CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC

Pagina creata da Angelo Izzo
 
CONTINUA A LEGGERE
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 1

                                                                                            pwc.com/it

Connected Mobility 2018-19
Risultanze del Gruppo di Lavoro
“Infrastructure for Mobility of Tomorrow:
Smart Roads & Cities”
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
Report realizzato in collaborazione con:

The Innovation Group
Innovating business and organizations through ICT
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
Il presente documento nasce da un’iniziativa ideata da PwC e svolta
congiuntamente a The Innovation Group per raccogliere istanze comuni
ai diversi portatori di interesse con riferimento al tema “Infrastructure for
Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities”.

Si ringraziano Nicolò Diego Morosi, della practice Automotive di PwC,
per il prezioso contributo, e The Innovation Group, nelle persone di Ezio
Viola, Elena Vaciago e Carmen Camarca, per il fattivo supporto nello
svolgimento di questa attività.

La più viva riconoscenza va, inoltre, a tutti i membri dello Steering
Committee e del Gruppo di Lavoro che, a diverso titolo, hanno
indirizzato ed alimentato il dibattito sul tema in oggetto, permettendo il
raggiungimento degli obiettivi per cui questa iniziativa è stata concepita.

Buona lettura,

Paolo Guglielminetti
(Global Railways and Roads Leader)
paolo.guglielminetti@pwc.com
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
1
Executive Summary              7
1.1 Finalità
    dell’iniziativa             8

1.2 Una interpretazione
    del contesto di
    riferimento                 9

1.3 Fattori abilitanti ed
    ostacoli per lo sviluppo
    di infrastrutture a
    supporto della mobilità
    “smart”, elettrica e
    condivisa                  10

1.4 Considerazioni
    conclusive                 12
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
Indice

           2                                 3                          4
Premessa   14   Evoluzione delle                      Raccomandazioni
                infrastrutture                        sulle priorità di
                abilitanti la                         intervento da parte
                mobilità del futuro              17   del regolatore        29

                3.1. Stato dell’arte degli
                     sviluppi smart road         19

                3.2. Dialogo tra veicoli
                                                      Membri
                     e infrastrutture
                     smart road                  21
                                                      dell’iniziativa       32
                3.3. Stato dell’arte delle
                     infrastrutture per la
                     mobilità elettrica          22

                3.4. Evoluzione della
                     shared mobility e delle
                     infrastrutture abilitanti   24

                3.5. Sviluppo e pianificazione
                     della mobilità sostenibile
                     nelle città italiane       26
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
6 | Connected Mobility 2018 - 19
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 7

Executive Summary 1
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
8 | Connected Mobility 2018 - 19

1.1. Finalità
dell’iniziativa
Il documento allegato offre al lettore un resoconto       Attraverso due tavoli di lavoro, uno dei quali
dettagliato delle informazioni generate dal Gruppo        appunto relativo ad “Infrastructure for Mobility of
di Lavoro focalizzato sulle infrastrutture intelligenti   Tomorrow: Smart Roads & Cities”, si è data voce
per la mobilità, nel contesto dell’Iniziativa             agli attori dell’ecosistema della mobilità intelligente,
“Connected Mobility 2018-19”.                             in modo da intercettare e consolidare le migliori
                                                          conoscenze ed esperienze per interpretare
Questo Executive Summary intende sintetizzare a           le trasformazioni del settore, e di formulare e
beneficio del lettore le principali conclusioni che       sintetizzare quindi proposte da rivolgere ai decision
è possibile trarre sul tema in oggetto da parte dei       makers a livello nazionale e locale.
Promotori dell’Iniziativa. In quanto tale, esso non
necessariamente riflette appieno e univocamente           Oltre a condividere una verosimile interpretazione
le posizioni rappresentate dai Partecipanti durante       dell’evoluzione del settore, gli attori coinvolti hanno
i lavori, in quanto i lavori sono stati improntati        potuto quindi instaurare un dialogo pre-competitivo
al pluralismo, e al dibattito aperto e pragmatico         circa priorità e criticità nel percorso che ciascuno
dei temi in oggetto, mentre i Partecipanti hanno          svolgerà indipendentemente per realizzarlo,
liberamente dato la propria adesione in forza di          ed esprimere istanze e auspici comuni per favorire
un invito a partecipare espresso dai Promotori in         lo sviluppo di politiche di settore funzionali ed
ragione della rilevanza del rispettivo punto di vista     efficienti.
rispetto all’oggetto dei lavori.

Giova in apertura ricordare i termini dell’Iniziativa
“Connected Mobility 2018-19”. Si è trattato infatti
di una Iniziativa ideata da PricewaterhouseCoopers
Advisory (“PwC”) e svolta in collaborazione con
The Innovation Group (TIG), congiuntamente
“Promotori”, coordinata attraverso uno Steering
Committee formato ad opera dei Promotori
raggruppando i principali Portatori di Interesse
nazionali relativamente alla mobilità del futuro.
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 9

1.2. Una interpretazione
del contesto di riferimento
L’evoluzione delle esigenze e dei comportamenti                 La gestione “smart” delle reti viarie è funzionale
di mobilità è accompagnata da uno sviluppo                      anche alla piena abilitazione ed a supportare
tecnologico molto rapido, che da un lato va                     l’efficientamento dei nuovi modelli di servizio sopra
incontro a tali necessità (legate ad esempio                    accennati, in quanto – ad esempio – la sostenibilità
all’esigenza di disporre di soluzioni di trasporto più          economica e l’affidabilità dei servizi di mobilità
flessibili, in funzione di una domanda di mobilità              condivisi crescono al migliorare della prevedibilità
sempre meno caratterizzata da spostamenti                       delle condizioni di traffico e di sosta. I veicoli
sistematici), dall’altro pone anche nuove                       connessi, del resto, in costante comunicazione
problematiche la cui soluzione è indispensabile                 tra di loro e con l’esterno, possono costituire dei
per passare da un’innovazione abilitante ad un                  sensori sullo stato delle strade, sul traffico, sulle
deployment su larga scala, in uno scenario di                   condizioni di viabilità.
crescente eterogeneità in termini di tipologie di
veicoli e di servizi per la mobilità.                           Oggi i gestori delle strade e le municipalità
                                                                hanno ed avranno sempre di più a disposizione
Per quanto riguarda le infrastrutture stradali,                 le soluzioni per incrementare la sicurezza delle
ad esempio, vi è già oggi la coesistenza, che                   infrastrutture, ottimizzare i sistemi di gestione del
pensiamo sarà ancora maggiore nei prossimi anni,                traffico e delle emergenze stradali. Lo sviluppo di
di veicoli connessi - e in un prossimo futuro quelli            tali sistemi trova spazio, in modo crescente, anche
a guida autonoma - e auto convenzionali, in un                  negli atti di pianificazione sulla mobilità urbana.
contesto normativo da ripensare radicalmente.
Vanno resi disponibili – inoltre – sistemi di                   Questo quadro promettente deve però ora
alimentazione diversi, con la necessità di                      confrontarsi con la necessità di evolvere dalla fase
attrezzare le reti con adeguate infrastrutture di               di test, progetti pilota e soluzioni su piccola scala
approvvigionamento di carburanti alternativi, a                 (e quindi con impatto ridotto sulla mobilità nel suo
partire dall’elettrico. I modelli di servizio non sono          complesso) a piani di deployment più ambiziosi,
più basati sulla dicotomia auto privata / trasporto             con chiari target sia in termini fisici (es. sviluppo e
pubblico, ma vedono la crescente disponibilità di               qualità delle smart roads, capillarità e tipologia dei
soluzioni legate alla condivisione dei mezzi, quali il          punti di ricarica elettrica, quota del parco di veicoli
ride hailing, il car sharing ed il car pooling.                 elettrici) sia di impatto (riduzione della congestione
                                                                e della incidentalità, quota di mercato della sharing
Per affrontare la sfida di questo scenario                      mobility, ecc.), ed azioni coerenti a livello di regole
evolutivo, un filone di analisi e ricerca è quello              e politiche di settore, per realizzarli.
dell’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti,
per garantire maggiore sicurezza a tutti gli utenti
della strada e nuovi livelli di efficienza nella
manutenzione delle strade e nella gestione di
aspetti critici come incidentalità, congestione e
sostenibilità ambientale.
CONNECTED MOBILITY 2018-19 - RISULTANZE DEL GRUPPO DI LAVORO "INFRASTRUCTURE FOR MOBILITY OF TOMORROW: SMART ROADS & CITIES" - PWC
10 | Connected Mobility 2018 - 19

1.3. Fattori abilitanti ed
ostacoli per lo sviluppo di
infrastrutture a supporto
della mobilità “smart”,
elettrica e condivisa

Le funzionalità future in corso di sviluppo nel            Dal punto di vista tecnologico, inoltre, aspetto
settore delle Smart Road sono indirizzate non              cruciale nello sviluppo delle smart roads riguarda le
solo a fornire servizi avanzati ai conducenti, ma          modalità di comunicazione tra i veicoli e tra essi
soprattutto a garantire una gestione più efficiente        e le infrastrutture viarie. Si confrontano da un lato
e un monitoraggio assiduo della condizione della           la soluzione ITS G5, maggiormente sperimentata
circolazione e delle infrastrutture viarie, al fine        e proposta dalle norme europee, che richiede una
di migliorare la sicurezza e l’affidabilità della          infrastruttura dedicata a carico del gestore e si
mobilità su strada. Gli sviluppi delle Smart Road          basa sulla comunicazione “di prossimità” (Wi-Fi),
possono concorrere – inoltre – a rendere possibile         ed il 5G, il cui sviluppo è a carico degli operatori
un più ampio sviluppo del MaaS (mobility-as-a-             di telecomunicazione ed è suscettibile di rendere
service), ossia di piattaforme digitali per ricevere       possibili volumi di dati e velocità di trasmissione
informazioni in tempo reale sulle diverse soluzioni        molto superiori, ma non è immediatamente
integrate di mobilità, e quindi scegliere ed               disponibile sul territorio. Non vi è unanimità sulla
acquistare la più idonea.                                  funzionalità del 5G come tecnologia più adatta per
                                                           ogni caso d’uso ma è stata rilevata l’opportunità
L’Italia è tra i primi Paesi al mondo ad aver              di una coesistenza delle due in accordo con il
normato, con il Decreto Smart Road di febbraio             principio di neutralità tecnologica.
2018, i requisiti minimi delle Smart Road
domestiche e ad aver promosso la sperimentazione           Per quanto riguarda la mobilità elettrica, pur in
su strada pubblica dei veicoli connessi. Sono state        presenza di trend di incremento della quota di
svolti diversi progetti pilota per l’infrastrutturazione   mercato, si rilevano tassi di sviluppo inferiori a
di corridoi per i veicoli connessi ed autonomi, con        quelli preconizzati ad inizio millennio. Se infatti
il coinvolgimento di gestori stradali, enti locali,        il progresso tecnologico (in termini di autonomia
costruttori e centri di ricerca.                           ed efficienza dei veicoli), gli incentivi economici,
                                                           l’estensione graduale delle reti di punti di ricarica
Va ora affrontato il nodo della scalabilità                hanno contribuito ad una maggior diffusione dei
dei progetti pilota e dei test, in servizi con             veicoli elettrici, permangono ancora numerosi
maggior raggio di diffusione, superando non                elementi frenanti da superare.
solo eventuali ostacoli di natura regolatoria, ma
anche sviluppando soluzioni dotate di una propria
sostenibilità economica.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 11

Una maggiore accelerazione si potrebbe                         Anche per aumentare la diffusione della shared
raggiungere rendendo ad esempio più semplici ed                mobility gioca un ruolo importante lo sviluppo
omogenee le norme per l’installazione dei punti                di infrastrutture abilitanti, quali la disponibilità di
di ricarica e, lato fornitori di energia, garantendo           sensoristica stradale, in grado di rilevare gli stalli
adeguata potenza e capacità energetica, e                      per il posteggio liberi e quindi ridurre i tempi di
distribuendo i punti di ricarica sul territorio in             ricerca (tema essenziale per i servizi free floating),
funzione della frequenza attesa di ricarica, e                 e la creazione di nodi di interscambio con le linee
della tipologia di utilizzo da parte dei guidatori.            di forza del TPL, da integrare con altre azioni, quali
Occorre inoltre rivedere gli incentivi all’acquisto            politiche che disincentivino l’utilizzo dell’auto privata
di veicoli valutando l’effettiva convenienza in                nelle città e che premino, invece, i comportamenti
termini di Total Cost of Ownership, ed integrare               di mobilità più virtuosi, l’incentivazione ad una
le strategie per favorire la mobilità elettrica nelle          maggiore estensione del perimetro di servizio
politiche di evoluzione dell’intero ecosistema della           delle soluzioni condivise, nonché la diffusione
mobilità, con precisi obiettivi di decarbonizzazione           di piattaforme di mobilità che favoriscano
non solo rivolti alle flotte private, ma anche                 l’informazione e l’acquisizione integrata delle
all’ammodernamento ed elettrificazione dei mezzi               soluzioni di sharing e degli altri servizi di trasporto.
del trasporto pubblico locale.
                                                               Nel quadro evolutivo tracciato, le forme di mobilità
Tra le nuove forme di mobilità, la disponibilità di            alternative assumono un ruolo significativo qualora
veicoli condivisi è ritenuta elemento fondamentale             il loro contributo per il raggiungimento di una
per lo sviluppo e l’affermazione dei nuovi modelli,            mobilità più sostenibile ed efficiente acquisisca
anche se oggi assicurano una quota ancora                      specifica centralità nella pianificazione della
modesta degli spostamenti. La propensione delle                mobilità urbana, sia in termini di azioni per
persone alla shared mobility in Italia ha, peraltro,           consentirne la stabilizzazione ed espansione ad
una percentuale molto elevata, e l’analisi “Five               ambiti territoriali via via crescenti, sia per favorirne
Trends Transforming the Automotive Industry” di                l’integrazione con i mezzi di trasporto tradizionali,
PwC prevede che la quota possa arrivare sino al                ed in particolare con il trasporto pubblico locale,
35% entro il 2030. In tutta evidenza, tra l’altro, la          come rilevato nella sezione precedente.
mobilità condivisa rappresenta anche un driver per             La promozione di soluzioni intermodali appare,
accelerare i trend di sviluppo dei veicoli elettrici,          in tal senso, essere la chiave per ridurre il traffico
connessi ed autonomi.                                          privato e, dunque, l’impatto ambientale degli
                                                               spostamenti urbani.
12 | Connected Mobility 2018 - 19

                                                          1.4. Considerazioni
                                                          conclusive
Una efficace pianificazione beneficia di dati             Gli elementi raccolti e la nostra visione a riguardo
esaustivi ed aggiornati, e la disponibilità di nuove      portano a pensare che nei prossimi anni la
fonti di dati – quali quelli della telefonia mobile,      disponibilità di tecnologie innovative, i piani di
della scatole nere dei veicoli stradali ed in futuro      investimento di car maker, fornitori e società tech
dalle Smart Roads – facilitano questo obiettivo;          sul fronte dei veicoli CASE (connessi, autonomi,
in tal senso, si ritiene opportuno promuovere lo          shared, elettrici), e l’evoluzione regolamentare
sviluppo di modalità di raccolta ed elaborazione di       verso una pianificazione più sostenibile della
dati di mobilità con metodologie e standard comuni        mobilità nei contesti urbani, contribuiranno a
sul territorio nazionale al fine di ridurre i costi di    ridefinire l’offerta di mobilità portando allo sviluppo
acquisizione e trattamento delle informazioni.            di una user experience del tutto innovativa
                                                          che incontra anche le crescenti esigenze dei
Per quanto riguarda i piani di mobilità urbana            consumatori per servizi di trasporto più flessibili
sostenibile (PUMS) che città metropolitane, comuni        (in ragione di una maggiore variabilità degli
e associazioni di comuni con più di 100mila               spostamenti), integrati e sostenibili.
abitanti devono redigere e adottare per accedere
ai finanziamenti per le infrastrutture di trasporto       Il mercato dovrà puntare, quindi, all’integrazione
di massa, dalle nostre consultazioni è emerso che         delle varie forme di mobilità facilitandone
si tratta di strumenti utili, ma talora più focalizzati   contestualmente l’accesso e il pagamento (in ottica
sull’analisi delle caratteristiche della mobilità, e      MaaS, mobility-as-a-service), alla fidelizzazione
non sempre sufficientemente altrettanto dettagliati       dell’utente tramite – ad esempio – politiche
in termini di necessità, modalità e priorità di           di rewarding di comportamenti virtuosi e alla
intervento.                                               disponibilità di servizi a valore aggiunto, nonché
                                                          all’incremento della sicurezza dal traffico stradale
                                                          tramite il dialogo tra veicoli ed infrastrutture.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 13

In termini di sviluppo della regolazione e delle
politiche di settore, gli orientamenti chiave
proposti dal tavolo sono rivolte a rendere possibile
il deployment delle soluzioni di smart mobility
su scala più ampia, definendo ove occorre
target più precisi (anche a livello di strumenti
di pianificazione quali i PUMS) ed un maggior
coordinamento sia livello nazionale sia territoriale,
tanto per lo sviluppo delle smart roads, quanto
in termini di decarbonizzazione, e indirizzando
azioni specifiche per la sostenibilità economica
delle nuove soluzioni, anche rendendo più efficaci
gli incentivi esistenti (es. per la mobilità elettrica).
Per fare questo si ritengono indispensabili
norme comuni, coerenti ed allineate rispetto
alla velocità degli sviluppi tecnologici ed una
crescente collaborazione tra i diversi stakeholder
dell’ecosistema per ottimizzare gli investimenti e
giungere a sistemi integrati e standard condivisi,
pur mantenendo un approccio di neutralità
tecnologica ove necessario in funzione dell’idoneità
per gli specifici casi d’uso.
14 | Connected Mobility 2018 - 19

                                    Premessa 2
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 15

L’evoluzione della mobilità è un tema di grande                  Parlando di sviluppi relativi alle infrastrutture
attualità e d’impatto potenzialmente straordinario               del domani, in grado di abilitare i nuovi modelli
su componenti cardine dell’economia nazionale.                   di Smart Mobility, sono stati indagati nel corso
In questo contesto di grandi trasformazioni e                    degli incontri lo stato dell’arte e le prospettive per
incertezze ancora diffuse sui nuovi modelli di                   gli ambiti delle smart road italiane e del dialogo
business e sui futuri protagonisti del settore della             V2X/V2I tra veicoli e infrastrutture, della mobilità
Smart & Connected Mobility, PwC e The Innovation                 elettrica e condivisa, degli sviluppi urbani della
Group hanno dato vita all’iniziativa “Connected                  mobilità, anche nella loro declinazione in atti di
Mobility 2018/19”. Ambizione dell’iniziativa è                   programmazione quali i Piani Urbani per la Mobilità
quella di offrire ai protagonisti del cambiamento                Sostenibile nelle città (PUMS).
un’occasione privilegiata per instaurare un
dialogo circa priorità e criticità nel percorso che              Le evoluzioni in corso in questi ambiti portano
ciascuno svolgerà poi indipendentemente, per                     con sé notevoli benefici per la user experience del
esprimere istanze e auspici comuni tra gli operatori             guidatore, e più in generale di tutti fruitori di servizi
dell’ecosistema da rivolgere a chi ha le più agli                per la mobilità, ma richiedono che siano soddisfatti
sviluppi previsti del settore.                                   una serie di prerequisiti fondamentali, e che siano
                                                                 rimossi degli ostacoli. In ultima analisi, dalle
Le modalità di lavoro dell’iniziativa hanno                      considerazioni sullo scenario evolutivo e sui relativi
incluso riunioni collegiali, workshop ed interviste              fattori abilitanti emergono le raccomandazioni da
individuali ai partecipanti ai due Tavoli di lavoro,             rivolgere ai policy makers ed ai regolatori sulle
che per quest’anno sono stati focalizzati sui                    priorità di intervento, elementi che, riportati nel
temi: “Monetizing Connected Car Data” ed                         presente documento, rappresentano le istanze del
“Infrastructure for the Mobility of Tomorrow: Smart              gruppo di lavoro.
Roads and Cities”. Interviste individuali sono servite
a raccogliere i singoli contributi, mantenendo la
riservatezza e cercando di raccogliere indicazioni
funzionali a un dialogo di natura precompetitiva.

Il presente White Paper riporta in sintesi i risultati i
risultati ottenuti dai lavori del secondo tavolo.
16 | Connected Mobility 2018 - 19
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 17

Evoluzione delle
infrastrutture
abilitanti la mobilità
del futuro             3
18 | Connected Mobility 2018 - 19

L’evoluzione delle esigenze e dei comportamenti          La gestione “smart” delle reti viarie è funzionale
di mobilità è accompagnata da uno sviluppo               anche alla piena abilitazione ed a supportare
tecnologico molto rapido, che da un lato va              l’efficientamento dei nuovi modelli di servizio sopra
incontro a tali necessità (legate ad esempio             accennati, in quanto – ad esempio – la sostenibilità
all’esigenza di disporre di soluzioni di trasporto più   economica e l’affidabilità dei servizi di mobilità
flessibili, in funzione di una domanda di mobilità       condivisi crescono al migliorare della prevedibilità
sempre meno caratterizzata da spostamenti                delle condizioni di traffico e di sosta. I veicoli
sistematici), dall’altro pone anche nuove                connessi, del resto, in costante comunicazione
problematiche la cui soluzione è indispensabile          tra di loro e con l’esterno, possono costituire dei
per passare da un’innovazione abilitante ad un           sensori sullo stato delle strade, sul traffico, sulle
deployment su larga scala, in uno scenario di            condizioni di viabilità.
crescente eterogeneità in termini di tipologie di
veicoli e di servizi per la mobilità.                    Oggi i gestori delle strade e le municipalità
                                                         hanno ed avranno sempre di più a disposizione
Per quanto riguarda le infrastrutture stradali,          le soluzioni per incrementare la sicurezza delle
ad esempio, vi è già oggi la coesistenza, che            infrastrutture, ottimizzare i sistemi di gestione del
pensiamo sarà ancora maggiore nei prossimi anni,         traffico e delle emergenze stradali. Lo sviluppo di
di veicoli connessi - e in un prossimo futuro quelli     tali sistemi trova spazio, in modo crescente, anche
a guida autonoma - e auto convenzionali, in un           negli atti di pianificazione sulla mobilità urbana.
contesto normativo da ripensare radicalmente.
Vanno resi disponibili – inoltre – sistemi di            Nei prossimi capitoli sono riportati i risultati del
alimentazione diversi, con la necessità di               Gruppo di Lavoro sulle “Infrastrutture per la
attrezzare le reti con adeguate infrastrutture di        Mobilità del Futuro” in termini di stato dell’arte delle
approvvigionamento di carburanti alternativi, a          stesse, problematiche individuate, segnalazioni
partire dall’elettrico. I modelli di servizio non sono   di ambiti più critici e possibili strategie da seguire
più basati sulla dicotomia auto privata / trasporto      per la risoluzione dei problemi associati a questi
pubblico, ma vedono la crescente disponibilità di        sviluppi.
soluzioni legate alla condivisione dei mezzi, quali il
ride hailing, il car sharing ed il car pooling.

Per affrontare la sfida di questo scenario
evolutivo, un filone di analisi e ricerca è quello
dell’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti,
per garantire maggiore sicurezza a tutti gli utenti
della strada e nuovi livelli di efficienza nella
manutenzione delle strade e nella gestione di
aspetti critici come incidentalità, congestione e
sostenibilità ambientale.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 19

3.1. Stato dell’arte
degli sviluppi smart road

Le strade devono avere dei requisiti funzionali                      -    copertura 5G per poter consentire il
minimi per essere definite “Smart Road”:                                  transito dei veicoli a guida autonoma
devono essere dotate di sistemi che abilitino il                          (con crescenti livelli di autonomia).
monitoraggio da remoto con sensori e piattaforme
                                                               •    Il progetto “5G-Carmen”, coordinato dalla
dedicate per verificare in tempo reale le condizioni
                                                                    Fondazione Bruno Kessler di Trento con la
del traffico, le condizioni meteo, nonché le
                                                                    partecipazione di altri 25 partner, finanziato
condizioni strutturali dell’infrastruttura.
                                                                    dalla UE e volto a creare un corridoio digitale
L’Italia è tra i primi Paesi al mondo ad aver
                                                                    lungo i 600 chilometri di autostrada tra Monaco
normato, con il Decreto Smart Road di febbraio
                                                                    e Bologna. Basato sulla sperimentazione
2018, i requisiti minimi delle Smart Road
                                                                    della tecnologia 5G, servirà a testare come
domestiche e ad aver promosso la sperimentazione
                                                                    ottenere una migliore risposta in termini di
su strada pubblica dei veicoli connessi.
                                                                    velocità di scambio di dati e tempi di reazione
In tale ambito, le prime sperimentazioni svolte
                                                                    dell’infrastruttura di rete per l’implementazione
in Italia hanno riguardato ad oggi:
                                                                    di veicoli connessi, cooperativi e automatizzati
                                                                    di nuova generazione.
•   Connettività V2V, V2I, V2X;
                                                               •    Il progetto MASA, Modena Automotive Smart
•   Guida assistita con obiettivo finale di guida
                                                                    Area, nato con l’obiettivo di sviluppare un’area
    autonoma;
                                                                    urbana da utilizzare per la sperimentazione
•   Connettività 5G;                                                dei veicoli di nuova generazione (con la
•   Raccolta e analisi di dati legati alla mobilità ed              partecipazione di 3 attori principali - il
    ai flussi di traffico.                                          Comune di Modena, l’Università di Modena
                                                                    e la Maserati - a cui si sono uniti altri
Riportiamo di seguito le principali iniziative inerenti             partner, tra cui l’Autodromo di Modena) per
le Smart Road avviate in Italia:                                    studiare i veicoli autonomi in un ambiente
•   ANAS ha avviato nel 2016 un programma                           privato. L’area MASA si è quindi attrezzata
    finanziato per infrastrutture intelligenti per                  per offrire competenze e infrastrutture
    le arterie stradali sotto sua concessione                       abilitanti i test e quindi una “certificazione
    (A2, tratto Roma-Fiumicino, tratto Palermo-                     sul campo”. In questo modo car maker,
    Catania). Il programma prevede di dotare le                     componentisti e altri ricercatori potranno
    strade con:                                                     provare i sistemi da portare nei prossimi anni
                                                                    su un mercato che, come emerge anche dagli
    -    colonnine Wi-Fi nelle aree di parcheggio e
                                                                    sviluppi internazionali, sta evolvendo molto
         di ristorazione delle autostrade.
                                                                    rapidamente.
    -    sensori per scambio di informazioni tra i
         veicoli, e tra veicoli e infrastrutture
20 | Connected Mobility 2018 - 19

•    A Torino è stato firmato il Protocollo di            Le funzionalità future sviluppate in ambito Smart
     Intesa tra il Comune, FCA e altri 13 partner         Road saranno indirizzate non solo a fornire servizi
     per la sperimentazione dell’auto a guida             avanzati ai conducenti, ma soprattutto a garantire
     autonoma di livello 3 e, con l’autorizzazione        una gestione più efficiente e un monitoraggio
     del Ministero dei Trasporti, è partita la prima      assiduo della condizione della circolazione e
     sperimentazione, che sarà condotta dalla             delle infrastrutture viarie, al fine di migliorare la
     VisLab, un’azienda italiana nata alla fine           sicurezza e l’affidabilità della mobilità su strada.
     degli anni ’90 come spin-off della Facoltà di
     Ingegneria dell’Università di Parma.                 Gli sviluppi delle Smart Road possono concorrere
                                                          – inoltre – a rendere possibile un più ampio
•    Le sperimentazioni della mobilità connessa
                                                          sviluppo del MaaS (mobility-as-a-service), ossia
     con 5G (quello che ad oggi è visto come
                                                          di piattaforme digitali per ricevere informazioni
     standard di riferimento per i servizi futuri di
                                                          in tempo reale sulle diverse soluzioni integrate
     questo tipo, in grado di abilitare segnalazioni
                                                          di mobilità, e quindi scegliere ed acquistare la
     in tempo reale tra oggetti in reciproco
                                                          più idonea; tali piattaforme infatti necessitano
     movimento e connettività sicura per situazioni
                                                          di informazioni in tempo reale delle condizioni
     in cui è in gioco la sicurezza stessa delle
                                                          di circolazione (e quindi dei tempi di viaggio)
     persone) stanno anche avvenendo in varie
                                                          sulla rete stradale che ovviamente impattano sul
     città italiane: Bari, L’Aquila e Milano. A Bari il
                                                          livello di servizio, oltre che del traffico privato,
     5G sarà usato per testare servizi relativi alla
                                                          anche delle soluzioni di car sharing e del TPL su
     sicurezza e al controllo di merci ed accessi.
                                                          strada. Rimane cruciale (e non sempre agevole)
     A L’Aquila è in corso un progetto dedicato ai
                                                          assicurare la scalabilità dei progetti pilota e dei
     veicoli connessi e autonomi che utilizza veicoli
                                                          test, in servizi su ampia scala, superando non
     Ducato di FCA. A Milano con Vodafone sono
                                                          solo eventuali ostacoli di natura regolatoria, ma
     in corso test relativi a un sistema di pubblica
                                                          anche sviluppando soluzioni dotate di una propria
     sicurezza (attraverso videocamere veicolari
                                                          sostenibilità economica.
     mobili connesse) e consegne dell’ultimo miglio
     tramite Yape, il veicolo elettrico ultraleggero a
     guida autonoma di e-Novia.

•    L’Osservatorio Tecnico per le Smart Road e i
     veicoli autonomi e connessi, istituito dal MIT
     con il decreto Smart Road, si pone l’obiettivo
     di comprendere i gap normativi e farli presente
     agli Organi di competenza per colmare
     eventuali lacune.
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 21

3.2. Dialogo tra veicoli e
infrastrutture smart road

Sulle modalità con cui i veicoli comunicheranno                Appare evidente che il 5G – una volta disponibile
tra loro e con le infrastrutture viarie è in corso             - cambierà radicalmente l’architettura tecnologica
un ampio dibattito. Le norme europee hanno                     per l’erogazione di servizi pensati per la mobilità,
introdotto la tecnologia ITS G5 (Wi-Fi) per rendere            con performance in termini di velocità di
smart le infrastrutture e permettere il dialogo tra            trasmissione e di volumi di dati superiori rispetto
le stesse ed i veicoli. Il DSRC – Data Short Range             al Wi-Fi. Tuttavia, considerando che potranno
Communication – o ITS G5, è stata la tecnologia                essere necessari ancora alcuni anni prima che si
impiegata nelle sperimentazioni condotte finora                raggiunga una copertura 5G adeguata, e che non vi
e sulla quale diversi car maker hanno investito                è unanimità sulla sua funzionalità come tecnologia
in sviluppo. Tuttavia, questa presenta dei limiti,             più adatta per ogni caso d’uso, alcuni stakeholders
specialmente con riferimento alla guida autonoma               rilevano l’opportunità di una coesistenza delle
in condizioni di traffico elevato, o quando la                 due in accordo con il principio di neutralità
copertura della rete garantita dall’infrastruttura             tecnologica.
dedicata non è completa. L’alternativa a questo
approccio, sostenuta dagli operatori telco ed altri
stakeholder - raggruppati nella 5G Automotive
Association (5GAA) – è la tecnologia Cellular
Vehicle-to-Everything (C-V2X) basata su reti 5G.

Una differenza sostanziale tra le due tecnologie
risiede nell’infrastrutturazione delle strade: il
Wi-Fi ITS G5 richiede un’infrastruttura dedicata
solamente a questo caso d’uso, e presuppone
che il gestore dell’infrastruttura stradale si prenda
carico sia dell’implementazione della soluzione di
connettività, sia della sua manutenzione nel tempo,
mentre la rete 5G sarà installata e gestita dagli
operatori telco.
22 | Connected Mobility 2018 - 19

3.3. Stato dell’arte
delle infrastrutture
per la mobilità elettrica

ACEA, l’associazione che rappresenta le case                                              A facilitare la prossima diffusione dei veicoli a
automobilistiche in Europa, riporta che nel 2018                                          batteria ci sono diversi fattori:
sono stati venduti in Italia c. 9.700 veicoli elettrici,
pari allo 0,5% del mercato totale.                                                        •      gli avanzamenti tecnologici riguardanti
                                                                                                 l’efficienza dei powertrain, il progressivo calo
Percentuali più elevate sono state registrate negli                                              dei costi delle batterie e la maggiore durata
altri principali mercati europei - Spagna (0,9%),                                                delle stesse;
Germania (2,0%), Francia (2,1%), Inghilterra (2,5%)
                                                                                          •      l’introduzione di incentivi economici per
- mentre Svezia e Norvegia rimangono i riferimenti
                                                                                                 l’acquisto di auto a basso impatto ambientale,
con una quota oltre il 5% e 10%, rispettivamente.
                                                                                                 e le limitazioni alla circolazione di quelli
                                                                                                 che emettono quantità elevate di particolati
I progressi registrati nell’ambito della mobilità
                                                                                                 inquinanti;
elettrica fanno prevedere un incremento della
quota di mercato di questo segmento, anche se                                             •      il graduale sviluppo delle reti di punti di ricarica
sinora i tassi di sviluppo sono stati inferiori a quelli                                         pubblici. Prendendo come esempio il piano di
preconizzati ad inizio millennio.                                                                sviluppo di Enel X, ad oggi sono stati installati
                                                                                                 oltre 5.000 punti di ricarica pubblici (2 prese per
                                                                                                 ogni colonnina) in tutta Italia, con l’obiettivo è di
                                                                                                 arrivare a 10.000 entro il 2019. Entro il 2020 è
                                                                                                 prevista l’installazione di 14mila punti di ricarica,
                                                                                                 che saliranno a 28mila entro il 2022;

                                                                                          •      l’avvio di partnership tra privati e la pubblica
                                                                                                 amministrazione per l’installazione di punti di
                                                                                                 ricarica in parcheggi, garage e spazi privati ad
                                                                                                 accesso pubblico.

1 | ACEA, Interactive map: Correlation between uptake of electric cars and GDP in the EU, 06/05/2019
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 23

Tuttavia, permangono degli elementi che invece                  •    la distribuzione della rete di ricarica sul
ancora oggi limitano la diffusione della mobilità                    territorio in funzione della frequenza attesa di
elettrica:                                                           ricarica, e della tipologia di utilizzo da parte dei
                                                                     guidatori;
•   le difficoltà burocratiche e tecniche che
                                                                •    tempi di sviluppo e time to market più rapidi
    talora rallentano la posa delle colonnine per
                                                                     nella filiera di settore, in ragione dell’elevato
    la ricarica di veicoli elettrici (ad esempio
                                                                     tasso di obsolescenza tecnologica al quale
    regolamenti comunali disomogenei);
                                                                     sono soggetti i veicoli elettrici;
•   la (sinora) limitata domanda di mercato:
                                                                •    l’integrazione delle strategie per favorire la
    nel breve periodo il costo iniziale d’acquisto
                                                                     mobilità elettrica in termini di evoluzione
    dell’auto elettrica, che riflette un mercato
                                                                     dell’intero ecosistema della mobilità, giacché
    ancora poco maturo, continua a frenarne la
                                                                     la mobilità elettrica si coniuga agevolmente
    diffusione;
                                                                     con i nuovi modelli di utilizzo, fatti di
•   la constatazione che gli incentivi all’acquisto                  condivisione dei veicoli e promozione della
    non sono sufficienti poiché i benefici per                       intermodalità;
    il potenziale guidatore del veicolo elettrico
                                                                •    la definizione di precisi target di
    devono riguardare anche il costo di utilizzo
                                                                     decarbonizzazione a livello di policy making:
    e mantenimento dello stesso (e quindi la
                                                                     in Italia – infatti – pur in presenza delle
    convenienza in termini di Total Cost of
                                                                     competenze industriali necessarie per garantire
    Ownership – TCO), senza che ci siano
                                                                     la trasformazione alla mobilità elettrica, manca
    ripercussioni nella fruizione dello stesso.
                                                                     una politica per de-carbonizzare i trasporti
                                                                     quanto prima, con un target temporale definito,
Per colmare i fattori ostacolanti le dinamiche di                    anche attraverso politiche di incentivazione
evoluzione del segmento evidenziati sopra, il tavolo                 basate sulla monetizzazione dei benefici
di lavoro ha fatto emergere l’opportunità di agire sulle             ambientali al fine di accelerare il rinnovamento
seguenti leve:                                                       del parco circolante più datato;

                                                                •    l’implementazione di politiche più ambiziose
•   il potenziamento della rete elettrica, non solo
                                                                     per l’ammodernamento ed elettrificazione
    con riferimento alla diffusione dell’infrastruttura
                                                                     dei mezzi TPL (trasporto pubblico locale),
    di ricarica, ma anche alla disponibilità di
                                                                     per esigenze di sostenibilità ambientale ed
    potenza e capacità energetica, eventualmente
                                                                     efficienza complessiva del sistema.
    raggiungibile anche tramite l’adozione di
    soluzioni di smart charging e V2G
    (vehicle to grid);
24 | Connected Mobility 2018 - 19

3.4. Evoluzione della
shared mobility e delle
infrastrutture abilitanti

I veicoli ed i mezzi condivisi sono elementi                            Il 19%, invece, abbandonerà il veicolo di proprietà
fondamentali per lo sviluppo e l’affermazione                           a causa del costo di esercizio eccessivo.
dei nuovi modelli di mobilità. Le città italiane,
specialmente quelle di maggiori dimensioni,                             Attualmente in Europa meno dell’1% degli
soffrono di un eccessivo inquinamento e traffico                        spostamenti è effettuato con servizi di mobilità
legato al significativo ricorso ai mezzi privati,                       condivisa (con punte del 2-2,5% nelle realtà urbana
specialmente dove l’offerta del trasporto pubblico è                    dove queste soluzioni sono più diffuse), ma l’analisi
carente ed inadeguata.                                                  “Five Trends Transforming the Automotive Industry”
                                                                        di PwC2 prevede che la quota possa arrivare al
Oltre alle auto di proprietà, le persone possono                        10% del chilometraggio percorso entro la seconda
usufruire di forme di trasporto alternative, non solo                   metà del 2020, e sino al 35% entro il 2030.
pubbliche, ma anche individuali (come ride hailing,
car pooling, car sharing, ecc.).
                                                                        In key markets, autonomous and shared driving
                                                                        will increase annual vehicle mileage by 2030
Secondo una ricerca di IPSOS del 2018, le auto
di proprietà rimangono inutilizzate per circa il
                                                                                Autonomous
96% del tempo. Avendo premesso ciò, appare
                                                                          Europe
                                                                                                                             40%
evidente che le nuove tecnologie, abilitando forme                        US
                                                                                                                       36%
di mobilità alternative e condivise, condurranno                          China
                                                                                                                                            50%
ad un cambiamento del mix di vendite tra privati e                              Shared
noleggi a breve-medio termine, in considerazione                          Europe
                                                                                                                      35%
di una maggiore convenienza economica rispetto                            US
                                                                                                                    34%
                                                                          China
al veicolo di proprietà. Guardando alla propensione                                                                                   46%

delle persone alla shared mobility l’Italia ha fatto                    Fonte: Pwc, Five Trends Transforming The Automotive Industry, 2017 – 2018

registrare una percentuale molto elevata (49%) di
persone che ritengono che questa forma di mobilità
                                                                        In tutta evidenza, tra l’altro, la mobilità condivisa
potrebbe presto sostituire l’auto di proprietà in
                                                                        rappresenta anche un driver per accelerare i
ragione di una maggiore convenienza economica,
                                                                        trend di sviluppo dei veicoli elettrici, connessi
mentre solo il 32% degli intervistati non cambierà
                                                                        ed autonomi.
le proprie abitudini in termini di mobilità.

2 | Five trends transforming the Automotive Industry, PwC, marzo 2018
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 25

In tutta evidenza, tra l’altro, la mobilità condivisa           Anche l’offerta, come sopra detto, incontra degli
rappresenta anche un driver per accelerare i                    ostacoli nell’aggredire il business in maniera più
trend di sviluppo dei veicoli elettrici, connessi               robusta, in quanto:
ed autonomi.
                                                                •    la sostenibilità economica è difficile da
Le principali barriere che finora hanno limitato la                  raggiungere per gli operatori in conseguenza
diffusione della shared mobility, riguardano sia la                  dell’elevato investimento iniziale, nonché per i
domanda che l’offerta dei servizi. Con riferimento                   costi operativi e di mantenimento del servizio,
alla prima, riportiamo di seguito i principali fattori:              soprattutto al decrescere della densità della
                                                                     popolazione che impatta direttamente sui
•   la limitata conoscenza del servizio,                             potenziali noleggi;
    soprattutto nelle fasce d’età dei meno giovani;
                                                                •    la regolamentazione del vehicle sharing
•   la diffusione disomogenea (concentrata                           (anche nelle sue diverse declinazioni)
    tipicamente nelle aree centrali ed a maggiore                    insufficiente ed eterogenea non permette un
    densità abitativa) e la disponibilità limitata                   pieno dispiegarsi del potenziale del servizio.
    dei veicoli all’interno del perimetro urbano
    stabilito;
                                                                Un impulso significativo nell’ampliamento del
•   i vincoli logistici nel caso di car-sharing                 riscorso alla mobilità condivisa potrebbe derivare
    station-based, e difficoltà di posteggio nel                – oltre che dalla rimozione dei suddetti ostacoli –
    caso dei servizi free-floating;                             anche da alcuni fattori abilitanti quali:
•   l’attrattività variabile del car sharing in
                                                                •    lo sviluppo della sensoristica stradale, in
    funzione della conformazione della città e del
                                                                     grado di rilevare gli stalli per il posteggio liberi
    comportamento dei cittadini (sia per utilizzo
                                                                     e quindi ridurre i tempi di ricerca.
    rispettoso dell’asset, che della sensibilità
    “green”, e della utilità percepita).                        •    lo sviluppo di politiche che disincentivino
                                                                     l’utilizzo dell’auto privata nelle città e che
                                                                     premino, invece, i comportamenti di mobilità
                                                                     più virtuosi;

                                                                •    una maggiore integrazione con le reti di
                                                                     trasporto pubblico al fine di offrire soluzioni
                                                                     intermodali end-to-end, sia in termini fisici,
                                                                     attraverso lo sviluppo di nodi di interscambio
                                                                     con le linee di forza del TPL, sia in termini digitali,
                                                                     con piattaforme di mobilità che favoriscano
                                                                     l’informazione e l’acquisizione di tali soluzioni.
26 | Connected Mobility 2018 - 19

3.5. Sviluppo e
pianificazione della
mobilità sostenibile
nelle città italiane
Secondo i dati ISTAT, in Italia 30 milioni di persone      Le indicazioni per favorire gli sviluppi della mobilità
si spostano ogni giorno per raggiungere il luogo           sostenibile a livello urbano emerse nel corso dei
di studio o di lavoro. Agli spostamenti pendolari          lavori sono le seguenti:
si aggiunge una quota sempre più rilevante di
spostamenti “non sistematici”, che – come sta              •   regole uniformi e comuni – nel solco già
avvenendo anche in altre economie mature –                     avviato con Decreto del ministero delle
rappresentano ormai un flusso ancora superiore.                infrastrutture e dei trasporti 4 agosto 2017
Questa maggiore variabilità degli itinerari di                 sulle Linee guida per i piani urbani di mobilità
spostamento determina – tra l’altro – una crescente            sostenibile – forniscono un solido punto
esigenza di flessibilità da parte dell’offerta di              di partenza per gli amministratori dei diversi
mobilità, nonché di informazione a favore di utenti            territori nel pianificare ed implementare
che si confrontano con bisogno di pianificazione di            le strategie che vertono verso una mobilità
viaggio sempre più eterogenei.                                 sostenibile, potendo anche sfruttare
                                                               l’esperienza maturata in altre realtà
In tale quadro evolutivo, le forme di mobilità                 (in tal senso, indicazioni più specifiche sono
alternative assumono un ruolo significativo qualora            opportuno soprattutto sul settore della smart
il loro contributo per il raggiungimento di una                mobility di cui le Linee guida elencano le
mobilità più sostenibile ed efficiente acquisisca              tipologie di interventi ma non ne definiscono
specifica centralità nei piani di mobilità urbani              né l’ambito di applicazione atteso, né i requisiti
delle municipalità, sia in termini di azioni per               tecnologici specifici volti – ad esempio –
consentirne la stabilizzazione ed espansione ad                ad evitare la proliferazione di soluzioni non
ambiti territoriali via via crescenti, sia per favorirne       interoperabili e di maggior costo);
l’integrazione con i mezzi di trasporto tradizionali,
                                                           •   una efficace pianificazione beneficia di una
ed in particolare con il trasporto pubblico locale,
                                                               disponibilità di dati esaustivi ed aggiornati,
come rilevato nella sezione precedente.
                                                               e la disponibilità di nuove fonti di dati – quali
La promozione di soluzioni intermodali appare,
                                                               quelli della telefonia mobile, della scatole
in tal senso, essere la chiave per ridurre il traffico
                                                               nere dei veicoli stradali ed in futuro dalle
privato, e, dunque, l’impatto ambientale degli
                                                               smart roads – facilitano questo obiettivo; in
spostamenti urbani.
                                                               tal senso, è opportuno sviluppare modalità di
                                                               raccolta ed elaborazione di dati di mobilità
                                                               con metodologie e standard comuni sul
                                                               territorio nazionale al fine di ridurre i costi di
                                                               acquisizione e trattamento delle informazioni;
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 27

•   i nuovi sviluppi della mobilità richiedono un                PUMS in Italia
    costante aggiornamento della normativa di                    (Unità)

    riferimento, a partire dal Codice della Strada,              100
                                                                                                                         89
    trasferendo a regolamenti attuativi (legislazione             90

    di secondo livello) le norme di dettaglio, in                 80

    modo da renderle più facilmente aggiornabili                  70

    per recepire tali evoluzioni.                                 60

                                                                  50

                                                                  40
Città metropolitane, comuni e associazioni di                                 33
comuni con più di 100mila abitanti devono redigere
                                                                  30                               25
                                                                  20
e adottare il Piano di mobilità urbana sostenibile
                                                                  10
(PUMS) al fine di accedere a finanziamenti statali
per infrastrutture destinate al trasporto di massa,                0
                                                                           Adottato            Approvato            In redazione
come sistemi ferroviari metropolitani, tram e metro.
                                                                Fonte: Elaborazione PwC su dati di Osservatorio PUMS – Ottobre 2019)

Con riferimento alla situazione attuale, si
riscontrano, oltre ad un forte ritardo di molte realtà          Dalle nostre consultazioni è emerso come il PUMS,
nella redazione del Piano, e rilevanti disomogeneità            sebbene sia uno strumento utile, contiene di norma
anche in termini di contenuti, in ragione delle                 – nel quadro conoscitivo – una forte base analitica
caratteristiche delle specifiche realtà, ma anche               sulle caratteristiche della mobilità (soprattutto di
di altri fattori, quali le competenze professionali             quella passeggeri, mentre meno sviluppato è di
a disposizione (all’interno ed all’esterno delle                norma l’ambito della city logistics), ma dovrebbe
amministrazioni), della base dati di riferimento, e             fornire indicazioni più dettagliate sulle necessità,
del livello di maturazione delle politiche di settore a         modalità e priorità di intervento tenendo in
livello locale.                                                 considerazione la disomogenea realtà territoriale,
                                                                e integrando anche più informazioni sulla concreta
                                                                fattibilità degli interventi (ad esempio in termini di
                                                                modalità di finanziamento).
28 | Connected Mobility 2018 - 19
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 29

Raccomandazioni
sulle priorità di
intervento da parte
del regolatore      4
30 | Connected Mobility 2018 - 19

Gli elementi raccolti e la nostra visione a riguardo      Sulla base delle interviste svolte, dei workshop e
portano a pensare che nei prossimi anni la                dei momenti di riunione collegiale, sintetizziamo di
disponibilità di tecnologie innovative, i piani di        seguito le principali e prioritarie indicazioni per le
investimento di car maker, fornitori e società tech       autorità regolatorie al fine di affrontare il periodo di
sul fronte dei veicoli CASE (connessi, autonomi,          transizione attuale verso i temi di infrastrutture e
shared, elettrici), e l’evoluzione regolamentare          mobilità smart:
verso una pianificazione più sostenibile della
mobilità nei contesti urbani, contribuiranno a            •   la promozione a livello nazionale di norme
ridefinire l’offerta di mobilità portando allo sviluppo       comuni, coerenti ed allineate rispetto alla
di una user experience del tutto innovativa                   velocità degli sviluppi tecnologici, anche
che incontra anche le crescenti esigenze dei                  sviluppando maggiormente la regolazione di
consumatori per servizi di trasporto più flessibili           secondo livello rispetto a quella (es. Codice
(in ragione di una maggiore variabilità degli                 della Strada) che richiede tempi lunghi per ogni
spostamenti), integrati e sostenibili.                        aggiornamento;

                                                          •   lo sviluppo di forme di collaborazione
Il mercato dovrà puntare, quindi, all’integrazione
                                                              (partnership) tra i diversi stakeholder
delle varie forme di mobilità facilitandone
                                                              dell’ecosistema – sia pubblici che privati -
contestualmente l’accesso e il pagamento (in ottica
                                                              per evitare dispersione degli investimenti
MaaS, mobility-as-a-service), alla fidelizzazione
                                                              e giungere a sistemi integrati e standard
dell’utente tramite – ad esempio – politiche
                                                              condivisi;
di rewarding di comportamenti virtuosi e alla
disponibilità di servizi a valore aggiunto, nonché        •   una continuità di azioni volte a incentivare
all’incremento della sicurezza dal traffico stradale          e facilitare la diffusione delle nuove
tramite il dialogo tra veicoli ed infrastrutture.             tecnologie necessarie a connettere veicoli ed
                                                              infrastruttura, mantenendo un approccio di
                                                              neutralità tecnologica tra 5G e G5 in funzione
                                                              dell’idoneità per gli specifici casi d’uso;
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 31

•   un crescente coordinamento a livello
    nazionale e territoriale nella distribuzione
    dell’infrastruttura di ricarica per i veicoli
    elettrici, al fine di assicurare un’adeguata
    potenza e capillarità della rete elettrica;

•   una rivisitazione degli incentivi per la
    mobilità elettrica, volti ad assicurarne
    una competitività in termini di Total Cost of
    Ownership e non solo di costi di acquisizione;

•   la promozione della mobilità intermodale,
    prevedendo sistemi integrati (sia dal punto
    di vista fisico che digitale) per favorire la
    fruizione d’uso integrata da parte degli utenti,
    e migliorare i flussi di persone nei grandi
    agglomerati urbani (specialmente attraverso
    una più efficace integrazione tra il trasporto
    pubblico locale e soluzioni per il primo ed
    ultimo miglio come il car sharing);

•   una maggiore integrazione delle aree urbane
    nell’ambito di sviluppo delle smart road,
    anche attraverso una più chiara definizione
    delle soluzioni e dei target attesi di sviluppo di
    queste infrastrutture negli atti di pianificazione
    quali i PUMS (anche integrando in tal senso le
    Linee Guida ministeriali in materia).
32 | Connected Mobility 2018 - 19

Membri dell’iniziativa

Si ringraziano tutti i membri del                Giuseppe Macchia,
Gruppo di lavoro per i fattivi contributi        Vice President Smart Mobility, Eni e
e la partecipazione a interviste e incontri:     Head of Car&Scooter Sharing Enjoy,
                                                 ENI/ENJOY
Marco Granelli,
Assessore a Mobilità e Ambiente,                 Andrea Manfron,
Comune di Milano                                 Segretario Generale,
                                                 FAI
Luca Chiantore,
Dirigente Servizio ICT e Smart City,             Francesco Lilli,
Comune di Modena                                 Head of Advanced Electrical/Electronics,
                                                 FCA (Centro Ricerche Fiat)
Dario Malerba,
Team Innovazione @ Turin City Council - Deputy   Roberto Riggio,
Mayor office for Innovation and Smart City,      Head of Unit, 5G-CARMEN Project Manager,
Comune di Torino                                 Fondazione Bruno Kessler

Maurizio Zaccaria,                               Andrea Soncin,
Smart & Innovative Sales senior manager,         Managing Director Italy,
Daimler - Mercedes Benz Italia                   HERE Technologies

Andrea Leverano,                                 Roberto Bianca,
Managing Director,                               Osservatorio Smart Road, Team Open Data,
DriveNow                                         Ministero Trasporti

Pierluigi Zampieri,                              Donatella Proto,
Vehicle Innovation Manager,                      Direzione Generale per i servizi di comunicazione
Ducati Motor Holding                             elettronica, di radiodiffusione e postali -
                                                 Divisione II, MISE
Alberto Piglia,
Head of e-Mobility,                              Dino Marcozzi,
ENEL X                                           Segretario Generale,
                                                 Motus-E
Lucio Tropea,
Head of Marketing e-Mobility,                    Tina Martino,
ENEL X                                           Head of Value Proposition and Offering,
                                                 Omoove
Risultanze del Gruppo di Lavoro “Infrastructure for Mobility of Tomorrow: Smart Roads & Cities” | 33

Paolo Guglielminetti,                                         Ezio Viola,
Partner Global Railways & Roads Leader,                       CEO,
PwC Italy                                                     The Innovation Group

Nicolò Diego Morosi,                                          Elena Vaciago,
Senior Associate - Automotive Industry,                       Associate Research Manager,
PwC Italy                                                     The Innovation Group

Carlo Magni,                                                  Carmen Camarca,
CEO,                                                          Junior Researcher,
ReFeel eMobility                                              The Innovation Group

Gabriella Favuzza,                                            Francesco Leali,
Head of Renault Electric Vehicles,                            Full Professor,
Renault Italy                                                 UNIMORE – MASA

Valter Gavello,                                               Francesco Guaraldi,
Head of Sales and Business Development,                       Ricercatore,
Sinelec – Gruppo GAVIO                                        UNIMORE – MASA

Antonio Privitera,                                            Mario Bellotti,
Traffic Management Senior Engineer                            Marketing Strategico Sviluppo Business Big Data,
Divisione Engineering,                                        VEM Solutions / Viasat Group
Sinelec – Gruppo GAVIO
                                                              Gianluca Stefanini,
Silvia Salemi,                                                5G Program - Automotive & Transport Sector Lead,
Responsabile Marketing,                                       Vodafone Italy
Targa Telematics
34 | Connected Mobility 2018 - 19

Si ringraziano anche tutti i membri             Gianmarco Giorda,
dello Steering Committe che hanno               Direttore Generale,
indirizzato e supervisionato i lavori:          ANFIA

Massimiliano Archiapatti,                       Paolo Guglielminetti,
Presidente,                                     Partner, Global Railways & Roads Leader,
ANIASA                                          PwC

Andrea Cardinali,                               Mario Nobile,
Direttore Generale,                             Direttore Generale per i Sistemi Informativi e
UNRAE                                           Statistici,
                                                Ministero dei Trasporti
Rita Camporeale,
Head of Corporate Payment Systems and           Rossella Panero,
Services Department,                            Presidente,
ABI                                             TTS Italia

Giuseppe D’Acquisto,                            Enrico Pisino,
Funzionario direttivo,                          Presidente,
Autorità Garante Privacy                        Cluster Trasporti

Adolfo De Stefani Cosentino,                    Roberto Vavassori,
Presidente,                                     Presidente,
Federauto                                       CLEPA

Antonella Galdi,                                Ezio Viola, CEO,
Vice Segretario Generale, Resp. Innovazione e   The Innovation Group
Sviluppo Tecnologico,
ANCI
pwc.com/it

© 2019 PricewaterhouseCoopers Advisory SpA. All rights reserved. PwC refers to PricewaterhouseCoopers Advisory SpA and may
sometimes refer to the PwC network. Each member firm is a separate legal entity.
Please see www.pwc.com/structure for further details. This content is for general information purposes only, and should not be used
as a substitute for consultation with professional advisors.
Puoi anche leggere