COME GESTIRE UN NEGATIVO CRONICO - CentoCinquanta
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APRIL 2021- HARVARD BUSINESS REVIEW COME GESTIRE UN NEGATIVO CRONICO Manfred F. R. Kets De Vries Traduzione a cura di CentoCinquanta srl www.centocinquanta.it -Info@centocinquanta.it
Come gestire un negativo cronico Lisa non ne poteva più. Ogni volta che incontrava il suo collega Peter, uno degli anziani dirigenti della catena di vendita al dettaglio, questi non faceva altro che lamentarsi del suo lavoro, del governo e della sua vita. Lisa ascoltava continuamente i lamenti di Peter, ma con il passare del tempo ha iniziato a stancarsi del suo atteggiamento. Non importava quanto Lisa provasse a fargli avere una visione più positiva, Peter continuava a lamentarsi e ad avere un atteggiamento tossico non solo per i colleghi ma anche per sé stesso. Il danno è fatto Diverse ricerche hanno dimostrato che le lamentele croniche, come quelle di Peter, hanno rilevanti conseguenze. Attraverso la ripetizione di sentimenti cattivi, tristi, impotenti, i neurotrasmettitori del cervello possono attraversare un "ricablaggio neurale" che rafforza i modelli di pensiero negativo, rendendo più facile la ripetizione di pensieri infelici e lasciando poco spazio ai sentimenti più positivi di gratitudine, apprezzamento e benessere. Un ciclo continuo di pensieri negativi può anche causare danni all'ippocampo, la parte del cervello utilizzata per la risoluzione dei problemi e il funzionamento cognitivo. Col tempo i negativi diventano dipendenti dalla negatività stessa, venendo attratti da tutto ciò che è negativo e mostrando un’attitudine e una propensione al lamento. Sono anche inclini al pensiero in bianco e nero. Il compromesso non è parte dell'equazione. Non c'è da stupirsi che i lamentosi cronici come Peter hanno maggiori probabilità di vedere problemi invece di soluzioni, il che rende molto difficile lavorare con loro. Data la loro negatività, è difficile per loro prendere decisioni e risolvere problemi. Ironia della sorte, lamentarsi delle cose crea più cose per cui lamentarsi. I negativi cronici hanno anche un effetto dannoso su coloro che li circondano. Quando le persone pensano e reagiscono in modo negativo e pessimistico, senza rendersene conto, trasferiscono questi sentimenti sugli altri in un processo che gli psicologi chiamano “identificazione proiettiva”. È come se usassero le altre persone come una sorta di bidone della spazzatura in cui gettare la loro negatività, facendoli sentire appesantiti ed esausti. 2 www.centocinquanta.it -Info@centocinquanta.it
È interessante notare che è molto probabile che questo tipo di "trasferimento" faccia parte della nostra storia evolutiva. Alcuni neuroscienziati hanno suggerito che gli esseri umani possiedono nel loro cervello quelli che vengono chiamati "neuroni specchio", importanti per la sopravvivenza. In quanto esseri sociali, il nostro cervello imita inconsciamente gli stati d'animo delle persone intorno a noi, il che può essere un vantaggio quando ci troviamo di fronte a un pericolo. Può anche servire come forma di coesione sociale. Ma c’è anche un altro lato della medaglia. Le persone che si lamentano di tutto diventano contagiose e, prima che ce ne rendiamo conto, diventiamo noi stessi negativi. Perchè lamentarsi? Lamentarsi non è poi così male. Occasionalmente, sfogarsi ed esprimere delle emozioni negative a un collega riguardo a situazioni difficili, ci permette di esporre le nostre preoccupazioni e così facendo, ridurre le possibili reazioni di stress. Reprimere i nostri sentimenti potrebbe impedirci di identificare il nostro problema e analizzarlo fino in fondo. Le persone si lamentano anche per sentirsi meglio con se stessi. Tornando a Peter, forse lui voleva la conferma di Lisa su quanto fosse ingiusta o fastidiosa la sua situazione così da stabilire una sorta di connessione emotiva. Ma le lamentele possono anche essere usate come un modo per esercitare il potere e influenzare le percezioni. Soprattutto all'interno delle organizzazioni, che possono essere focolai di giochi politici, le persone usano le lamentele per ottenere il sostegno della gente. Su questa interpretazione, è possibile che Peter avesse voluto influenzare Lisa con il suo pensiero in merito ad alcune persone dell’organizzazione. In molti casi, le lamentele croniche iniziano presto nella vita e sono un mezzo per acquisire visibilità e stabilire rapporti in famiglia. Queste prime esperienze possono diventare modelli di comportamento profondamente radicati e nel caso di Peter, potrebbe essere diventato parte della sua identità. Questo potrebbe spiegare perché reagisce male ai consigli, risolvere il suo problema gli toglierebbe il motivo per lamentarsi, minacciando il suo senso di sé. 3 www.centocinquanta.it -Info@centocinquanta.it
Gestire le persone negative I tentativi di aiutare i negativi cronici spesso hanno poco o nessun effetto. Ancora per molto, probabilmente, Peter avrebbe continuato a concentrarsi solo sugli aspetti negativi della sua situazione, piuttosto che cercare soluzioni. Èd è proprio questo che rende esasperante il rapporto con queste persone. È meglio iniziare definendo dei confini chiari. Lisa dovrebbe dire a Peter che è pronta ad ascoltare e parlare, ma non a fare conversazioni ripetitive. Ripetere la stessa cosa più e più volte non dà un vantaggio a nessuno dei due. Dovrebbe dirgli che le sue continue lamentele possono scombinare tutti nell'organizzazione. Peter dovrebbe riconoscere che tutti a un certo punto si lamentano, ma dovrebbe fargli anche notare che le persone lo fanno con moderazione e che c’è un modo giusto e uno sbagliato lamentarsi. Lamentarsi è utile nelle situazioni in cui si pensa che la lamentela possa portare a cambiamento reale e positivo, ma lamentarsi come fa lui non è costruttivo. Successivamente, Lisa dovrebbe chiarire a Peter che sarebbe molto meglio se lui modificasse la sua prospettiva. Lamentarsi inizialmente - e prendere una posizione proattiva subito dopo - gli darà una tabella di marcia per superare la sua negatività. Dopotutto, se ha il tempo di lamentarsi continuamente su tutte le cose brutte che gli accadono, allora dovrebbe avere anche tempo per risolvere il suo problema. Dovrebbe lamentarsi con l’obiettivo di sistemare e risolvere qualcosa, non solo per ottenere l’appoggio dagli altri. Lisa potrebbe anche suggerire a Peter di avere un atteggiamento di gratitudine. Ogni volta che sente il bisogno di lamentarsi, dovrebbe subito concentrarsi sulle cose positive che invece ha. In tal modo, potrebbe scoprire che il suo umore è migliorato; potrebbe avere più energia e sentirsi meno ansioso. Certo, ottenere questo cambiamento richiede tempo. Ma potrebbe farsi aiutare durante il viaggio da un coach o psicoterapeuta, il quale potrebbe lavorare con lui ed esplorare la sua tendenza a cadere nel vittimismo, individuare il motivo per cui cerca costantemente l’approvazione degli altri e lavorare su soluzioni alternative quando sente il bisogno di lamentarsi. Mentre i negativi cronici sembrano essere innocui in superficie, in realtà influenzano l'atteggiamento dei colleghi. Ma alla fine le persone si stancheranno della loro negatività. Peter deve rendersi conto che la ruota che cigola non ottiene sempre il grasso. Può anche essere sostituita. 4 www.centocinquanta.it -Info@centocinquanta.it
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