BUSINESS IS A TEAM SPORT - COOPERARE PER VINCERE - Dott.ssa Alice Alessandri Dott. Alberto Aleo www.passodue.it
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Dott.ssa Alice Alessandri Dott. Alberto Aleo www.passodue.it BUSINESS IS A TEAM SPORT COOPERARE PER VINCERE - 1^ giornata - 1
Un team unito nella vita e nel lavoro con anni di autentica esperienza in azienda che condivide un metodo di lavoro originale basato sull’etica e sulla PASSODUE centralità della persona frutto di un percorso di ricerca CHI SIAMO continuo e indipendente. Alberto Aleo Marketing e Sales Management Alice Alessandri Vendita e Leadership etica Enrica Alessandri Ristorazione e Servizio al cliente Serena Calderoni Comunicazione e Vendita “L’etica paga? Leda Molinari Si, ed è anche il modo più Amministrazione efficace per generare Canzio Panzavolta prosperità rispettando se stessi Consulenza direzionale e strategica e gli altri, riportando così Riccardo Trevisani l’essere umano al centro degli Branding interessi del mercato.” Riccardo Urso Marketing operativo 2
UN LAVORO A DUE FACCE PASSODUE COMPETENZE CAPACITÀ Posizionamento Relazione Analisi Ascolto Strategia Valori Pianificazione Leadership Obiettivi Motivazione Verifica Squadra .... .... 3
CDA SERMETRA PERCORSO DI CRESCITA sviluppo della lavorare in team leadership approccio al gestione del mercato tempo 5
PRIMA GIORNATA - 20 MARZO 2019 LE AREE CHE ESPLOREREMO Il cliente (interno ed esterno): relazioni umane in contesti professionali Agire in prima persona: proattività e responsabilità Sviluppare la propria assertività per un dialogo orientato alla ricerca di soluzioni condivise Comunicare con consapevolezza: prendersi la piena responsabilità dell’efficacia del messaggio I canali della comunicazione: verbale, vocale e visivo 6
GESTIONE DEL CLIENTE (INTERNO ED ESTERNO) CHI È IL CLIENTE Cliente è un soggetto (persona o azienda) a cui forniamo i nostri prodotti o servizi Oggi si parla di cliente esterno e cliente interno • cliente esterno: è il cliente/consumatore finale ovvero colui che acquista un prodotto o un servizio • cliente interno: colui che, all’interno del sistema produttivo, riceve il risultato del nostro lavoro Il concetto fu introdotto dal prof. K. Ishikawa negli anni ’50: Il processo a valle è il tuo cliente 7
COSA ACCOMUNA I NOSTRI “CLIENTI”? SONO TUTTI ESSERI UMANI Le relazioni profe ssionali non esist Esistono relazion ono! i umane in contes ti professionali 8
LAVORARE IN TEAM QUALI ABILITÀ SERVONO conoscere e valutare Sistema l’ambito in cui Pensiero definire e si opera sistemico raggiungere obiettivi, pianificare Sè Obiettivi Abilità Pensiero personali strategico Conoscersi e gestirsi nelle diverse Comprendere, situazioni Altri motivare e Abilità comunicare con relazionali gli altri 10
LAVORARE IN TEAM COSÌ DENTRO COSÌ FUORI Esternamente trasmettiamo la qualità delle relazioni che ci sono all’interno dell’organizzazione 11
LAVORARE IN TEAM MOTIVAZIONE E PRODUTTIVITÀ 12
GESTIRE IL TEAM IL CLIMA Intensità Paura Passione Sottomissione Motivazione Qualità Scuse e alibi Relax Deresposabilizzazione Apatia 13
1. Agire in prima persona: proattività e responsabilità 2. Sviluppare l’assertività 3. Comunicare con consapevolezza ed efficacia 4. Stimolare il dialogo con le domande 5. Ascoltare -e osservare- attivamente 6. Creare ambiente collaborativo 7. Avere obiettivi chiari e condivisi 8. Organizzare bene il proprio tempo rispettando quello dell’altro 14
Agire in prima persona: proattività e responsabilità 15
AGIRE IN PRIMA PERSONA REATTIVI O PROATTIVI La reattività è la facoltà di un essere vivente di reagire agli stimoli. Siamo reattivi quando viviamo aspettando che le cose accadano per poi reagire ad esse: di chi (o di che cosa) è la colpa? Essere pro-attivi significa agire prevenendo le situazioni (dove possibile) o affrontando ciò che non è stato possibile evitare o che non è sotto il nostro controllo. Questa decisione si attiva ogni volta in cui davanti a una scelta, un obiettivo, una difficoltà, un’incomprensione ci facciamo la domanda: cosa posso fare io? 16
PARTIAMO DA NOI LE RESPONSABILITÀ CI RENDONO LIBERI La conseguenza più immediata nel porre la responsabilità di ciò che ci accade fuori da noi è quella di mettere fuori portata anche le soluzioni 17
STIMOLARE LA NOSTRA PROATTIVITÀ TRASFORMARE I NOSTRI COMPORTAMENTI Siamo reattivi quando Siamo proattivi quando permettiamo ad eventi riusciamo a gestire le nostre esterni di influenzare le emozioni e, prima di agire, ci nostre risposte- fermiamo per scegliere la -colpevolizzare, accusare, risposta - comportamento e lamentarsi, far le vittime- linguaggio- in base ai nostri In questo modo sprechiamo principi e ai risultati tempo e energie su ciò che desiderati. non possiamo controllare. Servono consapevolezza, volontà, capacità di gestirsi. 18
LAVORARE IN TEAM DAGLI ALIBI ALLE RESPONSABILITÀ 1. Evitare di cercare alibi e qualcuno a cui scaricare la “colpa” 2. Superare la presunzione di sapere come dovrebbero lavorare gli altri 3. Imparare a guardare la realtà per come è, e affrontarla 4. Essere orientati alle soluzione 5. Non giudicare ma risolvere 6. Imparare a “fare la differenza” nelle situazioni difficili 19
DAGLI ALIBI ALLE RESPONSABILITÀ IL RUOLO DEL LEADER 20
DAGLI ALIBI ALLE RESPONSABILITÀ LA VITA È EVOLUTIVA Le persone, l’azienda, il mercato, la vita, in ogni sua forma, sono in perenne movimento. Tutto cambia e si evolve … restare fermi significa restare indietro. Anche quando tutto sembra andare bene, curare i progetti in cui siamo coinvolti e la relazione con i colleghi. E quando le cose vanno meno bene, “lamentarsi” è solo una forma di immobilismo! 21
Comunicare con consapevolezza ed efficacia 22
COMUNICARE NEL LAVORO A COSA SERVE? • Esprimere la propria opinione • Guidare una riunione • Proporre una soluzione • Consigliare un’azione da intraprendere • Esprimere un apprezzamento • Fare una critica costruttiva • Essere convincenti 23
COMUNICARE CON CONSAPEVOLEZZA PAROLE, VOCE E CORPO Comunicare con consapevolezza significa aver compreso che ogni nostra parola, la voce con la quale la emettiamo (reale o virtuale in base al canale che utilizziamo) e i movimento del nostro corpo hanno un impatto su di noi e su chi ci sta ascoltando. Siamo quindi pronti a prenderci piena responsabilità e agire di conseguenza. 24
LAVORARE IN SQUADRA COMUNICAZIONE EFFICACE E CONSAPEVOLE la comunicazione è efficace quando il destinatario riceve chiaramente il messaggio del mittente Mittente Messaggio Destinatario Codice Canale Feedback Ambiente 25
COMUNICAZIONE EFFICACE E CONSAPEVOLE RESPONSABILITÀ E RUOLI Chi ha la responsabilità dell’efficacia della comunicazione? Il Mittente cioè chi ha il messaggio da trasmettere se l’altro non ci capisce dobbiamo modificare e migliorare la NOSTRA comunicazione 26
COMUNICAZIONE EFFICACE FILTRI E INTERFERENZE Filtri e interferenze Mittente Messaggio Destinatario Codice Canale Feedback Ambiente Tecniche Psicologiche 27
COMUNICAZIONE EFFICACE I CANALI DELLA COMUNICAZIONE Verbale le parole che uso Vocale come le dico (tono, volume, velocità, …) Visivo come mi muovo mentre le dico (linguaggio del corpo) 28
COMUNICAZIONE EFFICACE COERENZA ED EFFICACIA il livello di coerenza tra i 3 canali della comunicazione -verbale, vocale, visivo- determina la percezione di credibilità del messaggio la comunicazione è efficace quando è credibile 29
COMUNICAZIONE EFFICACE I CANALI DELLA COMUNICAZIONE Se il 100% rappresenta la credibilità del messaggio, a tuo parere in quale misura concorre a formare il giudizio ciascun canale della comunicazione? di persona al telefono e.mail Verbale 7% 15% 100% Vocale 38% 85% Visivo 55% Albert Mehrabian è un antropologo e psicologo staunitense, docente presso UCLA; è conosciuto per le sue pubblicazioni sull’importanza degli elementi non verbali nella comunicazione faccia a faccia 30
COMUNICAZIONE EFFICACE COMUNICARE OGGI … 31
Sviluppare l’assertività 32
COSTRUIRE RELAZIONI “DI SUCCESSO” SVILUPPARE L’ASSERTIVITÀ per aiutare i collaboratori a dare il meglio di sé e per guidare il cliente alla soddisfazione dei suo bisogni dobbiamo sviluppare la nostra capacità di agire e comunicare con assertività 33
capacità di relazione I COMPORTAMENTI LE 4 TIPOLOGIE MANIPOLAZIONE ASSERTIVITÀ Dissimulazione Franchezza PASSIVITÀ AGGRESSIVITÀ difficoltà di relazione 34
I COMPORTAMENTI PASSIVO -LA FUGA- • Subire gli altri, farsi condizionare e influenzare • Incapacità di esprimere le proprie opinioni e sentimenti • Difficoltà nel prendere decisioni-fare decidere gli altri • Temere il giudizio degli altri • Difficoltà nel fare richieste e incapacità di dire NO • Inventare scuse, creare pretesti • Non affrontare situazioni e persone, rimandare i problemi anziché risolverli • Fuggire davanti alle proprie responsabilità • Lamentarsi • Bassa stima di sé 35
I COMPORTAMENTI AGGRESSIVO -L’ATTACCO- • Prevaricare gli altri per trarne vantaggio • Raggiungere i propri obiettivi a spese di altri • Essere belligerante e sulla difensiva, umiliare e disprezzare gli altri • Dare la responsabilità dei propri errori e disagi ad altri • Colpevolizzare e fare sentire inferiori gli altri • Essere esplosivi, manifestazioni ostili e di collera • Rimanere sulla propria opinione anche di fronte all’evidenza • Ritenersi sempre nel giusto • Non accettare le opinioni altrui • Eccessiva stima di sé 36
I COMPORTAMENTI MANIPOLATIVO • Manovrare gli altri per trarne personale vantaggio • Raggiungere i propri obiettivi trasmettendo messaggi selezionati • Esercitare pressione soprattutto verso chi ha un atteggiamento passivo • Non essere sinceri • Intimidire e suggestionare gli altri • Colpevolizzare per arrivare a persuadere • Adulare e sedurre • Strumentalizzare le situazioni 37
I COMPORTAMENTI ASSERTIVO • Rispettare se stessi e gli altri, i loro diritti e le loro opinioni • Essere disponibili a modificare le nostre opinioni • Non esigere che gli altri si comportino come noi vorremmo • Assumere la responsabilità delle proprie azioni • Esprimere con tranquillità e determinazione il proprio punto di vista • Esprimersi in modo chiaro • Ricercare risposte positive a problemi e situazioni • Non sentirsi in diritto di giudicare le persone • Avere fiducia in se stessi (buona “stima di sé” - consapevolezza) 38
ANALISI DEL PROPRIO COMPORTAMENTO TASK OBIETTIVO: prendere consapevolezza dei propri comportamenti SVOLGIMENTO: • osserva i tuoi comportamenti e porta un esempio di una situazione in cui emerge la tua passività, uno per l’aggressività, uno per la manipolazione e uno per l’assertività 39
"Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi" A. Einstein 40
COSA ABBIAMO IMPARATO OGGI COSA FAREMO DA DOMANI? 1. Esistono relazioni umane in contesti professionali 2. Essere proattivi ci consente di agire e non reagire alla vita 3. Il cambiamento è necessario all’evoluzione 4. Se comunichiamo con più consapevolezza con clienti e colleghi abbiamo più possibilità di capirci 5. Tutti agiamo comportamenti passivi, aggressivi, manipolativi e assertivi ma possiamo allenare la nostra assertività per migliorare le relazioni 41
CONTINUA LA FORMAZIONE E SEGUI IL BLOG WWW.DIARIODIUNCONSULENTE.IT 42
Puoi anche leggere