PROGETTO CULTURALE 2019-2020 - la relazione al centro a cura delle coordinatrici dell'ambito sociale - ASBR
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Condividere significa costruire la cornice dell’esperienza comune che rende più stretti i legami organizzativi (deboli) Weick K.E. Creare senso, costruire “mappe” culturali rappresenta un vero e proprio processo identitario per la nostra organizzazione. I confini tra i servizi alla persona e l’ambiente circostante sono confini per natura fluidi, in continua interconnessione, e per questo è importante che tale legame si alimenti di cultura, valori e linguaggi comuni. L’Azienda da sempre è impegnata nel mantenere un forte legame culturale tra i propri servizi, il personale che vi lavora, le famiglie e il territorio. Negli ultimi tre anni abbiamo accompagnato lo sviluppo del percorso di Certificazione aziendale Family Audit che ha ulteriormente contribuito alla promozione di un cambiamento culturale ed organizzativo, orientato alla cultura del benessere e della conciliazione, e in un’ottica di scambio tra le diverse professionalità all’interno dell’organizzazione e con l’ambiente circostante. Anche per l’anno educativo 2019/2020 il nostro progetto culturale va nella direzione di un impegno sociale diffuso che si snoda intorno al superiore concetto di tutela dei diritti dei bambini e delle bambine per arrivare alle famiglie e all’ambiente circostanti. Significativa la giornata formativa Family Audit “Etica dell’Educare”, aperta a tutti i dipendenti, che sarà incentrata sui concetti di consapevolezza professionale e responsabilità diffusa, intrecciando ed arricchendo la riflessione aperta negli anni scorsi rispetto al codice etico aziendale. Il percorso “Promozione della genitorialità positiva” invece si proporrà di istituire un tavolo di confronto permanente, dentro e fuori l’organizzazione, capace di connettere l’agire educativo con la rete dei servizi che si occupano di infanzia sia metodologicamente che culturalmente, portando avanti un impegno preso con l’ingresso dell’area genitorialita’ e tutela infanzia all’ interno dell’attività aziendale. E ancora molte altre proposte di riflessione, di confronto e di ricerca relative al tema della tutela dei diritti dell’infanzia, della famiglia e dell’ambiente in cui viviamo, perche’ esso possa divenire sostenibile e solidale. Un buon anno educativo a tutti noi! Silvia Ronchetti
Indice Formazione 6 • Progetto P.I.P.P.I. 7 • Percorso formativo inerente 10 la promozione dei diritti della famiglia • Altri percorsi formativi specifici a sostegno 11 del lavoro degli Assistenti Sociali e degli Operatori Sociali • Etica dell’educare - Giornata formativa Family Audit 13 • Mindfulness 14 • Formazione obbligatoria 15 • Disostruzione pediatrica delle vie aeree 16 • Formazione Privacy 17 Essere parte 18 • Consulte operatori 19 • Promozione della genitorialità positiva 20 5
∫ Formazione Formazione significa conoscenza ampia ed approfondita dei contenuti di una disciplina, ma anche conoscenza della sua epistemologia, cioè dei nuclei concettuali fondamentali, del linguaggio, dell’approccio metodologico con cui la disciplina conosce la realtà e conferisce al mondo un significato specifico. Occorre che l’insegnante si formi ai saperi teorici, nei saperi, all’uso dei saperi. I saperi dovrebbero promuovere le competenze trasversali, di osservazione e ascolto, di lettura critica della realtà, di osservazione, progettazione, organizzazione e valutazione dei percorsi progettuali attivati 6
Progetto P.I.P.P.I. Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione Edizione 8 Advanced L’uomo é difficile da scoprire, ed egli é per se stesso la più difficile delle scoperte. Friedrich Nietzsche La conoscenza è un tesoro, ma la pratica è la sua chiave. Lao Tzu L’accompagnamento di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità costituisce un ambito fondamentale del lavoro di cura e protezione dell’infanzia, inteso come l’insieme degli interventi che mirano a promuovere condizioni idonee alla crescita (area della promozione), a prevenire i rischi che possono ostacolare il percorso di sviluppo (area della prevenzione) e a preservare e/o proteggere la salute e la sicurezza del bambino (area della tutela o protezione in senso stretto). L’approccio centrato sulla nozione di bisogni evolutivi, piuttosto che sulle mancanze/inadeguatezze delle figure genitoriali, esige il preciso riferimento ai diritti dei bambini enunciati nella Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia (CRC, 1989) - che sono tali in quanto riferiti ai loro bisogni - e quindi la volontà di costruire un contesto ben– trattante che sostenga il benessere e lo sviluppo di ogni bambino prima ancora di occuparsi attivamente della sua protezione. Le “Linee di indirizzo nazionali per l’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità”, approvate il 21 dicembre 2017 in Conferenza Unificata, frutto del lavoro collegiale e pluriennale di un tavolo istituzionale nazionale composto da rappresentanti del Ministero del lavoro e delle 7
politiche sociali, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e del Gruppo scientifico dell’Università di Padova che ha avviato l’attuazione del Programma P.I.P.P.I. ((Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione, mirato a prevenire l’allontanamento dei bambini e dei ragazzi), hanno l’obiettivo di focalizzarsi sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità, intesa come condizione che può riguardare ogni famiglia in specifiche fasi del suo ciclo di vita e che è caratterizzata dalla mancata o debole capacità nel costruire e/o mantenere l’insieme delle condizioni (interne e esterne) che consente un esercizio positivo e autonomo delle funzioni genitoriali. Il Programma P.I.P.P.I. nato a fine 2010, risultato di una collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova, le Regioni e i servizi sociali territoriali di protezione e tutela minori nello specifico, rappresenta il tentativo di creare un raccordo tra istituzioni diverse (Ministero, Università, Enti locali) che condividono la stessa “mission” di promozione del bene comune, oltre che tra professioni e discipline degli ambiti del servizio sociale, della psicologia e delle scienze dell’educazione, che solo unitamente possono fronteggiare la sfida di ridurre il numero dei bambini che hanno necessità di contesti di protezione extrafamigliari. Il Programma, che persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti, al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tiene in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni. L’obiettivo primario è dunque quello di aumentare la sicurezza dei/lle bambini/e e migliorare la Il territorio della Bassa Reggiana ha partecipato come Ambito Territoriale con il Distretto di Correggio all’edizione PIPPI 4 (2015-16), P.I.P.P.I. 6 ADVANCED (2017- 8
18) e per gli anni 2019/2021 parteciperà alla versione P.I.P.P.I. 8 ADVANCED lavorando con l’approccio proposto con in tutto 20 famiglie in carico al Servizio Sociale Tutela Infanzia e Genitorialità e ai servizi territoriali. Attualmente per l’Ambito Territoriale di Guastalla e Correggio l’edizione PIPPI 8 ADVANCED è nella fase di implementazione e formazione di molti operatori sociali dei Comuni e dell’Unione, in particolare riguardanti il tema della collaborazione tra Servizi Sociali, Scuole, Servizi Educativi oltre a formazioni sulla metodologia “P.I.P.P.I.” a chi ancora non ha avuto modo di incontrarla. Link e approfondimenti https://elearning.unipd.it/progettopippi/index.php?lang=en https://www.minori.it/it/il-programma-pippi 9
Percorso formativo inerente la promozione dei diritti della famiglia a sostegno del lavoro degli Assistenti Sociali, del personale di Segreteria e degli Educatori Territoriali del Servizio Tutela Infanzia e Genitorialità Il dubbio è l'inizio della conoscenza. Cartesio Anche per l’anno 2019 e 2020, in continuità con gli scorsi anni, è stato attivato il percorso formativo sul tema della promozione dei diritti della famiglia a sostegno del lavoro degli Operatori del Servizio Sociale Genitorialità e Tutela Minori. Il percorso prevede l’offerta di formazione e confronto con un esperto giuridico di diritto minorile. Gli operatori del Servizio, oggi più che mai , sentono l’esigenza di un aggiornamento permanente in ambito giuridico, in grado di orientare l’operatività e rispetto alle procedure giuridiche e normative attraverso lo studio dei casi concreti che si possono presentare nel corso del lavoro quotidiano, promuovendo una ridefinizione delle prassi operative da adottare, cercando di potenziare l’efficacia e la tempestività degli interventi anche in situazioni di emergenza. La consulenza giuridica è necessaria per le attività più strettamente connesse all’azione di tutela, ma anche per un supporto nella gestione dei rapporti con la magistratura, con le forze dell’ordine, con i legali rappresentanti delle famiglie e dei minori. 10
Altri percorsi formativi specifici a sostegno del lavoro degli Assistenti Sociali e degli Operatori Sociali La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni incontri. Baruch Spinoza L’Azienda interverrà come facilitatore e connettore di opportunità rispetto alle proposte formative provenienti dal territorio, offrendo percorsi formativi promossi da enti di formazione riconosciuti, agli Assistenti Sociali e Operatori Sociale, inoltre l’Azienda sarà disponibile a valutare, ed eventualmente sostenere al contempo, le proposte formative provenienti dai singoli operatori, siano essi Assistenti Sociali o altri operatori di ambito sociale (operatori di Sportello Sociale, Educatori Territoriali). Gli operatori potranno partecipare alle opportunità formative individuate in modalità singola o associata., anche considerata la necessità per gli Assistenti Sociali di maturare i crediti formativi necessari allo svolgimento della loro professione. Ogni anno la Regione Emilia-Romagna organizza varie proposte di formazione continua per gli operatori dei Servizi. In particolare le équipe di area sociale, con modalità che verranno definite e condivise all’interno di ogni gruppo coinvolto, parteciperanno alle seguenti proposte: “Percorso formativo per gli operatori della Regione Emilia-Romagna che si occupano di affidamento familiare e di altre forme di sostegno alla fragilità genitoriale”.Il percorso è articolato in 5 incontri per ogni area vasta, è inteso come una formazione di II° livello, rivolta ad operatori dei servizi sociali affido 11
e tutela, operatori sanitari che si occupano di affido, associazioni di famiglie affidatarie, giudici onorari TM, operatori degli uffici scolastici provinciali. Ogni incontro formativo territoriale prevede: 4 ore di formazione al mattino (orario 09.30 – 13.30) e 2 ore di lavori di gruppo in orario pomeridiano (orario 14.30 – 16.30) con la presenza di facilitatori. Il percorso inizierà nel mese di ottobre 2019 e terminerà nel mese di novembre 2020 e vedrà coinvolti due Assistenti Sociali del Servizio Area Genitorialità e Tutela Minori. Due giornate formative sul tema dell’Adolescenza “L’età del tutto o nulla: opportunità e rischi nell’adolescenza” organizzate il 17 settembre 2019 sede di Guastalla e il 1 ottobre 2019, sede di Correggio dall’Azienda Ausl di Reggio Emilia, all’interno della XIV settimana della salute mentale, a cui il Servizio Area Genitorialità e Tutela Minori ha partecipato attivamente con un proprio contributo. È in previsione la prosecuzione della formazione /tavolo di lavoro sul tema “Contrasto alla violenza di genere” attivato dall’Azienda Ausl di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, con platea multidisciplinare (sociale, sanitario, FF.OO), al fine di definire le linee guida per il lavoro territoriale sul tema anche in fase di emergenza. 12
Etica dell’educare - Giornata formativa “Family Audit” Siamo parti danzanti di una più ampia danza di parti interagenti Gregory Bateson La relazione educativa avviene in sistemi complessi in cui benessere di ciascuno è interdipendente dal benessere di tutti. È quindi importante prendersi un tempo per riflettere sulle proprie modalità relazionali e sulle ricadute che hanno sul benessere relazionale complessivo. Il percorso sarà incentrato sul concetto di consapevolezza professionale che richiama il concetto di responsabilità : se so, se vedo sono responsabile! La riflessione si intreccerà con quella aperta negli anni scorsi rispetto al codice etico dell’Azienda Sevizi per arricchirne i contenuti rispetto alle relazioni educative. Il primo incontro teorico tratterà il tema attraverso alcuni spunti provenienti dalla psicologia dell’inerzia affrontando il rischio della creazione di atteggiamenti quali: “se nessuno interviene non c’è nulla da fare” e che crea spettatori indifferenti. Questo incontro è aperto a tutti i dipendenti e rientra nel percorso Family Audit, uno strumento che mira alla promozione di un cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni orientato alla promozione del benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Questa iniziativa in particolare, mira a promuovere un sentire solidale nei gruppi di lavoro in cui la responsabilità non è solo da intendersi a livello individuale, ma in modo più diffuso. Siamo convinti che questa impostazione possa rappresentare nel tempo e, proseguendo il percorso, una modalità di prevenzione del burn out degli operatori. Organizzazione Un incontro assembleare con Marisa Menzà, 10 ottobre 2019, ore 17.00 Palazzo Bentivoglio, Gualtieri 13
Mindfulness, pratica per un benessere globale Per assistenti sociali Il segreto della salute fisica e mentale non sta nel lamentarsi del passato, né nel preoccuparsi del futuro, ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà. Buddha “Sono tante le ragioni per le quali ci stiamo rivolgendo verso la consapevolezza, non ultima forse l’intenzione di conservare la nostra salute mentale o di recuperare il senso delle proporzioni e o il significato delle cose, o anche solo di tenere testa al tremendo stress e alla grande insicurezza del nostro tempo … in effetti limitarsi a sedere e a stare tranquilli per un po’ di tempo per proprio conto è un atto radicale di amore.” Jon Kabat Zin L’Azienda sta portando avanti un percorso di certificazione chiamato Family Audit che ha l’obiettivo di promuove un cambiamento culturale all'interno delle organizzazioni consentendo alle stesse di adottare delle politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. La proposta sperimentale di un percorso di formazione Mindfulness in ambito lavorativo risponde al desiderio di offrire ad un gruppo di dipendenti un’esperienza innovativa che parte dalla consapevolezza che, nonostante la difficoltà e la complessità del lavoro, si continuano a cercare strumenti per affrontarlo al meglio e come gruppo di lavoro. Il progetto si basa sul “Protocollo Mindfulness Psicosomatica” approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, strutturato sulle recenti scoperte delle neuroscienze applicate alla medicina e alla psicologia. Negli incontri si sperimenteranno tecniche dolci di consapevolezza psicosomatica, lavoro sul corpo, energetica, respirazione e meditazione utili per migliorare lo stress, la tensione e l’ansia, a cui i professionisti sono 14
quotidianamente esposti, alla luce della complessità lavorativa in cui operano. Inoltre l’obiettivo è anche quello di fornire un kit di strumenti che possano consentire una pratica individuale o di piccolo gruppo anche in assenza di un facilitatore. Aspetti organizzativi: Il percorso prevede 5 incontri (indicativamente il primo e l’ultimo di due oree gli intermedi di un’ora e mezza) che saranno realizzati a Guastalla a partire da gennaio 2020. Formazione obbligatoria Con il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) l'Azienda deve garantire ai dipendenti la formazione relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Pertanto ogni lavoratore e ogni lavoratrice riceverà una informazione e formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza. La formazione base dovrà essere integrata a corsi sul rischio specifico dell’Azienda e della professione che si svolge. Per questa ragione sono previsti corsi alimentaristi, corsi antincendio, corsi di primo soccorso. Dato l’elevato numero di persone da formare e/o da aggiornare, l’Azienda programmerà diversi momenti formativi e fornirà alle/agli interessate/i il calendario con le relative date. Primo soccorso, antincendio per il personale che non ha ancora svolto i percorsi formativi e/o di aggiornamento. 15
Disostruzione pediatrica delle vie aeree Personale educativo ed ausiliario dei servizi 0/6 anni e personale educativo di altri servizi Non c’è causa più urgente, né più giusta, del proteggere il futuro della nostra specie. Carl Sagan L’ostruzione delle vie aeree in età pediatrica è un evento purtroppo abbastanza frequente in cui il rapido riconoscimento e il corretto trattamento può prevenire conseguenze gravi, anche fatali. Per questo motivo la formazione degli operatori non può prescindere dai temi che riguardano la prevenzione e l’educazione alla sicurezza; in questi ultimi mesi anche la Regione ha rinforzato questo mandato sollecitando, in modo capillare, la realizzazione di questi incontri e predisponendo materiali specifici. Continua pertanto, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa di Guastalla, la formazione che ha lo scopo di fornire conoscenze necessarie per intervenire in caso di inalazione di un corpo estraneo. Nello scorso anno scolastico abbiamo realizzato tre incontri a cui hanno partecipato parte del personale ausiliario ed educativo dei servizi 0/6 anni; quest’anno si prevedono ulteriori tre incontri offerti sia ai servizi educativi 0/6 che agli educatori di altri servizi. Ogni incontro si articolerà in una parte teorica, finalizzata all’acquisizione delle conoscenze generali e di una parte pratica di esercitazione su manichini. Per gli educatori dei nidi è prevista un momento pratico specifico per i bambini lattanti. Organizzazione Un incontro di due ore a partire da gennaio 2020. 16
Formazione Privacy La complessità delle relazioni che si formano all’interno dei servizi – sia tra i diversi gruppi di stakeholder (personale, utenti, famiglie) sia internamente ai singoli gruppi – richiede una particolare attenzione e l’individuazione di un equilibrato rapporto tra trasparenza e riservatezza, tra dimensione privata e obblighi di tutela dei servizi e delle persone. Dall'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, si è avviato, all’interno dell’Azienda un percorso volto a promuovere una cultura aziendale che riconosca nel corretto trattamento dei dati personali e della comunicazione interna ed esterna, componenti essenziali, non meramente accessorie, della qualità dei servizi resi agli utenti e alle loro famiglie, in coerenza con la loro natura relazionale. Il delicato equilibrio tra riservatezza e trasparenza, passa inevitabilmente attraverso l’osservanza della disciplina di legge in materia di trattamento dei dati personali, non limitandosi a mero adempimento ma richiedendo invece impegno creativo, quotidiano e professionale del personale. L’approfondimento di tale aspetto consente alle diverse figure professionali di individuare le forme relazionali più adeguate nel rapporto con gli utenti e le famiglie. Dopo l'adozione di misure logiche, organizzative ed informatiche, tese a rafforzare la sicurezza dei processi per evitare violazioni della privacy di operatori e famiglie, diventa fondamentale confrontarsi e condividere buone pratiche focalizzandosi anche sui nuovi strumenti e misure introdotti dalla normativa. Organizzazione Un incontro di due ore, organizzato su base territoriale 17
∫ Essere parte Partecipare i processi e i pensieri per costruirli e progettarli, arricchendoli e arricchendoci. Essere parte di un territorio, di una storia, di una contemporaneità che tiene in sé le tracce del passato e lo slancio verso il futuro rappresenta un valore fondamentale per i servizi, per la collettività e la comunità tutta. 18
Consulte operatori Lo statuto dell’Azienda Speciale, all’articolo 20/bis, prevede lo strumento democratico della consulta quale opportunità partecipativa, di dialogo e di scambio. La consulta degli operatori è un organismo consultivo e partecipativo, che si riunisce in composizione diversificata in relazione alle materie poste. L’obiettivo è quello di formulare proposte e pareri per progetti e attività. Per l’anno in corso un primo tema di riflessione riguarda l’identità dei momenti di festa che accompagnano la vita di un anno educativo nelle nostre istituzioni. Dalla consulta si auspica possano uscire scelte comuni in merito alla concezione di questo momento culturale, tradizionale e al tempo stesso ricreativo a cui si aggiungono anche diversi aspetti partecipativi di portata fondativa per il nostro approccio pedagogico. 19
Promozione della genitorialità positiva È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio Albert Einstein Alla luce del particolare periodo di complessità che sta caratterizzando il lavoro in area sociale in questi mesi, con particolare attenzione al lavoro con le famiglie, i bambini e gli adolescenti in Area Tutela, si ritiene necessario fare luce su quali possono essere gli ambiti di consolidamento di innovazione da percorrere, affinché il momento di crisi possa essere l’occasione per riflettere sullo stato dell’arte del proprio servizio dal punto di vista organizzativo e funzionale e su come incontrare costruttivamente gli altri servizi, che accolgono bambini e famiglie. Obiettivo di questo anno di lavoro è quello di confrontare gli approcci, le aspettative, le reciproche rappresentazioni , gli strumenti con cui i vari servizi si interfacciano al mondo delle famiglie e dei bambini, in particolare quando gli stessi si trovano in situazioni di criticità sociale e di fragilità, al fine anche di trovare elementi di connessione culturale e metodologica. In prospettiva questo processo di confronto è finalizzato a trovare forme di collaborazione anche con gli altri Servizi territoriali sociali, sanitari, educativi e scolastici, anche a partire da una lettura condivisa delle “Linee di indirizzo nazionali per l’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità”, approvate il 21 dicembre 2017 in Conferenza Unificata, frutto di un lavoro collegiale e pluriennale, realizzato in seno a un tavolo istituzionale nazionale composto da rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e del Gruppo scientifico dell’Università di Padova che ha avviato l’attuazione del Programma P.I.P.P.I. (mirato a prevenire l’allontanamento dei bambini e dei ragazzi). Le linee di indirizzo affrontano il tema degli interventi di cura e protezione dei 20
bambini nel loro ambiente familiare, ponendo un’attenzione particolare agli interventi finalizzati a prevenire l’allontanamento dei minori. Organizzazione: Sono previsti due/tre momenti di incontro tra le figure di coordinamento pedagogico, educativo e sociale interne all’Azienda, per esplorare le attuali aspettative e conoscenze rispetto alle reciproche operatività, agli strumenti e ai processi di cui gli operatori fanno uso quotidiano. 21
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