CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI NOLA DEL 29/06/2021

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CONSIGLIO COMUNALE NOLA 29/06/2021

    CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI

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CONSIGLIO COMUNALE NOLA 29/06/2021

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Buongiorno a tutti. Attendiamo
giusto due minuti, perché c’è un Consigliere che deve collegarsi da remoto. Ci
prossimo?
Fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Okay. Allora possiamo
procedere? Okay, si è collegato. Allora, se ci mettiamo in piedi per il consueto Inno
Nazionale.
Inno Nazionale
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Buongiorno a tutti, ben trovati.
Siamo in sessione straordinaria. Entriamo direttamente nel… Segretario, facciamo un
attimo l’appello.
SEGRETARIO GENERALE – 29/06/2021 ore 11.00.
Si procede all’appello nominale.
SEGRETARIO GENERALE – Assente soltanto Giuseppina Arvonio. 24 presenti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – 24 presenti, la seduta è valida.
Come anticipavo, come stavo dicendo prima, siamo in sessione straordinaria per la
trattazione del progetto per la realizzazione delle Università degli studi di Napoli
Parthenope. Tutti voi avete notato che ho fatto lasciare una copia sui banchi di una
nota pervenuta da parte del movimento “Per Nola” al Presidente del Consiglio
Comunale, di indirizzo poi a tutti i Consiglieri. Credo che sia doveroso
comunicarvelo, o per lo meno… Chiedo scusa, a leggerla, per una questione di
correttezza. E quindi prima di entrare nella discussione e nel merito del capo io darò
lettura a questa nota.
La quetione Università volge verso un epilogo confuso;
Il Consiglio Comunale dovrà esprimersi sulla delibera di Giunta Comunale n° 24 del
2021 da discutere entro i ristrettissimi tempi imposti dall’Università a pena di
rescissione del protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Nola per la
realizzazione della nuova sede;
Con l’eventuale assenso Consiliare si sancirebbe la rinuncia delle Associazioni
cittadine alle sue prerogative di Governo, di scelte che impattano pesantemente
sull’assetto della città, nel caso specifico interamente dedicate ad un soggetto privato
e al Dirigente dell’ufficio tecnico Comunale;
Il risultato sarà il peggioramento delle condizioni ambientali di un ambito Comunale
concessionato, già gravato da scarsa accessibilità e dalla totale assenza di aree

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verde pubbliche, quale quella che sarà occupata invece dal massiccio immobile da
costruire, in condizioni asfittiche ed ai limiti delle condizioni di sicurezza;
Anche i minimi spazi per parcheggi che dovrebbero supportare il consistente
aumento dei traffici saranno realizzati in gran parte in aree distanti dal sito
prescelto, mentre addirittura per una quota rilevante se ne prevede la
monetizzazione;
Un seggio di ogni logica urbanistica, ma anche di solo buon senso;
Per altro i costi delle fantomatiche navette che dovrebbero collegare il lontano
parcheggio alla nuova sede, sfornita anche di uno spazio sosta dedicato ai mezzi
pubblici e con ritmi presumibilmente insufficienti, dal terzo anno saranno a carico di
questa collettività;
Una procedura impostata male, sulla base di una manifestazione d’interesse, il cui
esito sorprendentemente ha contraddetto anche i minimi requisiti nella stessa
richiesti per la nuova sede;
Ottima accessibilità, facilmente collegata alla viabilità principale ed autostradale,
immobile fornito di diverse aree di parcheggio non a distanza, visibilità, coerenza
con gli attuali strumenti di pianificazione;
I dubbi di legittimità e i possibili danni economici per le casse Comunali profilano
ampie riserve sull’esito del procedimento;
In ogni caso, questo movimento nel confermare la posizione già assunta a riguardo
ribatisce quanto segue;
La sede Uniiversitaria è strategica per la città, è un’occasione unica e imperdibile
per l’avvio della rigenerazione e del centro storico, un grande tema che va condiviso
e partecipato;
Di contro sul previsto insediamento si è registrato massiccio dissenso di cittadini,
Associazioni, commercianti rimasto privo di ogni risposta;
Il movimento “Per Nola” ha avanzato più proposte di rigenerazone urbana di
immobili pubblici in aree compatibili con il PRG e senza consumo di nuovo suolo
agricolo, casermette, Piazza d’Armi, le stesse sono state rigettate sulla base delle
valutazioni del privato promotore della realizzazione della nuova sede, come si
deduce dalla delibera di Giunta municipale n° 24 del 2021;
Intanto il Comune ha mantenuto atteggiamento univoco e non lineare, e ha assistito
ad un imbarazzante rimballo di responsabilità tra UTC, Giunta, Consiglio su una
proposta che presenta fondati dubbi di legittimità, atta a produrre la citazione nella
vita civile e probabili risarcimenti in caso di annullamento;
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Non è dato sapere se il Comune abbia comunicato formalmente e con chiarezza
all’Università i dubbi di legittimità da sempre avanzati e le probabilità che
l’insediamento possa essere vanificato;
Non risulta ai sensi del comma 2 dell’Art. 14 del D.Lgs. 380 del 2001 sia stata data
comunicazione ad interessati ai sensi dell’Art. 7 della Legge 7 agosto del ’90 n° 241
dell’avvio del procedimento di rilascio di un PGT in deroga;
In ogni caso, la costituzione di una sede Universitaria rientra nella categoria di
opera pubblica e, pertanto, la sua realizzazione soggiace alla disciplina edilizia
prevista dall’Art. 7 del D.P.R. 380 del 2001;
L’Art. 7 richiamato al comma 1 prevede inequivocabilmente che non si applicano le
disposizioni del titolo 2, titoli abilitativi, conprendenti gli Articoli da 6 a 23 quater e
quindi anche il 14, alle opere di cui alle lettere a), b) e c);
Non compete al Consiglio la approvazione della proposta e neanche la discussa
variante al PRG potrebbe consentire la realizzazione della sede prevista, ove la
stessa violasse gli standard minimi inderogabili sul territorio Nazionale;
Per quanto sopra, il movimento “Per Nola” chiede che il Consiglio rigetti la
proposta, che da subito attivi il dialogo con l’Università prospettando chiaramente i
fondati dubbi di legittimità sull’insediamento prescelto, che si rivalutino senza
preconcetti e d’intesa tra le Parti le proposte del movimento “Per Nola”, le uniche
compatibili con la normativa, utili alla città, idonee a realizzare con organicità ed in
concerto l’auspicato insediamento;
Infine, auspica che sia data lettura del presente Comunitato…
Va bene, queste… Insomma, loro mi chiedono di dare lettura e io… Consigliere
Conventi, prego.
ASSSESSORE – Presidente, scusi, chi è il Presidente dell’Associazione. Salvatotore,
perdonami, sono Gianpietro. A titolo informativo perché non lo conosco. C’è la nota,
non ce l’ha?
Fuori microfono
CONSIGLIERE CONVENTI – Posso Presidente?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Assessore, io so che questo è un
argomento molto importante per la città. Chiedo agli amici come faccio sempre e farò
durante tutti i Consigli, massima collaborazione. Vi chiedo la cortesia di non
interrompere i colleghi quando parlano, di prenotarvi, di non parlare fuori microfono,
perché da casa i cittadini onestamente non riescono a comprendere quello che è
l’oggetto della discussione. Quindi, io in modo generico e non personalistico vi
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chiedo la cortesia di collaborare. Io ho terminato la lettura. Aveva chiesto l’intervento
il Consigliere Conventi, il quale ha facoltà di parlare. Grazie.
CONSIGLIERE CONVENTI – Grazie, Presidente. Ovviamente sposo in pieno
l’auspicio di articolare un dibattito sereno, trasparente e che dia la possibilità a tutti i
cittadini che sono collegati di comprendere ciò di cui stiamo parlando. Ovviamente
devo rivolgerle una domanda. Sebbene sia giusto dare spazio a tutti i cittadini, e
questo è il Consesso che deve… Diciamo noi siamo portavoci, no? Dei cittadini. Le
dovrei rivolgere questo tipo di domanda. Questo movimento, movimento “Per Nola”,
e sono contento che si è firmato l’Architetto Guido Grosso, lo conosco, persona
stimabile. Qui non c’è scritto se è il Presidente, ma comunque ha firmato lui,
possiamo presupporre che lo sia. Il punto è questo. La mia perplessità è questa. Se
all’apertura di un Consiglio Comunale noi possiamo iniziare la discussione su una
lettera di una Associazione, non so se è costituita, che è iscritta a qualche Albo. Non
so se è registrata all’Agenzia delle Entrate. Allora, noi domani mattina potremmo
svegliarci, costituire un’Associazione, quindi a mio avviso, ma credo proprio a livello
procedurale, la prossima volta prima di far pervenire sul banco una comunicazione di
questo tipo, perché io penso che è normale che i cittadini interloquiscono, perché ci
vogliono forme e modi che il rispetto delle Istituzioni ci impone. Per cui prima di
confrontarci, perché noi potremmo confrontarci con una Associazione oggi - io non
leggo codice fiscale, non leggo sede, che non erano iscritte neanche all’Agenzia delle
Entrate. Allora, questa Associazione mi scrive… Io ho avuto modo di leggerla. Di
dubbi di legittimità e che si profilano ampie riserve sull’esito del procedimento. Poi
mi scrive che la sede Universitaria in occasione strategica e unica, imperdibile per
l’avvio della rigenerazione, questo io dall’incontro con vari cittadini, penso che molti
di noi per strada… Invece sentiamo tutt’altro. Ma questo è il momento di dirlo.
Quindi, un’altra versione della realtà. Io penso che se noi facessimo un Referendum,
30.000 nolani vorrebbero l’Università a Nola, e forse 1.000, perché da zero a 18 anni
non li comprendiamo, forse 1.000, ma è assai. Sono molto generoso verso questa
Associazione. Quindi, qua mi dice rigenerazione. Prima ne parla bene che è
un’occasione unica, irripetibile, rigenerazione del centro storico. Come se una città
fosse basata solo sul centro storico, come se il centro storico che può divenire sede di
informazioni, che potremmo coinvolgere le Chiese che abbiamo per discutere le tesi,
non potesse benificiare invece di questo grande apporto economico, culturale, sociale
che l’Università porta a Nola. E quindi mi dice che un grande tema va condiviso e
partecipato, cosa che abbiamo fatto invece nei mesi scorsi, nonostante si tratti di una
manifestazione d’interesse che è avvenuta prima del nostro insediamento politico, che
va di contro previsto (inc.), si è registrato massiccio dissenso di cittadini,
Associazioni, commercianti. Io ho parlato con fior fiori di commercianti, con
Associazioni di categoria che hanno tutt’altro invece… Tutta altra idea. Non mi sono

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permesso di metterlo per iscritto, e di darlo come una verità acquisita. E quindi privo
di ogni risposta. Poi va bene, poi risulta che ai sensi del comma 2 Art. 14 D.Lgs., è un
D.P.R., non è un Decreto Legislativo. Ma di che stiamo parlando? Quindi, io sono
proprio… Non lo so. Secondo me ci manca proprio l’ABC per una discussione serena
e trasparente. Lo conosco Guido, quindi sono contento che… Cioè, di questi tempi
certe volte ogni persona, anche la politica, maggioranza, opposizione, non ha paura…
No, non ha paura. Si nasconde dietro le persone. Io sono contento che Guido oggi
l’abbia firmata, perché ci mette la faccia. E io proprio perché è rispettabile
professionista, con trasparenza, con libertà di pensiero vi dico la mia. Quindi,
secondo me abbiamo proprio iniziato male un Consiglio Comunale se lo iniziamo su
una lettera che non so di chi è, perché ci viene sui nostri banchi non lo so. Sono
proprio basito. Va bene, poi non farò mancare altri interventi all’interno della
discussione. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Conventi, grazie per
l’intervento. Credo che note come queste vengano… Fin quando io farò il Presidente
del Consiglio saranno portate sempre all’attenzione del Consiglio Comunale. Poi
sulla veridicità, se il movimento esiste, non esiste, queste sono cose tecniche, che poi
magari provvederemo attraverso qualche regolamento, insomma a regolamentare, se
le possiamo accettare o non le possiamo accettare. Quando io vedo movimento “Per
Nola”, per me sono cittadini di Nola che non ci impongono e non… Come dire,
tentano di dottarci su una scelta o sull’altra, quindi non comprendo il suo… Lo
capisco, ma non comprendo il suo intervento. Grazie. La parola al Consigliere Parisi.
CONSIGLIERE PARISI – Grazie Presidente, buongiorno. Mi chiedevo, in modo
particolare dall’intervento fatto dal Conigliere Conventi, quale normativa stabilisce
che sono una Associazione regolarmente costituita possa fare delle considerazioni o
mandare dei pensieri all’attenzione del Consiglio Comunale. Parliamo di cittadini
nolani. Facendo solo una piccola battuta, come diceva quel signore che è intervenuto
stamattina, non è che vi pigliate a torre a chiedere consensi o a chiedere di farvi
votare. Sui cittadini nolani. Quindi, la tua ironia a dire costituite, non costituite, ci ha
messo la faccia, non ci ha messo la faccia, penso che è un loro diritto esprimere un
pensiero, soprattutto nel momento in cui non ci sta la possibilità di interfacciarsi a
seguito di tutte queste restrizioni che ci sono state. Ma al di là di questo hai parlato di
manifestazioni di interesse, hai parlato di questo, hai parlato di quello. L’intervento
sulla manifestazione d’interesse da parte dell’Università me lo riserverò dopo, però
Francesco, nel frattempo ti invito veramente a leggerti, perché molto probabilmente
stai ripetendo le parole di qualcuno che ti avrà suggerito e ti hanno suggerito male,
perché stamattina farai un sacco di brutte figure, ma ne farai tantissime. Devi leggerti
i documenti. Se dai documenti hai ragione, è bene. Ma io ho la certezza che tu le
carte non le abbia lette e stamattina stai facendo, perdonami dell’espressione, il

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pappagallo o di qualche Assessore o di qualche tecnico. Poiché ti conosco e ti ritengo
una persona intelligente, capace di potere esprimere un suo pensiero, ti invito da
amico, al di là delle parti diciamo… Ti invito da amico a leggerti i documenti, cosa
che fino ad oggi non hai fatto da quello che hai dichiarato stamattina. Ha iniziato
veramente proprio male. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Grazie, Consigliere Parisi.
Conigliere De Lucia, prego.
CONSIGLIERE DE LUCIA – Buongiorno a tutti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Angelo se cerchiamo di
riprendere meglio questo collegamento? Se possiamo chiamare Giuseppe, grazie. De
Lucia.
CONSIGLIERE DE LUCIA – Sì, buongiorno. Io sto seguendo la vicenda
dell’Università da diversi mesi. Ho letto attentamente la missiva che ci ha fatto
pervenire il movimento “Per Nola”, al quale precedentemente già avevo, come dire,
organizzato una video conferenza insieme all’Università, proprio perché io ritengo
che comunque queste considerazoni vanno anche, come dire, valutate con attenzione.
Ieri me la sono letta, perché voi ce l’avete prontamente notificata su WhatsApp, ieri
appena è stata protocollata, quindi me la sono letta anche con attenzione.
Innanzitutto, però non posso non rilevare una… Secondo me una inesattezza per
quanto riguarda la tempistica di questo procedimento, perché all’inizio la missiva
parla di ristrestissimi tempi imposti dall’Università. Però io credo che sia opportuno
per ricostruire un po’ tutto l’iter che ci ha portato fino ad oggi. E cioè ritornare
indietro al 4 luglio 2019, no? Quando parte la manifestazione di pubblico interesse da
parte dell’Università. Quindi, non credo che i tempi siano ristrettissimi per decidere,
prendere delle decisioni in merito alla possibilità o meno di accogliere l’Università a
Nola. Perché poi sostanzialmente noi qua stamattina, al di là dei tecnicismi legali e
tecnici che vengono poi riepilogati alla fine della missiva dobbiamo decidere se
vogliamo o meno l’Università a Nola. E quindi mi ricollego anche a questo pezzo
della missiva, dove è la stessa Associazione che ci dice che la sede universitaria è
strategica per la città. È un’occasione unica ed imperdibile. Io lo penso veramente che
questa sia un’occasione unica e imperdibile. Logicamente non lo possiamo rilevare
soltanto allo sviluppo del centro storico, che probabilmente sta messo male di altre…
Peggio di altre… Da un punto di vista commerciale forse, peggio di altre zone della
nostra città, però sicuramente la scelta di avere l’Università e di avere l’Università a
Nola, indipendentemente dalla zona in cui noi la andiamo a ubicare fisicamente.
Metterla alla stella o metterla a un chilometro distante, probabilmente non è che
cambia di tanto l’impatto culturale, sociale, economico per la città dell’insediamento
universitario. Quindi, io convintamente sono favorevole. E quindi in un certo qual

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senso già sto anticipando la mia dichiarazione di voto, a che l’Università possa
nascere nella nostra città, perché ritengo che sia un’occasione unica, di sviluppo
culturale, economico e sociale che Nola non può lanciare alle ortiche. Poi,
probabilmente non è il sito perfetto, ma probabilmente le scelte perfette non esistono.
Ci sono sempre degli aspetti che possono non essere perfetti. Probabilmente anche io
avrei preferito una sede di quelle paventate dal movimento, alle casermette del 48,
sarebbe stato l’optimum, però probabilmente non ci sono stati progetti in tal senso.
Non dimentichiamo che noi oggi andiamo a decidere non il progetto A rispetto al
progetto B. Noi abbiamo un solo progetto. Dall’altra parte non abbiamo niente, il
vuoto. Abbiamo delle proposte, dei timori, dei rischi derivanti dal traffico a una
congestione di una zona, di cui però non è dato sapere. Probabilmente sono dei timori
dell’ignoto che logicamente non sono un giusto contrappeso rispetto alla possibilità di
avere l’Università a Nola. Quindi, ripeto, io oggi mi auguro che mettano da parte le
contrapposizioni politiche e prendiamo una scelta serena per lo sviluppo della nostra
città insieme, senza lo scontro tra guelfi e ghibellini che in passato ci ha un po’
contraddistinti. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Grazie, Consigliere De Lucia. Il
Consigliere Mauro. Prego.
CONSIGLIERE MAURO ANNA CLAUDIA – Sì. Salve a tutti. Praticamente io
volevo un attimo riallacciarmi a quello che ha detto il collega Conventi. Io non sono
per niente d’accordo, in quanto per definizione l’Associazione è un agglomerato di
persone fisiche che condividono uno scopo comune. Quindi, ora Associazione
costituita o non costituita poco importa. Quello che è necessario e quello che rileva è
che il tessuto civile è formato da persone fisiche, quindi da cittadini e da
Associazioni, che è giusto che noi in qualità di politici accogliamo le istanze dei
cittadini tutti, che fungono da corredo alla città. Ed è giusto che questi cittadini ci
paventino i loro dubbi, le loro perplessità, le loro idee, e tutte le circostanze che
hanno in mente nell’interesse della città e dei cittadini. Quindi, è chiaro che ben
vengano invece note come quella del movimento “Per Nola”. Bene secondo me al
Dottor Gosso, e invito anche altri cittadini a fare lo stesso, a partecipare attivamente a
quella che è la vita della loro città. Città che troppo spesso è abbandonata a una
politica stantia, lasciatemelo dire, che a volte è distratta per interessi personali
contrapposti a interessi collettivi. E su questo concludo. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Grazie, Consigliere Mauro. La
Consigliera Trinchese… Consigliere Tudisco, aveva chiesto pure Lei la parola?
Chiedo scusa. Allora, lasciamo un attimo far fare l’intervento a Trinchese e poi…
CONSIGLIERE TRINCHESE – No, al di là dell’intervento, Presidente, voglio capire
ma siamo entrati nel capo all’ordine del giorno? Perché anche su questo… Questa

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maggioranza riscrive le regole anche di questo. Dopo, quando si entra nel capo c’è
l’Assessore di riferimento o il Sindaco che relaziona sul capo. Hanno cominciato a
parlare…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere, si è aperto un
dibattito. Sono anche io…
CONSIGLIERE TRINCHESE – Ma è inutile, anche perché non siamo nelle
comunicazioni. Poi il Consigliere De Lucia parla di guelfi e ghibellini, ma sono
stesso loro questi guerfi e ghibellini. Ricordiamo che l’Università a un certo punto
non la volevano più, perché non si erano messi d’accordo e hanno trovato i giusti
equilibri con gli incarichi e quant’altro. Quindi, quando entriamo nell’ordine del
giorno? Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Io credo e spero quanto prima,
perché io come ho sempre detto cerco di essere equo, perché credo che questo è
l’unico luogo, l’unica Aula preposta al dibattito e al confronto. Anche se per voi peò
essere una semplice nota, ma io credo che invece è il pensiero di tanti cittadini e che,
quindi, ci sia un minimo dibattito. Allora, aveva chiesto il diritto di replica il
Consigliere Conventi, al quale chiedo di essere breve. Dopo di che Tudisco.
CONSIGLIERE CONVENTI – Presidente, sarò brevissimo. Cercherò di dire quello
che voglio dire in poche parole. Io accolgo favorevolmente – forse sono stato
frainteso la partecipazione dei cittadini e delle Associazioni. Il problema mio era un
altro…
Fuori microfono
CONSIGLIERE CONVENTI – Fammi finire. Io ho capito…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere, non parliamo…
CONSIGLIERE CONVENTI – Lo ripeto, lo ripeto. Perché io dico se oggi tre
persone costituiscono una Associazione e fanno un protocollo, e lo fanno pervenire
all’ordine del giorno prima del dibattito in Consiglio Comunale, io non posso
recepire, cioè non posso consentire che il dibattito è la verità, il fatto che i cittadini
non lo vogliano sia determinato magari da tre persone. Allora, mi chiedevo e qua
ribalto la domanda, perché accolgo anche favorevolmente… Cioè, io accolgo la
partecipazione. Vi voglio fare un esempio. In questo mese noi abbiamo coinvolto fior
fiori di Associazioni per il giugno nolano. Benissimo. Mi vanto di aver partecipato
quasi ad ogni evento. Non è che ho visto qualche Consigliere dell’opposizione, ma
alcuni anche della maggioranza, partecipare. Allora non la sentivano la città? Oggi
invece noi all’ordine del giorno non vi ho visto nella… Non ho visto da nessuna
parte. Oggi tre persone dettano il capo all’ordine del giorno…

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Ti chiedo di abbassare i toni,
Consigliere Conventi.
(Sovrapposizione di voci)
CONSIGLIERE CONVENTI – Però non vi agitate, state tranquilli.
CONSIGLIERE – Consigliere Conventi…
CONSIGLIERE CONVENTI – Io devo alzare la voce, perché parlano...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Si deve fermare un attimo. Si
deve calmare un attimo.
CONSIGLIERE CONVENTI – Io sto calmo, sto usando un linguaggio consono.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Io vi avevo chiesto una… Ancora
non siamo entrati nella discussione del capo. Allora, vi chiedo la cortesia se gli animi
si infervoriscono per una semplice no, per ribadire…
CONSIGLIERE CONVENTI – È un’osservazione politica.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Conventi, però Lei
sta aizzando secondo me un po’ gli animi dell’Aula.
CONSIGLIERE CONVENTI – Ma assolutamente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Vi chiedo la cortesia di…
CONSIGLIERE CONVENTI – Io sono serenissimo. Non vorrei che questa…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Rimanere nei toni…
CONSIGLIERE CONVENTI – Questo è uno strumento, forse…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Ma Lei sta…
CONSIGLIERE CONVENTI – Leggo questa agitazione. Io non la prendo per buona,
perché secondo me…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Conventi, mi
consenta, ascolti. Credo credo, ascolti. Lei sta portando la discussione dell’Aula su un
argomento…
CONSIGLIERE CONVENTI – Presidente, ma Lei ha iniziato la discussione con
questa…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Conventi?
(Sovrapposizione di voci)

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CONSIGLIERE CONVENTI – … per questa nota…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Conventi, deve
aspettare, mi deve fare un attimo terminare. Allora, io ho fatto una premessa. Io ho
detto che è pervenuta una nota, ve l’ho comunicata, ne ho dato lettura, okay? Ora che
Lei vuole fare, come dire, vuole interloquire su questa cosa e vuole confrontarsi, io lo
sto facendo, però vi sto dicendo che non siamo nell’ordine del giorno. Questo è un
pensiero, ma è un pensiero di un movimento, di una Associazione e quindi di 10, 15,
20, 50 cittadini. Non mi interessa, è arrivata all’ufficio di Presidenza. E le ho fatto la
premessa che fin quando farò io il Presidente e arrivano queste note, io ne darò lettura
e comunicazione. Okay? Per una questione di correttezza istituzionale e verso la città,
perché se noi siamo seduti in questa Assise lo dobbiamo ai nostri cittadini e ai nostri
elettori. Quindi, se Lei…
CONSIGLIERE CONVENTI – Va bene, Presidente. Accolgo la sua richiesta. Mi
fermo qui. La prossima volta, perché ho 30 – 40 Associazioni amiche, conoscenti,
che hanno votato anche dall’altra parte, che oggi volevano fare una nota a favore. Ho
detto non è il caso, perché si esprimeranno i Consiglieri e si prenderanno la
responsabilità. La prossima volta gliela farò fare anche a Lei.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – D’accordo, la lettera protocollata.
CONSIGLIERE CONVENTI – Grazie, Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Questa è una sua considerazione,
sono delle sue…
Fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – No, Consigliere Parisi. No, un
attimo, un attimo. Perché per una questione di correttezza vi avevo chiesto di fare un
breve intervento il Consigliere Tudisco. Quindi, interviene il Consigliere Tudisco.
Dopo entriamo nel capo all’ordine del giorno.
Fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Quello che è giusto o non è giusto
non lo stabilisce né Lei né io, okay? Io ho detto che dirigo e conduco i lavori
dell’Aula, e ho ritenuto… No ritenuto. Legittimamente dovevo dare lettura di questa
nota. E il Consigliere Conventi secondo me ha aperto un dibattito, una discussione
secondo me inutile, al quanto inutile. Okay? Questa è la mia considerazione.
Consigliere Tudisco, prego.
CONSIGLIERE TUDISCO – Salve, buongiorno a tutti. Io volevo… Mi ha anticipato
la Consigliera Trinchese, perché volevo capire un attimo chi è che relazionerà per

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quanto riguarda oggi il Consiglio Comunale, per capire se oggi effettivamente si
stava già nel… Si era entrati già nel capo. Ora che mi ha anticipato dicendo che non
era il capo, io vista la volontà di volermi riservare…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Un po’ di silenzio.
CONSIGLIERE TUDISCO – In un unico intervento, attendo un attimo la relazione
dell’Assessore o chi per esso e poi intervengo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Allora entriamo nel capo
all’ordine del giorno.

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Punto 1 all'odg.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Chi relaziona? Chiedo scusa.
ASSESSORE – Deve scendere il Dirigente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Lo so, però noi stiamo da
un’ora…
CONSIGLIERE – Presidente, ho chiesto la parola. Ho chiesto la parola prima del
Sindaco. Sì sì sì. No, perché la risposta dell’Assessore che scende il Dirigente, perché
la proposta è del Dirigente. Ma mi ricordo che stamattina il Dirigente se ne è lavato le
mani, perché la proposta passa al Consiglio Comunale. La delibera di Giunta va
votata dai singoli Consiglieri Comunali, quindi è una risposta al quanto banale di non
responsabilità del ruolo che ricopre. Quindi, sinceramente se dobbiamo iniziare con
questo modo di fare a scarica barile, vuol dire che iniziamo veramente male.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Relaziona il Sindaco, che è la
massima Autorità Istituzionale. Relaziona il Sindaco. Prego, Sindaco.
SINDACO – Noi stamattina stiamo portando in Consiglio Comunale una richiesta di
concessione in deroga ai sensi dell’Art. 14, per la dichiarazione di pubblica utilità.
Perché noi facciamo questa richiesta di dichiarazione di pubblica utilità per un
cambio di destinazione d’uso dell’immobile. Perché qua, anche nella lettera
dell’Associazione parla di suolo agricolo, invece noi stiamo facendo un cambio di
destinazione d’uso in zona H, dove delle attrezzature pubbliche di interesse
Comunali, stiamo passando ad attrezzature pubbliche di interesse sovracomunali.
Anche per quanto riguarda la comunicazione ai vicini mi sembra superflua, in quanto
noi non andiamo ad erogare dagli standard urbanistici, perché di fatto non stiamo
facendo una erosione di suolo, ma stiamo solamente cambiando la destinazione
dell’immobile. Per cui stiamo facendo un immobile in zona H, dove è prevista
l’edificazione per attrezzature pubbliche. Quindi, anche le scuole di interesse
Comunale sarebbero previste in quella zona. Noi in questo momento stiamo facendo
la dichiarazione di pubblica utilità per fare un cambio di destinazione d’uso e quindi

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dichiarare quella zona, zona di interesse, di pubblico interesse. E quindi noi stiamo
facendo solamente il passaggio da Comunale a sovracomunale. Poi dopo di che
passeremo gli atti all’ufficio tecnico.
(Si ricercano atti)
Fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Sì, prego Assessore Pezzella.
CONSIGLIERE – Ma in qualità di cosa legge l’Assessore Pezzella?
Fuori microfono
(Sovrapposizioni di voci)
Il Consigliere Parisi parla fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Parisi, ma Lei ha
facoltà di intervenire, non è questo il problema. Però è stato chiesto chi legge la
relazione, okay?
CONSIGLIERE PARISI – …(Fuori microfono – inc.)…, perché sappiamo leggere.
Posso chiedere la parola?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Sì, prego.
CONSIGLIERE PARISI – Grazie, Presidente. Con tutto il rispetto per ognuno di
loro, ma credo che ognuno debba avere le proprie responsabilità e debba intervenire
soprattutto per quanto riguarda gli Assessori per le proprie deleghe, quindi per i
rispettivi settori. Se noi oggi qui, a Nola, abbiamo un Assessore all’urbanistica così
come ai lavori pubblici, così come all’ambiente, non vedo il motivo per il quale
stamattina dovrebbe relazionare, perché non è oggi. Quello che dovrà fare Francesco
Pezzella, nel leggere, per me è relazionare, perché leggere, caro Presidente e caro
Sindaco, so leggere anche da solo. Oggi noi chiedevamo che relazionasse la persona
competente del proprio settore, per fare anche una… Per interloquire dopo e
confrontarci.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Allora, Consigliere Parisi, se è
stato delegato l’Assessore Pezzella che è anche un tecnico, ma non è un problema né

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mio e né suo. A Lei deve interessare la relazione? Relaziona l’Assessore Pezzella.
Prego.
Fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – È stato delegato per relazionare.
ASSESSORE PEZZELLA – Presidente, però…
(Sovrapposizione di voci)
ASSESSORE PEZZELLA – Posso fare..?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – No, quando io ho terminato, Lei
interviene. Allora, tra i banchi dell’opposizione è emersa una richiesta chiara. Cioè,
chi relaziona? Allora, io ho chiesto a Lei in qualità di Assessore all’urbanistica chi
relaziona? Lei ha detto sta scendendo il Dirigente. Il Sindaco ha detto viene il
Dirigente. Però noi effettivamente non possiamo arrivare in un Consiglio Comunale
senza sapere chi relaziona. Per quanto mi riguarda il Sindaco mi ha detto che
relazionerà l’Assessore Pezzella. Se vuole relazionare Lei, relazioni Lei. Però basta
che mi fate capire chi deve relazionare, perché io sto in confusione.
Fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – La relazione è una cosa, la lettura
un’altra. Prego, Assessore Pezzella.
Fuori microfono
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Trinchese, però vi
prego.
Fuori microfono
INTERVENTO – Non si può fare un Consiglio Comunale così.
ASSESSORE PEZZELLA – Posso Presidente?
(Vociare in Consiglio Comunale)
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Allora, chiedo scusa. Chi
relaziona? Lei, Assessore Pezzella? Prego, ne ha facoltà.
ASSESSORE PEZZELLA – Grazie Presidente e buongiorno a tutti. Quello che oggi
è all’attenzione del Consiglio Comunale, è una proposta formulata dalla Giunta

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Comunale, okay? Approvata dalla Giunta Comunale il 3 marzo del corrente anno.
Senza scendere nei meriti di chi possa relazionare, noi siamo un’amministrazione
Comunale. Per giunta abbiamo condiviso nell’organo esecutivo questa proposta e,
pertanto, la sottoponiamo al Consiglio Comunale per la definitiva approvazione.
Trattasi, come ha spiegato già il Sindaco, di un permesso di costruire in deroga al
Testo Unico dell’edilizia, in un’area classificata come attrezzatura di interesse
Comunale. Un’area che attualmente possiede già degli indici edificatori, che sono
pari a una potenzialità edificatoria di 3 metri cubi per ogni metro quadro di suolo
messo a disposizione. Una potenzialità edificatoria di 40 centimetri quadrati ogni
metro quadrato di superfice da occupare. Un’altezza massima consentita di 20 metri
lineari, e un numero di piani consentito di 5 più il piano terra. Ho fatto questo
excursus per dirvi che attualmente, non volendo fare l’Università, non volendo fare
un’attrezzatura di interesse sovracomunale, questa area… In questa area può essere
costruito un fabbricato… Non so, quanto è la superficie occupata? La superfice di
intervento.
Fuori microfono
ASSESSORE PEZZELLA – 4.000 metri quadrati. Significa che su questo suolo con
un permesso di costruire ordinario convenzionato, è possibile richiedere e ottenere
senza il passaggio né in Giunta e né in Consiglio di un fabbricato di 12.000 metri
cubi, di un fabbricato di 1.600 metri quadri a piano, di un fabbricato alto 20 metri, di
un fabbricato di 6 piani fuori terra, da destinare a scuola. Parlo solo delle destinazioni
che generano volumetrie. Verde pubblico con tutte le attrezzature. Parcheggio
significa anche un fabbricato destinato a parcheggio, oppure attività collettive. E nel
novero delle attività collettive sappiamo tutti bene che rientrano una moltitudine di
costruzioni e di edifici. Quindi, quello che diceva prima il Sindaco, che questo
intervento rispetto alle previsioni di piano approvato nel 2014 nel mese di luglio,
questo intervento rispetto alle previsioni di piano approvate nel 2014 nel mese di
luglio, allor quando si consentiva la edificazione sui suoli H, e parlo solo dei suoli H
anche ai privati nei lotti inferiori a 10.000 metri quadri, quando prima del 2014 era

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vietato l’edificazione ai privati, bensì occorreva che il Comune si interessasse alla
edificazione in questi suoli. Quindi, quando nel 2014 è stata variata questa norma del
piano regolatore generale, noi oggi prendiamo atto che si è concretizzata su quel
suolo una volumetria, una superficie occupata. Per quanto riguarda la richiesta
formulata al fine di costruire un complesso edilizio da destinare ad Università, qui
andiamo a trattare l’Art. 14 del Testo Unico, allor quando consente la deroga per
opere di interesse collettivo, per opere di pubblica utilità, consente di derogare al
piano regolatore generale. Ma la deroga dobbiamo comprenderlo bene questo, perché
è importantissimo. Noi non andiamo ad erogare i parametri edilizi, okay? Noi non
andiamo a dire che rispetto alle previsioni della zona H attuale vigente dal 2014 noi
andiamo ad incrementare le volumetrie consentibili, ovvero andiamo ad incrementare
le superfici occupate dal fabbricato da realizzare rispetto alle previsioni di piano. Noi
andiamo a variare la destinazione da scuole Comunali a Università. Questo è il dato
da conoscere bene, per mettere in condizione questo consesso cittadino di potere
affrontare con tranquillità quello che è l’argomento posto all’ordine del giorno e sul
quale bisogna deliberare. Sono dei passaggi squisitamente tecnici, ma facilmente
comprensibili da tutti. Non occorre essere un tecnico specializzato nella materia.
Tanto è vero che noi in Giunta l’abbiamo condiviso dopo averlo compreso tutti, sia i
tecnici che siedono ai banchi della Giunta Comunale e sia gli altri professionisti o le
altre persone che ricoprono la carica di Assessore Comunale. Quindi, è questo il
motivo per il quale noi chiediamo l’approvazione in Consiglio Comunale della nostra
proposta di delibera di Giunta. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Grazie, Assessore Pezzella. Ci
sono interventi? Prego, Consigliere Tudisco.
CONSIGLIERE TUDISCO – Salve e buongiorno a tutti. Allora, io effettuerò un
unico intervento e mi permetterò di fare un excursus cronologico dei fatti che sono
accaduti. Oggi si ha la parvenza anche dal fatto di non saper chi deve relazionare un
argomento così importante, del fatto che nulla è cambiato rispetto a quelle che erano
le intenzioni di questa amministrazione. Sembra che stia procedendo sempre con il

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fardello di chi è potente e arriva sul nostro territorio ad imporre scelte e condizioni,
perché non è vero che oggi si va a votare chi vuole l’Università e chi non la vuole.
Oggi si va a votare l’Università in quella zona o niente. Nella manifestazione
d’interesse dell’Università datata 4 luglio 2019 con scadenza 5 agosto 2019, si dice
che il bene oggetto di ricerca è costituito da un immobile, costituito da uno o più
corpi di fabbrica con annessa area esterna di pertinenza da destinare in parte a
parcheggio con un proprio ingresso, ubicato in Provincia di Napoli nel Comune di
Nola, in un’area con ottima accessibilità e collegamenti viari nel centro cittadino di
Nola o immediatamente a ridosso dello stesso. Proseguendo nella descrizione della
manifestazione d’interesse si dice che l’immobile oggetto di offerta deve essere
collocato in una zona del Comune di Nola centrale o semi centrale, facilmente e
rapidamente collegata alla città di Napoli, tra parentesi, tramite trasporto su ferro. E il
tutto fa pensare alla Circumvesuviana. Ma questo è soltanto un mio… E alla viabilità
principale e autostradale Regionale. Inoltre, continuando dice che l’immobile dovrà
possedere tutti i requisiti tecnici previsti dalla Legislazione vigente per edifici
destinati ad uso universitario e di uso pubblico. Questa è la manifestazione
d’interesse che è stata fatta il 4 luglio 2019, dove sono pervenute delle proposte e
giustamente l’Università ha fatto le proprie scelte. Successivamente nel tempo, è stata
fatta una unica Commissione, per la quale nemmeno la Commissione preposta a
trattare l’argomento, ma Commissione controllo e garanzia datata 7 gennaio 2021,
nella quale, e la relazione di oggi ne è la conferma, veniva affrontato il tema
Università diciamo solo superficialmente, dove mancavano, così come mancano
ancora oggi, pareri da parte della Polizia Municipale, pareri dal punto di vista tecnico
e pareri dal punto di vista formale. In data 11 gennaio 2021 quasi tutti i Consiglieri
Comunali di opposizione richiedono un Consiglio straordinario, nella quale io mi
sento obbligato a leggere alcuni estratti, perché un passaggio deve essere chiaro a
tutti, non soltanto a noi. Il Sindaco testualmente dichiara, e io ho stampato alcuni
estratti da quelle che sono le trascrizioni presenti sul Comune di Nola. Fare oggi una
ingerenza sulle scelte di allocazione di un privato o di un Ente terzo su dove vuole

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fare la sua puntini puntini, significa cambiare le regole del gioco. E io le definirei
quasi un’estorsione politica, dire “Io non ti do la concessione se tu non fai quello che
dico io”. Se noi abbiamo stabilito che quel suolo potrebbe anche non essere
compatibilmente, io non entro nel merito. Io la gestione non la faccio. Io faccio
l’attività politica, non faccio la gestione della macchina amministrativa. La gestione
tocca all’ufficio Comunale. Andando avanti, in un ulteriore passaggio, il Sindaco
continua e rimarca questa sua dichiarazione, nella quale questa non è una estorsione
politica. Io voglio dire non posso dire io ti ricatto perché non ti do la concessione. Se
la concessione è dovuta gliela diamo, ma se non è dovuta noi il Consiglio Comunale
lo possiamo sospendere pure adesso, perché state dicendo andiamo a stabilire che noi
non dobbiamo fare degli atti legittimi. Il Dirigente se ha la concessione rilascia il PC,
ed è responsabile lui dell’attività. Oggi invece nella delibera di Giunta ritroviamo, per
quanto relazionato dall’Assessore Pezzella, che il Dirigente propone alla Giunta
Comunale di autorizzare in deroga agli strumenti urbanistici. Non è un cambio di
destinazione d’uso, ai sensi dell’Art. 14 il rilascio del PDC richiesto dalla società
VIM S.r.l. La Giunta Comunale letta la proposta di deliberazione, delibera di
proporre al Consiglio Comunale. Questo per dirvi che cosa? Se non è un atto di
gestione l’approvazione di un permesso in deroga, quindi con il passaggio in
Consiglio Comunale, vorrei essere edotto da chiunque me ne sappia dare una
risposta, vorrei capire se non è questo quali sono gli atti di ingerenza politica e di
gestione che nel Consiglio Comunale dell’11 di gennaio dovevano essere demandati
esclusivamente all’ufficio tecnico, e oggi invece devono demandati al Consiglio
Comunale. Ma non è questo che mi fa paura, perché ognuno deve assumersi le
proprie responsabilità. Quello che deve essere chiaro è invece il dispositivo dell’Art.
14, perché – e mi riallaccio a quanto detto prima dall’Assessore e quindi quando
anche rimarcato dal sottoscritto poc’anzi. Non è un cambio di destinazione d’uso,
perché l’Art. 14 dice che il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici
generali è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse
pubblico, previa deliberazione del Consiglio Comunale nel rispetto comunque delle

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disposizioni contenute nel Decreto Legislativo. Poi vi è un 1° comma bis che è stato
sostituito e modificato, nella parte in cui dice “Per gli interventi di ristrutturazione
edilizia la richiesta di permesso a costruire in deroga è ammessa, previa deliberazione
del Consiglio Comunale che ne attesta l’interesse pubblico limitatamente alle finalità
di rigenerazione urbana”. Ora vi dico io a voi. Che c’è una parte di Giurisprudenza
che permette questa possibilità nei confronti dei suoli pubblici, ma è tutta una
questione di andare a discutere. Voi oggi, noi oggi ci ritroviamo ad affrontare un
tema così importante dopo che abbiamo fatto delle conferenze di capigruppo su
richiesta del Presidente del Consiglio, del quale io ne devo dare atto oggi in Consiglio
Comunale, e nella quale io mi sento in obbligo per correttezza e per una migliore
intellegibilità di tutto il discorso e di tutto il Consiglio di quelle che sono le
dichiarazioni dei vari Consiglieri. Nel verbale di conferenza dei capigruppo del 18
giugno io vi riporto direttamente le dichiarazioni. – Lucianna Napolitano Bruscino
“Uniti per Nola”, il capogruppo di “Uniti per Nola” chiede di aggiornare la
conferenza dei capigruppo ad altra data, essendo stata impossibilitata a confrontarsi
con il gruppo rappresentato. Si riserva, pertanto, di dare parere alla prossima
conferenza dei capigruppo. E qui stiamo parlando del 18 giugno 2021. A seguire il
capogruppo di “Più Nola” Vincenzo Iovino. Si associa alla dichiarazione del
capogruppo di “Uniti per Nola”. Antonio De Lucia “Nola 801” – Il capogruppo di
“Nola 801” chiede l’aggiornamento della conferenza dei capigruppo, per
approfondire gli atti correlati all’ordine del giorno. Il sottoscritto dichiara che stante
l’invio della documentazione da parte del Segretario Generale, non corredata da
alcuna nota in cui si affermi la mancanza di documentazione istruttoria, si (inc.) la
favorevole seduta stante alla convocazione del Consiglio Comunale. Saverio Barone
“Gruppo Misto” si associa alla dichiarazione del sottoscritto. Il capogruppo Trinchese
dichiara “Nonostante la ricostruzione al quanto lacunosa degli atti collazionati e
trasmessi all’attenzione della conferenza dei capigruppo si allinea alla dichiarazione
del capogruppo del Movimento 5 Stelle del Gruppo Misto”. Francesco Conventi su
delega nota democratica dichiara “Il Consigliere Conventi, giusta delega del

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capogruppo Buonaguro gli atti di data 17 giugno 2021 chiede al Presidente del
Consiglio Comunale di riferire al Segretario Generale se il tanto si doveva, vuole
significare che gli atti sono pronti per portare il capo in Consiglio Comunale. Qualora
lo siano il Consiglio Comunale va convocato ad horas. Diversamente la conferenza
deve essere aggiornata quanto prima”. Vi leggo questo verbale di conferenza dei
capigruppo, perché successivamente, il 24 di giugno ne è stata convocata un’altra. In
questa altra conferenza dei capigruppo, 24 giugno, il capogruppo di “Uniti per Nola”,
preso atto delle note sopra richiamate a firma rispettivamente del Segretario Generale
e del Dirigente del settore tecnico, ritiene che è priorità del Consiglio, sia nelle
condizioni di poter fissare la data del Consiglio Comunale. Alberto Buonaguro “Nola
Democratica”, facendo seguito alla conferenza dei capigruppo in data 18 giugno,
nella quale si chiedeva la convocazione del Consiglio Comunale ad horas, qualora
fossero reperiti l’autorità degli atti predisposti, viste oggi le missive e le note del
(inc.) Segretario Generale, chiede nuovamente la convocazione del Consiglio
Comunale. Per non dilungarmi, la parte di maggioranza che ha richiesto, quindi, un
rinvio per la verifica degli atti in data 18 giugno, in data 24 giugno è pronta per
convocare il Consiglio Comunale. Ma bisogna parlare però di una nota pervenuta da
parte del Direttore…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Un po’ di silenzio per favore.
CONSIGLIERE TUDISCO – Direte voi ma cosa è successo in mezzo? È pervenuta
una nota il 21 giugno, quindi tra il 18 e il 24 è pervenuta una nota del Rettore, dove il
Rettore dice “Egregio Signor Sindaco, si informa che il CDA dell’Ateneo riunitosi in
data odierna per deliberare tra l’altro la rescissione del protocollo stipulato con il
Comune di Nola in data 9 novembre 2019, si è raggiornato per il giorno 24 giugno
alle ore 10.00”. Stessa data della seconda conferenza di capogruppo. Il CDA si è
orientato a dare parere favorevole alla proposta di delibera relativa alla citata
rescissione, a meno che non giunga entro la citata data di aggiornamento della seduta,
comunicazione a questo Ateneo della convocazione del Consiglio Comunale avente
nell’ordine del G la deliberazione di Giunta Comunale n° 24 del 2021, la quale è stata

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propriamente relazionata dall’Assessore Pezzella. A causa dei tempi necessari a
questa amministrazione per il rispetto della programmazione triennale di Ateneo,
nonché della programmazione del personale docente e tecnico amministrativo, si è
costretti a chiedere alla Signoria Vostra che tale seduta sia programmata non oltre il
30 di giugno. E, infatti, oggi è 29 giugno. Io stamattina, vi dico la verità, mi sono
svegliato con un nodo alla gola, perché sento il peso di un giovane che l’Università
non la vuole, la stravuole, ma sente la responsabilità amministrativa. E una
responsabilità amministrativa in queste condizioni, oggi io da persone qualificate
come voi, io non la vedo, non la sento. Anzi, la nota del Rettore non fa altro che
confermarmi quello che dal 7 di gennaio 2021, nell’unica Commissione Consiliare
tenutasi, ho sempre pensato… Il Rettore vuole esclusivamente fare l’Università in
quell’area. Al Rettore non interessano se a Nola ci sono zone G, se a Nola ci sono
degli altri immobili da recuperare. Al Rettore non interessa null’altro che fare
l’Università lì. Non interessa nemmeno se non è centrale o semicentrale come
richiesto nella manifestazione d’interesse. Non gli interessa se il parcheggio verrà
fatto a via Puccini e quindi non nelle immediate vicinanze. Non gli interessa se non ci
sarà il collegamento con quello che da lui è stato richiesto relativamente alla strada
ferroviaria su ferro e ai collegamenti Regionali e Provinciali. Questo dovrebbe
interessare a noi. Questo dovrebbe interessare a tutti gli amministratori responsabili
che devono avere in mente un’idea di città. Dove andare a inviare, ad inserire i nostri
giovani. Dove andarli ad allocare, che servizi gli diamo se oggi in una strada già
congestionata di suo andiamo ad immettere un immobile di 20 metri lineari dove sì, si
farà cultura, ma a che prezzo? Oggi non si va a discutere se il Consigliere Tudisco
vuole o non vuole l’Università. Oggi si va a discutere che l’11 gennaio dove si
affermava che non c’era più tempo per poter andare a dialogare con l’Università, il 18
giugno nella conferenza dei capigruppo si chiede altro tempo per andare a verificare
la documentazione istruttoria. Allora, chi volete prendere in giro? Perché la domanda
è questa. O siete stesso voi ad essere presi in giro dal Rettore. Se c’è qualcuno che ha

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timore di dire queste cose, io non ho timore di dirvelo, perché fino a prova
contraria…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere Tudisco, si può
avviare alle conclusioni.
CONSIGLIERE TUDISCO – E mi avvio alla conclusione. Effettuo questo ruolo con
grandissima responsabilità, e oggi la sento tutta. Verificate in cuor vostro qual è
prospetto della vostra città. Io mi sento soltanto di farvi questo appello. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Grazie, Consigliere Tudisco. Ha
chiesto di intervenire il Sindaco e a seguire Trinchese.
SINDACO – Le affermazioni che io ho fatto nel precedente Consiglio Comunale le
confermo. Noi avevamo indicazione dall’ufficio tecnico che non esistevano zone
urbanisticamente compatibili con la zona per interesse sovracomunale, per cui
riteneva che si poteva rilasciare il permesso in zona H. Dopo di che, fatte le verifiche
perché non era stata pubblicata, che la zona F non era stata pubblicata sul sito del
Comune…
INTERVENTO – La G.
SINDACO – La zona G non era stata pubblicata sul sito del Comune, l’ufficio
tecnico del Comune ci ha comunicato che c’era bisogno di una variante in Consiglio
Comunale per la… Per questa variante. Dopo di che, ci siamo attivati offrendo le
casermette, la zona adiacente al Museo della Cartapesta, l’Hotel Panaram sono state
tutte quante inviate all’Università per cercare una soluzione alternativa. Il primo
aprile del 2021 il Rettore mi invia una delibera del Consiglio di amministrazione
dell’Ateneo, il quale dice testualmente: “Con riferimento alla sua nota mi corre
l’obbligo informarla che nella seduta del 31 marzo del 2021 il Consiglio di
amministrazione dell’Ateneo è stato deliberato che le proposte di localizzazione
alternative trasmesse dal Comune, indipendentemente dalla loro maggiore o minore
valenza, non risultano in alcun modo esaminabili dalle Università”. Detto questo, se
esiste un vizio di forma tra il rapporto tra la manifestazione d’interesse e chi ha
partecipato, che l’offerta accettata dall’Università è difforme è un rapporto tra l’Ente

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e il privato, non sicuramente nel Consiglio Comunale di oggi si può discutere del
rapporto tra privati. Dopo di che, il 21 di giugno del 2021 il Rettore, siccome
avevamo anche fatto… Cercato di convincerlo a portarlo su altre (inc.), ci comunica
che stanno per revocare il protocollo d’intesa tra il Comune di Nola e l’Università.
Ciò significa che l’Università avrebbe preso in questo caso la decisione di
delocalizzare l’Università da Nola ad altro Comune. Detto questo, noi abbiamo
l’obbligo di portare in Consiglio Comunale e verificare la volontà dei Consiglieri
Comunali che sono portavoce dei cittadini, è sovrana, abbiamo verificato di stabilire
se vogliamo dare la concessione in deroga per costruirle in quell’area, o altrimenti
perdere l’Università. Altri argomenti non ce ne sono, perché l’Università ha detto o là
o niente, non siamo interessati ad altre…
CONSIGLIERE TUDISCO – Sindaco, io non so, sarà una forma mentis da legale,
ma a me i contratti per adesione non sono mai piaciuti. Cioè, a me il prendere o
lasciare a me non piace. Se io ho una visione di una città che prevede determinati
aspetti in determinate allocazioni, io la costruisco insieme alla controparte, ma non
per saccenza, anzi forse per estrema umiltà e per estrema volontà di andare anche a
dire quelle che sono le nostre opinioni, i contratti per adesione a me non sono mai
piaciuti.
SINDACO – Lo so.
CONSIGLIERE TUDISCO – E questo è un vero e proprio contratto per adesione,
soprattutto con la nota del 21 giugno, nella quale si dice se a me non mi porti la
delibera del Consiglio Comunale – lo dico in napoletano perché forse si capisce
meglio – a rivederci e grazie.
SINDACO – E allora questa è la…
CONSIGLIERE TUDISCO – Se permetti…
SINDACO – La condizione è questa.
CONSIGLIERE TUDISCO – Se si permette, qua si sta andando a fare gli stessi errori
che sono stati fatti nel passato, per quanto riguarda il Vulcano Buono, per quanto

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