PROGETTO CULTURALE 2019-2020 - la relazione al centro a cura delle coordinatrici dell'ambito sociale - ASBR

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PROGETTO CULTURALE 2019-2020 - la relazione al centro a cura delle coordinatrici dell'ambito sociale - ASBR
a cura delle coordinatrici dell’ambito sociale

                                                 PROGETTO CULTURALE
                                                 2019-2020
                                                 la relazione al centro
PROGETTO CULTURALE 2019-2020 - la relazione al centro a cura delle coordinatrici dell'ambito sociale - ASBR
Condividere significa costruire la cornice dell’esperienza comune
                                  che rende più stretti i legami organizzativi (deboli)
                                                                               Weick K.E.

Creare senso, costruire “mappe” culturali rappresenta un vero e proprio processo
identitario per la nostra organizzazione.
I confini tra i servizi alla persona e l’ambiente circostante sono confini per natura
fluidi, in continua interconnessione, e per questo è importante che tale legame si
alimenti di cultura, valori e linguaggi comuni.
L’Azienda da sempre è impegnata nel mantenere un forte legame culturale tra i
propri servizi, il personale che vi lavora, le famiglie e il territorio.
Negli ultimi tre anni abbiamo accompagnato lo sviluppo del percorso di Certificazione
aziendale Family Audit che ha ulteriormente contribuito alla promozione di un
cambiamento culturale ed organizzativo, orientato alla cultura del benessere e
della conciliazione, e in un’ottica di scambio tra le diverse professionalità all’interno
dell’organizzazione e con l’ambiente circostante.
Anche per l’anno educativo 2019/2020 il nostro progetto culturale va nella direzione
di un impegno sociale diffuso che si snoda intorno al superiore concetto di tutela
dei diritti dei bambini e delle bambine per arrivare alle famiglie e all’ambiente
circostanti.
Significativa la giornata formativa Family Audit “Etica dell’Educare”, aperta a
tutti i dipendenti, che sarà incentrata sui concetti di consapevolezza professionale e
responsabilità diffusa, intrecciando ed arricchendo la riflessione aperta negli anni
scorsi rispetto al codice etico aziendale.
Il percorso “Promozione della genitorialità positiva” invece si proporrà di istituire
un tavolo di confronto permanente, dentro e fuori l’organizzazione, capace di
connettere l’agire educativo con la rete dei servizi che si occupano di infanzia sia
metodologicamente che culturalmente, portando avanti un impegno preso con
l’ingresso dell’area genitorialita’ e tutela infanzia all’ interno dell’attività aziendale.
E ancora molte altre proposte di riflessione, di confronto e di ricerca relative al tema
della tutela dei diritti dell’infanzia, della famiglia e dell’ambiente in cui viviamo,
perche’ esso possa divenire sostenibile e solidale.

                                                   Un buon anno educativo a tutti noi!
                                                                    Silvia Ronchetti
PROGETTO CULTURALE 2019-2020 - la relazione al centro a cura delle coordinatrici dell'ambito sociale - ASBR
Indice

Formazione                                                             6
• Progetto P.I.P.P.I.                                                  7
• Percorso formativo inerente                                          10
       la promozione dei diritti della famiglia
• Altri percorsi formativi specifici a sostegno                        11
       del lavoro degli Assistenti Sociali e degli Operatori Sociali
• Etica dell’educare - Giornata formativa Family Audit                 13
• Mindfulness                                                          14
• Formazione obbligatoria                                              15
• Disostruzione pediatrica delle vie aeree                             16
• Formazione Privacy                                                   17

Essere parte                                                           18
• Consulte operatori                                                   19
• Promozione della genitorialità positiva                              20

                                         5
∫
                                                            Formazione
    Formazione significa conoscenza ampia ed approfondita dei
    contenuti di una disciplina, ma anche conoscenza della sua
    epistemologia, cioè dei nuclei concettuali fondamentali, del
    linguaggio, dell’approccio metodologico con cui la disciplina conosce
    la realtà e conferisce al mondo un significato specifico. Occorre che
    l’insegnante si formi ai saperi teorici, nei saperi, all’uso dei saperi.
    I saperi dovrebbero promuovere le competenze trasversali, di
    osservazione e ascolto, di lettura critica della realtà, di osservazione,
    progettazione, organizzazione e valutazione dei percorsi progettuali
    attivati

                                         6
Progetto P.I.P.P.I.
Programma di Intervento per la Prevenzione
dell’Istituzionalizzazione Edizione 8 Advanced
                           L’uomo é difficile da scoprire, ed egli é per se stesso
                                                   la più difficile delle scoperte.
                                                                 Friedrich Nietzsche

                       La conoscenza è un tesoro, ma la pratica è la sua chiave.
                                                                            Lao Tzu

L’accompagnamento di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità
costituisce un ambito fondamentale del lavoro di cura e protezione dell’infanzia,
inteso come l’insieme degli interventi che mirano a promuovere condizioni
idonee alla crescita (area della promozione), a prevenire i rischi che possono
ostacolare il percorso di sviluppo (area della prevenzione) e a preservare e/o
proteggere la salute e la sicurezza del bambino (area della tutela o protezione
in senso stretto).
L’approccio centrato sulla nozione di bisogni evolutivi, piuttosto che sulle
mancanze/inadeguatezze delle figure genitoriali, esige il preciso riferimento
ai diritti dei bambini enunciati nella Convenzione Internazionale dei Diritti
dell’Infanzia (CRC, 1989) - che sono tali in quanto riferiti ai loro bisogni - e
quindi la volontà di costruire un contesto ben– trattante che sostenga il
benessere e lo sviluppo di ogni bambino prima ancora di occuparsi attivamente
della sua protezione.
 Le “Linee di indirizzo nazionali per l’intervento con bambini e famiglie in
situazione di vulnerabilità”, approvate il 21 dicembre 2017 in Conferenza
Unificata, frutto del lavoro collegiale e pluriennale di  un tavolo istituzionale
nazionale composto da rappresentanti del Ministero del lavoro e delle

                                           7
politiche sociali, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle
Province autonome e del Gruppo scientifico dell’Università di Padova che ha
avviato l’attuazione del Programma P.I.P.P.I.   ((Programma di Intervento per la
Prevenzione dell’Istituzionalizzazione, mirato a prevenire l’allontanamento
dei bambini e dei ragazzi), hanno l’obiettivo di focalizzarsi sull’intervento con
bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità, intesa come condizione che
può riguardare ogni famiglia in specifiche fasi del suo ciclo di vita e che è
caratterizzata dalla mancata o debole capacità nel costruire e/o mantenere
l’insieme delle condizioni (interne e esterne) che consente un esercizio positivo
e autonomo delle funzioni genitoriali.
Il Programma P.I.P.P.I. nato a fine 2010, risultato di una collaborazione tra
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e
Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova, le Regioni
e i servizi sociali territoriali di protezione e tutela minori nello specifico,
rappresenta il tentativo di creare un raccordo tra istituzioni diverse (Ministero,
Università, Enti locali) che condividono la stessa “mission” di promozione del
bene comune, oltre che tra professioni e discipline degli ambiti del servizio
sociale, della psicologia e delle scienze dell’educazione, che solo unitamente
possono fronteggiare la sfida di ridurre il numero dei bambini che hanno
necessità di contesti di protezione extrafamigliari.
Il Programma, che persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento
nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti, al fine di ridurre il rischio
di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo
familiare d’origine, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di
azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tiene
in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel
costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni. L’obiettivo primario è dunque
quello di aumentare la sicurezza dei/lle bambini/e e migliorare la
Il territorio della Bassa Reggiana ha partecipato come Ambito Territoriale con il
Distretto di Correggio all’edizione PIPPI 4 (2015-16), P.I.P.P.I. 6 ADVANCED (2017-

                                     8
18) e per gli anni 2019/2021 parteciperà alla versione P.I.P.P.I. 8 ADVANCED
lavorando con l’approccio proposto con in tutto 20 famiglie in carico al Servizio
Sociale Tutela Infanzia e Genitorialità e ai servizi territoriali.
Attualmente per l’Ambito Territoriale di Guastalla e Correggio l’edizione PIPPI
8 ADVANCED è nella fase di implementazione e formazione di molti operatori
sociali dei Comuni e dell’Unione, in particolare riguardanti il tema della
collaborazione tra Servizi Sociali, Scuole, Servizi Educativi oltre a  formazioni
sulla metodologia “P.I.P.P.I.” a chi ancora non ha avuto modo di incontrarla.

Link e approfondimenti
https://elearning.unipd.it/progettopippi/index.php?lang=en
https://www.minori.it/it/il-programma-pippi

                                           9
Percorso formativo
inerente la promozione dei diritti della famiglia
a sostegno del lavoro degli Assistenti Sociali,
del personale di Segreteria e degli Educatori
Territoriali del Servizio Tutela Infanzia e
Genitorialità
                                            Il dubbio è l'inizio della conoscenza.
                                                                          Cartesio

Anche per l’anno  2019 e 2020, in continuità con gli scorsi anni, è stato attivato
il percorso formativo sul tema della promozione dei diritti della famiglia a
sostegno del lavoro degli Operatori del Servizio Sociale Genitorialità e Tutela
Minori. Il percorso prevede l’offerta di formazione  e confronto con un esperto
giuridico di diritto minorile. Gli operatori del Servizio, oggi   più che mai ,
sentono l’esigenza di un aggiornamento permanente in ambito giuridico, in
grado di orientare l’operatività e rispetto alle procedure giuridiche e normative
attraverso lo studio dei casi concreti che si possono presentare nel corso del
lavoro quotidiano, promuovendo una ridefinizione delle prassi operative da
adottare, cercando di potenziare l’efficacia e la tempestività degli interventi
anche in situazioni di emergenza.
La consulenza giuridica è necessaria per le attività più strettamente connesse
all’azione di tutela, ma anche per un supporto nella gestione dei rapporti  con la
magistratura, con le forze dell’ordine, con i legali rappresentanti delle famiglie
e dei minori.

                                    10
Altri percorsi formativi specifici
a sostegno del lavoro degli Assistenti Sociali e
degli Operatori Sociali

                                             La strada che porta alla conoscenza
                                   è una strada che passa per dei buoni incontri.
                                                                      Baruch Spinoza

L’Azienda interverrà come facilitatore e connettore di opportunità rispetto
alle proposte formative provenienti dal territorio, offrendo percorsi formativi
promossi da enti di formazione riconosciuti, agli Assistenti Sociali e Operatori
Sociale, inoltre l’Azienda sarà disponibile a valutare, ed eventualmente
sostenere al contempo, le proposte formative provenienti dai singoli operatori,
siano essi Assistenti Sociali o altri operatori di ambito sociale (operatori di
Sportello Sociale, Educatori Territoriali).
Gli operatori potranno partecipare alle opportunità formative individuate in
modalità singola o associata., anche considerata la necessità per gli Assistenti
Sociali di maturare i crediti formativi necessari allo svolgimento della loro
professione.
Ogni anno la Regione Emilia-Romagna organizza varie proposte di formazione
continua per gli operatori dei Servizi. In particolare le équipe di area sociale, con
modalità che verranno definite e condivise all’interno di ogni gruppo coinvolto,
parteciperanno alle seguenti proposte:

“Percorso formativo per gli operatori della Regione Emilia-Romagna che si
occupano di affidamento familiare e di altre forme di sostegno alla fragilità
genitoriale”.Il percorso è articolato in 5 incontri per ogni area vasta, è inteso
come una formazione di II° livello, rivolta ad operatori dei servizi sociali affido

                                            11
e tutela, operatori sanitari che si occupano di affido, associazioni di famiglie
affidatarie, giudici onorari TM, operatori degli uffici scolastici provinciali.   Ogni
incontro formativo territoriale prevede: 4 ore di formazione al mattino (orario
09.30 – 13.30) e 2 ore di lavori di gruppo in orario pomeridiano (orario 14.30
– 16.30) con la presenza di facilitatori. Il percorso inizierà nel mese di ottobre
2019 e terminerà nel mese di novembre 2020 e vedrà coinvolti due Assistenti
Sociali del Servizio Area Genitorialità e Tutela Minori.

Due giornate formative sul tema dell’Adolescenza “L’età del tutto o nulla:
opportunità e rischi nell’adolescenza” organizzate il 17 settembre 2019 sede
di Guastalla e il  1 ottobre 2019, sede di Correggio dall’Azienda Ausl di Reggio
Emilia, all’interno della XIV settimana della salute mentale, a cui il Servizio
Area Genitorialità e Tutela Minori ha partecipato attivamente con un proprio
contributo.

È in previsione la prosecuzione della formazione /tavolo di lavoro sul tema
“Contrasto alla violenza di genere” attivato dall’Azienda Ausl di Reggio
Emilia, in collaborazione con l’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, con platea
multidisciplinare (sociale, sanitario, FF.OO), al fine di definire le linee guida per
il lavoro territoriale sul tema anche in fase di emergenza.

                                      12
Etica dell’educare - Giornata formativa “Family Audit”
               Siamo parti danzanti di una più ampia danza di parti interagenti
                                                                     Gregory Bateson

La relazione educativa avviene in sistemi complessi in cui benessere di ciascuno
è interdipendente dal benessere di tutti. È quindi importante prendersi un tempo
per riflettere sulle proprie modalità relazionali e sulle ricadute che hanno sul
benessere relazionale complessivo. Il percorso sarà incentrato sul concetto di
consapevolezza professionale che richiama il concetto di responsabilità : se so,
se vedo sono responsabile!  La riflessione si intreccerà con quella aperta negli
anni scorsi rispetto al codice etico dell’Azienda Sevizi per arricchirne i contenuti
rispetto alle relazioni educative.
Il  primo incontro teorico tratterà il tema attraverso alcuni spunti provenienti
dalla psicologia dell’inerzia affrontando il rischio della creazione di
atteggiamenti quali: “se nessuno interviene non c’è nulla da fare” e che crea
spettatori indifferenti.
Questo incontro è aperto a tutti i dipendenti e rientra nel percorso Family
Audit, uno strumento che mira alla promozione di un cambiamento culturale
all’interno delle organizzazioni orientato alla promozione del benessere dei
propri dipendenti e delle loro famiglie.
Questa iniziativa in particolare, mira a promuovere un sentire solidale nei
gruppi di lavoro in cui la responsabilità non è solo da intendersi a livello
individuale, ma in modo più diffuso. Siamo convinti che questa impostazione
possa rappresentare nel tempo e, proseguendo il percorso, una modalità di
prevenzione del burn out degli operatori.

Organizzazione
Un incontro assembleare con Marisa Menzà, 10 ottobre 2019, ore 17.00 Palazzo
Bentivoglio, Gualtieri

                                            13
Mindfulness, pratica per un benessere globale
Per assistenti sociali

                                         Il segreto della salute fisica e mentale
             non sta nel lamentarsi del passato, né nel preoccuparsi del futuro,
                    ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà.
                                                                           Buddha

              “Sono tante le ragioni per le quali ci stiamo rivolgendo verso la
  consapevolezza, non ultima forse l’intenzione di conservare la nostra salute
mentale o di recuperare il senso delle proporzioni e o il significato delle cose,
 o anche solo di tenere testa al tremendo stress e alla grande insicurezza del
   nostro tempo … in effetti limitarsi a sedere e a stare tranquilli per un po’ di
                         tempo per proprio conto è un atto radicale di amore.”
                                                                      Jon Kabat Zin

L’Azienda sta portando avanti un percorso di certificazione chiamato Family
Audit che ha l’obiettivo di promuove un cambiamento culturale all'interno delle
organizzazioni consentendo alle stesse di adottare delle politiche di gestione
del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie.
La proposta sperimentale di un percorso di formazione Mindfulness in
ambito lavorativo risponde al desiderio di offrire ad un gruppo di dipendenti
un’esperienza innovativa che parte dalla consapevolezza che, nonostante la
difficoltà e la complessità del lavoro, si continuano a cercare strumenti per
affrontarlo al meglio e come gruppo di lavoro.
Il progetto si basa sul “Protocollo Mindfulness Psicosomatica” approvato dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, strutturato sulle recenti scoperte
delle neuroscienze applicate alla medicina e alla psicologia.
Negli incontri si sperimenteranno tecniche dolci di consapevolezza
psicosomatica, lavoro sul corpo, energetica, respirazione e meditazione
utili per migliorare lo stress, la tensione e l’ansia, a cui i professionisti sono

                                    14
quotidianamente esposti, alla luce della complessità lavorativa in cui operano.
Inoltre l’obiettivo è anche quello di fornire un kit di strumenti che possano
consentire una pratica individuale o di piccolo gruppo anche in assenza di un
facilitatore.
Aspetti organizzativi:
Il percorso prevede 5 incontri (indicativamente il primo e l’ultimo di due oree
gli intermedi di un’ora e mezza)  che saranno realizzati a Guastalla a partire da
gennaio 2020.

Formazione obbligatoria
Con il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) l'Azienda
deve garantire ai dipendenti la formazione relativa alla sicurezza sui luoghi di
lavoro. Pertanto ogni  lavoratore e ogni lavoratrice riceverà una informazione e
formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza.
La formazione base dovrà essere integrata a corsi sul rischio specifico
dell’Azienda e della professione che si svolge.
Per questa ragione sono previsti corsi alimentaristi, corsi antincendio, corsi di
primo soccorso.
Dato l’elevato numero di persone da formare e/o da aggiornare, l’Azienda
programmerà   diversi momenti formativi e fornirà alle/agli interessate/i il
calendario con le relative date.

Primo soccorso, antincendio per il personale che non ha ancora svolto i percorsi
formativi e/o di aggiornamento.

                                          15
Disostruzione pediatrica delle vie aeree
Personale educativo ed ausiliario dei servizi 0/6 anni
e personale educativo di altri servizi

                                        Non c’è causa più urgente, né più giusta,
                                     del proteggere il futuro della nostra specie.
                                                                          Carl Sagan

L’ostruzione delle vie aeree in età pediatrica è un evento purtroppo abbastanza
frequente in cui il rapido riconoscimento e il corretto trattamento può prevenire
conseguenze gravi, anche fatali.
Per questo motivo la formazione degli operatori non può prescindere dai temi
che riguardano la prevenzione e l’educazione alla sicurezza; in questi ultimi
mesi anche la Regione ha rinforzato questo mandato sollecitando, in modo
capillare, la realizzazione di questi incontri e predisponendo materiali specifici.
Continua pertanto, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa di Guastalla, la
formazione che ha lo scopo di fornire conoscenze necessarie per intervenire in
caso di inalazione di un corpo estraneo. Nello scorso anno scolastico abbiamo
realizzato tre incontri a cui hanno partecipato parte del personale ausiliario ed
educativo dei servizi 0/6 anni; quest’anno si prevedono ulteriori tre incontri
offerti sia ai servizi educativi 0/6 che agli educatori di altri servizi.
Ogni incontro si articolerà in una parte teorica, finalizzata all’acquisizione delle
conoscenze generali e di una parte pratica di esercitazione su manichini. Per
gli educatori dei nidi è prevista un momento pratico specifico per i bambini
lattanti.

Organizzazione
Un incontro di due ore a partire da gennaio 2020.

                                     16
Formazione Privacy
La complessità delle relazioni che si formano all’interno dei servizi – sia tra i
diversi gruppi di stakeholder (personale, utenti, famiglie) sia internamente ai
singoli gruppi – richiede una particolare attenzione e l’individuazione di un
equilibrato rapporto tra trasparenza e riservatezza, tra dimensione privata e
obblighi di tutela dei servizi e delle persone.
Dall'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 2016/679 relativo alla
protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
si è avviato, all’interno dell’Azienda un percorso volto a promuovere una cultura
aziendale che riconosca nel corretto trattamento dei dati personali e della
comunicazione interna ed esterna, componenti essenziali, non meramente
accessorie, della qualità dei servizi resi agli utenti e alle loro famiglie, in
coerenza con la loro natura relazionale.
Il delicato equilibrio tra riservatezza e trasparenza, passa inevitabilmente
attraverso l’osservanza della disciplina di legge in materia di trattamento dei
dati personali, non limitandosi a mero adempimento ma richiedendo invece
impegno creativo, quotidiano e professionale del personale.
L’approfondimento di tale aspetto consente alle diverse figure professionali di
individuare le forme relazionali più adeguate nel rapporto con gli utenti e le
famiglie.
Dopo l'adozione di misure logiche, organizzative ed informatiche, tese a
rafforzare la sicurezza dei processi per evitare violazioni della privacy di
operatori e famiglie, diventa fondamentale confrontarsi e condividere buone
pratiche focalizzandosi anche sui nuovi strumenti e misure introdotti dalla
normativa.

Organizzazione
Un incontro di due ore, organizzato su base territoriale

                                          17
∫
                                                        Essere parte
    Partecipare i processi e i pensieri per costruirli e progettarli,
    arricchendoli e arricchendoci. Essere parte di un territorio, di una
    storia, di una contemporaneità che tiene in sé le tracce del passato
    e lo slancio verso il futuro rappresenta un valore fondamentale per i
    servizi, per la collettività e la comunità tutta.

                                       18
Consulte operatori
Lo statuto dell’Azienda Speciale, all’articolo 20/bis, prevede lo strumento
democratico della consulta quale opportunità partecipativa, di dialogo e di
scambio.  La consulta degli operatori è un organismo consultivo e partecipativo,
che si riunisce in composizione diversificata in relazione alle materie poste.
L’obiettivo è quello di formulare proposte e pareri per progetti e attività.
Per l’anno in corso un primo tema di riflessione riguarda l’identità dei momenti
di festa che accompagnano la vita di un anno educativo nelle nostre istituzioni.
Dalla consulta si auspica possano uscire scelte comuni in merito alla concezione
di questo momento culturale, tradizionale e al tempo stesso ricreativo a cui
si aggiungono anche diversi aspetti partecipativi di portata fondativa per il
nostro approccio pedagogico.

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Promozione della genitorialità positiva
                                È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio
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Alla luce del particolare periodo di complessità che sta caratterizzando il
lavoro in area sociale in questi mesi, con particolare attenzione al  lavoro con
le famiglie, i  bambini e gli adolescenti in Area Tutela,  si ritiene necessario fare
luce su quali possono essere gli ambiti di consolidamento di innovazione da
percorrere, affinché il momento di crisi possa essere l’occasione per riflettere
sullo stato dell’arte del proprio servizio dal punto di vista organizzativo e
funzionale e su come incontrare costruttivamente gli altri servizi, che accolgono
bambini e famiglie.
Obiettivo di questo anno di lavoro è quello di confrontare gli approcci, le
aspettative, le reciproche rappresentazioni , gli strumenti con cui i vari servizi
si  interfacciano al mondo delle famiglie e dei bambini, in particolare quando
gli stessi si trovano in situazioni di criticità sociale e di fragilità, al fine anche di
trovare elementi di connessione culturale e metodologica.
In prospettiva questo processo di confronto è finalizzato a trovare forme di
collaborazione anche con gli altri Servizi territoriali sociali, sanitari, educativi
e scolastici, anche a partire da una lettura condivisa delle “Linee di indirizzo
nazionali per l’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità”,
approvate il 21 dicembre 2017 in Conferenza Unificata, frutto di un lavoro
collegiale e pluriennale, realizzato in seno a un tavolo istituzionale nazionale
composto da rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e del
Gruppo scientifico dell’Università di Padova che ha avviato l’attuazione del
Programma P.I.P.P.I.   (mirato a prevenire l’allontanamento dei bambini e dei
ragazzi).
Le linee di indirizzo affrontano il tema degli interventi di cura e protezione dei

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bambini nel loro ambiente familiare, ponendo un’attenzione particolare agli
interventi finalizzati a prevenire l’allontanamento dei minori.

Organizzazione:
Sono previsti due/tre momenti di incontro tra le figure di coordinamento
pedagogico, educativo e sociale interne all’Azienda, per esplorare le attuali
aspettative e conoscenze rispetto alle reciproche operatività,  agli strumenti  e
ai processi di cui gli operatori fanno uso quotidiano.

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