COMUNE DI BIANCAVILLA - Città Metropolitana di Catania
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COMUNE DI BIANCAVILLA Città Metropolitana di Catania Cod. Fisc. 80009050875 - P.I. 01826320879 Pec: protocollo@pec.comune.biancavilla.ct.it Ordinanza n° 52 del 19/09/2018 Ufficio proponente: SERVIZIO N.20 - PROTEZIONE CIVILE E ABUSIVISMO EDILIZIO OGGETTO: LIMITAZIONE ACCESSO ALLE QUOTE SOMMITALI DELL’ETNA NEL TERRITORIO DI BIANCAVILLA IL SINDACO PREMESSO che con avviso Regionale di Protezione Civile per il Rischio Vulcanico Etneo n.1 del 24/08/2018, viene comunicato che in atto il livello di allerta (GIALLO) per il Vulcano Etna è corrispondente ad una situazione di potenziale disequilibrio ed è stata dichiarata la fase operativa di ATTENZIONE per i comuni afferenti alle quote sommitali del vulcano; VISTI i comunicati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania trasmessi dalla Prefettura di Catania con note NR: 12-13-15-16 del 05/09/2018 e del 7/09/2018; CONSIDERATO che permangono a tutt’ora le condizioni di una situazione di potenziale disequilibrio del Vulcano, Etna con livello di allerta giallo (Attenzione); CONSIDERATO altresì che, soprattutto in queste occasioni, le quote sommitali del vulcano sono meta di escursionisti sia singolarmente che in gruppi; RITENUTO pertanto necessario garantire l'incolumità pubblica e privata nell'area interessata ricadente nel comune di Biancavilla; RICHIAMATO il Protocollo d’Intesa per il coordinamento delle attività di Protezione Civile del versante Etna – Sud per il Rischio Vulcanico VISTO il D.L.vo n.1 del 02/01/2018; VISTO l'art.n.2 del T.U.L.P.S. approvato con R.D. n.773/1931; VISTO l'art. 12 della L. 265/1999; VISTO l'art. 54 del D. L.vo n.267/2000. VISTE le ''procedure di allertamento rischio vulcanico e le modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna”, redatto dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile - Servizio Rischio Vulcanico Etneo; ORDINA 1) E’ fatto divieto di effettuare tutte le escursioni dirette ai crateri sommitali dell'Etna oltre la quota di 2850 m. s.l.m. 2) Il rispetto delle norme di sicurezza previste per le procedure di allertamento di rischio vulcanico e le regole comportamentali delle modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna. 3) Le limitazioni di cui ai punti precedenti non si applicano al personale addetto alla sicurezza e al soccorso, alle forze dell'ordine, al personale della Protezione Civile e del Parco dell'Etna che svolgono attività di servizio nell'area, al personale Scientifico che opera alle quote sommitali ai fini di protezione civile e di studio (Università e I.N.G.V.) e alle Guide Alpine-Vulcanologiche e al personale del Club Alpino Italiano (C.A.I.) abilitati ai sensi di legge; 4) Gli Agenti della Forza Pubblica, il Comando di Polizia Municipale e quanti altri spetta per Legge, sono incaricati di fare osservare quanto stabilito nella presente ordinanza. 5) Di trasmettere la presente ordinanza: Alla Prefettura di Catania; Alla S.O.R.I.S. Palermo; Al Dipartimento Regionale di Protezione Civile - Servizio Rischio Vulcanico; Pagina 1/2
All'Ente Parco dell'Etna; Al Corpo Forestale Distaccamento di Adrano; Alla Stazione dei Carabinieri di Biancavilla; Al Soccorso Alpino Guardia di Finanza; Al Collegio Regionale Guide Alpine e Vulcanologiche; Ai Sindaci dei Comuni di: Adrano, Ragalna, Belpasso, Nicolosi, Randazzo, Maletto, Zafferana Etnea, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo. BIANCAVILLA, 19/09/2018 IL SINDACO BONANNO ANTONIO / ArubaPEC S.p.A. Pagina 2/2
COMUNE DI BIANCAVILLA Città Metropolitana di Catania Cod. Fisc. 80009050875 - P.I. 01826320879 Pec: protocollo@pec.comune.biancavilla.ct.it PARERE DI REGOLARITA' TECNICA Riferita alla Proposta Sindacale N° 69 Si esprime parere Firma di regolarità tecnica espresso ai sensi dell'art. 49 del T.U. - D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267, in quanto la proposta che precede è conforme alle norme legislative e tecniche che regolamentano la materia. Belpasso, li 19/09/2018 Il Responsabile della P.O. BISOGNI MARIA CRISTINA / ArubaPEC S.p.A.
Regione siciliana – Presidenza – Dipartimento della Protezione Civile SERVIZIO RISCHI SISMICO E VULCANICO www.protezionecivilesicilia.it AVVISO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER IL RISCHIO VULCANICO ETNEO n. 01 del 24 agosto 2018 VALIDITÀ: dalle ore 11:30 del 24 agosto 2018 fino all’emissione del successivo avviso regionale di protezione civile. LIVELLI DI ALLERTA PER IL VULCANO ETNA DIRAMATI DAL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Quadro descrittivo Livello di allerta Stato del vulcano Fenomenologie Vulcano in stato di equilibrio. Parametri di monitoraggio nella norma Attività vulcanica caratterizzata da degassamento e/o discontinua attività esplosiva dai crateri centrali, con possibile VERDE e/o formazione di nubi di cenere che si disperdono rapidamente. Attività esplosiva discontinua. Vulcano in stato di potenziale disequilibrio. Attività stromboliana persistente (anche per settimane) e/o attività esplosiva parossistica (cd. “fontane di lava”) dai Parametri di monitoraggio su valori anomali crateri centrali persistenti anche per ore, con continua emissione di cenere. protratti nel tempo GIALLO e/o Colate laviche dai crateri centrali o da fratture eruttive sommitali. Attività esplosiva frequente o persistente anche accompagnata da attività effusiva in area Condizioni di potenziale instabilità di porzioni dei coni sommitali con possibile formazione di valanghe di detrito caldo. sommitale. Vulcano in stato di disequilibrio. Attività stromboliana intensa e continua (protratta anche per settimane o mesi) e ripetute e frequenti “fontane di lava” dai Parametri di monitoraggio su valori elevati crateri centrali e/o da fratture eruttive sommitali, persistenti anche per giorni, con continua e intensa emissione di ceneri. protratti nel tempo ARANCIONE e/o Colate laviche dai crateri centrali o da fratture eruttive in prossimità delle aree sommitali, alimentate con continuità. Fenomenologie significative con possibile coinvolgimento di aree antropizzate. Condizioni di potenziale instabilità dei coni sommitali con possibile formazione di valanghe di detrito caldo di ampia scala. Attività fortemente esplosiva a carattere sostenuto, con formazione di colonne convettive con continua e intensa emissione di ceneri e formazione di nubi persistenti nonché con frequente ricaduta di bombe, lapilli e ceneri (eruzione Vulcano in stato di forte disequilibrio. “pliniana”). Parametri di monitoraggio, in rapida evoluzione, su valori costantemente molto elevati Colate laviche dai crateri centrali o da fratture eruttive prossime all'area sommitale ben alimentate e in rapido ROSSO e/o avanzamento. Fenomeni indicativi di intrusione di magma sui fianchi del vulcano, in grado di determinare l'apertura di fratture eruttive Fenomenologie di evidenza macroscopica con laterali in zone non prossime alle quote sommitali. possibile coinvolgimento di centri abitati. Condizioni di potenziale instabilità dei versanti, con possibili collassi di versante e formazione di valanghe di detrito caldo, anche di ampia scala, con rapida velocità di propagazione. Il DPC con comunicato 31 luglio 2018, n. PRE/44194 ha determinato il seguente stato del vulcano: stato di equilibrio. Il livello di allerta corrispondente è: VERDE Validità: fino alla comunicazione di nuova variazione del livello di allerta. EVENTI DI IMPATTO LOCALE E FASI OPERATIVE [DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE] Quadro descrittivo TIPOLOGIA EVENTI IN ATTO POTENZIALI SCENARI DI IMPATTO LOCALE FASE Parametri monitorati nella norma. Ricaduta di prodotti vulcanici, anche di grandi dimensioni, in prossimità delle bocche eruttive o all'interno delle stesse. Attività vulcanica caratterizzata da degassamento e/o discontinua Presenza di gas potenzialmente nocivi nell'area craterica e nelle zone fratturate. BASE attività esplosiva dai crateri centrali, con possibile formazione di nubi di cenere che si disperdono rapidamente. Accumuli di cenere al suolo, con interessamento prevalente della zona sommitale e delle aree Presenza di fratture nell'area craterica. antropizzate limitrofe. Distacchi di porzioni fratturate nell'area craterica. Repentina variazione dei parametri monitorati. Ricaduta di prodotti vulcanici, anche di grandi dimensioni, anche a distanza dalle bocche eruttive, soprattutto in presenza di forte vento. Attività stromboliana discontinua e/o intracraterica persistente (anche Presenza di gas potenzialmente nocivi nell'area craterica e nelle zone fratturate. ATTENZIONE per settimane) e/o emissione di cenere. Accumuli di cenere al suolo, con interessamento prevalente della zona sommitale e delle aree antropizzate limitrofe. Colate laviche che rimangono confinate in area sommitale o che si sviluppano in zone prive di Colate laviche dai crateri centrali o da fratture eruttive sommitali. insediamenti, senza imminente minaccia per aree antropizzate (esclusivamente colate laviche nella Valle del Bove). Presenza di fratture nell'area craterica. Distacchi di porzioni fratturate nell'area craterica. Condizioni di potenziale instabilità di porzioni dei coni sommitali con Valanghe di detrito caldo che non interessano aree antropizzate (esclusivamente all'interno della Valle del possibile formazione di valanghe di detrito caldo. Bove). Variazione dei parametri monitorati protratta nel tempo. Forti esplosioni con probabili fenomeni di fontane di lava. EW1. Attività esplosiva sopra la norma. Ricaduta di prodotti vulcanici, anche di grandi dimensioni, a distanza dalle bocche eruttive, soprattutto in PREALLARME Attività stromboliana intensa e continua (protratta anche per presenza di forte vento. settimane) dai crateri centrali e/o da fratture eruttive sommitali ed emissione di cenere. Presenza di gas potenzialmente nocivi nell'area craterica e nelle zone fratturate. Accumuli di cenere al suolo in grado di provocare disagi nell'areale etneo. Colate laviche dai crateri centrali o da fratture eruttive sommitali, Colate laviche con evidente avanzamento, e possibilità di sviluppo in tutte le direzioni. alimentate con continuità. Condizioni di potenziale instabilità dei coni sommitali con possibile Valanghe di detrito caldo in grado di interessare aree distanti dalla zona dei crateri. formazione di valanghe di detrito caldo di ampia scala. Parametri monitorati su valori molto elevati in rapida evoluzione. Esplosioni molto violente e/o fontane di lava. EW2. Attività esplosiva molto violenta. Ricaduta di prodotti vulcanici, anche di grandi dimensioni, a distanza dalle bocche eruttive e sino ad aree antropizzate e/o centri abitati. Fontane di lava e attività fortemente esplosiva, con continua e intensa emissione di cenere. Presenza di gas potenzialmente nocivi nell'area craterica e nelle zone fratturate. ALLARME Accumuli di cenere al suolo in grado di provocare disagi notevoli e danni in aree antropizzate e/o centri abitati, anche a distanza dall'areale etneo. Colate laviche dai crateri centrali o da fratture eruttive sommitali, ben Colate laviche ben alimentate e in rapido avanzamento, in direzione di aree antropizzate. alimentate e in rapido avanzamento. Fenomeni indicativi di intrusione di magma sui fianchi del vulcano, in Apertura di fratture eruttive laterali, anche a quote prossime ad aree antropizzate. grado di determinare l'apertura di fratture eruttive laterali. Frane e collassi di versante, con possibile formazione di valanghe di Valanghe di detrito caldo di ampia scala, con interessamento di aree antropizzate. detrito caldo di ampia scala. DRPC SICILIA - Avviso regionale di protezione civile per il rischio vulcanico etneo pag.1/3
Regione siciliana – Presidenza – Dipartimento della Protezione Civile SERVIZIO RISCHI SISMICO E VULCANICO www.protezionecivilesicilia.it AVVISO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER IL RISCHIO VULCANICO ETNEO n. 01 del 24 agosto 2018 VALIDITÀ: dalle ore 11:30 del 24 agosto 2018 fino all’emissione del successivo avviso regionale di protezione civile. VISTI I DOCUMENTI EMESSI DAI CENTRI DI COMPETENZA: þ INGV: nota n.06 del 24 agosto 2018 Ora 10:06 (ora locale) ¨ INGV: bollettino n. del ¨ UNIFI: bollettino n. del periodo ¨ INGV-UNIFI: n. del ora DAI QUALI RISULTA LA FENOMENOLOGIA IN ATTO: ¨ emissioni di gas ¨ esplosioni freato-magmatiche per contatto lava-neve ¨ fontane di lava ¨ valanghe di detrito caldo þ esplosioni e/o ricaduta di prodotti piroclastici ¨ lahars per scioglimento di strati di neve ¨blocchi ¨bombe ¨lapilli þ cenere ¨ fratture/frane/crolli þ effusioni laviche ¨ sismi VALUTATO IL POTENZIALE SCENARIO DI IMPATTO LOCALE: Nel corso della notte (tra il 23 e 24 agosto) si è osservata una nuova colata lavica, alimentata dal cono della sella, che ha raggiunto la base settentrionale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est. Oggi le telecamere del sistema di videosorveglianza mostrano che prosegue l'attività stromboliana dal cono della sella ubicato tra il Cratere di Sud-Est e il Nuovo Cratere di Sud-Est con emissione di cenere che viene dispersa dai venti in direzione Nord-Est. Dalle ore 07:35 UTC (09:35 locale) si osserva inoltre un piccolo flusso lavico che dall'orlo del cono della sella trabocca in direzione Sud. L'ampiezza del tremore vulcanico si mantiene su livelli medio-alti. PER L'EVENTO LOCALE IN ATTO SI DICHIARA LA FASE OPERATIVA: AREE DI ALLERTAMENTO: þ AREA CENTRO-ORIENTALE ¨ AREA CENTRO-OCCIDENTALE PER I COMUNI DELL'AREA PER GLI ALTRI COMUNI SOMMITALE vedi Fenomenologia in atto Invasione lavica Ricaduta prodotti piroclastici ¨ BASE þ BASE þ BASE þ ATTENZIONE ¨ ATTENZIONE ¨ ATTENZIONE ¨ PREALLARME ¨ PREALLARME ¨ PREALLARME ¨ ALLARME ¨ ALLARME ¨ ALLARME Indicazioni attuazione fase operativa e avvertenze: Le Autorità locali di Protezione civile sono invitate ad adeguare i propri modelli di intervento e adottare ogni provvedimento volto alla salvaguardia della popolazione, avendo cura, peraltro, di informare i fruitori dell'area sommitale ("zona gialla") in merito ai potenziali rischi connessi all'attività vulcanica nell'area sommitale. Il DRPC SICILIA, in funzione dell'evoluzione dello scenario eruttivo e sulla base delle informazioni fornite dai Centri di Competenza, pur restando invariato il livello di allerta determinato dal DPC, valuterà l'opportunità di procedere alla variazione della fase operativa dichiarata. NOTA BENE: in relazione alla fase operativa dichiarata e nell'ambito degli scenari delineati, sono sempre possibili fenomeni improvvisi e non rilevabili dalle reti di monitoraggio correlati, in particolar modo, a manifestazioni di carattere esplosivo. ZONAZIONE AREA SOMMITALE – DELIMITAZIONE "ZONA GIALLA" AREE DI ALLERTAMENTO DEFINIZIONE DELLA "ZONA GIALLA" DEL VULCANO ETNA (DRPC - INGV OE): comprende l’area al di sopra della pista di servizio incluse le bocche sommitali, l’area nei AREA CENTRO-ORIENTALE: Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa. pressi di Torre del Filosofo (2.920 m), l’area nei pressi dell’Osservatorio vulcanologico di Pizzi Deneri (2.850 m) e la porzione di area sottostante il Cratere di Sud-Est con AREA CENTRO-OCCIDENTALE: Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani. acclività elevata che si estende fino ai Monti Centenari all’interno della Valle del Bove. DISPOSIZIONI GENERALI In relazione alla FASE OPERATIVA di cui al presente avviso, si invitano i destinatari ad attuare quanto previsto nelle proprie procedure di protezione civile adottate. Si invitano i Sindaci, in particolare, ad attuare quanto previsto nei propri piani di protezione civile per il rischio vulcanico (rif.: decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1) e, in ragione della fase operativa dichiarata, a tener conto delle attività di seguito riportate. DRPC SICILIA - Avviso regionale di protezione civile per il rischio vulcanico etneo pag.2/3
Regione siciliana – Presidenza – Dipartimento della Protezione Civile SERVIZIO RISCHI SISMICO E VULCANICO www.protezionecivilesicilia.it AVVISO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER IL RISCHIO VULCANICO ETNEO n. 01 del 24 agosto 2018 VALIDITÀ: dalle ore 11:30 del 24 agosto 2018 fino all’emissione del successivo avviso regionale di protezione civile. FASE ATTIVITÀ BASE Il Sindaco svolge attività ordinaria, verificando periodicamente la propria organizzazione. Il Sindaco verifica l’organizzazione interna e attiva le procedure previste nel piano comunale per la fase operativa dichiarata. In particolare: provvede, con specifiche ordinanze, a regolamentare la fruizione dell'area sommitale di competenza; ATTENZIONE valuta l’attivazione del POC; valuta l’attivazione dei Presidi territoriali; verifica le risorse e la disponibilità del volontariato; divulga le norme comportamentali; contatta gli enti sovracomunali. Il Sindaco attiva le procedure previste nel piano comunale per la fase operativa dichiarata. In particolare: emette le ordinanze di competenza per l'interdizione dell'area sommitale interessata e per l'allontanamento della popolazione e dei beni esposti; attiva il POC o, eventualmente, il COC; si raccorda con le altre strutture territoriali (comuni e altri soggetti territorialmente competenti, anche in base a protocolli d'intesa); PREALLARME attiva le strutture locali di volontariato; dispone l’attivazione dei cancelli, il controllo delle vie di fuga e la ricognizione, da parte dei Presidi territoriali, dell’area interessata dall’evento; divulga le norme comportamentali e gli avvisi alla popolazione sui rischi connessi alla fase in corso; provvede al soccorso della popolazione (attivazione delle procedure previste per le operazioni di evacuazione dalle zone a rischio); contatta e si raccorda con gli enti sovracomunali; contatta il DRPC SICILIA (SRSV-SORIS) fornendo informazioni sull’evoluzione degli eventi e sulle attività intraprese. Il Sindaco attiva le procedure previste nel piano comunale per la fase operativa dichiarata. In particolare: emette le ordinanze di competenza per l'interdizione dell'area sommitale interessata e per l'allontanamento della popolazione e dei beni esposti; valuta l'attivazione del COC; si raccorda con le altre strutture territoriali (comuni e altri soggetti territorialmente competenti, anche in base a protocolli d'intesa); attiva le strutture locali di volontariato; ALLARME intensifica le attività dei Presidi territoriali per il monitoraggio del territorio e dei cancelli; intensifica l'attività di divulgazione delle norme comportamentali e degli avvisi alla popolazione sui rischi connessi alla fase in corso; provvede al soccorso della popolazione (attivazione delle procedure previste per le operazioni di evacuazione dalle zone a rischio); intensifica i contatti e il raccordo con tutte le strutture e i centri operativi attivati; intensifica i contatti e il raccordo con gli enti sovracomunali; intensifica i contatti con il DRPC SICILIA (SRSV-SORIS) fornendo informazioni sull’evoluzione degli eventi e sulle attività intraprese. Si raccomanda di dare la massima e tempestiva diffusione del presente avviso e di informare la SORIS e il SRSV in merito al verificarsi di particolari criticità nell’ambito dei territori di competenza. Il presente avviso è pubblicatonel sito www.protezionecivilesicilia.it. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO RISCHI SISMICO E VULCANICO ing. Nicola Alleruzzo IL DIRIGENTE GENERALE ing. Calogero Foti Servizio Rischi Sismico e Vulcanico SORIS tel.: 095 7917201-202-203 numero verde: 800 404040 – tel.: 091 7071847 – fax: 091 7074796-797 email: n.alleruzzo@protezionecivilesicilia.it email: soris@protezionecivilesicilia.it pec: dipartimento.protezione.civile@certmail.regione.sicilia.it pec: soris@pec.protezionecivilesicilia.it DRPC SICILIA - Avviso regionale di protezione civile per il rischio vulcanico etneo pag.3/3
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