CATEGORIA SENIOR - VERSIONE CON SOLUZIONI PER CORRETTORI - istituto istruzione ...
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Olimpiadi di Italiano 2018 – SEMIFINALE – Punti 48 CATEGORIA SENIOR – VERSIONE CON SOLUZIONI PER CORRETTORI Per dare le risposte, se non è specificata una modalità diversa, fai una crocetta sull’opzione scelta. 1. In questo testo ci sono 20 parole o espressioni scritte in modo errato. Individuale e riscrivile correttamente. Attenzione: Se un errore riguarda la combinazione di due parole (per esempio dipende dalla presenza/assenza di un apostrofo tra due parole) riscrivi in modo corretto la combinazione delle due parole. L’ordine in cui scrivi le espressioni corrette non è significativo. (3 punti; 0,15 per ogni risposta esatta) Federico ripensava a quello che era successo la settimana precedente, quando un’esercito di maturandi, compagni di classe di Elisa (sua sorella), si era aqquartierato nella loro casa al mare. La sua prima reazione era stata di indigniazione e sconforto e non faceva altro che rimugginare: possibile che Elisa avesse organizzato tutto senza interpellarlo? In fondo, nonostante l’emergenza esame, anche lui aveva diritto di godersi le sue vacanze. Perlomeno chiedere il suo beneplacido, no? Così i primi due giorni li aveva passati acquattato in una spece di scantinato, che oltrettutto doveva condividere con altri tre ragazzi in sacco a pelo. Rabbia a mille e comfort zero in quell’esiglio in casa propria. Ma il terzo giorno aveva notato le treccie di Alina. Un’acconciatura non proprio comune, considerava tra se. Però amaliante. Certo Alina aveva anche le lentiggini, ma non era davvero sicuro che le lentiggini gli piacessero. Per cercare di appurarlo la spiava sempre più di freguente e una volta incontrò addirittura lo sguardo di lei, cosa che nocque assai al suo equilibrio interiore, acquendo il suo desiderio già difficilmente raffrennabile. Fu così che il quinto giorno, quando c’era d’esprimere la propria preferenza sui turni per gli approvigionamenti, fece in modo di essere abbinato a lei. Usciti finalmente da soli, prese il coraggio a due mani e fece il gesto a lungo trattenuto: achiappò una treccia e la tirò con discreta forza. Alina lo guardò stupefatta: “Federico, ma sei sciemo?”. Lui, con le guance infuocate: “Scusa: volevo solo vedere se erano vere”. Allora Alina disfece gli intrecci pazientemente orditi e scosse col sussiego di una dea un abbondante e fluente capiliatura. Il problema delle lentiggini era solo rimandato. _______________________________________ _______________________________________ 1
_______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ Soluzione: un esercito / acquartierato / indignazione / rimuginare / beneplacito / specie / oltretutto oppure oltre tutto / esilio / trecce / sé / ammaliante / frequente / acuendo / raffrenabile / da esprimere / approvvigionamenti / acchiappò / scemo / un’abbondante / capigliatura 2. Scegli la giusta funzione sintattica delle parole sottolineate, che hanno tutte la forma di un participio passato. Tieni presente che le abbreviazioni hanno i seguenti significati: AGG = aggettivo TCOMP = parte di un tempo composto SUB = predicato di proposizione subordinata NOME = nome (2 punti; 0,25 per ogni risposta esatta) Fabio Fognini e Simone Bolelli, sul centrale del Melbourne Park per la semifinale del doppio maschile, hanno affrontato gli specialisti Jean-Julien Rojer e Horia Tecau, due bravi ragazzi che, appurata1 [AGG / TCOMP / SUB / NOME] la soggettiva irraggiungibilità dei Top 100 in singolare, si sono dedicati2 [AGG / TCOMP / SUB / NOME] a tempo pieno alla disciplina più praticata nei circoli e meno seguita nei tornei. Con successo. All'inizio Fabio e Simone impongono i propri ritmi da fondo campo, subendo raramente l'aggressività degli avversari in pressione avanzata3 [AGG / TCOMP / SUB / NOME]. Ottengono il primo break al terzo game 2
grazie a un paio di splendide risposte4 [AGG / TCOMP / SUB / NOME] a uscire di Bolelli. Anche se Fognini non è altrettanto efficace come il compagno quando tocca a lui servire, un secondo break garantisce agli italiani il successo5 [AGG / TCOMP / SUB / NOME] parziale per 6-4. Il muro che viene eretto6 [AGG / TCOMP / SUB / NOME] sotto rete da Rojer e Tecau dà i primi frutti nel secondo set: infilata7 [AGG / TCOMP / SUB / NOME] una breve serie di errori e indecisioni nel gestire le risposte corte di Tecau e Rojer, gli azzurri vanno sotto per 1-4. Il 3-6 arriva dopo 33 minuti di scambi serrati. Ma il doppio è la curiosa disciplina dove solo talvolta accade che il risultato finale sia diretta8 [AGG / TCOMP / SUB / NOME] conseguenza della somma delle qualità tecniche e tattiche dei singoli. È ancora Fabio il protagonista: coglie il break point decisivo con un'eccezionale risposta lungolinea di rovescio: 5-3. Serve Bolelli, che al terzo match point piazza un servizio angolatissimo e incontrollabile. È fatta. [rielaborato da Claudio Giua, “Fabio e Simone a un passo dall'impresa dello Slam italiano”, La Repubblica, 29 gen 2015] Soluzione 1 SUB / 2 TCOMP / 3 AGG / 4 NOME / 5 NOME / 6 TCOMP / 7 SUB / 8 AGG 3. Scegli dalla lista le espressioni da inserire negli spazi per riottenere il testo originale. Ciascuna espressione può essere inserita una volta sola. Usa gli indizi grammaticali dati. Lista tra cui scegliere le risposte: aiuole, cesello, coi, de’, finalmente, fiorivano, giardino, infine, meriggio, ombreggiando, pittoresco, pomeriggio, quadretto, siepi, sopra, verdeggiavano. (3 punti; 0,375 per ogni risposta esatta) Franco stette a guardare col cuore grosso il caro paese ____________________________ 1 [preposizione tronca] suoi amori. «Addio, Valsolda», pensò. «E adesso voglio salutare anche voialtre». Voialtre erano le sue piante, gli aranci amari, l'olea sinensis, il nespolo del Giappone, il pinus pinea, che ____________________________ 2 [verbo derivato da aggettivo] a giusti intervalli lungo il viale diritto, fra le ____________________________3 [parola con trittongo] degli erbaggi e il lago; erano i rosai, i capperi, le agavi che uscivano a pender sopra l'acqua dai fori praticati nel muro. Tutte piccole vite, ancora; il colosso della famiglia, il pino, non misurava tre metri; piccole, pallide vite che parevano sonnecchiare nel ____________________________4 [parola di 4 sillabe] invernale. Ma Franco le vedeva nell'avvenire come le aveva pensate piantandole col suo fine sentimento del grazioso e del ____________________________ 5 [aggettivo (qui sostantivato) derivato da nome]. Ciascuna portava in sé una intenzione di lui. Le nobili pianticelle del viale, sorgendo sugli erbaggi, dovevano significare una certa finezza di spirito e di cultura nella modesta fortuna della famiglia. Gli aranci avevano il compito speciale di dare al ____________________________6 [diminutivo] una intonazione mite e gentile; il dovere del nespolo era di alzare e allargar le braccia frondose 3
____________________________ 7 [preposizione impropria] un futuro sedile; i rosai e i capperi del muro verso il lago dovevano dire a chi passava in barca la fantasia d'un poeta; le agavi vi avrebbero risposto, in un accordo minore, agli aranci, compagni di esilio; ____________________________8 [avverbio derivato da aggettivo] gli alti destini del pino erano di spiegar un grazioso ombrello sulla breve oasi, di porre il suo accento meridionale sopra l'accordo delle agavi e degli aranci, di incorniciar con la sua verde corona il piccolo seno azzurro di Casarico. Addio, addio! [adattato da Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico, 1895] Soluzione: 1 de’ / 2 verdeggiavano / 3 aiuole / 4 pomeriggio / 5 pittoresco / 6 quadretto / 7 sopra / 8 finalmente 4. Scomponi ogni parola in prefisso o primo elemento, radice o tema, suffisso, desinenza. Scrivi i diversi elementi nei campi corrispondenti. Se un elemento in una certa parola non è presente, lascia il campo vuoto. (2,5 punti; 0,5 per ogni risposta esatta) 1. prefisso / 2 radice / 3 suffisso 4 desinenza primo elemento tema a. ecosostenibile prefisso radice prefisso suffisso prefisso desinenza prefisso b. arrivista isso radice prefisso suffisso prefisso desinenza prefisso c. leggermente isso radice prefisso suffisso prefisso desinenza prefisso d. surf isso radice prefisso suffisso prefisso desinenza prefisso e. arcistufo isso radice prefisso suffisso prefisso desinenza prefisso Soluzione: a. 1: eco; 2: sosten; 3: ibil; 4: e; oppure eco; 2: sosteni; 3: bil; 4: e b. 1: –; 2: arriv; 3: ist; 4: a; c. 1: -; 2: legger; 3 mente; 4 – d. 1: -; 2: surf; 3: -; 4: - e. 1: arci; 2: stuf; 3: –; 4: o 5. SENIOR Indica che funzione hanno le parole sottolineate nel testo. (2 punti; 0,5 per ogni risposta esatta) Bernini utilizzava la terracotta proprioa allo stesso modo di un pittore che esegue ripetuti schizzi sul suo taccuino, e le 22 versioni del San Longino ammirate dal Sandrart esemplificano al meglio questa metodologia esecutiva. Si può quindi ipotizzare che il maestro abbia dato ai suoi bozzetti il valore immediato di oggetto di studio e di lavoro, curandosi poco della lorob conservazione e della loro 4
trasmissione. In un inventario del 1706, un certoc numero di modelli in terracotta – tra cui teste e parti anatomiche definite nel documento “di pocod valore” – era ancora ammassato nel palazzo di famiglia, a Sant’Andrea delle Fratte. [adattato da Cristiano Giometti, Sculture in terracotta: Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, 2011] a. proprio [pronome possessivo / aggettivo / avverbio] b. loro [aggettivo possessivo / pronome possessivo / pronome personale] c. certo [aggettivo qualificativo / aggettivo indefinito / avverbio] d. poco [avverbio / aggettivo indefinito / nome] Soluzione: a. avverbio / b. aggettivo possessivo / c. aggettivo indefinito / d. aggettivo indefinito 6. Svolgi l’esercizio in due passi, usando un registro non colloquiale ed esprimendo fatti sensati. (3 punti; 0,75 punti per ogni periodo correttamente compilato) 1. Crea un periodo in cui le due frasi date siano unite mediante subordinazione. Se ritieni che in una certa posizione non occorra inserire nulla, seleziona il valore Ø. a1. Frasi da collegare: il coordinatore ha previsto che nei prossimi giorni ci saranno parecchi inconvenienti. (il coordinatore) ritiene che vada predisposto un piano di emergenza. a2. Periodo: [affinché / dal momento che / sebbene / a patto che / perché / per quanto / Ø] il coordinatore ha previsto che nei prossimi giorni ci saranno parecchi inconvenienti [anche se / Ø / siccome / però / eppure / non di meno / perché / oppure / tuttavia] ritiene che vada predisposto un piano di emergenza. b1. Frasi da collegare: Nicola ha seguito scrupolosamente le dosi e le istruzioni della ricetta. Ma immagino che la torta non sarà come quella della foto. b2. Periodo: [visto che / mentre / se / purché / benché / quand’anche / Ø] immagino che la torta non sarà come quella della foto [siccome / affinché / sebbene / anche se / senza che / giacché / tuttavia / Ø] Nicola ha seguito scrupolosamente le dosi e le istruzioni della ricetta. 2. Trasforma i due periodi che hai completato al passo 1, usando le stesse congiunzioni e coniugando opportunamente gli stessi verbi per adattarli al nuovo contesto. Se ritieni che in una certa posizione non occorra inserire nulla, lascia il campo vuoto. a. __________________ il coordinatore aveva previsto che nei giorni successivi _________________________ parecchi inconvenienti __________________ ritenne che ___________________________ un piano di emergenza. b. ___________________ immaginavo che la torta non sarebbe stata come quella della foto ____________ Nicola ________________ scrupolosamente le dosi e le istruzioni della ricetta. 5
Soluzione: 1a. Dal momento che il coordinatore ha previsto che nei prossimi giorni ci saranno parecchi inconvenienti Ø ritiene che vada predisposto un piano di emergenza. 2a. Dal momento che il coordinatore aveva previsto che nei giorni successivi ci sarebbero stati parecchi inconvenienti Ø ritenne che andasse predisposto un piano di emergenza. 1b. Ø Immagino che la torta non sarà come quella della foto, anche se Nicola ha seguito scrupolosamente le dosi e le istruzioni della ricetta. 2b. Ø Immaginavo che la torta non sarebbe stata come quella della foto anche se Nicola aveva seguito scrupolosamente le dosi e le istruzioni della ricetta 7. Indica se l’espressione sottolineata ha globalmente la funzione di: soggetto (SOGG) complemento oggetto (COGG) complemento predicativo del soggetto (PRSOGG) complemento predicativo dell’oggetto (PROGG) nome del predicato (o parte nominale del predicato) (NPRED) (1,5 punti; 0,25 per ogni risposta esatta) a. Prima di decidere, valutiamo con calma la situazione e consideriamo tutte le implicazioni possibili. b. Da chi si occupa di sociologia urbana, il conflitto tra ciclisti, pedoni e automobilisti viene considerato uno dei più accesi. c. Ops! Ho salutato quel tipo là che non conoscevo perché l’ho scambiato per Fabio. d. Il bel video che hanno girato è reso ancora più gradevole da una musica di sottofondo azzeccata. e. La prossima settimana verrà molta gente in occasione della fiera dell’artigianato locale. f. La sua capacità di calciare benissimo con entrambi i piedi è una caratteristica che incanta i suoi fan. Soluzione: a. COGG / b. PRSOGG / c. PROGG / d. PRSOGG / e. SOGG / f. NPRED 8. Indica se il periodo contiene una proposizione coordinata (COOR) o subordinata (SUB), e di che tipo è tale proposizione: condizionale (COND) concessiva (CONC) finale (FIN) avversativa (AVV) congiuntiva (CONG) disgiuntiva (DIS) (3 punti; 0,5 per ogni risposta globalmente esatta) a. La sala lettura della nostra biblioteca, nonostante sia molto piccola, è un luogo molto accogliente e frequentato da gente interessante. [COOR SUB] [COND CONC FIN AVV CONG DIS] 6
b. Se la sala lettura della nostra biblioteca fosse più grande, magari non sarebbe altrettanto accogliente. [COOR SUB] [COND CONC FIN AVV CONG DIS] c. La sala lettura della nostra biblioteca è molto piccola, ma è un luogo molto accogliente e frequentato da gente interessante. [COOR SUB] [COND CONC FIN AVV CONG DIS] d. La sala lettura della nostra biblioteca, nonostante le sue piccole dimensioni, è il luogo ideale per fare incontri interessanti. [COOR SUB] [COND CONC FIN AVV CONG DIS] e. O si ingrandisce un po’ questa sala lettura, oppure diventerà sempre meno accogliente. [COOR SUB] [COND CONC FIN AVV CONG DIS] f. La sala lettura della nostra biblioteca è molto piccola e nello stesso tempo è anche un luogo molto accogliente. [COOR SUB] [COND CONC FIN AVV CONG DIS] Soluzione: a. SUB CONC / b. SUB COND / c. COOR AVV / d. SUB FIN / e. COOR DIS / f. COOR CONG 9. Scrivi negli spazi il soggetto di ciascuna frase. Puoi scrivere il soggetto semplice (tipicamente articolo + nome, come il quaderno) o tutta l’espressione che globalmente ha il ruolo di soggetto (cioè l’intero sintagma nominale, come il quaderno a quadretti con la copertina gialla). Se il soggetto è sottinteso, ricavalo dal contesto e scrivilo. (1,5 punti; 0,25 per ogni risposta esatta) a. Da vari giorni ormai su tutta Italia imperversa il maltempo. __________________________ b. Metà dei presenti non aveva mai ascoltato questa canzone. ___________________________ c. Sabato e domenica sono caduti venti centimetri di neve. ______________________________ d. Per la colazione sono indecisa fra il tè con le fette biscottate e il caffè con i biscotti. e. Sono sbucati improvvisamente dal cespuglio un bambino e un cane. ______________________ 7
f. Mi commuovono sempre queste storie strappalacrime. _______________________________ Soluzioni: a. il maltempo / b. metà dei presenti | metà / c. venti centimetri di neve | venti centimetri / d. io / e. un bambino e un cane / f. queste storie strappalacrime | queste storie. 10. Le frasi seguenti possono contenere errori di punteggiatura. Per ogni frase devi: dire se la punteggiatura è corretta (C) o no (N), togliere una virgola in modo che il risultato sia comunque una frase con punteggiatura corretta. (3 punti; 0,375 per ogni risposta esatta) a. È ormai chiaro,1 che per combattere i falsi serve un’alleanza,2 o almeno una comunione di intenti,3 tra marchi e consumatori. La punteggiatura è C N Posso/Devo togliere la virgola n. 1 2 3 b. La contraffazione ha conseguenze nefaste per tutti perché,1 innanzi tutto,2 è un business illegale gestito dalla criminalità organizzata,3 e in quanto tale danneggia il lavoro della parte onesta della filiera (dai produttori ai distributori ai commercianti) e toglie entrate fiscali allo Stato. La punteggiatura è C N Posso/Devo togliere la virgola n. 1 2 3 c. In secondo luogo,1 sui falsi non c’è alcun controllo,2 e i test effettuati sui prodotti sequestrati,3 mostrano gravi violazioni dei protocolli sulla tossicità di tessuti e metalli. La punteggiatura è C N Posso/Devo togliere la virgola n. 1 2 3 d. Internet ha reso ancora più facile la vita ai disonesti,1 ma la tecnologia, come quasi ogni cosa,2 ha sempre una doppia faccia: software di nuova generazione sono un’arma efficace per scovare i siti,3 che vendono prodotti contraffatti e farli chiudere quasi allo stesso ritmo con cui aprono. La punteggiatura è C N Posso/Devo togliere la virgola n. 1 2 3 [frasi rielaborate da Giulia Crivelli, “Arrivano i software cacciatori di falsi online”, Il Sole 24 ORE, 19 feb 2018] Soluzioni: a. N, 1 / b. C, 3 / c. N ,3 / d. N, 3 11. Il testo che segue contiene molti punti che spezzano la struttura del periodo (questa punteggiatura è detta “enfatica” e contraddistingue a volte la prosa giornalistica). Contrassegna (nell’elenco riportato sotto il brano) i 5 numeri che corrispondono alle posizioni in cui va inserita una virgola per riottenere periodi interi, come prescritto dalla punteggiatura tradizionale. (2 punti indivisibili) 8
È un piccolo dilemma che sembra non riuscire a trovare la soluzione.1 Più o meno come quello che domanda se sia nato prima l’uovo o la gallina.2 Quando si lavano i denti, bisogna bagnare lo spazzolino prima o dopo averci messo il dentifricio? Le teorie in merito sono tantissime e ognuno sembra voler dire la propria.3 Tanto che recentemente, in Inghilterra, la questione ha invaso una chat di Twitter scatenando un lungo dibattito.4 Tutto è nato da una domanda semplice e apparentemente innocente formulata da un utente.5 Ossia, se sia meglio bagnare lo spazzolino prima o dopo averci messo il dentifricio.6 Il quesito ha generato un fiume in piena di risposte e di teorie.7. Tanto la BBC quanto Metro UK hanno cercato di trovare una soluzione definitiva alla questione rivolgendosi agli esperti, ma nemmeno interrogando i professionisti del settore è stato possibile ottenere una risposta univoca.8 Pare dunque che tra le due tecniche non ce ne sia una migliore dell’altra.9 Perché ciò che conta davvero è spazzolare bene i denti.10 E farlo almeno due volte al giorno. [adattato da “Spazzolino: meglio bagnarlo prima o dopo il dentifricio?”, La Stampa, 2 mar 2018] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Soluzione: 1, 3, 5, 9, 10 12. Completa il testo scegliendo 8 parole fra le 16 proposte nella lista. Ogni parola della lista può essere usata solo una volta. Lista di parole tra cui scegliere: desolante, marmisti, funamboli, ciclo, giubilo, complesso, imminente, adiacente, budello, consolante, deplorarla, rivalutarla, scongiuro, bugigattolo, soverchiato, sovrimpresso. (3 punti; 0,375 per ogni risposta esatta) A definire il vasto _______________________1 architettonico del Camposanto Comunale di Ferrara come bello, come talmente bello da risultare addirittura _______________________ 2, c'è rischio anche da noi di far nascere in giro le solite risate, gli immancabili gesti di _______________________3 sempre pronti, in Italia, ad accogliere qualsiasi discorso che pensi di poter trattare della morte senza _______________________4 . Ciò nondimeno, una volta pervenuti in fondo a via Borso d'Este, che è un semplice _______________________5 di transito perfettamente rettilineo, con le botteghe dei _______________________6 e dei fiorai raccolte tutte all'inizio e al termine, e _______________________ 7 per quanto è lungo dai ricchi fogliami contrapposti di due grandi parchi privati, la veduta improvvisa della piazza della Certosa e dell' _______________________8 cimitero dà sempre, inutile negarlo, un'impressione lieta, quasi di festa. [Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi, 1956] Soluzione: 1. complesso / 2 consolante / 3. scongiuro / 4. deplorarla / 5. budello / 6. marmisti / 7. soverchiato / 8. adiacente 9
13. Leggi attentamente il brano, poi rispondi alla domanda riportata sotto. (1,5 punti) Tutto, nell'Odissea, sa di mare: il mare ora biancastro, ora schiumoso, ora grigio, ora scuro come il vino. Lo zefiro urla fresco, gonfia le vele, l'onda sbatte forte contro la chiglia: la bonaccia dura un mese, interminabile e funeraria: Poseidone spinge le nuvole, agita le acque, aizza i venti, che si scagliano selvaggiamente contro le navi e le zattere: nella tempesta, i marinai annegano miseramente; scagliato contro le scogliere, si salva un uomo solo, che afferra di slancio la roccia, vi si aggrappa con le mani, e si regge come un polipo piagato. Ci sono mostri, con dodici piedi e dodici teste; e si sente dovunque il profumo acutissimo e tenebroso degli abissi marini. Tutto rivela la vitalità, la complessità, la molteplicità, l'ironia, la perenne ed elusiva metamorfosi delle acque. [Pietro Citati, Elogio del pomodoro, 2011] L’espressione “elusiva metamorfosi” con quale delle seguenti può essere sostituita? a. ingannevole molteplicità b. sfuggente trasformazione c. ammiccante multiformità d. illusoria mutazione Soluzione: b (sfuggente trasformazione) 14. Scegli dalla lista la parola corrispondente a ciascuna definizione e scrivila nello spazio. (3 punti; 0,375 per ogni risposta esatta) 1 aizzare 2 ascetismo 3 cartello 4 discrepanza 5 emendare 6 fervido 7 fratturazione 8 fulgido 9 misticanza 10 difettare 11 polo 12 rintuzzare 13 svellere 14 svilire 15 volitivo 16 volubile 10
a. incostante negli affetti o nelle opinioni: _____________________________ b. sottovalutare, sminuire: _____________________________ c. accordo tra imprese per regolare la concorrenza: __________________________ d. incitare alla violenza, all’inseguimento: __________________________ e. privare di errori e imperfezioni: __________________ f. molto affettuoso o intenso: __________________________ g. rottura di un blocco roccioso con distacco delle parti: __________________________ h. modo di vivere solitario e austero; dedizione alla meditazione religiosa: __________________________ Soluzione: a. volubile (16) / b. svilire (14) / c. cartello (3) / d. aizzare (1) / e. emendare (5) / f. fervido (6) / g. fratturazione (7) / h. ascetismo (2) 15. Scegli le parole o le espressioni più adeguate per completare il testo. (2 punti; 0,5 per ogni risposta esatta) L’età della radio, dei film, del golf e dei balli era lontana anni luce da Hill Country e Johnson City, dove crebbe Lyndon Johnson. In questo contesto l’esperienza fondamentale della vita di Johnson fu il [fallimento / guasto]1 di suo padre Sam. Sam Johnson, politico apprezzato nell’assemblea statuale del Texas, dove servì per dieci anni come democratico populista, nei ruggenti anni Venti perse la sua battaglia come imprenditore agricolo, schiacciato dai debiti, per inseguire il sogno del prestigio del ranch di famiglia. Se Obama ha affrontato i sogni di suo padre, Lyndon Johnson ne ha vissuto gli incubi in modo ossessivo. La sua [reminiscenza / vocazione]2 politica fu un tentativo continuo di [estromettersi / distinguersi]3 dal padre, di uccidere il suo idealismo che non gli aveva portato un successo personale. Ai suoi amici adolescenti Lyndon diceva solo due frasi: «Ci vediamo a Washington», «Un giorno sarò presidente». Faceva a botte con chi non lo prendeva sul serio. La gente diceva che il padre, Sam, amava argomentare, mentre al figlio importava vincere, voleva vincere. «Sam voleva discutere, Lyndon voleva [surrogare / dominare]4». [adattato da Alessandro Aresu, “Lyndon Baines Johnson, una storia texana”, Limes, 2016] Soluzione: 1 fallimento / 2 vocazione / 3 distinguersi / 4 dominare 16. Scegli per ogni parola sottolineata il sinonimo più adeguato al contesto. (2 punti; 0,5 per ogni risposta esatta) Esistono verità extra-logiche1 [più che ovvie / non razionali], marginali, insospettabili. Riflettori improvvisi le portano alla ribalta. Pur così recondite, quasi interdette2 [proibite / stupefatte], il loro centro di verità 11
continua a brillare. Talvolta esse vengono colte3 [azzeccate / catturate] in un momento di fuga, afferrate come sulla scia fosforescente di una lucciola schiacciata. Accade pure che una seconda apparenza, nascosta dietro la prima, le raddoppi, le contraddica, le intrecci; finché traspare, di soppiatto, una luce venuta chi sa da dove; allora tutto intorno riverbera l’esultanza del momentaneo4 [fuggevole/avventizio] regalo. [Gianna Manzini, Ritratto in piedi, 1971] Soluzione: 1. non razionali / 2. proibite / 3. catturate / 4. fuggevole 17. Completa il testo scegliendo dalla lista le espressioni più adatte. Ciascuna espressione può essere usata al massimo una volta. Lista di espressioni: allora, come mai, e, e in più, ma, per cui, prima che, quando, se non, solo perché. (3 punti; 0,3 per ogni risposta esatta) Signori Giudici, vi metto qui per scritto quello che avrei detto volentieri in aula. Non sarà infatti facile ch'io possa venire a Roma perché sono da tempo malato. […] Verrò ora ai motivi_______________________1 ho sentito il dovere di scrivere la lettera incriminata. _______________________2 vi occorrerà prima sapere_______________________3 oltre che parroco io sia anche maestro. La mia è una parrocchia di montagna. _______________________4 ci arrivai c'era solo una scuola elementare. Cinque classi in un'aula sola. I ragazzi uscivano dalla quinta semianalfabeti e andavano a lavorare. Timidi e disprezzati. Decisi_______________________5 che avrei speso la mia vita di parroco per la loro elevazione civile_______________________6 non solo religiosa. Così da undici anni in qua, la più gran parte del mio ministero consiste in una scuola. Quelli che stanno in città usano meravigliarsi del suo orario. Dodici ore al giorno, 365 giorni l'anno. _______________________7 arrivassi io i ragazzi facevano lo stesso orario (_______________________8 tanta fatica) per procurare lana e cacio a quelli che stanno in città. Nessuno aveva da ridire. Ora che quell'orario glielo faccio fare a scuola dicono che li sacrifico. La questione appartiene a questo processo _______________________9 vi sarebbe difficile capire il mio modo di argomentare_______________________10 sapeste che i ragazzi vivono praticamente con me. Riceviamo le visite insieme. Leggiamo insieme: i libri, il giornale, la posta. Scriviamo insieme. [Lorenzo Milani, Lettera ai giudici, 1965] Soluzione: 1 per cui / 2 ma / 3 come mai / 4 quando / 5 allora / 6 e / 7 prima che / 8 e in più / 9 solo perché / 10 se non 12
18. Leggi l’articolo e poi indica se le affermazioni riportate più sotto sono correttamente derivabili dal testo (DER) oppure no (NO). (3 punti; 0,375 per ogni risposta esatta) L’idea è venuta loro in un momento di relax ma è nata da un’esigenza concreta: come sbarazzarsi delle montagne di mozziconi di sigaretta che si accumulavano nel loro alloggio di universitari, per di più fumatori accaniti? I posacenere stracolmi e la cenere sparsa per il pavimento hanno spinto tre ragazzi imperiesi, con l’aiuto di un loro coetaneo genovese, a pensare a un modo per liberarsi delle cicche, riciclandole. Come? Con la carbonizzazione idrotermale, tecnica di smaltimento ecocompatibile dei rifiuti organici. Attraverso un processo chimico, i mozziconi e la nicotina vengono trasformati in carbone, da cui si ricavano poi i pigmenti per le vernici. Così, da fantasia e genialità, è nata una start-up innovativa, la «Eco2Logic», registrata a giugno a Genova, che ha già ottenuto alcuni riconoscimenti: è risultata vincitrice della 5a edizione di Smart Cup Liguria 2017, concorso indetto dalla Regione, e poi ha partecipato al Premio nazionale dell’Innovazione a Napoli. Il Governo ha concesso un finanziamento iniziale e adesso i tre ragazzi, Fabio Corradi, Paolo Giusto e Thomas Virdis, tutti d’Imperia e tutti di 28 anni, a cui si è aggiunto il genovese Xavier Ferrari, di 29, stanno gettando le basi per il loro ingresso nell’affollato mondo dell’industria dello smaltimento dei rifiuti. Alle spalle hanno un proficuo percorso universitario: Fabio Corradi è laureato in Ingegneria biomedica, chimico industriale è Paolo Giusto, biotecnologo Thomas Virdis (questi ultimi due stanno seguendo un dottorato rispettivamente in Germania e Belgio), mentre esperto di design è Xavier Ferrari. Ora lo scoglio da superare è la ricerca di fondi per l’acquisto di macchinari necessari per la produzione di carbone. «Servono almeno settecentomila euro», fanno sapere, per nulla spaventati dall’impresa, ma anzi sollecitati ad andare avanti dai consensi e dai riconoscimenti ottenuti. Diverse aziende che potrebbero diventare presto loro partner li hanno contattati e ci sono buone probabilità che si arrivi a un contratto. Nel frattempo hanno maturato un abboccamento preventivo con Costa Crociere che dovrà eventualmente fornire la materia prima: su navi che ospitano migliaia di passeggeri i mozziconi di sigaretta, incubo degli addetti alle pulizie, non dovrebbero mancare. Le forniture non sono un problema. «Ma non ci sono solo i mozziconi – precisano i quattro –. Si potranno riciclare foglie, sfalci erbosi, ramaglie e altri scarti organici. L’obiettivo è quello di creare una realtà in grado di produrre quattromila tonnellate di carbone l’anno». [...] Che questi quattro ragazzi avessero le carte in regola per sfondare lo avevano già dimostrato in passato. Due tra loro avevano teorizzato una tecnica per recuperare l’oro impiegato per fabbricare i circuiti più delicati dei computer. 13
[Maurizio Vezzaro, “La start up che trasforma i mozziconi in carbone”, La Stampa, 1 mar 2018] a. La start-up dei giovani liguri ha partecipato a concorsi che oltrepassavano i confini regionali. DER NO b. Finora la Ecol2Logic non ha ricevuto alcun tipo di finanziamento. DER NO c. L’idea è di trasformare i mozziconi e la nicotina in carbone per riscaldamento. DER NO d. Stando alle previsioni di costo dei giovani della start-up, un milione di euro garantirebbe l’acquisto delle macchine per produrre il carbone. DER NO e. Uno dei problemi per la produzione del carbone potrebbe essere il rifornimento delle materie prime. DER NO f. La nicotina è una sostanza nociva. DER NO g. La tecnica per la trasformazione dei mozziconi in carbone è rispettosa dell’ambiente. DER NO h. La Eco2Logic ha già brevettato una tecnica per recuperare l’oro che si trova in alcuni circuiti del computer. DER NO Soluzione: a. DER / b. NO / c. NO / d. DER / e. NO / f. NO / g. DER / h. NO 19. Nel breve articolo che segue manca la parte introduttiva iniziale. Scegli quella appropriata fra le quattro elencate, in modo che l’articolo completo sia coeso e coerente. (1,5 punti) a. Per una volta i libri rimangono chiusi, e la natura viene studiata dal vivo, in prima persona e in modo coinvolgente: un nuovo progetto porta gli studenti nell’orto scolastico, e permette di “imparare osservando” attraverso un rapporto diretto con l’ambiente. b. L’educazione al movimento è la prima misura per scongiurare l’obesità infantile: un nuovo progetto porta le scolaresche fuori dall’aula e le impegna in lavori agricoli nell’orto scolastico, in modo da stimolare l’attività fisica finalizzandola al risultato gratificante del raccolto. 14
c. Il panino rimane a casa e sui tavoli del refettorio della mensa arrivano insalata e carote coltivate nell’orto della scuola: un nuovo progetto di educazione alimentare mette d’accordo i sostenitori del pasto domestico e i difensori della mensa. d. Più generazioni all’opera per la salvaguardia delle tradizioni alimentari: un nuovo progetto coinvolge gli studenti e le loro famiglie per trasmettere ai giovani i valori legati al mondo agricolo e alle tradizioni alimentari dei diversi Paesi del mondo. «Orto in condotta» è un progetto che prevede il coinvolgimento di bambini, insegnanti, genitori e nonni nella coltivazione di verdure e ortaggi nei cortili degli istituti. L’obiettivo è trasformare il momento della refezione in una tappa del percorso di apprendimento e la mensa in un’aula del gusto. Scommettere su una buona alimentazione significa investire sulla salute e sul futuro». Gli orti scolastici devono avere caratteristiche ben precise: sono vietati i prodotti geneticamente modificati, la coltivazione deve essere biologica o biodinamica e deve privilegiare i prodotti tipici del territorio che possono essere consumati durante l’anno scolastico. [Rielaborato da un articolo di Massimo Massenzio, Corriere Torino, 2 mar 2018] Soluzione: c 20. Associa a ciascun testo la fonte corrispondente. Vanno attribuite tutte le fonti. (2,5 punti; 0,5 per ogni risposta esatta) TESTO 1 Il compagno gli rende palla, ma un po’ troppo alta e troppo indietro: gli sta transitando dietro la schiena, all’altezza del numero 10. Allora si inarca come un ginnasta a corpo libero, senza cambiare passo né direzione, né tantomeno intenzione: semplicemente prolunga il movimento in cui era impegnato correndo. E così con il tacco colpisce il pallone che ha dietro e lo manda alto in avanti. Corre. Cinque passi di corsa ed è in area. Il pallone sta scendendo davanti a lui. Al sesto passo il pallone tocca terra, e lui completa il settimo passo toccando lievemente con una carezza del piede destro il pallone che ha appena cominciato a risalire sul rimbalzo e solamente dando una direzione – uno scopo, un senso – a quel movimento meccanico, sfrutta l'energia di salita della sfera utilizzandola in un pallonetto a sesto acuto che apre le bocche di tutti e il portiere avversario sorvolato dalla palla fa un salto inutile, così inutile che forse è un malcelato salto di gioia. Vedo il campione muoversi sul prato e tutti notiamo che non sembra un uomo veloce, sembra un uomo normale che quando corre è come se tutti gli altri rallentassero. Lo sentiamo parlare, lui francese, nella nostra lingua. E sono i suoi compagni italiani che poi sembra che parlino l’italiano con uno strano accento italiano. a. Articolo di quotidiano, 1907 b. Articolo di quotidiano, 1960 c. Articolo di quotidiano, 2015 d. Post su forum sportivo, 2015 e. Brano tratto da libro di racconti, 2000 Soluzione: e 15
TESTO 2 Visto che non sei il Padre Eterno, giudizi da te non ne accetto. Quindi lo "scandaloso" te lo tieni a casa tua. Io ho detto che se c'è il tocco , aggiungo anche lieve, è fallo. Ma caspiterina la chiave di valutazione sta nel possesso palla. La palla era del Viola, che poi l'allunga per evitare di farla prendere a qualcun altro. Se questo non la prende, a quel punto, se la fa cadere, compie un'"imprudenza", e si verifica una delle tre condizioni perché l' intervento sia da ritenersi falloso (imprudenza, negligenza, vigoria sproporzionata). L'arbitro viene informato dall'assistente di porta che c'è stato contatto (e in effetti sembra esserci ), quindi fischia. Tutto il resto sono storie, comprese le menate che ti fai tu. Studia il regolamento, ragionaci su, se ci riesci, e poi esprimiti, ma a ragion veduta. Ti farà bene, vedrai, sarà un'altra occasione per crescere e maturare. Buon Natale. a. Articolo di quotidiano, 1907 b. Articolo di quotidiano, 1960 c. Articolo di quotidiano, 2015 d. Post su forum sportivo, 2015 e. Brano tratto da libro di racconti, 2000 Soluzione: d TESTO 3 “Rispetto alle ultime partite quella di oggi è stata una delle migliori: abbiamo creato moltissimo, siamo stati un po’ imprecisi e sfortunati, ma abbiamo fatto una bella partita ed è un peccato non esser venuti via con un risultato positivo, anche se paradossalmente ne abbiamo guadagnati due sulla Lazio”. Parlando nell’intervista dopopartita, il tecnico della Juventus è dispiaciuto ma ovviamente non fa drammi per il ko nel derby della Mole. “Abbiamo sbagliato sul primo gol, ma una volta in vantaggio certe rogne ce le potevamo evitare”, sottolinea ancora il tecnico bianconero. “Bastava tenere la palla tra i difensori e non succedeva niente. Sul secondo gol c’è stato un cambio gioco, siamo andati in due a saltare di testa e abbiamo scatenato il due contro uno sulla destra, ma ai ragazzi non c’è nulla da rimproverare”. E aggiunge: “Non è una motivazione per il ko, ci sono invece dei momenti in cui è mancata la lettura della partita. Bastava avere pazienza, perché vincevamo noi e non capisco perché dovevamo cercare il secondo gol, abbiamo forzato due-tre palle che non dovevamo forzare”. a. Articolo di quotidiano, 1907 b. Articolo di quotidiano, 1960 c. Articolo di quotidiano, 2015 d. Post su forum sportivo, 2015 e. Brano tratto da libro di racconti, 2000 Soluzione: c TESTO 4 Il Torino costringe la Juventus al pareggio: 0 a 0. Tutte di colore granata le note liete della giornata. Come risultato, che lo zero a zero rappresenta indubbiamente un successo molto più per il Torino che non per la Juventus, e come andamento del giuoco, che maggiori e migliori sono state le occasioni da rete fatte maturare dai padroni di casa. A non parlare della qualità tecnica del giuoco, che, povera anzichenò da ambe le parti, ha visto nei granata una velocità nettamente superiore a quella dei bianconeri. Il pubblico ha preso l'incontro, nel suo complesso, come una occasione ed una dimostrazione di rivincita sui tempi di magra 16
attraversati ultimamente dalla società ed ha sostenuto dapprima ed osannato in seguito la squadra di casa con un vigore, una intensità ed un calore quali da tempo più non si notavano sui nostri campi di giuoco. V'erano, più o meno, trentamila persone nel recinto, e dall'applauso che accolse le squadre alla loro entrata sul terreno, nonché dallo sventolio delle bandiere e dei gagliardetti, si comprese chiaramente come più dei due terzi fossero simpatizzanti del Torino. a. Articolo di quotidiano, 1907 b. Articolo di quotidiano, 1960 c. Articolo di quotidiano, 2015 d. Post su forum sportivo, 2015 e. Brano tratto da libro di racconti, 2000 Soluzione: b TESTO 5 Non un gran pubblico, ma un bel pubblico assistette ieri alla prima eliminatoria pel Campionato nazionale di foot-ball al Campo sportivo ex-Motoveldromo. L'elemento femminile vi era elegantemente rappresentato; tutti gli appassionati di questo re dei giuochi all'aria aperta si erano poi dati convegno. Lotta accanita, emozionante; abilità indiscussa di ambedue le squadre, ma vittoria del F. C. Torino. La Juventus fu pari alle tradizioni: nel suo giuoco la vivacità e la correttezza non vennero mai meno. Avrebbe forse potuto vincere se avesse avuto una linea d'attacco un po' più pesante, e, specialmente, se non fosse stata ripetutamente sfortunata nei suoi assalti. Ben quattro volte fortissimi calci juventini….. non segnarono il..... goal per pochi centimetri: quattro volte infatti la palla batté sul palo della porta della Torino per ritornare…, ironicamente in giuoco. Il match fu interessante come pochi finora, e merita le nostre congratulazioni a tutti i giuocatori indistintamente. […] l'esito: 2 goals al F. C. Torino ed uno la Juventus. a. Articolo di quotidiano, 1907 b. Articolo di quotidiano, 1960 c. Articolo di quotidiano, 2015 d. Post su forum sportivo, 2015 e. Brano tratto da libro di racconti, 2000 Soluzione: a __ Riferimenti completi alle fonti: Testo 1: adattato da Dario Voltolini, 10, 2000 Testo 2: Miticoedgar, Post su forum, VecchiaSignora.com, 15 dic 2015 Testo 3: “Juventus, Allegri: ‘Abbiamo gestito male il vantaggio’'' La Repubblica, 26 apr 2015 Testo 4: adattato da Vittorio Pozzo, “Il Torino costringe la Juventus al pareggio: 0 a 0”, Stampa sera, 14 nov 1960 Testo 5: “I primi matches per il campionato italiano”, La Stampa, 14 gen 1907 17
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