Roma, mercoledì 11 marzo 2020, ore 19.00 - Carbonio Editore
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Roma, mercoledì 11 marzo 2020, ore 19.00 Presentazione del libro Un inutile delitto di Jill DAWSON Con l’Autrice dialogheranno: Marina Fabbri (Noir in Festival) e Alessandra Pigliaru (il manifesto) Introduce: Viola Lo Moro Letture: Luisa Merloni Interpretariato: Elisabetta Frasca
IL LIBRO Nel settembre del 1974, la giovane Amanda River riesce a trasferirsi a Londra, lasciandosi finalmente alle spalle la provincia del Cambridgeshire. Grazie all’amica Rosemary, ora Mandy ha la possibilità di ricominciare da capo, iniziando a lavorare come tata per la famiglia Morven, nell’elegante quartiere di Belgravia. Le viene affidato il compito di occuparsi di James e Pamela, figli contesi nella burrascosa causa di divorzio dei loro genitori, Lord Richard e Lady Katherine. Sarà la convivenza con quest’ultima, ormai dipendente dagli psicofarmaci a causa di una situazione sempre più incontrollabile, a far capire a Mandy che le famiglie ricche sono ben diverse da quelle che si vedono nelle riviste e lontanissime dalla grazia apparente con la quale si mascherano. Malgrado le sia subito chiaro che il lavoro per i Morven sarà impegnativo oltre ogni previsione, Mandy non rinuncia all’eccitazione che le suscita la metropoli dove «bisognava fare le cose in modo diverso. E tutto questo ti provocava un brivido», né intende rinunciare al ritrovato legame con Rosemary – amica cara e determinante nelle circostanze più dure. Ma, in un giovedì di novembre, una morte tanto assurda quanto crudele porrà fine ai tentativi di riscatto della ragazza e alla sua nuova vita… In Un inutile delitto Jill Dawson si ispira a un eclatante cold case del 1974, uno dei grandi misteri criminali tutt’ora irrisolti nel Regno Unito contemporaneo che ebbe un’enorme risonanza anche oltremanica: l’omicidio di una giovane tata – Sandra Rivett (alla quale il romanzo è dedicato) – da parte del marito della sua datrice di lavoro, Richard John Bringham, VII conte di Lucan. Questi, in preda a un risentimento incontenibile verso l’ex moglie, intendeva liberarsene a ogni costo ma, confuso dal buio, uccise per errore la bambinaia di casa. Un delitto aberrante, i cui risvolti furono emblematici del radicato divario tra ceti che da sempre caratterizza la società inglese. Il giorno stesso dell’omicidio si persero infatti le tracce di Lucan, che non venne mai arrestato, favorito da un’omertà di classe massiccia e inscalfibile. Una stampa smaniosa di sensazionalismo e già agguerritissima (che avrebbe dato il suo peggio qualche anno dopo con la persecuzione di Diana Spencer) completò l’opera di pubblica iniquità preferendo concentrarsi sulla figura del conte, alimentando illazioni inverosimili sulla sua effettiva colpevolezza (il coinvolgimento di un sicario, i presunti problemi psichici di Lady Lucan). Tutto venne ridotto a «una storia di aristocrazia e glamour, di ricchezza e gioco d’azzardo, una storia che parlava della fine della nobiltà – e che riguardava solo quella gente e il loro mondo». E Sandra? Chi pensava più all’insignificante nanny di provincia che aveva avuto l’impudenza di rimetterci la vita? Pazientemente, con cura ed empatia, Jill Dawson raccoglie i pezzi di un sopruso durato 45 anni, li incolla e li mette in ordine, poiché la letteratura può servire anche a questo, a rendere finalmente giustizia laddove non è stato nella realtà, facendo luce su verità spesso scomode. Molto oltre il thriller, e molto più audace del mero resoconto di uno sconcertante fatto di cronaca, Un inutile delitto chiama in causa la storia sociale e del costume del Regno Unito degli ultimi 50 anni. Un romanzo dalla parte delle donne e quanto mai attuale in tempi in cui il femminicidio è stato istituzionalmente derubricato a emergenza pubblica mondiale. 2
HANNO DETTO: «Dawson raccoglie i pezzi e li mette in ordine restituendoci, romanzato quanto basta, un racconto quanto mai attuale riletto dalla parte delle donne.» “ROBINSON” - LA REPUBBLICA «Empatia e impegno civile, dentro un flusso narrativo che travolge fino all’ultimo rigo.» “LA LETTURA” - CORRIERE DELLA SERA «Una storia in cui le donne sono agnelli sacrificati da una società classista e maschilista. Inquietante e ben documentata, spietata nel racconto lucido degli eventi accaduti.» IL GIORNALE «Ci sono storie distorte dal tempo, dall’abitudine, dalla leggerezza. Molte di loro meriterebbero un nuovo inizio, una nuova prospettiva, come la storia di Sandra Rivett. Ce la narra Jill Dawson con sensibilità e delicatezza da un punto di vista finalmente differente ma senza togliere forza, veridicità e profondità alla storia per ricordare, ribadire, sottolineare quanto oggi come allora sia facile fare di un uomo colpevole il protagonista, quasi un eroe e far dimenticare la vittima, metterla in secondo piano, come se già la violenza subita non fosse stata abbastanza.» CRUNCHED «Un libro sferzante, ruvido, dallo stile incisivo e senza sconti [...], un grande affresco sulle differenze sociali e sulla vita, spesso sacrificata, delle ragazze di provincia, di qualsiasi provincia in qualsiasi nazione.» MILANO NERA L’AUTRICE Tra le voci più interessanti e acute della narrativa britannica contemporanea, Jill Dawson ha pubblicato dieci romanzi e curato diverse antologie di poesie e racconti ottenendo numerosi premi e traduzioni. The Crime Writer, vincitore dell’East Anglian Book Award nel 2016, è stato pubblicato da Carbonio con il titolo Il talento del crimine e presentato con successo al Noir in Festival 2018. Un inutile delitto è finalista al Rathbones Folio Prize 2020. www.jilldawson.co.uk Info: ufficiostampa@carbonioeditore.it https://carbonioeditore.it/ https://www.facebook.com/Carbonioeditore/ https://www.instagram.com/carbonio_editore/?hl=en 3
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