COMUNE DI SAN GIACOMO FILIPPO (D.U.P.) - PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO PERIODO: 2019 2020 - 2021 DOCUMENTO UNICO di
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
COMUNE DI SAN GIACOMO FILIPPO DOCUMENTO UNICO di PROGRAMMAZIONE (D.U.P.) SEMPLIFICATO PERIODO: 2019 - 2020 - 2021 pag. 1 di 43
pag. 2 di 43
SOMMARIO PARTE PRIMA ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL’ENTE 1. RISULTANZE DEI DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE, AL TERRITORIO ED ALLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’ENTE Risultanze della popolazione Risultanze del territorio Risultanze della situazione socio economica dell’Ente 2. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Servizi pe ri quali la titolarità delle funzioni è, per legge, in capo ad Autorità d’ambito Servizi gestiti in forma diretta Servizi affidati a organismi partecipati Servizi gestiti in forma associata Servizi affidati ad altri soggetti Società a partecipazione diretta 3. SOSTENIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIA DELL’ENTE Situazione di cassa dell’Ente Livello di indebitamento Debiti fuori bilancio riconosciuti Ripiano disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui 4. GESTIONE RISORSE UMANE 5. VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA pag. 3 di 43
pag. 4 di 43
PARTE SECONDA INDIRIZZI GENERALI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE PER IL PERIODO DI BILANCIO A. Entrate Quadro riassuntivo di competenza e di cassa Tributi e tariffe dei servizi pubblici Reperimento e impiego risorse straordinarie e in conto capitale B. Spese Spesa corrente, con specifico rilievo alla gestione delle funzioni fondamentali; Documenti di programmazione settoriale: -Programmazione triennale del fabbisogno di personale -Programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi -Programmazione investimenti e Piano triennale delle opere pubbliche Programmi e progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi C. Raggiungimento equilibri della situazione corrente e generali del bilancio e relativi equilibri in termini di cassa D. Obiettivi del Gruppo Amministrazione Pubblica pag. 5 di 43
PREMESSA Il principio contabile applicato n. 12 concernente la programmazione di bilancio, statuisce che la programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni Ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. Il Documento unico di programmazione degli enti locali (DUP) Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il Regolamento di contabilità comunale, all’articolo 11 ha delineato nel dettaglio le fasi di elaborazione del Documento unico di Programmazione, come documento fondamentale della programmazione dell’ente e propedeutico alla definizione del bilancio di previsione finanziario. Al fine di rendere espliciti il significato e la valenza, all’interno del menzionato processo, del presente documento – ovvero della Nota integrativa al DUP – viene riportato di seguito l’articolo del Regolamento di contabilità sopra richiamato. ART. 11 Documento unico di Programmazione (D.U.P.) 1. La sezione strategica del DUP ha una durata pari a quella del mandato amministrativo ed è sottoposta ad aggiornamento da parte del Consiglio Comunale, su proposta della Giunta Comunale, qualora in sede di presentazione del DUP, sezione operativa, relativa al triennio successivo, sia necessario modificare gli obiettivi strategici o sia modificato in modo significativo il quadro normativo di riferimento. La riformulazione degli obiettivi strategici deve essere adeguatamente motivata. 2. L'organo esecutivo e i singoli servizi dell'ente elaborano e predispongono i programmi e i relativi obiettivi operativi: a tal fine concorrono alla formazione del DUP tutti i responsabili dei servizi, per le rispettive competenze, unitamente ai relativi assessorati. 3. La responsabilità del procedimento compete al Responsabile del Servizio Finanziario che cura il coordinamento generale dell'attività di predisposizione del Documento Unico di Programmazione e provvede alla sua finale stesura. pag. 6 di 43
4. Il parere di regolarità tecnica sul DUP deve essere espresso dal Responsabile del Servizio Finanziario, sentiti i responsabili dei servizi che saranno coinvolti nella realizzazione degli obiettivi e programmi indicati nel DUP, che forniranno il loro parere tecnico all’atto della trasmissione degli obiettivi strategici e operativi; 5. Il parere di regolarità contabile sul DUP è espresso dal Responsabile del Servizio Finanziario. 7. Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta approva lo schema di Documento Unico di Programmazione e lo presenta al Consiglio Comunale con le modalità previste all’articolo 2. 8. La deliberazione di Giunta che approva lo schema di Documento Unico di Programmazione viene trasmessa all’Organo di Revisione per l’espressione del relativo parere che deve essere formulato entro dieci giorni dalla ricezione dell’atto. 9. Il parere dell’organo di revisione deve essere messo a disposizione dei consiglieri almeno 5 giorni prima della data prevista per l’approvazione del Documento Unico di Programmazione da parte del Consiglio mediante le modalità di cui al comma 7. 10. Il Documento unico di programmazione è posto all’o.d.g. del consiglio comunale ai fini dell’espressa approvazione da parte di tale organo nella prima riunione consiliare successiva alla presentazione del documento di cui al comma 7 e comunque in tempi utili per l’approvazione della successiva nota di aggiornamento, a condizione che siano trascorsi almeno 20 giorni dalla data della presentazione. 13. Tra i documenti di programmazione settoriale confluiscono nella Sezione operativa del DUP la programmazione triennale delle OO.PP., quella biennale degli acquisti, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio. La Giunta, compatibilmente con la normativa di settore, potrà far confluire in tale sezione altri strumenti di programmazione. 14. Lo schema di Programma del fabbisogno del personale (Art. 91, c. 1 del TUEL), lo schema di Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio (Art. 58 del DL 112/08) e lo schema del Programma degli acquisti e della programmazione delle opere pubbliche (art. 21 D.lgs. 50/2016) sono deliberati dalla Giunta (anche congiuntamente allo schema di DUP) e successivamente presentati al Consiglio all’interno della parte 2 della SeO del DUP o della relativa nota di aggiornamento, per le conseguenti deliberazioni. 15. Nel DUP da presentare al Consiglio entro il 31 luglio, possono essere considerati quali documenti di programmazione settoriale i piani ed i programmi relativi all'esercizio in corso (ed ai due successivi), eventualmente aggiornati. Nella nota di aggiornamento del DUP da presentare al Consiglio congiuntamente allo schema del bilancio di previsione finanziario, i programmi sono quelli relativi ai successivi tre esercizi. 16. La nota di aggiornamento al DUP deve essere redatta qualora i cambiamenti del contesto esterno si riverberano sulle condizioni finanziarie e operative dell’ente e/o quando vi siano mutamenti degli obiettivi operativi dell’ente. 17. Lo schema di nota di aggiornamento al DUP si configura come lo schema del DUP definitivo, pertanto è predisposto secondo i principi previsti dall’allegato n. 4/1 al d.lgs 118/2011. 18. Lo schema di nota di aggiornamento al DUP deve essere approvata dalla Giunta unitamente all'approvazione dello schema del bilancio di previsione. 19. Il Consiglio Comunale approva la nota di aggiornamento al DUP e il bilancio di previsione, nell'ordine di priorità testé indicato con distinti e separati atti deliberativi. 20. La deliberazione che approva il bilancio di previsione eventualmente oggetto di emendamenti dà contestualmente atto che risulta analogamente modificata la nota di aggiornamento al DUP. pag. 7 di 43
Secondo il paragrafo 8.4 del Principio contabile applicato concernente la programmazione di cui all’allegato 4/1 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, anche i comuni di dimensione inferiore ai 5000 abitanti sono chiamati all'adozione del DUP, sebbene in forma semplificata rispetto a quella prevista per i comuni medio-grandi. Il Decreto ministeriale del 18 maggio 2018 prevede che ai Comuni con popolazione fino a 2.000 abitanti è consentito di redigere il Documento Unico di Programmazione semplificato (DUP) in forma ulteriormente semplificata attraverso l’illustrazione, delle spese programmate e delle entrate previste per il loro finanziamento, in parte corrente e in parte investimenti, prevedendo che: “Il DUP dovrà in ogni caso illustrare: a) l'organizzazione e la modalità di gestione dei servizi pubblici ai cittadini con particolare riferimento alle gestioni associate; b) la coerenza della programmazione con gli strumenti urbanistici vigenti; c) la politica tributaria e tariffaria; d) l’organizzazione dell’Ente e del suo personale; e) il piano degli investimenti ed il relativo finanziamento; f) il rispetto delle regole di finanza pubblica. Nel DUP deve essere data evidenza se il periodo di mandato non coincide con l’orizzonte temporale di riferimento del bilancio di previsione”. Tali modifiche normative sono sicuramente utili ai fini della semplificazione, anche se restano sempre ferme le criticità e le problematiche indicate nei precedenti DUP che di seguito si riassumono: Il principio applicato della programmazione individua il DUP quale “strumento che permette l'attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative”. Tale ambizioso obiettivo presupporrebbe, naturalmente, un quadro normativo stabile e definito ed il rispetto dell’autonomia dei Comuni, come prevista dall’art. 119 della Costituzione della repubblica. Chiunque abbia seguito la normativa applicabile agli enti locali negli ultimi anni sa che siamo in presenza di una situazione del tutto opposta a quanto previsto dal dettato costituzionale; infatti: 1. i Comuni NON hanno autonomia finanziaria né di entrata né di spesa. 2. I Comuni NON hanno risorse autonome. NON possono stabilire e applicare tributi ed entrate propri, NON dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. E’ estremamente problematico e aleatorio programmare l’attività dell’ente, in presenza di un quadro normativo in perenne e disordinata evoluzione (la vera discontinuità ambientale e organizzativa), di norme che mortificano l’autonomia degli enti, di complicazioni dettate dal quadro legislativo che rallentano in particolare l’attività degli uffici finanziari e di quelli appalti, di tagli finanziari operati al comparto con criteri cervellotici (che favoriscono indebitamente alcuni enti e ne danneggiano pesantemente altri), di incertezza sul sistema tributario degli enti locali. Si aggiunge che la normativa sul patto di stabilità (da alcuni anni denominata “pareggio di bilancio” ed estesa anche ad enti come il Comune di San Giacomo Filippo con popolazione inferiore a 1.000 abitanti) sconta due gravi “peccati originali” che hanno condizionato e condizionano negativamente la possibilità di investire dei comuni, e, si ritiene, l’economia Italiana nel suo complesso: i consistenti limiti all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione con un intento quasi punitivo nei confronti di chi opera correttamente in termini di bilancio; pag. 8 di 43
la sostanziale impossibilità (anche per enti come questo Comune con un livello di indebitamento bassissimo) di utilizzare lo strumento dei mutui per il finanziamento delle opere pubbliche dei comuni; l’inserimento di tali “debiti” all’interno del patto di stabilità è stato recentemente segnalato come incongruo (a proposito di un altro paese dell’U.E. -la Francia-) con argomentazioni che andrebbero riproposte pari pari anche per gli enti locali Italiani, che da sempre utilizzano (o meglio utilizzavano) i mutui esclusivamente per attivare investimenti con mutui assimilabili a quelli ipotecari e quindi in un contesto del tutto distinto rispetto all’indebitamento dello Stato, in gran parte finalizzato alla copertura del deficit di parte corrente. Ciò si riflette in maniera esemplare nella trasformazione intervenuta nella Cassa Depositi e Prestiti, la cui mission secolare era quella di mettere a disposizione i risparmi postali dei cittadini per gli investimenti degli enti locali (con un tasso di morosità vicino allo zero) e che negli ultimi anni ha assunto tutt’altra funzione. SI precisa che il periodo di mandato di questo ente (a scadenza primavera 2020) non coincide con l’orizzonte temporale di riferimento del bilancio di previsione (2019-2021). pag. 9 di 43
D.U.P. SEMPLIFICATO PARTE PRIMA ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL’ENTE pag. 10 di 43
1 – RISULTANZE DEI DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE, AL TERRITORIO ED ALLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’ENTE Il Comune di San Giacomo Filippo è un piccolo Comune, interamente montano, con le problematiche demografiche, sociali ed economiche proprie di tali enti. Come si vede dai dati demografici prima riportati la tendenza secolare allo spopolamento (da 1641 residenti nel 1861 a 395 nel 2011) si è accentuata negli scorsi decenni con la crisi dell'economia agricola montana (solo in parte arginata dallo sviluppo del turismo), che ha sottratto l'unica risorsa di vita per le sue popolazioni. Un momento emblematico in senso negativo di tale situazione è stato, nello scorso decennio, quello della soppressione delle ultime due scuole presenti nel Comune. La struttura produttiva del Comune di San Giacomo Filippo è estremamente povera, sia per quanto riguarda il numero e la rilevanza delle imprese attive, sia per il numero degli addetti in rapporto agli abitanti. In realtà, l'unica vera fonte di occupazione è l'emigrazione nella vicina confederazione Svizzera o presso i vicini Comuni della Valchiavenna. Molte famiglie sono caratterizzate dalla presenza di un capofamiglia quasi stabilmente residente in Svizzera. Tale situazione si esprime anche in altri valori estremamente indicativi di una condizione di difficoltà: l’assenza di sportelli bancari e di posti letto alberghieri, il valore dell'imponibile IRPEF per contribuente, il valore della ricchezza immobiliare per abitante e, conseguentemente quello del gettito dell'ICI per abitante. RISULTANZE DELLA POPOLAZIONE Popolazione legale al censimento del 2011 n. 395 Popolazione residente alla fine del 2016 n. 349 di cui: maschi n. 175 femmine n. 174 di cui: in età prescolare (0/5 anni) n. 10 in età scuola obbligo (6/16 anni) n. 20 in forza lavoro 1° occupazione (17/29 anni) n. 52 in età adulta (30/65 anni) n. 220 oltre 65 anni n. 91 pag. 11 di 43
Popolazione residente alla fine del 2017 (penultimo anno precedente) n. 396 di cui: maschi n. 196 femmine n. 200 di cui: in età prescolare (0/5 anni) n. 14 in età scuola obbligo (7/16 anni) n. 19 in forza lavoro 1° occupazione (17/29 anni) n. 52 in età adulta (30/65 anni) n. 220 oltre 65 anni n. 91 Nati nell'anno n. 1 Deceduti nell'anno n. 5 Saldo naturale: +/- -4 Immigrati nell'anno n. 16 Emigrati nell'anno n. 12 Saldo migratorio: +/- 4 Saldo complessivo (naturale + migratorio): +/- 0 Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente n. 833 abitanti RISULTANZE DEL TERRITORIO Superficie Kmq 6.150 Risorse idriche: laghi n. 5 fiumi n. 18 (compresi torrenti) Strade: autostrade Km 0,00 strade extraurbane Km 0,00 strade urbane Km 15,00 strade locali Km 12,00 itinerari ciclopedonali Km 0,00 Strumenti urbanistici vigenti: Piano regolatore – PRGC – adottato Si pag. 12 di 43
Piano regolatore – PRGC – approvato Si Piano edilizia economica popolare – PEEP No Piano Insediamenti Produttivi – PIP No Altri strumenti urbanistici: Piano territoriale regionale, Piano territoriale di coordinamento provinciale, PUGGS (piano urbano generale servizi sottosuolo) Piano classificazione acustica RISULTANZE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’ENTE Accordi di programma n. 3 1. TRA LA COMUNITÀ MONTANA E I COMUNI DELLA VALCHIAVENNA PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA NEL DISTRETTO DI CHIAVENNA (scaduto al 31/12/2017 in corso di aggiornamento). 2. TRA LA COMUNITÀ MONTANA E I COMUNI DELLA VALCHIAVENNA PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA RETE SENTIERISTICA DI VALLE 3. TRA LA COMUNITÀ MONTANA, COMUNI DELLA VALCHIAVENNA E FONDAZIONE CASA DI RIPOSO “CITTÀ DI CHIAVENNA” PER COMPLETAMENTO, RISTRUTTURAZIONE, MIGLIORAMENTO FUNZIONALITÀ E RECUPERO SPAZI DELLA STRUTTURA CASA DI RIPOSO “CITTÀ DI CHIAVENNA”. Convenzioni n. 23 1. CONVENZIONE PER L'ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI (Con tale convenzione si dono definiti i rapporti fra la Comunità Montana e i Comuni della Valchiavenna per la gestione dei servizi associati Funzioni nel campo dell’istruzione, cultura e beni culturali: Biblioteca della Valchiavenna – Sistema Bibliotecario · Museo della Valchiavenna – Sistema Museale · Servizio Archivistico Funzioni nel settore sociale) Con tale convenzione i Comuni hanno anche riconosciuto che il Centro Sportivo Valchiavenna costituito da piscina, pattinaggio e tennis, svolge un servizio comprensoriale e pertanto da finanziarsi da parte della Comunità Montana con fondi B.I.M., con un contributo annuo forfetario massimo di Euro 160.000,00. 2. CONVENZIONE PER LA DELEGA DELLE FUNZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE DEL CANILE CONSORTILE, PER LA PREVENZIONE DEL RANDAGISMO E DELLE ATTIVITÀ PREVISTE IN CAPO AI COMUNI DALLA LEGGE N. 281/1991 E DALLA LEGGE REGIONALE N. 33/2009. 3. CONVENZIONE PER L'ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI ATTUATIVE DEL D.LGS N. 81/2008 IN MATERIA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO. 4. CONVENZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLE FUNZIONI CATASTALI DI CUI AL DPCM 14 GIUGNO 2007 (OPZIONE DI 1° LIVELLO). pag. 13 di 43
5. CONVENZIONE PER L'ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE, RELATIVA PIANIFICAZIONE, ATTIVAZIONE CENTRO OPERATIVO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E COORDINAMENTO PRIMI SOCCORSI. 6. CONVENZIONE PER L'ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE 7. CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLO SPORTELLO UNICO ASSOCIATO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE 8. CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE IN MATERIA D’ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITÀ 9. CONVENZIONE PER L’ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI IN MATERIA DI SISTEMI INFORMATIVI E CARTOGRAFICI – PORTALE DELLA VALCHIAVENNA. 10. CONVENZIONE PER L’ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI IN MATERIA DI PROTOCOLLO E GESTIONE DOCUMENTALE. 11. CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE DI UN “SERVIZIO LOCALE DI SERVIZIO LOCALE DI DIFESA DEL SUOLO”. 12. CONVENZIONE PER L’ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI IN MATERIA DI VIABILITÀ. 13. CONVENZIONE PER L’ESERCIZIO ASSOCIATO SERVIZIO TECNICO TERRITORIALE AMBIENTALE. 14. CONVENZIONE FRA COMUNITÀ MONTANA E COMUNI DELLA VALCHIAVENNA PER LA COSTITUZIONE DI UN “SERVIZIO LOCALE DI SVILUPPO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO IN AMBITO TURISTICO”. 15. CONVENZIONE PER LA DISCIPLINA DELLE FUNZIONI COORDINATE ED ASSOCIATE DI POLIZIA LOCALE E POLIZIA AMMINISTRATIVA LOCALE (CON I COMUNI DI CHIAVENNA, MESE, PIURO E VERCEIA) 16. CONVENZIONE per la COSTITUZIONE CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA TRA IL COMUNE DI CHIAVENNA ED IL COMUNE DI SAN GIACOMO FILIPPO 17. CONVENZIONE FRA I COMUNI DI CHIAVENNA, BORMIO E SAN GIACOMO FILIPPO PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI SEGRETERIA, AI SENSI DELL’ART.30 DEL D.LGS. 267/2000 18. CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO D’AREA INTERNA DA STIPULARSI FRA REGIONE LOMBARDIA E COMUNE DI CHIAVENNA, IN RAPPRESENTANZA DEI COMUNI DELL’AREA INTERNA VALCHIAVENNA. 19. CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CHIAVENNA, MESE, PIURO, PRATA CAMPORTACCIO E SAN GIACOMO FILIPPO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI COMPETENZA LOCALE INERENTI AL FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO SITE IN CHIAVENNA 20. CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CHIAVENNA E SAN GIACOMO FILIPPO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI COMPETENZA LOCALE INERENTI AL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA PRIMARIA “G.SEGANTINI” DI CHIAVENNA-BETTE. 21. CONVENZIONE TRA I COMUNI DI CHIAVENNA E SAN GIACOMO FILIPPO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI COMPETENZA LOCALE INERENTI AL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA DI BETTE. pag. 14 di 43
22. CONVENZIONE TRA I COMUNI DI SAN GIACOMO FILIPPO E DI MESE PER LA GESTIONE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI AD ALBAREDA 23. CONVENZIONE PER L'ESERCIZIO IN FORMA ASSOCIATA MEDIANTE CONVENZIONE DI FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI DI CAMPODOLCINO, MADESIMO, S. GIACOMO FILIPPO Strutture/mezzi Asili nido con posti n. 0 Scuole dell’infanzia con posti n. 0 Scuole primarie con posti n. 0 Scuole secondarie con posti n. 0 Strutture residenziali per anziani n. 0 Farmacie Comunali n. 0 Depuratori acque reflue n. 0 Rete acquedotto Km 13,00 Aree verdi, parchi e giardini Kmq 0,000 Punti luce Pubblica Illuminazione n. 289 Rete gas Km 5,00 Discariche rifiuti n. 0 Mezzi operativi per gestione territorio n. 5 Veicoli a disposizione n. 2 pag. 15 di 43
2 – MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Per la definizione di servizi pubblici locali (in alternativa ai servizi c.d. strumentali) si utilizza il criterio elaborato dalla giurisprudenza della “funzionalizzazione” dei servizi, individuando quelli che sono finalizzati a dare direttamente al singolo o alla collettività un’utilità, comprendendo anche quelli non remunerati -nemmeno indirettamente- dall’utenza. Di seguito vengono elencati i servizi pubblici erogati dal Comune di San Giacomo Filippo e le relative modalità di gestione. A) SERVIZI PER I QUALI LA TITOLARITÀ DELLA FUNZIONE È, PER LEGGE, IN CAPO AD AUTORITÀ D’AMBITO 1) SERVIZIO IDRICO INTEGRATO B) SERVIZI GESTITI IN FORMA DIRETTA 2) SERVIZI CIMITERIALI 3) MANUTENZIONE E GESTIONE PATRIMONIO STRADALE E PARCHEGGI SU SUOLO PUBBLICO C) SERVIZI AFFIDATI A ORGANISMI PARTECIPATI 4)SERVIZIO RACCOLTA – TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI Il Comune di San Giacomo Filippo ha provveduto all'affidamento della gestione del servizio in parola alla società S.EC.AM spa, società a totale partecipazione pubblica. D) SERVIZI GESTITI IN FORMA ASSOCIATA 5) SERVIZI SOCIALI 6) FUNZIONI CATASTALI DI CUI ALL’ART. 3, COMMA 2, LETT. A), DEL DPCM 14 GIUGNO 2007 (OPZIONE DI 1° LIVELLO) 7) GESTIONE DEL CANILE CONSORTILE 8) SISTEMA MUSEALE DELLA VALTELLINA. 9) SERVIZI BIBLIOTECARI pag. 16 di 43
Accanto a SECAM, quale modalità di gestione dei servizi comunali, deve essere sottolineata la gestione associata di molteplici servizi in convenzione con i Comuni e la Comunità Montana della Valchiavenna. Si fa rinvio al riguardo al paragrafo dedicato alle convenzioni. E) SERVIZI AFFIDATI AD ALTRI SOGGETTI 10) ILLUMINAZIONE PUBBLICA SOCIETA' A PARTECIPAZIONE DIRETTA Questa amministrazione ha delineato la propria strategia di gestione dei servizi pubblici ai cittadini nel piano operativo di razionalizzazione delle società e partecipazioni societarie - articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014, cui si fa rinvio. Centrale è il ruolo, quale società partecipata, di S.EC.AM. Società per l’ecologia e l’ambiente S.P.A. Si tratta di una società interamente a capitale pubblico che ha per oggetto, nell'ambito territoriale della Provincia di Sondrio, l’attività di gestione di servizi pubblici locali ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs. 267/2000 ed in particolare: a) il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e speciali assimilati ivi compresa la neve nelle varie fasi di conferimento, raccolta, spazzamento, cernita, trasporto, trattamento (inteso come operazione di trasformazione necessaria per il riutilizzo, la rigenerazione, il recupero, il riciclo e l'innocuizzazione dei medesimi) nonché l'ammasso, il deposito e la discarica sul suolo e nel suolo e la termodistruzione; b) la raccolta, il trasporto e le lavorazioni di scarti di rifiuti speciali (ivi inclusi gli inerti e i rifiuti lapidei), i rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani e i rifiuti tossico-nocivi, al fine di recupero e riciclaggio di materie prime e/o di un trattamento di innocuizzazione per renderli smaltibili in discariche controllate nonché il servizio di smaltimento di tali rifiuti; c) l'esercizio delle attività nel campo della ricerca, progettazione in proprio, produzione, approvvigionamento, trasporto, vendita, utilizzo, recupero manutenzione e gestione di strutture, infrastrutture e servizi relativi al ciclo integrato delle acque (acquedotti, fontane, lavatoi, impianti idrosanitari di edifici, fognature, depuratori ed ogni altro impianto collegato), e relativi all'utilizzo ed al recupero delle energie del ciclo integrato delle acque sia per l’acqua potabile sia per le acque reflue; d) l'esercizio delle attività nel campo della ricerca, progettazione in proprio, realizzazione, vendita, utilizzo e gestione di strutture e infrastrutture relative ai servizi a rete (telecomunicazioni, telefonia, cablaggi e connessioni di ogni tipo, distribuzione di gas, energia elettrica, termica, ecc.) e servizi connessi; La parte più importante dell’attività societaria deve comunque essere svolta a favore degli Enti locali soci. pag. 17 di 43
E’ evidente l’importanza dei servizi pubblici gestiti da SECAM (la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ed il servizio idrico integrato). L’Ente detiene le seguenti partecipazioni: Codice fiscale Denominazione Anno di % Quota di Attività svolta Partecipazi Società in società società costituzione partecipazione one di house controllo 00600580146 Skiarea 2004 0,09251 La Società si occupa della NO NO Valchiavenna realizzazione e dela gestione di S.p.A. impianti di trasporto a fune per la mobilità turistico-sportiva nell'area montana della Valchiavenna. 80003550144 S.EC.AM S.p.A. 1995 0,183333 Raccolta e smaltimento rifiuti, NO SI gestione servizio idrico integrato 00122020142 S.T.P.S. S.p.A. 1976 0,109389 Trasporto pubblico extraurbano NO NO in tutto il territorio della Provincia pag. 18 di 43
3 – SOSTENIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIA SITUAZIONE DI CASSA DELL'ENTE Fondo cassa al 31/12/2017 (penultimo anno dell’esercizio precedente) 427.023,81 Andamento del Fondo cassa nel triennio precedente Fondo cassa al 31/12/2016 (anno precedente) 266.017,52 Fondo cassa al 31/12/2015 (anno precedente -1) 334.270,27 Fondo cassa al 31/12/2014 (anno precedente -2) 185.965,84 Utilizzo Anticipazione di cassa nel triennio precedente Anno di riferimento gg di utilizzo costo interessi passivi 2017 0 0,00 2016 0 0,00 2015 0 0,00 LIVELLO DI INDEBITAMENTO Il livello dell'indebitamento è evidentemente una componente molto importante della rigidità del bilancio, dato che gli esercizi futuri dovranno finanziare il maggior onere per il rimborso delle quote annue di interesse e capitale con le normali risorse di parte corrente. Da anni la politica d'indebitamento dell’ente vede prevalere, rispetto all'accensione, il rimborso di prestiti, con conseguente incidenza sulla consistenza finale del debito. pag. 19 di 43
L’Ente ha rispettato il limite di indebitamento disposto dall’art. 204 del TUEL ottenendo le seguenti percentuali d’incidenza degli interessi passivi sulle entrate correnti. Incidenza interessi passivi impegnati/entrate accertate primi 3 titoli Interessi passivi impegnati Entrate accertate tit. 1-2-3 Incidenza Anno di riferimento (a) (b) (a/b) % 2017 338,88 553.378,24 0,06 2016 442,04 562.479,30 0,08 2015 2.004,30 592.237,96 0,34 DEBITI FUORI BILANCIO RICONOSCIUTI Importi debiti fuori bilancio Anno di riferimento riconosciuti (a) 2017 0,00 2016 0,00 2015 10.000,00 RIPIANO DISAVANZO DA RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DEI RESIDUI A seguito del riaccertamento straordinario dei residui l’Ente non ha rilevato un disavanzo di amministrazione. pag. 20 di 43
4 – GESTIONE DELLE RISORSE UMANE 1. DOTAZIONE ORGANICA – AREE E SERVIZI – COMPITI E FUNZIONI ATTRIBUITI ALLE AREE A) AREA AMMINISTRATIVA DEMOGRAFICA Tale area esercita essenzialmente le seguenti funzioni: - adempimenti dell'ufficio di segreteria (predisposizione deliberazioni, determine, corrispondenza, ecc. in collaborazione con il segretario comunale e con i responsabili degli altri servizi/uffici); - adempimenti diversi del servizio demografico (Anagrafe, stato civile, leva, elettorale, statistica); - statistiche e censimenti; - protocollo informatizzato ed archivio comunale; - trascrizione dattilografica e con strumenti informatici atti di competenza dell'ufficio; - sportello e rapporti con il pubblico; - polizia commerciale; La dotazione organica è composta da n.1 posto di ruolo "Istruttore Amministrativo - Contabile Categoria C: Buzzetti Arianna. B) AREA ECONOMICO-FINANZIARIA-TRIBUTARIA Tale area esercita essenzialmente le seguenti funzioni: - Gestione del bilancio (predisposizione bilancio di previsione, variazioni, conto consuntivo), della contabilità comunale nei suoi diversi aspetti (gestione impegni ed accertamenti, mandati-reversali, fatture, ecc.); - Gestione inventario comunale (in collaborazione con l'unità di supporto UTC); - Gestione servizio tributario (tributi e ruoli, sgravi e rimborsi: in collaborazione con l'unità di supporto UTC per i controlli sul territorio); - Servizio fiscale (esclusa compilazione registri e dichiarazione IVA); - Servizio personale (stipendi e pratiche dipendenti, modelli CUD (ex 101), UNICO, 770, certificati, ecc.); - Servizio economato e provveditorato; - Gestione entrate patrimoniali; - Servizio informatico comunale; - Servizi alla persona: assistenza e trasporto alunni; - Servizio mutui; - Rapporti con il revisore del conto ed organo regionale di controllo; pag. 21 di 43
- Redazione atti di competenza dell'ufficio/servizio; La dotazione organica è composta da n.1 posto di ruolo " Istruttore Amministrativo - Contabile -cat. C" :Gilardi Carlotta C) AREA TECNICA E TECNICO-MANUTENTIVA Tale area esercita essenzialmente le seguenti funzioni: - pratiche di edilizia privata; - istruttoria strumenti urbanistici di iniziativa privata; - servizio espropriazioni ed acquisizioni beni immobili; - servizio idrico integrato; - istruttoria e predisposizione di progetti di opere pubbliche; - direzione lavori e stesura contabilità; - predisposizione di statistiche, certificati, attestati e pareri nel settore competenza; - manutenzione di fabbricati e dei vari beni di proprietà comunale; - gestione Alloggi Edilizia Residenziale Pubblica (in collaborazione con l'unità di supporto di ragioneria per la gestione amministrativa); - gestione dei servizi di acquedotti, nettezza urbana, fognature e depurazione; - manutenzione di suppellettili, immobili e strade; - attività cimiteriali di sepoltura, tumulazione, estumulazione; - installazione e manutenzione, conduzione, riparazione di impianti, strumenti ed apparecchiature; - gestione automezzi comunali (bollo, revisioni, assicurazione, manutenzione); - sgombero-neve; - cave; - iniziative complementari e sussidiarie alla pulizia, riordino e manutenzione dei locali scolastici ed edifici comunali; - servizio locazioni ed edilizia residenziale pubblica; - redazione atti di competenza dell'uffcio-servizio. Compongono la dotazione organica: - n.1 posto di ruolo "Istruttore Geometra - Categoria C" :Lisignoli Adamo: : a) Istruttore Geometra: Assume la responsabilità dei procedimenti nell'ambito dei servizi di competenza dell'area tecnica come sopra elencati. Assicura l'apertura dell'ufficio tecnico al pubblico. Coopera con i responsabili dei servizi interessati per gli accertamenti ed i sopralluoghi sul territorio comunale ai fini della predisposizione dei ruoli (in particolare segnalando all'ufficio competente i nuovi utenti da iscrivere e controllando le superfici tassabili), delle statistiche-censimenti, aggiornamento inventario, ecc. pag. 22 di 43
Coordina l'attività dell'operaio comunale. - n. 1 posto di ruolo Esecutore- Operaio specializzato - Messo Categoria B : Agosti Ovidio: b) Esecutore- Operaio specializzato - Messo - Autista - Fontaniere - Custode cimiteri - Affossatore necroscopico - Magazziniere - Addetto servizi ecologici. Esercita la propria attività nell'ambito dei servizi: servizio territorio ed ambiente; manutenzione stabili comunali; servizio idrico integrato; viabilità; nettezza urbana; servizio cimiteri. Esercita inoltre l'attività di messo notificatore nonché autista degli automezzi comunali. Non essendo prevista in pianta organica la figura di un Agente di Polizia Municipale, le specifiche competenze in materia di polizia locale ed urbana (rurale, edilizia, sanitaria), venatoria e silvo-pastorale, nonché di polizia amministrativa sono esercitate dal Segretario Comunale, che tra l'altro esercita le funzioni di responsabile del servizio personale. Personale Personale in servizio al 31/12/2017 (anno precedente l’esercizio in corso) Categoria Numero Tempo indeterminato Altre tipologie Cat.D3 0 0 0 Cat.D1 0 0 0 Cat.C 3 2 1 Cat.B3 1 1 0 Cat.B1 0 0 0 Cat.A 0 0 0 TOTALE 4 3 1 Andamento della spesa di personale nell’ultimo quinquennio Incidenza % spesa Anno di riferimento Dipendenti Spesa di personale personale/spesa corrente 4+ 1 (segretario)+1(personale in 2017 150.320 30,62 convenzione) 3+ 1 (segretario)+1(personale in 2016 101.064 21,92 convenzione) 2015 3+ 1 (segretario)+2 (personale in 133.708 23,79 pag. 23 di 43
convenzione) 2014 3+ 1 (segretario) 171.332 28,93 2013 3+ 1 (segretario) 159.922 25,46 pag. 24 di 43
5 – VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA L'importanza della programmazione, ribadita più volte nel testo normativo della riforma contabile, si concretizza principalmente nella possibilità di effettuare una corretta pianificazione degli interventi di spesa in un contesto di continua contrazione delle risorse disponibili. Il controllo che lo Stato impone alla spesa degli enti locali si manifesta attraverso il patto di stabilità interno. La norma, che nel corso dei diversi anni ha subito vistosi cambiamenti, nella versione più recente tende a conseguire un saldo cumulativo (obiettivo programmatico) di entrate ed uscite sia di parte corrente che in c/capitale denominato "Saldo finanziario di competenza mista". Il mancato raggiungimento dell'obiettivo comporta per l'Ente l'irrogazione di pesanti sanzioni. Con conformità a quanto disposto dall'art. 162, comma 6, del D.Lgs 267/2000, "Il bilancio di previsione è deliberato in pareggio finanziario complessivo per la competenza, comprensivo dell'utilizzo dell'avanzo di amministrazione e del recupero del disavanzo di amministrazione e garantendo un fondo di cassa finale non negativo. Inoltre, le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di competenza relative ai trasferimenti in c/capitale, al saldo negativo delle partite finanziarie e alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e degli altri prestiti, con l'esclusione dei rimborsi anticipati, non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli dell'entrata, ai contribuiti destinati al rimborso dei prestiti e all'utilizzo dell'avanzo di competenza di parte corrente e non possono avere altra forma di finanziamento, salvo le eccezioni tassativamente indicate nel principio applicato alla contabilità finanziaria necessarie a garantire elementi di flessibilità degli equilibri di bilancio ai fini del rispetto del principio dell'integrità". Il bilancio del Comune San Giacomo Filippo, rispetta il principio del pareggio di bilancio come da "Prospetto verifica rispetto dei vincoli di Finanza Pubblica". Per il dettaglio di questo punto si fa rinvio agli elaborati di bilancio ed agli allegati; non si può non ribadire, ancora una volta la gravità della situazione finanziaria nella quale il Comune di San Giacomo Filippo si trova per effetto delle manovre finanziarie degli ultimi anni, che, in contrasto con i principi costituzionali, hanno gravemente penalizzato le finanze di questo ente. I vincoli di finanza pubblica (che hanno sostituito il patto di stabilità interno) impediscono ai Comuni di prevedere l’attivazione di investimenti, non solo con l’utilizzo dell’indebitamento ma anche delle quote disponibili dell’avanzo di amministrazione. Per tale ragione la garanzia del rispetto di tali vincoli che, naturalmente, deve essere ed è assicurata nella programmazione finanziaria dell’ente comporta la programmazione dei soli investimenti finanziati con risorse certe (trasferimenti di capitale). Questo vincolo nuoce evidentemente ad una effettiva programmazione delle attività dell’ente basata sui bisogni rilevati, cui il Comune non può aderire pag. 25 di 43
per carenza di risorse (proventi fiscali comunali sottratti alla loro destinazione per essere destinati ad un fantomatico fondo di “solidarietà”) e per impossibilità di utilizzare le risorse provenienti da indebitamenti anche a titolo di cofinanziamento. L’Ente ha conseguito il saldo relativo al rispetto degli obiettivi dei vincoli di finanza pubblica per l’esercizio 2017, ai sensi della Legge 243/2012, come modificata dalla Legge 164/2016. L’ente ha provveduto in data 16 marzo 2018 a trasmettere al Ministero dell’economia e delle finanze, la certificazione secondo i prospetti allegati al decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze n. 138205 del 27 giugno 2107. La certificazione è stata trasmessa prima del riaccertamento ordinario per cui l’ente ha provveduto a ritrasmetterla con i dati aggiornati del rendiconto entro 60 giorni dall’approvazione di quest’ultimo. pag. 26 di 43
D.U.P. SEMPLIFICATO PARTE SECONDA INDIRIZZI GENERALI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE PER IL PERIODO DI BILANCIO pag. 27 di 43
Nel periodo di valenza del presente D.U.P. semplificato, in linea con il programma di mandato dell’Amministrazione, la programmazione e la gestione dovrà essere improntata sulla base dei seguenti indirizzi generali: A – ENTRATE QUADRO RIASSUNTIVO DI COMPETENZA TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento 2016 2017 2018 2019 2020 2021 della col. 4 rispetto alla ENTRATE (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) col. 3 1 2 3 4 5 6 7 Tributarie 374.932,19 344.772,97 370.681,00 371.780,00 373.300,00 373.300,00 0,296 Contributi e trasferimenti correnti 24.312,71 22.445,59 53.933,00 15.041,00 15.041,00 15.041,00 - 72,111 Extratributarie 163.234,40 186.159,68 181.315,00 183.815,00 184.315,00 184.315,00 1,378 TOTALE ENTRATE CORRENTI 562.479,30 553.378,24 605.929,00 570.636,00 572.656,00 572.656,00 - 5,824 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 manutenzione ordinaria del patrimonio Avanzo di amministrazione applicato per spese 0,00 0,00 0,00 0,00 correnti Fondo pluriennale vincolato per spese correnti 13.760,82 6.822,47 16.329,20 0,00 0,00 0,00 -100,000 TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE 576.240,12 - 8,295 CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) 560.200,71 622.258,20 570.636,00 572.656,00 572.656,00 Alienazione di beni e trasferimenti capitale 118.892,10 722.507,92 704.942,82 83.550,00 83.550,00 83.550,00 - 88,147 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 investimenti Accensione mutui passivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Altre accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Avanzo di amministrazione applicato per: - fondo ammortamento 0,00 0,00 0,00 0,00 - finanziamento investimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 Fondo pluriennale vincolato per spese conto 406.980,72 235.777,82 696.841,96 0,00 0,00 0,00 -100,000 capitale TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATI A 525.872,82 958.285,74 1.401.784,78 83.550,00 83.550,00 83.550,00 - 94,039 INVESTIMENTI (B) Riscossione crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 40.000,00 40.000,00 40.000,00 40.000,00 0,000 TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) 0,00 0,00 40.000,00 40.000,00 40.000,00 40.000,00 0,000 TOTALE GENERALE (A+B+C) 1.102.112,94 1.518.486,45 2.064.042,98 694.186,00 696.206,00 696.206,00 - 66,367 pag. 28 di 43
QUADRO RIASSUNTIVO DI CASSA % scostamento 2016 2017 2018 2019 della col. 4 rispetto ENTRATE (riscossioni) (riscossioni) (previsioni cassa) (previsioni cassa) alla col. 3 1 2 3 4 5 Tributarie 371.425,43 334.336,29 425.293,92 465.733,50 9,508 Contributi e trasferimenti correnti 10.181,63 33.785,07 79.309,52 19.516,54 - 75,391 Extratributarie 177.787,39 190.702,31 244.667,08 236.002,13 - 3,541 TOTALE ENTRATE CORRENTI 559.394,45 558.823,67 749.270,52 721.252,17 - 3,739 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 ordinaria del patrimonio Fondo di cassa utilizzato per spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE 559.394,45 558.823,67 749.270,52 721.252,17 - 3,739 CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) Alienazione di beni e trasferimenti capitale 152.642,54 369.532,72 1.794.831,92 822.290,45 - 54,185 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a investimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Accensione mutui passivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Altre accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Fondo di cassa utilizzato per spese conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATI A 152.642,54 369.532,72 1.794.831,92 822.290,45 - 54,185 INVESTIMENTI (B) Riscossione crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 40.000,00 40.000,00 0,000 TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) 0,00 0,00 40.000,00 40.000,00 0,000 TOTALE GENERALE (A+B+C) 712.036,99 928.356,39 2.584.102,44 1.583.542,62 - 38,719 pag. 29 di 43
TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI PUBBICI L’intervento legislativo continuo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni, non ha agevolato la costruzione del bilancio né, tantomeno, ha definito delle basi dati consolidate su cui poter costruire le politiche di bilancio future. PRINCIPALI ALIQUOTE:ICI /IMU: ALIQUOTE 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017-2018 2019-2021 ICI/IMU Aliquota 6 per 6 per 6 per 4 per mille 4 per mille Esente (ad Esente (ad Esente (ad Esente (ad Esente (ad abitazione mille mille mille (Il Parlamento eccezione eccezione eccezione eccezione eccezione principale ha poi della unità della unità della unità della unità della unità approvato la classificate classificate classificate classificate classificate modifica nelle categorie nelle categorie nelle categorie nelle categorie nelle categorie normativa che catastali catastali catastali catastali catastali ha abolito A01/A08/A09 A01/A08/A09 A01/A08/A09 A01/A08/A09 A01/A08/A09 l’Imu sulla e relative e relative e relative e relative e relative prima casa) pertinenze 4 pertinenze 4 pertinenze 4 pertinenze 4 pertinenze 4 per mille) per mille) per mille) per mille) per mille) Detrazione € 129,10 € 129,10 € 129,10 € 200,00 + € 200,00 + € 200,00 € 200,00 € 200,00 € 200,00 € 200,00 abitazione € 50,00 € 50,00 per principale per ciascun ciascun figlio < 26 anni figlio < 26 anni Altri immobili 6 per 6 per 6 per 7,6 per 7,6 per mille 8,6 per mille 8,6 per mille 8,6 per mille 8,6 per mille 8,6 per mille mille mille mille mille Fabbricati 6 per 6 per -6 per 7,6 per 9,20per mille 10,60 per 10,60 per 10,60 per 10,60 per 10,60 per produttivi mille mille mille mille mille mille mille mille mille cat. D pag. 30 di 43
ADDIZIONALE IRPEF: ALIQUOTE 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016-18 2019-2021 addizionale Irpef Aliquota massima Non Non Non Non Non Non Non Non Non istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita Fascia esenzione Non Non Non Non Non Non Non Non Non istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita Differenziazione Non Non Non Non Non Non Non Non Non aliquote istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita istituita TASI: ALIQUOTE tasi 2014 2015 2016-2018 2019-2021 Aliquota Non istituita Non istituita Non istituita Non istituita massima TARI: secondo quanto prevede la legge, la previsione in entrata è pari ai costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento. La previsione iscritta in bilancio è pari al piano finanziario. IMPOSTA SULLA PUBBLICITÀ – DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI: tributi non istituiti pag. 31 di 43
REPERIMENTO E IMPIEGO RISORSE STRAORDINARIE E IN CONTO CAPITALE Per garantire il reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli investimenti, nel corso del periodo di bilancio l’Amministrazione dovrà monitorare costantemente i bandi per i contributi pubblici. Le entrate derivanti dalla disciplina urbanistica saranno coerenti con gli strumenti della programmazione ed urbanistici vigenti. Per eventuali altre spese si potrà far ricorso all’impiego dell’avanzo di amministrazione disponibile accertato nei limiti consentiti dalle norme, anche in materia di rispetto delle regole di finanza pubblica. Per il finanziamento degli investimenti l’ente non ha fatto e on prevede di fare ricorso all’indebitamento presso istituti di credito. pag. 32 di 43
B – SPESE Le risorse raccolte e brevemente riepilogate nei paragrafi precedenti sono finalizzate al soddisfacimento dei bisogni della collettività. A tal fine la tabella che segue riporta l’articolazione della spesa per titoli con riferimento al periodo 2015/2017 (dati definitivi) e 2018/2022 (dati previsionali). Si ricorda che il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha modificato la precedente articolazione, per cui si è proceduto ad una riclassificazione delle vecchie voci di bilancio Denominazione 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totale Titolo 1 - Spese correnti 575.800,15 € 467.906,08 € 507.235,70 € 573.176,00 € 564.735,00 € 564.735,00 € 562.807,00 € Totale Titolo 2 - Spese in conto 496.744,45 € 575.453,63 € 1.001.043,43 € 612.350,00 € 83.550,00 € 83.550,00 € capitale 83.550,00 € Totale Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie - € - € - € - € - € - € - € Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti 7.570,05 € 8.586,64 € 7.653,14 € 15.340,00 € 7.829,00 € 7.921,00 € 7.921,00 € Totale Titolo 5 - Chiusura - € - € - € 40.000,00 € 40.000,00 € 40.000,00 € Anticipazioni ricevute da istituto 40.000,00 € tesoriere/cassiere Totale Titolo 7 - Spese per conto 104.696,29 € 114.565,70 € 247.100,00 € 247.100,00 € 247.100,00 € 247.100,00 € terzi e partite di giro 95.854,01 € TOTALE TITOLI 1.176.985,25 € 1155626,05€ 1.630.497,97 € 1.487.966,00 € 941.286,00 € 943.306,00 € 943.306,00 € La spesa per missioni La spesa complessiva, precedentemente presentata secondo una classificazione economica (quella per titoli), viene ora riproposta in un’ottica funzionale, rappresentando il totale di spesa per missione. Si ricorda che le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato spesa per missioni 2018 2019 2020 2021 MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 384.903,00 € 276.298,00 € 274.533,00 € 274.533,00 € MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 3.680,00 € 3.680,00 € 3.680,00 € 3.680,00 € pag. 33 di 43
MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 45.520,00 € 46.830,00 € 47.640,00 € 47.640,00 € MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 9.050,00 € 9.055,00 € 9.060,00 € 9.060,00 € MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 97.900,00 € 59.150,00 € 59.350,00 € 59.350,00 € MISSIONE 07 Turismo 500,00 € 500,00 € 500,00 € 500,00 € MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 9.500,00 € 9.750,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 104.768,00 € 105.419,00 € 106.067,00 € 106.067,00 € MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 491.950,00 € 96.160,00 € 96.170,00 € 96.170,00 € MISSIONE 11 Soccorso civile 1.700,00 € 1.750,00 € 1.800,00 € 1.800,00 € MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 16.990,00 € 17.200,00 € 17.420,00 € 17.420,00 € MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 19.065,00 € 20.565,00 € 22.065,00 € 22.065,00 € MISSIONE 50 Debito pubblico 15.340,00 € 7.829,00 € 7.921,00 € 7.921,00 € MISSIONE 60 Anticipazioni finanziarie 40.000,00 € 40.000,00 € 40.000,00 € 40.000,00 € MISSIONE 99 Servizi conto terzi 247.100,00 € 247.100,00 € 247.100,00 € 247.100,00 € TOTALE MISSIONI 1.487.966,00 € 941.286,00 € 943.306,00 € 943.306,00 € SPESA CORRENTE, CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE FUNZIONI FONDAMENTALI L’Ente assicura l’espletamento delle varie e diverse funzioni pubbliche mediante il reperimento delle risorse correnti al fine di garantire un buon tenore degli stessi nonostante siano sempre maggiori gli interventi che l’Ente deve fronteggiare costantemente. Il convenzionamento con altri enti potrebbe essere di aiuto sia dal punto di vista economico che per l’utilizzo di personale. pag. 34 di 43
DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE SETTORIALE In applicazione dell’art. 11, comma 15 del Regolamento di contabilità nel presente DUP sono essere considerati quali documenti di programmazione settoriale i piani ed i programmi relativi all'esercizio in corso (ed ai due successivi). Nella nota di aggiornamento del DUP da presentare al Consiglio congiuntamente allo schema del bilancio di previsione finanziario, i programmi saranno quelli relativi ai successivi tre esercizi. PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE Per quanto concerne la Programmazione triennale del fabbisogno di personale si rimanda pertanto alla Deliberazione della Giunta comunale n.47 del 29 dicembre 2017 ed all’allegato al DUP 2018-2020, pubblicati nella sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale dell'ente PROGRAMMAZIONE BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI Per quanto concerne la Programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi si rimanda pertanto alla Deliberazione della Giunta comunale n.49 del 29 dicembre 2017 ed all’allegato al DUP 2018-2020, pubblicati nella sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale dell'ente. PROGRAMMAZIONE INVESTIMENTI E PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE Anche per quanto concerne la Programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi si rimanda pertanto alla Deliberazione della Giunta comunale n.49 del 29 dicembre 2017 ed all’allegato al DUP 2018-2020, pubblicati nella sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale dell'ente. pag. 35 di 43
PROGRAMMI E PROGETTI DI INVESTIMENTO IN CORSO DI ESECUZIONE E NON ANCORA CONCLUSI Risultano attualmente in corso di esecuzione e non ancora conclusi i principali seguenti progetti di investimento: 1. Realizzazione nuova strada di collegamento al cimitero di San Giacomo Centro; 2. Riqualificazione energetica del municipio 3. Lavori di manutenzione straordinaria strada comunale per Olmo e San Bernardo – tratto Motta San Guglielmo in relazione ai quali l’Amministrazione intende proseguire negli adempimenti necessari per il loro completamento pag. 36 di 43
C – RAGGIUNGIMENTO EQUILIBRI DELLA SITUAZIONE CORRENTE E GENERALI DEL BILANCIO E RELATIVI EQUILIBRI IN TERMINI DI CASSA assicurare all'ente il perdurare di quelle situazioni di equilibrio monetario e finanziario indispensabili per una corretta gestione. A tal fine si suddivide il EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per gli Enti locali) (1) 2019 - 2020 - 2021 COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2019 ANNO 2020 ANNO 2021 Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00 A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00 AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente (-) 0,00 0,00 0,00 B) Entrate titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 570.636,00 572.656,00 572.656,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti (+) 0,00 0,00 0,00 da amministrazioni pubbliche D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 562.807,00 564.735,00 564.735,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 di cui fondo crediti di dubbia esigibilità 8.500,00 10.000,00 10.000,00 E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00 F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to mutui e prestiti obbligazionari (-) 7.829,00 7.921,00 7.921,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL 35/2013 e successive modifiche e rifinanziamenti) 0,00 0,00 0,00 G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) 0,00 0,00 0,00 ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (2) (+) 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge (+) 0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di (-) 0,00 0,00 0,00 legge M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) 0,00 0,00 0,00 EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (3) O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00 pag. 37 di 43
Puoi anche leggere