CITTÀ BENE per una cultura urbanistica - COMUNE 2016 rivista interattiva segui i link
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4 CITTÀ BENE COMUNE 2016 DUEMILADICIASSETTE per una cultura urbanistica diffusa a cura di Renzo Riboldazzi allegato al n. 4-2017 di viaBorgogna3 rivista interattiva • segui i link
Allegato al n°. 4 - 2017 direttore CITTA BENE Ferruccio Capelli condirettore e direttore responsabile COMUNE 2016 Annamaria Abbate Per una cultura comitato editoriale urbanistica diffusa Duccio Demetrio Enrico Finzi Carmen Leccardi Marisa Fiumanò a cura di Renzo Riboldazzi Paolo Giovannetti Renzo Riboldazzi Mario Ricciardi Mario Sanchini Silvia Vegetti Finzi progetto grafico Giovanna Baderna direzione e redazione via Borgogna 3, 20122 MIlano tel.02.795567 / fax 02.76008247 viaborgogna3magazine@casadellacultura.it periodico bimestrale registrazione n. 323 del 27/11/2015 Tribunale di Milano viaBorgogna3 ISSN 2499-5339 | 2017 ANNO I numero 4 Edizioni Casa della Cultura ISBN 978-88-99004-30-9 © copyright Casa della Cultura, Milano, 2017 area di rispetto area di rispetto versioni con spessori modificati per web e per utilizzo in dimensioni molto piccole dove la leggibilità sarebbe compromessa pantone 199 nero 90%
• pag 6 • pag 66 • pag 142 • pag 202 • pag 262 • pag 328 Renzo Riboldazzi Stefano Moroni Francesco Ventura Giancarlo Consonni Silvano Tintori Bernardo De Bernardinis Per una cultura urbanistica Governo del territorio e Lo stato della pianificazione Un pensiero argomentante, Metropoli o città Per una nuova cultura del diffusa. Il contributo della cittadinanza urbanistica dialogico, sincretico, metropolitana? suolo Casa della Cultura operante • pag 72 • pag 154 • pag 274 • pag 330 • pag 20 Pier Carlo Palermo Sergio Brenna • pag 208 Franco Mancuso Paolo Gonzaga Elena Bertani Per un’urbanistica che non La strana disfatta Francesco Gastaldi Identità e cittadinanza nelle Cattolici e musulmani in Urbanistica e architettura. sia un simulacro dell’urbanistica pubblica Gentrification. Tutte le città piazze d’Europa difesa dell’ambiente Il dibattito alla Casa della come Disneyland? • pag 88 • pag 162 • pag 284 • pag 334 Cultura dal 1951 alla fine Francesco Ventura Marco Ponti • pag 212 Marco Romano Pier Luigi Cervellati degli anni Sessanta Urbanistica: tecnica o Il paradiso è davvero senza Giovanni Laino I nemici della libertà La città madre di città politica? automobili? Se tutto è gentrification, • pag 298 • pag 342 comprendiamo poco • pag 96 • pag 166 Arturo Lanzani Giorgio Nebbia Loreto Colombo Raffaele Milani • pag 220 Quali politiche per le città? Dall’abbondanza Città Bene Urbanistica e beni culturali Per capire bisogna toccare, Gianni Ottolini • pag 306 all’abbastanza odorare, vedere… Arte e spazio pubblico Comune 2016 • pag 102 Gabriele Pasqui • pag 170 • pag 224 Patrizia Gabellini Un razionalismo intriso di • pag 350 Marino Ruzzenenti • pag 44 Pensare e fare urbanistica, Andrea Villani Francesco Ventura umanesimo Riprogettare le città a 40 viaBorgog a3 | ALLEGATO AL NUMERO 4 | Città bene comune Salvatore Settis oggi Disegnare, prevedere, Urbanistica: né etica, né anni da Seveso • pag 310 Beni comuni fra diritto alla organizzare le città diritto • pag 106 Vittorio Gregotti • pag 376 città e azione popolare Jacopo Gardella • pag 182 • pag 228 Il futuro si costruisce giorno Ottavio Marzocca • pag 50 Mezzo secolo di Gabriele Tagliaventi Antonio Monestiroli per giorno Firenze: volumi zero, Paolo Maddalena architettura e urbanistica L’arte della città 100 anni Architettura e città. Cosa ho si fa per dire • pag 314 Addio regole. E addio diritti dopo imparato da Milano • pag 122 Emilio Battisti • pag 380 e bellezza delle città Paolo Colarossi • pag 188 • pag 238 Contro l’urbanistica? No, Andrea Villani • pag 54 Fare piazze Rosario Pavia Lodovico Meneghetti serve un’idea di città Arte e bellezza delle città: Renzo Riboldazzi Il suolo come infrastruttura Città metropolitana, chi decide? • pag 130 • pag 318 Perché essere “pro” (e non ambientale policentrismo, paesaggio Roberto Mascarucci Ubaldo Fadini • pag 388 “contro”) l’urbanistica • pag 194 • pag 244 Per una nuova alleanza tra Pierluigi Panza A favore dell’urbanistica • pag 62 Vittorio Gregotti Andrea Villani città e campagna Se etica ed estetica non • pag 136 Progettare il futuro o gestire Paolo Berdini Bernardo Secchi. si incontrano più Graziella Tonon • pag 322 Quali regole per la bellezza delle città? Città e urbanistica: un grande fallimento Il pensiero e l’opera gli eventi Veronica Pujia Politiche per la casa: una • pag 392 Gli autori 4 difficile transizione 5
UN RAZIONALISMO Con una collana di saggi si le dell’autore: un razionalista di integrarsi con le altre reti, in relazione”) e architettura, CITTÀ BENE COMUNE 2016 può costruire un libro. Que- affascinato dalla tecnologia da quelle stradali a quelle tra infrastruttura e paesag- INTRISO DI sto ha fatto Rosario Pavia e intriso di umanesimo. “Oc- naturali, di svolgere un ruo- gio. Qualche riferimento (nel suo Il passo della città. corre partire dall’ordinario, lo attivo nell’assorbimento storico e il richiamo ad alcu- UMANESIMO Temi per la metropoli futura dalla domanda di una qua- dell’anidride carbonica e ne esperienze europee (una edito da Donzelli nel 2015) lità urbana diffusa, sobria, nella produzione di energia costante nella costruzione mettendo insieme alcuni accessibile, efficace” (p. rinnovabile, di rendere ac- del discorso e nello sviluppo suoi scritti che fissano i temi 4). “Camminare, osserva- cessibili spazi oggi negletti dell’argomentazione) servo- ineludibili per la costruzione re, pensare, comunicare, in come gli impianti di depura- no, anche in questo caso, a della metropoli futura, lega- questo processo c’è tutta la zione e i centri di raccolta e marcare il problema italiano ti da un motivo ricorrente storia dell’umanità” (p. 5). trattamento dei rifiuti” (p.27). dove, tolta l’alta velocità e - l’infrastruttura ambientale Dopo un excursus che Pavia dichiara i propri qualche passante o bretella Patrizia Gabellini - e da una visione espres- dalla Grecia di Aristotele riferimenti nella storia stes- autostradale, la moderniz- 306 sa attraverso la metafora approda alle esperienze sa della città moderna, ma zazione di alcuni grandi porti del labirinto e il neologismo più recenti di pedonalizza- quando si cala nella condi- e aeroporti, “Ogni rete è a sé geo-urbanistica. Ci sono zione e a quelle che hanno zione attuale riconosce la stante: la razionalità di set- temi ampiamente condivi- integrato le infrastrutture necessità di meno eroismo tore si impone su quella di si (anche se non sempre della mobilità e ambientali, e maggiore pragmatismo: sistema” (p.39), le opere in- praticati) come quelli legati si delinea l’idea progettua- “Un approccio ‘lighter, fa- frastrutturali sono “realizzate al camminare e alle infra- le: “un’organizzazione della ster, cheaper’, in una con- in modo settoriale, contro le strutture, e temi assai poco città per unità insediative ri- dizione di perdurante crisi comunità locali, il paesag- viaBorgog a3 | ALLEGATO AL NUMERO 4 | Città bene comune esplorati, come quelli legati conoscibili nella loro identità economica, sembra essere gio, l’ambiente” (p. 41). ai rifiuti, che proprio Pavia spaziale e sociale, un siste- particolarmente indicato per Si prende atto che lo ha già portato all’attenzione ma aggregativo molecolare le città italiane” (p.29). Da scenario che ci attende è dei lettori con una bella mo- che non rifiuta la grande qui il depaving per recupe- quello di “un pianeta metro- nografia di “Piano Progetto dimensione urbana, ma la rare nuovi spazi permeabili politano”: “Periferie urbane Città” dedicata al Waste, poi governa connettendo e in- e azioni “tattiche” benché legali, ma spesso inospita- con i suoi importanti contri- nervando le unità con una inserite in una strategia d’in- li, e slum infernali ma vitali buti all’interno della ricerca rete infrastrutturale ambien- sieme, facendo i conti con sono temi determinanti per Re-cycle. tale di cui fa parte lo spazio una città contemporanea una progettazione urbana Alcuni passaggi del libro pubblico con le sue ramifi- dove si è smarrita la “soli- che voglia ricercare non mi sembrano particolar- cazioni pedonali. In questa da struttura narrativa” della solo un nuovo equilibrio tra mente utili per sintetizzare prospettiva le reti pedonali città moderna e si trova un le diverse parti di città, ma il pensiero progettuale di assumono la dimensione e insieme di recinti, enclave, anche una nuova struttura Testo pubblicato sul sito web della Casa della Cul- Rosario Pavia e tratteggiare lo spessore tecnologico di grandi interni, dove si rivela morfologica che le tenga tura il 22 settembre 2016. Prima di questa data sul il significato che attribuisce vere infrastrutture in grado la separazione tra infrastrut- insieme. Per questo obiet- 4 libro oggetto di questo contributo – Rosario Pavia, Il all’infrastruttura ambientale. di accogliere condotti ispe- tura (“costruzione che sta al tivo di ricomposizione, la passo della città. Temi per la metropoli futura (Don- zelli, 2015) – era già comparso il commento di Renzo Come talvolta capita, il libro zionabili e dispositivi intelli- di sotto, che non si vede”, questione ambientale di- Riboldazzi – Città: e se ricominciassimo dall’uomo (e consente anche di cogliere il genti per l’informazione e il ma che “unisce, che lega, viene il nuovo paradigma, 307 dai suoi rifiuti)?, 23 settembre 2015 –. particolare profilo intellettua- monitoraggio ambientale, che fa da tramite, che mette il nuovo contesto tematico
per rielaborare le teorie e sperimentazione tecnolo- dell’affermazione che “I de- ne e di consumo, unità in- stico) al quartiere (centri di re radicalmente il modo di CITTÀ BENE COMUNE 2016 gli strumenti del progetto gica, piuttosto che modelli positi di rifiuti, come i cimi- sediative di base (comunità compostaggio di comunità) pensare e agire progettual- e del piano” (p. 49). Tutta- operativi generalizzabili” (p. teri, fanno parte della storia nella dispersione urbana e ai centri di compostaggio mente sulla metropoli futura, via, e questo mi sembra un 56) data l’insostenibilità dei e della vita urbana” (p.71) e nelle concentrazioni metro- collocati nei parchi urbani, con tutte le fatiche che que- passaggio non scontato, costi, il consumo di energia che “Nella prima fase del- politane) che fanno riferi- riservando ai grandi impianti sto comporta. Una esposi- sostiene anche che “solo e di suoli, la subordinazione la modernità la questione mento a nodi di una filiera. regionali il trattamento resi- zione dei nuovi temi colta e riportando l’ecologia all’in- al mercato immobiliare. Ad igienica promuoveva gran- Quindi la gestione dei rifiuti duo. … [U]n ruolo di rilievo allo stesso tempo familiare terno di una storiografia che esse oppone Cutiriba, De- di opere e grandi visioni” viene integrata con lo spazio va assegnato al deposito è presupposto per portare guarda al futuro (la sottoli- troit, il progetto per il Grand (p.76). La riproposizione del pubblico e inclusa nel pae- dei rifiuti all’interno dell’abi- la comunicazione fuori dai neatura dell’apparente pa- Paris di Secchi-Viganò, la tema in un mondo sempre saggio, nella strumentazio- tazione e del condominio” recinti disciplinari. Quindi, radosso è mia) che possia- Promenade Plantée a Parigi più urbanizzato assume una ne urbanistica e nel progetto (p.108). Tutto ciò richiede, questo di Rosario Pavia è mo ritrovare il senso per un e la High Line a Manhattan, portata addirittura strategi- di architettura. Pavia, anche evidentemente, una ripro- un libro facile e difficile nello progetto di trasformazione e ma anche le prospettive ca, “diventa determinante schematizzandolo con un gettazione dello spazio stesso tempo: facile per la 308 di riequilibrio dell’ambiente” di artificializzazione della per la sopravvivenza dei disegno (che non compa- domestico, l’integrazione scrittura, per come si porge; (p.46). terra aperte dalla geoinge- sistemi urbani” (p. 72), e il re in questo libro), propone della gestione dei rifiuti nei difficile per le allusioni e im- Richiamando la lettera- gneria e visioni utopiche à richiamo di situazioni apo- un “modello policentrico” piani urbanistici e territoria- plicazioni: la riconciliazione tura sui limiti della crescita la Soleri in quanto offrono calittiche di terra e di mare, che conferisce alla filiera li, l’inclusione delle aree loro dell’urbanistica con la terra e sui temi ambientali aperti indicazioni interessanti e che si intrecciano con la per la raccolta differenziata dedicate fra le dotazioni da (il geo-urbanism come stra- davanti al mondo, rilevando utili per concepire reti infra- criminalità, ne evidenzia la dei rifiuti un ruolo di rilievo esprimere in termini para- tegia di conformazione, cor- che tante sono le iniziative strutturali-ambientali che, dimensione globale. “I rifiu- nella composizione dello metrici e prestazionali. relazione e integrazione del- progettuali in atto, Pavia attraversando i territori e le ti, con la loro diffusione e spazio alle diverse scale, L’autore costruisce i le infrastrutture ambientali) e viaBorgog a3 | ALLEGATO AL NUMERO 4 | Città bene comune osserva che tuttavia sono città, “diventano le matrici crescente accumulazione, fino a quella condominiale. suoi testi muovendosi nel la ricongiunzione dei labirinti ancora poca cosa, che non di altre reti, da quelle inse- compromettono l’equilibrio “In un modello policentrico tempo e nello spazio, con che caratterizzano il sopra e fanno “massa critica” e che diative a quelle industriali, a ambientale della Terra, mi- di gestione dei rifiuti urbani riferimenti storici ed esempi il sotto, di reti sconnesse in per questo è necessario quella della mobilità”, e co- nacciando la sua resilienza, può essere prevista una di- distanti gli uni dagli altri, con superficie e più ancora nel “un cambiamento cultura- stituiscono “la trama mag- la sua varietà, la sua capa- stribuzione di “stazioni eco- una forma espositiva che sottosuolo, tra loro indipen- le e politico dei modelli di giore che dà efficienza ed cità di riproduzione” (p. 85). logiche” di dimensioni più ormai riconosciamo essere denti. crescita” (p. 53). Peraltro, equilibrio”, promuovendo “la Quello che ora è oscurato contenute …, a servizio dei tipica dei suoli libri e delle In definitiva, un libro che già è possibile cogliere so- densificazione e la porosità” deve diventare evidente quartieri, in aree individuate sue lezioni: una forma pia- presenta un progetto di cit- luzioni preoccupanti. Ac- (p. 65). all’interno del progetto di ar- con cura, tenendo conto na e incastonata da richiami tà che si proietta sul lungo canto ad altri esempi di La parte più nuova e ori- chitettura, di paesaggio, di del contesto e dell’acces- inusuali che rendono accat- periodo ed è sorretto da una quartieri ecologici, richiama ginale, come ho anticipato, città, di territorio. sibilità …, progettate con tivante la lettura e l’ascolto. dichiarata tensione utopica. anche eco-città realizzate è quella dedicata ai rifiuti La raccolta di esempi e attenzione, puntando sulla Aspetto assai pregevole (ma in Cina, Corea del sud, Emi- che vengono riconosciuti l’elaborazione di suggestio- qualità dell’architettura e del raro) per l’importanza che rati Arabi, da grandi società come parte integrante della ni portano a ritenere che “La design. ... In una visione po- assume la cattura dell’in- d’ingegneria e famosi archi- città e così il loro trattamen- gestione dei rifiuti costituisce licentrica si potrebbe orga- teresse, senza banalizzare, tetti. Su queste il giudizio è acutamente critico: “appa- to: dalla raccolta, al riciclo, allo smaltimento. Sintetici ri- una rete all’interno dell’infra- struttura ambientale” (p.88), nizzare il compostaggio at- traverso unità di dimensione verso temi che possono mo- dificare le pratiche solo se 4 iono recinti per élite socia- chiami storici tornano anche se si va verso un’organizza- contenuta, dal livello micro diventano senso comune. 309 li, complesse macchine di in questo caso a supporto zione per unità di produzio- … (compostaggio dome- Infatti, si tratta di cambia-
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