Carta dei servizi Adozione Internazionale - (ultima revisione dicembre 2011) - Rete Speranza
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Carta dei servizi Adozione Internazionale (ultima revisione dicembre 2011)
L’adozione L’adozione è l’atto giuridico che stabilisce un rapporto di paternità e di maternità fra due adulti e un bambino non nato da loro. Adottare significa dare una famiglia ad un bambino che non l’ha più, indipendentemente dal luogo di origine e dal colore della sua pelle. Un bambino che cresce senza genitori corre il rischio di perdere la fiducia in se stesso, nella società e nelle sue istituzioni.
INDICE PERCHE’ UNA CARTA DEI SERVIZI PER L’ADOZIONE INTERNAZIONALE PRESENTAZIONE DI RETE SPERANZA ONLUS Chi siamo Cosa intendiamo per adozione Cosa significa adottare un bambino straniero I bambini di cui si occupa Rete Speranza Paesi esteri nei quali RETE SPERANZA è autorizzata ad operare Organizzazione adozioni internazionali Italia I referenti all’estero IMPEGNO DI SUSSIDIARIETÀ L’ASSISTENZA DI RETE SPERANZA METODOLOGIA DEL PERCORSO ADOTTIVO Informazione preliminare all’eventuale conferimento incarico Incontro informativo con gli aspiranti all’adozione Conferimento dell’incarico Preparazione della coppia Acquisizione della documentazione per la formazione del dossier Deposito del dossier all’estero: modalità e tempi Momento in cui occorre revocare la disponibilità all’adozione nazionale Iniziative per la gestione dei tempi dell’attesa Proposta di adozione e preparazione all’incontro con il bambino Preparazione alla partenza Assistenza all’estero e incontro con il bambino Le procedure Rientro in Italia Post-adozione COSTI IL TRATTAMENTO FISCALE CAMBIO ENTE PROCEDURE PER LA RESTITUZIONE O LA REVOCA DELL’INCARICO
PERCHE’ UNA CARTA DEI SERVIZI PER L’ADOZIONE INTERNAZIONALE RETE SPERANZA ONLUS ha redatto questa Carta dei Servizi per l’adozione internazionale allo scopo di informare con trasparenza coloro che si rivolgono all’ente per conoscerne le modalità operative nelle procedure di adozione internazionale, i progetti di sussidiarietà e cooperazione internazionale. RETE SPERANZA ONLUS, nel perseguire l’obiettivo di garantire ai minori il diritto ad una famiglia in cui crescere, opera nella trasparenza sempre garantendo la qualità del proprio lavoro sia per le procedure di adozione internazionale che nel lavoro in loco con progetti di cooperazione internazionale e di sussidiarietà all’adozione. Dopo una breve presentazione dell’associazione, della sua missione e dei principi secondo i quali opera, verranno elencate procedure, attività e servizi offerti alle coppie che si dichiarano disponibili all’adozione internazionale conferendo l’incarico a RETE SPERANZA ONLUS. PRESENTAZIONE DI RETE SPERANZA ONLUS Chi siamo Siamo un’associazione di ispirazione cristiana, libera, autonoma e aperta a tutti sorta per aiutare i minori del Brasile. Fondata in Italia nel 1988 ed eretta ONLUS nel 1989. Abbiamo ottenuto dal Governo italiano l’autorizzazione all’attività nelle procedure di adozione internazionale nel 1998. Tale autorizzazione è stata riconfermata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali e, attualmente, RETE SPERANZA ONLUS è iscritta all’albo degli enti autorizzati pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre 2000. Cosa intendiamo per adozione Quando RETE SPERANZA si costituì - negli anni ’80 - andò ad inserirsi in un contesto sociale in cui il rapporto genitore-figlio veniva concepito in gran parte sulla base del vincolo di sangue. L’adozione, che di per sé irrideva a tale vincolo, era considerata una sfida. L’adozione internazionale poi, mettendo in discussione anche il concetto o meglio il pregiudizio di razza, sembrava poco proponibile. Oggi ci sembra che la società abbia compreso ed accettato che il rapporto padre-figlio, madre-figlio non è a senso unico e non scaturisce con automatismo da un fatto biologico. È il “vivere per” e il “vivere con” che crea un rapporto pieno, autentico e naturale anche fra persone di cultura e razza diversa. Siamo persuasi che chiunque si occupi di adozione abbia il dovere di operare partendo dalle attese del minore e si debba sempre porre come suo intermediario, suo interprete e suo scudo. Ciò deve essere valido per noi e per gli operatori dei servizi sociali, per la coppia che si candida come genitore e per gli esperti che ne valutano il grado di maturità così come per i magistrati del Tribunale per i Minorenni che, in Camera di Consiglio, ne decretano o meno l’idoneità, così come per i politici che sono chiamati a legiferare. Come RETE SPERANZA quando parliamo di adozione partiamo dal bambino, il cui diritto riteniamo sempre preminente; e quando parliamo di adozione internazionale ci riferiamo soltanto a minori in reale situazione di abbandono, per i quali il bene insostituibile della famiglia non può in alcun modo essere recuperato nell’ambito della comunità di origine. Ne consegue che l’adozione internazionale, di cui facciamo esperienza da più di vent’anni, va intesa come uno degli strumenti disponibili e idonei per restituire ad un innocente, che ne è stato spogliato, il diritto ad avere un futuro, a crescere come persona, attraverso la disponibilità di due adulti che solo lui promuoverà un giorno padre e madre. La differenza di colore o di cultura, di latitudine o di longitudine non impedirà che un bambino nato in una qualsiasi parte del mondo divenga figlio di un uomo e di una donna che vivono agli antipodi. RETE SPERANZA quindi propone l’adozione internazionale in Italia come concreto riconoscimento dell’uguaglianza di tutti i bambini e del fondamentale diritto alla famiglia come ambiente insostituibile in cui si realizzano le condizioni necessarie per l’equilibrato sviluppo del minore. A quest’idea si collega un’affermazione di principio che ha avuto e mantiene una carica provocatoria: non è solo l’atto sessuale del concepimento, non è solo l’atto biologico della procreazione a stabilire il rapporto genitore-figlio, ma il vivere insieme nella reciproca quotidiana disponibilità. Per questi motivi, l’adesione a RETE SPERANZA non può prescindere da un’autentica disponibilità ad accogliere un bambino in situazione di abbandono senza discriminazioni o preclusioni circa il suo Paese di nascita o il colore della sua pelle.
Cosa significa adottare un bambino straniero In considerazione dei particolari aspetti e della complessità insita nell’adozione di un minore straniero, RETE SPERANZA cerca negli aspiranti genitori adottivi, oltre ad una reale disponibilità affettiva, una sensibilità e apertura tali da offrire la massima garanzia al minore che sarà loro affidato. Non bisogna infatti mai dimenticare né sottovalutare le difficoltà che il bambino straniero incontrerà per ambientarsi in una famiglia diversa da quella d’origine e dall’Istituto nel quale ha successivamente vissuto. Non sarà solo il bambino a doversi adattare a un “mondo nuovo”, ma anche i genitori dovranno adattarsi a lui e saper accettare la sua personalità, il suo carattere e la sua storia. L’adozione internazionale, suggerita esclusivamente da motivi ideologici, da terapia di coppia o in alternativa al bambino italiano che “non si trova”, può rappresentare una pericolosa avventura per il bambino e per la famiglia che lo accoglie se quest’ultima non sarà passata attraverso una profonda maturazione affettiva dei suoi componenti, che consenta di far diventare “figlio” un bambino che non è nato da loro e che non gli somiglia né nei tratti somatici, né nel colore della pelle. I bambini di cui si occupa RETE SPERANZA Sono bambini di età compresa tra gli 0 e i 13 anni - in molti casi fratelli - già dichiarati in situazione di abbandono e che vivono in Istituto. Attualmente l’autorizzazione della Commissione per le Adozioni Internazionali ci consente di operare in BRASILE e BIELORUSSIA. Ogni bambino ha la sua storia! Le cause che li hanno privati delle cure, del calore e dell’affetto delle loro famiglie sono molteplici. A provocare l’abbandono concorrono spesso l’illegittimità, la disgregazione familiare e sociale, alcuni effetti della povertà e dell’ignoranza; ma questi bambini hanno un destino comune: vivere in solitudine nella massa anonima di un orfanotrofio. L’abbandono e l’istituzionalizzazione, è ormai universalmente riconosciuto, rischiano di togliere al bambino la possibilità di sviluppare in modo armonioso tutte le sue potenzialità, favorendo l’insorgere di disturbi del comportamento e del carattere che possono sfociare in forme di asocialità e/o patologia psichica. Più grave ancora è la situazione dei bambini portatori di handicap (esiti di polio, sordità, cardiopatie) che possono essere curati con buoni risultati se inseriti in famiglia, ma che peggiorano notevolmente in assenza di cure. Paesi Esteri nei quali RETE SPERANZA è autorizzata ad operare RETE SPERANZA è autorizzata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali ad operare in Brasile e Bielorussia. Delibera 21/2000/AE/AUTCC del 11-10-2000: autorizzazione all’attività nelle procedure di adozione internazionale in Brasile. Delibera 11/2001/AE/EST/CC del 08-05-2001: autorizzazione all’attività nelle procedure di adozione internazionale in Bielorussia. Delibera 12/2010/AE/EST/TER del 19-01-2010: autorizzazione ambito territoriale macroaree B e C. Delibera 44/2010/AE/AUT/TER del 23-03-2010: autorizzazione ambito territoriale Regione Lazio. Organizzazione adozioni internazionali in Italia Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia (Intera macroarea B) Sede di riferimento: Via Vittorio Emanuele, 43 - 20814 Varedo (MB) Telefono: 0362/580510 Fax: 0362/573663 Responsabile sede: Donghi Letizia e-mail: sirot@tin.it www.retesperanza.org Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna (Intera macroarea C) Sede di riferimento: Via XX Settembre, 166 - 05100 Terni (TR) Telefono: 340/3322380 e-mail: stemipg@libero.it Responsabile sede: Ferraresi Michela Lazio (Macroarea D) sede di riferimento: Via XX Settembre, 166 - 05100 Terni (TR) Telefono: 340/3322380 e-mail: stemipg@libero.it Responsabile sede: Scipioni Clorinda I referenti all’estero Brasile: Rappresentante nazionale Alex Nunes de Almeida Bielorussia: Rappresentante nazionale Olga Ganja
Nei Paesi con i quali è autorizzata ad operare, RETE SPERANZA ha scelto di privilegiare il rapporto con l’Autorità Centrale e, previa verifica, con le istituzioni pubbliche o private che abbiano ottenuto un riconoscimento dalle proprie autorità locali, con i Ministeri e Dipartimenti Pubblici o con la Magistratura minorile. In ogni caso, l’attenzione di RETE SPERANZA è quella di aprire e mantenere rapporti con referenti istituzionali che possono fornire ogni tipo di garanzia rispetto alle condizioni di abbandono dei minori e alle procedure seguite per l’iter adottivo. Riguardo agli istituti che ospitano i bambini, si tratta di strutture il cui taglio organizzativo varia a seconda delle finalità e della metodologia d’intervento; sono comunque situazioni che, al di là di ogni sforzo profuso, spesso possono fornire scarso aiuto nell’organizzazione del tempo e delle attività dei minori, così come scarso può essere il riferimento personale e gli stimoli affettivi-educativi di cui, invece, i bambini necessitano. Il rapporto adulti-minori è sovente penalizzato dal numero inadeguato dei primi e, anche laddove risultasse sufficiente non riuscirebbe mai a dare qualitativamente quanto può dare una famiglia. IMPEGNO DI SUSSIDIARIETÀ RETE SPERANZA ONLUS, collabora all’estero con partner locali per la realizzazione di progetti di cooperazione secondo il principio di sussidiarietà, che considera l’adozione internazionale come l’ultima soluzione possibile per il minore dopo aver valutato tutte le possibilità di reinserimento nella famiglia di origine o allargata, oppure in adozione nazionale. Per questo i nostri progetti all’estero perseguono due obiettivi: con i corsi professionali aiutiamo le donne ed i ragazzi di basso reddito dando loro una formazione professionale e seguendoli nell’inserimento nel mondo del lavoro, e stiamo sviluppando un progetto rivolto in particolare a ragazzi adottabili ma grandi, quindi senza possibilità di essere inseriti nemmeno in una famiglia sostituta straniera, per garantire loro una formazione umana e professionale che li aiuti nell’ingresso nel mondo del lavoro una volta che dovranno lasciare l’istituto in cui hanno vissuto fino alla maggiore età. L’ASSISTENZA DI RETE SPERANZA L’assistenza che RETE SPERANZA è in grado di offrire si può così riassumere: • informazione sull’adozione internazionale e sulle procedure; • preparazione della coppia alle problematiche insite nell’adozione internazionale; • verifica delle concrete prospettive di adozione; • accompagnamento della coppia per tutto l’iter dell’adozione internazionale; • preparazione ed integrazione della documentazione predisposta dalla famiglia, spedizione del fascicolo nel Paese d’origine del bambino tramite corriere aereo, traduzioni e traduzioni giurate; • organizzazione del viaggio; • informazioni sul Paese, sulle procedure, sugli adempimenti burocratici da assolvere; • assistenza all’estero; • informazioni su tutto l’iter relativo alla pratica d’adozione prima e dopo l’arrivo del bambino in Italia; • attività di sostegno alle famiglie nel periodo dell’attesa e dopo l’adozione. METODOLOGIA DEL PERCORSO ADOTTIVO Informazione preliminare all’eventuale conferimento incarico Il primo contatto avviene telefonicamente o via e-mail: alle coppie interessate (con o senza decreto di idoneità) che contattano RETE SPERANZA vengono fornite le prime informazioni riguardo l’attività relativa all’adozione internazionale, con riguardo ai Paesi al momento operativi. Incontro informativo con gli aspiranti all’adozione Per le coppie interessate ad approfondire l’informazione vengono fissati incontri di conoscenza presso la sede territorialmente competente. I Responsabili delle sedi incontrano le coppie singolarmente arricchendo le informazioni fornite al primo contatto ed analizzando con loro la relazione dei Servizi ed i termini del Decreto di idoneità, con particolare attenzione agli eventuali limiti indicati al fine di verificare l’effettiva possibilità di intraprendere il percorso adottivo con RETE SPERANZA. Conferimento dell’incarico Il conferimento dell’incarico viene accettato esclusivamente dopo l’incontro della coppia con i responsabili della sede competente e l’approfondimento da parte dell’equipe adozioni del contenuto della relazione dei Servizi che ha portato all’emissione del Decreto di idoneità; se necessario la coppia verrà convocata per un incontro con la psicologa e il responsabile dell’equipe adozioni per entrare nello specifico delle peculiarità della coppia Il conferimento dell’incarico comporta l’inizio operativo dell’iter adottivo e, quindi, il vincolo ad operare esclusivamente con RETE SPERANZA che provvederà ad inoltrare comunicazione del conferimento dell’incarico alla Commissione per le Adozioni Internazionali, al Tribunale ed ai Servizi di competenza.
Preparazione della coppia Le coppie che hanno conferito incarico a RETE SPERANZA oltre a partecipare ai percorsi definiti più sotto, dovranno, a seguito del deposito del dossier presso l’autorità straniera e dell’abilitazione della coppia, partecipare ad un corso formativo della durata di un week-end alla presenza della psicologa e di uno o più collaboratori dell’equipe adozioni. Il gruppo è formato da un numero di 8/10 coppie e la formazione avviene tramite lavoro attivo, role-playing, simulazioni, stimoli ed attività in sottogruppi. Acquisizione della documentazione per la formazione del dossier Dopo aver verificato che l’effettiva disponibilità della coppia possa rispondere alle esigenze dei minori adottabili nei paesi in cui RETE SPERANZA opera, vengono fornite alla coppia tutte le informazioni necessarie per la produzione della documentazione da inviare all’estero, dal responsabile della sede che fornisce un dettagliato elenco dei documenti che debbono essere approntati con tutte le istruzioni per una corretta predisposizione del dossier, restando a disposizione per qualsiasi chiarimento necessario. La coppia s’impegna a consegnare il dossier dei documenti conforme a quanto richiesto entro 90 giorni dalla consegna dell’elenco da parte del responsabile. Una volta pronto il dossier dei documenti, la coppia fissa con il responsabile della sede competente un incontro per un primo controllo dei documenti che verranno inviati alla sede centrale per la verifica definitiva e l’invio all’autorità straniera del dossier completo e conforme a quanto richiesto. Deposito del dossier all’estero: modalità e tempi Il dossier verrà inviato al referente all’estero che provvederà alla traduzione di tutti documenti in lingua straniera ed all’inoltro alle competenti Autorità Straniere entro e non oltre 90 gg. lavorativi dal suo completamento. Momento in cui occorre revocare la disponibilità all’adozione nazionale Al fine di evitare spiacevoli sovrapposizioni di abbinamenti, si richiede di ritirare la disponibilità all’adozione nazionale, dopo 6 mesi dall’approvazione della documentazione da parte della Ceja di Curitiba, per il Brasile. In caso di convocazione da parte del Tribunale dei Minorenni la coppia è tenuta ad informare RETE SPERANZA prima di recarsi presso il Tribunale, in quanto potrebbe esserci già una proposta di abbinamento da parte delle Autorità straniere non ancora comunicata alla coppia perché in attesa di verifiche sulla documentazione e sullo stato di salute del minore. Iniziative per la gestione dei tempi dell’attesa Dare una risposta a chi ci chiede quanto durerà l’attesa per arrivare all’adozione è estremamente difficile. Compito dell’ente, al di là della risposta doverosa ma per forza di cose imprecisa, è rispondere alla necessità di un accompagnamento durante tutto il tempo dell’attesa, tempo di fondamentale importanza e di forte valenza anche formativa per sostenere la coppia nel passaggio indispensabile dal bambino (o bambini) desiderato e cercato al bambino straniero che entrerà concretamente a far parte della nuova famiglia. Per questo, pur comprendendo l’ansia delle coppie è nostro dovere ricordare che l’adozione internazionale richiede tutta una serie di procedure ed un iter burocratico complesso, con tappe da rispettare che hanno tempi non sempre quantificabili; possiamo comunque stimare il tempo medio per la concretizzazione dell’adozione in Brasile in 24/30 mesi. Il nostro impegno è di affiancarci alle coppie perché possano prepararsi all’adozione internazionale vivendo il tempo dell’attesa come occasione di riflessione e trasformazione in vista della migliore accoglienza possibile per il bambino che arriverà. Per questo riteniamo indispensabile che la coppia sia consapevole del lavoro che dovrà fare per rielaborare l’immagine del bambino che incontrano inizialmente nella loro fantasia affinché si crei lo spazio, emotivo prima che fisico, per quel bambino particolare ed unico che entrerà a far parte della nuova famiglia. I percorsi di formazione/sostegno per le coppie in attesa di adozione internazionale con RETE SPERANZA comprendono cicli di serate informative, incontri conviviali, momenti di confronto e condivisione con coppie che hanno già adottato, feste, e sono programmati dall’equipe adozioni che propone una serie di tematiche che vengono di anno in anno modificate ed arricchite grazie anche agli stimoli ed alle indicazioni che riceviamo proprio dalle coppie coinvolte. La proposta formativa prevede per ogni coppia che conferisce incarico a RETE SPERANZA un percorso-attesa di due anni (indicativamente il tempo d’attesa medio). Proposta di adozione e preparazione all’incontro con il bambino La proposta di adozione avverrà, tenendo conto delle indicazioni contenute nel decreto di idoneità e di quelle espresse dai professionisti che hanno gestito il corso di preparazione, mediante colloquio con i responsabili adozioni che forniranno tutte le informazioni, in possesso dell’ente, riguardanti il/i minore/i. In questa sede verranno valutate, unitamente alla coppia, le possibili difficoltà che potrebbero insorgere conseguentemente alla storia pregressa del/i minore/i. Si precisa che: • la coppia è tenuta ad accettare l’abbinamento proposto nel caso in cui esso rientri nell’intervallo di età individuato in fase di presentazione del dossier dei documenti e rispetti le disponibilità sottoscritte dalla coppia. • il rifiuto immotivato dell’abbinamento di uno o più minori, che rispecchino i criteri definiti con la coppia, sarà motivo di segnalazione alla Commissione per le Adozioni Internazionali e della restituzione dell’incarico. • nell’ipotesi che l’Autorità straniera proponga abbinamenti di più minori fratelli a diverse coppie adottive e che tale proposta venga accettata dagli interessati, i medesimi si dovranno impegnare a mantenere contatti tra i fratelli. • RETE SPERANZA non si assume responsabilità per eventuali patologie del minore (fisiche, psicologiche o psichiatriche) non segnalate al momento dell’abbinamento. Nell’ipotesi di minori con patologie, l’eventuale non accettazione della proposta di abbinamento non sarà considerata come rifiuto; verrà invece restituito l’incarico qualora la coppia non portasse a termine l’adozione dopo aver accettato
l’abbinamento. Preparazione alla partenza Prima della partenza le coppie parteciperanno ad un incontro presso la sede centrale con il responsabile adozioni che rinnoverà le informazioni sull’iter adottivo del paese estero, sulla logistica, ivi compresa quella inerente ai voli aerei A/R, e sull’assistenza che sarà fornita dall’organizzazione all’estero. Assistenza all’estero e incontro con il bambino RETE SPERANZA con i propri referenti garantisce il seguente sostegno alle coppie adottive: • rappresentare legalmente la coppia davanti alle Autorità, espletando le pratiche burocratiche e legislative e presentando il fascicolo per l’istanza di adozione internazionale • accogliere dalle istituzioni preposte la proposta di abbinamento • richiedere, se necessario e possibile, approfondimenti clinici e quant’altro indispensabile per accertare lo stato di salute del/i minore/i • organizzare gli eventuali trasferimenti interni • coordinare ed accompagnare la coppia all’incontro con il/i minore/i • sostenere la coppia nell’avvicinamento al/i minore/i • organizzare un’assistenza appropriata per fronteggiare eventuali momenti di crisi, ivi compresa la possibilità di effettuare esami, visite e trattamenti medici, sempre sotto la supervisione del referente all’estero che dovrà essere puntualmente informato delle richieste della coppia in tal senso • accompagnare la coppia agli incontri istituzionali ai quali sarà convocata dalle Autorità • produrre la documentazione necessaria da inoltrare alla Commissione per le Adozioni Internazionali per il rilascio dell’Autorizzazione all’Ingresso del/i minore/i • accompagnare la coppia presso la Rappresentanza italiana all’estero per lo svolgimento delle pratiche conclusive per il rientro in Italia Resta inteso che durante il soggiorno all’estero la coppia, avendo conferito l’incarico per la procedura di adozione internazionale a RETE SPERANZA, è tenuta ad informare preventivamente il referente all’estero di qualsiasi azione intenda intraprendere nei confronti del/i bambino/i che, per tutto il periodo di convivenza all’estero, non sono ancora figli ma sono stati loro affidati dall’autorità straniera. Le indicazioni date di volta in volta del referente, in pieno accordo con RETE SPERANZA e nel rispetto delle norme e delle indicazioni dell’autorità straniera, devono essere rispettate dalla coppia per la corretta prosecuzione dell’iter adottivo. Le procedure BRASILE Tempo di permanenza: 40/45 giorni Alloggiamento: in alloggi a Curitiba di proprietà di RETE SPERANZA, anche se il Tribunale di competenza è situato a 500/600 Km di distanza dalla capitale. Non è mai previsto l’utilizzo di strutture alberghiere. Costi: la pratica dell’adozione non prevede nessun costo. Nessun avvocato/procuratore interviene nelle nostre pratiche di adozione. I costi sono, invece, da attribuire alle spese dirette. L’intera operazione raggiunge la quota indicativa di 13.000/14.000 Euro, così suddivisa: quota per traduzione documenti (da italiano a portoghese poi da portoghese a italiano, e infine per le relazioni semestrali durante il primo periodo di inserimento in Italia, come richiesto dall’autorità straniera), quota per affitto delle nostre strutture, quota per biglietti aerei, quota per spese di gestione dell’ente, quota per gli incaricati di RETE SPERANZA in Brasile e, infine, quota di partecipazione per i corsi formativi in Italia. Documentazione: la documentazione da presentare per essere approvata dalla C.E.J.A. (Commissione Statale Giudiziaria per Adozioni) in Brasile, è composta da: certificato di idoneità e relazione psico-sociale rilasciate dal tribunale italiano, domanda di iscrizione alla C.E.J.A., certificato di buona salute psico-fisica, certificato di matrimonio, certificato penale (solo casellario giudiziario), copia autenticata dei passaporti, certificato di stato famiglia (solo se ci sono figli), scheda illustrativa della coppia, una serie di fotografie della coppia e dell’abitazione, un album fotografico di presentazione al bambino che gli verrà consegnato ad abbinamento concluso, prima dell’arrivo dei genitori dall’Italia. BIELORUSSIA Alla fine del 2004, la Bielorussia ha sospeso le adozioni internazionali annullando tutti i certificati di adottabilità già emessi per minori bielorussi. Da allora vengono richiesti direttamente dal Ministero bielorusso i documenti necessari per riaprire pratiche di adozioni nominali presentate dalle coppie italiane in carico agli enti autorizzati prima del blocco.
Quindi, attualmente e fino a nuova comunicazione, RETE SPERANZA non accetta conferimenti d’incarico per l’adozione di minori bielorussi. Rientro in Italia I responsabili adozioni, che sono rimasti in collegamento telefonico/informatico con la coppia e con il referente estero durante l’iter adottivo, provvedono a raccogliere le eventuali osservazioni e, quando necessario, concordano con la psicologa un immediato sostegno, anche in collaborazione con i Servizi. Post-adozione RETE SPERANZA, al fine di ottemperare tassativamente nei tempi e nelle modalità concordate con le Autorità straniere, comunica (contestualmente all’invio della richiesta di autorizzazione all’ingresso della famiglia in Italia alla Commissione Adozioni Internazionali di Roma) alla coppia ed ai Servizi Sociali competenti territorialmente le scadenze fissate per la consegna delle relazioni e del materiale necessario alla formazione dei dossier richiesti dall’Autorità straniera. Dopo circa 3 o 4 mesi dal rientro in Italia la coppia verrà convocata ad un incontro con l’equipe adozioni e gli psicologi presso la sede di riferimento per un aggiornamento sul percorso della famiglia e per fissare una visita domiciliare dell’equipe adozioni. Per la formazione dei dossier post-adozione verranno utilizzate, se disponibili, le relazione redatte dai Servizi Sociali, altrimenti la coppia concorderà con i professionisti presso le sedi di RETE SPERANZA un percorso per la stesura degli aggiornamenti richiesti dall’autorità straniera. Dato che siamo convinti dell’importanza di proseguire il percorso formativo anche dopo l’adozione, programmiamo per le coppie che già hanno adottato un percorso post-adozione di due anni (periodo per il quale l’autorità straniera richiede relazioni sull’inserimento del minore in famiglia) nel corso del quale continuano i cicli di serate informative, incontri conviviali, momenti di confronto e condivisione con coppie che sono in attesa di adozione, feste. Gli argomenti di questi incontri, programmati dall’equipe adozioni vengono concordati di anno in anno con le coppie coinvolte anche in base alle diverse esigenze e richieste. COSTI - Costi Italia Al momento del conferimento dell’incarico la coppia dovrà versare € 1.000,00 (mille,00 euro) Nell’importo sono comprese le seguenti spese: • tutti gli incontri formativi organizzati da RETE SPERANZA nel corso dell’iter adottivo, per i primi due anni dal conferimento d’incarico e per i primi due anni dopo il rientro in Italia. • spese segreteria e/o di gestione RETE SPERANZA • il costo della spedizione e traduzione della documentazione iniziale Nell’importo non sono comprese le seguenti spese: • eventuali incontri con la psicologa richiesti dalla coppia o ulteriori relazioni psicologiche integrative • spese per le legalizzazioni dei documenti • ulteriori spese di spedizione dei documenti non ricomprese in quelle necessarie alla formazione del fascicolo in Italia COSTI - Costi estero Al momento della partenza la coppia dovrà versare l’importo totale previsto. Nella quota sono comprese: • spese per l referente all’estero • spese per l’interprete • spese per l’accompagnatore • spese di viaggio e soggiorno • spese di autentica dei documenti richieste nel Paese d’origine del minore • spese di traduzione della documentazione • spese per passaporto, visti ecc. Nell’importo non sono comprese: • spese per trasferimenti • spese di mantenimento del/dei minori ove richieste dal Paese d’origine • spese per accertamenti medici ed esami clinici • spese per l’interprete se utilizzato fuori dai momenti istituzionali Gli importi relativi ai Costi Italia e ai Costi Estero restano invariati nel caso si proceda all’adozione di due o più minori contemporaneamente. Costi post–adozione Prima della partenza dovranno essere anticipate le spese inerenti l’invio e la traduzione dei dossier post-adozione che comprendono le relazioni post-adozione ed il Decreto di trascrizione del provvedimento straniero, richieste dai Paesi d’origine dei minori come da impegno assunto con le Autorità Straniere. Brasile: 4 relazioni a cadenza semestrale per i due anni successivi all’adozione. Bielorussia: 5 relazioni annuali per i cinque anni successivi all’adozione. Il costo di 150,00 € per ogni dossier, è relativo all’invio, alla traduzione ed al deposito presso l’autorità straniera dei dossier. Se fosse necessario avvalersi del lavoro degli psicologi che collaborano con Rete Speranza, in mancanza di relazioni stese dagli operatori dei Servizi Sociali, il costo
dipenderà dal percorso stabilito di volta in volta a seconda delle esigenze della coppia. IL TRATTAMENTO FISCALE Tra le novità introdotte dalla nuova legge 476/98, è anche previsto che il 50% delle spese sostenute dai genitori adottivi per l’espletamento della procedura d’adozione possa essere dedotto dalla dichiarazione dei redditi. La normativa fiscale in materia di oneri deducibili derivanti dall’espletamento delle procedure per l’adozione internazionale è contenuta nell’articolo 10 comma 1 lettera I bis del T.U.I.R. così come modificato dall’art. 4 della legge 476/98. L’articolo 31 comma 3 della citata legge, prevede che sia l’Ente Autorizzato a dover certificare nell’ammontare complessivo tali spese. Al fine di poter rendere più semplice il lavoro di certificazione e nel contempo offrire un’adeguata assistenza, è fondamentale custodire gli originali dei giustificativi di tutte le spese sostenute. Per quanto riguarda le ricevute d’avvenuto pagamento, RETE SPERANZA emetterà esclusivamente quelle riguardanti gli importi direttamente bonificati all’associazione. Le spese che la famiglia dovrà affrontare nel corso dell’adozione internazionale potranno essere asseverate da RETE SPERANZA esclusivamente dietro presentazione di giustificativi di spesa che dovranno essere rimessi entro e non oltre 40 gg. dal rientro in Italia. CAMBIO ENTE La coppia che intenda conferire incarico a RETE SPERANZA a seguito di revoca di precedente conferimento ad altro ente, dovrà, documentare e l’avvenuta revoca dimostrando di aver reso edotti l’ente di provenienza, la Commissione per le Adozioni Internazionali, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi di competenza. PROCEDURE PER LA RESTITUZIONE O LA REVOCA DELL’INCARICO La coppia che intenda formalizzare la revoca dell’incarico dovrà far pervenire detta volontà in forma scritta a mezzo raccomandata A.R. provvedendo ad informare contemporaneamente la Commissione per le Adozioni Internazionali, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi di competenza. Alla coppia è vietato prendere contatti diretti, epistolari o telefonici, o tramite intermediari, con i referenti esteri e/o le Autorità straniere allo scopo di interferire nella pratica adottiva. L’eventuale inosservanza comporterà la segnalazione alla Commissione per le Adozioni Internazionali e la restituzione dell’incarico. Per un approfondimento delle tematiche legate all’adozione, la coppia si impegna a: • partecipare al corso di formazione • partecipare a tutti gli incontri, conferenze, riunioni di gruppo, organizzate da RETE SPERANZA a scopo informativo e formativo per l’adozione sino al termine dell’iter adottivo. L’inosservanze delle citate indicazioni potrà essere causa di restituzione dell’incarico. Il rifiuto dell’abbinamento di uno o più minori, che rispecchino i criteri definiti con la coppia, sarà motivo di segnalazione alla Commissione per le Adozioni Internazionali e della restituzione dell’incarico. Qualora la coppia non portasse a termine l’adozione dopo aver accettato l’abbinamento verrà restituito l’incarico.
Puoi anche leggere