C . RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Elaborato: Comune di Reggio Emilia
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Committente: ACI - Automobile Club di Reggio Emilia Intervento di riqualificazione della proprietà ACI di Via Secchi - Via Nacchi Ambito ACS 1-2 Elaborato: C . RELAZIONE ILLUSTRATIVA rev 02- MARZO 2019 Progetto: IOTTI + PAVARANI ARCHITETTI Capogruppo Arch. Paolo Iotti Arch. Marco Pavarani Via Emilia all’Angelo 3 42123 Reggio Emilia Ingegneria Design e Architettura Studio Associato Strada Quingenti 68 43123 Parma Termoprogetti snc Via De Gasperi 35 42122 Reggio Emilia
INDICE 1 – PREMESSA 2 – ANALISI DELLO STATO DI FATTO 3 – PROPOSTA PROGETTUALE 4 – TIPOLOGIE ED USI 5 – VIABILITA’ E PARCHEGGI 1
1.PREMESSA Il presente PPC Piano Planivolumetrico Convenzionato segue un Atto d’accordo per la programmazione del POC, ai sensi dell’art. 18 LR ER 20/2000 siglato tra Comune di Reggio Emilia e proponente il 20 Maggio 2014, registrato il 20 Giugno 2014 Rep n° 6846 serie 1T. Il soggetto attuatore, “ACI Automobile Club di Reggio Emilia” è proprietario dell’area sita in Comune di Reggio Emilia catastalmente individuato al Foglio 125 con i mappali 141, 142, 144 e 149 come meglio individuati sugli elaborati grafici. Tali aree sono individuate nel PSC vigente come ambito di città storica (ACS) e precisamente quale porzione del centro storico di cui al comma 4 dell’art. A-7 della L.R.20/2000. Attualmente la normativa di riferimento per l’attuazione dell’area interessata è contenuta nelle “Norme Tecniche –Schede Normative” allegate al 1° POC sopra richiamato e siglato con la denominazione: “ Sede ex ACI – Acs 1-2”. Come definito dall’accordo citato ACI ha promosso un concorso d’idee, concordato con il Comune, al quale sono stati invitati diversi studi professionali. La Commissione giudicatrice ha individuato quale progetto maggiormente rispondente ai requisiti tecnici richiesti e per il migliore inserimento architettonico-ambientale il progetto dello studio Iotti e Pavarani. Si citano alcuni passaggi della motivazione della Commissione: “…La Commissione giudicatrice ha ritenuto che la soluzione proposta generi uno spazio urbano pedonale di qualità, in grado di tessere relazioni con l’esistente, di indurre, come recita la relazione, un “effetto città” senza compromettere la funzionalità del parcheggio richiesto e senza lasciarsi da questo compromettere grazie a uno studio attento del verde che lo inquadra. La concezione del nuovo edificio non come oggetto autoreferenziale, ma come strumento per la istituzione di relazioni tra le preesistenze e gli spazi urbani da riqualificare…La relazione con la ex sede ACI, opera dell’architetto Gianni Boeri, è giocata sul piano di una analogia non mimetica, nella migliore tradizione della architettura italiana del Secondo Novecento e della sua capacità di intervenire nella città storica, con un gioco di “materia, colori, proporzioni e allineamenti” volto a creare un nuovo fuoco nell’ambiente urbano nella forma di una presenza discreta in dialogo con gli elementi di spicco già esistenti… “ 2
2.ANALISI DELLO STATO DI FATTO L’area sita in Comune di Reggio Emilia è catastalmente individuata al Foglio 125 con i mappali 141, 142, 144 e 149 come meglio individuati sugli elaborati grafici ed è integralmente di proprietà di “ACI Automobile Club di Reggio Emilia”. L’area di progetto incide su un quadrante della città ricco di storia. Esso ricade infatti sul bordo a nord del reticolo che costituiva il castrum romano (che si sviluppava intorno agli assi della via Emilia – il decumano - e di via Roma-via San Carlo – il cardo). L’intero isolato si sviluppa prioritariamente intorno alle vicende della Chiesa e del Palazzo di San Francesco. Già nelle mappe e nelle raffigurazioni storiche risalenti al XV sec, lo spazio retrostante alla chiesa e al palazzo è progressivamente occupato da orti e spazi aperti. Nelle mappe di fine settecento tale area ha una configurazione simile a quella attuale, con edifici a cortina sul bordo e un grande spazio vuoto al centro. Proprio la suggestione di un’importante area centrale a verde crediamo possa guidare il rinnovamento dell’immagine dell’attuale parcheggio, di cui si conferma sostanzialmente distribuzione e numero di posti auto, ma che riteniamo possa essere oggetto di un restyling delle pavimentazioni e delle presenze arboree, da collocarsi sui lati e in alcuni vasconi in appoggio. La proprietà di Automobile Club Reggio si compone di tre edifici posti lungo via Secchi e del parcheggio con autorimessa interrata che occupa l’ampia area libera centrale all’isolato. Tale area, con le casette che la cingevano a nord, costituirono le dipendenze del convento dei Francescani (attuale sede Musei Civici) per più di cinque secoli, sino alla confisca dei beni ecclesiastici dei conventi operata nel 1798; anche successivamente però mantenne la sua caratteristica di area inedificata destinata a cortili, orti e giardini. Negli anni ’60 del secolo scorso l’insieme delle aree libere centrali dell’isolato venne trasformato in parcheggio con sottostante autorimessa interessata. (totale posti auto 202). Successivamente (nel 1973) venne realizzato su progetto dell’Arch. Boeri la nuova sede ACI che riproponeva nella sagoma e nelle superfici i preesistenti fabbricati ma utilizzava criteri architettonici moderni caratterizzati da ampie vetrate e strutture in acciaio a vista. Le due rimanenti case derivano la loro configurazione attuale dalle trasformazioni e accorpamenti avvenuti nel corso del XIX secolo, con sostituzioni degli elementi strutturali, modifiche e ampliamenti operati anche nel secolo scorso. Entrambi gli edifici non propongono elementi architettonici o tipologici di pregio e versano in cattivo stato di conservazione, dovuto anche al loro non utilizzo da anni. 3
3.PROPOSTA PROGETTUALE Il progetto integrato per il recupero funzionale e tecnico dell’ex sede ACI, la realizzazione di un nuovo edificio in continuità (in sostituzione di due fabbricati da demolire) e la riqualificazione dell’area a parcheggio, rappresenta una eccezionale opportunità di rinnovamento e valorizzazione immobiliare e urbana che sia organica e unitaria, capace di coinvolgere l’intero sito e metterlo a sistema e così potenziarne gli effetti positivi. Il nuovo edificio, integrazione del fabbricato Boeri e della nuova edificazione di testata, costituisce la “cerniera” di snodo di un sistema urbano- piazza dei teatri, Musei Civici, via Secchi- capace di proporre un’immagine sobria ma seducente del nuovo corpo edificato, visivamente coerente con la presenza forte del retro di palazzo San Francesco e dell’abside della Chiesa, e in grado di suggerire al contempo una facile accessibilità agli spazi al contorno opportunamente riqualificati. Il progetto suggerisce la possibilità di rivedere il sistema di uscita dal parcheggio interrato, al fine di “allargare” gli spazi pedonali e conferire un carattere di spazio pubblico a tale snodo. In particolare si è verificata la possibilità di “spostare” la rampa di uscita dal livello -1 del parcheggio in una zona più decentrata, con un intervento di modesta entità, compatibile con la struttura esistente; rimarrebbe quindi nella posizione attuale, leggermente riposizionata e ridimensionata, una unica corsia di sbocco in uscita su via Secchi, a favore di un allargamento della “corona” di spazi pedonali intorno al nuovo edificio. Tutta la fascia tra l’edificio e il parcheggio viene infatti riconfigurata a spazio fruibile, con una parte pavimentata a livello strada (in continuità col piano terra dell’edificio) e un raccordo a gradonata verso il parcheggio, in parte pavimentata e in parte abitata da presenze vegetali. Il progetto assume comunque come presupposto la necessità di una completa integrazione tra l’edificio Boeri e il corpo di fabbrica di nuova realizzazione, al fine di ottimizzarne spazi e potenzialità; il nuovo edificio è infatti a quattro piani, con i livelli in continuità con quelli dell’edificio Boeri, mentre la sagoma planimetrica rispetta i bordi degli edifici da demolire su Via Secchi e ne rimane internamente sul fronte prospicente i Musei Civici. 4
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I PROSPETTI DEL NUOVO EDIFICIO I nuovi prospetti cercano di instaurare un dialogo intenso con il contesto dei fronti limitrofi (primo fra tutti quello appunto del fabbricato Boeri, ma ci riferiamo anche a quelli di Palazzo San Francesco e a quelli del tessuto edile minore di via Secchi) alla ricerca di un’integrazione di materia, colori, proporzioni, allineamenti, e tuttavia anche a generare un punto di gravità nell’ambiente urbano, attraverso un’organizzazione dei fronti che sia rigorosa e sensibile, facendo affidamento a forme semplici, dotate di una più lunga permanenza nel tempo. Il concept di progetto del prospetto su Via Secchi prevede il tentativo di coniugare le trasparenze dell’edificio Boeri e i fronti prevalentemente materici, compatti, minerali degli edifici al contorno, disegnando così un involucro caratterizzato dall’alternanza di fasce verticali, a tutta altezza, trasparenti ed opache. Le parti opache sono concepite come una facciata con rivestimento ceramico di grandi dimensioni (tipo lapideo). Il concept di progetto prevede su Via Secchi un involucro prevalentemente materico, minerale, in sintonia con i fronti relativamente omogenei degli edifici al contorno e con la massa muraria compatta del Palazzo dei Musei, ma capace anche di una sinergia con la struttura metallica esibita e leggera della ex sede aci, attraverso il ricorso a marcapiani orizzontali che generano una continuità e una armonia dell’intervento. Le scansioni orizzontali di facciata rimangono infatti in allineamento con le partizioni dell’edificio Boeri, ad assecondare una coerenza con l’intero blocco. Lo stesso ultimo piano, opportunamente arretrato a generare un’ampia terrazza e ad assicurare il mantenimento dei vincoli di visuale libera (in coincidenza con l’altezza di gronda dell’edificio preesistente al civico 5), prevede un marcapiano orizzontale di chiusura che conferma la quota di gronda dell’edificio Boeri al fine di assicurare – dal punto di vista percettivo - un fronte unitario. Le facciate sono poi modulate su una scansione verticale a passo 3,80 mt, ideale per una distribuzione interna di ambienti ad ufficio sia ad open space che per uffici singoli. Essa genera così un involucro caratterizzato dall’alternanza di fasce verticali, a tutta altezza, trasparenti ed opache. Il rapporto pieni-vuoti, sempre nell’ottica di un dialogo con l’intorno, prevede infatti fronti compatti con un rapporto di bucatura non superiore al 50%, che favorisce anche un miglior comportamento bioclimatico e una maggiore protezione dal rumore esterno. Sull’angolo in affaccio verso palazzo San Francesco e, oltre, verso la Piazza dei Teatri, l’edificio prevede poi un fronte più stretto e direzionato, animato da aperture più ampie, al fine di generare una tensione più dinamica e ad accentuare tale punto che raccoglie prospettive da più lunga distanza e che vuole rappresentare il modo in cui l’edificio si affaccia sulla scena urbana. Il fronte sud, in affaccio verso il parcheggio a giardino, rimane invece più leggero, attraverso degli aggetti – in allineamento coi marcapiani dell’edificio boeri – che “smaterializzano” la facciata e costituiscono un elemento di schermatura solare delle vetrate retrostanti. Il piano terra rimane prevalentemente vetrato e trasparente, a favorire una sua appetibilità per attività commerciali o di bar-ristorazione, ma anche per generare una permeabilità visiva verso gli spazi riqualificati sul fronte sud verso il parcheggio. 6
Tutte le parti trasparenti saranno costituite da serramenti a vetrocamera con vetri basso-emissivi a nord e selettivi a sud e ovest. Le parti opache saranno caratterizzate da alte prestazioni di isolamento e inerzia termica, e da un rivestimento esterno in lastre di ceramica in grande formato, con cromie ocra-terra, a coniugare un effetto materico con il colore dell’architettura consolidata circostante. INTERVENTI SULL’EDIFICIO “BOERI” A fronte della volontà di realizzare un edificio con criteri di elevata efficienza energetica, i principali obiettivi della progettazione delle facciate sono stati quelli di garantire il migliore isolamento termico e il miglior controllo degli apporti solari, con conseguente riduzione del fabbisogno energetico e quali strumenti di protezione e regolazione del comfort degli ambienti interni. Per lo stesso edificio Boeri si prevede un restyling dei fronti, che ne preservi i caratteri estetici più peculiari, ma che consenta al contempo un radicale adeguamento agli alti standard di comfort previsti per gli ambienti interni. Si prevede così – in posizione arretrata rispetto alla trama del reticolo strutturale esterno – la completa sostituzione dell’involucro - ad oggi composto da vetrate monostrato – con serramenti a vetrocamera con vetrate basso-emissive e selettive, alternati a partizioni opache - di uguali caratteristiche di protezione acustica e termica dei pacchetti della parte di edificio di nuova realizzazione - con una finitura esterna in vetro retrosmaltato, a mantenere sostanzialmente inalterato l’assetto compositivo del fronte come originariamente progettato. Sul fronte sud, in affaccio verso il parcheggio riqualificato, il necessario adeguamento normativo relativo alla schermatura dei fronti vetrati è stato ottemperato con la previsione di un impalcato metallico a sporgere, che replica il reticolo dell’impaginato retrostante, senza alterarne la leggibilità, e genera una loggia continua sull’intero fronte: essa ospita infatti degli sporti orizzontali, in corrispondenza dei marcapiani, che – grazie all’orientamento sud del fronte – consentono di schermare adeguatamente le vetrate nelle stagioni calde (senza uso di ulteriori tende o brise-soleil) e a favorire l’apporto energetico solare durante l’inverno. 7
PROGETTO DEL VERDE La riqualificazione ambientale ed estetica del parcheggio in superficie crediamo sarà perseguita con soluzioni non invasive per la funzionalità dello stesso, attraverso un attento progetto del verde. Si prevede infatti una revisione delle aree a margine del parcheggio, oggi trattate ad aiuole a prato rustico spontaneo: seppur di larghezza esigua, esse possono infatti determinare una rigenerante corona di verde di bordo, costituita da siepi a portamento naturale, ad andamento ampio, preferibilmente con fiori profumati, come la Magnolia nana, alternata – nelle aree più strette – a un tappezzante rustico basso come la Hedera Helix Hibernica. In tale fascia si collocano alcune alberature poste in aderenza al confine del lotto: n.6 verso il palazzo e la chiesa di S.Francesco, n.1 verso l’edificio confinante a est: per essi si prevede una verifica di stabilità e opere di manutenzione. Le quattro alberature ad oggi presenti in aderenza all’edificio Boeri – anch’esse comunque appartenenti ad essenze di conifere non autoctone (Metasequoia glyptostroboides) - insistono invece direttamente sul sedime degli edifici da realizzarsi e non è possibile un loro mantenimento. Il progetto di riqualificazione dell’area prevede tuttavia un significativo incremento della qualità ambientale, con inserimento di presenze vegetali. In particolare la gradonata di raccordo tra l’edificio e il parcheggio sarà abitata da arbusti ed erbacee, con un mix di Pennisetum, Panicum, Melica, Gaura e Carex. La parte centrale del parcheggio - verso la quale affaccerà l’intero fronte a sud del nuovo edificio (e quindi la maggioranza degli ambienti che l’edificio andrà ad ospitare) – sarà poi animato grazie ad un sistema leggero a pergolato, capace di offrire posti di parcamento ombreggiati per quasi 50 auto, intorno al quale troveranno dimora essenze tappezzanti rampicanti come Hedera Helix, Rincospermum , collocate in vasconi stretti in appoggio. La distribuzione dell’irrigazione avverrà nell’intradosso del parcheggio. Un rifacimento della finitura della pavimentazione in asfalto potrà infine consentire una revisione delle cromie della stessa, con il ricorso ad un binder in cromie terra-verde scuro per i posti auto collocati sui bordi del parcheggio, a generare una continuità e un allargamento percepito della “corona verde” a contorno. 8
4.TIPOLOGIE ED USI Le funzioni ad oggi insediate sono: nella ex sede ACI al civico 9 un uso di attività terziaria specializzata ad elevato carico urbanistico, al civico 7 della residenza , mentre al civico 5 un uso a uffici in genere. Il progetto prevede interamente funzioni commerciali e terziarie – direzionali; in particolare al piano terra sono presunte attività di pubblici esercizi, ed ai piani superiori uffici e/o studi professionali. Si possono altresì ipotizzare al piano terra anche funzioni commerciali per medio-piccole strutture di vendita ( fino ai 1.500 mq di SV). L’area esterna del piazzale viene confermato l’uso a parcheggio. 5.VIABILITA’ E PARCHEGGI Viabilità generale Allo stato odierno l’area del parcheggio di Via Nacchi è raggiungibile senza entrare in ZTL percorrendo Via Dante Alighieri (accedendo dalla circonvallazione) e successivamente in Via Secchi; in quanto il tratto a ZTL di Via Secchi è quello compreso tra i Musei Civici e Via Nacchi. Mentre l’uscita avviene entrando in Via Secchi e imboccando di fronte Vicolo Clemente, poi Via Filippo Re e infine tornando sulla Circonvallazione percorrendo Via Roma. Parcheggi P1 e P2 I criteri di verifica delle dotazioni di parcheggi pertinenziali P1 e di tipo pubblico P2 sono riferiti alla differenza tra lo standard potenzialmente esistente calcolato sulle quantità di Su e le sue destinazioni d’uso esistenti e quelle di progetto. Con gli usi previsti in progetto – la dotazione sia di P1 che di P2 è già pienamente soddisfatta dalla stato attuale, quindi non si rende necessario il reperimento di questi standard. Nella ipotesi di incremento, in sede di Permesso di Costruire, della Su ipotizzata e/o dell’inserimento di usi differenti sarà riverificato lo standard dovuto, senza che questo rappresenti variante al PPC. 9
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