Competenze di cittadinanza ed Educazione Ambientale - Le risorse del territorio e la costruzione del curricolo di scuola

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Provincia Autonoma di Bolzano
   Intendenza scolastica italiana - Ufficio processi educativi

                Le risorse del territorio
       e la costruzione del curricolo di scuola
                Dobbiaco – 27/29 Agosto 2008

Competenze di cittadinanza
ed Educazione Ambientale

                          Ferdinando Pirro

                                                                 1
L’Unione Europea, nell’ambito degli obiettivi della
 Strategia di Lisbona, contenuti nel programma di
lavoro “Istruzione e formazione 2010”, ha lavorato
  per la definizione delle competenze di base per
            l’apprendimento permanente
              che rendono possibile una
         cittadinanza attiva e consapevole.

                          Interessa non solo la scuola e
                          l’educazione formale, ma anche
  Educazione alla
                          quella informale e non-formale, in
  cittadinanza
                          una prospettiva di apprendimento
                          permanente

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Alcune tappe di questo percorso

2005 – Il Consiglio ‘Europa dichiara lo “Year of
Citizenship through Education”

2005 – Eurydice svolge uno studio sull’educazione in
Europa alla cittadinanza a livello scolastico

2006 - La Commissione Europea promuove il progetto
“Active Citizenship for democracy”

Incertezze e difficoltà nella definizione delle competenze
specifiche di cittadinanza

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Le competenze di cittadinanza individuate nei vari
   documenti, con liste analitiche non sempre coincidenti ma
   con l’individuazione di aree di competenza in linea di
   massima sovrapponibili, si caratterizzano per il loro
   carattere di “trasversalità”

                    Competenze trasversali
 Competenze non riconducibili ad un’area disciplinare specifica
                              o meglio
 Competenze che possono essere costruite all’interno di diverse
                     aree disciplinari

Le competenze trasversali si sovrappongono a quelle individuate come

    “Competenze chiave” o “Competenze di base” in progetti
internazionali promossi dall’OCSE e dalla Commissione Europea

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Il Progetto De.Se.Co. 2002
(Definition and Selection of Key Competencies)
ha condotto all’individuazione di
tre categorie di competenze di base:
- l’uso interattivo degli strumenti;
- l’interazione all’interno di gruppi eterogenei;
- l’agire in modo autonomo.

Queste competenze sono:
- interconnesse;
- necessitano di essere sostenute e sviluppate nel
tempo;
- consentono la partecipazione attiva dell’individuo
alla vita sociale.

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Il progetto DeSeCo è              Obiettivo
  fortemente intrecciato al           Rilevare le competenze
         Progetto PISA                degli studenti quindicenni
(Programme for International          nella comprensione della
    Student Assessment)‫‏‬              lettura, nella matematica,
                                      nelle scienze

Alla base del Progetto PISA c’è la convinzione che sia
possibile definire le competenze di base in queste tre
aree disciplinari e la loro funzione per la vita
individuale e sociale degli studenti in quanto cittadini.

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L’insieme delle competenze di base individuate in
 questi progetti si caratterizzano a tutti gli effetti come
 competenze di cittadinanza e rappresentano un
 patrimonio indispensabile per ogni cittadino

 Il cittadino deve essere necessariamente
“competente”, pena la effettiva possibilità di
   esercitare i propri diritti di cittadinanza.

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La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio del dicembre 2006 relativa alle competenze
chiave per l’apprendimento permanente ha creato un
comune “quadro di riferimento” europeo a cui possono
ispirarsi i sistemi di istruzione e formazione dei Paesi
membri.
                            Obiettivi finali
 - Contribuire allo sviluppo di un’istruzione e formazione di qualità nei
vari contesti territoriali per rispondere alle sfide della globalizzazione
- Assicurare lo sviluppo nei giovani (attenzione alle situazioni di
svantaggio) di competenze chiave che li preparino alla vita adulta e
costituiscano la base per ulteriori occasioni di apprendimento
- Offrire una gamma di competenze chiave per adattarsi in modo
flessibile ad un mondo in rapido cambiamento e caratterizzato da
forte interconnessione
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Le competenze chiave per l’apprendimento permanente
indicate dalla Raccomandazione del 2006 sono le
seguenti:
• comunicazione nella madre lingua
• comunicazione nelle lingue straniere
• competenza matematica
• competenze di base in scienza e tecnologia
• competenza digitale
• imparare ad imparare
• competenze sociali e civiche
• spirito di iniziativa e imprenditorialità
• consapevolezza ed espressione culturale.

 Per ogni competenza viene fornita una breve definizione esplicita e le
 “conoscenze”, “abilità”, “attitudini essenziali” che ne definiscono i
 tratti costitutivi.
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Negli ultimi interventi di riforma della scuola italiana è
evidente il richiamo alla dimensione europea
dell'istruzione.

          Raccomandazione Parlamento e Consiglio
          Europeo Competenze chiave del 18/12/2006

              Nuovo obbligo Istruzione a 16 anni
              (L.26/12/07 n.269 e D.M. 22/08/2007)‫‏‏‬

                   Indicazioni curricolo
                scuola infanzia e primo ciclo
                     (D.M. 31/07/2007)‫‏‏‬

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Nelle Indicazioni per il curricolo vengono individuati dei
traguardi di competenza per ognuna delle 3 aree
disciplinari, al termine dei diversi ordini di scuola.

Nel Regolamento per il nuovo Obbligo di istruzione
vengono individuate le competenze di base per ognuno dei
4 assi culturali, da conseguire al termine dell'obbligo

Nello stesso documento vengono individuate le competenze
chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione
obbligatoria (16 anni), che rappresentano la traduzione a
livello nazionale delle competenze chiave individuate nel
2006          nella       Raccomandazione             europea

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Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al
termine dell'istruzione obbligatoria

COSTRUZIONE DEL SE'
- Imparare ad imparare
- Progettare

RELAZIONI CON GLI ALTRI
- Comunicare
- Collaborare e partecipare
- Agire in modo autonomo e responsabile

INTERAZIONE CON LA REALTA' NATURALE E SOCIALE
- Risolvere problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire ed interpretare le informazioni
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Nei Piani di Studio Personalizzati del 2004
 (Riforma Moratti)
le“Educazioni alla convivenza civile”
  avevano una valenza interdisciplinare ed
  erano declinate in Obiettivi Specifici di
  Apprendimento
• Educazione alla cittadinanza
• Educazione stradale
• Educazione ambientale
• Educazione alla salute
• Educazione alimentare
• Educazione all'affettività
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Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007
(Riforma Fioroni)‫‏‬
l'educazione ad una cittadinanza attiva                e
   responsabile (planetaria ma legata ai valori della
   tradizione nazionale) e ad una consapevolezza
   dei grandi problemi dell'attuale condizione umana
   (tra cui quelli ambientali) è una finalità generale
   dell'intero sistema d'istruzione, trasversale a tutte
   le discipline.

Vedi i capitoli “Per una nuova cittadinanza” e “Per un
  nuovo umanesimo” nel documento introduttivo
  “Cultura, scuola, persona”

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Meno “educazioni”, più educazione
    Nelle Indicazioni per il curricolo si recuperano gli
  aspetti educativi presenti nel cuore di ogni disciplina
perché le “educazioni frammentate” e confinate “a parte”
           rendevano il curricolo appesantito.

    Ma allora dov'è finita l'Educazione Ambientale ?
 I suoi temi, le sue finalità, i suoi approcci metodologici
   sono rintracciabili in varie sezioni delle Indicazioni,
     costituendo una pista di lavoro privilegiata per il
    rafforzamento delle competenze disciplinari e di
                        cittadinanza.

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Dalle Indicazioni per il curricolo

“Le competenze sviluppate nell’ambito delle
singole discipline concorrono a loro volta alla
promozione di competenze più ampie e
trasversali, che rappresentano una condizione
essenziale per la piena realizzazione personale e
per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella
misura in cui sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune.

Le     competenze          per    l’esercizio      della
cittadinanza         attiva        sono       promosse
continuamente nell’ambito di tutte le attività di
apprendimento,        utilizzando     e    finalizzando
opportunamente        i    contributi   che    ciascuna
disciplina può offrire”
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Mentre nelle Indicazioni per il curricolo l’educazione
 ambientale e alla cittadinanza è trasversale a tutte le
 aree disciplinari, ritornano proposte per farne una
 disciplina scolastica autonoma . (1)‫‏‏‬

Giugno 2008 – Disegno di legge “Carloni” (PD)‫‏‏‬
Il disegno di legge prevede l'introduzione di una nuova materia
   di studio l’educazione civica-ambientale, nelle scuole
   dell'obbligo, per 2 ore settimanali. I programmi, le modalità e i
   tempi dell'insegnamento saranno definiti dalle singole
   istituzioni scolastiche attraverso l'autonomia

Luglio 2008 – Disegno di legge “Granata et alii” (PdL)‫‏‏‬
Questa proposta di legge prevede l’educazione ambientale
  nelle scuole quale nuova ed autonoma disciplina obbligatoria
  nelle scuole di ogni ordine e grado e reintroduce di fatto, con
  una specificità legata alla tutela paesaggistico- ambientale,
  l'educazione civica.
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Nella “Riforma Gelmini” è previsto l'inserimento nel
 primo e nel secondo ciclo di istruzione, a partire
 dall'a.s. 2008/09, della disciplina “Cittadinanza e
 costituzione”, che si svilupperà per 33 ore annuali e
 sarà     oggetto    di      specifica       valutazione.

 Il provvedimento è collegato al reinserimento del
 voto   sul   comportamento     degli    studenti   nella
 valutazione complessiva dello studente, con la
 possibilità di determinarne la non ammissione al
 successivo           anno              di          corso

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Le attività e le metodologie dell'educazione ambientale,
  inserita come parte integrante del curricolo, possono
  contaminare    positivamente     tutti gli  ambiti  di
  apprendimento e contribuire alla costruzione delle
  competenze di cittadinanza.
                          Perché .....
• Affronta problemi concreti legati al territorio
• Attiva percorsi trasversali alle discipline
• Privilegia la didattica laboratoriale ed il lavoro sul campo
• Promuove il protagonismo dei ragazzi
• Richiede collaborazioni con altre agenzie formative
• Favorisce l'individuazione delle relazioni tra il locale ed il
  globale
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Educazione ambientale come Educazione alla cittadinanza

 Se l'Educazione Ambientale si ispira agli indicatori di
 qualità individuati nella ricerca scientifica e didattica e
 nei documenti internazionali degli ultimi anni, essa
 contribuirà in maniera significativa al rafforzamento
 delle competenze fondamentali dei cittadini del XXI
 secolo.

 • Imparare a governare il cambiamento
 • Prendere decisioni in condizioni di incertezza
 • Gestire conflitti
 • Affrontare l'imprevedibile
 • Saper pensare per relazioni
 • Costruire un'identità “glo-cale”

 PER UNA SOCIETA' CAPACE DI FUTURO
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