CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
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Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 1 pwc.com/it Connected Mobility 2018-19 Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities”
Report realizzato in collaborazione con: The Innovation Group Innovating business and organizations through ICT
Il presente documento nasce da un’iniziativa ideata da PwC e svolta congiuntamente a The Innovation Group per raccogliere istanze comuni ai diversi portatori di interesse con riferimento al tema “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities”. Si ringraziano Nicolò Diego Morosi, della practice Automotive di PwC, per il prezioso contributo, e The Innovation Group, nelle persone di Ezio Viola, Elena Vaciago e Carmen Camarca, per il fattivo supporto nello svolgimento di questa attività. La più viva riconoscenza va, inoltre, a tutti i membri dello Steering Committee e del Gruppo di Lavoro che, a diverso titolo, hanno indirizzato ed alimentato il dibattito sul tema in oggetto, permettendo il raggiungimento degli obiettivi per cui questa iniziativa è stata concepita. Buona lettura, Paolo Guglielminetti (Global Railways and Roads Leader) paolo.guglielminetti@pwc.com
1 Executive Summary 7 1.1 Finalità dell’iniziativa 8 1.2 Una interpretazione del contesto di riferimento 9 1.3 Fattori abilitanti ed ostacoli per lo sviluppo di infrastrutture a supporto della mobilità “smart”, elettrica e condivisa 10 1.4 Considerazioni conclusive 12
Indice 2 3 4 Premessa 14 Evoluzione delle Raccomandazioni infrastrutture sulle priorità di abilitanti la intervento da parte mobilità del futuro 17 del regolatore 29 3.1. Stato dell’arte degli sviluppi smart road 19 3.2. Dialogo tra veicoli Membri e infrastrutture smart road 21 dell’iniziativa 32 3.3. Stato dell’arte delle infrastrutture per la mobilità elettrica 22 3.4. Evoluzione della shared mobility e delle infrastrutture abilitanti 24 3.5. Sviluppo e pianificazione della mobilità sostenibile nelle città italiane 26
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 7 Executive Summary 1
8 | Connected Mobility 2018 - 19 1.1. Finalità dell’iniziativa Il documento allegato offre al lettore un resoconto Attraverso due tavoli di lavoro, uno dei quali dettagliato delle informazioni generate dal Gruppo appunto relativo ad “Infrastructure for Mobility of di Lavoro focalizzato sulle infrastrutture intelligenti Tomorrow: Smart Roads & Cities”, si è data voce per la mobilità, nel contesto dell’Iniziativa agli attori dell’ecosistema della mobilità intelligente, “Connected Mobility 2018-19”. in modo da intercettare e consolidare le migliori conoscenze ed esperienze per interpretare Questo Executive Summary intende sintetizzare a le trasformazioni del settore, e di formulare e beneficio del lettore le principali conclusioni che sintetizzare quindi proposte da rivolgere ai decision è possibile trarre sul tema in oggetto da parte dei makers a livello nazionale e locale. Promotori dell’Iniziativa. In quanto tale, esso non necessariamente riflette appieno e univocamente Oltre a condividere una verosimile interpretazione le posizioni rappresentate dai Partecipanti durante dell’evoluzione del settore, gli attori coinvolti hanno i lavori, in quanto i lavori sono stati improntati potuto quindi instaurare un dialogo pre-competitivo al pluralismo, e al dibattito aperto e pragmatico circa priorità e criticità nel percorso che ciascuno dei temi in oggetto, mentre i Partecipanti hanno svolgerà indipendentemente per realizzarlo, liberamente dato la propria adesione in forza di ed esprimere istanze e auspici comuni per favorire un invito a partecipare espresso dai Promotori in lo sviluppo di politiche di settore funzionali ed ragione della rilevanza del rispettivo punto di vista efficienti. rispetto all’oggetto dei lavori. Giova in apertura ricordare i termini dell’Iniziativa “Connected Mobility 2018-19”. Si è trattato infatti di una Iniziativa ideata da PricewaterhouseCoopers Advisory (“PwC”) e svolta in collaborazione con The Innovation Group (TIG), congiuntamente “Promotori”, coordinata attraverso uno Steering Committee formato ad opera dei Promotori raggruppando i principali Portatori di Interesse nazionali relativamente alla mobilità del futuro.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 9 1.2. Una interpretazione del contesto di riferimento L’evoluzione delle esigenze e dei comportamenti La gestione “smart” delle reti viarie è funzionale di mobilità è accompagnata da uno sviluppo anche alla piena abilitazione ed a supportare tecnologico molto rapido, che da un lato va l’efficientamento dei nuovi modelli di servizio sopra incontro a tali necessità (legate ad esempio accennati, in quanto – ad esempio – la sostenibilità all’esigenza di disporre di soluzioni di trasporto più economica e l’affidabilità dei servizi di mobilità flessibili, in funzione di una domanda di mobilità condivisi crescono al migliorare della prevedibilità sempre meno caratterizzata da spostamenti delle condizioni di traffico e di sosta. I veicoli sistematici), dall’altro pone anche nuove connessi, del resto, in costante comunicazione problematiche la cui soluzione è indispensabile tra di loro e con l’esterno, possono costituire dei per passare da un’innovazione abilitante ad un sensori sullo stato delle strade, sul traffico, sulle deployment su larga scala, in uno scenario di condizioni di viabilità. crescente eterogeneità in termini di tipologie di veicoli e di servizi per la mobilità. Oggi i gestori delle strade e le municipalità hanno ed avranno sempre di più a disposizione Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, le soluzioni per incrementare la sicurezza delle ad esempio, vi è già oggi la coesistenza, che infrastrutture, ottimizzare i sistemi di gestione del pensiamo sarà ancora maggiore nei prossimi anni, traffico e delle emergenze stradali. Lo sviluppo di di veicoli connessi - e in un prossimo futuro quelli tali sistemi trova spazio, in modo crescente, anche a guida autonoma - e auto convenzionali, in un negli atti di pianificazione sulla mobilità urbana. contesto normativo da ripensare radicalmente. Vanno resi disponibili – inoltre – sistemi di Questo quadro promettente deve però ora alimentazione diversi, con la necessità di confrontarsi con la necessità di evolvere dalla fase attrezzare le reti con adeguate infrastrutture di di test, progetti pilota e soluzioni su piccola scala approvvigionamento di carburanti alternativi, a (e quindi con impatto ridotto sulla mobilità nel suo partire dall’elettrico. I modelli di servizio non sono complesso) a piani di deployment più ambiziosi, più basati sulla dicotomia auto privata / trasporto con chiari target sia in termini fisici (es. sviluppo e pubblico, ma vedono la crescente disponibilità di qualità delle smart roads, capillarità e tipologia dei soluzioni legate alla condivisione dei mezzi, quali il punti di ricarica elettrica, quota del parco di veicoli ride hailing, il car sharing ed il car pooling. elettrici) sia di impatto (riduzione della congestione e della incidentalità, quota di mercato della sharing Per affrontare la sfida di questo scenario mobility, ecc.), ed azioni coerenti a livello di regole evolutivo, un filone di analisi e ricerca è quello e politiche di settore, per realizzarli. dell’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, per garantire maggiore sicurezza a tutti gli utenti della strada e nuovi livelli di efficienza nella manutenzione delle strade e nella gestione di aspetti critici come incidentalità, congestione e sostenibilità ambientale.
10 | Connected Mobility 2018 - 19 1.3. Fattori abilitanti ed ostacoli per lo sviluppo di infrastrutture a supporto della mobilità “smart”, elettrica e condivisa Le funzionalità future in corso di sviluppo nel Dal punto di vista tecnologico, inoltre, aspetto settore delle Smart Road sono indirizzate non cruciale nello sviluppo delle smart roads riguarda le solo a fornire servizi avanzati ai conducenti, ma modalità di comunicazione tra i veicoli e tra essi soprattutto a garantire una gestione più efficiente e le infrastrutture viarie. Si confrontano da un lato e un monitoraggio assiduo della condizione della la soluzione ITS G5, maggiormente sperimentata circolazione e delle infrastrutture viarie, al fine e proposta dalle norme europee, che richiede una di migliorare la sicurezza e l’affidabilità della infrastruttura dedicata a carico del gestore e si mobilità su strada. Gli sviluppi delle Smart Road basa sulla comunicazione “di prossimità” (Wi-Fi), possono concorrere – inoltre – a rendere possibile ed il 5G, il cui sviluppo è a carico degli operatori un più ampio sviluppo del MaaS (mobility-as-a- di telecomunicazione ed è suscettibile di rendere service), ossia di piattaforme digitali per ricevere possibili volumi di dati e velocità di trasmissione informazioni in tempo reale sulle diverse soluzioni molto superiori, ma non è immediatamente integrate di mobilità, e quindi scegliere ed disponibile sul territorio. Non vi è unanimità sulla acquistare la più idonea. funzionalità del 5G come tecnologia più adatta per ogni caso d’uso ma è stata rilevata l’opportunità L’Italia è tra i primi Paesi al mondo ad aver di una coesistenza delle due in accordo con il normato, con il Decreto Smart Road di febbraio principio di neutralità tecnologica. 2018, i requisiti minimi delle Smart Road domestiche e ad aver promosso la sperimentazione Per quanto riguarda la mobilità elettrica, pur in su strada pubblica dei veicoli connessi. Sono state presenza di trend di incremento della quota di svolti diversi progetti pilota per l’infrastrutturazione mercato, si rilevano tassi di sviluppo inferiori a di corridoi per i veicoli connessi ed autonomi, con quelli preconizzati ad inizio millennio. Se infatti il coinvolgimento di gestori stradali, enti locali, il progresso tecnologico (in termini di autonomia costruttori e centri di ricerca. ed efficienza dei veicoli), gli incentivi economici, l’estensione graduale delle reti di punti di ricarica Va ora affrontato il nodo della scalabilità hanno contribuito ad una maggior diffusione dei dei progetti pilota e dei test, in servizi con veicoli elettrici, permangono ancora numerosi maggior raggio di diffusione, superando non elementi frenanti da superare. solo eventuali ostacoli di natura regolatoria, ma anche sviluppando soluzioni dotate di una propria sostenibilità economica.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 11 Una maggiore accelerazione si potrebbe Anche per aumentare la diffusione della shared raggiungere rendendo ad esempio più semplici ed mobility gioca un ruolo importante lo sviluppo omogenee le norme per l’installazione dei punti di infrastrutture abilitanti, quali la disponibilità di di ricarica e, lato fornitori di energia, garantendo sensoristica stradale, in grado di rilevare gli stalli adeguata potenza e capacità energetica, e per il posteggio liberi e quindi ridurre i tempi di distribuendo i punti di ricarica sul territorio in ricerca (tema essenziale per i servizi free floating), funzione della frequenza attesa di ricarica, e e la creazione di nodi di interscambio con le linee della tipologia di utilizzo da parte dei guidatori. di forza del TPL, da integrare con altre azioni, quali Occorre inoltre rivedere gli incentivi all’acquisto politiche che disincentivino l’utilizzo dell’auto privata di veicoli valutando l’effettiva convenienza in nelle città e che premino, invece, i comportamenti termini di Total Cost of Ownership, ed integrare di mobilità più virtuosi, l’incentivazione ad una le strategie per favorire la mobilità elettrica nelle maggiore estensione del perimetro di servizio politiche di evoluzione dell’intero ecosistema della delle soluzioni condivise, nonché la diffusione mobilità, con precisi obiettivi di decarbonizzazione di piattaforme di mobilità che favoriscano non solo rivolti alle flotte private, ma anche l’informazione e l’acquisizione integrata delle all’ammodernamento ed elettrificazione dei mezzi soluzioni di sharing e degli altri servizi di trasporto. del trasporto pubblico locale. Nel quadro evolutivo tracciato, le forme di mobilità Tra le nuove forme di mobilità, la disponibilità di alternative assumono un ruolo significativo qualora veicoli condivisi è ritenuta elemento fondamentale il loro contributo per il raggiungimento di una per lo sviluppo e l’affermazione dei nuovi modelli, mobilità più sostenibile ed efficiente acquisisca anche se oggi assicurano una quota ancora specifica centralità nella pianificazione della modesta degli spostamenti. La propensione delle mobilità urbana, sia in termini di azioni per persone alla shared mobility in Italia ha, peraltro, consentirne la stabilizzazione ed espansione ad una percentuale molto elevata, e l’analisi “Five ambiti territoriali via via crescenti, sia per favorirne Trends Transforming the Automotive Industry” di l’integrazione con i mezzi di trasporto tradizionali, PwC prevede che la quota possa arrivare sino al ed in particolare con il trasporto pubblico locale, 35% entro il 2030. In tutta evidenza, tra l’altro, la come rilevato nella sezione precedente. mobilità condivisa rappresenta anche un driver per La promozione di soluzioni intermodali appare, accelerare i trend di sviluppo dei veicoli elettrici, in tal senso, essere la chiave per ridurre il traffico connessi ed autonomi. privato e, dunque, l’impatto ambientale degli spostamenti urbani.
12 | Connected Mobility 2018 - 19 1.4. Considerazioni conclusive Una efficace pianificazione beneficia di dati Gli elementi raccolti e la nostra visione a riguardo esaustivi ed aggiornati, e la disponibilità di nuove portano a pensare che nei prossimi anni la fonti di dati – quali quelli della telefonia mobile, disponibilità di tecnologie innovative, i piani di della scatole nere dei veicoli stradali ed in futuro investimento di car maker, fornitori e società tech dalle Smart Roads – facilitano questo obiettivo; sul fronte dei veicoli CASE (connessi, autonomi, in tal senso, si ritiene opportuno promuovere lo shared, elettrici), e l’evoluzione regolamentare sviluppo di modalità di raccolta ed elaborazione di verso una pianificazione più sostenibile della dati di mobilità con metodologie e standard comuni mobilità nei contesti urbani, contribuiranno a sul territorio nazionale al fine di ridurre i costi di ridefinire l’offerta di mobilità portando allo sviluppo acquisizione e trattamento delle informazioni. di una user experience del tutto innovativa che incontra anche le crescenti esigenze dei Per quanto riguarda i piani di mobilità urbana consumatori per servizi di trasporto più flessibili sostenibile (PUMS) che città metropolitane, comuni (in ragione di una maggiore variabilità degli e associazioni di comuni con più di 100mila spostamenti), integrati e sostenibili. abitanti devono redigere e adottare per accedere ai finanziamenti per le infrastrutture di trasporto Il mercato dovrà puntare, quindi, all’integrazione di massa, dalle nostre consultazioni è emerso che delle varie forme di mobilità facilitandone si tratta di strumenti utili, ma talora più focalizzati contestualmente l’accesso e il pagamento (in ottica sull’analisi delle caratteristiche della mobilità, e MaaS, mobility-as-a-service), alla fidelizzazione non sempre sufficientemente altrettanto dettagliati dell’utente tramite – ad esempio – politiche in termini di necessità, modalità e priorità di di rewarding di comportamenti virtuosi e alla intervento. disponibilità di servizi a valore aggiunto, nonché all’incremento della sicurezza dal traffico stradale tramite il dialogo tra veicoli ed infrastrutture.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 13 In termini di sviluppo della regolazione e delle politiche di settore, gli orientamenti chiave proposti dal tavolo sono rivolte a rendere possibile il deployment delle soluzioni di smart mobility su scala più ampia, definendo ove occorre target più precisi (anche a livello di strumenti di pianificazione quali i PUMS) ed un maggior coordinamento sia livello nazionale sia territoriale, tanto per lo sviluppo delle smart roads, quanto in termini di decarbonizzazione, e indirizzando azioni specifiche per la sostenibilità economica delle nuove soluzioni, anche rendendo più efficaci gli incentivi esistenti (es. per la mobilità elettrica). Per fare questo si ritengono indispensabili norme comuni, coerenti ed allineate rispetto alla velocità degli sviluppi tecnologici ed una crescente collaborazione tra i diversi stakeholder dell’ecosistema per ottimizzare gli investimenti e giungere a sistemi integrati e standard condivisi, pur mantenendo un approccio di neutralità tecnologica ove necessario in funzione dell’idoneità per gli specifici casi d’uso.
14 | Connected Mobility 2018 - 19 Premessa 2
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 15 L’evoluzione della mobilità è un tema di grande Parlando di sviluppi relativi alle infrastrutture attualità e d’impatto potenzialmente straordinario del domani, in grado di abilitare i nuovi modelli su componenti cardine dell’economia nazionale. di Smart Mobility, sono stati indagati nel corso In questo contesto di grandi trasformazioni e degli incontri lo stato dell’arte e le prospettive per incertezze ancora diffuse sui nuovi modelli di gli ambiti delle smart road italiane e del dialogo business e sui futuri protagonisti del settore della V2X/V2I tra veicoli e infrastrutture, della mobilità Smart & Connected Mobility, PwC e The Innovation elettrica e condivisa, degli sviluppi urbani della Group hanno dato vita all’iniziativa “Connected mobilità, anche nella loro declinazione in atti di Mobility 2018/19”. Ambizione dell’iniziativa è programmazione quali i Piani Urbani per la Mobilità quella di offrire ai protagonisti del cambiamento Sostenibile nelle città (PUMS). un’occasione privilegiata per instaurare un dialogo circa priorità e criticità nel percorso che Le evoluzioni in corso in questi ambiti portano ciascuno svolgerà poi indipendentemente, per con sé notevoli benefici per la user experience del esprimere istanze e auspici comuni tra gli operatori guidatore, e più in generale di tutti fruitori di servizi dell’ecosistema da rivolgere a chi ha le più agli per la mobilità, ma richiedono che siano soddisfatti sviluppi previsti del settore. una serie di prerequisiti fondamentali, e che siano rimossi degli ostacoli. In ultima analisi, dalle Le modalità di lavoro dell’iniziativa hanno considerazioni sullo scenario evolutivo e sui relativi incluso riunioni collegiali, workshop ed interviste fattori abilitanti emergono le raccomandazioni da individuali ai partecipanti ai due Tavoli di lavoro, rivolgere ai policy makers ed ai regolatori sulle che per quest’anno sono stati focalizzati sui priorità di intervento, elementi che, riportati nel temi: “Monetizing Connected Car Data” ed presente documento, rappresentano le istanze del “Infrastructure for the Mobility of Tomorrow: Smart gruppo di lavoro. Roads and Cities”. Interviste individuali sono servite a raccogliere i singoli contributi, mantenendo la riservatezza e cercando di raccogliere indicazioni funzionali a un dialogo di natura precompetitiva. Il presente White Paper riporta in sintesi i risultati i risultati ottenuti dai lavori del secondo tavolo.
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Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 17 Evoluzione delle infrastrutture abilitanti la mobilità del futuro 3
18 | Connected Mobility 2018 - 19 L’evoluzione delle esigenze e dei comportamenti La gestione “smart” delle reti viarie è funzionale di mobilità è accompagnata da uno sviluppo anche alla piena abilitazione ed a supportare tecnologico molto rapido, che da un lato va l’efficientamento dei nuovi modelli di servizio sopra incontro a tali necessità (legate ad esempio accennati, in quanto – ad esempio – la sostenibilità all’esigenza di disporre di soluzioni di trasporto più economica e l’affidabilità dei servizi di mobilità flessibili, in funzione di una domanda di mobilità condivisi crescono al migliorare della prevedibilità sempre meno caratterizzata da spostamenti delle condizioni di traffico e di sosta. I veicoli sistematici), dall’altro pone anche nuove connessi, del resto, in costante comunicazione problematiche la cui soluzione è indispensabile tra di loro e con l’esterno, possono costituire dei per passare da un’innovazione abilitante ad un sensori sullo stato delle strade, sul traffico, sulle deployment su larga scala, in uno scenario di condizioni di viabilità. crescente eterogeneità in termini di tipologie di veicoli e di servizi per la mobilità. Oggi i gestori delle strade e le municipalità hanno ed avranno sempre di più a disposizione Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, le soluzioni per incrementare la sicurezza delle ad esempio, vi è già oggi la coesistenza, che infrastrutture, ottimizzare i sistemi di gestione del pensiamo sarà ancora maggiore nei prossimi anni, traffico e delle emergenze stradali. Lo sviluppo di di veicoli connessi - e in un prossimo futuro quelli tali sistemi trova spazio, in modo crescente, anche a guida autonoma - e auto convenzionali, in un negli atti di pianificazione sulla mobilità urbana. contesto normativo da ripensare radicalmente. Vanno resi disponibili – inoltre – sistemi di Nei prossimi capitoli sono riportati i risultati del alimentazione diversi, con la necessità di Gruppo di Lavoro sulle “Infrastrutture per la attrezzare le reti con adeguate infrastrutture di Mobilità del Futuro” in termini di stato dell’arte delle approvvigionamento di carburanti alternativi, a stesse, problematiche individuate, segnalazioni partire dall’elettrico. I modelli di servizio non sono di ambiti più critici e possibili strategie da seguire più basati sulla dicotomia auto privata / trasporto per la risoluzione dei problemi associati a questi pubblico, ma vedono la crescente disponibilità di sviluppi. soluzioni legate alla condivisione dei mezzi, quali il ride hailing, il car sharing ed il car pooling. Per affrontare la sfida di questo scenario evolutivo, un filone di analisi e ricerca è quello dell’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti, per garantire maggiore sicurezza a tutti gli utenti della strada e nuovi livelli di efficienza nella manutenzione delle strade e nella gestione di aspetti critici come incidentalità, congestione e sostenibilità ambientale.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 19 3.1. Stato dell’arte degli sviluppi smart road Le strade devono avere dei requisiti funzionali - copertura 5G per poter consentire il minimi per essere definite “Smart Road”: transito dei veicoli a guida autonoma devono essere dotate di sistemi che abilitino il (con crescenti livelli di autonomia). monitoraggio da remoto con sensori e piattaforme • Il progetto “5G-Carmen”, coordinato dalla dedicate per verificare in tempo reale le condizioni Fondazione Bruno Kessler di Trento con la del traffico, le condizioni meteo, nonché le partecipazione di altri 25 partner, finanziato condizioni strutturali dell’infrastruttura. dalla UE e volto a creare un corridoio digitale L’Italia è tra i primi Paesi al mondo ad aver lungo i 600 chilometri di autostrada tra Monaco normato, con il Decreto Smart Road di febbraio e Bologna. Basato sulla sperimentazione 2018, i requisiti minimi delle Smart Road della tecnologia 5G, servirà a testare come domestiche e ad aver promosso la sperimentazione ottenere una migliore risposta in termini di su strada pubblica dei veicoli connessi. velocità di scambio di dati e tempi di reazione In tale ambito, le prime sperimentazioni svolte dell’infrastruttura di rete per l’implementazione in Italia hanno riguardato ad oggi: di veicoli connessi, cooperativi e automatizzati di nuova generazione. • Connettività V2V, V2I, V2X; • Il progetto MASA, Modena Automotive Smart • Guida assistita con obiettivo finale di guida Area, nato con l’obiettivo di sviluppare un’area autonoma; urbana da utilizzare per la sperimentazione • Connettività 5G; dei veicoli di nuova generazione (con la • Raccolta e analisi di dati legati alla mobilità ed partecipazione di 3 attori principali - il ai flussi di traffico. Comune di Modena, l’Università di Modena e la Maserati - a cui si sono uniti altri Riportiamo di seguito le principali iniziative inerenti partner, tra cui l’Autodromo di Modena) per le Smart Road avviate in Italia: studiare i veicoli autonomi in un ambiente • ANAS ha avviato nel 2016 un programma privato. L’area MASA si è quindi attrezzata finanziato per infrastrutture intelligenti per per offrire competenze e infrastrutture le arterie stradali sotto sua concessione abilitanti i test e quindi una “certificazione (A2, tratto Roma-Fiumicino, tratto Palermo- sul campo”. In questo modo car maker, Catania). Il programma prevede di dotare le componentisti e altri ricercatori potranno strade con: provare i sistemi da portare nei prossimi anni su un mercato che, come emerge anche dagli - colonnine Wi-Fi nelle aree di parcheggio e sviluppi internazionali, sta evolvendo molto di ristorazione delle autostrade. rapidamente. - sensori per scambio di informazioni tra i veicoli, e tra veicoli e infrastrutture
20 | Connected Mobility 2018 - 19 • A Torino è stato firmato il Protocollo di Le funzionalità future sviluppate in ambito Smart Intesa tra il Comune, FCA e altri 13 partner Road saranno indirizzate non solo a fornire servizi per la sperimentazione dell’auto a guida avanzati ai conducenti, ma soprattutto a garantire autonoma di livello 3 e, con l’autorizzazione una gestione più efficiente e un monitoraggio del Ministero dei Trasporti, è partita la prima assiduo della condizione della circolazione e sperimentazione, che sarà condotta dalla delle infrastrutture viarie, al fine di migliorare la VisLab, un’azienda italiana nata alla fine sicurezza e l’affidabilità della mobilità su strada. degli anni ’90 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma. Gli sviluppi delle Smart Road possono concorrere – inoltre – a rendere possibile un più ampio • Le sperimentazioni della mobilità connessa sviluppo del MaaS (mobility-as-a-service), ossia con 5G (quello che ad oggi è visto come di piattaforme digitali per ricevere informazioni standard di riferimento per i servizi futuri di in tempo reale sulle diverse soluzioni integrate questo tipo, in grado di abilitare segnalazioni di mobilità, e quindi scegliere ed acquistare la in tempo reale tra oggetti in reciproco più idonea; tali piattaforme infatti necessitano movimento e connettività sicura per situazioni di informazioni in tempo reale delle condizioni in cui è in gioco la sicurezza stessa delle di circolazione (e quindi dei tempi di viaggio) persone) stanno anche avvenendo in varie sulla rete stradale che ovviamente impattano sul città italiane: Bari, L’Aquila e Milano. A Bari il livello di servizio, oltre che del traffico privato, 5G sarà usato per testare servizi relativi alla anche delle soluzioni di car sharing e del TPL su sicurezza e al controllo di merci ed accessi. strada. Rimane cruciale (e non sempre agevole) A L’Aquila è in corso un progetto dedicato ai assicurare la scalabilità dei progetti pilota e dei veicoli connessi e autonomi che utilizza veicoli test, in servizi su ampia scala, superando non Ducato di FCA. A Milano con Vodafone sono solo eventuali ostacoli di natura regolatoria, ma in corso test relativi a un sistema di pubblica anche sviluppando soluzioni dotate di una propria sicurezza (attraverso videocamere veicolari sostenibilità economica. mobili connesse) e consegne dell’ultimo miglio tramite Yape, il veicolo elettrico ultraleggero a guida autonoma di e-Novia. • L’Osservatorio Tecnico per le Smart Road e i veicoli autonomi e connessi, istituito dal MIT con il decreto Smart Road, si pone l’obiettivo di comprendere i gap normativi e farli presente agli Organi di competenza per colmare eventuali lacune.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 21 3.2. Dialogo tra veicoli e infrastrutture smart road Sulle modalità con cui i veicoli comunicheranno Appare evidente che il 5G – una volta disponibile tra loro e con le infrastrutture viarie è in corso - cambierà radicalmente l’architettura tecnologica un ampio dibattito. Le norme europee hanno per l’erogazione di servizi pensati per la mobilità, introdotto la tecnologia ITS G5 (Wi-Fi) per rendere con performance in termini di velocità di smart le infrastrutture e permettere il dialogo tra trasmissione e di volumi di dati superiori rispetto le stesse ed i veicoli. Il DSRC – Data Short Range al Wi-Fi. Tuttavia, considerando che potranno Communication – o ITS G5, è stata la tecnologia essere necessari ancora alcuni anni prima che si impiegata nelle sperimentazioni condotte finora raggiunga una copertura 5G adeguata, e che non vi e sulla quale diversi car maker hanno investito è unanimità sulla sua funzionalità come tecnologia in sviluppo. Tuttavia, questa presenta dei limiti, più adatta per ogni caso d’uso, alcuni stakeholders specialmente con riferimento alla guida autonoma rilevano l’opportunità di una coesistenza delle in condizioni di traffico elevato, o quando la due in accordo con il principio di neutralità copertura della rete garantita dall’infrastruttura tecnologica. dedicata non è completa. L’alternativa a questo approccio, sostenuta dagli operatori telco ed altri stakeholder - raggruppati nella 5G Automotive Association (5GAA) – è la tecnologia Cellular Vehicle-to-Everything (C-V2X) basata su reti 5G. Una differenza sostanziale tra le due tecnologie risiede nell’infrastrutturazione delle strade: il Wi-Fi ITS G5 richiede un’infrastruttura dedicata solamente a questo caso d’uso, e presuppone che il gestore dell’infrastruttura stradale si prenda carico sia dell’implementazione della soluzione di connettività, sia della sua manutenzione nel tempo, mentre la rete 5G sarà installata e gestita dagli operatori telco.
22 | Connected Mobility 2018 - 19 3.3. Stato dell’arte delle infrastrutture per la mobilità elettrica ACEA, l’associazione che rappresenta le case A facilitare la prossima diffusione dei veicoli a automobilistiche in Europa, riporta che nel 2018 batteria ci sono diversi fattori: sono stati venduti in Italia c. 9.700 veicoli elettrici, pari allo 0,5% del mercato totale. • gli avanzamenti tecnologici riguardanti l’efficienza dei powertrain, il progressivo calo Percentuali più elevate sono state registrate negli dei costi delle batterie e la maggiore durata altri principali mercati europei - Spagna (0,9%), delle stesse; Germania (2,0%), Francia (2,1%), Inghilterra (2,5%) • l’introduzione di incentivi economici per - mentre Svezia e Norvegia rimangono i riferimenti l’acquisto di auto a basso impatto ambientale, con una quota oltre il 5% e 10%, rispettivamente. e le limitazioni alla circolazione di quelli che emettono quantità elevate di particolati I progressi registrati nell’ambito della mobilità inquinanti; elettrica fanno prevedere un incremento della quota di mercato di questo segmento, anche se • il graduale sviluppo delle reti di punti di ricarica sinora i tassi di sviluppo sono stati inferiori a quelli pubblici. Prendendo come esempio il piano di preconizzati ad inizio millennio. sviluppo di Enel X, ad oggi sono stati installati oltre 5.000 punti di ricarica pubblici (2 prese per ogni colonnina) in tutta Italia, con l’obiettivo è di arrivare a 10.000 entro il 2019. Entro il 2020 è prevista l’installazione di 14mila punti di ricarica, che saliranno a 28mila entro il 2022; • l’avvio di partnership tra privati e la pubblica amministrazione per l’installazione di punti di ricarica in parcheggi, garage e spazi privati ad accesso pubblico. 1 | ACEA, Interactive map: Correlation between uptake of electric cars and GDP in the EU, 06/05/2019
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 23 Tuttavia, permangono degli elementi che invece • la distribuzione della rete di ricarica sul ancora oggi limitano la diffusione della mobilità territorio in funzione della frequenza attesa di elettrica: ricarica, e della tipologia di utilizzo da parte dei guidatori; • le difficoltà burocratiche e tecniche che • tempi di sviluppo e time to market più rapidi talora rallentano la posa delle colonnine per nella filiera di settore, in ragione dell’elevato la ricarica di veicoli elettrici (ad esempio tasso di obsolescenza tecnologica al quale regolamenti comunali disomogenei); sono soggetti i veicoli elettrici; • la (sinora) limitata domanda di mercato: • l’integrazione delle strategie per favorire la nel breve periodo il costo iniziale d’acquisto mobilità elettrica in termini di evoluzione dell’auto elettrica, che riflette un mercato dell’intero ecosistema della mobilità, giacché ancora poco maturo, continua a frenarne la la mobilità elettrica si coniuga agevolmente diffusione; con i nuovi modelli di utilizzo, fatti di • la constatazione che gli incentivi all’acquisto condivisione dei veicoli e promozione della non sono sufficienti poiché i benefici per intermodalità; il potenziale guidatore del veicolo elettrico • la definizione di precisi target di devono riguardare anche il costo di utilizzo decarbonizzazione a livello di policy making: e mantenimento dello stesso (e quindi la in Italia – infatti – pur in presenza delle convenienza in termini di Total Cost of competenze industriali necessarie per garantire Ownership – TCO), senza che ci siano la trasformazione alla mobilità elettrica, manca ripercussioni nella fruizione dello stesso. una politica per de-carbonizzare i trasporti quanto prima, con un target temporale definito, Per colmare i fattori ostacolanti le dinamiche di anche attraverso politiche di incentivazione evoluzione del segmento evidenziati sopra, il tavolo basate sulla monetizzazione dei benefici di lavoro ha fatto emergere l’opportunità di agire sulle ambientali al fine di accelerare il rinnovamento seguenti leve: del parco circolante più datato; • l’implementazione di politiche più ambiziose • il potenziamento della rete elettrica, non solo per l’ammodernamento ed elettrificazione con riferimento alla diffusione dell’infrastruttura dei mezzi TPL (trasporto pubblico locale), di ricarica, ma anche alla disponibilità di per esigenze di sostenibilità ambientale ed potenza e capacità energetica, eventualmente efficienza complessiva del sistema. raggiungibile anche tramite l’adozione di soluzioni di smart charging e V2G (vehicle to grid);
24 | Connected Mobility 2018 - 19 3.4. Evoluzione della shared mobility e delle infrastrutture abilitanti I veicoli ed i mezzi condivisi sono elementi Il 19%, invece, abbandonerà il veicolo di proprietà fondamentali per lo sviluppo e l’affermazione a causa del costo di esercizio eccessivo. dei nuovi modelli di mobilità. Le città italiane, specialmente quelle di maggiori dimensioni, Attualmente in Europa meno dell’1% degli soffrono di un eccessivo inquinamento e traffico spostamenti è effettuato con servizi di mobilità legato al significativo ricorso ai mezzi privati, condivisa (con punte del 2-2,5% nelle realtà urbana specialmente dove l’offerta del trasporto pubblico è dove queste soluzioni sono più diffuse), ma l’analisi carente ed inadeguata. “Five Trends Transforming the Automotive Industry” di PwC2 prevede che la quota possa arrivare al Oltre alle auto di proprietà, le persone possono 10% del chilometraggio percorso entro la seconda usufruire di forme di trasporto alternative, non solo metà del 2020, e sino al 35% entro il 2030. pubbliche, ma anche individuali (come ride hailing, car pooling, car sharing, ecc.). In key markets, autonomous and shared driving will increase annual vehicle mileage by 2030 Secondo una ricerca di IPSOS del 2018, le auto di proprietà rimangono inutilizzate per circa il Autonomous 96% del tempo. Avendo premesso ciò, appare Europe 40% evidente che le nuove tecnologie, abilitando forme US 36% di mobilità alternative e condivise, condurranno China 50% ad un cambiamento del mix di vendite tra privati e Shared noleggi a breve-medio termine, in considerazione Europe 35% di una maggiore convenienza economica rispetto US 34% China al veicolo di proprietà. Guardando alla propensione 46% delle persone alla shared mobility l’Italia ha fatto Fonte: Pwc, Five Trends Transforming The Automotive Industry, 2017 – 2018 registrare una percentuale molto elevata (49%) di persone che ritengono che questa forma di mobilità In tutta evidenza, tra l’altro, la mobilità condivisa potrebbe presto sostituire l’auto di proprietà in rappresenta anche un driver per accelerare i ragione di una maggiore convenienza economica, trend di sviluppo dei veicoli elettrici, connessi mentre solo il 32% degli intervistati non cambierà ed autonomi. le proprie abitudini in termini di mobilità. 2 | Five trends transforming the Automotive Industry, PwC, marzo 2018
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 25 In tutta evidenza, tra l’altro, la mobilità condivisa Anche l’offerta, come sopra detto, incontra degli rappresenta anche un driver per accelerare i ostacoli nell’aggredire il business in maniera più trend di sviluppo dei veicoli elettrici, connessi robusta, in quanto: ed autonomi. • la sostenibilità economica è difficile da Le principali barriere che finora hanno limitato la raggiungere per gli operatori in conseguenza diffusione della shared mobility, riguardano sia la dell’elevato investimento iniziale, nonché per i domanda che l’offerta dei servizi. Con riferimento costi operativi e di mantenimento del servizio, alla prima, riportiamo di seguito i principali fattori: soprattutto al decrescere della densità della popolazione che impatta direttamente sui • la limitata conoscenza del servizio, potenziali noleggi; soprattutto nelle fasce d’età dei meno giovani; • la regolamentazione del vehicle sharing • la diffusione disomogenea (concentrata (anche nelle sue diverse declinazioni) tipicamente nelle aree centrali ed a maggiore insufficiente ed eterogenea non permette un densità abitativa) e la disponibilità limitata pieno dispiegarsi del potenziale del servizio. dei veicoli all’interno del perimetro urbano stabilito; Un impulso significativo nell’ampliamento del • i vincoli logistici nel caso di car-sharing riscorso alla mobilità condivisa potrebbe derivare station-based, e difficoltà di posteggio nel – oltre che dalla rimozione dei suddetti ostacoli – caso dei servizi free-floating; anche da alcuni fattori abilitanti quali: • l’attrattività variabile del car sharing in • lo sviluppo della sensoristica stradale, in funzione della conformazione della città e del grado di rilevare gli stalli per il posteggio liberi comportamento dei cittadini (sia per utilizzo e quindi ridurre i tempi di ricerca. rispettoso dell’asset, che della sensibilità “green”, e della utilità percepita). • lo sviluppo di politiche che disincentivino l’utilizzo dell’auto privata nelle città e che premino, invece, i comportamenti di mobilità più virtuosi; • una maggiore integrazione con le reti di trasporto pubblico al fine di offrire soluzioni intermodali end-to-end, sia in termini fisici, attraverso lo sviluppo di nodi di interscambio con le linee di forza del TPL, sia in termini digitali, con piattaforme di mobilità che favoriscano l’informazione e l’acquisizione di tali soluzioni.
26 | Connected Mobility 2018 - 19 3.5. Sviluppo e pianificazione della mobilità sostenibile nelle città italiane Secondo i dati ISTAT, in Italia 30 milioni di persone Le indicazioni per favorire gli sviluppi della mobilità si spostano ogni giorno per raggiungere il luogo sostenibile a livello urbano emerse nel corso dei di studio o di lavoro. Agli spostamenti pendolari lavori sono le seguenti: si aggiunge una quota sempre più rilevante di spostamenti “non sistematici”, che – come sta • regole uniformi e comuni – nel solco già avvenendo anche in altre economie mature – avviato con Decreto del ministero delle rappresentano ormai un flusso ancora superiore. infrastrutture e dei trasporti 4 agosto 2017 Questa maggiore variabilità degli itinerari di sulle Linee guida per i piani urbani di mobilità spostamento determina – tra l’altro – una crescente sostenibile – forniscono un solido punto esigenza di flessibilità da parte dell’offerta di di partenza per gli amministratori dei diversi mobilità, nonché di informazione a favore di utenti territori nel pianificare ed implementare che si confrontano con bisogno di pianificazione di le strategie che vertono verso una mobilità viaggio sempre più eterogenei. sostenibile, potendo anche sfruttare l’esperienza maturata in altre realtà In tale quadro evolutivo, le forme di mobilità (in tal senso, indicazioni più specifiche sono alternative assumono un ruolo significativo qualora opportuno soprattutto sul settore della smart il loro contributo per il raggiungimento di una mobility di cui le Linee guida elencano le mobilità più sostenibile ed efficiente acquisisca tipologie di interventi ma non ne definiscono specifica centralità nei piani di mobilità urbani né l’ambito di applicazione atteso, né i requisiti delle municipalità, sia in termini di azioni per tecnologici specifici volti – ad esempio – consentirne la stabilizzazione ed espansione ad ad evitare la proliferazione di soluzioni non ambiti territoriali via via crescenti, sia per favorirne interoperabili e di maggior costo); l’integrazione con i mezzi di trasporto tradizionali, • una efficace pianificazione beneficia di una ed in particolare con il trasporto pubblico locale, disponibilità di dati esaustivi ed aggiornati, come rilevato nella sezione precedente. e la disponibilità di nuove fonti di dati – quali La promozione di soluzioni intermodali appare, quelli della telefonia mobile, della scatole in tal senso, essere la chiave per ridurre il traffico nere dei veicoli stradali ed in futuro dalle privato, e, dunque, l’impatto ambientale degli smart roads – facilitano questo obiettivo; in spostamenti urbani. tal senso, è opportuno sviluppare modalità di raccolta ed elaborazione di dati di mobilità con metodologie e standard comuni sul territorio nazionale al fine di ridurre i costi di acquisizione e trattamento delle informazioni;
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 27 • i nuovi sviluppi della mobilità richiedono un PUMS in Italia costante aggiornamento della normativa di (Unità) riferimento, a partire dal Codice della Strada, 100 89 trasferendo a regolamenti attuativi (legislazione 90 di secondo livello) le norme di dettaglio, in 80 modo da renderle più facilmente aggiornabili 70 per recepire tali evoluzioni. 60 50 40 Città metropolitane, comuni e associazioni di 33 comuni con più di 100mila abitanti devono redigere 30 25 20 e adottare il Piano di mobilità urbana sostenibile 10 (PUMS) al fine di accedere a finanziamenti statali per infrastrutture destinate al trasporto di massa, 0 Adottato Approvato In redazione come sistemi ferroviari metropolitani, tram e metro. Fonte: Elaborazione PwC su dati di Osservatorio PUMS – Ottobre 2019) Con riferimento alla situazione attuale, si riscontrano, oltre ad un forte ritardo di molte realtà Dalle nostre consultazioni è emerso come il PUMS, nella redazione del Piano, e rilevanti disomogeneità sebbene sia uno strumento utile, contiene di norma anche in termini di contenuti, in ragione delle – nel quadro conoscitivo – una forte base analitica caratteristiche delle specifiche realtà, ma anche sulle caratteristiche della mobilità (soprattutto di di altri fattori, quali le competenze professionali quella passeggeri, mentre meno sviluppato è di a disposizione (all’interno ed all’esterno delle norma l’ambito della city logistics), ma dovrebbe amministrazioni), della base dati di riferimento, e fornire indicazioni più dettagliate sulle necessità, del livello di maturazione delle politiche di settore a modalità e priorità di intervento tenendo in livello locale. considerazione la disomogenea realtà territoriale, e integrando anche più informazioni sulla concreta fattibilità degli interventi (ad esempio in termini di modalità di finanziamento).
28 | Connected Mobility 2018 - 19
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 29 Raccomandazioni sulle priorità di intervento da parte del regolatore 4
30 | Connected Mobility 2018 - 19 Gli elementi raccolti e la nostra visione a riguardo Sulla base delle interviste svolte, dei workshop e portano a pensare che nei prossimi anni la dei momenti di riunione collegiale, sintetizziamo di disponibilità di tecnologie innovative, i piani di seguito le principali e prioritarie indicazioni per le investimento di car maker, fornitori e società tech autorità regolatorie al fine di affrontare il periodo di sul fronte dei veicoli CASE (connessi, autonomi, transizione attuale verso i temi di infrastrutture e shared, elettrici), e l’evoluzione regolamentare mobilità smart: verso una pianificazione più sostenibile della mobilità nei contesti urbani, contribuiranno a • la promozione a livello nazionale di norme ridefinire l’offerta di mobilità portando allo sviluppo comuni, coerenti ed allineate rispetto alla di una user experience del tutto innovativa velocità degli sviluppi tecnologici, anche che incontra anche le crescenti esigenze dei sviluppando maggiormente la regolazione di consumatori per servizi di trasporto più flessibili secondo livello rispetto a quella (es. Codice (in ragione di una maggiore variabilità degli della Strada) che richiede tempi lunghi per ogni spostamenti), integrati e sostenibili. aggiornamento; • lo sviluppo di forme di collaborazione Il mercato dovrà puntare, quindi, all’integrazione (partnership) tra i diversi stakeholder delle varie forme di mobilità facilitandone dell’ecosistema – sia pubblici che privati - contestualmente l’accesso e il pagamento (in ottica per evitare dispersione degli investimenti MaaS, mobility-as-a-service), alla fidelizzazione e giungere a sistemi integrati e standard dell’utente tramite – ad esempio – politiche condivisi; di rewarding di comportamenti virtuosi e alla disponibilità di servizi a valore aggiunto, nonché • una continuità di azioni volte a incentivare all’incremento della sicurezza dal traffico stradale e facilitare la diffusione delle nuove tramite il dialogo tra veicoli ed infrastrutture. tecnologie necessarie a connettere veicoli ed infrastruttura, mantenendo un approccio di neutralità tecnologica tra 5G e G5 in funzione dell’idoneità per gli specifici casi d’uso;
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 31 • un crescente coordinamento a livello nazionale e territoriale nella distribuzione dell’infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici, al fine di assicurare un’adeguata potenza e capillarità della rete elettrica; • una rivisitazione degli incentivi per la mobilità elettrica, volti ad assicurarne una competitività in termini di Total Cost of Ownership e non solo di costi di acquisizione; • la promozione della mobilità intermodale, prevedendo sistemi integrati (sia dal punto di vista fisico che digitale) per favorire la fruizione d’uso integrata da parte degli utenti, e migliorare i flussi di persone nei grandi agglomerati urbani (specialmente attraverso una più efficace integrazione tra il trasporto pubblico locale e soluzioni per il primo ed ultimo miglio come il car sharing); • una maggiore integrazione delle aree urbane nell’ambito di sviluppo delle smart road, anche attraverso una più chiara definizione delle soluzioni e dei target attesi di sviluppo di queste infrastrutture negli atti di pianificazione quali i PUMS (anche integrando in tal senso le Linee Guida ministeriali in materia).
32 | Connected Mobility 2018 - 19 Membri dell’iniziativa Si ringraziano tutti i membri del Giuseppe Macchia, Gruppo di lavoro per i fattivi contributi Vice President Smart Mobility, Eni e e la partecipazione a interviste e incontri: Head of Car&Scooter Sharing Enjoy, ENI/ENJOY Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente, Andrea Manfron, Comune di Milano Segretario Generale, FAI Luca Chiantore, Dirigente Servizio ICT e Smart City, Francesco Lilli, Comune di Modena Head of Advanced Electrical/Electronics, FCA (Centro Ricerche Fiat) Dario Malerba, Team Innovazione @ Turin City Council - Deputy Roberto Riggio, Mayor office for Innovation and Smart City, Head of Unit, 5G-CARMEN Project Manager, Comune di Torino Fondazione Bruno Kessler Maurizio Zaccaria, Andrea Soncin, Smart & Innovative Sales senior manager, Managing Director Italy, Daimler - Mercedes Benz Italia HERE Technologies Andrea Leverano, Roberto Bianca, Managing Director, Osservatorio Smart Road, Team Open Data, DriveNow Ministero Trasporti Pierluigi Zampieri, Donatella Proto, Vehicle Innovation Manager, Direzione Generale per i servizi di comunicazione Ducati Motor Holding elettronica, di radiodiffusione e postali - Divisione II, MISE Alberto Piglia, Head of e-Mobility, Dino Marcozzi, ENEL X Segretario Generale, Motus-E Lucio Tropea, Head of Marketing e-Mobility, Tina Martino, ENEL X Head of Value Proposition and Offering, Omoove
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 33 Paolo Guglielminetti, Ezio Viola, Partner Global Railways & Roads Leader, CEO, PwC Italy The Innovation Group Nicolò Diego Morosi, Elena Vaciago, Senior Associate - Automotive Industry, Associate Research Manager, PwC Italy The Innovation Group Carlo Magni, Carmen Camarca, CEO, Junior Researcher, ReFeel eMobility The Innovation Group Gabriella Favuzza, Francesco Leali, Head of Renault Electric Vehicles, Full Professor, Renault Italy UNIMORE – MASA Valter Gavello, Francesco Guaraldi, Head of Sales and Business Development, Ricercatore, Sinelec – Gruppo GAVIO UNIMORE – MASA Antonio Privitera, Mario Bellotti, Traffic Management Senior Engineer Marketing Strategico Sviluppo Business Big Data, Divisione Engineering, VEM Solutions / Viasat Group Sinelec – Gruppo GAVIO Gianluca Stefanini, Silvia Salemi, 5G Program - Automotive & Transport Sector Lead, Responsabile Marketing, Vodafone Italy Targa Telematics
34 | Connected Mobility 2018 - 19 Si ringraziano anche tutti i membri Gianmarco Giorda, dello Steering Committe che hanno Direttore Generale, indirizzato e supervisionato i lavori: ANFIA Massimiliano Archiapatti, Paolo Guglielminetti, Presidente, Partner, Global Railways & Roads Leader, ANIASA PwC Andrea Cardinali, Mario Nobile, Direttore Generale, Direttore Generale per i Sistemi Informativi e UNRAE Statistici, Ministero dei Trasporti Rita Camporeale, Head of Corporate Payment Systems and Rossella Panero, Services Department, Presidente, ABI TTS Italia Giuseppe D’Acquisto, Enrico Pisino, Funzionario direttivo, Presidente, Autorità Garante Privacy Cluster Trasporti Adolfo De Stefani Cosentino, Roberto Vavassori, Presidente, Presidente, Federauto CLEPA Antonella Galdi, Ezio Viola, CEO, Vice Segretario Generale, Resp. Innovazione e The Innovation Group Sviluppo Tecnologico, ANCI
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