COME CREARE UN SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA NEL SETTORE FASHION

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SETTORI CONTROLLO
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COME CREARE UN SISTEMA
DI PROGRAMMAZIONE
ECONOMICO FINANZIARIA
NEL SETTORE FASHION

I
         l settore del fashion presenta delle parti-      • le persone che sono responsabili dell’effettuazione       di Marco Bazzerla
         colarità che influenzano sia la progetta-        delle azioni stesse.                                        Partner di Studio
                                                                                                                      Temporary manager
         zione che la realizzazione di un sistema         Il piano, anche in aziende “strutturate”, spesso non
         di budgeting. Oggi, nonostante le aziende        viene formalizzato e, ancora più frequentemente non
vivano in un periodo di forte turbolenza in cui           viene nemmeno pensato.
è difficile riuscire a programmare le proprie atti-       Sono ancora molte le aziende che non hanno maturato
vità, è impensabile poter procedere “navigando            una vera e propria cultura di budget e continuano ad
a vista”. Creare un sistema di programmazione             elaborare documenti che rappresentano una pura e
economica-finanziaria è sicuramente una sfida             semplice estrapolazione del passato.
impegnativa che le imprese non possono esimersi
dal cogliere. Oltre alle caratteristiche del settore
è fondamentale comprendere le peculiarità                 Il settore fashion: caratteristiche
dell’azienda, in quanto la realizzazione di un            del settore
sistema di budgeting non è standardizzabile
e quindi non esiste un’unica soluzione valida             Il settore fashion comprende al suo interno diversi
per ogni azienda e/o situazione. Creare un                comparti come l’abbigliamento, le calzature, la pel-
sistema di programmazione significa impostare             letteria, l’oreficeria/gioielleria, la profumeria ...
un vero e proprio processo interno, così da con-          Ognuno di questi settori presenta tratti comuni ed
sentire alla proprietà di prendere le decisioni           elementi specifici che, conseguentemente, condizio-
necessarie al mantenimento/miglioramento                  nano la realizzazione di sistemi di programmazione.
dell’equilibrio economico e finanziario                   Nelle pagine che seguono ci si concentrerà sul com-
e alla minimizzazione dei rischi.                         parto dell’abbigliamento. Uno dei primi elementi che
                                                          caratterizza molte aziende che operano nel settore è la
                                                          c.d. stagionalità, periodi in cui si concentrano molte
Il budget: alcune linee generali                          attività e in cui si realizzano le vendite. Nell’imposta-
                                                          zione tradizionale le stagioni di riferimento sono la
Definizione                                               primavera/estate (PE) e l’autunno/inverno (AI).
                                                          All’interno di ogni stagione vengono spesso sviluppate
Il budget è o meglio, dovrebbe essere, la rappresen-      più collezioni che a loro volta possono essere suddivise
tazione numerica dei piani d’azione che un’azienda        in più linee. Normalmente le linee prodotte sono
definisce con riferimento ad un determinato periodo       uomo, donna e bambino. La tendenza per molte
di tempo. Non è quindi una semplice previsione. Tra       aziende di questo settore è quello di sviluppare accanto
gli elementi che influenzano la sua costruzione rien-     alla collezione principale (main) altre collezioni (pre)
trano la strategia aziendale, l’ambiente, il mercato di   al fine di dare un maggior servizio ai canali di vendita.
riferimento e l’evoluzione storica dell’impresa.          La pre collezione ha lo scopo di mettere a disposizione
Spesso nelle PMI il budget è sinonimo dell’espres-        dei canali distributivi alcune proposte che di fatto
sione dei soli dati economici e poca attenzione viene     anticipano quelle della collezione principale e spesso si
riservata agli elementi patrimoniali e finanziari         tratta di prodotti molto basici.
(Tavola 1).                                               Molte aziende hanno oggi affiancato ai canali di ven-
Il piano di azione è un elemento che dovrebbe far parte   dita tradizionale anche sistemi moderni di e-commerce.
integrante del budget aziendale e dovrebbe riportare      In termini di segmento si possono individuare cinque
informazioni su:                                          elementi:
• obiettivi che si desiderano raggiungere;                • mass, rappresentato da prodotti basici e poco dif-
• cosa si intende fare per il loro raggiungimento         ferenziati. Si tratta di linee economiche per brand
(azioni);                                                 industriali o di prodotti che non hanno un
• i tempi nei quali le azioni vanno effettuate;           notorietà rilevante;

                                                                                                            3/2017    21
CONTROLLO     SETTORI
DI GESTIONE   DI ATTIVITA’

              • bridge, che riguarda marchi industriali di fascia alta e      sui mercati esteri (prevalenza Europa) e la quota
              le linee più economiche degli stilisti;                         di esportazione ha raggiunto il 35% del volume
              • diffusion, in cui vengono posizionate le seconde o            d’affari complessivo. Le vendite nonostante le
              terze linee realizzate dagli stilisti;                          difficoltà del commercio mondiale crescono con
              • pret a porter, che si caratterizza per la presenza di uno     tassi comunque importanti compresi tra il 5 e il
              stilista a capo dell’azienda e si tratta di prodotti di alta    10% annuo. La situazione economico finanziaria
              fascia con prezzi elevati;                                      pur rimanendo buona ha visto nell’ultimo triennio
              • alta moda (couture), i cui prodotti vengono offerti a         verificarsi una progressiva riduzione dei margini
              pochi clienti. Si tratta, quindi, di prodotti di alto           che, sommata alla contemporanea crescita dei
              prestigio.                                                      costi di struttura sia in termini organizzativi
              Un tempo il settore era caratterizzato dalla pre-               (personale) che di altri costi (ad esempio marke-
              senza di aziende di produzione mentre oggi la                   ting), ha portato a una forte riduzione dell’utile
              maggior parte di queste si è trasformata in un’im-              netto.
              presa puramente commerciale. Soprattutto chi
              vende i prodotti di fascia più bassa ha delocalizzato           Struttura
              la produzione in nazioni in cui il costo della
              manodopera è molto basso. Il fenomeno del tra-                  L’azienda opera sui mercati esteri e sul mercato
              sferimento della produzione all’estero ha comun-                nazionale attraverso una rete di agenti coordinati dai
              que interessato anche prodotti di fascia più elevata.           responsabili commerciali di area (Italia - Estero). Non
              In questi ultimi tempi si è assistito al rientro di             esistono clienti direzionali. Nell’ultimo biennio
              alcune produzioni soprattutto per i prodotti più                l’azienda ha avviato un progetto di apertura di negozi
              importanti.                                                     diretti e ha inserito allo scopo la figura del respon-
                                                                              sabile d’area. La società è proprietaria di due marchi
                                                                              ed inserita sul mercato con le linee uomo/donna. Da
              Il caso aziendale                                               alcuni anni l’azienda ha smantellato la propria
                                                                              struttura interna che gestiva il magazzino e i relativi
              Il contesto dei risultati aziendali                             flussi in entrata/uscita delle merci, per affidarsi a un
                                                                              partner logistico specializzato nella gestione di pro-
              Si presenta il caso di una PMI che opera nel                    dotti del settore moda. La proprietà è intenzionata ad
              settore fashion e precisamente nel settore del-                 avviare un progetto di e-commerce e sta vagliando
              l’abbigliamento, che ha delocalizzato completa-                 alcune opportunità offerte da piattaforme già esi-
              mente la propria produzione affidandosi a terzisti              stenti. Le attività inerenti allo sviluppo delle colle-
              sia in Italia che all’estero. La società commercia-             zioni vengono svolte da persone esterne (stilisti) che
              lizza i propri prodotti sia sul mercato italiano che            collaborano con l’azienda.

                                                      Tavola 1 - Componenti del budget

                                                               I componenti del budget

                                                                       Budget
                                                                      aziendale

                                           Budget                     Budget                      Budget
                                         economico                  patrimoniale                finanziario

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SETTORI CONTROLLO
                                                                                                   DI ATTIVITA’ DI GESTIONE

Sistema informatico e sistema                                  • la crescente complessità causata dall’aumento dei
di programmazione                                              codici prodotto, nonostante una forte concentrazione
                                                               delle vendite su una percentuale ridotta di prodotti
In azienda è presente un sistema ERP che si occupa             (12% genera il 78% del fatturato);
della gestione di tutti i processi aziendali, contabilità      • la crescita dei costi di struttura.
esclusa. Il sistema attuale è in fase di completamento, il     La contemporanea presenza di diversi problemi di
progetto era stato avviato nei 18 mesi precedenti. La          carattere economico finanziario porta l’impresa a
struttura del sistema ERP vede la presenza di tre macro-       comprendere ancor meglio l’importanza di avere un
moduli:                                                        sistema di programmazione e controllo. Venne inoltre
1) area acquisti;                                              analizzato lo stile di direzione attuale al fine di poter
2) area logistica;                                             definire correttamente le caratteristiche del processo
3) area vendite.                                               di budgeting aziendale.
Non tutti i moduli erano stati attivati in quanto alcuni       Si decide quindi di avviare un progetto articolato che,
processi come gli ordini a fornitore venivano ancora           per gli aspetti della programmazione, si suddivide in
gestiti mediante l’utilizzo di fogli elettronici. Il sistema   tre fasi:
contabile utilizzato pur essendo di un terzo player era        1) introduzione in cui si punta alla creazione di una
perfettamente integrato con il sistema ERP. Il software        cultura di budget attraverso l’impostazione di un
si integrava perfettamente con quello in uso presso la         semplice sistema di tipo economico, patrimoniale e
logistica esterna.                                             finanziario;
Per quanto riguarda la determinazione dei costi di             2) approfondimento, in cui viene maggiormente arti-
prodotto e la generazione dei listini essa avveniva            colato il budget economico tenendo conto
su fogli elettronici strutturati in modo complesso e           delle peculiarità del settore;
la conoscenza del sistema era patrimonio di un’u-              3) completamento, in cui vengono impostati i piani
nica persona. La metodologia di calcolo dei costi di           d’azione e viene completato il sistema di budget
prodotto era di tipo full-costing. Il metodo utiliz-           introducendo quello di tesoreria.
zato presentava, dal punto di vista metodologico,              La realizzazione dell’intero progetto dovrà essere
diversi errori. Nella definizione del prezzo di                effettuata mediante l’utilizzo dei fogli elettronici
vendita inoltre veniva considerato anche il posi-              opportunamente strutturati e collegati ai sistemi
zionamento del prodotto (analisi dei prezzi dei                gestionali interni così da creare un sistema integrato.
concorrenti). L’alimentazione del sistema di                   Oltre agli aspetti strumentali, obiettivo della proprietà
determinazione dei costi di prodotto prevedeva che             era impostare un vero e proprio processo di pro-
solamente per i costi legati all’acquisto del pro-             grammazione che consentisse lo svolgimento delle
dotto venissero utilizzati i costi contrattati/bili con        attività di motivazione del personale, di gestione e
i fornitori (previsionali), mentre per tutte le altre          misurazione delle performance mediante la successiva
voci di costo venivano considerati i costi storici             realizzazione di un sistema di controllo perfettamente
dell’anno precedente.                                          integrato.
L’azienda non utilizzava uno strumento compiuto di
programmazione economico finanziaria. Alla rete                Fase 1 - Introduzione
vendita venivano assegnati degli obiettivi generici che,
comunque, non venivano mai discussi né controllati.            La prima fase del progetto si pone un duplice obiettivo
L’azienda non aveva provveduto a strutturare un vero           quello di impostare un primo semplice sistema di
e proprio sistema di controllo periodico. L’attività di        budget di tipo economico finanziario e quello di ini-
controllo si limitava in pratica alla semplice redazione       ziare a creare una cultura di budget per far si che questo
di due conti economici infrannuali (giugno e settem-           diventi uno strumento fondamentale nella gestione
bre) derivanti dal sistema di contabilità generale ed          dell’impresa.
elaborati con evidente ritardo.                                Inizialmente quindi non vengono tenute in conside-
                                                               razione le peculiarità del settore come ad esempio la
                                                               stagionalità ma si decide di operare secondo la logica
Il progetto                                                    tradizionale impostando il sistema sulla base
                                                               della redazione dei bilanci (anno solare). La scelta di
L’imprenditore, vista la situazione, decide di far             seguire questo approccio era condizionata dalla
effettuare un check up aziendale che mette in evidenza         necessità di avviare in tempi molto brevi un sistema di
alcune problematiche interne come:                             programmazione e anche dalla necessità di iniziare a
• il calo dei margini aziendali;                               introdurre in azienda concetti e metodologie fino a
• l’assorbimento di cassa;                                     quel momento poco conosciute.
• la crescita dei magazzini;                                   Il budget aziendale venne strutturato in modo da poter
• l’esplosione del costo dei campionari;                       mettere in evidenza alcuni fenomeni sottovalutati

                                                                                                                  3/2017    23
CONTROLLO     SETTORI
DI GESTIONE   DI ATTIVITA’

              dalla Direzione come gli sconti e i resi ma, soprattutto,          Il secondo elemento del budget aziendale era rappre-
              il costo dei campionari. La procedura di budget pre-               sentato dallo Stato Patrimoniale (Tavola 3).
              vedeva che inizialmente si operasse con una logica di              L’impostazione dello Stato Patrimoniale prendeva
              scenario. Venivano quindi predisposte due opzioni                  spunto dall’analisi delle caratteristiche storiche del-
              (scenari) che differivano negli obiettivi sia a livello di         l’azienda soprattutto in riferimento agli elementi del
              fatturato che di costi connessi e non (costi di struttura).        capitale circolante netto (tassi di rotazione dei
              Ciò fu ritenuto importante per avviare un percorso di              magazzini, giorni medi di incasso e pagamento). Per
              “riflessione” tra l’imprenditore e il team commerciale             quanto riguarda invece gli elementi del capitale
              per portare l’azienda a sviluppare la soluzione migliore           immobilizzato venivano considerati gli elementi sto-
              (Tavola 2).                                                        rici, gli ammortamenti di budget e gli investimenti
              La metodologia applicata nella costruzione dei                     definiti. La determinazione della posizione finanziaria
              valori di budget era in questa prima fase molto                    netta era funzione dei rimborsi dei finanziamenti a
              semplice e “sfruttava” anche i dati utilizzati per la              medio - lungo termine e della posizione a breve che
              determinazione dei prezzi di vendita e di costo del                derivava dal prospetto dei flussi. Obiettivo dell’in-
              prodotto. Queste informazioni potevano infatti                     troduzione di questo secondo elemento era di con-
              essere utilizzate soprattutto per validare il margine              sentire la valutazione degli effetti che venivano
              aziendale obiettivo. Per le vendite venivano appli-                prodotti dai risultati economici sulla parte patrimo-
              cati i tassi di crescita obiettivo e/o desiderati in               niale e cominciare a familiarizzare con concetti come
              funzione delle analisi storiche e delle opportunità                posizione finanziaria netta, capitale circolante netto ...
              che l’azienda evidenziava. Per quanto riguarda la                  Lo schema inoltre permetteva anche di valutare
              determinazione dei costi legati al prodotto veni-                  l’evoluzione delle grandezze in funzione della crescita
              vano sia considerati i dati storici che le valutazioni             aziendale.
              effettuate in sede di determinazione dei prezzi di                 Il terzo elemento del budget era rappresentato dal
              vendita. Per quanto riguarda i costi fissi il punto di             Rendiconto finanziario il cui obiettivo era quello di
              partenza era sempre rappresentato dall’analisi dei                 valutare l’impatto che le scelte formulate a livello
              dati storici con l’applicazione di ipotesi di conti-               economico e patrimoniale producevano sulla cassa
              nuità con il passato (applicazione del tasso di                    aziendale (Tavola 4).
              crescita). Solamente per i costi del personale e gli               Per la redazione del prospetto sopra riportato si uti-
              ammortamenti erano state predisposte tabelle ad                    lizzano tutte le informazioni provenienti dal budget
              hoc che derivavano dal budget delle paghe fornito                  economico e da quello patrimoniale. Lo schema evi-
              dal consulente esterno e dal modulo cespiti per gli                denzia quindi l’impatto che tutte le voci producono
              ammortamenti. Questi ultimi valori venivano poi                    sulla cassa aziendale (liquidità finale). L’obiettivo di
              integrati anche con i dati degli investimenti.                     questo schema era permettere di evidenziare come le

                                                              Tavola 2 - Conto Economico di budget

                                                                                S cenario 1              S cenario 2
                       Val ori e spre s si i n mi gl i ai a                      Val .assol   Val %       Val ass ol    Val %
                       Ricavi lordi
                       Resi sconto abbuoni
                       Ricavi netti
                       Costo del prodotto var.
                       Costo campionari
                       I Margine commerciale
                       Costi comm.li variabili
                       II Margine commerciale
                       Personale
                       Ammort.accant.
                       Generali
                       Altri ricavi
                       Reddito op.
                       Gestione finanziaria
                       Gestione straordinaria
                       Reddito lordo
                       Imposte
                       Reddito netto

        24    3/2017
SETTORI CONTROLLO
                                                                                                   DI ATTIVITA’ DI GESTIONE

diverse aree aziendali incidono sulla creazione/assor-         In questa prima fase viene impostato un processo di
bimento di cassa.                                              redazione del budget di tipo top - down in cui la
Il semplice sistema qui rappresentato era stato creato         partecipazione alla definizione degli obiettivi è limitata
interamente mediante l’utilizzo dei fogli elettronici.         alla sola Direzione i cui membri dovranno poi farsi
Tutti i dati contabili venivano attinti in modo auto-          carico della diffusione verso le persone coinvolte.
matico tramite esportazioni dal gestionale verso il            Nonostante la semplicità degli schemi e del processo
software creato.                                               viene comunque avviata immediatamente anche

                                                Tavola 3 - Stato Patrimoniale

                                                                      AP -1         AP          Bdgt
              Valori espressi in migliaia
              Crediti vs Clienti
              Crediti diversi
              Rimanenze
              Ratei e risconti
              Attività Corrernti                                           -             -             -
              Fornitori
              Debiti Diversi
              Ratei e Risconti Passivi
              Pas si vi tà C orre nti                                      -             -             -
              Capi tal e Ci rcol ante ne tto                               -             -             -
              Capitale immobilizzato
              Capi tal e i nve sti to l ordo                               -             -             -
              Fondi
              Capi tal e Inve sti to ne tto                                   -          -             -
              Banche a breve
              Banche a medio lungo
              Pos i z i one fi nanz i ari a                                   -          -             -
              Patri moni o ne tto                                             -          -             -

                                           Tavola 4 - Rendiconto finanziario

                                                                      AP -1         AP          Bdgt
              Valori espressi in migliaia
                 Autofinanziamento da reddito
                 Ammortamenti e accantonamenti
              Autofinanziamento
                 Variazione crediti
                 Altri crediti
                 M agazzino
                 Variazione debiti
                 Altri debiti
              Variazione CCN Operativo

               Investimenti
                  Investimenti
              Fabbisogno o S urplus finanz.
              APPORTI DI MEZZI FINANZ.
                  Finanziamenti bancari
                  Rimborso mutui - finanziamenti
              S aldo finanziario

              Flusso di cassa netto gest.corre.

                  Saldo di liquidità iniziale
              S aldo di liquidità finale

                                                                                                                  3/2017    25
CONTROLLO     SETTORI
DI GESTIONE   DI ATTIVITA’

              l’attività di revisione periodica dei budget (controllo a                                   dei prodotti. Fu abbandonato il metodo del full-
              posteriori).                                                                                costing per utilizzare il direct costing evoluto molto più
                                                                                                          facile da gestire e soprattutto in grado di evitare la
              Fase 2 - Approfondimento                                                                    soggettività insita nel metodo del costo pieno. Il soft-
                                                                                                          ware fu sviluppato sempre mediante l’utilizzo dei fogli
              La seconda fase definita di approfondimento ha                                              elettronici in una logica di database. Dato che il punto
              riguardato in particolare gli aspetti economici del                                         di partenza del budget di stagione e per anno solare era
              budget, tenendo in debito conto le particolarità del                                        rappresentato dalle vendite, venne creata un inter-
              settore (come ad esempio la stagionalità). Di fatto                                         faccia tra il foglio elettronico e il sistema ERP che
              venne creato un duplice sistema: il primo che riguar-                                       conteneva i dati delle vendite dei prodotti “storici”
              dava la stagione vera e propria, il secondo che riportava                                   così da poter analizzare il venduto dei periodi prece-
              gli elementi stagionali anche a livello di anno solare.                                     denti (analisi ABC per prodotto/cliente, ecc.). Il
              Quest’ultimo aspetto fu importante per migliorare il                                        sistema gestionale era ovviamente stato strutturato
              dialogo con il mondo finanziario e con alcuni profes-                                       secondo corrette modalità per cui venivano gestiti i
              sionisti che, a vario titolo, collaboravano con l’azienda.                                  dati articolati per: prodotto/tipologia/linea/marchio e
              Il primo elemento per la corretta impostazione del                                          per ognuno era possibile risalire alla stagione ma anche
              sistema di programmazione stagionale era quindi la                                          a informazioni sui clienti, sui canali e Paesi di vendita
              definizione del timing delle attività tipiche                                               (Tavola 7).
              dell’azienda (Tavola 5).                                                                    Una volta definita la collezione nelle sue linee generali
              Quanto riportato nella Tavola 5 è la rappresenta-                                           l’azienda procedeva nella definizione degli obiettivi di
              zione in modo sintetico dell’evoluzione delle attività                                      vendita in termini di quantità e prezzo per singolo
              della società nell’ambito delle singole stagioni. Per                                       articolo. Dalla definizione del budget delle vendite
              quanto riguarda le vendite, considerando l’anno                                             veniva impostato il budget di stagione (Tavola 8).
              solare e le stagioni, i mesi in cui si concentravano i                                      Una volta definite le vendite e determinato il livello di
              fatturati erano: gennaio, febbraio, con una coda a                                          scorte necessarie per far fronte a ordini a magazzino
              marzo (per la collezione PE sviluppata l’anno pre-                                          venivano determinati i livelli di acquisto e, conse-
              cedente), agosto settembre con una coda a ottobre                                           guentemente i costi. All’interno del budget degli
              (per la collezione AI). Nei mesi di luglio venivano                                         acquisti venivano ovviamente considerati tutti i costi
              consegnati i prodotti della pre collezione invernale e                                      connessi con gli acquisti (dazi, rilavorazioni, ecc.). Per
              per il mese di dicembre gli articoli della pre colle-                                       quanto riguarda i costi relativi alle rettifiche di vendita
              zione estiva. Dopo aver individuato quali sono e in                                         questi venivano definiti sulla base delle rilevazioni
              quali tempi si svolgevano le attività aziendali venne                                       passate e, inizialmente, sulla base degli obiettivi fissati
              definita l’articolazione dei dati che avrebbero                                             dalla Direzione. Conseguentemente venivano deter-
              dovuto essere rappresentati all’interno del budget. Il                                      minati i costi commerciali (logistica, provvigioni e
              punto di partenza era ovviamente rappresentato dal                                          premi) il cui livello era definito in base ai costi per
              singolo codice articolo che successivamente sarebbe                                         singolo capo. Oltre alla determinazione dei costi
              potuto essere aggregato-disaggregato secondo le                                             variabili di stagione venivano determinati i relativi
              logiche del drill-down e drill-up (Tavola 6).                                               costi fissi specifici. A titolo di esempio si citano gli
              Per permettere la gestione dei singoli codici fu                                            stilisti esterni e i costi di marketing. In questo modo era
              necessario intervenire per creare un nuovo software                                         possibile, quindi, giungere alla determinazione del
              per la gestione dei costi preventivi e dei prezzi di listino                                secondo margine di stagione (Tavola 9).

                                                                     Tavola 5 - Timing semplificato delle attività e delle stagioni

                                                                                G   F   M A M G   L   A     S   O   N   D   G   F   M A M G    L   A   S   O   N   D
                                                      Ricerca e sviluppo
                   Autunno/Inverno Primavera/Estate

                                                      Campagna ordini
                                                      Lancio produzione
                                                      Logistica in arrivo
                                                      Vendite
                                                      Ricerca e sviluppo
                                                      Campagna ordini
                                                      Lancio produzione
                                                      Logistica in arrivo
                                                      Vendite

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SETTORI CONTROLLO
                                                                                                   DI ATTIVITA’ DI GESTIONE

I dati di sintesi espressi nel budget economico               estate. In questo documento venivano anche consi-
stagionale venivano articolati sia per marchio che            derate le vendite relative agli stock e agli articoli fuori
per tipologia: uomo e donna (Tavola 10).                      stagione (Tavola 11).
Il budget oltre che per tipologia e marchio veniva            Una volta completato il budget economico sia sta-
articolato anche per canale di vendita e per area geo-        gionale che gestionale venivano redatti i due
grafica. Oltre al budget stagionale venne introdotto          documenti successivi rappresentati dallo Stato
anche una sorta di schema di budget economico                 Patrimoniale e dal Rendiconto Finanziario (si
gestionale che, elaborato nel mese di novembre, era di        vedano le Tavole 3 e 4). L’impostazione del budget
fatto composto dal risultato del portafoglio ordini           aziendale era completata anche con la definizione
relativo alla stagione primavera/estate, dal budget della     di alcuni semplici indicatori obiettivo come i
stagione autunno - inverno di cui a breve sarebbe             margini di contribuzione articolati per prodotto/
iniziata la raccolta degli ordini e una sorta di pre -        linea/mercato, ROS, ecc. con l’intento di avviare
budget che riguardava la futura stagione primavera/           anche la necessaria fase di controllo.

                                         Tavola 6 - Articolazione dei dati

                                          Marchio

                                                    Linea

                                                            Tipologia

                                                                        Prodotto

                              Tavola 7 - Architettura del budget delle vendite

                                                                        Sistema
                                                                          costo
                                   ERP
                                                                        prodotto
                                                                          listini

                                                    Budget
                                                    vendite

                                                                                                                  3/2017    27
CONTROLLO     SETTORI
DI GESTIONE   DI ATTIVITA’

                                                      Tavola 8 - Flusso semplificato del budget stagionale

                                                                                        Budget delle vendite

                                Budget campionario                                                                     Budget rettifiche
                                                                                                                           vendita

                                                                    Budget degli acquisti

                                  Budget magazzini
                                                                                       Budget costi logistica

                                                                                        Budget costi comm.li

                                                                                 I margine di contribuzione

                                                                                            Costi fissi specifici

                                                           Tavola 9 - Budget economico stagionale

                                          BUDGET S TAGIO NALE                                           Val .ass.      Val .%
                                          Ricavi lordi
                                          Rettitiche su vendite
                                          Ricavi netti
                                          Costo dei campionari
                                          Costi variabili del venduto
                                          Margine industriale
                                          Costi variabili comm.li e logistici
                                          Primo margine di contribuzione
                                          Costi fissi specifici
                                          Secondo margine di contribuzione

                                                          Tavola 10 - Budget per tipologia/marchio

                                                                                              Li ne a uomo                      Li ne a donna
                                                                    Totale      Marchio 1      Marchio 2     Marchio 3 Marchio 1 Marchio 2 Marchio 3
                Ricavi lordi
                Rettitiche su vendite
                Ricavi netti
                Costo dei campionari
                Costi variabili del venduto
                Margine industriale
                Costi variabili comm.li e logistici
                Primo margine di contribuzione
                Costi fissi specifici
                Secondo margine di contribuzione

        28    3/2017
SETTORI CONTROLLO
                                                                                                    DI ATTIVITA’ DI GESTIONE

Con questa seconda fase fu modificato il processo di          da un prospetto specifico per area e che permetteva di
budget che divenne molto più articolato rispetto a            collegare le azioni da svolgere per raggiungere
quello inizialmente introdotto. Venne quindi struttu-         l’obiettivo indicato dalla Direzione. La seconda tabella
rato un vero e proprio comitato di budget che fissava il      era preparata per ogni singolo responsabile di fun-
calendario delle attività. La partecipazione non era più      zione. Nella Tavola 13 viene rappresentata la forma
limitata alla sola Direzione ma vennero coinvolti anche       della tabella che veniva strutturata per i due respon-
i principali responsabili di funzione chiamati a portare      sabili commerciali (Italia - Estero) che a loro volta
idee e contributi per la fissazione degli obiettivi. La       avrebbero provveduto a creare delle schede semplifi-
possibilità di articolare gli obiettivi in modo più ana-      cate per ogni singolo agenti e/o collaboratore.
litico rispetto alla fase precedente permetteva anche di      L’utilizzo di questi schemi consentì un’ulteriore affi-
iniziare le attività tipiche del budget: motivare e           namento del processo interno di budget in quanto,
responsabilizzare coloro che sono chiamati all’azione.        dopo la definizione delle linee generali da parte della
Le attività di controllo periodiche impostate in paral-       Direzione, il comitato di budget iniziava le vere e
lelo al sistema di programmazione permettevano di             proprie attività di individuazione delle possibili
focalizzare le attività di revisione del budget qualora ve    azioni/alternative necessarie al raggiungimento di
ne fosse stata la necessità.                                  quanto individuato in termini generali. Il processo in
                                                              questa terza fase divenne molto più partecipativo
Fase 3 - Completamento                                        anche se non così diffuso. Questo sistema rendeva
                                                              possibile la creazione di indicatori più articolati che
Una volta terminata con successo la fase 2 del progetto,      permettevano di effettuare le attività di controllo non
l’azienda decise di passare alla fase successiva che          più solo a posteriori ma anche in modo anticipatorio. Il
prevedeva di aiutare la Direzione nella creazione di un       monitoraggio dei programmi di azione divenne quindi
vero e proprio piano di azione in grado di definire che       un elemento integrante del processo.
cosa, chi e quando queste attività si sarebbero dovute        L’elemento successivo per il completamento del
svolgere per consentire all’azienda di realizzare i pro-      sistema di budgeting aziendale era rappresentato dal
pri obiettivi. Oltre a ciò la terza parte del progetto        budget di tesoreria (Tavola 14).
consisteva nel completamento del budget finanziario           La decisione di realizzare il budget finanziario per
mediante l’impostazione del piano finanziario mensi-          ultimo era conseguenza sia della mancanza di problemi
lizzato o budget di tesoreria.                                particolari in ambito finanziario nonostante negli ultimi
Per quanto riguarda il piano delle azioni per ogni            esercizi la gestione complessiva assorbisse cassa, sia
stagione l’intento era individuare e schedulare le azioni     delle caratteristiche organizzative. Nella fase iniziale del
da effettuare per consentire poi la definizione degli         progetto non era presente in azienda una adeguata
obiettivi e la loro traduzione in numeri. Per la gestione     risorsa che potesse gestire la parte finanziaria secondo le
delle azioni furono creati due schemi di lavoro: il primo     logiche moderne. Il sistema era impostato in modo da
generico (Tavola 12) che doveva essere gestito dal            recepire tutte le informazioni provenienti dal budget
CFO aziendale in cui erano descritte sinteticamente le        economico e patrimoniale. Per la gestione delle entrate,
cose da fare, le persone coinvolte e che dovevano             vista la presenza del budget di vendita per cliente, fu
essere controllate periodicamente per verificarne lo          possibile impostare delle tabelle che riportavano le
stato avanzamento, il secondo che era rappresentato           condizioni di pagamento dettagliate. Questa tabella era

                           Tavola 11 - Conto Economico gestionale per anno solare

  BUD GET EC O N O MIC O                                 PE             AI          Extra        PE (1)       T o ta l e
  Ricavi lordi
  Rettitiche su vendite
  Ricavi netti
  Costo dei campionari
  Costi variabili del venduto
  Margine industriale
  Costi variabili comm.li e logistici
  Primo margine di contribuzione
  Costi fissi specifici
  Secondo margine di contribuzione
  Costi fissi comuni
  Reddito operativo

                                                                                                                     3/2017   29
CONTROLLO     SETTORI
DI GESTIONE   DI ATTIVITA’

              collegata con un scheda che gestiva gli eventuali          medie derivanti dallo studio degli esercizi passati
              anticipi presso il sistema bancario. Sul fronte delle      considerando ovviamente l’effetto della crescita e
              uscite per ogni singola voce erano state stabilite delle   delle eventuali modifiche legislative. Per quanto
              condizioni di pagamento dettagliate (ad esempio            riguarda invece la gestione bancaria venne impostato
              acquisti di stagione, personale...) mentre vi erano voci   lo schema di gestione dei rimborsi finanziari. Il
              per cui si era reso necessario utilizzare una media dei    completamento del sistema di budgeting mediante la
              tempi di pagamento (ad esempio le utenze). Anche la        realizzazione dello schema di tesoreria ha permesso
              gestione della tassazione fu impostata utilizzando le      all’azienda di:

                                                 Tavola 12 - Schema 1 azioni aziendali

                                           Tavola 13 - Schema 2 azioni di tipo commerciale

        30    3/2017
SETTORI CONTROLLO
                                                                                               DI ATTIVITA’ DI GESTIONE

• avere una visione complessiva delle dinamiche             • la struttura organizzativa interna;
finanziarie e delle interrelazioni che esistono tra i       • l’adeguatezza del sistema informativo presente che
diversi elementi che la compongono e/o condizionano;        deve essere in grado di fornire i dati necessari al
• stabilire in anticipo le linee di azione in presenza di   sistema;
possibili momenti di squilibrio;                            • la cultura e l’abitudine dell’azienda nell’uso di
• di assegnare obiettivi alla funzione finanziaria.         sistemi sofisticati di programmazione e controllo.
                                                            È altresì importante condividere le scelte con l’orga-
                                                            nizzazione e rendere parteci tutti coloro che saranno
Conclusioni                                                 coinvolti nella realizzazione e nell’uso del sistema
                                                            stesso.
Impostare un sistema di budgeting articolato e com-         Va segnalato anche come per la realizzazione di un
plesso è possibile anche in aziende che non sono            sistema, seppur articolato, non siano indispensabili
avvezze all’uso degli strumenti della programmazione.       software particolati ma sia sufficiente strutturare in
Nell’impostazione di un sistema completo è impor-           modo organizzato dei fogli elettronici. Non va
tante tener conto di elementi come:                         dimenticato inoltre come un sistema articolato di
• il dinamismo del mercato in cui l’azienda opera e che     obiettivi/azioni/risultati sia un elemento fondamen-
condiziona la struttura del sistema e la sua complessità;   tale per l’uso del budget in situazioni di turbolenza e

                                        Tavola 14 - Budget di tesoreria

                                                                                                             3/2017   31
CONTROLLO     SETTORI
DI GESTIONE   DI ATTIVITA’

              come sia altrettanto importante rendere il processo il                  Azzone G. (2013), Sistemi di controllo di gestione, ETAS, Milano.
              più partecipativo possibile, sempre in conformità con                   Bubbio A. (1997), Il Budget, Il Sole - 24 Ore, Milano.
              le abitudini e le idee della Direzione.                                 Bubbio A. (2009), Il controllo di gestione nelle imprese del
                                                                                        fashion, IPSOA, Milano.
                                                                                      Invernizzi G. - Molteni M. (1991), I bilanci preventivi nella
              Bibliografia                                                              formazione delle strategie d’impresa, ETAS, Milano.
                                                                                      Manca F. (2011), Il controllo della liquidità nelle PMI, IPSOA,
              Aloi F. - Aloi A. (2012), Il budget e il controllo di gestione per le     Milano.
                PMI, IPSOA, Milano.                                                   Mattiacci A. - Pastore A. (2014), Marketing, HOEPLI, Milano.

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