Ciampino, Diritti in Comune su autovelox Appia: "Comune multato da Anas, Ballico chieda scusa alla città"

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Ciampino, Diritti in Comune su autovelox Appia: "Comune multato da Anas, Ballico chieda scusa alla città"
Ciampino, Diritti in Comune
su autovelox Appia: “Comune
multato da Anas, Ballico
chieda scusa alla città”

CIAMPINO (RM) – “Sulla vicenda dell’autovelox installato dal
Comando della Polizia Locale al Km 17 di Via Appia Nuova senza
le autorizzazioni necessarie e per il quale, di nuovo, l’ANAS
ha multato il Comune di Ciampino, Diritti in Comune potrebbe
semplicemente riproporre l’identico comunicato scritto circa
un anno fa”. Così si esprime con una dura nota la coalizione
ciampinese rappresentata in Consiglio da Alessandro Porchetta.

“Identici infatti sono stati i passaggi ripercorsi dal Comune:
l’incarico per un ricorso ad un avvocato esterno e,
conseguentemente, la Prefettura che confermando il precedente
provvedimento ordina al Comune di pagare la sanzione
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pecuniaria di € 1.746,00 e rimuovere l’autovelox. Era infatti
il 24 febbraio del 2020, quando comunicammo alla Sindaca
Ballico l’accertata irregolarità dell’autovelox posto
proditoriamente sulla fascia di rispetto della S.S via Appia
Nuova, in violazione del Codice della Strada. Un paradosso se
pensiamo che chi lo ha installato è tenuto quotidianamente a
garantire il suo puntuale rispetto e a sanzionare chi lo
viola”.

“Fummo sbeffeggiati in Consiglio comunale, in risposta ad
un’interrogazione scritta, dalla Sindaca in persona che ebbe
la capacità di rileggere una nota stampa ormai datata –
continua Diritti in Comune – prodotta mesi prima dallo stesso
ente. Non chiediamo che venga chiesto scusa a Diritti in
Comune e al suo consigliere, ma le scuse andrebbero rivolte
alla cittadinanza tutta per eccesso di arroganza e
superficialità. Alla Sindaca Ballico oggi, pubblicamente,
rivolgiamo le stesse domande e gli stessi inviti: chiuda
immediatamente la questione, senza promuovere ulteriori
ricorsi (spendendo altri soldi pubblici) dall’esito più che
scontato e disattivi immediatamente, se non ha già provveduto,
l’autovelox, dando attuazione all’ordine della sua rimozione”.

“Le chiediamo inoltre di non sottrarsi al suo obbligo di
chiarire fino in fondo la vicenda a tutela dell’immagine del
Comune di Ciampino già ampiamente compromessa; questo anche e
soprattutto per evitare i possibili contenziosi che possono
generarsi dal recente pronunciamento della Prefettura qualora
l’Ente dovesse essere chiamato a rispondere ad una class
action promossa dalle migliaia di cittadini sanzionati,
rivolta contro chi, forse, è stato più attento a “fare cassa”
che a rispettare il Codice della Strada. Infine – conclude la
nota di DiC – nell’imminenza di predisporre il bilancio di
previsione 2021/2023, un invito perentorio: basta con le
previsioni di entrata stratosferiche fondate su autovelox
illegali e finanza creativa, dopo due anni di orrori
amministrativi è tempo di azzeccarne una o di andare a casa!”
Ciampino, Diritti in Comune su autovelox Appia: "Comune multato da Anas, Ballico chieda scusa alla città"
Sanità Lazio. Fials: “Regione
riapra il San Raffaele a
Rocca    di   Papa.   Troppe
famiglie e operatori sul
lastrico”

“La mancata riapertura della struttura sanitaria San Raffaele
di Rocca di Papa, dopo che il Consiglio di Stato ha sospeso il
decreto del commissario ad acta, Nicola Zingaretti che l’8
luglio scorso aveva chiuso la struttura dopo i numerosi casi
di Covid 19, sta mettendo sul lastrico gli operatori sanitari
e le loro famiglie. L’alta giustizia amministrativa aveva
demandato alla Regione Lazio la possibilità di riattivare
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l’accreditamento entro 30 giorni dalla divulgazione
dell’ordinanza. Così non è stato”. E’ quanto riporta la nota
della Segreteria provinciale Fials di Roma che contesta
l’inottemperanza della Regione Lazio che piuttosto sta
ricorrendo nel merito.

“Nessuna intenzione di riattivare l’accreditamento da parte
dell’Ente malgrado l’invito del Consiglio di Stato per fare
fronte all’emergenza in corso ove sussista il bisogno sul
piano territoriale. E neppure oggi in piena terza ondata
quando – precisa la nota – come ha rivelato una relazione
interna dell’Asl Roma6 sono state verificate le condizioni e
la planimetria per l’assistenza dei pazienti più deboli.
Analogamente oltre a costoro, anche gli operatori sanitari
sospesi    dal   servizio   stanno   pagando   un  prezzo
altissimo.   Mentre potrebbero essere impiegati a servizio
della collettività”.

“Senza contare i pareri pro veritate che esimie eccellenze (il
virologo Fabrizio Pregliasco, il nobel Luc Montagner, il
costituzionalista Sabino Cassese) hanno sottoscritto per
certificare la validità della struttura sanitaria. E alle
parole di costoro sono seguite anche le parole della prima
cittadina di Rocca di Papa, che ha espresso forte
preoccupazione in merito alla decisione della Regione Lazio
che ha ridotto i livelli assistenziali nel territorio –
aggiunge la nota Fials -. Un fatto gravissimo”.

“Sono 7 mesi infatti che la struttura del San Raffaele di
Rocca di Papa è in minima parte soltanto aperta con solo 20
posti letto occupati su 191 – conclude la nota precisando che
– stiamo affiancando i lavoratori per supportarli anche in una
eventuale vertenza contro la Regione Lazio che sta
penalizzando territori e livelli essenziali di assistenza”.
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Grottaferrata, focolaio in un
istituto di suore: 4 morti

Un grosso focolaio è stato trovato all’interno della struttura
religiosa di Grottaferrata “Povere Figlie della Visitazione di
Maria”. Su 39 ospiti totali ci sono 25 positivi e 13
ospedalizzati da qualche giorno, 6 suore positive su un totale
7 e 4 morti di cui 2 ospiti anziani deceduti in ospedale, 1
suora e un’ospite deceduti nella struttura.

“Siamo a conoscenza del nuovo cluster sviluppatosi all’interno
della struttura religiosa delle Figlie della Visitazione di
Maria” dichiara il sindaco Andreotti. “Assieme a Protezione
Civile e Croce Rossa abbiamo già attivato tutti i canali
necessari per rifornire la struttura in sicurezza di alimenti
e beni di prima necessità. La struttura è isolata e grazie
alla collaborazione dei Carabinieri, come già accaduto nella
scorsa primavera in situazioni simili, si fa in modo che
estranei restino a dovuta distanza”.
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“Alle famiglie degli anziani defunti, così come alla
congregazione religiosa rinnovo la massima vicinanza e affetto
in un momento di particolare difficoltà in cui come
rappresentanti    dell’Amministrazione      comunale   stiamo
percorrendo tutte le strade necessarie a garantire una
vicinanza solidale e viva da parte delle istituzioni del
territorio”.

Genzano di Roma, la boutique
del falso: Guardia di Finanza
sequestra       300      capi
d’abbigliamento contraffatti

GENZANO DI ROMA (RM) – Utilizzava i social network per
promuovere la vendita di capi ed accessori di abbigliamento
che riproducevano modelli delle più affermate griffe di alta
moda un uomo di nazionalità marocchina individuato dai
Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno
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sequestrato oltre 300 articoli contraffatti.

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri, dopo alcuni
approfondimenti, hanno deciso di perquisire l’appartamento del
venditore, situato a Genzano, al cui interno era stata
allestita una vera e propria “boutique del falso”, costituita
da oltre 300 pezzi – borse, scarpe, giubbotti, t-shirt,
cinture e portafogli – recanti i marchi Louis Vuitton, Gucci,
Moncler, Giorgio Armani, Versace, Ralph Lauren, Colmar, Nike e
Adidas.

Oltre alla merce sono stati rinvenuti diversi campionari e un
“brogliaccio” in cui erano annotati gli importi degli incassi,
quantificati in circa 80 mila euro l’anno.

Il “commerciante” è stato denunciato per i reati di detenzione
di merce contraffatta e ricettazione alla Procura della
Repubblica di Velletri, che ha disposto la donazione dei capi
di abbigliamento al centro religioso Don Orione, dopo averli
privati dei loghi distintivi.

L’operazione si inquadra nel più ampio dispositivo messo in
campo dalla Guardia di Finanza di Roma per il contrasto alla
“filiera del falso”.

Lanuvio, morti in casa di
riposo. Burattini (Anchise):
“Più    trasparenza    nella
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gestione di queste strutture.
Ora basta!”

Critica la nota che arriva da Antonio Burattini, presidente di
“Anchise” – Comitato Nazionale Famiglie Rsa Rsd Sanità sulla
tragedia successa a Lanuvio in una casa di riposo dove cinque
ospiti sono deceduti e altri sette sono gravi per
un’intossicazione da monossido di carbonio. Ospiti e
operatori, inoltre erano risultati positivi al Covid e stavano
per essere trasferiti.

“Ancora una volta – dice Antonio Burattini – ci troviamo a
mettere in evidenza l’ennesimo tragico evento accaduto in una
struttura per anziani, con persone in difficoltà, che siano
disabili, non autosufficienti o
soltanto anziani.
Altri 5 anziani morti ingiustamente! Si parla di fuga di
monossido di carbonio che ha ucciso
anziani, quindi forse poco meritevoli di attenzione! Altre 7
persone ( 5 anziani e 2
operatori) sono stati ricoverati in vari ospedali.
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Molti familiari hanno addirittura appreso la notizia soltanto
dal telegiornale. La Procura
della Repubblica deve indagare e a noi il dovere di pretendere
subito risposte! Adesso
basta!
A quante stragi ancora dobbiamo assistere perché qualcuno si
interessi veramente della
questione? Sia nella gestione della pandemia da Covid 19, sia
in altre situazioni come
quella accaduta a Lanuvio, c’è la dimostrazione di una grave
carenza e poca trasparenza
sulla gestione, a tutto tondo, di queste strutture.
Per ogni struttura deve essere evidenziato in modo chiaro e
reso pubblico il numero di
Medici, Infermieri, Operatori Socio Sanitario, ecc. che devono
esser e presenti nei vari
turni di lavoro, con riferimento al numero di ospiti,
pianificazione dei rischi all’interno, dei
piani di sicurezza aggiornati, della formazione continua del
personale certificata da enti
terzi e non ultimo della sicurezza strutturale e manutentiva!
Chiediamo alle ASL queste verifiche, in quanto ci risultano
essere di loro competenza e di
rendere pubblica e trasparente la gestione delle stesse
Questo ci riporta sempre alla constatazione che le strutture
adibite a ricovero di persone
non autosufficienti in generale, necessitano di una profonda
riforma, sul sistema oggi in
essere dei controlli da parte delle Istituzioni preposte.
Sia nella gestione della pandemia da Covid 19, sia in altre
situazioni come quella accaduta
a Lunuvio, c’è la dimostrazione di una carenza e a volte
superficialità nei controlli sulla
sicurezza.
Chiediamo al Presidente della Regione Lazio On. Zingaretti e
all’Ass. alla Sanità On.
D’Amato, un incontro urgente per aprire un confronto sulle
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tematiche delle RSA e delle
RSD, dalla riapertura alle visite dei familiari, alla gestione
delle stesse in questo momento
di pandemia, alla futura revisione normativa, anche riguardo
al personale Socio Sanitario
che opera allinterno delle stesse. Il Presidente”.

Albano Laziale, rissa tra
ragazzi a Villa Doria: 1
ferito grave in prognosi
riservata

ALBANO LAZIALE (RM) – Serata violenta nei giardini comunali di
Villa Doria dove intorno alle 19:30 di ieri si è scatenata una
rissa tra ventenni ma anche minori. I ragazzi hanno utilizzato
una o più armi da taglio. Sono rimasti feriti due ragazzi: uno
di origine romena di 23 anni, residente ad Albano e un ragazzo
romano di 22 anni. Il ventitreenne è ricoverato in prognosi
riservata all’ospedale Tor Vergata con scheggiatura a una
vertebra e ferite da taglio alle gambe. Il giovane di 22 anni
ha riportato ferite da taglio, contusioni e trauma cerebrale.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di
Albano Laziale e Castel Gandolfo. I militari hanno effettuato
i rilievi e acquisito le immagini delle telecamere. Adesso gli
inquirenti stanno cercando di identificare i ragazzi
coinvolti, tra cui ci sarebbero anche dei minori e ricostruire
la dinamica della rissa.

Lanuvio, PCI: “Vicini ai
familiari     colpiti  dalla
tragedia.    Denuncia  forte
contro depauperamento sanità
territoriale”
LANUVIO (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota del PCI dei
Castelli romani, tramite un intervento del segretario della
Federazione Andrea Sonaglioni che commenta la tragedia
avvenuta nella RSA di Lanuvio.

“Cinque vite spezzate e altre 7 a rischio sono una tragedia
tremenda. Gli aspetti penali, e i conti morali con il proprio
agire, li conosceremo meglio, ovviamente, col tempo necessario
ad accertare, ricostruire, imputare. Tuttavia, quello che
appare chiaro nelle notizie che possiamo apprendere a caldo
dai media locali, regionali e nazionali, offre il seguente
schema: una RSA, Villa dei Diamanti di Lanuvio (RM), potremmo
dire l’ennesima, si ritrova al centro dell’attenzione perché
ha presenti tutti gli ospiti e i sanitari con infezione da
Covid-19, in attesa di trasferimento ad un centro Covid. Nella
stessa struttura hanno trovato la morte cinque ospiti e sono
ricoverati in gravi condizioni ora presso altre strutture
ospedaliere, altri cinque ospiti e due operatori sanitari. –
queste le prime dichiarazioni di Andrea Sonaglioni segretario
della Federazione PCI Castelli romani -. Incidente agli
impianti? Cattiva manutenzione? Sicuramente la gestione di
questo tipo di strutture, proprio perché di iniziativa
privata non sono improntate all’eccellenza nei controlli e
nelle applicazioni delle salvaguardie strutturali. La
Magistratura farà il proprio corso. Ma, qui ai Castelli
romani, così nella Regione Lazio e nell’intera penisola,
questa è riconferma che la sanità territoriale pubblica è
l’unica certezza di un sostegno vero, concreto, serio, per la
salute dei cittadini. Siano essi bisognosi di medicina
d’urgenza, di assistenza a mali cronicizzati, così come alla
semplice assistenza sanitaria in degenza che, come dimostrano
le rare strutture pubbliche presenti qui in Regione Lazio,
sono sempre risultate senza fenomeni Covid – o a bassissima
incidenza in questo periodo epidemico – e senza rischi letali
causati da cattiva gestione o cattiva assistenza. La nostra
vicinanza ai familiari, sia quelli colpiti da lutto che gli
altri in apprensione per la salute dei propri cari, è totale e
senza remora alcuna. Ci preme però chiedere proprio in questo
drammatico frangente che ognuno, amministratori locali,
dirigenti della sanità, controllori e quindi amministratori
pubblici delle Asl e della Regione Lazio, siano all’altezza
della gravità. Questi eventi li indirizzi a perseguire, senza
mezze misure, ormai ad una inversione totale di marcia proprio
sulle politiche sanitarie. Occorre che il pubblico prevalga
ad ogni livello. Occorre che le politiche sanitarie siano
improntate sulla territorialità. – conclude Andrea Sonaglioni
– Per questo abbiamo offerto disponibilità a confronto con
Regione Lazio, per questo siamo determinati nella battaglia
per   il   ritorno    alla   sanità    pubblica    diffusa
territorialmente.”.

Tragedia a Lanuvio, trovati 5
morti in una casa di riposo.
Sette i ricoveri
Tragedia a Lanuvio, cittadina dei Castelli Romani dove cinque
anziani sono morti nella notte in una casa di riposo:
l’ipotesi più probabile è che la morte sia stata causata da
intossicazione dovuta a monossido di carbonio.

E’ successo nella casa di cura Villa dei Diamanti, via di
Monte Giove Nuovo . A dare l’allarme, un addetto alla
struttura che arrivando questa mattina ha trovato tutti i
presenti (12, di cui due operatori sanitari e 10 ospiti) privi
di sensi.

All’esito delle prime verifiche, cinque degli ospiti sarebbero
già deceduti, per cause al momento non ancora accertate. Sette
persone sarebbero ricoverate in gravi condizioni. Sul posto
sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale sanitario
del 118. Sull’episodio indagano i Carabinieri della Stazione
di Lanuvio e della Compagnia di Velletri. L’ipotesi che ad
uccidere cinque degli ospiti di una casa di riposo di Lanuvio
sia stata una intossicazione da monossido di carbonio prende
sempre più consistenza. Secondo quanto si apprende, alte
concentrazioni di monossido sarebbero state rilevati dai
vigili del fuoco al piano più alto della struttura. Ed elevati
livelli di monossido sarebbero stati trovati anche nel sangue
di almeno due dei ricoverati. “La struttura di Lanuvio, Villa
Diamanti non è un Covid Center né una struttura di carattere
sanitario, ma si tratta di una casa di riposo per anziani su
cui erano in corso le indagini epidemiologiche da parte del
Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6 per un caso di
positività riscontrato il 13 gennaio su un operatore socio-
assistenziale della struttura”. Lo comunica l’Unità di Crisi
Covid-19 della Regione Lazio. “Operatori e ospiti erano stati
tutti sottoposti a tampone il giorno seguente e ieri sera si è
avuto riscontro di 3 operatori risultati positivi e 9 ospiti
positivi – ha aggiunto l’Unità di Crisi -. Stamani, secondo
quanto appreso dal direttore sanitario della Asl Roma 6, era
prevista la presa in carico della Asl per i trasferimenti nei
reparti Covid. Due operatori socio-assistenziali sono stati
trasferiti, appena giunti sul posto i soccorsi, al Policlinico
di Tor Vergata e cinque ospiti anziani al nuovo ospedale dei
Castelli tutti con sintomi riconducibili a intossicazione da
monossido di carbonio. Sono in corso i sopralluoghi da parte
del competente Dipartimento di prevenzione della Asl Roma 6 e
vi è un costante aggiornamentoattraverso il direttore generale
della Asl Roma 6, Narciso Mostarda e il direttore sanitario
della Asl Roma 6, Roberto Corsi”. – See more at:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Cinque-morti-in-casa
-di-riposo-vicino-Roma-ipotesi-monossido-di-carbonio-b6faf480-
b100-49ad-8ab7-a66d81f67705.html

Il punto dell’Unità di Crisi
COVID-19 della Regione Lazio
Sono sette i pazienti ricoverati tutti in codice rosso da
questa mattina a seguito della tragedia presso la casa di
riposo Villa Diamanti di Lanuvio e tutti con sintomi
riconducibili a intossicazione da monossido di carbonio e
nello specifico: quattro sono ricoverati presso l’ospedale dei
Castelli E.G. (ospite uomo), G.N (ospite donna), M.C.
(operatore socio assistenziale uomo) e I.P. (operatrice socio
assistenziale donna), per questi ultimi due sono in corso i
trasferimenti presso il Policlinico Umberto I. Due sono
ricoverati presso il Policlinico di Tor Vergata C.G. (ospite
uomo), G.N. (ospite donna). E’ ricoverato presso l’ospedale
Santa Maria Goretti di Latina O.M (ospite uomo). I cinque
decessi sono tutti ospiti anziani della casa di riposo tra gli
80 e 99 anni. La prima telefonata è giunta stamani dalla
proprietaria della struttura alle ore 9.20 al NUE 112 (Numero
unico per le emergenze) ed i soccorsi sono stati immediati. La
casa di riposo non rientra in alcun modo tra le strutture del
Servizio sanitario regionale ed è stata autorizzata
all’attività un paio di anni fa dal Comune”.

Castelli Romani, un fine
settimana giallo-arancione:
restano   aperte tutte   le
location     del    Mercato
contadino

Tutte le location del Mercato Contadino Castelli Romani e
Roma, saranno aperti come da calendario settimanale dalle 8
alle 13,30 nel week end. Il programma delle varie sedi è
consultabile anche sul sito mercatocontadino.org.
Sabato e Domenica, ad Ariccia (Biodistretto Parco Romano
Montegentile), Marino (Santa Maria delle Mole-solo Sabato),
Albano (Piazza Pia-Domenica, anche alla frazione di Pavona
piazza Berlinguer), Grottaferrata (Piazza De Gasperi-Domenica)
e sempre domenica anche a Roma Capannelle – Eur Torrino, nei
fine settimana.

Oggi zona gialla ci si può spostare da un comune all’altro
domani in zona arancione, i Mercati Contadini si possono
raggiungere dai comuni vicini, in quanto una deroga del Dpcm
autorizza per la spesa a spostarsi in luoghi ove sia possibile
acquistare generi alimentari e ortofrutta a prezzi vantaggiosi
e minori rispetto ad altre attività commerciali del proprio
comune, proprio come offre la filiera corta a km0 dei Mercati
Contadini.

Asl    Roma    6,   campagna
vaccinazioni antiCovid-19: in
vista       dell’ampliamento
numerico delle vaccinazioni
l’azienda sta attivando nuovi
punti
Prosegue ad alto ritmo e senza sosta la Campagna Vaccinazioni
Anti Covid-19 della Asl Roma 6.

Ad oggi, 15 gennaio 2021, sono state somministrate circa 7.200
dosi di vaccino presso il Centro vaccinale dell’Ospedale dei
Castelli e presso le Strutture Accreditate/RSA dove proseguono
le vaccinazioni. E’ stata vaccinata la popolazione target
individuata in questa prima fase di campagna vaccinale che ha
aderito alla somministrazione.

In vista dell’ampliamento numerico delle vaccinazioni
l’azienda sta attivando nuovi punti (Spoke) per essere
presenti in maniera capillare sull’intero territorio:

     Ospedale San Sebastiano Frascati Dh1
     Casa della Salute Rocca Priora Dh1
     Ospedale dei Castelli Dh2
     Centro Vaccinale Marino Dh3
     Centro Vaccinale Pomezia Dh4
     Ospedale Paolo Colombo di Velletri Dh5
     Casa della Salute Villa Albani Dh6
     Presidio Ospedaliero Anzio-Nettuno Dh6

L’HUB della Asl Roma 6 è stato individuato nell’Ospedale dei
Castelli e ha i seguenti compiti:

     ricevere e stoccare i vaccini;
      distribuire i vaccini ai centri Spoke e ai Punti di
     Somministrazione delle strutture autonome;
     provvedere alle somministrazioni del vaccino.

“La potenzialità vaccinale dell’Hub Aziendale è legata alle
linee Vaccinali attivate che possono variare da 6 a 10 potendo
erogare dai 430 ai 600 vaccini nelle 12 ore di apertura. –
Dichiara la Direzione Aziendale della Asl Roma 6 – La capacità
vaccinale totale dei 7 Spoke aziendali può essere stimata in
prima fase tra i 384 e i 792 vaccini die.

Pertanto a regime i centri vaccinali della Asl Roma 6 potranno
arrivare ad erogare fino ad un massimo di 1.300 vaccini al
giorno.

L’azienda conta di attivare gli Spoke in concomitanza
dell’avvio della seconda dose vaccinale presso l’HUB
dell’Ospedale dei Castelli previsto per la prossima settimana,
parallelamente al proseguimento attività esterne sulle
Strutture Sanitarie, Socio-Sanitarie e Socio-Assistenziali,
per le quali procederà l’attività di somministrazione sul
territorio.”

Il piano di vaccinazione dell’azienda prosegue nel rispetto
delle linee di programmazione vaccinale regionale e nazionale
e prevede pertanto:

     la vaccinazione degli ultra ottantenni in carico presso
     i presidi ospedalieri;
     la vaccinazione degli ultraottantenni sul territorio che
     avverrà inizialmente mediante chiamata diretta e a
     regime prioritariamente attraverso i medici di medicina
     generale o in alternativa mediante prenotazione su
     sistema web (https://prenota-vaccino.regione.lazio.it) ;
     la vaccinazione ai soggetti dializzati presso i vari
     centri dialisi e ai soggetti trapiantati.
Marino, Multiservizi: nessun
peculato per Adriano Palozzi.
La Procura proscioglie l’ex
sindaco

MARINO (RM) – Prosciolto dall’accusa di peculato il
Consigliere regionale Adriano Palozzi in merito alla vicenda
del presunto utilizzo improprio di un mezzo della Multiservizi
dei Castelli di Marino.

“Sono   molto   soddisfatto   per   questo   pronunciamento   che
riconosce e testimonia la totale liceità e la totale
correttezza delle mie azioni” ha commentato l’ex sindaco di
Marino a margine della sentenza.
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