Calore ad alta temperatura dall'energia solare - Una tecnologia - Malignani

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Calore ad alta temperatura dall'energia solare - Una tecnologia - Malignani
Calore
 ad alta temperatura
  dall’energia solare
   Una tecnologia
    innovativa
      per un’energia pulita,
      disponibile
       con continuità
        e ad un costo
          competitivo
Calore
 ad alta temperatura
  dall’energia solare
   Una tecnologia
    innovativa
      per un’energia pulita,
       disponibile
        con continuità
         e ad un costo
          competitivo
La futura
    domanda
    di energia
    è sostenibile?                                Il consumo energetico di un Paese è
                                                  d i rettamente correlato alla sua ric-
                                                  chezza prodotta: l’intensità energeti-
                                                  ca, ovvero il rapporto tra i consumi
                                                  energetici ed il PIL (Prodotto Interno
                                                  Lordo), benché leggermente decre-
                                                  scente con il progresso tecnologico, è
    L’energia è necessaria                        all’incirca la stessa per i Paesi poveri e
                                                  per quelli più sviluppati.
    La disponibilità energetica è stata
    sempre una componente essenziale              Energia e povertà
    della civiltà umana. Nel corso dei
    tempi, il consumo energetico pro ca-          Il “World Energy Outlook 2002” del-
    pite è cresciuto fino a diventare 100         l’IEA (International Energy Agency)
    volte superiore all’energia del meta-         evidenzia che ben 1,6 miliardi di per-
    bolismo corporeo, basato sull’alimen-         sone – un quarto della popolazione
    tazione. Nei Paesi maggiormente svi-          mondiale – sono oggi sprovviste di
    luppati, mediamente ogni individuo            energia elettrica, il che preclude loro
    abbisogna giornalmente di 0,9 GJ,             inevitabilmente lo sviluppo di una
    u n ’ e n e rgia equivalente a quella otte-   qualsiasi attività industriale e i relativi
    nibile dalla combustione di 32 kg di          risvolti occupazionali. La maggioranza
    carbone. Il consumo energetico pla-           (4/5) di queste popolazioni vive in
    netario è cresciuto stabilmente negli         aree rurali dei Paesi in via di sviluppo,
    ultimi 150 anni ad un tasso annuo me-         principalmente in Asia e in Africa. Inol-
    dio intorno al 2,3%. Il fabbisogno            tre circa 2,4 miliardi di persone fanno
    e n e rgetico dell’uomo, soddisfatto          affidamento quasi esclusivamente sul-
    principalmente mediante i combustibi-         le biomasse tradizionali come fonte di
    li fossili, è aumentato fino a superare       energia primaria (fig. 1). Peraltro, in
    la somma dell’energia geotermica,             molti di questi Paesi, il livello di radia-
    p roveniente dal nucleo terre s t re, e       zione solare è considerevole e potreb-
    delle maree indotte dal sole e dalla lu-      be divenire la fonte primaria di ener-
    na. Le attività umane hanno quindi            gia, purché utilizzabile con tecnologie
    pressoché raddoppiato l’energia en-           semplici ed economiche. È quindi
    dogena del pianeta Terra. Il consumo          compito dei Paesi più avanzati, come
    complessivo legato alle attività del-         l’Italia, sviluppare nuove tecnologie ed        Fig. 1 - Situazione
    l’uomo è comunque solo 1/10.000 del-          il “know-how” corrispondente, al fine         energetica nei Paesi
    l’energia incidente sulla superficie ter-     di permettere un tale progresso.                 in via di sviluppo
    restre proveniente dal sole.

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in ben 4.300 miliardi di US$. Malgra-
                                                                            do un incremento dell’uso di gas na-
                                                                            turale, la principale fonte primaria
                                                                            per la produzione di energia elettri-
                                                                            ca rimarrà, almeno fino al 2030, il
                                                                            carbone.

                                                                            A parità di energia elettrica prodotta,
                                                                            le emissioni di CO2 da carbone sono
                                                                            2,5 volte maggiori di quelle da gas
                                                                            naturale. Per modificare radicalmen-
                                                                            te lo scenario delineato da questa
                                                                            p revisione “business as usual”, è ne-
                                                                            cessario un vigoroso impulso allo
                                                                            sviluppo di tecnologie innovative.

                                                                            Una serie di disastri
                                                                            preannunciati
Fig. 2 - Scenario         Lo scenario energetico
“business as usual”       prevalente                                        ll precedente scenario “business as
delle fonti energetiche   di “business as usual”                            usual” comporta preoccupanti con-
a livello mondiale                                                          seguenze, vale a dire :
                          Gran parte delle previsioni energeti-
                          che, basate sulle proiezioni econo-               1. cambiamenti climatici di ampie
                          miche per i prossimi decenni, ci as-                 p ro p o rzioni, con conseguenze
                          sicurano che gli approvvigionamenti                  particolarmente gravi nei Paesi in
                          di combustibili fossili saranno larga-               via di sviluppo, meno preparati ad
                          mente sufficienti a coprire le richie-               a ff ro n t a rne gli eff e t t i ;
                          ste. In assenza di grandi innovazioni
                          tecnologiche, i previsti consistenti              2. sviluppo sostenibile ostacolato da
                          aumenti della domanda energetica                     problemi correlati alla sicurezza
                          mondiale saranno coperti da un                       degli approvvigionamenti di pe-
                          s e m p re più intenso utilizzo di com-              trolio e gas naturale;
                          bustibili fossili, con una leggera fles-
                          sione del contributo relativo all’ener-           3. problemi della povertà mondiale
                          gia nucleare ed il mantenimento di                   non risolti, ma amplificati dall’ine-
                          un apporto molto ridotto da parte                    vitabile aumento del prezzo dei
                          delle fonti rinnovabili non idro e l e t t r i-      combustibili fossili, causato dal-
                          che (fotovoltaico, eolico, biomasse                  l’aumento della domanda e dal-
                          ecc.).                                               l’esigenza di massicci investimen-
                                                                               ti, soprattutto per il gas naturale.
                          La percentuale di penetrazione di
                          queste nuove fonti energiche rinno-               Le conseguenze di questo scenario
                          vabili, riferita alla domanda totale,             possono essere evitate solo modifi-
                          p resenterà solamente un modesto                  cando alcune delle sue ipotesi di
                          i n c remento nei prossimi trenta anni,           base, in part i c o l a re la previsione
                          da circa il 2% attuale a circa il 3%              che nessuna tecnologia veramente
                          (fig. 2).                                         innovativa e più accettabile per l’am-
                                                                            biente sarà disponibile e avrà un
                          S e m p re secondo l’analisi dell’IEA,            ruolo sostanziale nei prossimi de-
                          tra il 2000 ed il 2030 è prevedibile un           cenni.
                          raddoppio dei consumi mondiali di
                          energia elettrica, principalmente a               L’energia solare è la candidata idea-
                          causa dell’aumento della domanda                  le per ro m p e re il circolo vizioso tra il
                          nei Paesi in via di sviluppo. Gli inve-           p ro g resso economico e le sue riper-
                          stimenti corrispondenti sono stimati              cussioni ambientali e sociali.
do completamente disaccoppiato e
                                                   indipendente dalla presenza dell’ir-
                                                   raggiamento solare, dunque anche di
                                                   notte o in condizioni di cielo coperto.

                                                   Questa nuova tecnologia ENEA sarà
    Un nuovo approccio                             in grado, qualora sviluppata su scala
    all’energia solare                             adeguata, di produrre calore di pro-
                                                   cesso ad alta temperatura per una
    Come già menzionato, le tecnologie             grande varietà di applicazioni indu-
    rinnovabili odierne, senza il contributo       striali, ed in particolare per la produ-
    di quella idroelettrica, coprono solo il       zione di energia elettrica, ad un costo
    2% circa della domanda di energia              competitivo con quello relativo al ga-
    primaria nel mondo. Quasi tutte le pre-        solio o al gas naturale, rispetto ai qua-
    visioni IEA, basate sulla situazione di        li costituisce una valida alternativa, ma
    mercato attuale e sulla sua evoluzione         senza emissioni di gas inquinanti e di
    a livello mondiale, indicano che esse          CO2.
    potranno raggiungere al massimo il
    3% nel 2030. Le ragioni di una pene-           L’energia verde: un mercato
    trazione così modesta sono ben note :          europeo in rapida espansione

    1. il costo dell’energia prodotta, al net-     In gran parte dei Paesi europei, alle
       to degli incentivi, deve essere com-        società di distribuzione è richiesta la
       petitivo con quello derivante dall’u-       fornitura di energia elettrica con un
       tilizzo dei combustibili fossili: la mi -   contributo percentuale minimo pro v e-
       gliore energia è quella più economi -       niente da fonti rinnovabili. Questo
       ca;                                         crea un mercato con due prodotti in-
                                                   dipendenti, eliminando la concorre n-
    2. la tecnologia di produzione energe-         za tra essi. In Italia, per esempio, il
       tica deve ovviare al problema della         prezzo dell’energia elettrica verde è
       “discontinuità”, fattore oggi asso-         oggi prossimo ai 14 ce/kWh e la quo-
       ciato all’energia solare ed eolica:         ta da rinnovabili fissata al 2%. Inoltre
       l’energia deve essere disponibile           è previsto l’aumento graduale di que-
       quando è richiesta dall’utente.             sta quota obbligatoria, per agevolare
                                                   una pro g ressiva riduzione della di-
    Tali limitazioni vanno quindi rimosse,         pendenza dalle fonti fossili.
    all’interno di una ragionevole tempisti-
    ca determinata dall’urgenza del pro-           Attualmente i consumi elettrici annua-
    blema, con l’aiuto di tecnologie inno-         li nell’Europa dei 15 sono di 2.600
    vative.                                        TWh/a, estrapolabili a 2.900 TWh/a
                                                   nel 2010. Un contributo del 22% di
    Un nuovo e importante programma di             e n e rgia elettrica verde in Euro p a ,
    ricerca e sviluppo, sostenuto da appro-        obiettivo a medio termine raccoman-
    priati finanziamenti pubblici, è stato av-     dato dalla Commissione Euro p e a ,
    viato dall’ENEA nel 2001. Questo pro-          aprirebbe un nuovo mercato al 2010
    gramma punta allo sviluppo di una nuo-         di 640 TWh/a, corrispondente ad una
    va tecnologia, basata sull’utilizzo di         potenza “verde” totale installata di 73
    semplici specchi a basso costo per la          G We.
    concentrazione della radiazione diretta,
    al fine di convert i re in modo efficiente     Come si vedrà in seguito, una frazio-
    l’energia solare in calore ad alta tempe-      ne considerevole di tale richiesta di
    ratura. Per ovviare alla variabilità indotta   potenza potrebbe essere re a l i s t i c a-
    dal ciclo giorno/notte, l’energia solare è     mente soddisfatta con la tecnologia
    immagazzinata sotto forma di calore            innovativa ENEA, installata per esem-
    con l’ausilio di sali fusi portati a 550 °C.   pio nell’Africa del nord, ad un costo
    L’accumulo termico ha una capacità             di produzione paragonabile con
    sufficiente per erogare potenza in mo-         quello degli impianti a combustibili

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fossili e quindi competitivo con le al-          US$/BOL, essi equivalgono a circa 750
                           tre tecnologie rinnovabili concorre n t i        milioni di dollari, vale a dire un ricavo to-
                           (ad eccezione della idro e l e t t r i c a ) ,   tale di 750 dollari per ogni metro qua-
                           quali ad esempio l’eolica, la geoter-            drato di collettori. Il costo stimato del-
                           mica e la fotovoltaica.                          l’intero sistema solare ENEA, rapporta-
                                                                            to alla superficie di captazione, è del-
                           Energia elettrica solare dall’Africa             l’ordine di 100 US$/m2, per un congruo
                                                                            volume di produzione.
                           Molte aree del Sahara hanno sia una
                           favorevole esposizione alla radiazione           Considerando un’efficienza tipica di
                           s o l a re sia un’escursione stagionale          conversione, da energia solare diretta
                           piuttosto ridotta, con un irraggiamento          a energia elettrica, pari a circa il 28%,
                           diretto che - per una superficie piana           ottenibile a questi livelli di irraggia-
                           orizzontale - va da circa 9 kWh/m2 al            mento, ogni chilometro quadrato di
                           giorno (in luglio) a circa 7 kWh/m2 al           collettori produce annualmente circa
                           giorno (in dicembre). L’integrale an-            800 GWh di energia elettrica.
                           nuale della radiazione diretta normale
                           (DNI) è di circa 2.900 kWh/m2 (10,4              Questa quantità è equivalente alla
                           GJ/m2), pari ad una potenza media in-            produzione annuale di una centrale
                           torno a 330 W/m2, quasi il doppio di             convenzionale a carbone o a gas di
                           quella nelle località più favorevoli nel         circa 100 MWe. Quindi per produrre
                           sud Italia (fig. 3). Con un’efficienza di        l’energia elettrica erogata da una cen-
                           raccolta di circa il 65%, un chilometro          trale di 1 GWe è richiesta un’area di
                           quadrato di collettori è in grado di tra-        circa 10 km2 di specchi, ovvero un
                           sferire ogni anno all’accumulo termico           quadrato di circa 3,3 km di lato. L’area
                           un’energia equivalente a 1,2 milioni di          globalmente occupata dall’impianto è
Fig. 3 - Media annuale     barili di petrolio (BOL) ovvero, nei circa       in realtà doppia rispetto a quella cita-
della radiazione solare    25 anni di vita dell’impianto, 30 milioni di     ta a causa della spaziatura tra gli
          diretta (W/m2)   BOL. Al prezzo attuale di circa 25               specchi.
La perdita di potenza nel trasporto è
                                                   contenuta, pari a circa 0,03 Lo. A tito-
                                                   lo di esempio, il costo del trasporto
                                                   per una distanza di 1.000 km su terr a
                                                   e 100 km in mare – la distanza neces-
                                                   saria per trasportare in Sicilia l’ener-
    Il trasporto elettrico                         gia prodotta nel Sahara vicino – è del-
    su lunghe distanze: fattibile ed               l ’ o rdine di 0,6÷1,0 US¢/kWh, un costo
    economico                                      addizionale sicuramente accettabile.

    Il notevole contributo potenziale, offer-      L’ e n e rgia elettrica prodotta nel Nord
    to dall’energia solare attraverso tale         Africa potrebbe essere quindi trasferi-
    tecnologia, non sarebbe completa-              ta alla rete europea per mezzo di li-
    mente sfruttato qualora restasse in-           nee HVDC, due delle quali sono già in
    quadrato solamente nella logica di             fase di realizzazione, tra l’Algeria e l’I-
    una domanda locale e regionale. Ma,            talia (2.000 MW) e tra il Marocco e la
    qualora fosse reso disponibile verso           Spagna (3.000 MW).
    regioni con maggiore domanda di
    elettricità e minore insolazione, le po-       Il trasporto elettrico è più economico
    tenzialità della tecnologia solare po-         di quello del gas naturale, poi utilizza-
    trebbero essere fortemente incremen-           to per la produzione di energia elettri-
    tate, offrendo la possibilità di contri-       ca. Ma, per un confronto economico
    buire in maniera significativa alla sta-       omogeneo, si dovrebbe ipotizzare
    bilizzazione del clima globale.                un’eventuale produzione diretta, a
                                                   bocca di pozzo metanifero locale,
    Infatti, grazie a tecnologie di trasmis-       d e l l ’ e n e rgia elettrica, ad un costo sti-
    sione oggi disponibili, il trasporto di        mato di circa 1,5 US¢/kWh, a cui an-
    energia elettrica rinnovabile da lonta-        drebbe aggiunto il costo di trasporto.
    ne regioni desertiche è fattibile sia dal      Tuttavia, va sottolineato, l’energia ver-
    punto di vista tecnologico che econo-          de è una necessità, con un merc a t o
    mico. A oggi, quasi 60 GW di potenza           indipendente e propri prezzi di mer-
    elettrica sono trasportati a grande di-        cato.
    stanza in 80 installazioni operative,
    basate su linee elettriche di trasmis-         I costi previsti
    sione in corrente continua ad alta ten-        sono altamente competitivi
    sione (HVDC). Tra tutte, ricordiamo
    quella che porta l’energia elettrica alla      Ipotizzando i valori-obiettivo della tec-
    città di New York dal Canada, su una           nologia ENEA, sono stati calcolati i pa-
    distanza maggiore di tremila chilome-          rametri complessivi e i costi previsti,
    tri. Queste linee, con una potenza tipi-       sia dell’energia termica che dell’ener-
    ca di trasmissione che va da 0,2 a 10          gia elettrica prodotta, per una serie di
    GWe, superano, con l’ausilio di cavi           moduli da 400 MWe; i risultati ottenuti
    marini, anche gli ostacoli dovuti all’at-      sono riassunti nella tabella 1.
    traversamento di tratti di mare; vanno
    citati al riguardo, per quanto concerne        Si evince che si potrebbe pro d u rre
    l’Italia, il collegamento sottomarino          calore solare ad alta temperatura ad
    con la Sardegna e quello, entrato in           un costo di circa 2 US$/GJ, da con-
    funzione di recente, con la Grecia. I l        f ro n ta re con i costi estrapolati (IEA) al
    costo della trasmissione di potenza tra-       2020 del gas naturale, pari a 3,07
    mite linee terrestri HVDC può essere           US$/GJ (Net-back), e del carbone,
    stimato con la relazione:                      pari a 0,88 US$/GJ. Va tuttavia fatto
    [0,3 + (0,2 ÷ 0,6)Lo] US¢/kWh                  presente che il gas naturale ha costi
    dove con Lo è indicata la lunghezza            variabili e dominati dall’incidenza del
    della linea in migliaia di chilometri. L’in-   t r a s p o rto , mentre a bocca di pozzo
    cidenza dei tratti di trasmissione marini      ha il prezzo imbattibile di circa 0,5
    è all’incirca dieci volte maggiore rispet-     US$/GJ.
    to a quella sopra citata.

6
Tab. 1 - Parametri principali di un impianto
                           per la produzione di energia elettrica basato
                           sulla tecnologia ENEA

 Parametri radiazione solare
Localizzazione dell’impianto                Sito ottimale:                deserto Sahara
Irraggiamento diretto giornaliero, luglio              9,0                kWh/ (m2 d)
Irraggiamento diretto giornaliero, dicembre            7,0                kWh/ (m2 d)
Irraggiamento diretto annuo                          2.900                kWh/ (m2 a)
                                                     10,44                GJ/ (m2 a)

 Prestazioni campo solare
Efficienza captazione termica                                     72      %
Temperatura nominale di funzionamento                            550      °C
Fattore di carico medio                                          0,9
Energia termica accumulata                                      6,79      GJ/(m2 a)
Costi produzione calore
Costi obiettivo ENEA campo solare                               100       $/m2
Quota ammortamento costo capitale (*)                        0,1152       a-1
Costo obiettivo energia termica
- Investimenti                                                  1,70      $/GJ
- Esercizio e manutenzione                                      0,15      $/GJ
Totale (obiettivo)                                              1,85      $/GJ

Generazione elettrica: singolo blocco
Potenza elettrica nominale                                      400       MW
Fattore di carico                                                0,8
Efficienza di conversione elettrica                              45       %
Energia elettrica prodotta                                     2,80       TWh/a
Energia termica richiesta                                22,4 x 106       GJ/a
Area collettori solari                                         3,30       km2
Costi generazione elettrica
- Investimento impianti convenzionali                           0,70      ¢/kWh
- Calore solare, valori obiettivo                               1,48      ¢/kWh
- Spese fisse esercizio e manutenzione                          0,23      ¢/kWh
- Spese variabili esercizio e manutenzione                      0,15      ¢/kWh
Totale                                                          2,56      ¢/kWh

Emissioni CO evitate, rispetto a
                 2

- Carbone, PCSE con FDG (rend. 33,5% )                   0,69 x 106       t/a
- Carbone, CIGCC (**) (rend. 43,8%)                      0,56 x 106       t/a
- Gas naturale, NGCC (rend. 54,1%)                       0,25 x 106       t/a

(*) I costi sono calcolati assumendo un tasso del 10%, una vita dell’impianto di 25 anni, un’as-
sicurazione annuale pari a 0,5% e trascurando le tasse, da cui risulta un tasso di ammorta-
mento annuo di 0,1152.
(**) Impianto a ciclo combinato con gassificazione integrata del carbone.
di circa 3.600 km2 di collettori (un
                                                   quadrato di 60 km di lato).

                                                   La metà delle previste nuove instal-
                                                   lazioni mondiali per la produzione di
                                                   e n e rgia elettrica al 2020 – corr i s p o n-
    Per la stessa serie di impianti modu-          denti ad una potenza di circa 3.500
    lari da 400 MW, il costo di pro d u z i o-     GW – richiedere b b e ro una superf i-
    ne dell’energia elettrica risulta esse-        cie di collettori dell’ordine di 35.000
    re pari a 2,56 US¢/kWh, a cui va ag-           km2 (un quadrato di 190 km di lato),
    giunto il costo del trasporto elettrico,       solamente una minuscola frazione
    dell’ordine di 0,6 US¢/kWh; costo              delle aree desertiche potenzialmen-
    del tutto comparabile con quello re-           te utilizzabili.
    lativo ad impianti con tecnologia
    “Pulverised Coal Steam Electric”               Benché la superficie in questione
    (PCSE) e desolforazione dei fumi               sia considerevole in termini assoluti,
    (FDG) da 500 MWe oppure ad im-                 non c’è nessuna ragione per la qua-
    pianti con ciclo combinato a gas na-           le tale soluzione debba essere con-
    turale (NGCC) da 400 MWe, che                  siderata utopica, purché essa sia at-
    producono al tipico costo di 3,0÷3,3           traente dal punto di vista economi-
    US¢/kWh, ma con emissioni di gas               co. Si ricorda che la superficie mon-
    inquinanti e di CO2.                           diale dedicata all’agricoltura am-
                                                   monta a circa un milione di chilome-
    L’innovazione nelle                            tri quadrati! Al fine di arr i v a re allo
    tecnologie solari:                             sviluppo su così grande scala di tali
    un contributo alla sostenibilità               tecnologie innovative, è necessario
                                                   s t i m o l a re un processo “virtuoso” di
    La nuova tecnologia ENEA, nei Pae-             avvio, grazie al quale si realizzi una
    si a forte insolazione, è in grado di          riduzione dei costi in seguito all’au-
    r i d u rre i consumi delle risorse fossili    mento della produzione e, nello
    e la necessità di importazioni ener-           stesso tempo, la penetrazione nel
    getiche, diffondendo l’uso di una              mercato sia amplificata dalla ridu-
    straordinaria risorsa naturale, ben            zione dei costi.
    distribuita nel mondo e larg a m e n t e
    accessibile. Tale tecnologia potrà             Il supporto pubblico allo sviluppo
    contribuire alla diversificazione del-         tecnologico deve essere mantenuto
    le fonti energetiche e alla riduzione          solo finché questa diffusione “epide-
    delle emissioni inquinanti. Inoltre            mica” del prodotto non sia stata atti-
    potrà cre a re non solo opportunità di         vata.
    l a v o ro e dare un impulso all’econo-
    mia, ma al tempo stesso ridurre i ri-          Le considerazioni precedenti mo-
    schi di conflitto correlati alle forn i t u-   strano come la nicchia di mercato,
    re energetiche e ai cambiamenti cli-           una volta raggiunta la competitività
    matici.                                        con i combustibili fossili, sia estre-
                                                   mamente vasta, pari a diverse mi-
    Le emissioni mondiali annue di CO2             gliaia di gigawatt di potenza installa-
    derivanti dalla produzione di ener-            ta.
    gia elettrica ammontano storica-
    mente (1990) a 1,6 GtCeq/a, con un             Poiché il tempo di costruzione di ta-
    i n c remento annuo pari a circ a              li impianti, che richiedono tecnolo-
    l’1,5%. Il gruppo di lavoro “Interg o-         gie semplici, è relativamente breve,
    v e rnmental Panel on Climate Chan-            il tasso di crescita del loro merc a t o
    ges” (IPCC) ha raccomandato per il             può raggiungere rapidamente livelli
    2020 una riduzione di almeno 0,7               sostenuti, con una tempestiva pre s a
    GtCeq /a, che potrebbe essere total-           di controllo degli incombenti cam-
    mente realizzata con una superficie            biamenti climatici.

8
Lo scenario futuro                            Si noti che la catena di sostituzioni
                            è prevedibile anche                           “storiche” (cibo per animali ! legna
                            dall’esperienza del passato                   ! carbone ! petrolio ! gas natura-
                                                                          le) è stata dettata dal mercato e non
                            L’evoluzione delle forniture di energia       dalla disponibilità delle risorse. Le so-
                            primaria negli ultimi 150 anni ha se-         stituzioni sono avvenute sempre all’in-
                            guito un andamento re l a t i v a m e n t e   c i rca ogni 55 anni, in corr i s p o n d e n z a
                            semplice. Cesare Marchetti (fisico ita-       dei massimi dei cosiddetti “cicli di
                            liano) ha dimostrato che lo sviluppo di       Kondratiev”, che regolano l’evoluzio-
                            molti aspetti dell’attività umana, e del-     ne dei cicli economici. È da notare
                            le fonti energetiche in particolare, può      che l’avvento di nuove fonti di energ i a
                            essere previsto utilizzando le equazio-       ha presentato, almeno per il passato,
                            ni epidemiche. L’idea di base è che la        un tasso di crescita del contributo fra-
                            penetrazione di una nuova tecnologia          zionario percentuale pressoché uni-
                            ha un andamento simile a quello del-          voco.
                            l’evoluzione biologica, nella quale
                            nuove specie cacciano via dalla pro-          È ragionevole attendersi che anche
                            pria nicchia le specie preesistenti.          nel futuro permangano andamenti
                            Quasi tutte le nuove concezioni tecno-        analoghi nell’evoluzione del sistema
                            logiche si impongono sul mercato con          e n e rgetico mondiale. Secondo tale
                            andamenti simili a quelli epidemici. La       ipotesi, nella nicchia creata dall’evolu-
                            loro evoluzione temporale segue ana-          zione epidemica delle tecnologie at-
                            loghe semplici equazioni.                     tuali, è prevista l’apparizione e la cre-
                                                                          scita di una nuova forma di energia,
                            Negli ultimi 150 anni, in particolare, il     per la quale l’energia solare è la più
                            mix delle fonti energetiche primarie ha       accreditata candidata, eventualmente
                            mostrato un andamento in perfetto ac-         seguita da un’altra nuova ipotetica
                            cordo con le curve epidemiche, indi-          tecnologia, che potrebbe essere un
                            pendentemente dagli eventi della so-          nuovo nucleare (fissione o fusione).
                            cietà. Il fatto che ci sia stato un così
                            buon accordo nel passato, suggerisce           La conclusione è rafforzata dal fatto
                            la possibilità di estrapolare questo me-      che, nel futuro, soltanto il sole e una
                            todo per gli avvenimenti futuri e, in par-    rinnovata fonte di origine nucleare
                            ticolare, per l’aff e rmazione di una nuo-    hanno potenzialità di contributo ener-
                            va risorsa energetica. L’affidabilità del     getico tali da sostenere l’enorme do-
                            metodo è basata sul fatto che i para-         manda di energia primaria, aggiuntiva
                            metri che governano la forma della cur-       a quella dei combustibili fossili, i quali
                            va epidemica sono già definiti fin dagli      evidentemente dovrebbero continuare
                            stadi iniziali dell’evoluzione (fig. 4).      a seguire la loro curva epidemica.

       Fig. 4 - Scenario
“evoluzione epidemica”
   delle fonti di energia
      a livello mondiale
- la produzione e l’accumulo di calore
                                                     a più alta temperatura (superiore a
                                                     850 °C) per la produzione di idrogeno
                                                     tramite processi termici diretti ad alta
                                                     efficienza. Come noto, l’idrogeno po-
                                                     trebbe diventare il sostituto, a medio
                                                     termine, del gas naturale in tutte le
     Secondo questa ipotesi, la percentua-           sue applicazioni (è da ricordare che il
     le di penetrazione del solare tra le fon-       vecchio “gas di città”, ampiamente
     ti primarie è prevista essere all’incirca       usato in passato, era composto per
     dell’11% nel 2020, del 27% nel 2040 e           circa il 50% da idrogeno).
     del 40% nel 2060. Tali previsioni ri-
     sponderebbero perfettamente alle rac-           Inoltre, nel lungo termine, l’introduzio-
     comandazioni dell’IPCC per uno svi-             ne dell’idrogeno come vettore energe-
     luppo sostenibile. Tuttavia esse sono in        tico, in aggiunta all’energia elettrica,
     contrasto con le predizioni dell’IEA,           sarà inevitabile e potrà consentire al-
     nelle quali si ipotizza che solamente le        l’energia solare di soddisfare una quo-
     tecnologie esistenti e ormai relativa-          ta ancora maggiore della futura do-
     mente mature continueranno a perfe-             manda di energia primaria.
     zionarsi e non è prevista la comparsa
     di significative “mutazioni” che generi-
     no nuove “specie”.

     Quindi concetti nuovi ed innovativi, co-
     me peraltro è sempre successo nel
     passato, sono assolutamente neces-
     sari al fine di alterare gli andamenti
     e n e rgetici previsti dallo scenario “busi-
     ness as usual”, e specificatamente
     nella direzione ipotizzata da Marchetti.

     Dal punto di vista tecnologico, lo sfrut-
     tamento della risorsa di energia addi-
     zionale dal sole può essere evidente-
     mente sia di tipo diretto (fotovoltaico,
     captazione di calore ecc.) che indiretto
     ( e n e rgia idrica, eolica, biomasse
     ecc.).Sulla base delle considerazioni
     sopra citate e nell’ottica della disponi-
     bilità di una fonte di energia primaria
     adeguata a livello planetario, si ritiene
     che una delle più promettenti tecnolo-
     gie sia quella dell’utilizzo diretto della
     radiazione solare, opportunamente
     concentrata, per ottenere calore ad al-
     ta temperatura. Le possibilità di utilizzo
     di questo calore possono essere molte;
     fra le varie applicazioni possibili, l’E-
     NEA, impegnato in un programma sul
     solare a concentrazione finanziato con
     fondi pubblici da uno specifico art i c o l o
     della legge finanziaria 2001, ha scelto
     due linee di interv e n t o :

     - la produzione e l’accumulo di calore
     ad alta temperatura (550 °C) per la pro-
     duzione di energia elettrica;

10
Principali
caratteristiche
degli impianti solari
a concentrazione
ENEA
per la produzione                                    non eccessivamente persistenti. L’ero-
di energia elettrica                                 gazione di calore su richiesta consen-
                                                     te, inoltre, una produzione elettrica
                                                     che può seguire la variazione della do-
                                                     manda giornaliera.

         Produzione di calore                        La grande sostituzione
         a costi competitivi
                                                     L’ e n e rgia solare a concentrazione con
         Una volta che i sistemi di captazione       produzione di calore ad alta temperatu-
         ed accumulo dell’energia solare ver-        ra consente di estendere, anche attra-
         ranno prodotti su una scala sufficien-      verso il “retro-fitting”, l’uso di energia
         temente grande, la produzione e l’e-        pulita e rinnovabile in un gran numero di
         rogazione di calore ad alta tempera-        applicazioni industriali correnti. In que-
         tura (550 °C) potrà essere effettuata,      ste applicazioni, come per esempio la
         in località ad elevata insolazione, ad      produzione elettrica, l’energia è tradi-
         un costo di circa 2 US$/GJ, non su-         zionalmente fornita dall’energia chimica
         periore all’analogo costo previsto nel      contenuta nei combustibili fossili, tra-
         futuro per il gas naturale e il petrolio.   s f o rmata in calore ad alta temperatura
                                                     dalla combustione. In alternativa, per la
         Un’energia disponibile                      stessa applicazione, l’energia solare
         secondo la domanda                          può essere raccolta, trasferita ad un
                                                     fluido termovettore portato ad elevata
         La presenza dell’accumulo permette          temperatura, e accumulata in un conte-
         l’erogazione di energia termica su ri-      nitore termicamente isolato. A richiesta,
         chiesta, indipendentemente dall’ora         questo calore ad alta temperatura viene
         (giorno o notte). Le discontinuità della    trasferito all’applicazione, in sostituzio-
         radiazione solare a breve termine (nu-      ne del calore fornito dai combustibili
         vole) e del ciclo notte/giorno sono         fossili, nella forma più opportuna, ad
         completamente compensate, come              esempio come vapore, grazie ad uno
         pure le giornate senza sole, purché         scambiatore di calore (fig. 5).

                                                                                                   Fig. 5 - Produzione
                                                                                                   di energia elettrica:
                                                                                                   a) da combustibili
                                                                                                   fossili,
                                                                                                   b) da solare
Possibilità di utilizzo su una
                                                    grande varietà di applicazioni

                                                    La tecnologia è fortemente modulare
                                                    e può soddisfare esigenze diverse.
                                                    L’energia solare può essere utilizzata
     Un’energia sostitutiva                         sia in impianti di taglia elevata (dell’or-
     per applicazioni tradizionali                  dine dei gigawatt elettrici), connessi
                                                    con la rete internazionale, sia in im-
     L’ e n e rgia solare può alimentare, sotto     pianti più piccoli (tipicamente di pochi
     f o rma di calore ad alta temperatura,         megawatt elettrici) per comunità isola-
     impianti tradizionali e consolidati, co-       te. Il suo potenziale è tale da rispon-
     me quelli con turbine a vapore, a gas          dere, in modo economicamente ac-
     o a cicli combinati, oppure generatori         cettabile, al mercato crescente dell’e-
     “stand alone” per la produzione loca-          nergia verde, fino ad una frazione so-
     le di energia elettrica o la cogenera-         stanziale della futura richiesta di ener-
     zione di energia elettrica e calore. Il        gia elettrica mondiale. Dal momento
     calore ad alta temperatura può esse-           che la generazione elettrica è realiz-
     re anche fornito a molti altri pro c e s s i   zata grazie a turboalternatori conven-
     t e rmo-chimici industriali.                   zionali, l’integrazione nella rete di im-
                                                    pianti termoelettrici solari, anche di ta-
     L’impianto solare produce energia              glia elevata, non richiede misure parti-
     elettrica e calore di processo come            colari di stabilizzazione o di “backup”.
     un qualsiasi altro impianto convenzio-
     nale di potenza. L’impianto ad ener-
     gia solare può, inoltre, essere integra-
     to con un sistema di produzione a              Una tecnologia rispettosa
     combustibili fossili qualora, per esem-        dell’ambiente
     pio, siano richieste nei processi tem-
     perature ancora maggiori per rag-              Gli impianti solari producono energia
     giungere efficienze termodinamiche             senza emissioni né inquinamento.
     più elevate.                                   Non impiegano materiali tossici, in-
                                                    fiammabili o altrimenti pericolosi: l’in-
                                                    tero sistema non è sorgente di rischio
                                                    o di altri fastidi (rumore) per le popola-
     Un uso efficiente dell’energia solare          zioni residenti nelle sue vicinanze. In
                                                    particolare il liquido termovettore uti-
     L’efficienza di captazione e di stoc-          lizzato è un comune fertilizzante, già
     caggio dell’energia solare diretta, inci-      ampiamente usato in agricoltura, e
     dente su un piano orizzontale, è supe-         sue eventuali fuoriuscite accidentali
     riore al 65%.                                  non hanno alcun impatto ambientale.
                                                    Non sono richieste strutture elevate e i
     Sistemi a concentrazione accoppiati a          collettori solari, posizionati in modo or-
     generatori elettrici azionati da turbine       dinato e seguendo il profilo del terre-
     a vapore, grazie a questa elevata effi-        no, non deturpano il paesaggio.
     cienza, richiedono superfici due o tre
     volte inferiori rispetto ai sistemi foto-      Il tempo di ritorno energetico del si-
     voltaici, a parità di energia elettrica        stema è dell’ordine di solo sei mesi,
     prodotta. In molte regioni del mondo           meno del 2% dell’energia prodotta du-
     ogni metro quadrato di collettori può          rante tutto il periodo di funzionamento;
     r a c c o g l i e re annualmente la stessa     percentuale molto inferiore rispetto a
     quantità di energia termica contenuta          quella, ad esempio, della tecnologia
     in un barile di petrolio, evitando emis-       fotovoltaica. Alla fine del periodo di
     sioni di CO2 pari a circa 400 kg se si         utilizzazione, molti dei materiali posso-
     bruciasse il gas naturale, e a circa 1 t       no essere riciclati e il sito può essere
     se si bruciasse del carbone.                   ripristinato per ulteriori installazioni.

12
14
modifiche e i miglioramenti che si fos-
                                                    sero resi disponibili nel frattempo. Lo
                                                    smantellamento finale dell’impianto è
                                                    semplice ed economico e il terreno è
                                                    riutilizzabile senza limitazioni.

     Tempi di costruzione brevi                     R&S avanzata e rapida
     e lunga durata dell’impianto                   commercializzazione

     Grazie alla semplicità progettuale, un         Impianti termoelettrici solari (con cal-
     impianto completo può essere realizza-         daia d’integrazione a gas) per un tota-
     to in circa tre anni. Peraltro la vita atte-   le di 354 MWe di picco, realizzati con
     sa dell’impianto è approssimativamen-          tecnologie analoghe ma di prima ge-
     te di 25-30 anni. Oltre questo periodo         nerazione, sono funzionanti a Kramer
     l’utilizzo dell’installazione può essere       Junction (USA) da quasi venti anni e
     u l t e r i o rmente esteso apportando le      hanno raggiunto un’impressionante ri-

16
duzione dei costi del chilowattora pro-        Two da 10 MWe). Al termine di più di
dotto, che attualmente oscilla tra i 10 e      due anni di intensa attività di ricerca e
i 15 US¢/kWh. L’attuale concezione in-         sviluppo, l’ENEA ha realizzato nel
novativa ENEA, oltre ad una riduzione          2003, insieme con l’industria, un cir-
dei costi, offre una maggiore tempera-         cuito in dimensioni reali che incorpora
tura di esercizio, un nuovo liquido ter-       tutti questi elementi innovativi.
movettore non infiammabile e un ac-
cumulo termico tale da consentire il           La messa in funzione e l’esercizio di
funzionamento dell’impianto senza ri-          tale circuito aprirà la strada alla co-
chiedere l’integrazione con combusti-          struzione di una serie di impianti di po-
bili fossili. Il fluido termovettore e l’ac-   tenza. Diversi impianti dimostrativi so-
cumulo termico sono già stati provati          no in fase di progettazione e valuta-
con successo negli Stati Uniti in un im-       zione ed è ragionevole attendersi che,
pianto dimostrativo su scala significa-        in meno di quattro anni, impianti com-
tiva, che utilizza una diversa tecnolo-        merciali di grandi dimensioni potranno
gia (impianto a torre centrale Solar           essere in via di realizzazione.
L’impianto solare
 a concentrazione
 ENEA per
 la produzione
 di energia
 elettrica

     Il principio di funzionamento

     Il progetto si è largamente ispirato ai si-
     stemi a collettori parabolici lineari
     (SEGS, Solar Electric Generating Sy-
     stems) che operano con successo co-
     me impianti ibridi solare-gas da circa
     venti anni a Kramer Junction, in Califor-
     nia. I miglioramenti principali rispetto a
     tale tecnologia sono:

     1. nuovi specchi parabolici per aumen-                                                               Fig. 6 - Il progetto
        tarne la robustezza e diminuirne il           Gli specchi parabolici                           ENEA di un impianto
        costo;                                                                                         termoelettrico solare
                                                      La radiazione solare diretta è focaliz-             a concentrazione
     2. temperatura di funzionamento più al-          zata su un tubo collettore-ricevitore
        ta, circa 550 °C, che richiede conse-         mediante l’uso di grandi specchi pa-
        guentemente un nuovo rivestimento             rabolici lineari. L’apertura degli spec-
        selettivo del sistema che assorbe la          chi è di 5,76 m, con una altezza fo-
        luce concentrata;                             cale di 1,81 m. Gli specchi, adatti ad
                                                      una produzione economica in serie,
     3. uso di un liquido termovettore con            sono costituiti da pannelli “a nido d’a-
        minore impatto ambientale e non in-           pe” (“honeycomb”) di 2,5 cm di spes-
        fiammabile;                                   sore, con struttura interna in alluminio
                                                      e strati superficiali in fibra di vetro ,
     4. i n t roduzione di un accumulo term i c o     che presentano un’elevatissima rigi-
         in grado di compensare le disconti-          dità. Sulla superficie esterna di questi
         nuità della sorgente solare.                 pannelli aderisce un sottile specchio di
                                                      vetro ad alta riflettività. Un insieme di tali
     Questi miglioramenti (fig. 6) comportano         pannelli riflettenti è rigidamente fissato
     un costo di produzione inferiore, più alte       ad una struttura di supporto, lunga circa              Fig. 7 - Modulo
     efficienze di conversione del calore sola-       25 m, che ne consente la rotazione per             di collettore solare
     re in energia elettrica e un funzionamen-        seguire il percorso del sole (fig. 7).               (progetto ENEA)
     to dell’impianto di generazione 24 ore su
     24 basato esclusivamente sull’energia
     solare. In sintesi, gli specchi parabolici li-
     neari concentrano la luce diretta del sole
     su un tubo ricevitore lineare che assorbe
     l’energia raggiante e la converte in calo-
     re ad alta temperatura. Nell’intento di
     compensare le irregolarità dell’irraggia-
     mento solare e il ciclo notte/giorno, il ca-
     lore è accumulato sotto forma di sali fusi
     ad alta temperatura, utilizzati in seguito
     per produrre vapore e alimentare un ci-
     clo di potenza convenzionale. L’accumu-
     lo termico ha una capacità adeguata a
     garantire l’erogazione di potenza quan-
     do richiesto, in particolare la notte o
     quando la sorgente solare è assente.

18
Il tubo ricevitore                            sistemi ibridi solare-gas naturale, in
                                                                             quanto necessitano di una pesante in-
                               Il tubo ricevitore, situato sulla linea fo-   tegrazione con gas naturale per copri-
                               cale degli specchi, è costituito da due       re le discontinuità giornaliere della
                               cilindri concentrici separati da una in-      fonte solare. Per queste ragioni, nel
                               tercapedine sotto vuoto con funzione          progetto ENEA si è preferito adottare
                               di isolante termico. Il cilindro esterno      come fluido termovettore una miscela
                               in vetro del diametro di 11,5 cm ha           eutettica di sali fusi, 60% NaNO3 –
                               funzione di involucro protettivo ed è         40% KNO3. Questi sali sono larga-
                               collegato mediante soffietti metallici al     mente usati in agricoltura come ferti-
                               cilindro interno in acciaio. Quest’ulti-      lizzanti, sono economici e disponibili
                               mo, che ha diametro di 7 cm, costitui-        in grandissime quantità. La loro tem-
                               sce il tubo assorbitore dell’energia so-      peratura varia tra i 290 e i 550 °C,
                               lare; al suo interno circola il fluido ter-   quando il campo solare è operativo; la
                               movettore.                                    temperatura massima è limitata dal
                                                                             fatto che a circa 600 °C i nitrati si de-
                               Un opportuno rivestimento spettral-           compongono in nitriti, con potenziali
                               mente selettivo sviluppato nei labora-        problemi di corrosione. È già stato
                               tori dell’ENEA, disposto sulla superfi-       completato presso l’ENEA lo studio
                               cie esterna del tubo in acciaio, assicu-      dettagliato dei componenti associati
                               ra il massimo assorbimento nello spet-        all’uso della miscela di sali fusi, come
                               tro della luce solare e la minima emis-       pure sono stati studiati e risolti in ma-
                               sione di radiazione infrarossa dal tubo       niera soddisfacente i potenziali pro-
                               caldo, consentendo il raggiungimento          blemi connessi con tale tecnologia,
                               dell’elevata temperatura di esercizio         come ad esempio quelli relativi alla
                               dell’impianto (550 °C) (fig. 8).              corrosione dei materiali.

                               Il fluido termovettore                        L’accumulo termico

                               Il fluido termovettore degli impianti di      Nel settore della produzione elettrica,
                               Kramer Junction è un olio minerale in-        una tecnologia matura deve ero g a re
                               fiammabile e tossico. Le proprietà di         l’energia in funzione della domanda.
                               questo liquido, inoltre, limitano la tem-     Fino ad oggi, l’unica energia rinnova-
                               peratura di funzionamento dell’impian-        bile che ha avuto una diffusione este-
                               to e – per motivi di sicurezza e di co-       sa in questo settore è stata quella
                               sto – non permettono l’immagazzina-           i d roelettrica. Ciò è dovuto sia alla
                               mento del liquido caldo in volumi tali        competitività dei suoi costi sia alla
                               da costituire un efficace accumulo ter-       p resenza del sistema bacino/sbarr a-
                               mico. In realtà questi impianti sono dei      mento, che è in grado di compensa

   Fig. 8 - Tubo ricevitore
          (progetto ENEA).
            Nel particolare:
struttura del rivestimento
   spettralmente selettivo
     sviluppato dall’ENEA
20
Ma, mentre in un impianto termoelet-
                                                  trico convenzionale destinato al cari-
                                                  co di base il riempimento del serba-
                                                  toio di olio combustibile è norm a l-
                                                  mente effettuato con frequenze del-
                                                  l ’ o rdine dei mesi, il tempo di accu-
     re le fluttuazioni dovute alla variabi-      mulo per l’impianto solare è determ i-
     lità delle precipitazioni.                   nato dal ciclo giorn a l i e ro, eventual-
                                                  mente incrementato al fine di com-
     Nel caso dell’energia solare, il calore      pensare avo tempo.
     accumulato nel serbatoio caldo svol-
     ge la stessa funzione dell’accumulo          Ne consegue che, a parità di poten-
     di acqua nel bacino idroelettrico.           za installata, le dimensioni per un
                                                  serbatoio di olio combustibile e
     Fortunatamente, poiché l’energia so-         quelle per l’accumulo termico di un
     l a re è generalmente disponibile su         impianto solare in funzionamento
     base giornaliera, la quantità di ener-       continuativo sono in realtà parago-
     gia da immagazzinare, al fine di ga-         nabili. Ad esempio, al fine di garan-
     rantire la stessa continuità di funzio-      t i re l’erogazione a potenza costante
     namento, è tuttavia molto più mode-          (24 ore su 24) dell’energia solare
     sta. Un elevato salto termico (260 °C)       giornaliera massima raccolta da 1
     tra il serbatoio caldo e quello fre d d o    km2 di collettori nel Sahara, è richie-
     permette una notevole capacità di            sto un serbatoio di accumulo di cir-
     accumulo (per immagazzinare 1 kWh            ca 30 m di diametro e di 21 m di al-
     di energia termica sono sufficienti          tezza. Se il serbatoio è di dimensio-
     c i rca 5 litri di sale fuso nel serbatoio   ni opportune, le perdite di energia
     caldo).                                      associate all’accumulo termico sono
                                                  molto contenute, tipicamente minori
     L’energia accumulata in un dato vo-          dell’1% giorn a l i e ro.
     lume di questo sale fuso è eguale al-
     l’energia prodotta dalla combustione         Quindi l’accumulo termico è un si-
     dello stesso volume di gas naturale,         stema estremamente efficiente, qua-
     alla pressione di 18,4 bar, oppure di        lora confrontato con gli altri metodi
     un volume di petrolio 43 volte inferio-      c o rrenti di accumulo energetico (fig.
     re.                                          9).

                                                                                               Fig. 9 - Sistema
                                                                                               di accumulo
                                                                                               del calore
                                                                                               (progetto ENEA)

22
Verso
 la realizzazione
 dell’impianto
 industriale
 ENEA

     Un ampio programma
     di R&S per la messa a punto
     del sistema

     Il programma ENEA sul solare a con-
     centrazione è stato finanziato con fondi
     pubblici stanziati da uno specifico arti-
     colo della legge finanziaria 2001. Fin
     dall’inizio del 2001 è stato attivato un
     imponente programma di R&S, che è
     attualmente nella sua fase conclusiva.          privati nonché di adeguati investimenti.      Fig. 10 - Impianto di prova
     Tale programma, in conformità a quan-           Infatti gli impianti prototipali comport a-     e qualificazione collettori
     to previsto dalla legge, ha anche avvia-        no alti costi a causa sia della indispen-       solari realizzato presso il
     to una stretta collaborazione con molti         sabile fase di apprendimento, nella               Centro Ricerche ENEA
     p a rtner industriali, sia italiani che stra-   messa a punto e nell’uso di nuove tec-                           Casaccia
     nieri, per la qualificazione del prodotto       nologie, che della loro taglia necessa-
     e per la sua successiva introduzione            riamente ridotta; per essere economi-
     nel mercato. Nel 2002, l’investimento           camente convenienti impianti di questo
     ENEA in termini di risorse umane è sta-         tipo necessitano di potenze superiori a
     to di circa 100.000 ore uomo.                   40 MWe. Però gli impianti solari posso-
                                                     no essere anche integrati con impianti
     Circuito sperimentale                           termoelettrici convenzionali, compresi
     in scala reale                                  quelli a ciclo combinato, per incremen-
                                                     t a rne la potenza elettrica complessiva
     È stato costruito presso il Centro Ricer-       (fig. 11).
     che ENEA Casaccia un circuito di pro-
     va dei moduli di collettore solare (fig.        Questa possibilità consente di utilizzare,
     10); realizzato in scala reale con com-         con pochi cambiamenti, installazioni già
     ponenti di origine industriale, l’impianto      funzionanti. In tal modo si può fare affi-           Fig. 11 - Schema di
     è operativo dal dicembre 2003. Il col-          damento sul sistema di produzione elet-          integrazione del vapore
     lettore solare, il tubo ricevitore, le tuba-    trica, sul sito e sulle infrastrutture esi-         solare in un impianto
     zioni e la circolazione del sale fuso, nel-     stenti, limitando il più possibile i costi                  termoelettrico
     le stesse configurazioni di un impianto         per la parte convenzionale dell’impian-                a ciclo combinato
     industriale di serie, saranno provati sul
     campo. Il circuito è dotato anche di un
     accumulo termico, per la verifica delle
     sue modalità operative, benché in una
     scala più ridotta rispetto a quella degli
     impianti finali. Vista la modesta entità
     dell’energia raccolta, il calore è dissi-
     pato in aria.

     Il prototipo pre-industriale

     La realizzazione di un impianto prototi-
     po completo per la produzione di ener-
     gia elettrica, connesso con la rete di di-
     stribuzione nazionale, necessita della
     p a rtecipazione di soggetti pubblici e

24
tegrazione tra un impianto a ciclo
                                                                          combinato e un impianto solare ter-
                                                                          modinamico. I principali parametri re-
                                                                          lativi a questo progetto sono riportati
                                                                          in tabella 2. Nei mesi estivi, l’impianto
                                                                          solare incrementerà la potenza della
                                                                          centrale – pari a 760 MWe - di circ a
                                                                          20 MWe durante le ore diurne (dalle 7
                                                                          alle 21).

                                                                          La “solarizzazione”, per mezzo della
                                                                          tecnologia ENEA, di un moderno im-
                                                                          pianto convenzionale a ciclo combi-
                                                                          nato, che già produce energia elettri-
Fig. 12 - Simulazione        to e concentrando l’investimento sui         ca, risulta molto semplice e non ri-
fotografica di un impianto   componenti innovativi della nuova            chiede grandi modifiche nel sistema
solare integrato in una      tecnologia. In tal caso, inoltre, l’incre-   esistente: infatti il vapore pro d o t t o
centrale a ciclo combinato   mento di potenza può essere ampia-           dall’impianto solare ha praticamente
                             mente modulato nell’arco della gior-         le stesse caratteristiche di temperatu-
                             nata, facendo in modo che la pro d u-        ra e pressione di quello che proviene
                             zione elettrica aggiuntiva dell’impian-      dal generatore a re c u p e ro di calore
                             to solare avvenga nelle ore in cui è         dai fumi di scarico del turbogas.
                             maggiore la domanda da parte delle
                             utenze esterne.                              I risultati attesi dal prototipo industria-
                                                                          le riguardano, innanzitutto, le cono-
                             Su queste basi è stato firmato un ac-        scenze derivanti da una applicazione
                             cordo di collaborazione ENEA-ENEL            in piena scala della nuova tecnologia
                             e istituito un gruppo di lavoro con-         solare, ma anche un effetto di trasci-
                             giunto per elaborare il Progetto Archi-      namento per altre applicazioni e un
                             mede (integrazione di solare avanza-         primo contributo, limitato ma già si-
                             to con un ciclo combinato).                  gnificativo, all’esigenza ormai impro-
                                                                          rogabile di aumentare la disponibilità
                             Questa opportunità strategica, da            di potenza elettrica sulla rete naziona-
                             realizzarsi presso una centrale ENEL         le. Altro aspetto da non trascurare è
                             nel sud dell’Italia (ad esempio, la cen-     l’opportunità di un’apertura del mer-
                             trale di Priolo Gargallo, Siracusa, ori-     cato per l’industria dei componenti
                             ginariamente ad olio combustibile e          solari, che potrebbe essere incentiva-
                             recentemente riconvertita a gas con          ta ad investire per ottimizzare questi
                             ciclo combinato), costituirà la prima        sistemi di produzione ed abbatterne i
                             applicazione a livello mondiale di in-       costi.

                              Tab. 2 - Parametri principali relativi al Progetto Archimede

                                 Localizzazione dell’impianto                    Priolo Gargallo (Siracusa)
                                 Orientamento collettori                                    Nord-Sud
                                 Numero collettori                                    360
                                 Superficie attiva collettori                        199,1              103 m2
                                 Energia termica annua raccolta                      179,4             GWh/a
                                 Energia elettrica lorda annua prodotta               59,2             GWh/a
                                 Emissione annua di CO2 evitata                      39.458               t/a
                                 Risparmio annuo di energia primaria                 12.703             tep/a
Produzione
 di idrogeno
 con calore
 ad alta                                             o termofisici, utilizzando come fonte
 temperatura                                         primaria energia solare ad alta o altis-
                                                     sima temperatura, rappresenta una ri-
                                                     sposta di grande valenza in termini di
                                                     risorse energetiche disponibili, di
                                                     compatibilità ambientale e di poten-
                                                     ziale riduzione dei costi di produzione,
                                                     dato l’alto rendimento complessivo di
     La produzione attuale                           trasformazione (fig. 13).

     La produzione mondiale di idro g e n o ,
     nel 2000, è stata di circa 50 milioni di
     tonnellate, equivalente ad una poten-
     za termica continua annua di circ a
     200 GW. La domanda di idrogeno del
     solo settore della raffinazione del
     greggio dovrebbe, secondo le pre v i-
     sioni, raddoppiare o addirittura qua-
     druplicare nel prossimo decennio; a
     questa andrà aggiunta la futura do-
     manda proveniente da altri settori in-
     dustriali ed in part i c o l a re dal settore
     trasporti.

     Attualmente la maggior parte della              Le attività ENEA sulla produzione                 Fig. 13 - Schema
     produzione di idrogeno, in generale             termochimica di idrogeno da solare                      concettuale
     in impianti di grande taglia, avviene                                                                di un impianto
     utilizzando idrocarburi o carbone. Ta-          Il programma ENEA di ricerca e svi-              per la produzione
     li metodi di produzione comportano              luppo dei processi per la produzione            di idrogeno tramite
     la immissione in atmosfera di gas ser-          di idrogeno con sistemi solari a con-                  sistemi solari
     ra come la CO 2. La cattura e il confi-         centrazione è orientato sui seguenti              a concentrazione
     namento della CO2 non può che es-               obiettivi:
     sere una tappa intermedia, con non
     pochi problemi di fattibilità, nella            • elevata efficienza nella conversione
     transizione ad un modello energ e t i c o       da energia solare a idrogeno;
     di scala planetaria basato sul vettore
     idrogeno. Il traguardo finale sarà co-          • ciclo chimico che possa essere
     stituito in ogni caso da processi di            realizzato in impianti relativamente
     produzione di energia senza emissio-            semplici e con processi aff i d a b i l i ;
     ni di gas serra, serviti da vettori di tra-
     smissione quali energia elettrica ed            • uso di sostanze chimiche a basso
     idrogeno.                                       impatto ambientale, disponibili in ab-
                                                     bondanza e a basso costo.
     La produzione futura
                                                     Tra i processi termochimici l’ENEA ha
     Uno dei problemi fondamentali sarà              preso in esame i seguenti quattro ci-
     la produzione di idrogeno su larga              cli, che si trovano a diff e renti livelli di
     scala a costi competitivi ed in modo            fattibilità tecnico-scientifica o di svi-
     sostenibile. Ciò significa l’uso di ac-         luppo:
     qua come materia prima e di una fon-
     te energetica primaria che non pro-             • Ferriti miste (Tmax ~750 ° C)
     duca gas serra. Le due opzioni pos-
     sibili sono ad oggi, per le fonti prima-        • Zolfo-Iodio (Tmax ~ 850 °C)
     rie, il ricorso all’energia solare con-
     centrata ovvero all’uso dell’energia            • Zinco-Zinco ossido
     nucleare con reattori nucleari di nuova          (Tmax~2000 °C)
     generazione.La produzione di idroge-
     no ottenuta con processi termochimici           • Processo UT-3 (Tmax ~ 760 °C)

26
Questi processi si differenziano per            • la produzione degli acidi solforico e
                            vari fattori, quali temperatura massima         iodidrico (reazione esotermica a bas-
                            del ciclo, numero e complessità delle           sa temperatura);
                            operazioni unitarie coinvolte, caratteri-
                            stiche ed impatto ambientale delle so-          • la dissociazione dell’acido solforico
                            stanze utilizzate, rendimento comples-          con produzione di vapore acqueo, os-
                            sivo del ciclo, e, come già detto, per il       sigeno ed anidride solforosa, quest’ul-
                            livello di sviluppo e di fattibilità scienti-   tima riciclata alla fase di produzione
                            fica e tecnica.Tra i processi che sono          degli acidi;
                            ad uno stadio di ricerca più avanzato
                            nei laboratori ENEA, oltre a quello del-        • la dissociazione catalitica dell’acido
                            le ferriti miste (interessante per la           iodidrico con produzione di idrogeno
                            semplicità del ciclo), va evidenziato il        e iodio, che viene riciclato alla reazio-
                            processo zolfo-iodio.                           ne di produzione degli acidi (reazione
                                                                            debolmente endotermica con tempe-
                            Il ciclo zolfo-iodio                            rature variabili in funzione dei cataliz-
                                                                            zatori e delle condizioni operative).
                            Il processo zolfo–iodio, tra tutti quelli
                            finora considerati, si trova ad uno sta-        La concentrazione dell’acido solforico
                            dio di sviluppo più avanzato. Sono              e le successive operazioni fino ad ar-
                            stati già realizzati nel mondo alcuni           rivare ai prodotti della sua dissociazio-
                            impianti sperimentali che hanno dimo-           ne, rappresentano le fasi in cui è ri-
                            strato la fattibilità della pro d u z i o n e   chiesta la maggior parte del calore di
                            continua di idrogeno. Il processo si            processo ad alta temperatura.
                            basa sulle seguenti reazioni (fig.14):
                                                                            Le attività di ricerca e sviluppo dell’E-
                            • 2H2O + SO2 + I2 ! H2SO4 + 2HI (~100 °C        NEA su questo processo si sono at-
                                                                            tualmente focalizzate sulle fasi di con-
                            • H2SO4 ! H2O + SO2 + 0,5O2         (850 °C)    centrazione e dissociazione dell’acido
                                                                            solforico.
                            • 2HI ! H2 + I2                (200÷700 °C)
                                                                            L’obiettivo delle attività sperimentali e
                            Inizialmente il processo zolfo-iodio fu         teoriche consiste nella definizione e
                            proposto per essere alimentato dal              valutazione della parte del processo e
Fig. 14 - Schema            calore prodotto da un reattore nuclea-          del relativo impianto chimico che rea-
concettuale del processo    re a gas; in seguito è stata sviluppata         lizza l’interfaccia con un impianto so-
di produzione di idrogeno   una versione solare. Il ciclo zolfo-iodio       lare a concentrazione, per fornire ca-
col ciclo zolfo-iodio       si basa su tre reazioni fondamentali:           lore ad alta temperatura.

                                                                            Un altro aspetto su cui verte l’attività
                                                                            ENEA, di notevole importanza per una
                                                                            versione solare del processo, riguarda
                                                                            la possibilità di stoccaggio dell’anidri-
                                                                            de solforosa prodotta nella dissocia-
                                                                            zione dell’acido solforico.

                                                                            Un tale accumulo infatti consentirebbe
                                                                            di svincolare il resto del processo –
                                                                            produzione acidi e fase iodidrica –
                                                                            dalle intermittenze della fonte solare,
                                                                            riducendo il dimensionamento di una
                                                                            parte considerevole dell’intero impian-
                                                                            to chimico, la cui gestione potrebbe
                                                                            d i v e n i re praticamente continua per
                                                                            più di due terzi, alla stregua di un im-
                                                                            pianto chimico tradizionale.
Conclusioni

                                                  Largamente ispirato ai sistemi a collet-
                                                  tori parabolici lineari che operano con
                                                  successo in California da circa venti
                                                  anni, il progetto ENEA, grazie ai signi-
                                                  ficativi miglioramenti tecnologici intro-
                                                  dotti, consente la produzione di ener-
     Le tecnologie attualmente utilizzate         gia a costi inferiori, più alte efficienze
     per produrre energia con le fonti rin-       di conversione del calore solare in
     novabili (solare, eolico, biomasse) non      energia elettrica e la generazione di
     ne consentono uno sfruttamento otti-         energia 24 ore su 24 basata esclusi-
     male essendo ancora caratterizzate           vamente sulla fonte solare.
     da elevati costi e insufficiente conti-
     nuità della produzione.                      A differenza dei sistemi a collettori pa-
                                                  rabolici lineari americani in cui il fluido
     Tali fonti continueranno, pertanto, a ri-    termovettore è un olio minerale infiam-
     coprire nei prossimi decenni un ruolo        mabile, tossico e non utilizzabile a
     secondario nella copertura della do-         t e m p e r a t u re elevate, nell’impianto
     manda di energia primaria nel mondo          progettato dall’ENEA è utilizzata una
     (secondo l’IEA passeranno dall’attuale       miscela di sali fusi (largamente usati
     2% ad un massimo del 3% nel 2030).           come fertilizzanti, economici e dispo-
                                                  nibili in grandissime quantità), che
     La produzione di energia elettrica (per      consente di raggiungere temperature
     la quale l’IEA prevede, tra il 2000 ed il    molto più elevate (fino a 550 °C) e l’in-
     2030, un raddoppio) sarà effettuata          troduzione di un sistema di accumulo
     prevalentemente con fonti fossili (pri-      grazie al quale l’impianto è in grado di
     ma fra tutte il carbone), con un aggra-      produrre energia elettrica con conti-
     vio ulteriore dei problemi legati all’au-    nuità anche in assenza di radiazione
     mento delle emissioni di gas serra e         solare diretta.
     dei fenomeni legati ai cambiamenti cli-
     matici e l’amplificarsi del divario tra      La nuova tecnologia messa a punto
     Paesi sviluppati e in via di sviluppo a      dall’ENEA, per la quale l’Ente ha otte-
     causa dell’aumento del prezzo dei            nuto un importante riconoscimento da
     combustibili fossili conseguente al-         parte dell’AIE nell’ambito del Rappor-
     l’aumento della domanda.                     to 2003 sulla politica energetica italia-
                                                  na, è in grado di ridurre, nei Paesi a
     Questo scenario potrà essere modifi-         forte insolazione, i consumi delle risor-
     cato radicalmente solo attraverso un         se fossili e la necessità di importazio-
     vigoroso impulso allo sviluppo di tec-       ni energetiche, diffondendo l’uso di
     nologie innovative che consentano un         una straordinaria risorsa naturale, ben
     migliore utilizzo delle fonti rinnovabili.   distribuita nel mondo e largamente
                                                  accessibile. Essa potrà contribuire in
     È proprio questo l’obiettivo del pro-        maniera determinante alla diversifica-
     gramma di ricerca e sviluppo sul sola-       zione delle fonti energetiche e alla ri-
     re termo-dinamico, avviato dall’ENEA         duzione delle emissioni inquinanti,
     nel 2001 con il sostegno di finanzia-        creare nuove opportunità di lavoro e
     menti pubblici, che prevede la realiz-       dare un impulso all’economia, ridu-
     zazione di impianti fortemente innova-       cendo al tempo stesso i rischi di con-
     tivi in grado di convertire in modo effi-    flitto correlati alle forniture energetiche
     ciente l’energia solare in calore ad al-     e ai cambiamenti climatici.
     ta temperatura.

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