Cammino in - Parrocchia di Folzano (BS)
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NOTIZIARIO PARROCCHIALE Rinnovo abbonamento per il 2018 Risponde il parroco Sempre... Non abbandonarci in cammino nella tentazione Con il numero natalizio «In cammino» chiude il 2017. Ringrazio tutti coloro che ci leggono e ci sostengono. Il notiziario parrocchiale è senza dubbio una preziosa op- È vero che papa Francesco vuole cambiare la preghiera portunità pastorale e culturale per tutta la parrocchia. Un del Padre Nostro? modo singolare per vivere la comunità, per partecipare, Le parole di papa Francesco in un’intervista del teologo don per rimanere connessi, in dialogo, presenti. Marco Pozza, trasmessa a puntate daTv2000 e poi pubblicata Gli articoli dedicati alla Chiesa, al suo magistero, in parti- in un libro, hanno riaperto la delicata questione relativa alle pa- colare alla parola del papa e del vescovo, quelli sulla vita role del Padre Nostro «e non ci indurre in tentazione». parrocchiale, sull’oratorio e sul quartiere, i contributi su Il testo originale della preghiera - che si trova nel cap. 6 del questioni spinose e delicate della morale, della dottrina vangelo di Matteo - è in greco. Da qui nella liturgia si è passati cristiana e della vita sociale intendono aiutare e favorire al latino con la Vulgata di San Girolamo. Praticamente il verbo il sentirsi parte di una stessa famiglia, la crescita nella vi- greco eisenegkhV (dal verbo eisjerw), è stato tradotto con ta cristiana, una conoscenza più profonda e convincente «inducere», da cui è derivato l’italiano «indurre». Così il papa del messaggio evangelico, evitando le derive di una fede nell’intervista spiega la sua perplessità su questa traduzione: fai-da-te, individualista e confusa. «Sono io a cadere, non è lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre Per il prossimo anno la quota resta ancora invariata: aiuta ad alzarsi subito. Chi ci induce in tentazione è Satana, è Abbonamento ordinario € 20,00 questo il mestiere di Satana». Pertanto, «il senso della nostra Abbonamento sostenitore € 30,00 preghiera è: “Quando Satana mi induce in tentazione tu, per favore, dammi la mano, dammi la tua mano”. È come quel Ricordo come sempre che tutti i numeri pubblicati sono dipinto in cui Gesù tende la mano a Pietro che lo implora: “Si- disponibili gratuitamente anche in formato pdf sul sito gnore, salvami, sto affogando, dammi la mano!”». della parrocchia, nella sezione «In cammino» presente In realtà, come ricorda lo stesso pontefice, il problema è già nell’archivio. stato affrontato nella recente traduzione a cura della Cei, pub- Chi non vuole ricevere il nostro notiziario, o chi invece blicata nel 2008, che ha risolto con «non abbandonarci alla non lo riceve ma sarebbe interessato a conoscerlo, può tentazione». Lo stesso hanno fatto i francesi che da qualche comunicarlo agli incaricati della distribuzione o al parro- domenica pregano con le parole «ne nous laisse pas entrer en co, anche via email all’indirizzo parrocchia@folzano.it tentation», «non lasciarci cadere nella tentazione». Il cambia- Si ricorda che la quota dell’abbonamento verrà raccolta mento in italiano non è però ancora stato recepito nella liturgia dagli incaricati con il primo numero del 2018, che uscirà in quanto per ora rimane in vigore il Messale romano dell’83. nel mese di febbraio. Senza particolari permessi si potrebbe già pregare con la nuo- don Giuseppe va versione, come si fa in alcune parrocchie, ma è anche vero che occorrerebbe un atto formale e non mancano dubbi anche sulla nuova traduzione. Al riguardo il teologo Bruno Forte, ar- IN CAMMINO - Dicembre 2017, n. 6 civescovo di Chieti-Vasto, inviò a suo tempo alla Congregazio- • Direttore responsabile Giuseppe Mensi ne per il Culto Divino una serie di osservazioni: «A mio avviso • Grafica e impaginazione Giemme il “non abbandonarci” è una versione infelice, perché Dio non • Autorizzazione ci abbandona mai. Mi convince ancor meno di indurci, se non del Tribunale di Brescia n. 3 - 30/01/2009 altro di uso comune. La forma verbale è causativa. La versione Abbonamento incammino in spagnolo dice opportunamente: no nos dejes caer en la ten- Parrocchia di San Silvestro - Folzano DICEMBRE 2017 6 • Ordinario € 20,00 BRESCIA tación, non lasciarci cadere nella tentazione, quella francese • Sostenitore € 30,00 va nello stesso senso». Di qui la sua proposta: «La traduzione Parrocchia di San Silvestro - FOLZANO più pertinente potrebbe essere “fa’ che non cadiamo in tenta- via del Rione, n. 56 - 25124 - Brescia zione”. Più letterale sarebbe la versione “fa’ che non entriamo C.F. 98037230178 - Tel. 030. 2667072 Il Verbo si fece carne www.folzano.it - parrocchia@folzano.it in tentazione”, che esprimerebbe l’invocazione a non essere messi alla prova, in quanto coscienti della nostra fragilità» (Cfr G. Vecchi, in Corriere della Sera, 7 dicembre 2017). In copertina: Un’immagine di Sergio Caporali del presepio allestito nella cappella di Sant’Angela Merici nel 2016. don Giuseppe 2 in cammino 6 - 2017
LA PAROLA DEL PARROCO Il Verbo si fece carne Il vangelo del Natale «V erbum caro factum est - Il Verbo si fece carne» (Gv 1,14). Dio si è fatto uomo, è venuto ad abitare in mezzo a noi. È questo il mistero del Natale. È questa la verità che illumina - per così dire - tutte le luci che adornano città e paesi; la verità che dà senso e signifi- cato alla festa e alla gioia di questi giorni. Dio non è lontano: è vicino, anzi, è l’«Emmanuele», Dio-con-noi. Non è uno sconosciuto: ha un volto, quello di Gesù. È un messaggio sempre nuovo, sempre sorprendente, perché oltrepassa ogni nostra più ardita speranza. Soprattutto perché non è solo un annuncio: è un avvenimento, un fatto, che testimoni credibili hanno veduto, udito, toccato nella persona di Gesù di Nazareth! Stando con lui, osservando i suoi gesti e ascoltando le sue parole, hanno riconosciuto in Gesù il Messia, il Salvatore; e vedendolo risorto, dopo che era stato crocifisso, hanno avuto la certezza che lui, vero uomo, era al tempo stesso vero Dio, il Figlio unigenito venuto dal Padre, pieno di grazia e di verità. Nell’umanità del loro Maestro e amico hanno colto la sua divinità! Nei suoi miracoli il segno della grazia capace di guarire ogni anima ferita e malata. Nella sua misericordia la misura dell’amore di Dio. Nella sua umiltà l’onnipotenza divina. Dio non è lontano: Nella sua parola la sapienza e la verità. Nella sua povertà il luogo più segreto in cui Dio si nasconde. è vicino, anzi, è Nel suo essere servo l’immagine dell’Adamo liberato e salvato. l’«Emmanuele», Nella sua morte la redenzione e la salvezza. Dio-con-noi. Nella sua risurrezione la vita. Nel suo apparire nel mondo la luce che illumina ogni notte. È questo il messaggio Gesù è dunque la Verità! sempre nuovo, sempre Gesù è la Vita! sorprendente, del Gesù è la Via! In lui la grazia e la salvezza. Natale, che oltrepassa In lui la libertà capace di vincere ogni schiavitù. ogni nostra più ardita In lui la misericordia che distrugge ogni peccato. speranza. Non è solo In lui il bene che vince su ogni male. In lui l’amore che cambia il mondo. un annuncio: è un È questo il mistero che siamo chiamati ad accogliere e contemplare. È questo avvenimento, un fatto, il «vangelo» che dà senso al natale, alla festa, alle luci, alle nenie, ai presepi, che testimoni credibili agli auguri, ai doni… È questa la verità che deve formare e costruire la no- stra vita, è questa la luce che può illuminare il cammino. hanno veduto, udito, Celebrare e vivere il Natale richiede allora di aprirsi alla verità, di aprirsi toccato nella persona all’amore. di Gesù di Nazareth. Non è allontanando Dio dal nostro cuore che troviamo libertà e pace. Non 6 - 2017 in cammino 3
LA PAROLA DEL PARROCO Alessandro Bonvicino detto Moretto: è senza Cristo che la vita si fa più appassionante e vera. Solo ritornando a Natività con pastori, S. Girolamo e donatore [particolare], Dio possiamo dare qualità e valore al nostro tempo e alla nostra umanità. 1550 circa, olio su tela, 412x276 cm Solo aprendoci all’amore possiamo essere avvolti dalla luce del Natale. È Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia. stato così nella notte di Betlemme, è così anche oggi. L’incarnazione del Fi- glio di Dio è un fatto che è accaduto nella storia, ma nello stesso tempo la oltrepassa. Nella notte del mondo si accende una luce nuova, che si lascia vedere dagli occhi semplici della fede, dal cuore mite e umile di chi attende il Salvatore. Se la verità fosse solo una formula matematica, in un certo senso si imporrebbe da sé. Se invece la verità è amore, domanda la fede, il “sì” del nostro cuore, l’adesione sincera. E che cosa cerca, in effetti, il nostro cuore, se non una verità che sia amore? Che cosa cerca se non un volto che possa incarnare la verità, renderla, per così dire, concreta, accessibile, impastata di vita? È questa la verità che cerca il bambino, con le sue domande, così disarmanti e stimolanti; la verità che cercano i giovani, bisognosi di trovare il senso pro- fondo della propria vita; la verità che cercano l’uomo e la donna nella loro maturità, per guidare e sostenere l’impegno nella famiglia e nel lavoro; la ve- rità che cerca la persona anziana, per dare compimento all’esistenza terrena. Carissimi fratelli e sorelle, carissimi amici, «il Verbo si fece carne», è venuto ad abitare in mezzo a noi, è il Dio con noi, il Dio che si è fatto vicino. Con- templiamo insieme questo grande mistero di amore, lasciamoci illuminare il cuore dalla luce che brilla nella grotta di Betlemme! Buon Natale a tutti! don Giuseppe 4 in cammino 6 - 2017
PARROCCHIA DI FOLZANO Foto di Jakub Gojda BRESCIA C oncerti natalizi Domenica 17 dicembre 2017 - 20.30 Coro «Exultet - San Silvestro» DIRETTORE Manuel Scalmati ORGANO Roberto Bulla Musiche di G. Gherardeschi, F. Chelleri, G.S. Mayr, V.A. Petrali, F. Provesi, M. Praetorius, W.A. Mozart, F. Mendelssohn Bartholdy, G. Faurè. Sabato 30 dicembre 2017 - 20.30 ORGANISTA Ivan Ronda con il Quartetto d’archi «Elios» Intervengono all’organo: Andrea Piacentini e Francesca Bregoli Musiche di G.F. Händel, T. Albinoni, W.A. Mozart. Sabato 6 gennaio 2018 - 16.00 Orchestra di flauti «Zephyrus» Musiche di C. Debussy, C. Chaminade, G. Rossini, G. Verdi, G. Puccini. Chiesa parrocchiale di San Silvestro Via Del Rione, 56 - Folzano - Brescia INGRESSO LIBERO Parrocchia di San Silvestro - Folzano Via Del Rione, 56 - 25124 Brescia - www.folzano.it 6 - 2017 in cammino 5
DONNE NELLA BIBBIA La storia tormentata di Lia e Rachele La benevolenza nelle trame doloro Joseph von Fuhrich, Giacobbe incontra Rachele, Vienna, 1836 La vicenda delle sorelle Lia e Rachele chiude il libro della Genesi, lasciando il passo al racconto dell’Esodo. La loro storia riepiloga e racchiude tutti i grandi temi sviluppati nei capitoli precedenti, le stesse dinamiche di rapporti interpersonali difficili e antagonisti, le stesse frustrazioni per maternità desiderate e a lungo attese, le stesse sofferenze per lotte interne che finiscono per ricadere sui figli. L e figure di Lia e Rachele so- per la primogenitura sottratta con tado. Di Rachele il testo biblico ci di- no le ultime che il ciclo dei l’inganno, giunge nella terra di Ca- ce che era bella di forme e avvenente patriarchi ci presentano. naan alla casa di Làbano, fratello di di aspetto, motivi sufficienti perché Con loro, e con i loro figli, termina il sua madre, si ritrova ad essere a sua Giacobbe si innamorasse di lei. Di libro della Genesi, lasciando il passo volta vittima di un imbroglio. Da su- Lia, invece, la maggiore, si dice che al racconto dell’Esodo, il grande pas- bito incontra Rachele, figlia minore avesse gli occhi smorti. Un modo saggio del popolo d’Israele dall’Egit- di Làbano, presso il pozzo adiacente forse sottile per sottolineare che non to, attraverso il deserto, verso la terra al villaggio. Appena scopre che la pa- era certo bella come Rachele, e che promessa. La loro storia riepiloga e storella giunta con il suo gregge è sua perciò non attirò l’attenzione di Gia- racchiude tutti i grandi temi che so- parente, la bacia e piange. È un gesto cobbe. Il tema della bellezza di una no stati sviluppati precedentemente che vuole significare la sua gioia ed donna, e dell’innamoramento che con Sara, Agar e Rebecca, le stesse emozione dopo un tempo di crisi provoca in un uomo, compare qui dinamiche di rapporti interpersonali profonda, e sollievo per essere arri- per la prima volta nel testo biblico. difficili e antagonisti, le stesse fru- vato alla meta desiderata, alla casa Finora la preoccupazione, all’inter- strazioni per maternità desiderate del parente che lo avrebbe accolto, no di un clan, si era concentrata sul e a lungo attese, le stesse sofferenze insieme alla possibilità di una sposa tema della discendenza, e quindi per lotte interne che finiscono per dalla quale avere una discendenza. sulla fecondità della donna, come ricadere sui figli. Lia e Rachele erano Rebecca sua madre aveva spinto, in- possibilità di dare figli all’uomo e sorelle. Quando Giacobbe, fuggito fatti, il figlio alla fuga, invitandolo a conseguente sua realizzazione nel a causa dell’odio scatenato in Esaù trovarsi una moglie tra il suo paren- nucleo familiare. La Scrittura, o- 6 in cammino 6 - 2017
16,7). Ma proprio questo sguardo di benevolenza di Dio su Lia scatena la a divina gelosia di Rachele, la quale, dopo a- ver protestato con Giacobbe, ricorre alla sua schiava per avere figli. Così ricomincia anche tra le due sorelle quella sorta di competizione per la discendenza, che aveva già coinvolto ose della vita Sara e Agar. Entrambe finiscono per ricorrere alle schiave per dare figli a Giacobbe, e il loro linguaggio si fa apertamente duro e quasi scaltro. «Ho sostenuto con mia sorella lotte tremende e ho vinto» (Gn 30,8) dice ra, sembra fare un balzo in avanti, di per Rachele l’essere bella, e nes- Rachele. Ma Lia replica «Ti sembra spostando il fulcro di una relazione sun svantaggio per Lia non essere la poco avermi portato via il marito?» uomo-donna sulla qualità affettiva prescelta. Le differenze giungono in (Gn 30,15). Tutta una pericope ci dei personaggi. Qui viene quasi pre- seguito. A questo punto infatti il te- racconta di questa corsa ansiosa e figurata e anticipata tutta la prospet- sto ci dice: «Il Signore, vedendo che antagonista tra le due sorelle, ormai tiva antropologica del Cantico dei Lia veniva trascurata, la rese fecon- quasi nemiche a causa di un’unica Cantici, dove questo tema occuperà da, mentre Rachele rimase sterile» unione che finisce per creare com- tutto lo sviluppo del testo, e attorno (Gn 29,31). Questa nuova situazio- petizione e rivalità. Ma alla fine «Dio al quale si concentrerà tutta l’atten- ne sembra diventare una compen- si ricordò anche di Rachele; la esaudì zione. Giacobbe, a questo punto, sazione rispetto ad un’ingiustizia e la rese feconda» (Gn 30,22). Ormai chiede in moglie Rachele, e Làbano umana. Ma naturalmente è soltanto la sua bellezza non le rendeva più suo padre gliela concede in cambio un’interpretazione collegata ad una giustizia. di 7 anni di lavoro al suo servizio. Al cultura che vedeva nella maternità Il desiderio di essere madre, fru- termine di questo tempo, del quale l’unica prerogativa nella vita di una strato e mai appagato, l’aveva resa si dice che a Giacobbe «sembrarono donna. Senza figli una moglie per- la parte debole, ma oggetto della pochi giorni, tanto era il suo amore deva il senso del suo ruolo familiare, benevolenza di Dio. per lei», la chiede in moglie: «Dam- come un’inutilità o addirittura una È una storia di lotte, tra sorelle che, mi la mia sposa, perché i giorni sono vergogna. Così Lia arriva ad avere 4 senza volerlo, si erano trovate a do- terminati, e voglio unirmi a lei» (Gn figli, che la fanno sentire in diritto di ver condividere lo stesso uomo, la 29,20-21). Ma Làbano, che da sem- essere amata da Giacobbe. stessa casa, la stessa discendenza. pre non aveva brillato per onestà, Fermiamoci un momento a guarda- A differenza di Sara e Agar, entram- ordisce un inganno. Dopo aver dato re Lia, che la storia ha voluto mettere be avevano gli stessi diritti e doveri il banchetto nuziale, la sera condu- in secondo piano. Sposa non desi- sulla casa di Giacobbe, e quindi lo ce nella camera da letto la figlia Lia derata, non amata a differenza della stesso amaro destino che le pone- al posto di Rachele, e Giacobbe si sorella. Sposa e madre, desiderosa va in competizione, al fine di avere unisce a lei. di essere ricambiata per ciò che a- maggiore rilevanza all’interno del L’errore si spiega con l’uso tuttora veva dato, figli ad un uomo che non nucleo familiare. vigente di conservare la fidanzata l’aveva scelta. Sorella di colei che la La poligamia, a lungo tollerata nel- velata fino alla notte di nozze. So- storia ha reso sua antagonista, qua- la storia del popolo ebraico, creava lo al mattino Giacobbe si accorge si rivale, la bella Rachele, amata da tensioni e lotte sia tra donne che tra dell’inganno, e dell’irreparabilità di Giacobbe. Proviamo ad immagina- fratelli. Tutti si facevano carnefici, quanto ormai è avvenuto, e dopo a- re il suo dolore, la sua frustrazione, ma tutti erano ugualmente vittime, ver protestato con Làbano ottiene di la sua solitudine. Ma Lia è anche la di un sistema, quello tribale, che non poter avere in moglie anche Rachele, madre di Giuda, il capostipite del- tenendo conto dei sentimenti delle la figlia minore, in cambio di altri 7 la tribù di Davide, di Salomone, di persone, dava la priorità al problema anni di lavoro. In poco più di una Giuseppe sposo di Maria dal quale della discendenza. Questo continuò settimana si ritrova così ad avere due nacque Gesù detto il Cristo. a lacerare i cuori e le vite di quelle mogli. Di Lia e Rachele fino a questo Il Signore, donando fecondità a Lia donne che nulla poterono per cam- punto non ci è detto altro, non han- sembra volerla ripagare di tutto ciò biare la loro condizione, soprattutto no voce attiva in proposito. Le loro che le è mancato, soprattutto quello la possibilità di essere riconosciute persone sono ancora considerate sguardo di predilezione che un uo- nella loro unicità, dignità, sotto un come merce di scambio, di cui non si mo aveva saputo avere solo sulla bel- unico sguardo di benevola predile- tiene conto né delle necessità né dei lezza di Rachele. «L’uomo vede l’ap- zione, quello di Dio. sentimenti. Nessun vantaggio quin- parenza, Dio vede il cuore» (1Sam Suor Anna Chiara 6 - 2017 in cammino 7
La chiesa di Folzano - St Il genio del Pubblichiamo la seconda parte dell’intervento che Valerio Terraroli ha tenuto nella chiesa Antonio parrocchiale, la sera di mercoledì 6 settembre per la presentazione del volume «La chiesa di Folzano. Storia, arte e architettura». È dedicata L’ particolarmente all’opera elemento della gioia modeste decorazioni eseguite nel [nell’architettura della corso dei restauri del Novecento), dello scultore comasco chiesa di Folzano], cioè evidenzia il perché di una coloritu- Antonio Ferretti che è il l’elemento della felicità, in senso ra tenue, appena accennata, degli protagonista assoluto ampio non banale, la felicità spiri- intonaci e degli stucchi: qui non tuale naturalmente ma che passa c’è lo stucco rococò, oro, bianco, per la parte plastica attraverso i nostri sensi, è forte- colori pastello come si trova nei della chiesa, che rivela mente accentuata dal gioco con- palazzi in quegli anni, ma si trova, «unitarietà di progetto e tinuo che sta tra la parete nuda, le come dire, un atteggiamento più lesene e gli stucchi. Anche la scelta dimesso, volutamente più mode- ricchezza di elaborazione che è stata fatta di riportare gli in- sto, nel senso più umile, che cerca figurativa». tonaci della chiesa a una situazio- non la policromia ridondante, ma Il volume è disponibile in ne originaria della metà del Sette- al contrario una schematizzazio- cento (poi si potrebbe discutere se ne cromatica e visiva, perché in parrocchia al costo è stato giusto o no, ma ritengo che questo modo le pale d’altare, gli di euro 20. sia stato opportuno demolire le elementi ornamentali più impor- 8 in cammino 6 - 2017
Antonio Ferretti, La gloria, abside della chiesa di Folzano toria, arte e architettura llo scultore dro Calegari e, guarda il caso, da Antonio Ferretti, lo stesso scultore che qualche anno dopo ritroviamo qui a Folzano. Le sculture di Ferretti o Ferretti Chi è Antonio Ferretti? Non è un bresciano, ma è anche ovvio per- ché. Perché la tradizione dello stucco italiano è una tradizione che viene dalla zona del comasco, dalla zona della Valle Intelvi, dove generazioni di artisti e stuccatori a tanti, cioè le immagini sacre e gli to di muratura come richiedeva il partire già dalla metà del Cinque- stucchi, assumono una dimensio- rococò, ma al contrario la facciata cento, ma ancora prima in alcuni ne più forte, proprio in un ricerca- della Libreria è assolutamente e casi, hanno diffuso questa tecnica to contrasto con la tenue tessitura volutamente anonima, tranne la in tutta Italia. Per esempio i Co- cromatica delle pareti e dei rilievi parte centrale che contiene lo sca- lomba, che sono gli autori degli ornamentali. E questo fa parte di lone, il salone principale, ecc. che stucchi seicenteschi della chiesa quella cultura di un classicismo è scandita dalle lesene classiche, di Santa Maria delle Grazie a Bre- evidente, che noi nella nostra città esattamente come queste di Fol- scia. E poi nel corso del Settecento vediamo in modo evidente, palese. zano, tra i grandi finestroni. Con- gli stessi Carloni che citavo prima, Tra l’altro, pensando all’architettu- figurandosi allegoricamente come erano, oltre che pittori, stuccatori. ra della biblioteca Queriniana, ri- il tempio della sapienza, il corpo Come mai Ferretti arriva a Brescia? prendendo di nuovo il legame con centrale è incoronato da un attico Vi giunge per la realizzazione delle Querini, essa si presenta voluta- in pietra di Botticino con sculture sculture nell’attico della Querinia- mente low profile, come diremmo che rappresentano le materie che na, a cui lavorò in collaborazione oggi, cioè appare con una struttura si insegnavano all’Università alter- con Alessandro Calegari membro pulitissima, che non ha movimen- nate a putti, realizzate da Alessan- di una grande dinastia di scultori 6 - 2017 in cammino 9
Cioè delle composizioni scultoree che mostrano un’eccezionale di- mensione, una precisa intelligenza compositiva, una ricercata varietà di posture delle figure, di un vero e proprio recitativo, perché le figure hanno tutte delle gestualità affini alla recitazione: le bocche aperte per esempio, nella Deposizione di Cristo oppure nei santi, Santa Caterina da Siena e San Dome- nico a fianco della Madonna del Rosario. Ecco, è chiaro che Ferret- ti porta nello stucco l’intelligenza compositiva di uno scultore tridi- mensionale, e però mette in que- ste composizioni quel patetismo e quella ricercatezza di sentimento che viene da una lunga tradizione. Il racconto scultoreo Ferretti non è un innovatore dal punto di vista della composizio- ne plastica, soprattutto in questi gruppi scultorei, ma porta con sé una conoscenza e una capacità elaborativa di sistemi figurativi consolidati. E fra l’altro lo stucco gli permette di rendere queste im- magini leggere; cioè non si tratta di gruppi statuari in pietra, non sono gruppi statuari in terracotta, ma si configurano come un’emanazione della parete che si concretizza da- vanti agli occhi del pubblico con la leggerezza che lo stucco porta con sé. Nello stesso tempo, questa dimensione plastica in rilievo si mette - lo si vede bene soprattut- to nei due altari laterali - in stret- ta connessione con l’architettura dell’altare, perché l’altra questione Antonio Ferretti, S. Gioacchino, altare dell’Immacolata della chiesa di Folzano è la complessa architettura delle cornici delle pale che si configura come una struttura architettoni- bresciani, i Calegari appunto, ma città; non dico con Querini diret- ca che di per sé ha un senso e che Alessandro aveva girato per l’Ita- tamente, ma con quell’entourage. naturalmente è l’esplicitazione lia settentrionale e per l’Europa, e Qui Ferretti è protagonista assoluto di modelli che si trasmettono nel probabilmente aveva incontrato i per la parte plastica che rivela uni- tempo anche attraverso le famiglie Carloni e anche Ferretti. tarietà di progetto e ricchezza di che avevano l’appannaggio della Pochi anni dopo Antonio Ferretti elaborazione figurativa e che trova lavorazione delle pietre, dei mar- viene chiamato qui, quindi vuol il suo trionfo più significativo nei mi, e sono architetture che hanno dire che c’è certamente uno stretto tre gruppi di figure che sono nel a che fare anche con la quadratura legame tra la fabbrica della chiesa presbiterio, nel battistero e nella dipinta con l’obiettivo di evocare di Folzano e la realtà della nostra cappella di fronte a quest’ultimo. spazi profondi e configurandosi 10 in cammino 6 - 2017
come templi di per sé. E quindi parte inferiore e nella parte laterale cante il movimento dei santi esal- Ferretti, oltre che aver dato un sen- piccoli fiori come all’interno di u- tati nel loro rapimento mistico. E so narrativo a tutto lo spazio della na struttura a grata. Questi motivi se confrontiamo queste modalità chiesa, esalta il valore delle imma- ornamentali sono gli stessi motivi, espressive con quelle delle scul- gini sacre che stanno nelle pale la- tipicamente rococò, che noi trovia- ture dell’attico della Queriniana, terali, ovvero La Madonna del Ro- mo per esempio nelle decorazioni riconosciamo nella pietra la stessa sario e L’Immacolata Concezione, dei palazzi, nelle decorazioni delle modalità, cioè le figure sono avvol- per poi salire nei due spazi coperti ville; è come dire l’applicazione nel te entro panneggi che sembrano dalle cupole con i pennacchi dove mondo sacro della leggerezza del carta sgualcita, un sistema che u- sono rappresentati i Dottori della gusto e del vivere tipico del XVIII savano anche i Calegari. Chiesa e gli Evangelisti, cioè gli secolo. All’interno di questa chiesa i ca- otto pilastri della fede. Ma queste Quindi Ferretti è il portatore di u- polavori ulteriori, oltre alla statua figure, che seguono fra l’altro un’i- na competenza tecnica straordi- in legno di tiglio della Madonna conografia molto tradizionale e nariamente sperimentale; utilizza Del Rosario scolpita e dipinta dal- consolidata, non si presentano co- iconografie tradizionali, ma le rin- lo stesso Giacomo Ferretti, sono me innovazioni compositive stra- nova attraverso questa novità del i due dipinti collocati sull’altare ordinarie, ma è affascinante notare gusto che si riconosce anche nella maggiore, del veneziano Giam- la ricchezza ornamentale e plastica leggerezza delle nuvole che reggo- battista Tiepolo, e sull’altare late- delle cornici nelle quali sono collo- no Santa Caterina, nello svolazzare rale dell’Immacolata, del veronese cati. Le figure sono incastonate in asimmetrico dei tessuti, nel modo Francesco Lorenzi. cartelle che presentano una deco- di rendere il panneggio come carta Valerio Terraroli razione a foglie accartocciate nella spiegazzata quasi a rendere croc- continua - 2 La chiesa di Folzano STORIA, ARTE E ARCHITETTURA i l Nat a l e ! ... un re galo per A CURA DI don Giuseppe Mensi CONTRIBUTI DI Aldo Bertolini, Claudio Bertolini, Claudio Cabras, Carlo Dusi, Maffeo Ferrari, Giuseppe Fusari, Ida Gianfranceschi, Corrado Pasotti FOTO DI BAMSphoto di Basilio Rodella, Mino Renica, don Giuseppe Mensi, Aldo Bertolini Editrice Grafo Formato 23,5x33,5 - pp. 336 € 40,00 Per le famiglie di Folzano sconto del 50 %
VITA DI QUARTIERE Un incontro delle Acli sul tema «Urbanistica e ambiente» Abitare oggi la città La Zona Acli della città, in collaborazione con le Vicarie Veduta di Brescia cittadine, ha proposto in questi mesi che separano dalle prossime elezioni amministrative un ciclo di quattro incontri per approfondire alcuni temi spinosi della realtà sociale e politica. Il secondo incontro si è svolto sabato 18 novembre nell’oratorio di Folzano. È intervenuta Michèle Pezzagno dell’Università degli Studi di Brescia. I n vista delle elezioni am- sua riflessione ponendo una do- ministrative del 2018, che manda assai provocatoria: «Quale vedranno coinvolto anche città vogliamo veramente?». Una il Comune di Brescia, la Zona A- domanda che non riesce a trovare cli della città e le Vicarie cittadi- una risposta immediata. Innanzi- ne hanno proposto in questi mesi tutto, ha sottolineato la professo- quattro incontri per approfondire ressa, bisogna essere consapevoli alcuni importanti temi ammini- che la città non è solo un agglome- strativi. rato di infrastrutture, spazi verdi Questo ciclo di incontri «Dentro ed edifici abitativi e commerciali; la città, conoscere per partecipa- questi sono elementi necessari re» ha interessato da vicino il no- perché esista la città, ma essa è stro quartiere sabato 18 novembre molto di più: la città è costituita da cui si vive per saperle sfruttare in con il secondo appuntamento dal coloro che in essa abitano, lavora- modo positivo evitando di scon- titolo: «Abitare la città, urbanisti- no e si muovono. Inoltre i cittadini trarsi, o peggio «radere al suolo», ca e ambiente». Nella prima parte sono chiamati a vivere una città ciò che altri hanno costruito. è intervenuta Michèle Pezzagno, che già c’è, si devono rapportare Concludendo la riflessione Pez- professoressa associata del Dica- e spesso scontrare con realtà già zagno ha sottolineato quanto sia tam dell’Università degli Studi di esistenti e che non si possono eli- indispensabile investire sulla città, Brescia. Nella seconda parte, inve- minare. La conformità del territo- a cascata si arriverebbe a miglio- ce, si è tenuto il confronto politico rio, la presenza di edifici storici, la rare il territorio, le realtà abitati- tra i consiglieri comunali Fabio Ca- rete di strade e infrastrutture si co- ve, le comunicazioni, l’ambiente e pra (PD) e Mattia Margaroli (Forza struiscono in modo stratificato nel soprattutto si favorirebbe una vita Italia), moderati da Davide Bacca, corso della lunga storia della città. salubre e un benessere sociale. giornalista del Giornale di Brescia. Occorre, allora, conoscere e capire Prendersi cura della città vuol di- Michèle Pezzagno ha introdotto la le caratteristiche dell’ambiente in re studiare le dinamiche su chi si 12 in cammino 6 - 2017
Acli che ha richiamato l’attenzio- Su questi temi il consigliere Fabio ne dei due consiglieri comunali Capra, rappresentante del PD, ha sull’esigenza di garantire una buo- ribadito che l’amministrazione in na qualità della vita ai cittadini e in questo quadriennio ha voluto a- generale a tutti coloro che in qua- dottare un progetto urbanistico e lunque modo vivono e frequenta- ambientale contrassegnato dalla no la città. Il miglioramento della «rigenerazione», elemento che di qualità della vita certamente di- certo rientrerà anche nella pros- à pende da due ambiti strettamente sima campagna elettorale. Un interconnessi, ovvero l’urbanistica progetto atto a disegnare il futuro e l’ambiente. della città attraverso la sostenibi- È imprescindibile proseguire la lità, la collaborazione con i comu- strada di una pianificazione so- ni limitrofi alla città, l’attenzione stenibile nella quale deve pren- ai servizi, ai trasporti e al mondo dersi atto della esigenza assoluta del lavoro. di salvaguardare il territorio non In risposta il consigliere Mattia urbanizzato limitando in modo Margaroli ha ribadito l’impegno forte l’ulteriore cementificazione, dello schieramento di Forza Italia incentivando fortemente la ristrut- di rendere la nostra città un luogo turazione e riqualificazione degli attrattivo, per recuperare la socia- edifici esistenti. Va inoltre appro- lità e fortificare la cultura cittadina fondita e rivista la struttura della e su questo giocare le strategie ur- rete stradale a favore del trasporto banistiche nonché l’investimento pubblico, adeguandola in parti- delle risorse. Per quanto riguarda colare alle esigenze di puntualità la salvaguardia dell’ambiente, in- e velocità. vece, l’obiettivo proposto è quello Si è sottolineata la fondamenta- dell’auto-responsabilità del citta- le importanza della tutela della dino incentivando l’amore e la cura salute. Occorre proporre azioni della città. concrete per salvaguardare la sa- Il ciclo di incontri si concluderà lubrità dell’aria attraverso il forte sabato 20 gennaio presso la Pieve disincentivo all’utilizzo del mez- di Urago Mella, in via della Chiesa, zo privato a favore del trasporto 136 con una riflessione sul tema pubblico. L’acqua, risorsa preziosa, «La partecipazione al bene pub- necessita di particolare attenzio- blico della città - L’esperienza dei ne sia per quanto attiene alla sua Consigli di quartiere», interverrà qualità come per la distribuzione Luca Grion, presidente dell’Istitu- e l’utilizzo. to Jacques Maritain e il confronto Il suolo non costruito, sia per la sua politico sarà tra Emilio Del Bono, funzione biologica che per le altre Sindaco di Brescia, e Francesco prerogative (prevenzione del ri- Onofri, Capogruppo Piattaforma muove, guardare alle esigenze dei schio idrogeologico, ad esempio), Civica in Consiglio comunale. suoi cittadini, rivedere e riformu- va protetto e valorizzato. Diego Amidani lare progetti che possano essere compatibili con i cambiamenti so- ciali e culturali. Una rigenerazione, Circolo Acli Luigi Ferrari - Folzano Prossimi appuntamenti dunque, che sappia confrontarsi con i nuovi stili di vita, con le nuo- ve realtà familiari e i cambiamenti del mondo del lavoro. Giovedì 11 gennaio - ore 20.00 Terminato il brillante intervento Assemblea dei Soci del Circolo con approvazione del bilancio della Pezzagno, nella seconda par- dell’anno 2017 e rinnovo delle cariche. te della mattinata ha trovato spazio Domenica 28 gennaio il dibattito politico, introdotto da Festa del Tesseramento 2018. una breve relazione curata dalle 6 - 2017 in cammino 13
VITA DI QUARTIERE Inaugurato domenica 3 dicembre Un Punto Comunità… per il bene di tutti Alcuni momenti dell’inaugurazione del Punto Cumunità e dei nuovi alloggi in via Della Palla, 13. D omenica 3 dicembre si è inaugurato il Pun- to Comunità al Centro Sociale in via Della Palla, 13 alla presenza del sindaco Emilio del Bono, dell’assessore alle politiche per la casa e alla Partecipazione Marco Fenaroli e del parroco don Giuseppe Mensi. Contemporane- amente si sono inaugurati anche i quattro appartamenti bilocali ERP che sono stati ristrutturati insieme agli spazi a destinazione sociale, o- ra sede del Punto Comunità. Dopo gli interventi del sindaco e dell’assessore, accompagnato dall’architetto progettista, è seguito il taglio del nastro e la benedizio- ne dei locali alla presenza di molti abitanti del quartiere. È stata organizzata una breve vi- sita alla struttura nel corso della quale le autorità hanno spiegato con efficace sintesi il cambiamento strutturale del welfare, tema caro a Brescia che con i Consigli di Quar- tiere e i Punti Comunità si pone aperto a tutte le associazioni che diverse e nuove che devono pure come esempio di cittadinanza at- ne condividono le finalità) e i vo- confrontarsi con una mancanza tiva in Italia. lontari che hanno offerto un sim- sempre più evidente di risorse che Domenico Milani, responsabile patico aperitivo. induce a cercare nuove strategie e del Servizio Territoriale della zo- Questa la cronaca della mattinata. nuovi metodi di aiuto e sostegno. na sud, augurando buon lavoro Per arrivare a questo traguardo è Per questo Consiglio di Quartiere ai volontari del Punto Comunità necessario soffermarsi sul lavoro e volontari hanno dovuto anzitutto che saranno disponibili presso lo costante del Consiglio di Quar- imparare e capire per poter in se- sportello del Centro Sociale, ha tiere e dei volontari che da più di guito spiegare al quartiere la scelta ringraziato auspicando una sem- un anno hanno partecipato agli di attivarsi per dare vita al Punto pre crescente partecipazione. innumerevoli incontri organizzati Comunità. Erano presenti, oltre al Consiglio dall’amministrazione comunale Il lavoro è ancora lungo e difficile. di Quartiere, i membri del Circolo per spiegare la nuova cultura del La speranza è quella di poter regi- Acli, capofila del Punto Comunità welfare che si sta progressivamen- strare la partecipazione degli abi- (che ha come partners la Parroc- te delineando e che cambia con la tanti per poter costruire progetti chia e il gruppo spontaneo di ac- trasformazione della società, sem- utili a tutta la comunità. quisto solidale Gas – pur restando pre più “anziana” e con richieste Mara Megni 14 in cammino 6 - 2017
ANAGRAFE PARROCCHIALE 2017 Battesimi Matrimoni Battesimo di Poli Forelli Costanza 1. Susca Vittoria 30 aprile 1. Amici Giuseppe con Vivarelli Silvia nata a Brescia il 14 maggio 2016 9 giugno da Susca Paolo e Chiappani Elisa. 2. Poli Forelli Costanza 21 maggio nata a Brescia il 26 febbraio 2017 da Poli Davide e Forelli Carlotta. 3. Lussignoli Mattia 4 giugno nato a Brescia il 29 maggio 2016 da Lussignoli Alfredo e Maestrelli Deborah. 4. Miri Luca 11 giugno nato a Brescia il 19 ottobre 2016 da Miri Massimiliano e Rossini Silvia. 5. Voltolini Cristian 11 giugno nato a Brescia il 10 aprile 2016 da Voltolini Marco e Granata Immacolata. 6. Poli Carlotta Cinzia 18 giugno nata a Brescia l’8 gennaio 2017 da Poli Alissandro e Macri Laura. 7. Ziliani Patrick Thavin 2 luglio 2. Tononi Pietro con Calfa Elisa nato a Brescia il 14 gennaio 2017 17 giugno da Ziliani Matteo e Todkui Sudawan. 8. Gambaretti Leonidas 2 luglio nato a Brescia il 2 giugno 2017 da Gambaretti Omar e Gambaretti Iryna. 9. Ardigò Angelica 24 settembre nata a Brescia il 2 gennaio 2017 da Ardigò Marco e Davydyak Lyudmyla. 10. Micheli Foletti Gabriele 8 ottobre nato a Brescia il 30 giugno 2017 da Micheli Alessandro e Foletti Stefania. 11. Frigoli Olivia 22 ottobre nata a Brescia il 17 maggio 2016 da Frigoli Samuele e Dora Loredana. 12. Venturi Gabriel 22 ottobre nato a Brescia il 25 aprile 2017 da Venturi Omar e Filippini Corinne. 13. Amigoni Ilaria 8 dicembre 3. Pietta Luca con Zanardini Anna nata a Brescia il 10 maggio 2017 14 ottobre da Amigoni Simone e Musatti Marzia. 6 - 2017 in cammino 15
Calendario pastorale DICEMBRE 2017 Domenica 14 gennaio - II del Tempo Ordinario Domenica 24 dicembre - IV di Avvento Sabato 20 gennaio • Durante la messa delle 10.00 il ricordo degli • Alle 14.30 il 2° incontro dei genitori del Gruppo Anniversari di Matrimonio. Emmaus (V anno ICFR). • Nel pomeriggio in chiesa saranno presenti 2 sacerdoti Domenica 21 gennaio - III del Tempo Ordinario per le confessioni in preparazione al Natale. • Alle 14.30 il 2° incontro dei genitori dei Gruppi • È sospesa la s. Messa delle 18.30. Betlemme e Nazaret (I e II anno ICFR). • Alle 24.00 la s. Messa della Notte di Natale. Domenica 28 gennaio - IV del Tempo Ordinario Lunedì 25 dicembre - Natale del Signore • Alle 16.00 l’inizio dei Sacri Tridui con l’Ufficio per i • Le messe alle 8.00, 10.00 e 18.30. defunti e l’adorazione eucaristica. • Alle 17.00 i Vespri solenni con l’Adorazione e la • Alle 18.30 la solenne celebrazione eucaristica. Benedizione eucaristica. Lunedì 29 gennaio - Sacri Tridui Martedì 26 dicembre - S. Stefano • Alle 18.00 i vespri e adorazione. • Le s. Messe solo il mattino alle 8.00 e alle 10.00. • 20.00 S. Messa per tutti i defunti dell’anno 2017. • Alle 16.00 lo spettacolo «Anche oggi è Natale» Martedì 30 gennaio - Sacri Tridui proposto dai bambini dell’oratorio di Folzano. • Alle 18.00 i vespri e adorazione. Sabato 30 dicembre • 20.00 S. Messa per tutti i sacerdoti, religiosi/e, • Alle 20.30 in chiesa il secondo concerto natalizio con benefattori defunti. Ivan Ronda (organo) e il Quartetto d’archi Elios. Domenica 31 dicembre - S. Silvestro, papa e patrono FEBBRAIO 2018 • Alle 11.00 la solenne concelebrazione con i sacerdoti Venerdì 2 febbraio - Presentazione del Signore della Zona pastorale. • Alle ore 20.00 la S. Messa preceduta dalla benedizione • Alle 18.30 la s. Messa nella solennità di Maria delle candele. Ss. Madre di Dio con il canto del Te Deum. Sabato 3 febbraio - Memoria di San Biagio, martire GENNAIO 2018 • Alle 18.30 la s. Messa con la benedizione della gola. Domenica 4 febbraio - V del Tempo Ordinario Lunedì 1 gennaio - Maria Ss. Madre di Dio • Le ss. Messe alle ore 8.00, 10.00, 18.30. Mercoledì 7 febbraio • Alle 17.00 il canto dei Vespri, la preghiera per la pace, • Alle 20.30 il 3° incontro dei genitori del Gruppo l’adorazione e la benedizione eucaristica. Emmaus (V anno ICFR). Sabato 6 gennaio - Epifania del Signore Venerdì 9 febbraio • Le ss. Messe alle ore 8.00, 10.00, 18.30. • Giornata parrocchiale del Malato. Alle 15.00 in chiesa • Alle 14.30 la benedizione dei bambini con l’omaggio a la s. Messa per tutti gli ammalati. Gesù Bambino. Domenica 11 febbraio - VI del Tempo Ordinario • Alle 16.00 in chiesa il terzo concerto natalizio con Martedì 13 febbraio l’orchestra di flauti Zephyrus. • Carnevale. Domenica 7 gennaio - Battesimo del Signore Mercoledì 14 febbraio - Delle Ceneri • Nella Messa delle 10.00 la festa per tutti i bambini • Inizio del Tempo di Quaresima. battezzati nel 2017. Giovedì 15 febbraio - Ss. Faustino e Giovita, martiri In memoria... Maria Maddalena Bellini Gianluca Bislenghi Rita Codenotti (MARILENA) 24/09/1968 - 03/12/2017 ved. Taglietti in Motta 24/09/1937 - 12/12/2017 19/08/1947 - 10/10/2017 ERRATA CORRIGE
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