Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...

Pagina creata da Giulia Guerra
 
CONTINUA A LEGGERE
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
Copyright Paolo Grisendi 2020   1
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
1

                Quale
           attrezzatura
           scegliere per
               iniziare
            a fare video
    ……………………..……………………..…………………………………………………………..

                               Paolo Grisendi

     Il presente manuale non può essere venduto, duplicato, modificato e distribuito
                           senza autorizzazione dell’autore.

1

                            Copyright Paolo Grisendi 2020                          2
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
Il presente manuale gratuito ha come unico scopo la diffusione ai fini promozionali.

                               2020© Paolo Grisendi
         Tutti i marchi riportati in questo eBook appartengono ai legittimi proprietari

INDICE

 1.      Introduzione
 2.      Videocamere
 3.      Microfoni e audio
 4.      Illuminazione
 5.      Accessori
 6.      Conclusione

                               Copyright Paolo Grisendi 2020                              3
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
INTRODUZIONE
Se vuoi iniziare a fare video per promuoverti sicuramente ti sarai chiesto:

                          Che cosa mi serve?
                  Quale videocamera devo comprare?
                           Quale microfono?
               Il mio computer è abbastanza potente?

Quando si tratta di ATTREZZATURA per fare video si fa molto presto a spendere soldi
duramente guadagnati, e il rischio di prendere un qualcosa che non vada bene o magari
spendere più del dovuto è dietro l’angolo.

Considera che solo parlando di videocamere il prezzo può variare da 0, se usi il tuo
smartphone, o qualche centinaio di Euro se prendi una reflex di medio livello, fino ad arrivare
a cifre di decine di migliaia di Euro per videocamere professionali usate nell’industria
cinematografica.

Il mio scopo con questa breve guida è quello di destreggiarti in questo mare di roba e
consigliarti l’attrezzatura giusta con cui partire.

Prima di farlo però alcune avvertenze.

Con i produttori di videocamere ed attrezzature per fare video in generale che buttano fuori
prodotti nuovi praticamente ogni settimana, mi è IMPOSSIBILE trattare ogni singolo prodotto.

Suddividerò perciò ogni strumentazione in categorie e te ne parlerò considerando i pro e i
contro.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                            4
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
Giusto per fare un esempio: quando parlerò di reflex, potrebbe capitare che io nomini un
particolare modello, che potrebbe essere sostituito da quello nuovo fra una settimana. Quindi
non rimanere troppo attaccato ai singoli modelli di cui parlo, ma cerca di capire le linee
generali che ti dirò.

Ovviamente ti darò dei suggerimenti, ma come noterai anche, non esiste il prodotto perfetto.
O meglio, non esiste il prodotto perfetto per tutti e per ogni situazione.

Quello che funziona per me in una particolare situazione, non va bene sempre per me in altre
situazioni. E quello che va bene per me in un determinato scenario non sempre va bene anche
per altri.

Confuso? Non ti preoccupare.

Cercherò di renderti le cose più semplici possibili e fare in modo di consigliarti della
strumentazione che sia la più flessibile possibile. Così facendo avrai più scenari possibili in cui
usarla, che tu sia in studio o in esterna, che tu sia da solo a registrare video o abbia qualcuno
che ti aiuta ecc ecc.

Infine un altro concetto fondamentale.

Prima di buttarti su Amazon o su altri siti ed acquistare leggi bene questa guida.
Come noterai infatti l’acquisto di un prodotto particolare va ad influenzare il flusso di lavoro
successivo e quindi anche le altre componenti che usi per lavorare.

Facciamo un esempio. Non ha senso comprare una videocamera che registra ad alta
risoluzione e ad altissima qualità se poi non abbiamo le risorse nel nostro computer per
poterci lavorare bene.

Troppo spesso ho sentito di persone che facendosi incantare dalle novità del momento, come
il 4K che qualche anno fa sembrava una cosa che tutti volevano, comprare una videocamera
che registrava a quella risoluzione e poi accorgersi solo dopo che il computer che volevano
usare per montare quei video non era in grado di reggere il carico di lavoro.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                              5
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
Quindi attenzione a cosa compri e a come si integra nel tuo processo di lavoro.

Se sei già in possesso di alcune apparecchiature, avrai modo di capire se e come fanno al caso
tuo. Se puoi utilizzarle ancora o se magari è meglio mandarle in pensione per passare a
qualcosa di più moderno.

Bene. Fatte queste premesse e detto tutto ciò, siamo pronti a partire con l’elenco delle
attrezzature che ti serviranno.

                                 VIDEOCAMERE
Partiamo con il tema più importante quando si tratta di registrare video. Ovvero la scelta
della videocamera.

Se stai partendo adesso sicuramente ti starai chiedendo:

                     Cosa devo comprare?
             Meglio questo modello o quell’altro?
         Posso usare la reflex che usa la mia compagna
               o il mio compagno a fare le foto?
          Non posso partire con il mio smartphone?

Ti spiego ora quali sono le cose da tenere in considerazione quando devi decidere con cosa
partire. Cercherò di semplificare al massimo le cose, senza andare troppo nel tecnico ma senza
nemmeno sottovalutare alcuni elementi molto importanti.

Cercherò quindi di suddividere le varie tipologie in categorie, dandoti i pro e i contro così che
tu possa scegliere quello che ritieni faccia al caso tuo.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                            6
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
REFLEX /
  SMARTPHONE                              CAMCORDER
                                                                              MIRRORLESS

SMARTPHONE
La prima categoria di videocamere che tutti abbiamo in tasca tutti i giorni sono gli smartphone.
Avrai visto anche il marketing fatto da Apple e da tutti i produttori. Indubbiamente nel giro di
pochi anni la qualità di questi telefoni, anche se è riduttivo chiamarli così, è aumentata in
maniera incredibile.

Ogni anno buttano fuori un modello che sembra poter eguagliare o addirittura essere
superiore a videocamere che in teoria sono nate solo con lo scopo di fare video.

Si potrebbe essere tentati a pensare di poter utilizzare solo questi. E devo dirti, in alcuni casi è
possibile!

Non sono un ‘fondamentalista’ per quanto riguarda l’attrezzatura. Ciò che intendo dire è che
se un qualcosa fa quello che desideri e ti aiuta a realizzarlo bene e in poco tempo,
risparmiando anche soldi, allora che sia uno smartphone o una reflex va benissimo.

L’importante è essere consapevoli dei limiti e quindi non aver aspettative irrealistiche. E
soprattutto imparare ad usare al meglio quanto si ha.

Quindi per ritornare al discorso degli smartphone, credo che in tante situazioni siano perfetti
per realizzare video. In altre sono terribili purtroppo.

Sono ottimi ad esempio quando nella scena che andiamo a registrare è presente molta luce.

L’illuminazione per le videocamere in generale è come l’ossigeno per noi esseri umani. Così
come noi ne abbiamo bisogno per sopravvivere loro ne han bisogno per lavorare al meglio. Ci
sono modelli di videocamere che riescono a performare meglio di altre quando c’è poca luce,
ma in generale più ce n’è meglio è.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                                7
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
Ecco, in questo ambito gli smartphone faticano parecchio. Ovviamente allo stato attuale e per
buona parte dei modelli, non tutta. Magari fra qualche mese o anno quanto detto adesso sarà
superato. Però per ora è così.

La capacità di lavorare bene in condizioni di scarsa luminosità è fortemente influenzata dalle
dimensioni del sensore all’interno della videocamera. Tendenzialmente più sono grandi e
meglio lavorano. E negli smartphone per ovvi motivi sono molto piccoli.

Quindi se decidi di registrare col tuo smartphone devi sapere che è fondamentale che la scena
sia illuminata al meglio. Se sei in esterna in un bel pomeriggio primaverile o estivo non c’è
niente di cui preoccuparsi. Se registri video in interno usando solo la luce naturale che viene da
fuori e sono le 6 del pomeriggio di una giornata invernale, ecco che abbiamo dei problemi.

Se ti stai creando un tuo studio dove registrare, prendi molto seriamente in considerazione il
discorso illuminazione e gestiscila al meglio se non vuoi che le riprese fatte col tuo
smartphone siano terribili.

Un altro campo in cui gli Smartphone ancora per il momento sono assolutamente indietro
rispetto ad altre tipologie come le reflex e le mirrorless è la gestione della profondità di
campo, ossia la capacità di gestire quali porzioni dell’immagine mantenere a fuoco e quali
sfocare.

Avrai visto video di persone davanti ad una libreria con i libri sfocati dietro. O nei film, dove
viene utilizzata tantissimo questa tecnica di sfocare gli oggetti nello sfondo per dare maggiore
attenzione agli attori.

Ecco, in quelle situazioni, vengono utilizzate videocamere che permettono di ottenere questo
effetto. Permettono quindi di sfocare oggetti o pareti distanti dal soggetto.

Viene creata quella che in gergo si definisce una profondità di campo ristretta.

Se vuoi ottenere questo effetto, per il momento scordatelo con il tuo iPhone o qualsiasi altro
telefono.

Qui sotto trovi due esempi di riprese. Una fatta con profondità di campo ampia, infatti noterai
che lo sfondo è riconoscibile. L’altra con profondità di campo ristretta e noterai in essa che lo
sfondo è sfocato.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                            8
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
Un altro limite di molti smartphone è dato dalla videocamera che è tendenzialmente
grandangolare. Ossia riprende molto dello spazio a disposizione quando inquadriamo.

                              Copyright Paolo Grisendi 2020                           9
Copyright Paolo Grisendi 2020 - Paolo ...
Il che ancora una volta è un bene per alcune situazioni, specie quando siamo all’aperto e
vogliamo riprendere un paesaggio assicurandoci che stia tutto nel frame, o quando teniamo il
telefono molto vicino alla nostra faccia e vogliamo che tutta stia dentro l’inquadratura senza
doverlo spostare di uno o due metri.

Ma se volessimo avere una ripresa un po’ più telescopica non riusciamo a farlo bene. È vero
che molti sono dotati di zoom digitali, ma la qualità tendenzialmente tende a calare molto.

CAMCORDER
Sebbene stiano un attimino perdendo terreno negli ultimi anni, non possiamo non menzionare
questa tipologia di videocamera tra quelle presenti nel mercato. Sinceramente sono quelle che
ti consiglio di meno, tra tutte le altre, ma ci sono scenari in cui credo siano la cosa migliore.

Queste super compatte nascono SOLO per fare video, e va da sé che in tanti decidono di
acquistarle per fare video.

                           Quali sono i pro e i contro?

Il Pro in assoluto più evidente è la portabilità, così come per gli smartphone. Sono piccole e
leggere e possono stare letteralmente in una piccola borsa.

Sono spesso anche di facile utilizzo. Quindi ci basta tirarle fuori e schiacciare un tasto per
iniziare a riprendere.

Hanno buone capacità di zoomare se necessario, e tendenzialmente la durata della batteria è
eccellente, il che le rende la scelta ideale per riprese lunghe in termini di tempi.

Alcune poi hanno buoni sensori che permettono di aver una buona qualità dell’immagine.

Quindi sembrano la scelta perfetta, giusto?

In realtà non direi. Vediamo anche i contro per capire se ne vale la pena oppure no.

Il primo contro è dato dalla qualità dell’immagine ripresa che non sempre è al livello di uno
smartphone di ultima generazione o di una reflex o mirrorless.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                            10
Ribadisco quanto detto prima, il mercato si è evoluto e i nuovi modelli hanno riprese di una
qualità assolutamente buona. Ma non in tutti i modelli. Questo è dovuto anche dal fatto che
avendo obiettivi con zoom molto importanti, che permettono cioè appunto di passare da una
ripresa grandangolare a una più telescopica, tende a peggiorare un po’ la qualità finale del
prodotto.

Un altro contro è la gestione spesso terribile dell’audio.

Possiamo dire in generale che non avendo spesso nemmeno un ingresso microfonico ci viene
impossibile registrare video che abbiano un audio di buona qualità che rappresenta il 50% della
riuscita del video.

L’unico microfono che spesso si ha è quello integrato che è di cattiva qualità. Questo rende
necessario registrare l’audio a parte con un altro sistema più professionale e poi sincronizzare
il tutto a computer. Niente di male necessariamente in questo, ma sicuramente non la
soluzione più veloce.

Se poi vuoi gestire la profondità di campo e sfocare lo sfondo rispetto al tuo soggetto, vale lo
stesso concetto degli smartphone. Sei quasi sempre impossibilitato a farlo, mi dispiace. Ancora
una volta se per te è un fattore determinante nella scelta, puoi ignorare questa categoria.

Magari stai pensando: e allora chi le può usare?

Io mi sentirei di consigliarle solo in alcune situazioni. Quali?

Beh ad esempio se tu fossi un formatore o se per la tua azienda facessi molti eventi dal vivo e
volessi registrarli, allora queste sono le videocamere ideali. La durata della batteria, i formati dei
file ripresi poco pesanti e il fatto che non si surriscaldano a riprendere per molto tempo le
rendono le apparecchiature ideali per registrare anche per ore di file.

Se poi fra un evento e l’altro tu dovessi registrare anche dei video in studio, allora piuttosto
che ricomprare un’altra videocamera userei quella. Ovviamente stando attenti al discorso
dell’audio.

A questa categoria di persone mi sentirei di consigliare. Per molte altre situazioni però non mi
indirizzerei verso di esse. Specialmente se fai video SOLO in studio o nel tuo ufficio.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                             11
REFLEX / MIRRORLESS

Tecnicamente sono due tecnologie leggermente differenti e quindi non dovrei racchiuderle
nello stesso gruppo.

Ma in realtà per modalità di utilizzo, caratteristiche ecc. sono abbastanza simili e quindi per
semplicità esplicativa ho deciso di metterle tutte sotto lo stesso tetto.

L’aspetto che le differenzia per la maggiore è dato dal sistema che utilizzano per visualizzare
l’immagine nel piccolo mirino quando scattiamo foto. Mentre nelle reflex è presente un piccolo
specchio che riflette l’immagine dall’ottica verso il mirino, che si alza quando scattiamo la foto
dando origine anche al classico suono dello scatto dell’immagine, nelle mirrorless questo
meccanismo è del tutto elettronico.

Questa è la differenza a livello tecnologico. Poi ce ne sono altre ovviamente, ma sono più
dovute alle differenze in termini di costruzione dei vari brand di reflex, tra cui Canon e Nikon
sono le più famose, e Mirrorless dove invece i player importanti sono Sony e Panasonic.

Comunque, per semplicità e per non annoiarti troppo, da ora in poi racchiuderò entrambe
queste tecnologie sotto un unico cappello.

Questa tipologia di videocamera in realtà come immagini a differenza delle Camcorder non
nasce SOLO per fare video. Anzi, molte di esse hanno come focus primario assolutamente
quello di fare foto, e la funzione video è stata introdotta solo in seguito.

La domanda allora è: come mai quindi tante persone e anche professionisti le preferiscono?

I motivi principali sono due:

  qualità dell’immagine eccellente (considerando il prezzo)
                      e flessibilità

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                            12
Sono tanti i filmaker che ormai più di dieci anni fa una volta introdotta la modalità video nelle
reflex si sono resi conto che potevano avere la stessa qualità che ottenevano scattando foto
anche in modalità video. E quindi in tanti hanno fatto il passaggio da videocamere tradizionali a
reflex e mirrorless.

La qualità dei sensori, la qualità degli obiettivi che si possono usare, ecc., hanno portato molti
professionisti ed amatori a fare il passaggio. E io sono tra questi così come lo sono molti miei
clienti e magari anche te dopo questo corso, se addirittura non ne sei già in possesso.

Vale sempre il solito discorso: la qualità dell’immagine è fortemente influenzata anche dalle
capacità di chi opera su questi dispositivi. Ma a parità di competenze si può dire con
ragionevole certezza che si possono tendenzialmente ottenere migliori risultati rispetto ad
altre tipologie di videocamere, il tutto da un prezzo assolutamente abbordabile.

Il secondo motivo per cui utilizzarle è dato dalla flessibilità.

Avendo la possibilità di cambiare obiettivo, è possibile passare da un tipo di ripresa ad un altro
in maniera molto semplice, ovviamente a patto che si sia in possesso di più lenti da cui
scegliere.

Mentre con gli smartphone siamo blindati quasi ad un tipo di ripresa, spesso grandangolare
dato dal fatto che non possiamo cambiare obiettivo, e con le camcorder è vero che abbiamo
la possibilità di zoomare ma a scapito della qualità, con le reflex e mirrorless possiamo
scegliere quali obiettivi usare a seconda delle nostre necessità e cambiandoli di volta in volta.

Non sempre è una cosa che può interessare, ma è comodo poter avere quest’opzione.

Anche in questa categoria ci sono però dei contro, non solo dei pro.

Il primo e più grande per tante persone deriva dal fatto che queste macchine non nascono per
fare video e quindi hanno dei limiti. Quello più evidente è quello del limite di registrazione, che
per singolo video non supera i 30 minuti.

Sorprendentemente non è un discorso tecnico, ma doganale. Essendo classificate come
fotocamere e non videocamere pagano meno dazi quando entrano nell’unione europea.

Quindi anche a noi costano meno. Ma il codice doganale impone che per essere classificati
come dispositivi per fare principalmente foto non POSSONO registrare per più di 30 minuti
ogni singolo clip.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                           13
Va da sé che se ti serve un prodotto che registri per ore di fila senza problemi, con questa
tecnologia hai un problema. È vero che ci sono dei modi per ingannare questa cosa e saltarci
fuori, ma si tratta di mettere mano al firmware della macchina potenzialmente rendendo non
più valida la garanzia. Quindi te lo sconsiglio.

Un altro limite di alcune di queste macchine è dovuto al surriscaldamento, specie quando
registrano ad un’alta risoluzione, come l’UHD chiamato spesso 4K.

Ci sono modelli di mirrorless noti per il fatto che dopo 10 minuti di registrazione sia
necessario stoppare tutto e far riposare la macchina per qualche minuto prima di continuare.
Anche qui capisci che se ti serve un qualcosa che lavori per ore senza problemi devi stare
attento.

Attenzione, non sto dicendo che TUTTI i modelli siano così, anzi. Io uso una mirrorless, di cui ti
parlerò in un altro tutorial e la uso anche per 8 ore di fila senza problemi. Però sappi che per
alcuni modelli è così quindi occhio a cosa compri.

Sempre alcune di queste mirrorless e reflex hanno una durata della batteria non ottimale.

Quindi per chi vuole registrare per ore senza problemi non sono adatte. Le migliori possono
darti un paio d’ore di ripresa prima di scaricarsi. Ma difficilmente di più.

Quindi se sei in esterna e vuoi riprendere per tutto il giorno è sempre meglio farsi una scorta
di schede SD di cui parleremo in un altro video.

                          Verso quale tipologia
                       e modello mi devo indirizzare?
Ti elencherò ora alcuni fattori che potrebbero essere determinanti, basandomi un po’ sulla mia
esperienza e su decine e decine di sessioni fatte con clienti nel corso degli anni.

1 - FLESSIBILITA’

Se sei una persona che ama la flessibilità, ossia avere uno strumento che tramite alcuni
accorgimenti e piccoli acquisti di attrezzatura può essere usato in varie situazioni, allora ti devi
indirizzare verso il mondo delle reflex/mirrorless.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                             14
Possiamo usarle quando c’è poca luce e quando ce n’è di più, ci aiutano a gestire la profondità
di campo e quindi sfocare parti del frame, aggiungendo alcuni accessori possiamo registrare
l’audio internamente ad una buona qualità ecc ecc.

Insomma, se quello che ti spinge a decidere è il fattore di essere libero di poterla usare
(ancora una volta con i giusti accorgimenti e acquistando qualche accessorio in più) in
tantissime situazioni, allora le reflex/mirrorless sono la strada verso la quale ti devi indirizzare.

Cosa che non si può dire degli smartphone o delle camcorder.

2 - COMODITÀ’ di TRASPORTO

Se invece il tuo focus primario fosse la comodità, allora non mi sento di consigliarti le reflex. È
vero che non pesano tanto, ma di sicuro più di una camcorder o smartphone. Nel corso del
tempo ho avuto vari clienti che seppur avevano investito centinaia e a volte migliaia di Euro in
reflex o mirrorless e in vari accessori, si trovavano a lasciarle a casa o in studio o addirittura in
borsa e facevano video con il proprio telefono.

Pensiamo ad esempio a vari clienti che ho avuto nel settore immobiliare. Molti di loro mi
hanno chiesto aiuto per registrare video agli immobili che dovevano ristrutturare o rivendere.
Bene, sebbene avessero reflex che permettevano loro di riprendere bene anche in ambienti
tendenzialmente bui (come lo sono le abitazioni in fase di lavori) le lasciavano in agenzia e
usavano il proprio smartphone, con risultati non sempre al top.

Però per queste persone la comodità era tutto, e quindi ci siamo trovati a vendere le reflex
acquistate e tutti gli accessori prendendone altri che aiutassero se non altro gli smartphone in
loro possesso. Non sempre si salvava del tutto la situazione, ma almeno non era terribile come
poteva essere.

Quindi se anche per il fattore comodità è quello che governa ogni tua scelta, allora starei un
attimo lontano dal discorso Mirrorless/reflex. A meno che tu non le usi SOLO nel tuo ufficio o
studio e le lasci sempre su un cavalletto posizionate e sempre pronte a registrare. In questa
situazione hai l’assoluta comodità e velocità unite ai benefici visti prima.

3 - QUALITÀ’ DELL’IMMAGINE IN VARIE SITUAZIONI

Se vuoi avere maggiori probabilità di avere la migliore qualità possibile nelle situazioni più
disparate, allora la categoria reflex/mirrorless è la scelta migliore. Sul fatto che tendenzialmente
abbiano una qualità migliore ne abbiamo già parlato.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                              15
Questa si unisce al fatto di poterla ottenere in varie situazioni diverse, come ad esempio al
variare della luminosità dell’ambiente. Molte di esse, andando ad agire su un parametro di cui
parleremo in un prossimo video, ci permettono di salvare situazioni insalvabili con altri
prodotti.

Se perciò la tua produzione video consiste in riprese in diversi ambienti, dalle più disparate
condizioni e vuoi la migliore qualità possibile in OGNI situazione, allora questa è la categoria
che fa per te.

4 - RIPRESE PER LUNGHI PERIODI DI TEMPO

Come già detto, se devi riprendere eventi o comunque ti serve qualcosa che sia operativo per
ore senza troppi problemi, allora la categoria su cui mi indirizzerei è quella delle camcorder.

Ancora una volta, se sei un formatore che ama riprendersi a ruota libera e parlare anche per
due ore di fila, oppure se fai eventi e vuoi registrarli senza troppi pensieri allora ti consiglio
questa categoria.
Poi puoi anche utilizzarle per video in studio o in ufficio.

Ma ricordati che spesso la qualità dell’immagine non è dello stesso livello delle reflex e in
termini di flessibilità sono molto indietro.

5 - FUNZIONALITÀ ACCESSORIE

Ci sono altre cose che spesso fanno comodo alle persone. Ad esempio la possibilità di avere
uno schermo che ruota, che quindi ci permetta di vederci mentre ci riprendiamo.

Oppure una messa a fuoco veloce, che eviti il fatto che ogni volta che ci spostiamo mentre ci
riprendiamo l’immagine diventi sfocata per qualche istante.

Questi sono solo due esempi di cose che possono sembrare piccolezze, ma che ti garantisco
diventeranno importanti se dovrai fare video con continuità.

Qui non esiste una categoria principe, perché dipende anche cosa vai cercando. E’ ovvio che
non esiste un monitor che si ruota negli smartphone, e quindi se vuoi usare la fotocamera
posteriore, come ti consiglio di fare, dovrai usare altri metodi per controllare l’inquadratura e la
messa a fuoco. E soprattutto non avrai un feedback mentre ti riprendi.

Con molte reflex invece abbiamo questa possibilità e ancora una volta non sottovalutare
anche questi aspetti.
                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                            16
Sempre con le reflex se usiamo una profondità di campo ristretta e quindi sfochiamo bene ciò
che abbiamo dietro, ci serve una messa a fuoco veloce che non renda tutto il video o il nostro
volto sfocato per qualche istante.

Insomma, sembrano piccole cose ma possono fare la differenza.

Questi sono alcuni degli aspetti che rendono la scelta della videocamera giusta non sempre
facile. Il mio invito è riflettere sulla tua situazione, presente e futura e capire in base a quanto
detto quale potrebbe essere la scelta migliore.

                            MICROFONI E AUDIO

Parliamo di un argomento ogni tanto sottovalutato ma che a mio parere non dovrebbe
esserlo affatto, anzi dovrebbe giocare un ruolo primario nelle tue produzioni, ossia l’audio.

Troppo spesso mi è capitato di vedere persone spendere tutto il loro budget nella nuovissima
videocamera appena uscita con tutte le nuove funzionalità più di tendenza, la miglior
risoluzione ecc ecc… solo per ritrovarsi a non sapere come ottenere un audio non dico
buono, ma almeno decente in ripresa.

Sicuramente sarà capitato anche a te di aprire Facebook o Instagram, o anche qualche video su
YouTube e di rimanere inorridito nel sentire la qualità audio scadente.

L’audio gioca un ruolo FONDAMENTALE: infatti in media gli spettatori sono disposti a
perdonare un prodotto video con un’immagine video non eccezionale, ma con un audio
buono, al posto di un video con un’ottima immagine e con un audio terribile.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                             17
Questo è ulteriormente aggravato dal fatto che le persone sempre più spesso guardano i
video in mobilità dal proprio smartphone in luoghi affollati, e a volte iniziano a guardare un
video e poi mettono lo smartphone in tasca continuando ad ascoltare l’audio. Un po’ come se
fosse un podcast.

È quindi essenziale curare bene l’audio quando realizziamo i nostri video.

Avremo tutta una sezione più avanti dedicata al lavorarlo al meglio. Intanto in questo specifico
video vorrei condividere con te l’attrezzatura che ci serve per registrare audio di qualità.

                            Cosa serve per registrare
                             audio di buona qualità?

Vediamo l’attrezzatura che ti consiglio e le varie opzioni. Tieni sempre presente che anche
l’ambiente in cui registri gioca un ruolo primario nella buona riuscita del prodotto. Inutile avere
ottima attrezzatura se poi l’ambiente in cui registriamo acusticamente è terribile.

Ovviamente ti servirà un microfono.

Quasi ogni videocamera è dotata di microfono. Tuttavia il mio suggerimento è di non fare MAI
affidamento ad esso per i tuoi video. La scarsa qualità, unita al fatto che spesso la videocamera
è ben distante da te rendono questo approccio poco professionale. Ed è quello che purtroppo
si vede spesso nei video realizzati amatorialmente.

Bene, tolto questo dallo scenario vediamo 3 categorie principali.

La prima è quella dei microfoni che si collegano direttamente alla
videocamera e si attaccano sopra, come il Rode Videomic Pro.

Molte persone pensano di risolvere la situazione con questa tipologia, ma ti posso dire che a
parte un piccolo miglioramento raramente è così. Funzionano bene infatti se la stanza in cui
registri i video è piccola, se sei MOLTO vicino alla videocamera, circa un metro per intenderci
e se la stanza è acusticamente trattata un minimo.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                            18
Se sei a 3 metri dalla videocamera in una stanza vuota, la differenza tra usare un microfono di
questo tipo e usare quello integrato è minima spesso.

Quindi te li consiglio solo in quella situazione descritta prima.

La seconda tipologia di microfono è quella definita lavalier, ossia quelli che vedi
collegati alle giacche o camicie. Piccolini e poco intrusivi nella ripresa, sono utilizzatissimi.

Ce ne sono anche di varie marche e fasce di prezzo, anche a seconda del fatto che
trasmettano il segnale tramite onde radio oppure si colleghino direttamente col cavo
all’entrata microfonica della videocamera.

Spesso vengono preferiti quelli a trasmissione radio e il prezzo cresce, anche perché aumenta
la complessità del prodotto stesso.

Questi consistono infatti di due componenti: un trasmettitore che si lega in cintura a chi parla a
cui è collegato il microfono e come suggerisce il nome il trasmettitore trasmette il segnale ad
un dispositivo simile che però ha il compito di RICEVERE questo segnale audio e portarlo
dentro la videocamera.

Quali sono i vantaggi di usare una tipologia di come questa?

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                          19
Sicuramente la qualità che si può ottenere prendendo il giusto prodotto e la comodità di
potersi muovere durante la ripresa.

Se infatti usiamo un modello che trasmette con onde radio, che noi siamo a 2m o 20m dalla
videocamera non cambia, la qualità dell’audio sarà sempre la stessa. A patto che il trasmettitore
riesca a mandare senza interferenze il segnale al ricevitore.

Essendo anche molti vicino alla bocca di chi parla rendono il suono più asciutto e quindi con
meno riverbero, spesso chiamato erroneamente ECO.

Quali sono invece (se ce ne sono) gli svantaggi di questa tipologia di microfono?

Beh spesso il prezzo, nel senso che volendo un prodotto di alta qualità spesso c’è da spendere
anche centinaia di Euro. Questo però fino a poco tempo fa. Ultimamente sono infatti usciti un
paio di prodotti che permettono di avere un buon audio senza spendere una fortuna. Quindi il
lato economico è andato un attimo in secondo piano.

C’è chi non li adora per il fatto che sono sempre abbastanza visibili, e questo nel video URLA il
messaggio che stiamo appunto girando un video. Il che rende meno ‘personale’ il prodotto.

Ma mi rendo conto che sono finezze comunicative. Se invece volessimo considerare l’aspetto
tecnico bisogna stare attenti a due cose: la prima è che il microfono sia ben fissato. Se infatti
non fosse così e si muovesse durante la ripresa si sentirebbe una variazione in termini di
volume.

Inoltre è sconsigliato quando chi parla in video ha sciarpe o altri oggetti che potrebbero
prendere contro il microfono rovinando il segnale.

Infine, ma non meno importante, bisogna ricordare a chi parla di non toccarsi nella zona del
microfono. Altrimenti si sentirebbe in maniera molto forte nella registrazione e ci sarebbe
poco da fare.

Detto questo, arriviamo alla terza categoria: i microfoni esterni.

Ce ne sono di due tipologie principalmente: a condensatore o dinamici. Quelli che ti consiglio
io sono quelli a condensatore.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                           20
Essendo microfoni professionali, spesso anche usati per registrare musicisti, ti servirà un
qualcosa per portare il segnale dentro la videocamera. Ciò che intendo dire è che non è
possibile semplicemente collegarli alla videocamera nella maggior parte dei casi.

Ti servirà quello che viene chiamato preamplificatore, che come dice il nome prende il segnale
dal microfono e lo amplifica al livello adatto per entrare nella videocamera o registratore
esterno.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                           21
Qual è il vantaggio di usare questa tipologia?

Spesso una qualità audio nettamente superiore. A fronte però di alcune complicazioni come
appena detto.

Un altro vantaggio è che possiamo posizionarli fuori dall’inquadratura, come faccio io di solito
per me e i miei clienti. Ho il microfono qui sopra, a circa 50cm dalla mia bocca e non si vede.

E’ alla giusta distanza per darmi una qualità ottima e allo stesso tempo non si vede, quindi non
ho qualcosa attaccato alla camicia che mi darebbe anche fastidio.

Ovvio che mi sono dovuto attrezzare per portare quel segnale nella mia videocamera. In
questo caso sto usando un preamplificatore collegato alla videocamera che amplifica il segnale
e mi permette di avere i giusti livelli in ripresa.

Lo svantaggio di questa modalità, a parte un costo che può diventare superiore, è dato dal
fatto che se adesso dovessi spostarmi da questa posizione, il volume dell’audio si ridurrebbe
notevolmente.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                           22
E’ una soluzione quindi da adottare se durante il video stai fermo, oppure se hai qualcuno che
ti segue mentre ti sposti, un po’ come vedi nelle troupe cinematografiche. Ma mi rendo conto
che sia poco realistico.

Ma se il 90% e passa delle riprese che fai fosse come quella che stai vedendo, quindi sei fermo,
o comunque non ti muovi troppo, devi solo parlare in camera e vuoi l’audio migliore possibile
allora una soluzione di questo tipo è la cosa ideale.

Naturalmente se vuoi usare un sistema di questo tipo, ti servirà qualcosa che regga il
microfono sopra di te.

Questo è quello che uso io normalmente. Ho un’asta normale a cui è collegata tramite un
paio di adattatori un asta definita BOOMPOLE della rode a cui è collegato il microfono.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                            23
Bene, abbiamo parlato di microfoni e brevemente accennato a qualche attrezzatura da
utilizzare.

Ora capiamo un attimo i due processi con cui possiamo registrare l’audio

Le due modalità che abbiamo a disposizione sono:
   - registrazione interna in camera
   - registrazione esterna e sincronizzazione in post produzione

Nella prima modalità prendiamo il segnale del microfono e lo portiamo direttamente in
camera. Ad esempio tramite un microfono lavalier collegando il cavo all’ingresso microfonico
della videocamera.

Questa è la modalità più veloce ed economica a patto che la videocamera non introduca
troppo rumore di fondo nella registrazione.

E soprattutto: cosa fondamentale da non dare per scontato: a patto che la videocamera ABBIA
un ingresso microfonico. NON sempre è così.

In queste situazioni siamo costretti ad utilizzare la seconda strategia, ossia quella di registrare
l’audio esternamente, a breve vedremo come, e poi sincronizzare l’audio a computer.

Quello che vorrei che ti rimanesse adesso è il motivo per cui lo facciamo, che come detto è
dettato il più delle volte dalla totale assenza di un ingresso nella videocamera che stiamo
usando. Un altro motivo potrebbe essere quello di voler avere la qualità massima possibile, e il
fatto di registrarlo a parte su un dispositivo che nasce per questo scopo sicuramente ci aiuta.

Quindi, siamo nella situazione in cui la videocamera non HA un ingresso microfonico o
comunque lo vogliamo registrare esternamente.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                             24
Cosa ci serve?

                                 ABBIAMO DUE STRADE

La prima è quella di usare un registratore esterno. Ce ne sono di vari modelli, tra cui quelli
della Tascam sono sicuramente i più famosi.

Questi prodotti ci permettono spesso di fare due cose:

1 - prendere il segnale di un microfono e registrarlo al suo interno
2 - registrare direttamente con i suoi microfoni, quando sono presenti.

In questa seconda situazione se riuscissimo a posizionarlo vicino a noi, magari senza che si
veda, possiamo usare appunto direttamente il suo microfono senza doverne avere un altro
esterno.

La seconda strada consiste invece consiste nel registrare l’audio nel nostro computer
direttamente. Va da sè che ha senso fare questo quando sei in una situazione tranquilla, in
studio o in ufficio e hai un computer vicino a te.

In questo caso ti servirà quella che viene chiamata scheda audio, che altro non è che un
prodotto che prende il segnale audio del microfono, lo amplifica quanto necessario e lo
trasforma in un segnale USB che può essere registrato a computer.

Ripeto, ha senso se sei in ufficio o studio, non lo consiglierei mai in esterna.

Qualsiasi sia delle due strade quella che sceglierai, come ti dicevo poi il lavoro consisterà nel
prendere questo audio registrato esternamente e di alta qualità ed andarlo a sostituire con
l’audio catturato dalla videocamera col suo microfono interno che è di scarsa qualità.

Queste grosso modo sono le attrezzature che ti servono per registrare audio professionale.

Ci sono altre piccole cose che ho racchiuso nella categoria degli accessori. Ma comunque il
grosso di quello di cui hai bisogno è questo.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                            25
So che la domanda che ora hai è:

                         Quindi cosa devo prendere?
                      Meglio lavalier o microfono esterno?
A parte alcuni discorsi tecnici, come ad esempio l’esigenza o meno di avere un audio
omogeneo nel caso ti spostassi durante le riprese, in realtà molto dipende dalla qualità che
vuoi ottenere e dal budget che hai a disposizione.

L’importante è che qualsiasi sia la strada che sceglierai è che tu tenga a mente il concetto
fondamentale che l’audio è un aspetto FONDAMENTALE che va curato. Quindi non
sottovalutarlo se vuoi produrre un video di buona qualità.

Come ti ho già accenato è sempre meglio evitare di usare l’audio che cattura la fotocamera
col suo piccolo microfono integrato. Per vari motivi che abbiamo visto sopra.

Quindi capito questo il mio consiglio è di direzionarti verso la strategia che meglio si addice a
ciò che vuoi ottenere. Se tu fossi un personal trainer e nel video ti muovessi tanto, allora un
sistema con microfono lavalier e trasmettitore/ricevitore come il Rode Wireless Go è la scelta
migliore.

Se invece ti desse fastidio che nel video si veda il microfono e il fatto di averne uno addosso,
allora la strada migliore sarebbe quella di avere un microfono esterno. Chiaramente come
abbiamo visto questa strada implica il fatto di dover passare più tempo a computer in post
produzione se non hai la possibilità di registrare l’audio professionale direttamente in camera
con un preamplificatore.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                            26
ILLUMINAZIONE

Passiamo ora ad un altro aspetto molto importante quando produciamo video, ossia
l’illuminazione e vediamo insieme quali tipologie di lampade abbiamo a disposizione e quale
scegliere.

Non parlo di luce naturale, perchè sotto quell’aspetto non abbiamo controllo. Non possiamo
cambiare il colore del sole. Possiamo solo riprendere quando crediamo che le condizioni siano
migliori. Ma siamo limitati.

Per quanto invece riguarda l’illuminazione artificiale abbiamo parecchia scelta e può diventare
anche dura scegliere se siamo agli inizi.

Vediamo perciò verso cosa direzionarci anche in base al budget e alle esigenze che potresti
avere.

Sentirai magari qualcuno dirti: e che ci vuole, comprati due softbox e sei a posto. Bene. Quella
persona difficilmente sa cosa sta dicendo. Magari ha capito che possono essere utili, ma non sa
il perchè. Dire softbox non vuol dire molto, dopo capirai perchè.

Per quanto riguarda la tecnologia delle lampade, al momento abbiamo due scelte
principalmente: a LED oppure fluorescenti.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                          27
Le luci fluorescenti sono quelle che trovi nei kit più economici. Sono lampade che
contengono un gas che si illumina quando passa corrente elettrica.

Spesso trovi kit che ne contengono più di una, delle volte da 4 in su. Questo perché per avere
una buona potenza ed illuminazione i produttori mettono più lampade invece che una
enorme.

Le luci al Led invece usano come tecnologia quella di avere dei materiali semiconduttori
che si illuminano quando passa corrente. Te l’ho semplificata enormemente.

Le puoi trovare sotto forma di pannelli, che hanno molti di questi punti luce piccoli da cui
viene emanata luce, oppure sotto forma di lampade con un singolo punto luce più grande.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                          28
Quali sono i vantaggi di una rispetto all’altra?
La verità è che potresti usare una o l’altra come fonte di luce, a patto che sia di buona qualità.
Il fatto che venga emessa da un gas o da un circuito elettrico fa poca differenza, finché c’è la
qualità.

Quelli che contano sono altri aspetti.

Un vantaggio delle luci al Led è che spesso hanno dei potenziometri che permettono di
regolare l’intensità della luce. Quindi senza spostare la lampada posso regolarne comunque
l’intensità spesso in maniera molto fine.

Con le luci fluorescenti non c’è questa possibilità. Sono o accese o spente. Certo, a volte puoi
spegnere due delle 4 lampade che sono nella testa del kit, quindi dimezzando l’intensità. Ma in
alcuni modelli non puoi fare nemmeno questo.

Ciò significa che se vuoi ridurre la luminosità sul soggetto sei costretto a spostarle (sempre
che tu abbia lo spazio).

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                           29
Un altro vantaggio delle luci al LED è il fatto di poterle spesso alimentare a batteria, quindi non
essere costretti a dover essere vicini ad una fonte di elettricità.

Infine il terzo grosso vantaggio che puoi trovare in alcuni modelli di luci al LED è il fatto di
poter variarne il colore, passando da una luce fredda a 6000° Kelvin per esempio, sull’azzurro,
ad una più calda sui 2300° ad esempio.
Ma devi controllare, non tutti i modelli hanno quest’opzione.

Quindi sembrerebbe che la tecnologia da utilizzare sia quella al LED. Ma non sempre è così.

Potresti benissimo lavorare con lampade fluorescenti senza problemi, come ho fatto io per
anni quando ho iniziato.

Bene, visto insieme il discorso tecnologia, vediamo il discorso diffusione.

Nel 99% dei casi ti ritroverai a voler usare un qualche tipo di diffusione, spesso chiamato
diffusione.

Questi strumenti ci permettono di diffondere, come suggerisce il nome, la luce, di modo tale
da non avere delle ombre troppo marcate sul viso di chi riprendiamo per esempio.

I softbox sono proprio questi: diffusori. Prendono la luce emessa dalle lampade fluorescenti o
dalla testa LED e la trasformano in luce più diffusa, che da un look meno drammatico.

Avrai capito quindi che dire softbox ha poco senso. Un softbox può essere usato sia con luci
fluorescenti sia con luci al LED.

La domanda che ora potresti avere è: ok, quindi cosa prendo? Luci fluorescenti o al LED?

La mia risposta è che se hai il budget, un kit di luci LED con dei buoni diffusori ti dà più
flessibilità. Puoi variare l’intensità, cambiare colore se il modello te lo permette, ed usarle in
esterna se hanno la possibilità di collegare una batteria.

Se però se più striminzito, allora puoi direzionarti su un kit con luci fluorescenti. Come ti
dicevo prima io le ho usate per anni senza problemi. Occhio solo che siano di qualità.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                             30
ACCESSORI

Guardiamo ora tutti quei prodotti che ti serviranno per riuscire a realizzare le tue riprese e di
cui non ti ho parlato prima.

Alcune di queste cose sono essenziali per poter partire, per altre invece potrai anche aspettare
o addirittura potrebbero non servirti del tutto.

Vediamo perciò cosa ti servirà.

1 – Treppiede

                                           Ovviamente a meno che tu non abbia un qualcuno che
                                           ti aiuti nelle riprese dalla mano particolarmente ferma
                                           avrai bisogno di un treppiede per la tua videocamera o
                                           smartphone.

                                           Una veloce visita in negozio o online su un qualsiasi e-
                                           commerce ti farà capire che ce ne sono di tanti tipi e
                                           di fasce di prezzo molto distanti tra loro.

                                           Come fare quindi a decidere?

                                          Per semplificare, a parte il brand, gli aspetti che fanno
                                          veramente la differenza nella qualità di un treppiede e
                                          che perciò possono giustificare o meno il costo sono
                                          due:

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                            31
1 - Il peso che sono in grado di sorreggere senza problemi
2 - La capacità di rendere i movimenti laterali (panning) e verticali (tilting) fluidi

Quindi, se hai bisogno di un treppiede che debba sorreggere solamente uno smartphone e
non devi fare riprese in cui muovi lateralmente o verticalmente, allora anche un banalissimo
treppiede economico può andare benissimo.

Storia diversa se tu avessi una videocamera molto pesante e avessi bisogno di una testa fluida,
ossia una testa che ti permettesse di fare come dicevamo prima movimenti laterali e verticali
fluidi.

Il mio consiglio però è di guardare un po’ lontano e non solo al presente. Potresti essere
tentato a prendere il modello più economico che trovi. E potrebbe anche fare il suo dovere.

Ma considera che magari fra un paio di mesi o un anno potrebbe venirti la voglia di fare un
passo successivo e quindi comprare una nuova videocamera. E a quel punto sarà necessario un
nuovo treppiede nel caso non riesca a reggere bene la tua nuova macchina.

Insomma, se proprio vuoi andare al risparmio ok, ma occhio che non sia un risparmio di cui
potresti pentirti più avanti.

Se usi il tuo smartphone ti servirà un adattatore che ti permetta di attaccarlo sopra al
treppiede.

Ce ne sono vari anche molto economici. In questo caso uno vale l’altro, a patto che sia
compatibile con il tuo modello.

2 - Cuffie

                                Passiamo al secondo strumento che ti consiglio di prendere.
                                Non ci servirà spesso in ripresa, ma molto più di frequente in
                                montaggio.

                                Sto parlando di un buon paio di cuffie. Salvo qualche rarissimo
                                caso, gli altoparlanti che sono integrati nei computer hanno una
                                qualità scarsina, per essere buoni e non dire peggio.

                                  Copyright Paolo Grisendi 2020                            32
Se dobbiamo valutare l’audio e assicurarci che vada bene, ci serve un modo per monitorarlo al
meglio. A meno che tu non voglia investire centinaia di Euro in altoparlanti esterni professionali,
almeno ti consiglio di prendere in considerazione un paio di cuffie di buona qualità.

Se ne trovano anche senza spendere una follia e fidati, mi ringrazierai quando dovrai lavorare
sull’audio.

3 - Monitor esterno

                                             Questo accessorio non è obbligatorio, ma
                                             consigliato. Quindi valuta in base alle tue disponibilità.

                                             E’ un prodotto comunque adatto a chi usa
                                             mirrorless o reflex. Se userai uno smartphone non ti
                                             sarà di aiuto. Sto parlando di un monitor esterno
                                             che ti aiuti nella gestione delle riprese.

                                             Nelle videocamere esistono modelli con schermi
                                             LCD orientabile, che una volta ruotato di 180° ci
                                             permette di vederci e capire se siamo
                                             nell’inquadratuta, com’è la luminosità ecc.

Ma se sei distante e magari se non hai 11/10 di vista potrebbe essere una sfida vederti bene.

Per questo motivo i monitor esterni possono essere utili. Collegandoli tramite cavo HDMI dalla
videocamera possiamo tenere sotto controllo tutti gli aspetti, cioè come detto prima
l’inquadratura, l’esposizione (la luminosità dell’immagine), la messa a fuoco e altre cose che ci
possono servire.

Ce ne sono di varie marche e ognuna ha tanti modelli.

Ancora una volta ti ricordo che non sono obbligatori, ma se vuoi essere più tranquillo ti
consiglio di prenderne uno. Capita spesso per chi è agli inizi di avere problemi in ripresa. Il fatto
di poterli notare con un monitor esterno PRIMA di registrare può aiutare enormemente per
salvarti un sacco di tempo.

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                              33
Non sai quante volte mi han chiamato clienti arrabbiati per aver buttato un pomeriggio di
riprese, per via del fatto che avevano sbagliato la messa a fuoco e non se ne erano accorti in
fase di ripresa guardando nel piccolo LCD della videocamera.

4 - Cavi HDMI

                                    Chiaramente se deciderai di investire in un monitor
                                    esterno ti servirà un cavo HDMI per portare il segnale
                                    audio/video dalla videocamera al monitor.

                                    Su questo non mi soffermo troppo, basta che sia di buona
                                    qualità e della lunghezza che ti serve. Li puoi trovare anche
                                    in un qualsiasi negozio di elettronica.

5 - Schede SD

                              Un aspetto di cui non abbiamo parlato ma che ti servirà per le
                              riprese sono le schede SD. Sono, come immagini, piccole schede
                              di memoria su cui la macchina salverà i file video.

                              Sembrano banali, ma ti invito a prestare attenzione ad un
                              aspetto. NON tutte sono uguali a parità di capacità. Quello che
                              intendo è che potresti fare una ricerca su Amazon per una
                              scheda da 64gb per esempio, e vedendo due prezzi diversi
                              potresti pensare che l’unica differenza sia il brand che le
                              produce e quindi optare per una marca super economica.

Questo capita se non sai leggere i numeri che ci sono sopra. Guardando attentamente (e
leggendo la descrizione se è fatta bene) noterai alcune sigle. Una di quelle che devi guardare
inizia con U.

Puoi trovare principalmente U1 o U3. Non voglio annoiarti con informazioni tecniche. Ma
sappi che le U3 sono più veloci. Ciò significa che se registri in 4K con la tua nuova
videocamera, con una scheda con sopra la sigla U3 hai meno probabilità che la videocamera
interrompa la registrazione per via di una scheda troppo lenta.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                           34
Detto questo, la scelta sta anche in base alla capacità che desideri. Più spazio tengono più
costano ovviamente. Dipende anche dal formato a cui registri nella tua videocamera.

Io personalmente consiglio almeno 64Gg, per avere abbastanza spazio e quindi tempo di
registrazione senza dover cambiarla troppo spesso.

6 - Stabilizzatori

                                Un altro accessorio che potresti considerare se fai anche
                                riprese in movimento oltre che in studio è un buon
                                stabilizzatore.

                                Questo ti permette di avere riprese fluide anche se riprendi
                                mentre sei in movimento.

                                Sta a te decidere se investire o meno in un qualcosa del
                                genere. Se fai solo video in studio o ufficio sicuramente non è
                                un investimento necessario.

Se però sei riprendi spesso in movimento e sei stanco di avere riprese che traballano e che
danno la nausea, allora prendilo in considerazione.

7 - Teleprompter

                                        Arriviamo a un giocattolino che personalmente uso
                                        spesso, e che da tanti è visto male.

                                        Sto parlando del teleprompter, ossia quello strumento
                                        che permette di far scorrere del testo davanti alla
                                        videocamera, ovviamente senza che sia visibile in ripresa,
                                        e che permette a chi deve fare video di leggere un testo
                                        preparato in precedenza invece che recitare a memoria.

                                        C’è chi lo ama e chi lo odia. Personalmente lo adoro: mi
                                        ha salvato la vita e quella di molti miei clienti tante volte
                                        in passato.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                              35
8 - Filtri

                               Se hai bisogno di fare riprese in esterna specialmente quando
                               c’è molta luce, potrebbe essere utile utilizzare dei filtri.

                               Questi sono come degli occhiali da sole per le nostre
                               videocamere. Ci permettono di abbassare la luminosità quando
                               nell’ambiente ce n’è troppa.

                               Non sono obbligatori, ma sicuramente utili in alcune situazioni.

                                 Tieni presente che essendo a tutti gli effetti delle lenti che si
                                vanno a sovrapporre alla lente della videocamera, devono essere
di buona qualità altrimenti rischi di rovinare tutto.

9 - Cavi XRL

                                     Infine se usi un microfono professionale per registrare
                                      l’audio, ti serviranno dei cavi XLR.

                                     La spesa non è elevata e finché la qualità è buona un
                                     modello vale l’altro, a patto che la lunghezza del cavo sia
                                     sufficiente.

                                     Bene, questa è più o meno la lista della spesa. Non precisa
                                     al modello, però almeno adesso sai che devi se non altro
                                     lasciare parte del budget alle cose menzionate qui.

                                     Come detto per alcuni oggetti puoi aspettare, per altri
                                     invece devi darti da fare a reperirli perché senza di essi
                                    non riesci a fare niente.

                                Copyright Paolo Grisendi 2020                            36
CONCLUSIONE
Bene, come hai avuto modo di leggere in queste pagine l’attrezzatura non si limita alla sola
videocamera come in tanti credono.

Sfortunatamente nel corso degli anni ho sentito diverse persone dedicare tutto il budget alla
nuova fotocamera e non aver più niente da investire in altri essenziali strumenti che ti servono
per lavorare al meglio.

Quindi il mio suggerimento è di rileggere questa lista più volte e magari tenerla sott’occhio
quando sei pronto a fare shopping.

Infine ricorda un’altra cosa. La qualità del prodotto finito dipende per non più del 20% da
quello che usi. L’80% dipende da COME lo usi.

Sono numerosi i video caricati su YouTube nei quali professionisti a cui vengono date
attrezzature di ‘scarsa’ qualità riescono poi a realizzare buoni prodotti finali.

E non mancano esempi di persone con ottime attrezzature che però non riescono a creare un
qualcosa di accettabile.

Quindi lascia parte del tuo budget anche per la formazione, perché se vorrai produrre un
qualcosa di cui non vergognarsi più avanti, e soprattutto che rispecchi l’immagine professionale
che vuoi dare, allora dovrai acquisire anche competenze.

In generale questa piccola guida come l’hai trovata? Ti ha incuriosito? Ti è stata utile? Mi
piacerebbe avere un tuo feedback.

E se stai cercando un partner che ti possa supportare nella creazione della tua strategia di
video marketing e anche nella realizzazione pratica, puoi contattarmi a info@paologrisendi.com

Buon lavoro e a presto!

                                 Copyright Paolo Grisendi 2020                             37
Puoi anche leggere