CORONAVIRUS FASE 2 - GF LEGAL

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CORONAVIRUS
                      FASE 2
                      G.U. 108 DEL 27/04/2020
                         DPCM 26/04/2020
                            ALLEGATO 6
    Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il
    contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli
    ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali

                SINTESI PER LE AZIENDE
                    SICUREZZA NEI
                  LUOGHI DI LAVORO

                                                             Milano
                                                             Roma
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FASE 2 CORONAVIRUS – G.U. 108 27/04/2020 - DPCM 26/04/2020 All.6 – SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

        PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE DELLE MISURE PER
        IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE
        DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

       Le misure di precauzione per tutelare la salute delle
       persone presenti all’interno dell’azienda e garantire la
       salubrità dell’ambiente di lavoro, riguardano:

       ✓ INFORMAZIONE
       ✓ MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA
       ✓ MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI
       ✓ PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA
       ✓ PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI
       ✓ DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
       ✓ GESTIONE SPAZI COMUNI
       ✓ ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
       ✓ GESTIONE ENTRATA USCITA DEI DIPENDENTI
       ✓ SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E
         FORMAZIONE
       ✓ GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN
         AZIENDA
       ✓ SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO
         COMPETENTE/RLS
       ✓ AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI
         REGOLAMENTAZIONE

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     INFORMAZIONE

       L’azienda è tenuta ad informare tutti i lavoratori e
       chiunque entri in azienda, consegnando e/o affiggendo
       appositi opuscoli informativi.

       In particolare, tali opuscoli devono contenere informazioni circa
       i comportamenti da tenere in caso di febbre o altri
       sintomi influenzali, sia nel caso in cui tali sintomi siano pre-
       esistenti rispetto all’ingresso in azienda, sia nel caso in cui
       sorgano durante l’attività nei locali aziendali.

       In tali libretti informativi, inoltre, l’azienda è tenuta a fornire una
       informazione adeguata in base alle mansioni e alle attività dei
       lavorativi, indicando quali sono le misure a cui il personale deve
       attenersi per contribuire a prevenire ogni possibile forma di
       diffusione di contagio.

       È necessario, infine, indicare le corrette modalità di
       utilizzazione degli strumenti di protezione individuali
       adottati.

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      MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA

       Prima dell’ingresso in azienda il personale potrà essere
       sottoposto al controllo della temperatura corporea e,
       qualora questa risulti superiore ai 37, 5°, al lavoratore non sarà
       concesso l’accesso ai locali aziendali e questi dovrà informare il
       suo medico curante.

       La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea
       costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto,
       deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine
       il protocollo suggerisce di:
       1) rilevare a temperatura e non registrare il dato acquisto;
       2) fornire l’informativa sul trattamento dei dati personali. Con
            riferimento alla finalità del trattamento potrà essere indicata
            la prevenzione dal contagio da COVID-19 (come base
            giuridica potrà essere indicata l’implementazione dei
            protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n.
            7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020). Con riferimento alla
            durata dell’eventuale conservazione dei dati sarà possibile
            fare riferimento al termine dello stato d’emergenza.
       3) definire e prevedere forme adeguate di protezione dei dati,
            individuando i soggetti preposti al trattamento di tali dati
            sensibili.
       4) assicurare la riservatezza e la dignità di quei lavoratori in
            isolamento momentaneo, dovuto alla rilevazione di una
            temperatura superiore ai 37,5 °.

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      MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA

       L’ingresso ai locali aziendali risulta, altresì, precluso a chi, nei
       14 giorni precedenti, abbia avuto contatti diretti con
       soggetti positivi al Covid 19 o che provenga da zone
       particolarmente a rischio secondo le indicazioni OMS.

       Anche in questo caso bisognerà prestare molta attenzione al
       trattamento dei dati personali, in caso di rilascio, da parte del
       lavoratore, di un’autodichiarazione. A riguardo il protocollo
       suggerisce di raccogliere esclusivamente quei dati
       strettamente necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla
       prevenzione del contagio.

       I lavoratori risultati, in precedenza, positivi potranno rientrare in
       azienda solo previa certificazione che attesti l’avvenuta
       negativizzazione del tampone secondo le indicazioni delle
       autorità sanitarie competenti.

       È, infine, richiesta, la massima collaborazione del datore di
       lavoro nel caso in cui la competente autorità sanitaria disponga
       nuove misure

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      MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI
      ESTERNI

       L’azienda è tenuta ad individuare specifiche procedure per
       l’accesso in sede dei fornitori esterni, volte ad evitare il più
       possibile il contatto tra questi ultimi ed il personale interno.

       A tal fine, ad esempio, è richiesto che il fornitore, se possibile,
       rimanga all’interno del suo mezzo. Per i fornitori esterni, inoltre,
       dovranno essere indicati servizi igienici specifici diversi da quelli
       utilizzati dal personale interno.
       È richiesto, inoltre, di evitare visite in azienda da parte di
       soggetti esterni, i quali dovranno, comunque, sottostare alle
       procedure previste anche per il personale interno. Le misure di
       sicurezza dovranno essere adottate anche nel caso in cui
       l’azienda preveda un servizio privato di trasporto dei lavoratori.

       Quanto previsto dal Protocollo in oggetto, è valido anche per
       le aziende che lavorano in appalto presso sedi diverse
       dalla propria.
       In particolare è previsto un obbligo di informazione tra
       committente e appaltatore circa le misure di sicurezza adottate
       ed il riscontro di nuovi contagi

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      PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA

       L’azienda è tenuta ad assicurare la periodica sanificazione
       degli ambienti di lavoro, delle aree comuni e di svago e delle
       postazioni di lavoro, in particolare di testiere, mouse, pad etc,

       Nel caso in cui vi siano stati lavoratori contagiati, l’azienda dovrà
       procedere ad una specifica sanificazione straordinaria degli
       ambienti di lavoro.

     PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

       È obbligatorio che i lavoratori prestino particolare attenzione
       soprattutto all’igiene delle mani, utilizzando anche i detergenti
       ed i disinfettanti che l’azienda metterà a disposizione
       tramite appositi dispenser collocati in aree accessibili a tutti i
       dipendenti

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      DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

       È prevista l’adozione di dispositivi di protezione individuale.

       In particolare è previsto l’ uso di mascherine conformi a
       quanto previsto dalle autorità sanitarie.

       Nello specifico l’uso delle mascherine, e di altri dispositivi
       specifici in base all’attività lavorativa, è obbligatorio nelle aree
       comuni e nel caso in cui non sia possibile mantenere la distanza
       di sicurezza di almeno un metro tra i lavoratori.

       L’azienda, inoltre, potrà procedere alla preparazione del liquido
       detergente per le mani seguendo le indicazioni previste
       dall’OMS

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      GESTIONE SPAZI COMUNI

       (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI, DISTRIBUTORI
       DI BEVANDE E/O SNACK...)

       L’accesso alle aree comuni (mense, spogliatoi, zone relax etc..)
       dovrà essere contingentato e dovrà avvenire nel rispetto
       delle distanze di sicurezza.

       I locali in oggetto dovranno, inoltre, essere oggetto di
       sanificazione periodica e dovranno essere
       adeguatamente ventilati.

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      ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

       (TURNAZIONE,  TRASFERTE      E  SMART                                     WORK,
       RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI)

       Le imprese potranno procedere alla riorganizzazione della
       propria attività produttiva e d’accordo con le rappresentanze
       sindacali potranno:

       ✓ Disporre la chiusura di quei reparti diversi dalla produzione o
         che, comunque, possano svolgere la propria attività in smart
         working;
       ✓ Rimodulare i livelli produttivi;
       ✓ Modificare la turnazione, al fine di ridurre i contatti tra
         gruppi di lavoratori;
       ✓ Ricorrere per quanto possibile allo smart working e ad altri
         istituti contrattuali (par, rol, banca ore) o, nel caso in cui
         quelli sopra non fossero sufficienti, utilizzare ferie e
         permessi.
       ✓ Sospendere tutte le trasferte aziendali.

       Il protocollo sottolinea l’importanza di mantenere le adeguate
       distanza all’interno del luogo di lavoro, incentivando il lavoro a
       distanza (quando possibile), rimodulando la turnazione del
       personale o pensando ad un riassetto del layout aziendale.

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    GESTIONE ENTRATA USCITA DEI DIPENDENTI

       Si raccomanda di far entrare e uscire i dipendenti in gruppi
       scaglionati, magari prevedendo percorsi differenziati per
       l’entrata e per l’uscita e garantendo la presenza di dispenser di
       igienizzanti.

    SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI
    INTERNI E FORMAZIONE
     Tutti gli spostamenti in azienda dovranno essere limitati al
     massimo.
     Non sono concesse riunioni di persona, se non per motivi
     di necessità e di urgenza e sempre che non sia possibile
     effettuarle con strumenti di videoconferenza.

     Anche la formazione in aula è stata sospesa, mentre è
     ammessa quella a distanza. A riguardo, il mancato
     completamento dell’aggiornamento della formazione,
     necessario per specifiche funzioni o ruoli , in materia di salute e
     sicurezza nei luoghi di lavoro, non comporta l’impossibilità a
     continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione,
     qualora la specifica formazione sia sospesa per cause legate alla
     pandemia.

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     GESTIONE DI UNA PERSONA
     SINTOMATICA IN AZIENDA

       Nel caso un lavoratore presenti i sintomi tipici del virus,
       questi è tenuto a dichiararlo immediatamente all’ufficio
       del personale.

       Al lavoratore verrà immediatamente consegnata una
       mascherina, qualora non l’avesse, e si dovrà procedere al suo
       isolamento.

       A riguardo l’azienda collaborerà con le competenti autorità
       sanitarie, anche pe la ricostruzione dei c.d. “contatti stretti”
       avuti dal lavoratore nei periodi precedenti

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     SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO
     COMPETENTE/RLS

       La sorveglianza sanitaria dovrà proseguire e verranno
       incentivate le visite periodiche nel rispetto delle norme
       igieniche, in quanto costituisce uno strumento privilegiato per la
       prevenzione ed un importante veicolo di informazione.

       A tal fine le aziende e i medici competenti collaboreranno per
       l’individuazione di ulteriori misure di sicurezza ce possano
       prevenire il contagio e per individuare quei lavoratori che
       potrebbero essere maggiormente a rischio.

       Per il reintegro progressivo dei lavoratori dopo l’infezione da
       COVID19, il medico competente, previa presentazione di
       certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone,
       effettuerà la visita medica precedente alla ripresa del lavoro,
       secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e s.m.i, art. 41, c. 2
       lett. e-ter ed anche al fine di valutare profili specifici di
       rischiosità.

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     AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI
     REGOLAMENTAZIONE

       È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la
       verifica delle regole del protocollo di regolamentazione a cui
       parteciperanno le rappresentanze sindacali aziendali ed i RLS.

       Qualora non si possa dare luogo alla costituzione dei comitati,
       verrà costituito un Comitato Territoriale

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