentico valore nelle società del settore industriale e della tecnologia dell’informazione, che dovrebbero essere favorite se si avverasse il nostro scenario di Premio sul P/E – confronto tra bassa ed elevata volatilità ripresa ciclica globale. 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 98 98 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Fonte: AJO Partners 21
PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO PER IL 2017 I nostri esperti MICHAëL LOK Chief Investment Officer del Gruppo e Co-CEO Asset Management Michaël Lok è entrato in UBP nel 2015 in qualità di latina, dopo aver rivestito la funzione di responsabile Co-CEO dell’Asset Management. Ha maturato oltre degli investimenti e del risk management. Prima trent’anni di esperienza nella gestione patrimoniale ancora era stato portfolio manager per Banque per i clienti privati e istituzionali. In precedenza è Martin Maurel e HSBC France. Ha conseguito il stato responsabile globale dell’Asset Management Master in Scienze bancarie e finanza all’Università per Crédit Agricole Private Banking, dove ha di Aix-en-Provence (Francia). sviluppato un’offerta destinata ai clienti UHNWI e una gamma di mandati investiti in Asia e America NORMAN VILLAMIN Chief Investment Officer (CIO) Private Banking Norman Villamin è entrato in UBP nel mese di e consulenza in investimenti per Citi Private Bank novembre del 2015 in qualità di responsabile della nell’area del Pacifico asiatico e capo della ricerca divisione Investment Services, Treasury and Trading nel Pacifico asiatico per HSBC e della strategia di UBP Zurigo. È stato nominato Chief Investment nella stessa area geografica per Morgan Stanley Officer (CIO) del Private Banking nel 2016. Ha con sede a Hong Kong e Singapore. Norman maturato oltre vent’anni di esperienza nella Villamin ha conseguito il Bachelor in Business gestione patrimoniale con mandati di consulenza Administration all’Università del Michigan e il Master e discrezionali in qualità di Chief Investment Officer in Business Administration all’Università di Chicago. per Coutts International, direttore del settore Analisi PATRICE GAUTRY Capo economista Patrice Gautry è entrato in UBP Ginevra nel mese di diversificati europei per il gruppo Ecofi-Finance. febbraio del 2000 e dirige il dipartimento di ricerca Ha ottenuto il Master in ricerca (Diplôme d’Etudes economica e tematica della Banca. Dal 1991 al Approfondies) in economia all’HEC-CESA di Parigi 1999 ha lavorato presso il dipartimento di gestione e all’Università d’Orléans specializzandosi in Valute, istituzionale del gruppo HSBC di Parigi in qualità finanza e scienze bancarie. di responsabile dell’economia e della strategia d’investimento. Dal 1988 al 1991 è stato gestore di portafogli SICAV e fondi comuni d’investimento 22
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