Concetto bellezza, stereotipi e canoni da Greta Garbo ai giorni nostri - di - L'Osservatore d'Italia
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Concetto di bellezza, stereotipi e canoni da Greta Garbo ai giorni nostri Ogni epoca ha avuto propri canoni di bellezza, ma come si sono evoluti negli anni? Il video servizio
Miss Italia 2018: confermato in giuria Andrea Scanzi Giornalista, scrittore, autore e interprete teatrale, opinionista e conduttore televisivo, Andrea Scanzi è nato ad Arezzo nel 1974. Ha scritto per Il Manifesto e La Stampa, prima di divenire firma di punta del Fatto Quotidiano. È da anni uno dei volti di programmi di punta come Otto e mezzo, DiMartedì (La7) e Cartabianca (RaiTre).
Tra i suoi best-seller, “Elogio dell’invecchiamento” (Oscar Mondadori 2007), “La vita è un ballo fuori tempo” (Rizzoli 2015), “Con i piedi ben piantati sulle nuvole” (Rizzoli 2018) e “Renzusconi” (Paper First 2017), divenuto anche un fortunatissimo tour teatrale e di cui “Salvimaio” (in uscita a ottobre per Paper First) sarà l’ideale seguito. Sono suoi anche i testi della storica autobiografia di Roberto Baggio, “Una porta nel cielo/Il sogno dopo”, uscita nel 2001 per Limina. Negli anni ha partecipato anche a programmi sportivi, vincendo tra gli altri il Premio Coni e il Premio Pietro Calabrese. È sommelier e degustatore professionista. Vegetariano e animalista, vive con le sue amate labrador e quando può va a cavallo. Motociclista, ha una Harley Davidson e una Triumph Bonneville. Nel corso della sua carriera ha vinto molti premi. Tra i tanti: il Premio Paolo Borsellino, il Premio Bruno Lauzi e il Premio Oliviero Beha. Nel suo ultimo libro, il grande Edmondo Berselli lo elesse “mio erede e compagno di merende”. Tra i suoi maestri, oltre allo stesso Berselli, ci sono anzitutto Gaber, Pasolini, Fenoglio e Saramago. È stato giurato di qualità al Festival di Sanremo 2018, scelto personalmente dal direttore artistico Claudio Baglioni. Dal 2011 ha scritto e interpretato sette spettacoli teatrali, esibendosi in tutta Italia per più di 400 repliche. Molti di questi spettacoli sono stati ritratti di cantautori, tema su cui si è, non a caso, laureato nel 2000 in Lettere Moderne all’Università di Siena con sede in Arezzo. Per quella tesi, dedicata a Giorgio Gaber e Fabrizio De André (“Amici fragili”), il correlatore doveva essere proprio Gaber, ma purtroppo la malattia impedì al Signor G di partecipare alla discussione della tesi. Scanzi ha anche firmato un libro con un altro grande cantautore, Ivano Fossati (Il volatore 2006). Tra i suoi spettacoli teatrali, Gaber se fosse Gaber (150
repliche e Premio Lunezia), Le cattive strade – Fabrizio De André (100 repliche) e Fuochi sulla collina – Ivan Graziani (Premio Lunezia). Si è anche esibito in due occasioni con Edoardo Bennato. Ha partecipato a documentari Rai e Sky dedicati a Gaber, De André e Ivan Graziani. Nella sua città, Arezzo, ha organizzato nel gennaio 2018 un Gaber Day culminato con l’intitolazione di una strada dedicata dal sindaco proprio al Signor G. Grande appassionato dei Pink Floyd, nel 2017 ha coronato il suo sogno: intervistare a New York – unico italiano quell’anno – il suo mito Roger Waters, fondatore e bassista, nonché leader storico della band, in una irripetibile chiacchierata audio e video. Miss Italia, Raoul Bova, Mara Venier e Vincenzo Salemme in giuria La finale il 10 settembre su La7 dal Pala Arrex di Jesolo
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Redazione «Ma perché meravigliarsi tanto? Siamo militari, ma donne normalissime, non maschiacci. Se qualcuna di noi partecipa a Miss Italia, come è il mio caso, non fa che esprimere la propria vanità, un desiderio tutto femminile, essere per qualche giorno in una rassegna della bellezza, come prova, come esperienza da fare». Il Caporal Maggiore dell’Esercito Laura Aduni, 151° Reggimento della Brigata Sassari, con sede a Cagliari, da cinque anni militare, spiega così il suo ingresso nel Concorso. Nata a Sassari, 24 anni, arruolatasi subito dopo il diploma di Liceo Scientifico, Laura fa risalire al padre, Davide, che è un carabiniere, l’ispirazione che l’ha spinta ad
entrare nell’Esercito. «Ho scelto di tenere in primo piano questi valori, che in definitiva si basano sull’aiuto da dare al prossimo. C’è chi lo fa da medico, altri con il volontariato, io ho preferito questa scelta. E’ la mia strada. Tra breve inizierò un Corso per diventare a mia volta carabiniere». Torniamo all’inizio: chi si meraviglia di vedere un militare che fa la miss? «Molte persone, soprattutto le donne. Ritenevo – spiega – che non ci fosse proprio niente di strano dato che si parla tanto di pari opportunità, delle conquiste delle donne … Invece c’è chi sgrana gli occhi e si fa venire dubbi. In questo senso non abbiamo fatto molti progressi. Sono certa di onorare la mia divisa con il mio lavoro, libera poi di salire sulla passerella di Miss Italia». MISS ITALIA, MIRIGLIANI REPLICA A BOLDRINI: "LA PRESIDENTE HA OFFESO LE RAGAZZE, LE LORO FAMIGLIE E 5 MILIONI DI ITALIANI"
"Ha ragione Fiorello, un uomo libero, quando dice che Miss Italia non ha mai fatto male a nessuno e che, anzi, è vero il contrario".
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