Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (LMG) - Programma degli insegnamenti a.a. 2021-2022 Percorso C Diritto, territori ...
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Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (LMG) Programma degli insegnamenti a.a. 2021-2022 Percorso C Diritto, territori, comunità e welfare
pag 2 Attività CF Ambiti disciplinari SSD Insegnamento Docente formativa U I ANNO Istituzioni di diritto romano e delle Mario CARAVALE B Storico-giuridico IUS/18 14 antichità Elena TASSI B Filosofico-giuridico IUS/20 Filosofia del diritto 9 Docente da definire B Privatistico IUS/01 Istituzioni di diritto privato 14 Mirzia BIANCA B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale 9 Roberta CALVANO Economico e Diritto dell’economia e della C IUS/05 6 Marco SEPE pubblicistico regolazione dei mercati Totale I anno 52 II ANNO B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale e welfare 9 Roberta CALVANO B Storico-giuridico IUS/19 Storia del diritto italiano 14 Giordano FERRI C Lavoristico IUS/07 Diritto del lavoro 12 Valerio MAIO C Internazionalistico IUS/13 Diritto internazionale 10 Nicola NAPOLETANO C Comunitaristico IUS/14 Diritto dell’Unione europea 10 Mario CARTA Totale II anno 55 III ANNO B Filosofico-giuridico IUS/20 Informatica giuridica 6 Federico CASA Diritto privato, ambiente, trasporti e B Privatistico IUS/01 11 Shaira THOBANI reti Economico e C IUS/12 Diritto tributario 9 Fabio SAPONARO pubblicistico C Penalistico IUS/17 Diritto penale 15 Vincenzo MONGILLO C Amministrativo IUS/10 Diritto amministrativo 12 Franco SCIARRETTA Diritto delle autonomie territoriali C Amministrativo IUS/10 6 Franco SCIARRETTA e sviluppo locale Totale III anno 59 IV ANNO Processual- C IUS/15 Diritto processuale civile 14 Gabriella TOTA civilistico Diritto commerciale e dell’impresa C Commercialistico IUS/04 15 Katrin MARTUCCI sociale A Affine o integrativo IUS/14 Diritto europeo dell’immigrazione 9 Mario CARTA Diritto del patrimonio culturale e A Affine o integrativo IUS/21 9 Pier Luigi PETRILLO paesaggio (cattedra UNESCO) A scelta dello Altre v. elenco insegnamenti a scelta 6 studente Elena Lavinia Altre Lingua inglese 6 DUMITRU Totale IV anno 59 V ANNO Processual- C IUS/16 Diritto processuale penale 14 Roberta APRATI penalistico Diritto pubblico comparato dei gruppi C Comparatistico IUS/21 10 Pier Luigi PETRILLO e delle minoranze A Affine o integrativo IUS/13 Tutela internazionale dei diritti umani 9 Nicola NAPOLETANO A scelta dello Altre v. elenco insegnamenti a scelta 6 studente A scelta dello Altre v. elenco insegnamenti a scelta 6 studente Totale V anno 45 Altre Per la prova finale 20 Ulteriori attività formative, Altre ulteriori conoscenze 10 linguistiche, etc. TOTALE 300
pag 3 Insegnamenti a scelta (6 CFU) consigliati: IUS/01 Diritto di famiglia (docente: Mirzia BIANCA) IUS/05 Diritto bancario e finanziario (docenti: Marco SEPE e Francesco AFFINITO) IUS/10 Diritto del turismo e governo del territorio (docente: Franco SCIARRETTA – mutuato da CdS CLEA) IUS/10 Giurisdizione contabile e sistema dei controlli (docente: Roberto BENEDETTI – anche in CdS MOPS) IUS/13 Diritto internazionale dell’ambiente (docente: Nicola NAPOLETANO – mutuato dal CdS CLEMI) IUS/15 Diritto dell’arbitrato e risoluzione alternativa delle controversie (docente: Gabriella TOTA) IUS/15 Diritto della crisi delle imprese (docente: Gabriella TOTA) IUS/19 Storia delle codificazioni moderne (docente: Giordano FERRI) IUS/21 Diritto comparato dei gruppi di pressione (docente: Alessandro ZAGARELLA) M-PED/04 Competenze trasversali per i contesti professionali giuridici (docente: Nadia SANSONE) SECS-P/05 Analisi di dati per gli studi giuridici (docente: Rocco CAFERRA) SPS/11 Governance multilivello e processi amministrativi (docente Nicolò CONTI – mutuato da CdS MOPS) INF/01 Gestione delle risorse digitali per le professioni legali (docente: Stefano FARALLI) M-PSI/05 Psicologia sociale forense (docente: Gaetano TIERI– mutuato dal CdS SCAMS) SECS-P/08 Economia e gestione dei servizi pubblici (docente: Paolo POPOLI – mutuato dal CdS SCAMS) SPS/07 Sociologia generale (docente: Barbara SENA – mutuato dal CdS SCAMS) SPS/11 Sociologia della sicurezza sociale (docente Nicolò CONTI – mutuato dal CdS SCAMS) SPS/09 Organizzazione e gestione delle risorse umane (docente: Barbara SENA – mutuato dal CdS SCAMS) SECS-P/06 Economics of innovation (in lingua inglese – docente: Enrica IMBERT – mutuato dal CdS CLEMI) SECS-P/08 – Management of innovation (in lingua inglese – docente: Letizia LO PRESTI – mutuato dal CdS CLEMI)
pag 4 PRESENTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI Propedeuticità, progressione e connessioni tra gli insegnamenti Propedeuticità Per il corso di laurea non sono stati stabiliti vincoli di propedeuticità in quanto la struttura dei singoli percorsi formativi è definita secondo una sequenza scientifica, metodologica e temporale che corrisponde alla logica della propedeuticità. Per ciascuno degli insegnamenti i docenti hanno indicato, inoltre, nel programma del corso le diverse propedeuticità utili e funzionali ad una formazione progressiva, integrata e completa. Progressività La distribuzione degli insegnamenti nei 5 anni è strutturata per una progressività delle conoscenze. La progressione formativa è strettamente correlata alla articolazione degli insegnamenti per singola annualità e rispetto all’intero percorso formativo. La progressività riguarda non solo i contenuti formativi ma anche le metodologie di approccio e di analisi. Connessioni tra gli insegnamenti Nei 6 percorsi formativi gli insegnamenti sono “comuni” ma tutti, rispetto al profilo dei percorsi, presentano una propria specificità sia nella denominazione, sia nei contenuti, sia nelle metodologie di analisi. Ciascuno dei percorsi formativi garantisce una specifica connessione ed interrelazione tra gli insegnamenti con la finalità di creare reali e funzionali condizioni di approccio integrato e sistemico alle diverse peculiarità degli stessi percorsi. Percorso C: DIRITTO, TERRITORI, COMUNITÀ E WELFARE In questo percorso gli insegnamenti sono tra loro correlati per evidenziare lo stretto rapporto tra diritto, territori, comunità e welfare, con una visione integrata per trattare temi di grande rilevanza quali l’ambiente, i trasporti, le reti, il lavoro e la sicurezza sociale, l’immigrazione, i diritti umani, le minoranze, il patrimonio culturale.
pag 5 Insegnamento Istituzioni di diritto romano e delle antichità (IUS/18 - 14 CFU) Totale ore di 84 (di cui 55 ore di didattica erogativa e 29 ore di didattica interattiva) didattica Docente Mario Caravale (mario.caravale@unitelmasapienza.it) Elena Tassi (elena.tassi@unitelmasapienza.it) Tutor Giulia Rugolo (giulia.rugolo@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Obiettivi Formativi: Il corso esamina la disciplina classica del diritto privato romano e la tradizione romanistica. Lo studio dell’esperienza giuridica antica è finalizzato ad arricchire la formazione del giurista, mettendo in evidenza lo stretto rapporto esistente tra diritto e società e la derivazione di molti concetti giuridici moderni dalla riflessione della giurisprudenza romana. Risultati di apprendimento attesi: Conoscenza e capacità di comprensione: conoscenza delle linee principali della materia. Capacità di analisi critica delle diverse ipotesi ricostruttive sviluppate nei testi adottati. Conoscenze applicate e capacità di comprensione: capacità di interpretare le fonti giuridiche trattate durante il corso. Autonomia di giudizio: capacità di affrontare criticamente le questioni principali della materia: soprattutto la genesi e l’evoluzione degli schemi normativi in cui si articola il diritto privato romano. Abilità comunicative: acquisizione di un lessico giuridico appropriato. Capacità di apprendimento: apprendimento dei principali strumenti ermeneutici del diritto. 2 – Programma / Contenuti Il corso è dedicato all’esposizione dei principi fondamentali del diritto privato romano nel suo sviluppo storico. Il diritto elaborato dai giuristi romani, che principalmente ci è stato tramandato attraverso il Digesto, è il punto di partenza e la base delle culture giuridiche che hanno formato i diritti europei. La conoscenza dei principi del diritto romano consente al giurista di comprendere le caratteristiche fondanti dei diversi ordinamenti dell’Europa continentale e di coglierne tratti comuni e differenze. Il corso si articola in due parti: una generale dedicata allo studio del diritto privato romano; una speciale, incentrata sulla tradizione romanistica. 3 – Testi di studio PARTE GENERALE: M. BRUTTI Il diritto privato nell’antica Roma, Giappichelli, Torino, 2015 (EURO 55,00) limitatamente alle parti indicate nel programma presente nella bacheca dell’insegnamento. Non costituiscono oggetto di esame le parti del manuale scritte in caratteri più piccoli. PARTE SPECIALE: M. CARAVALE, Diritto senza legge. Lezioni di diritto comune, Giappichelli, Torino, 2013 (EURO 19,00) limitatamente alle parti indicate nel programma presente nella bacheca dell’insegnamento.
pag 6 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Le lezioni frontali, tutte corredate di slides, e le attività didattiche interattive sono impostate secondo il metodo casistico sia per quanto riguarda lo studio delle opere dei giuristi, sia con riguardo alle statuizioni autoritative applicate nella prassi. In molti casi, infatti, le astrazioni elaborate dalla giurisprudenza romana sono all'origine di nozioni fondamentali del diritto moderno. Ciò rende possibile ed utile, anche ai fini della migliore comprensione della materia, una comparazione finalizzata a spiegare quale sia la tradizione giuridica che connette l'antico con il moderno. Coerentemente con la metodologia adottata, grande importanza è dedicata a valorizzare il ruolo attivo dello studente: dall’acquisizione dei contenuti della materia; alla creazione di contesti collettivi e collaborativi di apprendimento; al monitoraggio costante del livello di apprendimento, attraverso la predisposizione di momenti di verifica in itinere; alla personalizzazione dei contenuti didattici in relazione a specifiche esigenze; all’adozione di strumenti didattici flessibili e adeguati alle strategie individuate. I materiali didattici e le e-tivity, webinar di problem solving su casi concreti, project work, forum di discussione su argomenti prescelti in ragione della loro complessità o interesse, hanno una duplice obiettivo: favorire una costante interazione con il docente, finalizzata all’acquisizione delle competenze necessarie al superamento dell’esame; sviluppare abilità di problem solving suscettibili di essere applicate in altri e diversificati contesti. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Nella bacheca dell’Insegnamento sono presenti prove di verifica in itinere delle conoscenze acquisite, organizzate tematicamente, in relazione agli argomenti affrontati dai libri di testo consigliati. Ogni prova è provvista di un feed-back formativo, al fine di fornire allo studente indicazioni utili per migliorare, ove necessario, il percorso di apprendimento individuale. 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento La valutazione del grado di apprendimento si effettua mediante esame frontale nel corso del quale viene valutata la capacità critica e sistematica dello studente e la competenza a storicizzare il fenomeno giuridico. Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti indicati nelle diverse parti in cui si articola il programma. Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve, invece, dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso ed essere in grado di raccordarli in modo logico e coerente. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Il metodo casistico adottato, consente agli studenti non solo di acquisire gli elementi fondamentali del ragionamento logico-giuridico, ma anche di sviluppare un approccio concreto al problema. Non sfugge, peraltro, come tale metodologia, possa essere applicata a qualsiasi tipo di problema e si riveli di grande importanza per affinare le capacità di problem solving dei futuri laureati in Giurisprudenza. 8 – Note (eventuali) Tutti i testi latini presenti nei libri di testo e nelle slides sono tradotti in italiano.
pag 7 Insegnamento Filosofia del Diritto (SSD IUS/20 – 9 CFU) Totale ore di 58 ore (di cui 39 ore di didattica erogativa e 19 ore di didattica didattica interattiva) Docente: da definire Tutor: da definire 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Il corso si propone di fornire l’apparato concettuale e le consapevolezze critiche necessarie allo studio del diritto positivo ed alla pratica giuridica. Nella parte generale verrà dato spazio alla riflessione sul fondamento filosofico degli elementi costitutivi dell’ordinamento giuridico, indagando il sistema del diritto vigente anche alla luce degli orientamenti che hanno avuto maggiore incidenza nella cultura giuridica occidentale. La parte speciale si soffermerà sull’impatto che le tecnologie digitali hanno sull’organizzazione dello Stato e sui tradizionali istituti giuridici. 2 – Programma / Contenuti Parte generale - Elementi per una definizione del diritto - Diritto e morale - Dalla natura al diritto naturale - Il positivismo giuridico - Giustizia - Validità ed efficacia - La sanzione - L’interpretazione - L’ordinamento giuridico - Realismo giuridico - Neocostituzionalismo - I diritti dell’uomo - Linguaggio giuridico - Sistemi giuridici Parte speciale - Internet e diritto - E-democracy - Diritto all’oblio - Biodiritto - Tecnologie digitali e tutela della persona 3 – Testi di studio 1) Per la parte generale, si consiglia lo studio del seguente volume: BIX B. H., Teoria del diritto. Idee e contesti, Giappichelli, Torino, 2016. 2) Per la parte speciale: RODOTÀ S., Tecnologie e diritti, Il Mulino, Bologna, 2021 oppure, in alternativa: RODOTÀ S., La vita e le regole, Feltrinelli, Milano, 2006. Ulteriori letture consigliate: ROMANO B., Algoritmi al potere. Calcolo, giudizio, pensiero, Giappichelli, Torino, 2018; ALPA G., Giuristi e interpretazioni, Marietti, Genova, 2016.
pag 8 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Gli strumenti didattici utilizzati privilegiano la sinergia tra il modello e-learning ed il modello tradizionale, in una interazione dello studente con il docente o con il tutor. Pertanto lo studio dei volumi consigliati dovrà essere accompagnato dall’approfondimento attraverso le video lezioni, letture di slide in pdf ed i web seminar. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Per ogni argomento del corso lo studente può avvalersi di una sezione di domande utile non solo per controllare l’apprendimento ma anche per fornire esempi specifici dei concetti filosofico-giuridici. 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento Il raggiungimento dei risultati di apprendimento da parte dello studente viene accertato con un esame orale che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito, lo spirito critico nonché la capacità di comunicare con linguaggio appropriato e viene valutato in trentesimi. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Attraverso lo studio delle distinzioni fondamentali fra diritto oggettivo e diritti soggettivi, dottrina e giurisprudenza, regole e principi, interpretazione ed applicazione della norma, l’insegnamento si propone di fornire l’apparato concettuale ed il lessico basilare per la pratica giuridica, sia in riferimento alle tradizionali professioni forensi sia per le professionalità della pubblica amministrazione.
pag 9 Insegnamento Istituzioni Diritto Privato (SSD IUS/01 – 14 CFU) Totale ore di 117,5 (di cui 103 ore di didattica erogativa e 14,5 ore di didattica didattica interattiva) Docente Mirzia Bianca (mirzia.bianca@unitelmasapienza.it) Tutor Giulia Rugolo (giulia.rugolo@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire - Conoscenza delle nozioni basilari del diritto privato italiano, che vengono sintetizzate nelle definizioni di ogni istituto, e acquisizione delle definizioni stesse e degli essenziali profili di disciplina dei principali istituti privatistici; - Capacità di comprensione dei meccanismi di interpretazione delle norme giuridiche e dei metodi argomentativi volti all'applicazione delle regole ai singoli casi concreti; - Acquisizione delle conoscenze tecniche che permettono di comprendere le dinamiche giuridiche in relazione ai fenomeni economici e ai comportamenti umani che riguardano i diritti personalissimi; - Cognizione degli orientamenti giurisprudenziali; - Acquisizione, con metodo analitico, delle competenze per effettuare gli opportuni collegamenti tra le norme, in modo da raggiungere un proprio convincimento in chiave ermeneutica; - Capacità di esposizione delle argomentazioni giuridiche. Interazione tra diritto privato e altri settori del diritto, nonché́ con le principali materie economiche, sociologiche e informatiche. 2 – Programma / Contenuti 1. CAPITOLO I La norma giuridica 2. CAPITOLO II Le fonti del diritto 3. CAPITOLO III L'interpretazione della legge 4. CAPITOLO V Fatti e atti giuridici 5. CAPITOLO VI Le situazioni giuridiche soggettive 6. CAPITOLO VII Capacità giuridica e capacità di agire 7. CAPITOLO VIII I diritti fondamentali 8. CAPITOLO X Gli enti giuridici 9. CAPITOLO XII Associazioni e comitati 10. CAPITOLO XIV Modi di acquisto e perdita della proprietà̀ (devono essere studiate solo le video-lezioni sui seguenti temi: Modi di acquisto originario e modi di acquisto a titolo derivativo; L’occupazione; L’invenzione; L’accessione) 11. CAPITOLO XVII Le azioni a difesa della proprietà̀ 12. CAPITOLOXVIII Comunione e condominio 13. CAPITOLOXX Possesso e detenzione 14. CAPITOLO XXI L'acquisto di beni mobili mediante il possesso di buona fede 15. CAPITOLOXXII L'usucapione 16. CAPITOLOXXIII Azioni a tutela del possesso 17. CAPITOLOXXIVI rapporto obbligatorio 18. CAPITOLOXXV Le fonti dell'obbligazione 19. CAPITOLOXXVII Obbligazioni pecuniarie 20. CAPITOLO XXXI Vicende modificative dell'obbligazione del lato attivo 21. CAPITOLOXXXIII Le obbligazioni plurisoggettive 22. CAPITOLO XXXIV Il contratto e l'autonomia privata 23. CAPITOLO XXXV Classificazione dei contratti 24. CAPITOLO XXXVI Le parti. La rappresentanza 25. CAPITOLO XXXVII La formazione del contratto 26. CAPITOLO XXXVIII La responsabilità precontrattuale 27. CAPITOLO XXXIX La forma del contratto (devono essere studiate solo le video-lezioni sui seguenti temi: La forma del contratto; L’atto pubblico; La scrittura privata)
pag 10 28. CAPITOLO XLI Le condizioni generali di contratto 29. CAPITOLO XLII La tutela del contraente debole 30. CAPITOLO XLIII La causa del contratto 31. CAPITOLOXLIVL'interpretazione de lcontratto 32. CAPITOLO XLV L'integrazione del contratto 33. CAPITOLO XLVII Gli elementi accidentali del contratto 34. CAPITOLO XLVIII I contratti tipici 35. CAPITOLO L L'invalidità del contratto 36. CAPITOLO LI La simulazione del contratto 37. CAPITOLO LIII La responsabilità contrattuale 38. CAPITOLO LIV La responsabilità extracontrattuale. L'illecito 39. CAPITOLO LV Le esimenti di responsabilità 40. CAPITOLO LVIII Il risarcimento del danno 41. CAPITOLO LIX La trascrizione 42. CAPITOLO LXIII Le garanzie reali 43. CAPITOLO LXIV Le garanzie personali 44. CAPITOLO LXV La prescrizione. 3 – Testi di studio È obbligatorio lo studio delle videolezioni sugli argomenti del programma. Il testo di riferimento è: Bianca C.M., Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, 2018 Si consiglia l’acquisto di una copia del codice civile aggiornato. 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Primaria fonte sono le videolezioni e il testo indicato. Sono previsti dei webseminar: - una decina sugli argomenti di maggiore attualità in ambito di diritto privato; - alcuni su dei casi pratici di diritto privato; - alcuni per il riepilogo del programma. A richiesta (mediante e-mail), si può svolgere un ricevimento personale (anche in chat o videoconferenza) da parte di un cultore, per dirimere eventuali dubbi sugli argomenti in programma. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Nella pagina dell’insegnamento si trovano cento domande di diritto privato, tra quelle che la commissione solitamente rivolge allo studente in sede d'esame. Lo studente che è in grado di rispondere in modo esauriente a quelle domande, riferendo alla commissione d'esame gli oggetti delle lezioni sui relativi argomenti, ha ottime probabilità̀ di superare l'esame. Sono previste altre attività interattive di autovalutazione (glossario, forum). 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal prof. Bianca, composta anche dai cultori. In caso di valutazione dei cultori, si può sempre chiedere valutazione integrativa del presidente. L’esame è volto ad accertare la conoscenza dei principi generali e dei singoli istituti, nonché́ a valutare il lessico giuridico e la capacità di ragionamento sul diritto privato nel suo complesso.
pag 11 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Le conoscenze acquisite sono di base per le relazioni intersoggettive privatistiche, risultando utili in ogni ambito professionale, ma in modo particolare nei seguenti: avvocatura; magistratura; notariato; attività̀ forensi; impiego in aree giuridico-legali delle Pubblica amministrazione o di imprese private; amministrazione e controllo in p.a. o imprese private; direzione/controllo aziendale; consulenza legale/gestionale; mediazione professionale; professioni legali o bancarie; formazione.
pag 12 Insegnamento Diritto Costituzionale (IUS 08 - 9 CFU) Totale ore di 54 ore di didattica (di cui 40 ore di didattica erogativa e 14 ore di didattica didattica interattiva) Docente Roberta Calvano (roberta.calvano@unitelmasapienza.it) Tutor Alba Giuli (alba.giuli@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Il diritto costituzionale svolge una funzione centrale per la formazione del giurista e del cittadino oltre che preliminare rispetto alla conoscenza e comprensione delle altre discipline giuridiche, che trovano comunque nel testo costituzionale le loro linee portanti. Il complessivo obiettivo formativo è quindi quello di far maturare una conoscenza adeguata delle regole attorno alle quali ruota il nostro assetto costituzionale, anche nei suoi sviluppi "viventi" (sia sotto il profilo della evoluzione del sistema politico, sia sotto quello della applicazione giurisprudenziale) e nei suoi rapporti con l’Ue. La conoscenza del sistema costituzionale e dei diritti fondamentali è un campo di apprendimento nel quale il diritto costituzionale assolve ad una funzione indispensabile per la formazione del giurista nella nostra area culturale, anche nella prospettiva della integrazione europea. La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto costituzionale sarà utile alle conoscenze applicate all’attività pratica del giurista. Data la collocazione nel I anno del corso di studi, un obiettivo formativo fondamentale del corso è quello dell’acquisizione da parte dello studente di un metodo di studio che ne sviluppi la capacità di apprendimento in relazione alle tematiche giuridiche, l’acquisizione di abilità comunicative proprie del linguaggio giuridico, l’addestramento all’impiego delle tecniche argomentative tramite l’esposizione di casi giurisprudenziali. Al Corso corrispondono 9 CFU. 2 – Programma / Contenuti Oggetto del programma sono Società, Diritto e Stato: i caratteri del fenomeno giuridico e gli elementi costitutivi dello Stato; i principi che reggono l'organizzazione statale (separazione dei poteri, etc.) Le forme di Stato, evoluzione e classificazione delle principali forme di Stato. –Il rapporto con gli ordinamenti sovranazionali -Le forme di governo, la forma di governo italiana. -Il Parlamento, organizzazione, funzionamento, poteri -Gli istituti di democrazia diretta: il referendum e l'iniziativa legislativa -Il potere esecutivo: Governo e pubblica amministrazione-Il Presidente della Repubblica -Il potere giudiziario, il CSM. -L’evoluzione e la classificazione dei diritti fondamentali, i rapporti giuridici e le situazioni giuridiche soggettive. I diritti sociali. Le libertà: diritti e doveri dei cittadini; libertà negativa e libertà positiva -Le autonomie delle formazioni sociali.I contenuti del programma sono coerenti con il metodo di insegnamento e con i risultati attesi nell’ambito del primo anno del corso di studio. Il numero di CFU assegnati (9) è pienamente coerente al programma di esame e ai contenuti in piattaforma. 3 – Testi di studio La Costituzione (il testo è pubblicato nella bacheca del corso) P. Caretti - U. De Siervo, Diritto Costituzionale e pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione in commercio, esclusi i capitoli su la Costituzione, i principi in tema di attività amministrativa, la Corte costituzionale e le Fonti del diritto. Del capitolo sulle Regioni e le autonomie locali vanno esclusi Statuti e potestà legislativa regionale (che faranno parte, come le altre parti da omettere, del programma del secondo anno). Gli studenti presteranno particolare attenzione alle lezioni e ai materiali di aggiornamento inseriti in piattaforma, con riferimento ad eventuali interventi riformatori in itinere. 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici L’esame degli istituti è di tipo critico-discorsivo, partendo dal testo normativo, messo a confronto con le prassi degli organi costituzionali e di casi giurisprudenziali. Gli strumenti
pag 13 didattici utilizzati sono video-lezioni, webinar di riepilogo del programma e di approfondimento su singole tematiche proposte dalla docente o dagli studenti, forum di discussione. Colloqui in videoconferenza periodici concordati con la docente serviranno ad affrontare particolari difficoltà segnalate dagli studenti su tematiche specifiche. L’interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri studenti è promossa lungo il percorso didattico attraverso la creazione di occasioni collettive e collaborative di apprendimento come seminari di approfondimento in streaming, occasioni di incontro con attori istituzionali che illustrino l’esperienza delle istituzioni cui appartengono; il monitoraggio del livello di apprendimento dello studente attraverso il tracciamento delle attività formative, e frequenti momenti di autovalutazione e valutazione tramite colloqui di verifica del livello di preparazione. I contenuti didattici sono organizzati in moduli, così che lo studio sia personalizzabile da parte dello studente rispetto alle caratteristiche del proprio percorso personale e dei propri tempi di studio. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite 21 domande a risposta aperta che costituiscono un “Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni. Le slides allegate ad ogni singola lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di ausilio ed integrazione anche rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi di volta in volta richiamati. La docente è a disposizione degli studenti per prove di autovalutazione individualizzate, concordando lo svolgimento di colloqui in presenza e in videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che, riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni, o presentando particolari difficoltà nell’esporre con linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano utile testare la preparazione prima dell’esame di profitto). 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento L'esame di profitto consiste in una prova orale articolata in tre domande vertenti sulle diverse parti principali del programma. L’iscrizione all’esame avviene tramite prenotazione da parte dello studente nella piattaforma online, area amministrativa, entro un termine che scade di regola almeno una settimana prima della data dell’appello. L'esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Il diritto costituzionale fornisce allo studente gli strumenti di base per qualsiasi esperienza professionale in ambito giuridico, fornendo elementi di conoscenza che riguardano il complessivo funzionamento della macchina statuale e i principi dell’azione dei pubblici poteri, oltre alla connotazione del rapporto tra cittadini e Stato e tra cittadini e Ue. Di particolare utilità le nozioni propedeutiche allo studio di temi come l’interpretazione degli atti normativi, i caratteri e i limiti dell’efficacia del diritto Ue nel nostro ordinamento, le caratteristiche dei diritti fondamentali nella loro dimensione interna e sovranazionale. 8 – Note (eventuali) Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono ampi e disparati, poiché la natura di insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività presso aziende.
pag 14 Insegnamento Diritto dell’economia e della regolazione dei mercati (SSD IUS/05 – CFU: 6) 2021/2022 Totale ore di n. 71 ore (di cui n. 59 ore di didattica erogativa e n. 12 ore di didattica didattica interattiva) Docente Marco Sepe (marco.sepe@unitelmasapienza.it) Tutor Michele Sances (michele.sances@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Il corso si propone di trasmettere allo studente la conoscenza dei principali argomenti del diritto pubblico e del diritto privato dell'economia, fondamentali per una preparazione giuridica al passo con i nuovi sviluppi legislativi e giurisprudenziali nazionali ed internazionali e di fornire allo studente gli strumenti per la loro comprensione e per l’acquisizione di una capacità di giudizio e di un’abilità comunicativa coerenti con il corso di studi prescelto 2 – Programma / Contenuti Diritto pubblico dell’economia: 1. Ordine giuridico ed economia: la regolazione dei mercati. 2. Il sistema delle fonti. 3. Il processo di integrazione europea. 4. La costituzione economica. 5. Federalismo e autonomie locali. 6. La finanza pubblica. 7. Le Autorità amministrative indipendenti. 8. Le privatizzazioni nel diritto dell’economia. 9. Concorrenza e mercato. 10. La vigilanza sul sistema finanziario: intermediari e controlli. 11. I mercati di strumenti finanziari. 12. L’architettura di vertice nell’ordinamento finanziario europeo. Diritto privato dell’economia: 1. Diritto privato dell’economia: definizione e oggetto. 2. I diritti dei consumatori e degli utenti. 3. Le associazioni dei consumatori. 4. La disciplina antitrust, funzionamento del mercato e interessi dei consumatori. 5. La qualificazione di consumatore nei rapporti negoziali. 6. La disciplina dei nuovi contratti. 7. I contratti atipici di garanzia. 8. Il contratto di subfornitura. 3 – Testi di studio Pellegrini M. (a cura di), Corso di diritto pubblico dell’economia, Cedam, Padova, 2016; Sepe M., Supervisione bancaria e risoluzione delle crisi: separatezza e contiguità, in Rivista trimestrale di Diritto dell’Economia, 2018, p. 302 – 330 e in AA.VV., La gestione delle crisi bancarie, a cura di Troiano V., Cedam, Padova, 2016, p. 191 – 215 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Videolezioni, e-tivity, webinar, case studies, materiali didattici 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Quiz a risposta multipla o a risposta aperta pubblicati sulla bacheca dell’insegnamento
pag 15 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento Esame orale per la verifica dell’apprendimento e della capacità di comprensione degli argomenti trattati nel corso, nonché per la valutazione dell’abilità comunicativa e dell’autonomia di giudizio acquisite dallo studente. Alla formazione del giudizio finale (espresso in trentesimi) concorre esclusivamente la valutazione della prova orale (100%). Inoltre, potrà tenersi in considerazione ai fini del giudizio finale, l’eventuale partecipazione (attiva e proficua) dello studente alle attività di didattica interattiva (solo laddove valutata positivamente nel corso dell’anno accademico). In tale ipotesi alla formazione del giudizio finale concorreranno la valutazione della prova orale (80%) e i risultati conseguiti all’esito dell’attività di didattica interattiva (20%). Non sono previste prove intermedie. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Le conoscenze acquisite nello studio della materia possono essere applicate dallo studente in tutti gli ambiti professionali caratterizzati da un’elevata cultura e competenze per affrontare e risolvere specifiche problematiche di natura giuridico-economica.
pag 16 Insegnamento Diritto costituzionale e welfare (SSD IUS 08 - 9 CFU) Totale ore di 56 ore di didattica (di cui 47 ore di didattica erogativa e 9 ore di didattica didattica interattiva) Docente Prof. Roberta Calvano (roberta.calvano@unitelmasapienza.it) Tutor Dott.ssa Alba Giuli (alba.giuli@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Il diritto costituzionale svolge una funzione preliminare rispetto alla conoscenza e comprensione delle altre discipline giuridiche, che trovano comunque nel testo costituzionale le loro linee portanti. Il complessivo obiettivo formativo è quindi quello di far maturare una conoscenza adeguata delle regole attorno alle quali ruota il nostro assetto costituzionale, anche nei suoi sviluppi "viventi" (sia sotto il profilo della evoluzione del sistema politico, sia sotto quello della applicazione giurisprudenziale) e nei suoi rapporti con il Welfare, anche alla luce dei condizionamenti derivanti dal diritto Ue. La conoscenza del sistema costituzionale e pubblico del Welfare è un campo di apprendimento nel quale il diritto costituzionale assolve ad una funzione indispensabile per la formazione del giurista nella nostra area culturale, anche nella prospettiva della integrazione europea. La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto costituzionale sarà utile alle conoscenze applicate all’attività pratica del giurista. Data la collocazione nel II anno del corso di studi, un obiettivo formativo fondamentale del corso è quello dell’acquisizione da parte dello studente di un metodo di studio che ne sviluppi la capacità di apprendimento in relazione alle tematiche giuridiche, l’acquisizione di abilità comunicative proprie del linguaggio giuridico, l’addestramento all’impiego delle tecniche argomentative tramite l’esposizione di casi. 2 – Programma / Contenuti Oggetto del programma di parte generale sono lo studio delle fonti del diritto (con particolare riferimento alle trasformazioni in atto) e la giustizia costituzionale. La parte speciale verte sul diritto del Welfare. Quella adottata è una prospettiva critica ed evolutiva, alla luce dei processi in atto che spostano sul livello sovranazionale una significativa quota delle competenze un tempo attribuite alla funzione legislativa parlamentare. Per poter meglio cogliere le questioni teoriche e i problemi costituzionali derivanti dalla prassi in materia di fonti si richiede una buona conoscenza anche della parte istituzionale nonché un’ottima conoscenza del testo costituzionale. La conoscenza della giustizia costituzionale è agevolata dalla lettura di casi, anche inerenti i diritti sociali e il Welfare. I contenuti del programma sono coerenti con il metodo di insegnamento e con i risultati attesi nell’ambito del primo anno del corso di studio. Il numero di CFU assegnati (9) è pienamente coerente al programma di esame e ai contenuti in piattaforma. 3 – Testi di studio La Costituzione (il testo è pubblicato in bacheca) - F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, ultima edizione - I capitoli del manuale P. Caretti – U. De Siervo, Diritto Costituzionale e pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione in commercio, relativi alla Costituzione e alla Corte costituzionale, compresi i rinvii al giudizio di ammissibilità del referendum contenuti in altro capitolo. (il prezzo dell’ultima edizione del manuale, che costituisce libro di testo per l’esame di Diritto costituzionale del I anno in tutti i percorsi della LMG, è di euro 47) - papers sui temi del Welfare inseriti sulla bacheca Gli studenti presteranno particolare attenzione alle lezioni e ai materiali di aggiornamento inseriti in piattaforma, con riferimento all’eventuale entrata in vigore di interventi riformatori in itinere
pag 17 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici L’esame degli istituti è di tipo critico-discorsivo, partendo dal testo normativo, messo a confronto con le prassi degli organi costituzionali e di casi giurisprudenziali. Gli strumenti didattici utilizzati sono video-lezioni, webinar di riepilogo del programma e webinar di approfondimento su singole tematiche proposte dagli studenti nel forum o via mail. Colloqui in videoconferenza periodici concordati con la docente serviranno ad affrontare particolari difficoltà segnalate dagli studenti su tematiche specifiche. L’interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri studenti è promossa lungo il percorso didattico attraverso la creazione di occasioni collettive e collaborative di apprendimento come seminari di approfondimento in streaming, occasioni di incontro con attori istituzionali che illustrino l’esperienza delle istituzioni cui appartengono; il monitoraggio del livello di apprendimento dello studente attraverso il tracciamento delle attività formative, e frequenti momenti di autovalutazione e valutazione tramite colloqui di verifica del livello di preparazione. I contenuti didattici sono organizzati in moduli, così che lo studio sia personalizzabile dal singolo studente rispetto alle caratteristiche del proprio percorso personale e dei propri tempi di studio. Al Corso corrispondono 9 CFU 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite domande a risposta aperta che costituiscono un “Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni. Le slides allegate ad ogni singola lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di ausilio ed integrazione anche rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi di volta in volta richiamati. La docente è a disposizione degli studenti per prove di autovalutazione individualizzate, concordando lo svolgimento di colloqui in presenza e in videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che, riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni, o presentando particolari difficoltà nell’esporre con linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano utile testare la preparazione prima dell’esame di profitto). 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento L'esame di profitto consiste in una prova orale articolata in tre domande vertenti sulle diverse parti principali del programma. Sono oggetto di valutazione le conoscenze e competenze descritte al punto 1, ivi compresa la capacità di esposizione ed argomentazione dei temi e degli istituti costituzionali. L’iscrizione all’esame avviene tramite prenotazione da parte dello studente nella piattaforma online, area amministrativa, entro un termine che scade di regola almeno una settimana prima della data dell’appello. L'esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Il diritto costituzionale fornisce allo studente gli strumenti di base per qualsiasi esperienza professionale in ambito giuridico, fornendo elementi di conoscenza che riguardano il complessivo funzionamento della macchina statuale e i principi dell’azione dei pubblici poteri, oltre alla connotazione del rapporto tra cittadini e Stato e tra cittadini e Ue. Di particolare utilità le nozioni relative alla interpretazione degli atti normativi, i caratteri e i limiti dell’efficacia del diritto Ue nel nostro ordinamento, alle trasformazioni del Welfare nella sua dimensione interna e sovranazionale.
pag 18 8 – Note (eventuali) Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono ampi e disparati, poiché la natura di insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività presso le aziende.
pag 19 Insegnamento Storia del diritto italiano (IUS/19 – 14 CFU) Totale ore di 99 (di cui 65 ore di didattica erogativa e 34 ore di didattica didattica interattiva) Docente Giordano Ferri (giordano.ferri@unitelmasapienza.it Tutor Giulia Rugolo (giulia.rugolo@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire Il corso si propone di fornire agli studenti nozioni e spunti di riflessione, sotto un profilo storico- giuridico, sugli ordinamenti giuridici e sulle fonti del diritto nell’Europa medievale, moderna e contemporanea, partendo dall’esame diretto di fonti legislative, dottrinali e giurisprudenziali (che verranno indicate agli studenti e con loro analizzate). Risultati di apprendimento attesi: - conoscenza delle linee principali dell’evoluzione della storia giuridica occidentale dalla caduta dell’impero romano sino al XIX secolo – Capacità di comprensione dei problemi relativi alla affermazione degli ordinamenti contemporanei nella prospettiva della codificazione del diritto, del Common law, e del costituzionalismo; - capacità di interpretazione delle fonti giuridiche (legislative, giurisprudenziali, dottrinali) essenziali nella ricostruzione della storica medievale e moderna; - capacità di affrontare criticamente e selezionare le fonti e i problemi principali della storia giuridica occidentale dal Medioevo all’età contemporanea; - capacità di descrivere con precisione di linguaggio tecnico i principali nodi problematici dell’evoluzione storico-giuridica degli ordinamenti di civil law e di common law; - capacità di individuare le differenti soluzioni giuridiche ai problemi che storicamente si sono presentati nei vari ordinamenti. Tali problemi presentano spesso affinità con quelli che quotidianamente impegnano i giuristi nella società odierna; - capacità di utilizzare i criteri metodologici acquisiti per approfondire temi storico-giuridici. 2 – Programma / Contenuti Partendo dall’analisi di concetti basilari elaborati dalla dottrina moderna (e che costituiscono nozioni di base per lo studio delle discipline giuridiche), si giungerà all’esame degli ordinamenti giuridici e delle fonti normative successive alla caduta dell’Impero Romano d’Oriente, con particolare attenzione ai profili penalistici, privatistici e processuali. Dall’analisi degli ordinamenti e delle fonti normative del Basso Medioevo si giungerà ad esaminare il delinearsi del sistema del diritto comune in Italia, in Germania e in Francia (Droit coutumier) fino alla sua crisi, vale a dire, fino a quel periodo che Alexis de Tocqueville ha definito Ancien Régime e che precede la stagione delle stabilizzazioni normative europee del XIX secolo. Il corso si propone così di illustrare le fasi principali attraverso cui si sono sviluppati gli attuali sistemi giuridici occidentali basati su costituzioni e codificazioni, indicandone le premesse dottrinali, politico- culturali e socio-economiche maturate nel corso del particolarismo giuridico di antico regime e nella teorica del giusnaturalismo moderno e del razionalismo giuridico. Particolare attenzione altresì verrà posta sulla più antica evoluzione del costituzionalismo inglese che investe profili teorici sensibilmente diversi rispetto a quelli che si pongono alla base delle stabilizzazioni normative di diritto pubblico della Francia, della Germania, dell’Italia e che rimane estraneo ai problemi vissuti dagli Stati del continente europeo: l’ordinamento del regno britannico nella prima metà del XIX secolo, fondato sulla complessa ed articolata tradizione di common law, non conobbe né la recezione dello Stato sovrano forgiato dalla Rivoluzione francese, né sollecitazioni per tradurre in un testo scritto la tradizione istituzionale, né movimenti per la codificazione del diritto. Una parte del Corso verrà dedicata, per evidenziare sotto un profilo pratico i riflessi del passaggio dalla pluralità degli ordinamenti giuridici di antico regime all’uniformità del tessuto normativo dell’ordinamento codificato, al tema dell’interpretazione giuridica su cui si è lungamente soffermata la dottrina europea più recente.
pag 20 Il programma si articola in tre sezioni ed undici argomenti: 1) un corso di video-lezioni che espone l’innesto degli istituti introdotti dai popoli germanici sul tessuto del diritto romano e la formazione della scienza giuridica civilistica e canonistica attraverso la nascita delle Scuole di diritto nel periodo compreso tra il Basso Impero (IV-V sec.) e l’età delle Signorie (XIV-XV sec.); 2) un corso di video-lezioni che attesta le radici del movimento codificatorio nella scienza giuridica umanistica e nel razionalismo protestante; 3) un corso di video-lezioni sulla codificazione ottocentesca e sulle stabilizzazioni normative di diritto pubblico del XIX secolo e sulla coeva scienza giuridica. N. B.: Per una migliore comprensione degli argomenti è consigliabile aver superato l’esame di Istituzioni di diritto romano e di Diritto costituzionale. 3 – Testi di studio Mario Caravale, Storia del diritto nell'Europa moderna e contemporanea, Roma-Bari, ed. Laterza, 2012 oppure Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea, a cura di ELIO TAVILLA, Torino, Giappichelli, 2016. 4 – Metodo, strategie e strumenti didattici Le video-lezioni dell’insegnamento sono somministrate in modalità e-learning, e sono accompagnate ed integrate da webinar con richiesta di sviluppo di un compito scritto su specifici argomenti inerenti allo studio della materia, che si terranno ad intervalli regolari nel corso dell’intero anno accademico. Il calendario dei webinar di Storia del diritto italiano con contestuale consegna del compito è disponibile nel Corso Moodle del docente. La partecipazione a ciascun webinar è aperta a tutti gli studenti che desiderano approfondire e/o chiarire taluni aspetti di Storia del diritto italiano. Il webinar rappresenta un’occasione di avvicinarsi alle tematiche caretterizzanti la Storia del diritto italiano, per esporre e condividere con il docente esigenze e necessità particolari, nonché per apprendere e confrontarsi con gli altri partecipanti e con il docente sulla corretta metodologia di studio. Il webinar, come del resto la discussione sul compito realizzato, pertanto, costituisce un valido strumento al fine di favorire l’interazione con gli studenti. L’ insegnamento si avvale degli strumenti disponibili nella piattaforma informatica e si articola non soltanto in video-lezioni, modulate in undici argomenti e tre sezioni, con inserimento di slides (power-point), ma anche in un ciclo di Webinar relativi a temi fondamentali, nel corso dei quali è prevista l’interazione fra docente e studente. Sono anche disponibili ulteriori risorse quali ad esempio forum, annunci e glossario. 5 – Prove di verifica delle conoscenze acquisite e/o autovalutazione Il percorso formativo delineato per l’insegnamento di Storia del diritto italiano ha come obiettivo principale quello di consentire allo studente di accertare in maniera autonoma la propria conoscenza dei profili e degli elementi di base della materia, quali le nozioni giuridiche fondamentali relative all’Alto Medioevo, al Basso Medioevo, alle dottrine precodicistiche, alle stabilizzazioni normative di diritto pubblico e privato dell’età moderna. A tal fine, il percorso formativo costituisce un ausilio didattico per lo studente che intenda sviluppare al meglio tali conoscenze, approfondire la comprensione dei criteri metodologici dello storico del diritto e dell’atteggiarsi degli ordinamenti giuridici dal Medioevo all’età moderna e verificare autonomamente la propria preparazione ai fini dell’esame. Con tale intento, è stata elaborato un elenco di 50 quesiti a risposta aperta, che hanno ad oggetto i profili e gli elementi di base della Storia del diritto italiano, e che lo studente può utilizzare come strumento di ausilio nello studio e per la comprensione della materia e come strumento di autovalutazione essendo indicata per ciascuna domanda la video-lezione di riferimento. Detto elenco non costituisce un insieme completo ed esaustivo delle domande che il docente potrà formulare allo studente in sede d’esame di profitto. Quale ulteriore strumento di autovalutazione sono previsti dei
pag 21 questionari a risposta multipla. La partecipazione alle e-tivity a seguito di valutazione positiva sarà considerata ai fini dell’esame finale. 6 – Modalità di valutazione finale dell’apprendimento Il grado di apprendimento si effettua mediante esame frontale nel corso del quale viene valutata la capacità critica e sistematica dello studente e la competenza a storicizzare il fenomeno giuridico. Ai fini della valutazione finale verrà considerata la partecipazione alle e- tivity. 7 – Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite Le conoscenze storico-giuridiche acquisite sono funzionali all’indirizzo nelle professioni legali, nella magistratura, in ambito sociale e politico, quindi nelle istituzioni, nelle amministrazioni pubbliche e nelle imprese private dove sono indispensabili capacità critiche e sistematiche ed inoltre nelle organizzazioni internazionali dove la conoscenza storica del diritto e delle istituzioni dei relativi Stati consente lo sviluppo di cognizioni analitiche e valutative ad ampio spettro al di là degli specifici settori d’influenza.
pag 22 Insegnamento Diritto del lavoro (SSD IUS/07 – CFU: 12) Totale ore di Il corso ha una durata di n. 66 ore (di cui 45 ore di didattica erogativa e didattica 21 ore di didattica interattiva) Docente Valerio Maio (valerio.maio@unitelmasapienza.it) Tutor Michele Sances (michele.sances@unitelmasapienza.it) Federico D’Addio (federico.daddio@unitelmasapienza.it) 1 – Conoscenze e competenze da acquisire (Conoscenze e capacità di comprensione/Knowledeg and understanding) Lo studente dovrà acquisire una specifica competenza in relazione alle complesse problematiche teoriche e pratiche che è possibile attualmente riscontrare nel diritto del lavoro, nell’organizzazione del mercato del lavoro, nel diritto sindacale e delle relazioni industriali. (Capacità di applicare conoscenza e comprensione/Applying knowledge and understanding) Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di distinguere, correlare, utilizzare ed interpretare autonomamente le singole fonti della materia (sentenze, atti normativi, contratti collettivi ecc.) anche in relazione a specifici casi concreti. (Autonomia di giudizio/Making judgements) Lo studente dovrà essere in grado di ideare e sostenere argomentazioni idonee per risolvere specifici problemi applicativi. (Abilità comunicative/Communication Skills) Lo studente dovrà essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni anche ad interlocutori specialisti. (Capacità di rendimento/Learning skills) Lo studente dovrà acquisire capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi nella materia con un alto grado di autonomia ovvero avviarsi alle professioni di giurista del lavoro di impresa, avvocato e magistrato del lavoro, addetto alle risorse umane. 2 – Programma / Contenuti PARTE I – CONTRATTO E RAPPORTO DI LAVORO 1. Origini e funzione del diritto del lavoro. 2. L’ambito di applicazione del diritto del lavoro. 3. Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni. 4. Le fonti del diritto del lavoro. 5. I principi costituzionali del diritto del lavoro. 6. ll lavoro subordinato. 7. Il lavoro autonomo e parasubordinato. 8. Rapporti di lavoro speciali. 9. Il lavoro a tempo determinato. 10. La somministrazione di lavoro. 11. Il lavoro a tempo parziale, intermittente e ripartito. 12. I rapporti con finalità formative: l’apprendistato, i tirocini formativi o stages. 13. I rapporti associativi e il lavoro in cooperativa. 14. Il lavoro gratuito e familiare. 15. Il lavoro a domicilio, il telelavoro, lo smart working. 16. I soggetti: lavoratore e datore di lavoro. 17. Elementi essenziali del contratto di lavoro subordinato: l’accordo, la causa, l’oggetto, la forma. 18. Elementi accidentali: il patto di prova, il patto di non concorrenza, il termine. 19. L’incontro fra domanda e offerta di lavoro, le categorie protette. 20. Il potere direttivo e lo e jus variandi. 21. Categorie, qualifiche, livelli, mansioni dopo il cd. Jobs act. 22. Le modifiche del luogo di adempimento dell’obbligazione di lavorare. 23. Il potere di vigilanza e di controllo dopo il cd. Jobs act ed il GDPR. 24. Il potere disciplinare. 25. Il procedimento disciplinare. 26. Le sanzioni disciplinari. 27. Il diritto al lavoro e l’obbligazione di lavorare. 28. La retribuzione. 29. La determinazione giudiziale dell’equa retribuzione. 30. Forme e modi della retribuzione. 31. L’azionariato dei lavoratori e la partecipazione alla gestione dell’impresa. 32. Struttura e caratteristiche della retribuzione. 33. La durata dell’orario di lavoro ed il cd. orario multiperiodale. 34. Il lavoro straordinario. 35. Pause, riposi, festività, ferie. 36. Il lavoro notturno. 37. La tutela della sicurezza del lavoratore. 38. La tutela del lavoro delle donne e dei minori. 39. Pari opportunità, azioni positive e contrasto alle discriminazioni. 40. Tutela della salute, libertà e dignità della persona che lavora. 41. Libertà di opinione e diritto di critica del lavoratore. 42. La sfera non patrimoniale del lavoratore: danno biologico, esistenziale, morale, mobbing. 43. La privacy del lavoratore. 44. Le opere dell’ingegno del lavoratore. 45. La sospensione del rapporto di lavoro. 46. Malattia e infortunio. 47. Congedi di maternità, paternità, parentali e matrimoniale, ovvero nell'interesse all'elevazione culturale e professionale. 48. Servizio militare, adempimento di funzioni pubbliche elettive o di cariche sindacali. 49. Il trasferimento d’azienda. 50. Il trasferimento d’azienda in crisi. 51. Esternalizzazioni e appalto. 52. La cassa integrazione guadagni dopo il cd. Jobs act. 53. Il negozio di licenziamento. 54. Il preavviso e la relativa indennità. 55. L’evoluzione della disciplina dei licenziamenti individuali oltre le cd. tutele
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