Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota

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Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
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                                    Cantieri

                                                                           fre
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    Numero realizzato in collaborazione con

             Tutti in
pista?
Cantieri d’alta quota magazine | anno IV - n. 7 | aprile 2016   segnidartosedizioni
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
Sommario
                                          Editoriale
                                          Cari amici della montagna,
                                          dopo il positivo riscontro dello scorso nu-
                                                                                                 alle tendenze dell'industria turistica. Basti
                                                                                                 pensare, ad esempio, che in Svizzera già
                                          mero di questo Magazine, dedicato alla fi-             da anni si cerca di capire come vendere
3   Il modello è cambiato,                gura dei rifugisti, Cantieri d'alta quota in-          la montagna invernale orfana della neve.
    facciamocene una ragione              tende consolidare la collaborazione con                L'occasione della pubblicazione è data
    Enrico Camanni                        la rivista mensile Dislivelli.eu pubblican-            ancora una volta dalla presentazione de-
                                          do, nel corso dell'anno, due numeri spe-               gli esiti del corso di Architettura e Com-
5   Cambia il clima... culturale
                                          ciali in co-produzione. L'obiettivo è quel-            posizione architettonica dell'Università di
    Maria Anna Bertolino
                                          lo di allargare le vedute sul mondo della              Trento che, sempre sotto la fattiva egida
6   Francia: gatti delle nevi con GPS     montagna in tutte le sue implicazioni con              di Accademia della Montagna del Tren-
    Carlo Carmagnola                      l'ambiente costruito e con i segni dell'an-            tino, quest'anno è stato dedicato alla ri-
                                          tropizzazione. Allargare dunque progres-               configurazione dello chalet dello Spinale,
8   Piccole stazioni invernali            sivamente lo sguardo dai rifugi e bivac-               nel comprensorio sciistico di Madonna di
    virtuose crescono
                                          chi a qualsiasi presenza edilizia in quota             Campiglio. I lavori degli studenti sono stati
    Giorgio Daidola
                                          e alle sue implicazioni economiche, sociali            compendiati in una mostra itinerante pre-
10 Toh, lo slittino in Sud Tirolo!        e culturali. Uno sguardo che dev'essere                sentata in anteprima alla 64° edizione del
   Andrea Omizzolo                        necessariamente critico, ovvero distac-                Trento Film Festival.
                                          cato, al fine di valutare le ragioni, l'utilità,       Buona lettura!
11 L'alternativa c'è: 3 casi piemontesi   i pro e i contro che riguardano qualsiasi
   di offerta sciistica «artigianale»
                                          intervento o cantiere. Non vorremmo in-
   Simone Bobbio
                                          fatti essere fraintesi, a partire dalla nostra
13 Lo sci istintivo dei Montagnard        denominazione: per noi “cantiere” va in-
   Daria Rabbia                           teso in un'accezione ampia di “laborato-
                                          rio” e “spazio di riflessione” interno a prati-
14 Aree di partenza degli impianti:       che che si auspicano buone e che magari
   proposte di riqualificazione
                                          implicano forme di gestione del territorio
   Vincenzo Cribari, Giorgio Tecilla
                                          votate alla completa preservazione di una
16 Architetture sperimentali,             condizione naturale.
   ieri e oggi                            Ecco perchè in questo primo numero
   Stefano Girodo, Roberto Dini           speciale c'interroghiamo sul futuro del-
                                          le stazioni sciistiche (funivie escluse, cui             Luca Gibello
20 Chalet FIAT, 24 temi per il domani                                                              Nato a Biella (1970) e residente a Torino,
                                          dedicheremo un successivo approfondi-
   Riccardo Giacomelli                                                                             dove si è laureato al Politecnico nel 1996.
                                          mento), in relazione ai mutamenti climatici              Storico dell'architettura e giornalista, è di-
                                          e della cultura turistica. E lo facciamo non             rettore de “Il Giornale dell'Architettura” non-
                                          solo guardando agli aspetti architettonici               chè fondatore e presidente di Cantieri d'alta
                                                                                                   quota ma, soprattutto, appassionato alpini-
                                          ma appoggiandoci allo sguardo di Disli-
                                                                                                   sta (dilettante)
                                          velli, attento alla fenomenologia sociale e
     Pubblicazione realizzata
     con il contributo di:

                                                    Cantieri
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                                           Rivista free press                                Editore                   Grafica
                                           Anno 4 - N.7                                      segnidartos® edizioni     e impaginazione
                                           Aprile 2016                                                                 Giorgio Masserano
                                                                                             Direttore
                                           Sede                                              responsabile              Immagine di copertina
                                           Associazione Cantieri d’alta quota                Luca Gibello              Sciatore solitario
                                           viale Cesare Battisti, 21 - 13900 Biella          Redazione                 sulla pista del Ventina
                                           T +39 015 3700719                                 Roberto Dini              a Cervinia. (Foto
                                           www.cantieridaltaquota.eu                         Stefano Girodo            Stefano Girodo)
                                           redazione@cantieridaltaquota.eu                   Marcello Lubian
                                           facebook: cantieri d’alta quota                   Giorgio Masserano
                                                                                             Carlo Olivero
                                           ISSN 2420-9260
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Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
Il modello è cambiato,
facciamocene una ragione
Di tutte le ipotesi possibili sul turismo alpino una sola è certa:
si salverà chi ha protetto l’ambiente e il territorio, affiancando
il bene naturale con il dono dell’accoglienza, della socialità e

A
della vivacità culturale
tutt’oggi manca una storia del turismo alpino e si continua a vive-       considerato un paria rispetto allo sciatore firmato, oggi è il libero
re di immagini consolidate, false convinzioni e luoghi comuni. Per        escursionista che va dove vuole a costo e impatto zero.
capirci di più bisogna andare indietro di almeno duecento anni,           Al di là delle contingenze climatiche ed economiche, che costrin-
per scoprire che in due secoli il turismo ha rivoltato la montagna        geranno gli amministratori e i contribuenti a investire capitali sem-
dal punto di vista fisico e culturale, con un processo tutt’altro         pre maggiori per mantenere l’industria artificiale dello sci, si profi-
che lineare. Dalla scoperta pionieristica dell’Ottocento, spesso          la un’evidente diversificazione dei gusti e delle attitudini di chi va
intrecciata con l’alpinismo, si è passati alle elitarie villeggiature     in montagna in inverno e in estate. Non c’è più il turismo alpino, ci
del primo Novecento, agli attendamenti popolari del Ventennio,            sono molti turismi che talvolta convivono, altre volte confliggono,
alle prime stazioni moderne e alla diffusio-
ne dello sci, il rivoluzionario attrezzo che
rovesciando il paradigma della montagna
tradizionale (il pendio diventa fonte di pia-
cere!) anticipa il turismo di massa degli
anni sessanta e settanta.
Il modello è entrato in crisi alla fine del No-
vecento e dopo il rovente 2003 è cambia-
to il mondo, anche se fatichiamo a racca-
pezzarci. Innanzi tutto è cambiata la mon-
tagna dello sci: con il riscaldamento glo-
bale non promette più la neve alle medie
quote e richiede ovunque l’uso dei canno-
ni. Da almeno quindici anni, in Svizzera e
in Austria, gli esperti prevedono che sotto
i 1500 metri lo sci scomparirà e adesso
la verità è sotto gli occhi di tutti. Le Alpi
hanno mutato paesaggio e colori, con l’a-
vanzata della vegetazione e la ritirata della      Rifugio Casa Canada in val Noce, Torino (foto archivio Casa Canada)
neve. Dilaga il verde e scompare il bianco.
Oggi lo sci è al 90% un’industria artificiale, appesa più che mai al      altre volte ancora s’ignorano. La monocultura turistica non solo
consumo energetico e alle risorse idriche. Inoltre lo sci di discesa      non paga più, ma diventa un grave handicap quando acconten-
è una disciplina “sintetica”, nel senso che ogni suo ingrediente è        ta un’unica categoria di utenti allontanando gli altri. Le stazioni
il risultato di un processo di sintesi teso a ottimizzare e omologa-      capaci di futuro sono quelle che non hanno annullato la vocazio-
re il prodotto, con risultati uguali e certi per ogni praticante: neve    ne alpina e alpinistica in favore del turismo di massa, salvaguar-
programmata, piste larghe e lisce come autostrade, impianti ra-           dando l’ambiente, il silenzio, l’«identità» storica e le occasioni di
pidissimi che annullano i tempi d’attesa, attrezzi sciancrati che         esperienza estetica e ricreativa per i loro ospiti: dall’escursioni-
garantiscono il raggio di curva. Lo spazio per l’invenzione perso-        smo allo sci di fondo, dalle bellezze architettoniche alle figurazio-
nale è ridottissimo e l’emozione è pianificata; prendere o lasciare.      ni artistiche, dalla cucina a ogni forma di cultura. Il turista con-
C’è chi lascia, e sono in tanti, e non solo per i costi sempre più        temporaneo ha sempre più bisogno di essere guidato da mano
alti dei biglietti giornalieri e stagionali. Spesso si lascia per ritro-  esperta ed è sempre più riluttante all’intruppamento. Si riducono
vare quel minimo sindacale di avventura che lo sci di pista non           le differenze culturali tra chi abita la montagna e chi la frequenta,
permette più, avvicinandosi a discipline storiche come lo scialpi-        aumentano le competenze, i gusti, le stravaganze, anche le de-
nismo o a pratiche ritrovate come le ciaspole. Una volta chi sa-          vianze. Il modello turistico è sempre più complesso e solo quei
liva in neve fresca con le racchette da neve o le pelli di foca era       luoghi e quegli operatori che hanno mantenuto un buon margine
                                                                                                                                                    3
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
B&B La Peiro Douco in val Chisone, Torino
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 di manovra possono competere con le sfi-       l’ambiente e il territorio, affiancando il
 de e le incognite del futuro.                  bene naturale con il dono dell’accoglien-
 Nessuno sa come andrà a finire, anche          za, della socialità e della vivacità culturale.
 se è prevedibile che le Alpi, cintura verde    I recinti e i condomini non hanno futuro,          Enrico Camanni
 dell’Europa, saranno sempre più frequen-       ma neppure la meccanizzazione esaspe-              Torinese (1957), ha fatto studi di storia ed
                                                                                                   è approdato al giornalismo attraverso l’al-
 tate per ragioni climatiche, economiche        rata, il dominio dell’automobile e la mon-         pinismo. Ha scritto molti libri e fondato due
 ed ecologiche. Di tutte le ipotesi possibili   tagna travestita da città. Il modello è cam-       riviste: “Alp” e “L’Alpe”. È vicepresidente
 una sola è certa: si salverà chi ha protetto   biato, facciamocene una ragione.                   dell’Associazione Dislivelli.

                                                                                                                              OVERALL
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                                                                                                                                                                                                     T
                                                                                                                                                  A

                                                                                                                                                                                                                                                                                                   A
                                                                                                                                                                                                          N
                                                                                                                                                         

                                                                                                                                                                                                              

                                                                                                                                                                                                                                                                                                          
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                                                                                                                                                                                                                                                                                                ARE
                                                                                                                                                                                                                           N
                                                                                                                                                                                                URA

                                                                                                                                                                                                                                                       N T
                                                                                                                                                                               BE +

                                                                                                                                                                                                      

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                                                                                                                                                                                                                           A

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 S AL
                                                                                                                                                                                                                                                     IO IN
                                                                                                                                                                 A

                                                                                                                                                                                                                                                                                A
                                                                                                                                                                                                                         +P
                                                                                                                                                                     

                                                                                                                                                                                                                                                                                    
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                                                                                                                                                                                                                                                                RO E
                                                                                                                                                                                                 

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                                                                                                                                                            ARE

                                                                                                                                                                                                                                                                            ARE

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                M IC
                                                                                                                                             E

                                                                                                                                                                                                                                                                                              E
                                                                                                                                                                               G

                                                                                                                                                                                                                                                                  G
                                                                                                                                                                                                A
                                                                                                                                                                  

                                                                                                                                                                                                                                                                                 
                                                                                                                                                                                                                                  R
                                                                                                                                           G

                                                                                                                                                                                                                                                                                            G
                                                                                                                                                                                              ST

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          S
                                                                                                                                                                           A RA

                                                                                                                                                                                                                                                              A RA

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 N
                                                                                                                                                                                                                    EN

                                                                                                                                                                                                                             AT PE
                                                                                                                                         UN

                                                                                                                                                                                                                                                                                          UN

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      ER

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              RO CH
                                                                                                                                                                                                                                                RE FO
                                                                                                                                                                                               RE
                                                                                                                                                                            RD

                                                                                                                                                                                                                                                               RD
                                                                                                                                                             

                                                                                                                                                                                                                                                                             
                                                                                                                                                             D

                                                                                                                                                                                                                                                                             D
                                                                                                                                                                          W O

                                                                                                                                                                                                                  CH

                                                                                                                                                                                                                                                             W O

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            ET
                                                                                                                                                                                                                           FL EE

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      W

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                O
                                                                                                                                                                                                                                                   CE
                                                                                                                                         LO

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                                                                                                                                                                           ST

                                                                                                                                                                                                                                                  IN

                                                                                                                                                                                                                                                              ST

                                                                                                                        TM
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        IL
                                                                                                                                                                                                                             K
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                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  O
                                                                                                                                                         

                                                                                                                                                                                            

                                                                                                                                                                                                                                                                         

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       TO
                                                                                                                                                                                                              K

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 SH
                                                                                                                                          

                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                                

                                                                                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                            SLHWMHJ[VY`P[
                                                                                                                              NIGHT 1                                                 DAY                                             NIGHT 2                                                                 TOILET

Fornitori di tecnologie per:
- stazione alpina LEAPrus al monte Elbrus (4000 m)
- nuovo bivacco Giannantonj all’Adamello (3168 m)
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
Cambia il clima... culturale
    Si sta delineando una possibile differente proiezione delle
    località di montagna, emancipate dalla monocultura dello sci

I
    da discesa
    n questo avvio di 2016 non si possono non      turistiche per il modello precedente ma            un progetto di ricerca condotto dall'au-
    mettere in evidenza gli importanti cambia-     che "usano" la propria storia, cultura e na-       trice e finanziato dalla Fondazione Gio-
    menti che stanno investendo le Alpi e che      tura come risorse per proporsi sulla scena         vanni Goria e dalla Fondazione CRT col
    affiancano quelli climatici, particolarmente   globale. Una vera e propria rivoluzione an-        bando “Talenti della società civile” - edi-
    evidenti. Si tratta infatti dei cambiamenti    tropologica che segna la fine del predomi-         zione 2015) ha sottoposto due questiona-
    culturali, i quali ci indicano una possibile   nio della pianura e apre scenari inediti di ri-    ri, rispettivamente per le strutture ricettive
    differente proiezione delle località di mon-   definizione d'identità multiple, com'è stato       aderenti e per gli utenti iscritti online, i cui
    tagna, emancipate dalla monocultura del-       nel passato antecedente l'era moderna. E           risultati hanno delineato un quadro in con-
    lo sci da discesa.                             a farsi portavoce di queste identità multiple      trotendenza, con alcune grandi statistiche
    In particolare il primo decennio degli anni    sono coloro che non si lasciano incasella-         che vorrebbero analizzare l'intera monta-
    2000 ha visto svilupparsi un nuovo modo        re dall'esterno, sono i montanari per nasci-       gna italiana prendendo a campione solo i
    di essere in montagna, nel quale l'abitante    ta e quelli per scelta, i giovani e gli anziani,   grandi comprensori sciistici.
    e il turista s'influenzano a vicenda, incre-   una massa critica che si dà voce mediante          Sulle motivazioni che spingono il turista a
    mentando un sano rapporto di conoscen-         iniziative, prese di posizione e una politica      permanere e visitare un luogo di montagna
    za che ha il merito di accrescere l'orgoglio   locale capace d'incidere a livelli più ampi.       vi è prima di tutto la necessità di essere a
                                                                                                      contatto con la natura, seguita dalla pratica
                                                                                                      sportiva, che vede soprattutto nelle pas-
                                                                                                      seggiate la pratica più diffusa. Dallo studio
                                                                                                      si evidenzia che l’affluenza nelle strutture
                                                                                                      turistiche è forte in estate, superando di
                                                                                                      molto quella invernale, facendo emergere il
                                                                                                      paradosso di un pensiero total ski.
                                                                                                      Il rimodulamento della domanda turisti-
                                                                                                      ca comporta la ridefinizione dell'offerta.
                                                                                                      Tenendo in considerazione che le voci
                                                                                                      di spesa per le quali il turista è maggior-
                                                                                                      mente disposto a investire sono il per-
                                                                                                      nottamento, i pasti e i prodotti locali, sep-
                                                                                                      pur con una disponibilità economica non
                                                                                                      elevata, occorre investire sulla qualità of-
                                                                                                      frendo però un turismo alla portata di tut-
                                                                                                      ti, lontano dal lusso a cui sono abituate
                                                                                                      alcune stazioni invernali che manifestano
    Casa vacanze di Bellino in valle Varaita, Cuneo (foto M. Bertolino)                               una forte decontestualizzazione territoriale
                                                                                                      ancorché sociale e culturale e, ora, anche
    montanaro del primo, per troppo tempo          Ormai, sulla stampa nazionale, alle gran-          climatica.
    sopito a causa della veste di "operaio"        di località sciistiche si predilige la crona-
    del divertimento cittadino, e d'incentivare    ca dei piccoli villaggi, con diatribe e diffi-
    il desiderio di scoperta del secondo, non      coltà riguardo il mantenimento di negozi
    più fautore del mordi e fuggi domenicale.      e di presidi sanitari e il problema dell'ac-
    L'agriturismo, il più recente bed&breakfast    cessibilità sia fisica che virtuale; insomma,       Maria Anna Bertolino
                                                                                                       Dottore di ricerca in scienze an-
    nonché l'intramontabile rifugio alpino sono    la quotidiana lotta per non essere dimen-
                                                                                                       tropologiche, si occupa di te-
    forme di accoglienza a conduzione fami-        ticati. Questo dovrebbe trovare conferma            matiche alpine inerenti lo svilup-
    liare che ben si prestano a divenire le al-    anche nella politica a livello nazionale, in        po locale e collabora con l’as-
    ternative ai modelli in crisi del turismo di   modo che si emancipi dal carattere spurio           sociazione Dislivelli per la rete
                                                                                                       Sweet Mountains
    massa e delle seconde case.                    che la contraddistingue.
    Assistiamo oggi anche all'emergere di lo-      Nella rete Sweet Mountains (www.sweet-
    calità nelle Alpi che non sono mai state       mountains.it), un'indagine (nell'ambito di
                                                                                                                                                         5
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
Francia: gatti delle nevi
    con GPS
    Come si attrezzano                              a Col de Porte (1325 m, in Isère) si osser-
                                                    va un riscaldamento significativo di 1.6°C
                                                                                                    cerca di ridurre il gap, con l’obiettivo di
                                                                                                    coprire il 40% entro il 2020. Tuttavia, non
    le stazioni sciistiche                          e una notevole riduzione dell’innevamen-        si stratta di un sistema infallibile. I cannoni
                                                    to naturale dalla fine degli anni 80 [Fig.1].   possono compensare il progressivo defi-
    transalpine per                                 Malgrado una forte variabilità temporale        cit di neve naturale solo se le risorse idri-
                                                    (da un anno all’altro) e spaziale (tra diffe-   che sono sufficienti e le temperature non
    fronteggiare i                                  renti massicci), queste tendenze sono re-       troppo elevate. Alcune stazioni sono già
    cambiamenti                                     gistrate ovunque e confermano l’accele-         costrette a produrre neve a temperature

L
                                                    razione del riscaldamento col finire del XX     marginali comprese tra -2° e -5°C, con
    climatici                                       secolo. Per il XXI secolo, i modelli climati-   una degradazione del rendimento e un
                                                    ci concordano nel prevedere un ulteriore        conseguente aumento dei costi.
                                                    riscaldamento.                                  Per quanto concerne l’innevamento delle
    e stazioni sciistiche transalpine, con più di   Le neve artificiale rappresenta chiaramen-      piste, il lavoro di preparazione effettuato
    10 milioni di turisti e 53,9 milioni di gior-   te la prima stategia di adattamento agli ef-    prima e durante la stagione sciistica rive-
    nate di sci vendute nel 2015, fanno del-        fetti del cambiamento climatico. Rispetto       ste un ruolo fondamentale: i gatti hanno il
    la Francia la prima meta mondiale per gli       ad altri paesi alpini, la Francia ha un sen-    compito di ripristinare ogni giorno lo stato
    sport invernali, davanti a USA (53,6 mi-        sibile ritardo in termini di produzione di      delle piste, aumentandone densità e re-
    lioni) e Austria (51,8 milioni). Ma anche la    neve. Nel 2014, solo il 29% della super-        sistenza e spostando la neve da zone di
    Francia si trova a dover fare i conti con       ficie delle piste francesi era equippaggia-     accumulazione (legate al passaggio de-
    il progressivo aumento delle temperature.       to con cannoni, contro il 62% dell’Austria      gli sciatori) a zone di erosione [Fig.2]. Al
    Analizzando le misure degli ultimi 50 anni      (2009) e il 70% dell’Italia (2008). Oggi si     fine di conservare la neve il più a lungo
6
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
possibile, le stazioni francesi stanno in-
vestendo su nuove tecnologie legate alla
battitura: in molte dispongono ormai di si-
stemi GPS installati sui gatti che monitora-
no il lavoro in tempo reale, misurando l’al-
tezza della neve e ottimizzando traiettorie
e volumi da spostare [Fig.3].
Adattarsi al cambiamento climatico signi-
ficherà anche cercare soluzioni per limi-
tare le conseguenze socio-economiche,
prendendo decisioni rapide per far fron-
te all'incerto futuro. In questo contesto,
l’ANMSM (l'Associazione nazionale dei
sindaci delle stazioni di montagna) ha ela-
borato nel 2007 una carta che indica gli
elementi cardine per lo sviluppo sosteni-
bile delle stazioni (riduzione di emissioni di
gas serra e d'inquinanti dei gatti delle nevi,
ottimizzazione degli impianti di risalita, mi-     FIG. 1
glioramento delle performance energeti-
che delle installazioni elettriche). Parallela-
mente, si cerca d'incrementare il fatturato
estivo, pari in media ad appena il 5% di
quello annuale, puntando sullo sviluppo di
attività “4 stagioni” (mountain bike, para-
pendio, trekking, etc.).

FIG. 1: Misure di temperatura e altezza della
neve a Col de Porte dal 1960 (tra parentesi, il
livello di confidenza delle curve di tendenza).
La diminuzione dell’altezza della neve (13
cm al decennio) è strettamente legata
all’aumento delle temperature (0.32°C al
decennio). [Immagine B. Lesaffre - Météo-
France]

FIG. 2: Misure di altezza della neve effettuate
con laser-scan terrestre all’Alpe d’Huez.
A sinistra, la pista appena battuta; al
centro la pista la sera con le tracce degli        FIG. 2
sciatori; a destra la differenza tra l’altezza
della neve la sera e la mattina (le zone
blu mostrano un’erosione e quelle rosse
un’accumulazione). [Immagine dell’autore]

FIG. 3: Tracce notturne dei gatti (linee
viola) nella stazione di Méribel-Mottaret.
[Immagine CGX]

               Carlo Carmagnola
               (Torino, 1981) cittadino italiano
               e francese, laureato in Fisica
               all’Università di Torino con un
               Master in Astrofisica all’Uni-
               versité de Grenoble. Dopo un
               dottorato al Centre d’etudes
               de la neige, è ricercatore pres-
               so la società Dianeige, dove si
               occupa di nivologia. Appas-
               sionato di montagna, cinema
               e videogame, è maestro di sci.
               c.carmagnola@dianeige.fr
                                                   FIG. 3
                                                            7
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
Piccole stazioni invernali
    virtuose crescono
    Una geografia
    alternativa dello
    sci, dalla Francia
    all'Austria,

Q
    passando per
    Trento e Bolzano
    uali sono le piccole stazioni invernali del-
    le Alpi che, anziché insistere sullo sci di
    massa scimmiottando le grandi (un vero
    suicidio!), sono capaci d'investire su uno
    o più dei loro punti di forza?                     Minschuns, rider Piero Ruffino, foto Giorgio Daidola
    C'è Laces, in Val Venosta (Bolzano), dove
    i finanziatori locali qualche anno fa han-
    no preferito chiudere i rubinetti con cui ve-
    nivano coperte le perdite e dedicarsi alla
    produzione di mele. Dopo anni di chiusura
    la bella notizia della riapertura. L'impianto
    è sempre di proprietà di un'associazione
    locale, cosa senza dubbio positiva. Parti-
    colare interessante, a Laces è stato deci-
    so il numero chiuso: il limite massimo è di
    800 sciatori al giorno, per evitare il sovraf-
    follamento delle piste. La località viene in-
    fatti rilanciata come stazione di «pure na-
    ture ski», ossia basata «su un nuovo con-
    cetto di sci e di turismo sostenibile», sullo
    «slow ski», sulla clientela familiare. Si tratta   La Grave
    di ottimi obiettivi anche se un po' gene-
    rici, su cui puntano ormai molte stazioni.         rigorosamente senza piste battute: nes-          Les Deux Alpes. Come è già successo ad
    Laces, splendido belvedere sulla Val Ve-           sun cartello indicatore, nessun battipista,      Alagna, altra mecca internazionale del fre-
    nosta, con discese facili, malghe ospitali,        nessun super albergo con piscina e well-         eride, finita nel carosello del Monterosa-
    possibilità di fuori pista e di gite di avvio      ness, nessuna rete tipo guardrail auto-          ski, dopo lo smantellamento della funivia
    allo scialpinismo, ha però tutte le carte in       stradale lungo gli itinerari, nessun impian-     in tre tronchi per Punta Indren, capolavoro
    regola per rispondere alle nuove strategie.        to minore a turbare la logica delle lunghe       ingegneristico di Giorgio Rolandi. Se que-
    Poi ci sono le stazioni che continuano a           discese che la "télèphérique" permette. A        sto succederà anche per La Grave sarà
    lottare per sopravvivere, che fanno di tutto       La Grave, ultima utopia, si crede ancora         davvero un grave lutto per il grande sci.
    per non entrare nella logica aberrante del-        nella libertà assoluta di sciare responsabili    Un'altra piccola stazione che sembra dar
    lo sci di massa, dei caroselli dello sci sin-      sulla migliore polvere delle Alpi. I permessi    fastidio a tutti, salvo a chi di sci capisce
    tetico. Come La Grave (Francia): la stazio-        per il vecchio impianto scadono nel 2017         ancora qualcosa, è Pian dei Fiacconi in
    ne villaggio, la stazione internazionale del-      e non ci sono i soldi per rifarlo. Creissels,    Marmolada (Trento). Le analogie con La
    lo sci fuori pista, la stazione non stazione,      diventato proprietario dell'impianto da lui      Grave sono molte, anche qui si direbbe
    la mecca dei migliori freeriders del mondo.        progettato, a 81 anni compiuti sta lottan-       che il modello perverso dei grandi caro-
    Un'ardita funivia, costruita con i soldi della     do anche nelle aule dei tribunali per cer-       selli voluti da imprenditori senza scrupoli,
    comunità montanara dall'ingegner Denis             care di mantenerlo in vita. L'ipotesi più re-    nonché dai politici e dagli studiosi da loro
    Creissels nel 1976, copre un dislivello di         alistica è che La Grave venga inghiottita        foraggiati, non finirà di fare danni.
    oltre 1800 metri sciabili, esposti a nord,         nel carosello dello sci sintetico della vicina   Poche infine sono le piccole stazioni
8
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
virtuose che sono riuscite a consolidare il      lunghi, dislocati in un vasto territorio do-      La Kaunertal ha saputo riciclarsi in modo
loro vantaggio competitivo, grazie ad un         minato dal Piz Sesvenna, con possibilità          intelligente, coinvolgendo tutta la valle e
management sensibile, pragmatico, co-            di discese fuori pista di prim'ordine. Tutti      diventando la stazione perfetta per lo sci
raggioso ed esperto: ad esempio Plan in          gli itinerari fuori pista sono segnati da pa-     di tarda primavera: quando le altre stazio-
Val Passiria (Bolzano), dove le piste ven-       line gialle e il sottobosco è tenuto pulito       ni sono ormai chiuse la Kaunertal segna
gono innevate con i cannoni quando ne-           per evitare incidenti ai tantissimi freerider     il tutto esaurito, alla faccia di quelli che
cessario ma tutta l'energia per far funzio-      che lo frequentano. Daniel Pitsch, diretto-       ignorano le meraviglie dello sci primaverile
nare la stazione proviene da una centrali-       re della stazione da moltissimi anni, ma-         e promuovono quello invernale, quando di
na costruita sul torrente Pfelderer. In esta-    estro di sci, è nato fra queste montagne.         norma manca la neve...
te il surplus di energia viene venduto all'E-    È lui la mente della stazione. Sogna una
nel e questo aiuta a far quadrare i bilanci.     cabinovia per raggiungere gli skilift dal pa-                                   Giorgio Daidola
                                                                                                                                 Torinese (1943),
A Plan, delizioso piccolo villaggio a 1620       ese, anziché utilizzare uno skibus. Ma qui
                                                                                                                                 è docente di
metri in cui non si va in auto ma solo a         siamo in Svizzera, il finanziamento facile                                      economia azien-
piedi o in slitta, non si trova mai una ca-      all'italiana per gli impianti di risalita non è                                 dale e di gestio-
mera libera;tutto esaurito inverno ed esta-      previsto!                                                                       ne delle imprese
                                                                                                                                 turistiche presso
te, malgrado si sia riusciti ad aumentare i      Un ultimo esempio vincente: una stazio-
                                                                                                                                 l’Università     di
posti letto da 350 a 420. L'anima di Plan        ne diffusa lungo un'intera valle, con una ri-                                   Trento, maestro
è da sempre Luis Hofer, nativo del posto:        cettività basata esclusivamente su struttu-        di sci emerito. Giornalista, regista e attore in
sue le idee della centralina, della lunga pi-    re familiari, con impianti in alta quota che       diversi film di sci e di montagna che hanno
                                                                                                    ricevuto premi nei principali festival. Colla-
sta di slittino, dei chilometri di sentieri di   funzionano fino a metà giugno, serviti da
                                                                                                    bora a «Ski Alper» come esperto di scialpini-
neve battuta, del pattinaggio all'aperto.        una strada privata per raggiungerli: si trat-      smo e a «Bolina» come appassionato di vela
Un'altra stazione in cui si vive un'atmosfe-     ta della Kaunertal austriaca, non distan-          d’altura. Il suo sogno rimane quello di vivere
ra di altri tempi è Minschuns in Valle di Mo-    te da Passo Resia. Ci sono sia impianti            il mare e la montagna come un’unica avven-
                                                                                                    tura, in due mondi che si completano.
nastero, un poggio soleggiato facilmente         moderni sia skilift, entrambi progettati per
raggiungibile da Glorenza ma in territorio       servire itinerari di fuori pista e di freeride
svizzero. Qui solo impianti leggeri, ossia       di ogni difficoltà, con tanto di skibus per
tre skilift poco impattanti, di cui due molto    recuperare gli sciatori nei punti di arrivo.
Cantieri d' - pista? - Cantieri d'alta quota
Toh, lo slittino in Sud
     Tirolo!
     Anche nei grandi
     comprensori
     sciistici l'offerta
     si diversifica,
     intercettando

L
     utenti alternativi

     e stazioni sciistiche alimentano i flussi tu-
     ristici in entrata in numerose vallate del-
     la Provincia di Bolzano, contribuendo al
     loro benessere economico. Parte della
     loro competitività è dovuta agli investi-          Sarentino, sia per i grandi comprenso-           sarà la sostituzione dell’attuale seggiovia
     menti che permettono oggi l’innevamen-             ri come Plan de Corones in Val Pusteria.         fissa a 4 posti “Laner” con una più moder-
     to artificiale dell’86% delle piste (Istitu-       La stazione di Reinswald, ad esempio, per        na seggio-cabinovia funzionale alla nuova
     to provinciale di statistica della Provincia       intercettare gli amanti dello scialpinismo,      pista per lo slittino lunga 750 metri che dal
     Autonoma di Bolzano ASTAT, 2015). Ciò              che secondo l’ultima rilevazione disponi-        rifugio Epircher-Laner condurrà fino alla
     consente alle stazioni di garantire la frui-       bile effettuata da ASTAT nel 2011 sta con-       stazione a valle della seggiovia.
     bilità di buona parte delle piste anche in         quistando il favore di un numero sempre          Anche Plan de Corones, pur forte dei suoi
     stagioni caratterizzate da scarse precipi-         maggiore di persone, permette lo scialpi-        116 km di piste da sci e 32 impianti di ri-
     tazioni. Contestualmente però, per affron-         nismo notturno in orari stabiliti due volte      salita, ha ampliato la propria offerta turi-
     tare i cambiamenti climatici che affliggo-         la settimana. Reinswald ha inoltre scel-         stica rivolgendo un'attenzione particola-
     no anche le Alpi, non subire passivamen-           to di puntare sulle attività per le famiglie     re all’offerta culturale, alla mobilità e agli
     te il cambiamento culturale dei turisti della      e i bambini, in particolare predisponendo        sport più estremi. Sulla cima di Plan de
     neve e far fronte alle loro mutate disponi-        una pista e un parco dedicati allo slittino.     Corones dal 2015 è stato realizzato il se-
     bilità economiche, tutte le stazioni sciisti-      La pista, lunga oltre 4,5 km, permette di        sto Messner Mountain Museum, MMS
     che stanno investendo nell’allargamento            sfruttare la cabinovia come impianto di ri-      Corones, voluto da Reinhold Messner e
     della propria offerta.                             salita ed è aperta anche in notturna nei         progettato dalla nota architetta anglo-ira-
     Questo vale sia per le stazioni più pic-           fine settimana di luna piena. Il parco of-       chena Zaha Hadid. Sempre sulla cima, a
     cole come ad esempio Reinswald in Val              fre invece la possibilità di apprendere da       quota 2275, l'altalena gigante “Skyscra-
                                                        un professionista, appositamente coinvol-        per” è un punto d’incontro per tutti gli ap-
                 Andrea Omizzolo                        to nell’iniziativa, le tecniche per governare    passionati di sport estremi che possono
                 Pianificatore territoriale, è ricer-   correttamente lo slittino. Secondo un’in-        anche cimentarsi tutto l’anno con la “Zip
                 catore presso l’Istituto per lo
                                                        dagine curata sempre da ASTAT, slittare è        line” più grande d’Europa, in volo aggan-
                 sviluppo regionale e il manage-
                 ment del territorio dell’Accade-       considerata un’attività socializzante, pra-      ciati ad un cavo a 100 metri di altezza tra
                 mia Europea di Bolzano (EU-            ticata indistintamente da uomini e donne         la stazione a monte della cabinovia “Piz
                 RAC) e dottorando di ricerca in        ed in prevalenza adulti e bambini, per la        de Plaies” e la stazione a valle della ca-
                 Scienze ambientali all’Università
                                                        quale quasi la metà degli intervistati ha        binovia “Cianross”. Inoltre, fiore all’oc-
                 di Urbino. Esperto in gestione
                dello sviluppo locale nei parchi e      detto di rinunciare a praticare altri sport e,   chiello della stazione dal 2014, e premia-
                nelle aree naturali protette, con       in due casi su tre, rinunciare allo sci tradi-   ta come best practice nel febbraio 2016
                particolare attenzione al contesto      zionale. Il settore è evidentemente ritenu-      alla presentazione del progetto Arge Alp
                montano. È inoltre impegnato sui
                                                        to in crescita tanto da incidere su alcune       “Alpinski”, è il collegamento ferrovia-piste
                temi del turismo sostenibile per
                le Dolomiti Patrimonio UNESCO,          scelte tecniche di ammodernamento degli          da sci tra Perca e Plan de Corones con il
                dello sviluppo locale partecipa-        impianti. Infatti, secondo le indiscrezioni      quale si può raggiungere direttamente in
                to per la rivitalizzazione di aree e    riportate sul forum online Funivie.org una       treno la stazione e circolare agevolmente
                comunità montane marginali e si
                                                        delle novità prevista a Obereggen per la         fra i comprensori della Val Pusteria.
                occupa di strumenti di pagamen-
                to per i servizi ecosistemici.          prossima stagione invernale 2016-2017
10
L'alternativa c'è: 3 casi
piemontesi di offerta
sciistica «artigianale»
N
ell’immaginario collettivo la pratica del-
lo sci alpino prevede avveniristici impianti
di risalita che servono smisurati carosel-
li dove l’azione combinata dei gatti delle
nevi e degli impianti d'innevamento artifi-
ciale è in grado di garantire piste inneva-
te e lisciate come tavoli da biliardo anche
negli inverni meno nevosi. Non a caso si
                                                 di necessità virtù», ricorda Marta, «rim-
                                                 boccandoci le maniche e inventandoci di
                                                 sana pianta una nuova forma di fruizione
                                                 di queste montagne. Siamo partiti apren-
                                                 do il ristorante all’arrivo degli impianti e
                                                 utilizzando il gatto delle nevi per battere
                                                 la pista e ci siamo presto resi conto che
                                                 esisteva un discreto bacino di ciaspola-
                                                                                                  frequentatori nel weekend è raddoppiato.
                                                                                                  Funziona l’idea di un comprensorio adat-
                                                                                                  to alle famiglie, dove i bambini possono
                                                                                                  avvicinarsi allo sci, mentre i genitori s'in-
                                                                                                  trattengono con un’escursione sulla neve
                                                                                                  oppure rilassandosi al sole della terrazza.
                                                                                                  Questo aspetto è sempre stato il valore
                                                                                                  aggiunto delle piccole stazioni che offrono
parla d'industria dello sci, di un settore       tori e scialpinisti interessati a raggiungerci   prezzi ridotti e servizi alla portata di tutti».
economico altamente tecnologico che,             durante le loro escursioni. Così abbiamo
nonostante la crisi economica e i danni          continuato ad ampliare l’offerta segna-          Se i gestori di Pian Muné hanno subito l’i-
provocati dal riscaldamento climatico, ga-       lando e tracciando un’ampia gamma di             niziale impossibilità ad aprire la seggiovia,
rantisce ogni inverno migliaia di posti di la-   percorsi di diverse difficoltà a lunghezze       a Beaulard in alta Valle di Susa (Torino)
voro tenendo in vita intere valli alpine. Ma     e abbiamo avviato un importante lavoro di        una stazione sciistica è rinata dove gli im-
è possibile, in questo scenario, immagina-       promozione attraverso internet e i social        pianti erano stati smantellati ormai da una
re l’esistenza di piccole stazioni sciistiche    media finché, all’inizio di questo inverno,      ventina d’anni. «Nell’inverno 2013-2014
che sopravvivono senza seggiovie, skilift,       abbiamo riaperto gli impianti e abbiamo          abbiamo costituito la società Promont
mezzi battipista o cannoni da neve?              inaugurato un nuovo bellissimo rifugio alla      Ski», esordisce Daniele Chareun, «con l’i-
                                                 base delle piste». Marta però rimane con i       dea di ricreare una località sciistica nel pa-
A dicembre 2012, Valter Bossa e Marta            piedi per terra, nonostante lei e il compa-      ese dove siamo nati, abitiamo e abbiamo
Nicolino hanno preso in gestione il pic-         gno siano riusciti a resuscitare una storica     mosso i primi passi sulla neve. Siamo tre
colo comprensorio di Pian Muné in Valle          stazione sciistica partendo praticamen-          soci che hanno investito il proprio denaro
Po (Cuneo), dopo che il Comune di Pa-            te da zero. «Negli scorsi inverni abbiamo        per portare avanti un sogno realizzando
esana si era dichiarato incapace di co-          registrato un elevato numero di presen-          una stazione sostanzialmente priva di im-
prire le spese di revisione e adeguamen-         ze, ma quest’anno osserviamo che con la          pianti. Infatti abbiamo acquistato un gat-
to della seggiovia. «Abbiamo dovuto fare         seggiovia in funzione il numero medio di         to delle nevi per battere le vecchie piste
                                                                                                                                                     11
che conducevano al rifugio Guido Rey e
     alla punta Chamosset. È stato un modo
     per attirare molti scialpinisti alle prime armi
     che volevano cimentarsi con l’attività su
     un terreno sicuro e tracciato. Inoltre ab-
     biamo realizzato il parco Le Manavelle con
     un tapis roulant per chi vuole imparare a
     sciare e una pista di snow tubing per chi
     vuole provare l’ebbrezza di scivolare su
     un percorso con salti e curve paraboliche.
     Con la crisi economica osserviamo che le
     famiglie e le scuole preferiscono una pic-
     cola stazione come la nostra rispetto alla
     vicina Bardonecchia».
     Poco lontano da Beaulard, nella vicina
     Val Chisone, il Comune di Pragelato (To-
     rino) ha scientemente scommesso su un
     cambio di prospettiva nell’offerta turistica.
     «Dall’inizio dello scorso inverno», ragiona
     il vicesindaco Daniele Rochail, «abbiamo
     realizzato il Pragelato Natural Terrain ria-
     prendo i vecchi impianti sciistici della lo-
     calità per la pratica del freeride. In pratica,
     abbiamo rimesso in funzione una seggio-
     via e uno skilift, ma non battiamo le piste.
     La nostra è stata una decisione strategica
     assunta per offrire ai turisti una proposta
     diversa ma complementare a ciò che si
     può trovare nei comuni limitrofi che fan-
     no parte del grande comprensorio scii-
     stico della Via Lattea. Coloro che visitano
     le nostre valli per le piste possono trova-
     re anche un’offerta più selvaggia, immer-
     gendosi in un ambiente naturale meno
     compromesso dalle infrastrutture, per
     praticare il fuoripista che tutte le indagini
     di mercato considerano una tendenza in
     forte crescita».
     Sembra che, tra i colossi dello ski busi-
     ness, stia nascendo un’offerta sciistica ar-
     tigianale confezionata con le risorse a di-
     sposizione e ritagliata a misura del territo-
     rio in cui si pratica. Piccolo è bello!

                  Simone Bobbio
                  Giornalista, è riuscito a coniu-
                  gare la professione con una
                  particolare sindrome acuta di
                  "mal di montagna”, manifesta-
                  tasi sin dalla tenera età. Atten-
                  to agli aspetti ambientali, sociali
                  e sportivi delle terre alte, è stato
                  redattore di «Alp» e «Rivista della
                  montagna» e collabora con l'as-
                  sociazione di ricerca e comuni-
                  cazione Dislivelli, di cui è mem-
                  bro del consiglio direttivo.

12
Lo sci istintivo dei
    Montagnard
    L'esperienza                                      di Susa propongono un accompagna-
                                                      mento sportivo, escursionistico e cultura-
                                                                                                         Oltre alla scuola di sci, Montagnard gesti-
                                                                                                         sce un ufficio escursioni che programma
    dell'associazione                                 le in grado di trasmettere al pubblico un’e-       passeggiate naturalistiche con le racchet-
                                                      sperienza autentica della montagna, sia            te da neve, gite in mountain bike e trek-
    culturale che punta                               sulle piste da sci sia lontano dagli impianti.     king in ogni stagione dell’anno. Le propo-
                                                      Lo sci rappresenta una fetta importan-             ste invernali del gruppo di Bardonecchia
    a valorizzare la

I
                                                      te delle nostre attività perché rimane una         intercettano l’interesse di chi si è stufato
    montagna a 360°                                   disciplina molto amata e richiesta dai tu-
                                                      risti – continua Acquarone. Il trucco sta
                                                                                                         dell’evoluzione monotona dello sci e di
                                                                                                         ragazze e ragazzi provenienti dal mon-
                                                      nel proporlo nella maniera “giusta”: non           do dell’agonismo che non condividono
    l turismo delle funi innesca circuiti econo-      come semplice veicolo di emozioni ine-             lo spirito competitivo e non intendono ri-
    mici importanti perché crea posti di lavo-        brianti, ma come strumento di conoscen-            nunciare alla montagna e alla neve. Stia-
    ro e assicura consistenti somme di dena-          za-esperienza della natura, del territorio e       mo parlando di una percentuale di pub-
    ro all’intero sistema montagna – precisa          della sua cultura. All’interno della nostra        blico ancora molto piccola – ammette
    Federico Acquarone, maestro di sci e di           scuola di sci proponiamo attività per la           Acquarone – sono convinto della qualità
    snowboard, guida ambientale escursioni-           maggior parte legate al fuori pista con sci,       e dell’importanza delle nostre proposte,
    stica e presidente dell’associazione Mon-         snowboard o telemark, e sci escursioni-            ma è molto difficile lavorarci. E d’altron-
    tagnard. Altrettanto conosciuti sono i suoi       smo e sci alpinismo anche per i più gio-           de il contesto in cui operiamo non è il più
    limiti, dal forte impatto che i grandi com-       vani. Ai più piccoli sono dedicate attività        favorevole per l’emergere delle nostre at-
    prensori provocano sul territorio al perico-      di sci-montagna che si svolgono sugli im-          tività: la valle rimane legata a una vecchia
    loso appiattimento delle culture locali. Esi-     pianti e oltre. L’Associazione Montagnard          concezione del turismo alpino che stenta
    stono altre proposte di turismo che, per          offre un metodo di «sci istintivo» che parte       a pensare e valorizzare la montagna come
    loro stessa natura, tendono a preservare          dalle piste battute per poi spaziare in tutta      patrimonio naturale, sociale e culturale.
    le identità territoriali.                         sicurezza nei boschi attigui, consentendo
    Conosciuto per essere una delle culle             ai piccoli sciatori di testare terreni diver-                                   Daria Rabbia
                                                                                                                                      Giornalista pubbli-
    dello sci alpino per la disputa delle pri-        si, sperimentare nuove attrezzature e fare
                                                                                                                                      cista, è redattrice
    me gare sciistiche nella stagione inverna-        un’esperienza a 360°. Lo sci è diventato                                        del webmagazine
    le 1904/1905, il Comune di Bardonecchia           artificiale – incalza Acquarone – strutture,                                    Dislivelli.eu che le
    (Torino), rinomato centro valsusino degli         sistemi di gestione di piste e impianti e of-                                   ha consentito di
                                                                                                                                      coniugare un’in-
    sport invernali, ospita la sede e le attivi-      ferta turistica sono asettici e impermeabi-
                                                                                                                                      solita dedizione (la
    tà dell’associazione Montagnard che riu-          li a un’autentica esperienza di montagna.                                       tecnologia, il web
    nisce un gruppo eterogeneo di professio-          Il caso dello ski-dome di Dubai, realizza-                                      e i nuovi media) ad
    nisti della montagna legati allo sport ma         to completamente all’interno di un centro                                       un atavico istinto
                                                                                                                                      (la montagna). Vive
    non solo. Dalla guida escursionistica al          commerciale, ne è un esempio estremo.
                                                                                                                                      a Torino ma è nata
    maestro di sci, alla guida alpina, all’artigia-   Lo sci deve continuare a essere un’attivi-                                      e cresciuta ai piedi
    no del legno, allo scrittore, all’intagliatore,   tà di montagna, ecco il senso delle nostre                                      del Monviso.
    all’allevatore, i Montagnard dell’alta Valle      proposte.

                                                                                                                                                             13
                                                                                     Foto: Associazione Montagnard (montagnard-associazione.blogspot.it)
Aree di partenza degli
     impianti: proposte di
     riqualificazione
                                                      diverse situazioni di criticità paesaggisti-   rispetto al quale convergono una serie di
     Una presentazione                                ca. Tali criticità hanno agito solitamente     valutazioni ed esiti di ordine piuttosto am-
     dei principali esiti                             proprio su quei contesti naturali e di par-
                                                      ticolare pregio che rivestono un grande
                                                                                                     pio. Tali valutazioni sono organizzate in
                                                                                                     una serie di obiettivi generali, sintetizzati
     del progetto di                                  interesse soprattutto da parte dell’utenza     in quattro punti:
                                                      turistica.                                     - la multifunzionalità degli spazi, intesa
     ricerca coordinato                               Questa situazione si aggrava nelle stagio-     come razionalizzazione delle funzioni le-
                                                      ni dell’anno in cui l’assenza dell’inneva-     gate alla programmazione dell’uso degli
     dall’Osservatorio                                mento mette impietosamente alla luce le        spazi e delle aree, rivolta alla configura-
     del paesaggio                                    tante situazioni di trascuratezza realizza-
                                                      tiva e gestionale di cui queste aree sof-
                                                                                                     zione di luoghi maggiormente versatili e
                                                                                                     sostenibili, compatibili con lo svolgimento
     della Provincia                                  frono. Il danno d’immagine per il setto-       di funzioni diverse, nelle diverse stagioni
                                                      re turistico provinciale è amplificato dalla   dell’anno;
     autonoma di Trento

L
                                                      concentrazione di turisti che frequentano      - la maggiore funzionalità e più razionale

     nel 2014-2015                                    anche nella stagione estiva questi spazi,
                                                      principale porta d’accesso alla montagna
                                                                                                     organizzazione degli spazi, orientata a ga-
                                                                                                     rantire maggiore economicità ed efficien-
                                                      trentina d’alta quota.                         za gestionale;
     o studio parte dal riconoscimento della ri-      Lo studio ha cercato quindi di coniugare       - la riqualificazione estetica degli spazi at-
     levanza che le attività legate allo sci hanno    il processo di “industrializzazione” pro-      tualmente fortemente degradati, perse-
     per l’intera economia provinciale. Si pone       gressiva del turismo alpino, declinando-       guita attraverso interventi di natura archi-
     in evidenza, in particolare, come il turismo     lo in termini di maggiore sostenibilità dei    tettonica e paesaggistica, estesi a spazi
     invernale legato soprattutto alla pratica        luoghi, sia rispetto alle mutate condizioni    aperti, edifici, infrastrutture e impianti;
     dello sci da discesa abbia portato negli         ambientali (climatiche ed ecologiche), che     - la valorizzazione ecologica degli spazi,
     anni ad azioni di riassetto del territorio e     alle diverse attese di fruizione e utilizzo    necessaria al fine di rendere in futuro la
     trasformazione del paesaggio particolar-         (sociale ed economico) delle aree, duran-      presenza di questi contesti, oggi proble-
     mente rilevanti. Le grandi iniziative d'infra-   te le diverse stagioni dell’anno.              matici, più sostenibile dal punto di vista
     strutturazione del territorio montano, rea-      Da un punto di vista metodologico, il pae-     ambientale.
     lizzate a supporto dello sviluppo turistico      saggio è utilizzato come un medium com-        Tali obiettivi sono stati sviluppati nella ri-
     invernale, hanno infatti finito col generare     plesso, dal valore culturale e proiettivo,     cerca attraverso quattro fasi. Una prima

14
fase, “Tipologie degli elementi di degrado
ricorrenti”, ha riguardato l’osservazione e
l’interpretazione delle criticità, individuabili
negli spazi di pertinenza e nelle stazioni di
partenza degli impianti sciistici presenti sul                              Vincenzo Cribari               Giorgio Tecilla
territorio provinciale. La sistematizzazione                                Architetto, docente e          Architetto, è segreta-
di tali criticità è stata organizzata indivi-                               collaboratore di ricerca       rio   dell’Osservatorio
                                                                            presso il Dipartimento         del paesaggio della
duando una “tassonomia” possibile delle                                     di Ingegneria civile e         Provincia autonoma di
condizioni di degrado e delle cause che                                     ambientale dell'Univer-        Trento
le generano. Questa fase è confluita in                                     sità di Trento. Si è oc-
una seconda parte, in cui attraverso delle                                  cupato in particolare di
                                                     studi attinenti la pianificazione territoriale e il
“Schede di rilevamento”, condotte su 14              progetto urbanistico e di paesaggio, con at-
aree presenti sul territorio trentino, sono          tenzione specifica al rapporto fra infrastrut-
stati individuati i fattori di criticità applican-   ture, spazi aperti, insediamenti
do il metodo di lettura e documentando
attraverso una casistica ampia e rappre-
sentativa le situazioni di degrado tipiche
e ricorrenti. Nella terza sezione, “Azioni
per la riqualificazione paesaggistica delle
aree di partenza degli impianti di risalita”,
si sono individuate e organizzate le pos-
sibili strategie da intraprendere per dare
corso alle iniziative di riqualificazione pa-
esaggistica. Le azioni proposte agiscono
su più livelli di pianificazione e organiz-
zazione che coinvolgono sia gli spazi sia
le attività gestionali. Tutto il processo si è
concluso nella quarta e ultima parte con
due progetti di natura esemplificativa. Nei
due studi, a scala pre-progettuale, sono
state affrontate situazioni di degrado pa-
esaggistico particolarmente spinto, rap-
presentate dall’area del Fondo Grande nel
Comune di Folgaria e dalle pertinenze del-
la stazione di partenza dell’impianto del
Grostè denominata “Fortini”. Considerata
la natura della ricerca, queste applicazioni
sono finalizzate a testare su casi concreti
approcci e soluzioni che si auspica possa-
no trovare una generalizzata applicazione
sul territorio trentino.
L’attività di ricerca, conclusa alla fine del
2015, costituirà la base per la redazio-
ne di un documento programmatico in
fase di condivisione da parte del Forum
dell’Osservatorio. Il Forum agisce attra-
verso Comitati tematici e gruppi di lavoro
in cui sono rappresentati gli enti territoriali
e i diversi soggetti economici, scientifici e
associativi della Provincia di Trento.

                                                                                                                                     15
Architetture sperimentali,
     ieri e oggi
A
     partire dal dopoguerra, lo sci alpino è stato uno degli elementi             Tralasciando per ora gli approcci su grande scala che hanno ca-
     trainanti per l’economia turistica della montagna, a scapito però            ratterizzato l’epoca dell’invenzione dello ski-total (si pensi agli in-
     di un costo piuttosto elevato in termini d'impatto ambientale do-            terventi di Laurent Chappis e Denis Pradelle in Francia, o di Fran-
     vuto alla «colonizzazione» dei territori d’alta quota.                       cesco Dolza, Mario Galvagni, Renato Severino e altri sul versante
     Se quello dell’infrastrutturazione delle piste è stato nella maggior         italiano delle Alpi), una storia ancora poco conosciuta riguarda le
     parte dei casi affrontato come un problema di natura banalmente              ricerche svolte da volti noti della cultura architettonica europea
     tecnica ed ingegneristica, non va dimenticato che in alcuni fran-            quali Adalberto Libera, Franz Baumann, Jean Prouvé, Charlotte
     genti è diventato anche un'interessante occasione di sperimen-               Perriand, Carlo Mollino. La maggior parte di esse è purtroppo
     tazione architettonica. L'edificio di servizio alle piste - sia esso         rimasta confinata nell’ambito della sperimentazione o del caso
     residenza, bar, «rifugio» - è stato tema che, trasversalmente alle           isolato, mentre il tema è stato diffusamente risolto con varie de-
     epoche e alle mode, ha solleticato l'immaginario dei progettisti             clinazioni dello chalet/baita, pastiche di elementi e materiali d'i-
     del Movimento moderno, ponendosi di volta in volta come occa-                spirazione rustico-vernacolare.
     sione per rileggere il linguaggio architettonico alla luce degli sti-        Oggi, in una fase di radicale ripensamento dell’idea «tradizionale»
     moli portati dal nuovo modo di abitare la montagna.                          della stazione sciistica, le intuizioni di queste proposte pionieristi-
     Si pensi innanzitutto alle nuove fascinazioni introdotte dalla pra-          che paiono quanto mai attuali perché vanno nella direzione di un
     tica dello sci, all’idea della colonizzazione di uno spazio «altro»,         approccio virtuoso all’infrastrutturazione del territorio, cercando
     al rapporto con il paesaggio montano circostante o, ancora, alla             di superare il calcestruzzo imperante, proponendo invece solu-
     messa a punto d'immagini archetipiche legate alla concezione                 zioni innovative e leggere caratterizzate da interventi reversibili,
     dell’abitare «minimo» e della prefabbricazione.                              ricollocabili, riciclabili.

                          Stefano Girodo                                                               Roberto Dini
                          Nato a Torino (1986), è architetto e dottorando                              Nato ad Aosta (1977), è architetto e dottore di ri-
                          presso il Politecnico di Torino. Svolge l'attività di                        cerca presso il Politecnico di Torino, dove studia
                          progettista presso LEAPfactory ed è membro del                               le trasformazioni recenti del territorio e del pae-
                          consiglio direttivo di Cantieri d’alta quota.                                saggio alpino. Tra i suoi libri, Architettura alpina
                          Appassionato di montagna, incentra la sua ricer-                             contemporanea (2012) e Guardare da terra. Im-
                          ca sui temi dell'architettura alpina dal punto di                            magini da un territorio in trasformazione. La Valle
                          vista tecnologico e culturale.                                               d’Aosta e le sue rappresentazioni (2006). È vice-
                                                                                                       presidente dell’associazione Cantieri d’alta quo-
                                                                                                       ta e frequenta la montagna tutto l’anno.

      esperienze a confronto
     Matterhorn Glacier Paradise
     Completata nel 2008, la struttura si col-
     loca nel fulcro del comprensorio sciistico
     di Zermatt, a quasi 4000 metri, sotto la
     sommità del Piccolo Cervino. Oltre al bar-
     ristorante e alcune camere, propone di-
     scutibili attrattive turistiche come una sala
     cinema, una piattaforma panoramica, una
     sala per le sculture di ghiaccio, un nego-
     zio. All’emorragia energetica e alle proble-
     matiche gestionali che comportano grandi
     affluenze ad alta quota, la struttura cerca
     di rispondere con elevatissimi standard
     tecnologici.

     Matterhorn Glacier Paradise, Piccolo
     Cervino (Zermatt-CH), 3883 m, Peak
     Architekten, 2008
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Sperimentazioni d'altri tempi
Tecniche costruttive innovative, ricerca
di forme e materiali, ottimizzazione degli
spazi, prefabbricazione: il rapporto tra ar-
chitettura e sci vanta un'approfondita e
variegata ricerca progettuale sin dalle sue
origini.

                                                   Adalberto Libera, Casa per gli sciatori, 1928

Matti Suuronen, Futuro House, 1968                                          Giulio Minoletti, Capanna Minolina, 1962

Scuola sci & snowboard Courmayeur
La nuova sede della Scuola sci tenta d’in-
trodurre un approccio innovativo rispetto
alle impattanti strutture di servizio alle pi-
ste adiacenti, perseguendo un rapporto
leggero con il suolo e un concept costrut-
tivo improntato su reversibilità e ricolloca-
bilità; i materiali utilizzati provengono da fi-
liere controllate e sono riciclabili. Attraver-
so l’assemblaggio a secco delle compo-
nenti interamente prefabbricate, l’edificio
è stato completato con un cantiere lam-
po, in una sola settimana di lavori nell’in-
verno 2014.

                                                   Nuova sede della Scuola Sci & Snowboard
                                                   Courmayeur, Plan Checrouit (Courmayeur-
                                                   AO), 1713 m, LEAPfactory, 2014
                                                                                                                       17
WhitePod e altri
     Nell’ultimo decennio è andata progressi-
     vamente affermandosi una tendenza turi-
     stica che si richiama molto lontanamente
     agli immaginari di una natura selvaggia,
     sebbene riletta con presunta raffinatezza
     e ammorbidita da modalità di fruizione as-
     solutamente convenzionali. Chiamiamola
     pure «eco-chic» o «wild-experience», oltre
     ad un lessico fatto di maglioni di lana, ca-
     minetti, tavoli di legno e corna di cervo alle
     pareti, questa tendenza spesso legata al
     mondo dello sci ha prodotto curiose spe-
     rimentazioni miscellanee, declinate intor-
     no al tema dell’abitare minimo nella natura
     (in)contaminata.
                                                       WhitePod Eco-Luxury Hotel & Alpine Experience, Monthey, (Valais-CH), 2004

                                                       Starlight Room Dolomites, Col Gallina, Cortina d’Ampezzo (BL), 2055 m, 2016

     Casa Capriata - Rifugio Mollino
     Lo sci ha avuto un ruolo fondamentale
     nella vita di Carlo Mollino: oltre ad esserne
     pioniere e teorico, il poliedrico architetto
     torinese ha prodotto diverse sperimenta-
     zioni legate al tema, spesso divenute pie-
     tre miliari del Moderno. Riportiamo qui
     una realizzazione postuma: concepita in
     origine come casa ideale per la X Triennale
     di Milano (1954), la Casa Capriata vede la
     luce nel 2014 sulle piste di Weissmatten,
     grazie ad un’iniziativa guidata da un team
     del Politecnico di Torino che ben evidenzia
     il valore e l’attualità del progetto originario
     come manifesto dell’innovazione tecnolo-
     gica. Il progetto veniva così presentato nel
     1948 sulle pagine della rivista «Domus»:          Rifugio Carlo Mollino, DAD - Politecnico di Torino, su progetto originale di Carlo Mollino,
     «Questa è la casa per gli sciatori “estre-        “Casa Capriata”; Weismatten, (Gressoney Saint Jean-AO), 2050 m, 2014
     misti”, (...) è la casa portata addirittura sul
     luogo di lavoro, sul campo di sci».
18
Chalet FIAT, 24 temi per il
     domani
     Da una convenzione fra Regole di Spinale e Manez e Università
     degli Studi di Trento, promossa da Accademia della Montagna
     del Trentino, si stanno mettendo le radici per il rinnovamento
     della storica struttura sulle piste di Madonna di Campiglio
                                                                                                     di nuove soluzioni progettuali per lo Cha-
                                                                                                     let, secondo un preciso layout funzionale
                                                                                                     concordato con la committenza.
                                                                                                     Obiettivo degli studenti, organizzati in
                                                                                                     gruppi di tre allievi, è stato quello d'inno-
                                                                                                     vare l’offerta ricettiva attraverso un’opera
                                                                                                     di ristrutturazione complessiva del manu-
                                                                                                     fatto che oggi presidia lo Spinale, inve-
                                                                                                     stigando nuove potenzialità gestionali ed
                                                                                                     espressive. I 24 elaborati finali sono sta-
                                                                                                     ti valutati da una commissione congiun-
                                                                                                     ta di docenza, proprietà e Accademia

L
                                                                                                     della Montagna del Trentino, in base alla
                                                                                                     coerenza con gli obiettivi formativi, di-
                                                                                                     dattici, gestionali e di soddisfazione delle
                                                                                                     aspettative.
     ’albergo Dosson allo Spinale, dal 2006          per iniziare un processo di ripensamento        Il fine ultimo della collaborazione fra Re-
     Chalet FIAT, è una delle strutture ricettive    della struttura.                                gole di Spinale e Manez e Università degli
     maggiormente rappresentative dell’intero        Dopo una prima esperienza (anno ac-             Studi di Trento è stato quello d'investiga-
     comparto sciistico di Madonna di Cam-           cademico 2013-2014) sul progetto di             re il più ampio ed eterogeneo spettro di
     piglio per storia, posizione e valenza co-      un rifugio escursionistico, il “Catinaccio”     soluzioni per la ristrutturazione dello Cha-
     municativa. Il luogo in cui sorge offre una     nella conca di Gardeccia, e una secon-          let FIAT, senza necessariamente trovar-
     vista privilegiata sul gruppo delle Dolomiti    da (2014-2015) sul tema del rifugio alpi-       ne una definitiva fra quelle proposte dagli
     di Brenta, sulla Presanella e sull’Adamel-      no che ha interessato il “Maria e Alberto       studenti, ma cogliendone bontà e criticità
     lo. Il sito fu individuato già nell’Ottocento   Bellani” ai Brentei e il “Tommaso Pedrotti”     di ogni singolo approccio per meglio indi-
     dal pittore tirolese Gottfried Hoffer (1858-    alla Tosa, il tema d’esercitazione annuale      rizzare le successive fasi di progettazione
     1932) come il più opportuno ove edifica-        per gli studenti del Corso di Architettura e    professionale.
     re una capanna-osservatorio da cui inter-       composizione architettonica 3 con Labo-
     pretare in chiave pittorica il sublime del      ratorio progettuale del professor Claudio
     paesaggio dolomitico. La Capanna Hof-           Lamanna è stata la struttura ricettiva sulle
     fer fu edificata sul sedime di una prece-       piste, difficilmente assimilabile ad un rifu-                                 Riccardo
                                                                                                                                   Giacomelli
     dente costruzione, una torre geografica         gio alpino e, per certi versi, diversa anche
                                                                                                                                   Originario dell'Al-
     dell’ingegnere berlinese G. Weber, eret-        da un albergo di fondovalle.                                                  ta Valsugana (Cal-
     ta per finalità scientifiche quali la misura-   Dopo un sopralluogo allo Spinale il 22                                        donazzo, 1988),
     zione dei venti e la definizione dei confini    settembre 2015, nel quale hanno avuto                                         nel 2012 si è lau-
                                                                                                                                   reato in Ingegne-
     geografico-amministrativi.                      modo di incontrare i rappresentanti della
                                                                                                                                   ria Edile - Archi-
     Accademia della Montagna del Trentino,          proprietà delle Regole - il presidente Zef-                                   tettura presso l'U-
     attraverso il presidente Egidio Bonapace,       firino Castellani e il vicepresidente Enzo       niversità di Trento, dove svolge un dottorato
     ha promosso l’incontro di Regole di Spi-        Ballardini - nonchè gli attuali gestori Ro-      di ricerca su "Strumenti di analisi e progetto
                                                                                                      per i manufatti alpini isolati". È appassionato
     nale e Manez - proprietarie dello Chalet        berto Maroni e Valeria Porru, gli studenti
                                                                                                      di montagna, presidente della Sezione SAT
     FIAT - con un interlocutore che fa della ri-    hanno dapprima seguito un ciclo di lezio-        di Caldonazzo, membro della Commissione
     cerca e dell’innovazione il suo fine istitu-    ni specifiche sul tema delle strutture ricet-    rifugi SAT e del Gruppo di lavoro rifugi CAI
     zionale, l’Università degli Studi di Trento,    tive in quota e poi avviato l'elaborazione
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