Comunità Montana "Orvietano - Narnese - Amerino -Tuderte" - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017 2019 - comunita' montana Orvietano ...
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ALL. D) Comunità Montana “Orvietano - Narnese - Amerino -Tuderte” Regione Umbria – Province di Terni e Perugia DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017 - 2019 PREMESSA 1
INTRODUZIONE AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) SEZIONE STRATECICA (SeS) SeS – Analisi delle condizioni esterne Obbiettivi individuati Situazione socio-economica del territorio Popolazione Territorio Ruolo delle Comunità Montane nel territorio Funzioni esercitate La spesa corrente con specifico riferimento delle funzioni fondamentali L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo del mandato Gli obbiettivi strategici Missioni: MISSIONE 01 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI DI GESTIONE MISSIONE 07 - TURISMO MISSIONE 09 - SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERROTORIO E DELL’AMBIENTE MISSIONE 20 - FONDI E ACCANTONAMENTI MISSIONE 50 - DEBITO PUBBLICO MISSIONE 60 - ANTICIPAZIONI FINANZIARIE MISSIONE 99 - SERVIZI PER CONTO TERZI SoS SEZIONE OPERATIVA SoS Introduzione SoS Parte prima e parte seconda Disponibilità e gestione delle risorse umane Fabbisogno personale SoS – Parte prima Analisi delle ENTRATE per Titoli Analisi delle SPESE per Titoli SoS – Parte seconda Risorse umane disponibili Organizzazione interna del personale e dotazioni strumentali 2
PREMESSA La programmazione di bilancio è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle Comunità di riferimento. Il processo di programmazione, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obbiettivi di finanza pubblica definiti di ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117 co.3 e 119 co.2, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. Introduzione al Documento Unico di Programmazione (DUP) ********************* Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli Enti Locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistematico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il Documento Unico di Programmazione che viene presentato, sostituisce la relazione previsionale e programmatica. 3
Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. La sezione strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art.46 co.3 del decreto legislativo n.267/2000 e nel nostro caso essendo Ente commissariato del Decreto del Presidente ella Giunta Reg.le n. 148 del 29.12.2014 con il quale veniva disposto la nomina del Comm.Liquid. di Domenico Rosati ad oggi fino al 31.12.2017 ed individua gli indirizzi strategici dell’ente. In particolare, la SeS individua le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione, da realizzare nel corso del mandato amministrativo, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, nonché con le linee di indirizzo della programmazione regionale, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica. La Legge Reg.le 23.12.2011 n. 18 “Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali e istituzione dell’Agenzia Forestale Regionale” ha decretato lo scioglimento delle Comunità Montane della Regione Umbria e la conseguente istituzione delle Unioni Speciali dei Comuni ed Agenzia Forestale. L’art. 64 della medesima legge prevede la nomina dei commissari liquidatori che sostituiscono a tutti gli effetti gli organi della Comunità Montana (Giunta e Consiglio). L’AMMINISTRAZIONE, Organi di Governo dell’Ente: COMMISSARIO LIQUIDATORE SIG. DOMENICO ROSATI SeS - SEZIONE STRATEGICA La sezione strategica del documento unico di programmazione discende dal piano strategico proprio dell’amministrazione che risulta fortemente condizionato dagli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione nazionali (legge di stabilità vigente). 4
In particolare, la sezione individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obbiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al proprio mandato. Gli obbiettivi strategici sono ricondotti alle missioni di bilancio e sono conseguenti ad un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne dell’ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica. SeS- Analisi delle condizioni esterne Obbiettivi individuati: CARATTERISTICHE GENERALI : POPOLAZIONE - TERRITORIO - ECONOMIA -SERVIZI POPOLAZIONE Popolazione residente al 31/12/2016 (ultimo anno precedente) (art.156 D.Lgs n.267/2000) nei Comuni aderenti : 128.271 abitanti Popolazione residente in zona montana: 84.919 abitanti 5
COMUNI ADERENTI comune Popolaz.resid. Popol.montana Superficie Sup.montana Sup. Al 31.12.2012 totale Kmq Svantaggiata Kmq (*) ALVIANO 1.501 709 23,81 10,56 13,25 AMELIA 11.790 2.473 132,55 92,88 39,67 ATTIGLIANO 1.980 1.980 10,45 10,45 AVIGLIANO UMBRO 2.570 2.570 51,34 51,34 BASCHI 2.781 576 68,31 39,77 28,54 GIOVE 1.890 1.890 15,19 15,19 GUARDEA 1.854 1.670 39,30 27,37 11,93 LUGNANO IN TEVERINA 1.547 1.547 29,68 29,68 MONTECASTRILLI 5.187 5.187 62,41 62,41 MONTECCHIO 1.737 841 48,99 20,50 28,49 PENNA IN TEV. 1.053 1.053 9,97 9,97 NARNI 19.870 6.204 197,86 101,60 96,26 OTRICOLI 1.916 1.916 27,27 27,27 CALVI DELL’UMBRIA 1.850 1.850 45,75 45,75 SAN GEMINI 5.017 5.017 27,58 27,58 ACQUASPARTA 4.939 4.939 79,58 79,58 ORVIETO 21.051 4.759 281,16 192,37 88,79 ALLERONA 1.832 1.832 82,21 82,21 CASTEL GIORGIO 2.174 2.174 42,35 42,35 CASTEL VISCARDO 3.005 3.005 26,25 26,25 FABRO 2.897 2.897 34,33 34,33 FICULLE 1.700 1.700 64,80 64,80 MONTEGABBIONE 1.239 1.239 51,21 51,21 MONTELEONE D’ORVIETO 1.535 1.535 23,85 23,85 PARRANO 586 586 39,89 39,89 PORANO 2.008 2.008 13,54 13,54 SAN VENANZO 2.300 2.300 168,86 168,86 6
FRATTA TODINA 1.817 1.817 17,52 17,52 MONTE CASTELLO VIBIO 1.623 1.623 31,91 31,91 TODI 17.022 17.022 223,01 223,01 Totale da riportare 128.271 84.919 1.970,93 1.664,00 306,93 (*) http://www.politicheagricole.it/SviluppoRurale/AmbienteTerritorio/ZoneSvantaggiate/default.htm TERRITORIO Superficie in Kmq dei Comuni aderenti : 1.970,93 Altitudine sul livello del mare minima: 42 Altitudine sul livello del mare massima: 1.027 Geologia Dorsale centrale carbonica costituita dai Monti Amerini con 2 fasce laterali a prevalente sedimentazione argillosa e limo sabbiosa di cui il versante ad ovest defluisce verso la piana alluvionale del Fiume Tevere – Zona Orvietano costituita da colate laviche di varia natura e tufi stratificati – argille e sabbie del pliocene – argillite calcarei del tipo a palombini – calcari e calcari marnosi rosati. Rilievi montagnosi o collinari Catena montuosa Narnese-Amerina – Monte Peglia – Monte Piatto – Poggio Spino Area Collinare Selva di Meana. Parchi Parco Fluviale del Tevere( EX Consorzio obbligatorio , assorbito ai sensi della LR 24/2007) – Parco dello Stina. Oasi di Oasi di Alviano. prot.naturale 7
Aree Boschi ricompresi nella catena del Monte Croce di Serra, Monti Amerini Monte San Pancrazio (in boschive prevalenza macchia mediterranea) – Monte Peglia (in prevalenza essenze quercine). Risorse Laghi: Corbara-Alviano- Recentino-San Liberato. idriche Fiumi e torrenti: Tevere – Nera – Naia – Rio Grande – Paglia - Chiani Classificazione di sismicità : in prevalenza bassa - media IL RUOLO DELLA COMUNITA’ MONTANA NEL TERRITORIO La riforma endoregionale praticamente in atto, che prevede la soppressione delle Comunità Montane, non dà la possibilità di effettuare una programmazione pluriennale precisa sul territorio sino all’avvio del nuovo organismo. Sulla base delle indicazioni e la trasformazione in un nuovo organismo l’ente dovrà quindi sempre più incisivamente acquisire una funzione di programmazione sul territorio, modificandosi progressivamente dal ruolo operativo a quello di coordinamento e di gestione su delega dei comuni e della Regione per tutte quelle funzioni che il legislatore regionale vorrà affidargli anche in considerazione dello scioglimento di altri enti. Nel corso del 2017 e fino alla costituzione prevista di nuovi organismi regionali, si proseguirà negli accertamenti sanitari periodici per monitorare le condizioni di salute dei dipendenti, come pure saranno organizzate attività formative/informative per favorire una diffusa crescita della cultura della prevenzione. Sono stati altresì previsti corsi di formazione ed aggiornamento professionale del personale dipendente in relazione all’evolversi legislativo ed alla necessità di ridefinizione per acquisire nuove professionalità in virtù della trasformazione dell’Ente in un nuovo organismo. 8
Con il definitivo trasferimento alla Comunità Montana delle funzioni e del personale previste dalla ex L.R. 3/99 si sono concretizzati i decentramenti ed il conferimento di alcune funzioni importanti alle Comunità Montane nel campo dell’agricoltura, dell’agriturismo, delle agevolazioni fiscali per gli agricoltori. Funzioni esercitate 1 – la natura di Ente locale e le Funzioni delle Comunità montane sono stabilite dal D.lgs 267/2000 ( TUEL) e dalla normativa di legge regionale: LEGGE REGIONALE 23 DICEMBRE 2011 N. 18 ART. 63 CO. 3 Le Comunità Montane, ancorché sciolte, continuano ad esercitare le funzioni conferite con la presente legge fino alla istituzione delle unioni speciali dei comuni e alla data di adozione dello statuto di ciascuna unione ai sensi dell’articolo 11. 2 - Funzioni e servizi svolti in forma associata con alcuni dei Comuni aderenti alla Comunità Montana: - “ Informatica, assistenza on -site “, in convenzione con i Comuni di : - FICULLE, MONTECASTELLO DI VIBIO, MONTEGABBIONE, PARRANO, SAN VENANZO. 9
Si proseguirà nella esecuzione dei lavori e nella individuazione di risorse per il completamento della nuova sede tecnico-amministrativa della Comunità Montana in Guardea essendo quella attuale di proprietà del Comune e assolutamente inidonea a contenere gli uffici in quanto non ampliabile. Gli obiettivi conoscitivi che stanno alla base della presente Programma sono stati forniti dal Direttore in stretta sinergia con i Dirigenti e con i Responsabili degli Uffici, ed in mancanza dei nuovi Regolamenti ancora da adottare , applicando quanto previsto dal nuovo Statuto della Comunità Montana O.N.A.T. e dai Regolamenti ereditati dalle disciolte Comunità Montane. La spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali. Le Missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalla singola amministrazione. Tali attività utilizzano risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate. Viene indicato come “spesa corrente” l’importo della singola missione stanziato per fronteggiare il fabbisogno richiesto dal normale funzionamento dell’intera macchina operativa dell’ente. Si tratta di mezzi impegnati per coprire i costi dei redditi di lavoro dipendente e relativi oneri riflessi, imposte e tasse, acquisto di beni di consumo e prestazioni di servizi, utilizzo di beni di terzi, interessi passivi, trasferimenti correnti, ammortamenti ed oneri straordinari e residuali della gestione da parte corrente . La spesa corrente con riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali risulta ripartita come segue: 10
RIEPILOGO GENERALE SPESE PER MISSIONE MISS DENOMINAZIONE IONE PREVISIONI PREVISIONI PREVISIONI ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2019 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 1.295.127,66 1.295.127,66 1.295.127,66 01 MISSIONE - Servizi istituzionali e generali, 1.811.419,02 1.683.646,22 1.683.646,22 di gestione 07 MISSIONE - Turismo 24.198,89 19.198,89 19.198,89 09 MISSIONE - Sviluppo sostenibile e tutela 3.000,00 3.000,00 3.000,00 del territorio e dell’ambiente 20 MISSIONE - Fondi e accantonamenti 38.113,20 38.113,20 38.113,20 50 MISSIONE - Debito pubblico 169.786,80 169.786,80 169.786,80 60 MISSIONE - Anticipazioni finanziarie 2.150.000,00 2.150.000,00 2.150.000,00 99 MISSIONE - Servizi per conto terzi 462.500,00 462.500,00 462.500,00 TOTALE MISSIONI 4.659.017,91 4.526.245,11 4.526.245,11 di cui impegnato 128.493,52 di cui fondo plur.vincolato TOTALE GENERALE SPESE 5.954.145,57 5.821.372,77 5.821.372,77 11
Si può dare seguito ad un intervento che comporta un esborso solo in presenza della contropartita finanziaria. Ciò significa che l’ente è autorizzato ad operare con specifici interventi di spesa solo se l’attività ha ottenuto la richiesta copertura. Fermo restando il principio del pareggio, come impiegare le risorse nei diversi programmi in cui si articola la missione nasce da considerazioni di carattere politico o da esigenze di tipo tecnico. L’Indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato Il limite per l’indebitamento degli enti locali è stabilito dall’art.1, co.359, del D:L:190/2014. Tale limite è stabilito nella percentuale del 10% del totale dei primi tre titoli delle entrate del penultimo esercizio approvato (2015), per i tre esercizi del triennio 2017/2019. Verifica della capacità di indebitamento Eur Entrate correnti (Titoli 2-3) Rendiconto 2015 2.301.940,03 o Eur Limite di impegno di spesa per interessi passivi 8,00% 184.155,20 o Interessi passivi sui mutui in ammortamento e Eur 154.860,36 altri debiti o Incidenza percentuale sulle entrate correnti % 6,73 Eur 29.294,84 Importo impegnabile per interessi su nuovi mutui o Anticipazioni di cassa Eur Entrate correnti 2.057.386,33 o Eur Anticipazione di cassa 857.244,30 o Percentuale 41,67 12
Gli obbiettivi strategici Missioni La Sezione Strategica del documento unico di programmazione viene suddivisa in missioni e le stesse sono riconducibili a quelle presenti nello schema di bilancio di previsione approvato con D.L.gs. 118/2011 opportunamente integrato dal DPCM 28 dicembre 2011. La nuova struttura di bilancio è composta da novantanove missioni, non tutte di competenza degli enti locali, a loro volta suddivise in programmi come meglio quantificati in sede di Sezione Operativa. Di seguito si riportano le analisi delle singole missioni. In ambito strategico si possono ricondurre le seguenti argomentazioni delle singole missioni tratte dal piano strategico per il bilancio 2017-2019. MISSIONE 01 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI DI GESTIONE La missione 1 viene così definita dal Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento dei servizi genarli, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell’ente in un’ottica di governance e parternariato e per la comunicazione istituzionale. Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell’ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica”. La presente missione si articola nei seguenti programmi: 13
Programma 1 “Organi Istituzionali” Programma 2 “Segreteria generale” Programma 3 “Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato”(gestione personale) Programma 6 “Ufficio tecnico”(gestione personale) Programma 11 “Altri servizi generali” MISSIONE 07 - TURISMO La missione 7 viene così definita dal Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell’ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo”: - Programma 1 “Sviluppo e valorizzazione del turismo” MISSIONE 09 - SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE La missione 9 viene così definita dal Glossario COFOG: “Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell’ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa e dell’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l’igiene ambientale .Sono incluse tutte le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell’ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”: - Programma 1 “Difesa del suolo” MISSIONE 20 - FONDI E ACCANTONAMENTI 14
La missione 20 viene così definita dal Glossario COFOG: “Accantonamenti a fondi di riserva per le spese obbligatorie e per le spese impreviste, a fondi speciali per leggi che si perfezionano successivamente all’approvazione del bilancio, al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. Non comprende il Fondo Pluriennale Vincolato.” In tale missione viene inserito il fondo crediti di dubbia e difficile esazione che non avendo entrate di dubbia esigibilità per le quali è obbligatorio calcolare il fondo crediti. L ’articolo 166 del Decreto legislativo n.267/2000 obbliga gli enti locali ad iscrivere in bilancio un fondo di riserva il cui importo varia da un minimo dello 0,30% ad un massimo del 2% delle spese correnti inizialmente previste in bilancio. Il decreto legge n.174/2012 (conv. In legge n.213/2012) ha aggiunto un nuovo comma 2-ter all’art.166, disponendo che gli enti che di trovano in anticipazione di tesoreria ovvero utilizzano in termini di cassa entrate aventi specifica destinazione , la quota minima del fondo è allo 0,45 delle spese correnti: - Programma 1 - “Fondo di riserva” MISSIONE 50 - DEBITO PUBBLICO La missione 50 viene così definita dal Glossario COFOG: “Pagamento delle quote di interessi e delle quote capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall’ente e relative spese accessorie. Comprende le anticipazioni straordinarie”: - Programma 1 - Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari - Programma 2 - Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari MISSIONE 60 - ANTICIPAZIONI FINANZIARIE La missione 60 viene così definita dal Glossario COFOG: “Spese sostenute per la restituzione delle risorse finanziarie anticipate dall’istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria, per far fronte a momentanee esigenze di liquidità”: - Programma 1 - Interessi passivi su anticipazione di Tesoreria - Programma 1 - Restituzione anticipazione di Tesoreria 15
MISSIONE 99 - SERVIZI PER CONTO TERZI La missione 99 viene così definita dal Glossario COFOG: “Spese effettuate per conto terzi. Partite di giro. “ Tale missione termina il raggruppamento del bilancio dell’ente locale. E’ di pari importo sia in entrata che in uscita ed ininfluente sugli equilibri di bilancio poiché generatrice di accertamenti ed impegni autocompensanti. L’art.1, comma 629 della legge di stabilità 2014 (legge 23.12.14 n.190) ha introdotto una modifica al testo unico sull’IVA (art.17 –ter DPR 633/1972) relativamente alle fatture emesse dal 1 gennaio 2015 per qualsiasi tipologia di acquisto rilevante ai fini IVA – eccetto le prestazioni di servizi soggette a ritenuta d’acconto – nei confronti di alcuni soggetti della Pubblica Amministrazione, ponendo a carico loro l’onere del versamento dell’ IVA all’Erario (meccanismo detto Split Payment), tra i quali anche il nostro ente. In virtù di quanto sopra detto sono stati istituiti rispettivamente in entrata ed uscita due capitoli nella missione 99 programma 1 “servizi per conto terzi - partite di giro “ riguardanti la scissione contabile iva “Split Payment” entrambi con uguale stanziamento : - Programma - 1 Servizi per conto terzi e partite di giro SoS SEZIONE OPERATIVA La sezione operativa ha carattere generale , contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obbiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica del Documento unico di programmazione. In particolare, la Sezione Operativa, contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che triennale . Il contenuto della Sezione Operativa, predisposto in base alle previsioni ed agli obbiettivi fissati nella Sezione Strategica, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente. La Sezione operativa del documento unico di programmazione è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimento all’intero 16
periodo considerato, si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione triennale. La Sezione operativa supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. Individua per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obbiettivi strategici definiti dalla Sezione Strategica. Per ogni programma e per tutto il periodo di riferimento del Documento unico di programmazione, sono individuati gli obbiettivi operativi annuali da raggiungere. Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari in termini di competenza con riferimento all’intero periodo considerato triennale. La SoS si struttura in due parti fondamentali: Parte 1: Sono illustrati , per ogni singola missione e coerentemente agli indirizzi strategici contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nel triennio 2017-2019; Parte 2 : Contiene la programmazione del fabbisogno del personale, al fine di soddisfare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione del risorse per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziare e vincoli di finanza pubblica. La sezione operativa ha il compito di ricondurre in ambito concreto quanto enunciato nella sezione strategica. Dato che la proposta di approvazione dello schema di bilancio 2017/2019 è in programma per il 30.06.2017 i dati finanziari, economici del presente Documento Unico di Programmazione sono coerenti con quanto proposto nel medesimo schema. In particolare per ciò che riguarda quanto proprio della parte prima sia in ambito di entrata che di spesa si propone una lettura dei dati di bilancio in base alle unità elementari dello stesso così individuate : Parte Entrata: Titolo – Tipologia Parte Spesa : Missione - Programma S o S – Introduzione 17
Parte prima La parte prima della sezione operativa ha il compito di evidenziare le risorse che l’ente ha intenzione di reperire, la natura delle stesse, come vengono impiegate ed a quali programmi vengono assegnate. Il concetto di risorse è ampio e non coincide solo con quelle a natura finanziaria ma deve essere implementata anche dalle risorse umane strumentali che verranno assegnate in sede di Piano Esecutivo di Gestione. Parte seconda Programmazione operativa e vincoli di legge La parte seconda della sezione operativa riprende ed approfondisce gli aspetti della programmazione in materia personale, di patrimonio, sviluppando di conseguenza tematiche già delineate nella sezione strategica ma soggette a precisi vincoli di legge. Si tratta dei comparti del personale, del patrimonio, tutti interessati da una serie di disposizioni di legge tese ad incanalare il margine di manovra dell’amministrazione in un percorso delimitato da precisi vincoli, sia in termini di contenuto che di procedimento. L’ente, infatti, provvede ad approvare il piano triennale del fabbisogno di personale, il piano delle valorizzazioni e delle alienazioni immobiliari. Si tratta di adempienti propedeutici alla stesura del bilancio, poiché le decisioni assunte con tali atti a valenza pluriennale incidono sulle previsioni contabili. Disponibilità e gestione delle risorse umane Il piano del fabbisogno del personale per il triennio 2017/2019 è stato redatto ai sensi dell’art.91 del D.Lgs. 267/2000 e dell’art.39 della Legge 449/1997. Le previsioni di spesa garantiscono il rispetto dei vincoli di finanza pubblica in tema di spesa di personale. Fabbisogno personale 18
La spesa del personale prevista per l’esercizio 2017 in euro 1.371.241,76 riferita a n. 24 dipendenti. Il legislatore, con norme generali o con interventi annuali presenti nella rispettiva legge finanziaria (legge di stabilità), ha introdotto specifici vincoli che vanno a delimitare la possibilità di manovra nella pianificazione delle risorse umane. I documenti di programmazione del fabbisogno di personale sono improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa, previsto dall’articolo 39 della Legge n. 449/1997. a) al rispetto del limite delle assunzioni disposto dall’art.3, comma 5 del d.l. 90/2014; b) al rispetto del contenimento della spesa di personale disposto dal comma 5 bis dell’art. 3 del citato d.l. 90/2014; Gli oneri della contrattazione decentrata previsti per l’anno 2017, non dovranno superare il corrispondente importo impegnato per l’anno 2016 e saranno automaticamente ridotti in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, come disposto dall’art.9 del D.L. 78/2010. Il trattamento economico complessivo previsto per l’anno dal 2017 per i singoli dipendenti, ivi compreso il trattamento economico accessorio, non dovrà superare il trattamento economico spettante per l’anno 2016, come disposto dall’art.9, comma 1 del D.L. 78/2010.. Limitazione spese di personale Le spese di personale, come definite dall’art.1, comma 562 della Legge 296/2006, subiscono la seguente variazione: anno Importo 2015 1.747.561,55 2016 1.588.452,94 2017 1.371.241,76 media 1.569.085,42 19
SoS – Parte prima Analisi delle risorse Nella sezione operativa ha rilevante importanza l’analisi delle risorse a natura finanziaria demandando alla parte seconda la proposizione delle risorse umane nella trattazione dedicata alla programmazione in materia di personale. Tra le innovazioni più significative, rilevanti ai fini della comprensione dei dati esposti in questa parte, si rileva la costituzione e l’utilizzo del fondo pluriennale vincolato (FPV). Il FPV è un saldo finanziario, costituto da risorse già accertate in esercizi precedenti destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata. Il fondo garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello nel quale sono assunte e nasce dall’esigenza di applicare il nuovo principio di competenza finanziaria potenziato, rendendo evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Le entrate sono così suddivise : 20
TITOLO DENOMINAZIONE PREVISIONI PREVISIONI PREVISIONI ANNO ANNO 2017 ANNO 2018 2019 Fondo pluriennale vincolato per spese corrent i 128493,52 0,00 Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale 0,00 0,00 0,00 Ut ilizzo avanzo di Amministrazione 0,00 - di cui avanzo vincolato ut ilizzato ant icipatamente 0,00 Entrate corrent idi natura tributaria, contribut iva e perequat iva 1 0,00 0,00 0,00 2 Trasferiment icorrent i 1821048,55 1815716,73 1815716,73 3 Entrate extratributarie 376975,84 378028,38 378028,38 4 Entrate in conto capitale 1065127,66 1065127,66 1065127,66 5 Entrate da riduzione di i anziarie at tività f n 0,00 0,00 0,00 6 Accensione prest it i 0,00 0,00 0,00 Ant icipazioni da ist ituto 7 tesoriere/cassiere 2100000,00 2100000,00 2100000,00 Entrate per conto terzi e 9 part it e di giro 462500,00 462500,00 462500,00 TOTALE TITOLI 5825652,05 5821372,77 5821372,77 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 5954145,57 5821372,77 5821372,77 21
Di seguito si riporta il trend storico dell’entrata per titoli dal 2015 al 2019 con la nuova classificazione dei titoli previsti dal 2016 in base alla nuova normativa contabile. TITOLO DENOMINAZIONE RENDICONTO DEFINITIVO STANZIAMENTO STANZIAMENTO STANZIAMENTO ANNO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2019 Fondo pluriennale vincolato per spese correnti 67.057,72 128.493,52 0,00 Utilizzo avanzo di Amministrazione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - di cui avanzo vincolato utilizzato anticipatamente 2 Trasferimenti correnti 1.901.748,61 1.977.287,84 1.821.048,55 1.815.716,73 1.815.716,73 3 Entrate extratributarie 233.782,46 455.615,28 390.028,38 390.028,38 390.028,38 4 Entrate in conto capitale 0,00 1.282.481,78 1.065.127,66 1.065.127,66 1.065.127,66 Entrate da riduzione di attività 5 finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6 Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Anticipazioni da istituto 7 tesoriere/cassiere 1.695.663,28 2.500.000,00 2.100.000,00 2.100.000,00 2.100.000,00 Entrate per conto terzi e partite 9 di giro 657.968,44 903.500,00 462.500,00 462.500,00 462.500,00 TOTALE TITOLI 4.489.162,79 7.118.884,90 5.825.652,05 5.821.372,77 5.821.372,77 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 4.489.162,79 7.185.942,62 5.954.145,57 5.821.372,77 5.821.372,77 Analisi della spesa 22
La spesa è così suddivisa: TITOLO DENOMINAZIONE PREVISIONI PREVISIONI PREVISIONI ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2019 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 1.295.127,66 1.295.127,66 1.295.127,66 1 SPESE CORRENTI previsione di competenza 1.997.091,47 1.864.318,67 1.864.318,67 di cui già impegnato* 128.493,52 di cui fondo pluriennale vincolato 152.614,26 0,00 2 SPESE IN CONTO previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 CAPITALE di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 3 SPESE PER previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 INCREMENTO DI ATTIVITA' FINANZIARIE di cui già impegnato* di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 4 RIMBORSO DI previsione di competenza 99.426,44 99.426,44 99.426,44 PRESTITI di cui già impegnato* di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 23
5 CHIUSURA previsione di competenza 2.100.000,00 2.100.000,00 2.100.000,00 ANTICIPAZIONI DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE di cui già impegnato* di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 7 SPESE PER CONTO previsione di competenza 462.500,.00 462.500,00 462.500,00 TERZI E PARTITE DI GIRO di cui già impegnato* di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 TOTALE TITOLI previsione di competenza 4.659.017,91 5.821.372,77 4.526.245,11 di cui già impegnato* 128.493,52 di cui fondo pluriennale 152.614,26 vincolato 0,00 0,00 TOTALE GENERALE previsione di competenza 5.954.145,57 5.821.372,77 5.821.372,77 DELLE SPESE di cui già impegnato* 128.493,52 di cui fondo pluriennale 0,00 vincolato Di seguito si riporta il trend storico della spesa per titoli dal 2015 al 2019 con la nuova classificazione dei titoli previsti dal 2016 in base alla normativa vigente: 24
TITOLO DENOMINAZIONE RENDICONTO DEFINITIVO STANZIAMENTO STANZIAMENTO STANZIAMENTO ANNO 2015 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2019 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 1.425.005,53 1.295.127,66 1.295.127,66 1.295.127,66 1 SPESE CORRENTI Previsione di competenza 1.663.746,36 2.258.010,65 1.997.091,47 1.864.318,67 1.864.318,67 di cui già impegnato* 128.493,52 di cui fondo pluriennale vincolato 67.057,72 2 SPESE IN CONTO Previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 CAPITALE di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 3 SPESE PER previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 INCREMENTO DI ATTIVITA’ FINANZIARIE di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 (0,00) (0,00) 4 RIMBORSO DI previsione di competenza 169.951,69 99.426,44 99.426,44 99.426,44 99.426,44 PRESTITI di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 (0,00) (0,00) 5 CHIUSURA previsione di competenza 1.165.618,10 2.500.000,00 2.100.000,00 2.100.000,00 2.100.000,00 ANTICIPAZIONI DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 (0,00) (0,00) 25
7 SPESE PER CONTO previsione di competenza 232.654,20 903.500,00 462.500,00 462.500,00 462.500,00 TERZI E PARTITE DI GIRO di cui già impegnato* 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) (0,00) TOTALE TITOLI previsione di competenza 5.760.937,09 4.659.017,91 4.526.245,11 4.526.245,11 di cui già impegnato* 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 128.493,52 TOTALE GENERALE previsione di competenza 3.231.970,35 7.185942,62 5.954.145,57 5.821.372,77 5.821.372,77 DELLE SPESE di cui già impegnato* di cui fondo pluriennale vincolato 128.493,52 SoS –Parte Seconda Riepilogo Risorse Umane disponibili La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica. La dotazione organica, è uno strumento per rappresentare le risorse umane disponibili. 26
Al fine di rappresentare ancora più specificatamente il quadro delle risorse umane si elenca di seguito il Personale dipendente a tempo indeterminato e personale dirigente in servizio al 31.12.2016. ORGANIZZAZIONE interna del Personale e dotazioni strumentali DOTAZIONE ORGANICA del PERSONALE Personale appartenente al comparto “Regioni ed autonomie locali” - Dirigenti : 3 COSTO PREVISTO ANNO 2017 : € . 333.534,20 - Impiegati : 21 COSTO PREVISTO ANNO 2017 : € 1.037.707,56 N.PO PROFILO PROFESSIONALE CATEGORIA STI 1 DIRETTORE DIR. 1 SEGRETARIO DIR. 1 DIRIGENTE AMM.TIVO DIR. 27
4 ISTRUTT.DIRETT.AMM. D6 1 FUNZIONARIO AMM. D6 1 FUNZIONARIO COMUN. D6 1 FUNZIONARIO TERR. D6 1 ISTRUTT.DIRETT.TECN. D6 1 ISTRUTT.DIR.AMM. D5 1 ISTRUTT.DIR.AMM.P.T. D4 1 ISTRUTT.DIR.TECN. D3 1 ISTRUTT.DIR.AMM. D3 1 ISTRUTT.TECN C5 2 ISTRUTT.AMM. C5 3 ISTRUTT.AMM. C4 2 ISTRUTT.AMM. C3 1 ESEC.AMM. B6 Le posizioni organizzative sono state riconfermate fino alla scadenza del mandato del Commissario e sono : - Ragioneria e Bilancio; - Ufficio personale; - Ufficio agricoltura e territorio - Ufficio contenziosi - L’Ente Comunità Montana non è soggetta al patto di stabilità. 28
Incidenza della spesa per il personale sulle spese correnti Rendiconto 2015 Assestamento Previsione 2016 2017 spesa intervento 01 1.633.561,55 1.482.708,47 1.282.483,87 spese incluse nell'int.03 irap 114.000,00 105.744,47 88.757,89 altre spese incluse Totale spese di personale 1.747.561,55 1.588.452,94 1.371.241,76 spese escluse 10.253,09 18.200,00 19.932,55 Spese soggette al limite (co 562) 1.737.308,46 1.570.252,94 1.351.309,21 Spese correnti 2.128.700,82 2.258.010,65 1.997.091,47 Incidenza % su spese correnti 81,61 69,54 67,66 Limitazione trattamento accessorio L’ammontare delle somme destinate al trattamento accessorio previste in bilancio non superano il corrispondente ammontare dell’esercizio 2016 ridotto annualmente in misura proporzionale all’eventuale riduzione del personale in servizio come disposto dal comma 2 bis dell’art. 9 del D.L. 78/2010. Nell’anno 2017 le somme destinate al trattamento accessorio previste in bilancio sono ridotte in percentuale sul 2016ai sensi dell’art.1 co.236 della L. 208 del 28.12.2015. 29
Rendiconto Assestato previsione 2017 2015 2016 Risorse fisse comprensive delle risorse destinate alle progressioni economiche 85.380,44 126.003,54 120.453,12 Risorse variabili 22.212,70 15.555,88 20.619,99 (-) Decurtazioni fondo ex art. 9, co 2- bis (-) Decurtazioni art.1 co.236 L.208/2015 36.938,01 52.857,68 (-) Decurtazioni del fondo per trasferimento di funzioni all'Unione di comuni Totale FONDO 107.593,14 104.621,14 88.215,43 Risorse escluse dal limite di cui art. 9, co 2-bis * (es. risorse destinate ad incrementare il fondo per le risorse decentrate per gli enti terremotati ex art.3-bis,c.8-bis d.l.n.95/2012) Percentuale Fondo su spese intervento 01 6,59% 6,53% 6,24% DOTAZIONI STRUMENTALI DEGLI UFFICI 30
SEDE LEGALE : Orvieto , Via delle Pertiche B SEDI TECNICO-AMMINISTRATIVO : San Venanzo – Guardea UFFICI : Narni – Todi – Amelia – Montecastrilli - Montecchio INFORMATICHE : Intranet ,posta elettronica interna,Protocollo informatico-P.e.c. HARDWARE E SOFTWARE : Personal Computer n. 31 VEICOLI DI SERVIZIO : n. 9 SITO WEB ISTITUZIONALE www.onat.it Risulta del tutto evidente , dato l’insieme delle fin qui argomentate criticità tipiche della finanza derivata ed in virtù dello stato attuale dell’Ente che si trova commissariato con la riforma endoregionale ancora in atto, come non vi sia la possibilità di effettuare una programmazione pluriennale puntuale sul territorio sino all’avvio del nuovo organismo. In esecuzione dei piani di alienazione dei beni immobili di proprietà di questo ente si avvia ogni anno il bando di gara per la vendita degli stessi per ottemperare al ripiano dei debiti dell’ente, che in base alla legge regionale n.18 del 23.12.2011 , con particolare riferimento all’art.63 è in fase di liquidazione. Il Direttore Il Dirigente del Servizio Finanziario ( Giampiero Lattanzi ) (Dr.ssa Maria Rita Gianni) 31
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