Parlandone ad Homepage Pubblica Amministrazione e Open Source Il punto di vista di una azienda fornitrice: modelli di business, soluzioni ...

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Udine – Parco del Cormor – 23 luglio 2010

Parlandone ad Homepage
Pubblica Amministrazione e
Open Source

Il punto di vista di una azienda fornitrice:
modelli di business, soluzioni, diffusione
... e un case study “made in Udine” (CMDBuild)

                                Fabio Bottega
                            f.bottega@tecnoteca.it
                              www.tecnoteca.com
                              www.cmdbuild.org

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Terminologia                                             2

  Free Software (Free Software Foundation –
  fondata da Richard Stallman nel 1985):
    Libertà di eseguire il programma per
    qualsiasi scopo
    Libertà di studiare il programma e modificarlo
    Libertà di ridistribuire copie del programma in
    modo da aiutare il prossimo
    Libertà di migliorare il programma e di distribuirne
    pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che
    tutta la comunità ne tragga beneficio
  Buona parte del software libero viene distribuito con
  la licenza GNU GPL (GNU General Public License), ma
  sono molte decine le tipologie di licenze open.
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Terminologia                                         3

  Open Source (Open Source Iniziative – fondata
  da Eric Raymond e Bruce Perens nel 1997):
  approccio legato più ad aspetti “tecnici”
  che ”etici”, ma anch'esso basato sulla disponibilità e
  permesso di ridistribuzione del codice sorgente (10
  criteri per la definizione di licenze compatibili)

  FLOSS:
  Free/Libre/Open Source Software è un termine ibrido
  che indica contemporaneamente e collettivamente il
  software libero e quello a sorgente aperto.
  Obiettivo: evidenziare la complementarietà e stimolare
  la cooperazione tra i due movimenti.

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Falsi miti                                              4

  Falsi miti positivi:
    E' gratis: in genere l'utilizzo sì, ma non il supporto né
    tutte le attività interne, valutare il TCO comprendente
    tutti i costi del ciclo di vita di un sistema IT
      Basta scaricarlo e funziona: da valutare caso per
      caso, come per tutte le tipologie di software
      (esistono metriche specifiche per l'open e best
      practice per eventuali necessità di migrazione)
      E' sicuro: il codice ispezionabile è un vantaggio, ma
      non è sufficiente
      E' facile trovare programmatori a costo zero: non
      basta attivare un progetto su SourceForge, servono
      comunicazione, strategia, idee, qualità del progetto
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Falsi miti                                              5

  Falsi miti negativi:
    E' scritto male: molte statistiche dicono il contrario,
    difettosità iniziale simile al sw proprietario e poi
    spesso inferiore (Apache, MySQL, ecc)
      E' scritto da non professionisti: spesso i progetti più
      interessanti attraggono i tecnici migliori e comunque
      molti prodotti open sono gestiti da grandi aziende
      E' adatto solo ad uso personale: è promosso ed
      utilizzato in modo esteso da grandi aziende IT (IBM,
      HP, Oracle, Google, Novell, Nokia)
      Non è supportato / documentato: per tantissimi
      progetti esiste supporto professionale, programmi di
      certificazione, documentazione esaustiva in rete
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Falsi miti                                            6

  Falsi miti negativi:
    Non è economicamente sostenibile: molte grandi
    aziende producono fatturato ed utile, progetti come
    Alfresco, SugarCRM, JasperSoft, Pentaho, Zimbra,
    Liferay attraggono importanti investimenti
      E' solo una nicchia di mercato: i numeri dicono di no
         i servizi relativi a sw open coprono nel 2010 il
         25-30% dei servizi IT (era il 12% nel 2005)
         il 20% degli investimenti sw riguardano sw open
         le aziende partecipanti a progetti open occupano
         890.000 persone (studio EU 2008 e aggiornamenti)
         nel 2012 l’80% dell’offerta proprietaria conterrà
         componenti open e il 90% delle grande aziende
         utilizzeranno soluzioni open (Gartner)
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Falsi miti                                               7

  Per riassumere:
    alcune caratteristiche del sw open sono migliorative:
    accessibilità al codice sorgente, minore dipendenza
    dal fornitore, supporto dalla community
      è ecologico, essendo fra i primi ad aver introdotto il
      concetto di “riuso”
      risolve alla radice il problema della pirateria
      ma per tutto il resto si tratta solo di una forma
      contrattuale diversa, che non ha necessariamente
      effetto sugli aspetti qualitativi e tecnologici

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Modello di business                                    8

  Come può nascere un progetto open:
   iniziative di singoli o di piccoli gruppi di
   programmatori, che se hanno successo poi si
   strutturano anche in fondazioni (es. Linux, Apache)
      commesse o contributi pubblici
      software contribuito da imprese, che mantengono la
      guida ma consentono ad altri di entrare con ruoli
      anche significativi (Eclipse, OpenOffice)
      sviluppo in house da parte di una ditta, che mantiene
      il controllo sul progetto ma decide di rilasciarlo con
      una licenza open source (MySQL, Alfresco); secondo
      Gartner produrrà il 50% dei ricavi open nel 2012
      forking da un progetto esistente
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  Perchè un'azienda utilizza licenze open:
    feedback dalla comunità degli utilizzatori: test, wish
    list, contributi sul forum, ecc
    contributi dalla comunità degli sviluppatori: nuove
    funzionalità, plugin, internazionalizzazione,
    documentazione
    comunità come canale di marketing (passaparola,
    referenze, interventi a workshop, dimostrazioni, ecc)
    maggiore facilità di accesso ad alcuni settori: per
    normative (ad esempio la PA) o per fattori economici
    minore costo di sviluppo: è possibile il riuso di
    prodotti e componenti open di elevata qualità
    nessun costo di licenza degli ambienti di sviluppo
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  Come si può guadagnare con un progetto open:
   servizi sistemistici: installazione, interoperabilità
      servizi applicativi: personalizzazione del codice,
      configurazione, migrazione dati
      servizi SAAS (software “as a service” o ASP)
      servizi di formazione
      servizi di manutenzione (supporto all'utilizzo,
      aggiornamenti, risoluzione bug in garanzia)
      vendita di materiale (libri, CD / DVD, gadget, ecc)

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Modello di business                                         11

  Per quali altri motivi si può investire nell'open source:
    recupero di quote di mercato (Netscape Mozilla, Zope)
      facilitazione di accesso, ad esempio tramite doppia
      licenza, a mercati già saturi (SugarCRM, Alfresco)
      volano per diffusione di altre tipologie di servizi e
      prodotti (Nokia, Google)
      immagine / pubblicità (IBM)

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Modello di business                                         12

  La “piramide” del business open:
    persone “interessate” = 1000 X (visita al sito,
    richiesta di informazioni)
      utilizzatori “non paganti” = 100 X (download, post
      sul forum)
      clienti “estemporanei” = 10 X (ticket assistenza,
      consulenza, corso formazione)
      clienti “fidelizzati” = 1 X (progetti chiavi in mano,
      assistenza continuativa, sponsorizzazione di
      estensioni funzionali)

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Gestione di un progetto open                             13

  I principali “ingredienti” di un progetto open:
     per partire: visione, nome, sito, licenza, infrastruttura
     (propria, SourceForge, GForge, Google Code)
      scelte tecnologiche: architettura, moduli,
      componenti riutilizzabili, standard
      rilasci: frequenza, modalità (beta, RC, ecc),
      numerazioni, modalità di migrazione
      download: codice sorgente e binario,
      documentazione, esempi, appliance, modalità (con o
      senza registrazione)
      comunicazione: news, social networks, forum, aree
      community (wiki, blog, ecc), casi d'uso

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Gestione di un progetto open                               14

  I principali “ingredienti” di un progetto open:
     tool di supporto: repository sorgenti (CVS,
     Subversion), Bug tracker (Trac, Jira), piattaforma di
     sviluppo (Eclipse), strumenti di test (Selenium),
     strumenti di build (Maven)
      documentazione da produrre: per l'amministratore
      (installazione, configurazione), per l'utente (utilizzo),
      per lo sviluppatore (API, webservices, ecc), per il
      marketing (brossure, slide, ecc)
      community: user group, convention, ecc
      partner tecnici e commerciali: certificazioni,
      marketing comune, organizzazione di eventi

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Gestione di un progetto open         15

Fasi di crescita di un progetto open
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Community                                                16

  Tipologie di “community”:
    comunità di discussione: scambio di informazioni ed
    esperienze, wishlist, test, ecc
    comunità di sviluppo: sviluppo di funzionalità “core”,
    sviluppo di funzionalità esterne, risoluzione di bug

  Partecipanti alle “community”:
      utilizzatori finali
      “prosumer” (utenti che sono anche sviluppatori)
      leader di progetto (gestori “riconosciuti” di progetti /
      sottoprogetti)
      imprese, nel ruolo di contributori esterni
      istituzioni / PA
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L'offerta open                                              17

  Alcuni numeri:
    progetti ospitati su Source Forge: 240.000
            attivi 8% (almeno un rilascio negli ultimi 6 mesi)
            stabili / maturi 20%, alfa / beta 60%, pianificati 20%
            linguaggi: Java 20%, C++ 16%, PHP 13%
            licenza: GPL2 50%, LGPL 8.5%, BSD 6%, GPL3 3%
      altri repository: Freshmeat (40.000), Rubyforge
      (8.000), Free Software Foundation (6.000)
      stima altri progetti ospitati in siti diversi: 12.000

  ⇒ almeno 5.000 progetti attivi e maturi fra cui attingere
    per la PA e le PMI

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L'offerta open                                         18

  Crescita esponenziale di progetti e linee di codice:

        Fonte Red Hat – 2009

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L'offerta open                                         19

  Alcuni esempi:
    sistemi operativi: Linux (distribuzioni Debian, Suse,
    Ubuntu, Red Hat), OpenSolaris
      gestione sistemi e sicurezza: Clamav, PuTTY,
      Nagios, Hyperic HQ, OCS Inventory, Xen, Samba
      comunicazione: Firefox, Dimdim, Mailman, Qmail,
      Thunderbird, Asterisk, Funambol
      linguaggi di programmazione: Java, Perl, Phyton,
      Ruby, PHP, GCC
      tool di sviluppo: Eclipse, NetBeans, GForge,
      Subversion, CVS, Firebug, Maven, Subversion, Trac
      framework: JBoss, Zope, Ruby on Rail, Mono, Django

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L'offerta open                                          20

  Alcuni esempi:
    componenti sviluppo visuale: ExtJs, GWT, YUI
      web server e web container: Apache, Tomcat
      database: MySQL, PostgreSQL, Ingres, SAPDb/MaxDB
      reporting e BI: Jaspersoft, Pentaho
      groupware / blog / wiki: Zimbra, WordPress, Twiki
      CRM / ERP: Compiere, SugarCRM, Vtiger
      DMS / CMS: Alfresco, Plone, openCMS, Joomla,
      Drupal, Typo3, Mambo
      sistemi portal: Liferay
      prodotti desktop: OpenOffice, GIMP, Blender
      CAD / GIS: Grass, gvSIG, QuantumGIS
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Diffusione nella PA   21

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Diffusione nella PA                                          22

        Ancitel – Le ICT nei Comuni Italiani – Rapporto 2009

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Diffusione nella PA                                          23

        Ancitel – Le ICT nei Comuni Italiani – Rapporto 2009

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Diffusione nella PA                                               24

        Aree di adozione dell'OSS nella PA in Italia – CNIPA 2007

        Adozione dell'OSS nella PA in Italia – ISTAT 2008

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L'esperienza di Tecnoteca                                  25

  Il percorso fino ad oggi:
     2000: nascita dell'azienda e scelta iniziale di operare
     solamente nell'open source
      2002: selezione catalogo prodotti open e attivazione nel
      portale tecnoteca.it area divulgativa con demo on line
      2003: specializzazione sui CMS (Zope/Plone, OpenCMS)
      2004: socio fondatore Consorzio open source CIRS
      2005: nasce il progetto open CMDBuild
      2008: i CMS vengono arricchiti con soluzioni Web 2.0
      2009: i servizi su Liferay e Alfresco si affiancano al CMS
      2009: socio fondatore Distretto DiTeDi

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                                                             In collaborazione con il
                                                                   Comune di Udine

Portale “Lionello” - Portale “Udine Cultura” - Portale intranet “Intranos” - Rete Scuole
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 Altri esempi di portali CMS

Provincia di Verona – Portale Turistico Provincia di Padova – Comune di Vigevano e
Reti Civiche Lomellina – Comune di Pordenone – ERSA Fvg – In N@tura / Valle Cormor
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  Cos'è e come è nato CMDBuild:
   è una applicazione web per modellare e
   gestire il database (CMDB) degli asset
   IT e per supportare i relativi processi di gestione
      è nato nel 2005 su commessa del Comune di Udine
      è stato progettato e sviluppato da Tecnoteca, che
      svolge ora il ruolo di “maintainer”
      è ITIL compliant grazie alla consulenza di Cogitek
      è rilasciato con licenza open source GPL 2

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  A quali tipologie di domande risponde:
    di quante risorse informatiche dispongo
    dove si trova un asset, chi e come lo utilizza
    di cosa fa parte e da cosa è composto
    quali sono le garanzie o contratti in scadenza
    dispongo di tutte le licenza software necessarie
    cosa è successo nella vita di un asset
    quali sono le dipendenze fisiche / funzionali fra gli asset
    su quali altri asset impatta una eventuale modifica
    quali sono le attività in attesa di un mio intervento
    chi ha svolto delle attività su una risorsa, quando, con
    che esito e chi le ha autorizzate
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  Le tappe più importanti:
    02/2006: prima installazione al Comune di Udine
    04/2006: primo rilascio pubblico (versione 0.4)
    02/2008: prima installazione workflow (Avvocatura)
    04/2009: 10000 º download
    05/2009: presenza congiunta a Forum PA
    06/2009: rilascio versione 1.0
    04/2010: Primo CMDBuild Day

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  Riuso di alcune fra le migliori soluzioni open:

  I bravi programmatori sanno cosa scrivere. I migliori sanno cosa riscrivere (e riusare).
  [Eric Reymond in “La cattedrale e il bazaar”, manifesto dell'Open Source]

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  Flessibilità e configurabilità a 360 gradi:
    modello dati, tramite modulo web di amministrazione
    workflow, tramite editor visuale open JPEd (file XML)
    report, tramite editor visuale open IReport (file XML)
    interoperabilità, tramite webservice SOAP (XML) e
    connettori con fonti dati esterne (descrittori XSLT)
    planimetrie e mappe (file shape)

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  Tecnologia, standard e ambienti di sviluppo:
    architettura: SOA (servizi distribuiti, interfacce)
      linguaggio di programmazione lato server: Java
      interfaccia utente: web con GUI Ajax ExtJs
      database: PostgreSQL con estensione PostGIS
      motore workflow: Shark Enhydra
      motore reportistica: JasperReports
      standard supportati: XML, XPDL, XSLT, SOAP,
      JSR-168, WMS / WFS
      ambienti di sviluppo, test e rilascio: Eclipse, SVN,
      Trac, Maven, Selenium

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  Aree di utilizzo:
    gestione asset IT
      gestione altri asset e manutenzione
        impiantistica (antincendio, domotica, ecc)
        apparecchiature (industriali, elettromedicali, ecc)
        patrimoni immobiliari
        strade, verde pubblico, ecc
      gestione processi organizzativi
        richieste e tracciamento di interventi di supporto
        tracciamento pratiche fra uffici
        supporto sistema qualità

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  L'organizzazione del progetto:
    mix di attività tecniche, di comunicazione e di
    marketing
      diffusione attraverso il sito dedicato
      2 / 3 rilasci all'anno fra major e minor release
      circa 12 anni uomo di sviluppo della sola area “core”
      7 persone dedicate (tutte figure professionali
      specializzate di cui 6 laureati in Informatica presso
      l’Università di Udine)
      iniziative comuni con i partecipanti iniziali al progetto
      ricerca di partner e stimolo alla community

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  Area tecnica:
    realizzazione del software
       progettazione
       sviluppo
       test di modulo e di integrazione
       gestione versioni, rilasci, bug
       attività sistemistiche
      documentazione e localizzazione
        manualistica tecnica e utente (6 manuali in totale)
        moderazione e risposte sul forum
        localizzazione dell'applicazione (4 lingue)

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  Area comunicazione e marketing:
    sito web (tre rifacimenti in tre lingue) e
      analisi delle visite (trend attuale: 50.000 visite/anno,
      5.000 download / anno)
      presenza nei social network
      newsletter (bimestrale in tre lingue)
      slide divulgative
      tutorial video
      brochure, poster e altro materiale
      articoli su giornali tradizionali e on-line
      partecipazione a workshop (18 in 5 anni, con
      interventi non solo da parte di Tecnoteca)
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  Tipologie di servizi erogati (modello di business):
    supporto sistemistico
    analisi e configurazione modello dati, caricamento
    archivi preesistenti
    configurazione connettori con fonti dati esterne
    analisi e disegno di report
    analisi e configurazione di workflow
    formazione
    servizio di manutenzione annuale
    ticket on-line
    pacchetti di ore di supporto

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  I principali clienti seguiti:
     PAC: Avvocatura dello Stato, Camera dei Deputati
      PAL: Regione Emilia Romagna, Consiglio Regionale
      Toscana, Provincia di Agrigento, Provincia di Reggio
      Emilia, Comune di Udine, Comune di Bologna,
      Comune di Tavagnacco, Comunità Montana Carnia
      Altri enti pubblici / proprietà pubblica: Invitalia,
      Aeroporto di Bologna, Università degli Studi di
      Torino, ASL 4 FVG
      Enti e aziende private: ABI, Selene Gruppo A2A, SSC
      Gruppo Telecom, De Agostini Editore, COREPLA

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L'esperienza di Tecnoteca - Il progetto CMDBuild   40

Alcuni Enti / Aziende intervenuti al CMDBuild Day

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L'esperienza di Tecnoteca - Il progetto CMDBuild       41

  Rapporti con la Community:
   fino ad oggi:
      organizzazione di incontri periodici
      partecipazione alla roadmap (“wish list”)
      domande ed alcune risposte sul forum
      informazioni tramite sito, newsletter, social network
      in questo momento:
         in costituzione il CMDBuild User Group di Bologna
         attivata in test area Community autogestita sul sito
      auspicati nel prossimo futuro:
        sviluppo di codice (ad iniziare da aree non “core”)
        produzione e traduzione di documentazione
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Il futuro dell'open source                              42

  Un paio di previsioni (Open World Forum):
   il digital divide si ridurrà grazie al sw FLOSS
      il sw FLOSS sarà strategico per l'IT 3.0
      il 40% dei posti di lavoro IT riguarderanno il sw FLOSS

  Una domanda / auspicio:
  I concetti su cui è basato lo sviluppo “open” (impegno,
  partecipazione, condivisione, competenza, etica) non
  sono al momento così “di moda”, ci sarà richiesta una
  inversione di tendenza ?

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Link                                                               43

  Alcuni documenti in rete:
      Guida Ancitel all'Open Source: http://portale.ancitel.it/file/GUIDE
      %20ADL/3.3%20open%20source.pdf
      The SME guide to Open Source Software:
      http://guide.flossmetrics.org/smeguide.pdf
      The Art of Community:
      http://www.artofcommunityonline.org/downloads/jonobacon-
      theartofcommunity-1ed.pdf
      Software open source e Pubblica Amministrazione:
      http://www.copyleft-italia.it/libri/Aliprandi-copyleft.pdf
      Copyleft & opencontent. L'altra faccia del copyright:
      http://www.fabiobravo.it/ebook/ebook4.pdf
      CONSIP - Il fenomeno Open Source: considerazioni di ordine tecnico,
      economico e legale: http://www.consip.it/on-
      line/Home/Pressroom/QuaderniConsip/QuaderniConsip2007/documen
      to3994.html
      2020 Floss Roadmap: http://www.2020flossroadmap.org/wp-
      content/uploads/2009/04/2020-floss-roadmap-2009-version1.pdf
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Annuncio                                               44

  Centro di Competenza Open Source a Udine:
   progetto avviato nell'ambito del
   Distretto delle Tecnologie Digitali,
   costituito nel 2009 con riconoscimento
   della Regione FVG (www.ditedi.it)
   svolge attività di “disseminazione”,
   “sportello”, “creazione community”
   le attività di sportello sono ospitate presso la sede
   di Friuli Innovazione ed hanno lo scopo di fornire
   consigli per l'adozione di tecnologie FLOSS in
   azienda, anche con la dimostrazione di prodotti
   sia le aziende fornitrici di servizi sul software open,
   sia le aziende interessate all'utilizzo sono invitate a
   partecipare e contribuire all'iniziativa
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Grazie per l'attenzione

                Fabio Bottega - f.bottega@tecnoteca.it
              (www.tecnoteca.com - www.cmdbuild.org)

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