Buon Natale Buon 2015 - ANA Pinerolo
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4° trimestre 2014 n. 4 - Dicembre Anno XLIX - n. 196 Trimestrale dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Pinerolo - Corso Torino, 18 - Tel. 0121 321263 Art. 2 - Comma 20 - Lett. C - Legge 23/12/96 - N° 662 - Filiale di Torino - Autorizzazione Tribunale di Pinerolo n° 298 del 1/4/1966 Buon Natale Buon 2015 nella pace e nella solidarie tà
2 Notizie in gocce D U NATA NA ZIONALE 72° di NOVO 88ªA ” A “L’AQUILA ata che si POSTOLAJO WKA n e d el la prossima Adun Il 72° anniver In occ as io A n ei g io rni 16/17 mag gio Postolajowka, sario della battaglia di Novo U IL verrà ricordato terrà a “L’AQ fa vorire la parteci ice pazio- gennaio 2015. a La Sezione per Cuneo il 18 ez io n e, p er 2015 la S la “Beatr tecipazione dei favorire la par- so ci , in co ll aborazione con parte- so pullman con par ci, organizza un viaggio in ne d ei a o rg an iz za to tre modalità di tenza da Torre Viaggi” h 07,15 e da Pin Pellice alle ore er cipazione: ica 17 – comprensiva d olo alle ore 08,00. La quota, io rn i – sa b at o 16 e domen el prenotazione ri pranzo, è di € 48,00. per la Due g te ci p az ione € 175,00. vo Giuseppe Cian lgersi in sede al V. Pres. Vic. quo ta d i p ar erdì 15, i – g iovedì 14, ven “Beatrice Viag flocca oppure d ir Quatt ro g io rn 7 - quota di parteci pa- gi”, Piazza Ro ettamente alla o m en ic a 1 ma 18, Pinerolo sabato 16 e d . zione € 440,00 – g io v ed ì 14, venerdì 15, io rn i Cinque g 7 e lunedì 18 – quota di 6 , d o m en ic a 1 sabato 1 TAGLIA UN LIBRO SULLA BAT A € 530,00. partecipazione rm azioni rivolger si in sede fo DI NIKOLAJEWK Per u lt er io ri in pure ic . G iu se p p e Cianflocca, op al V. Pres. V i” , Piazza Roma 18, Pine- re- tr ic e V ia g g Nikolajewka: cosa fece alla “Bea erte. . L e p re n o ta zi oni sono già ap almente il generale Reve rb ? eri rolo alpi- La battaglia fu vinta dagli ra- ta dispe ni grazie all’avanza andati ta della colonna degli sb Batta- o all’audace attacco del eb- glione Edolo? Quale ruolo bero i Tedeschi? n- A queste e ad altre doma libro de cerca di rispondere il KA. Trimestrale della Sezione A.N.A. di Pinerolo “EROI A NIKOLAJEW n Cenci, Mario Rigo- lso Corso Torino, 18 - 10064 Pinerolo (To) Con Giulio Bedeschi, Ne battaglia per la vita” ne lla ni Stern e altri alpini Tel./Fax 0121 321263 ra, dal Gruppo alpini di pubblicato, in piccola tiratu casione dell’80° anni- oc Borgosatollo (Brescia) in e-mail: pinerolo@ana.it - Sito web: www.pinerolo.ana.it az ione. Fi rmato dall’alpino scrit- Fondatore versario della fond autore di importanti ope- Col. Comm. Matteo Bruno tore Alberto Redaelli, già lle penne nere, il libro ha re dedicate alla storia de Presidente rafie) e costa 18 euro. È di- 176 pagine (con 70 fotog Francesco Busso può essere richiesto diret- sponibile nelle librerie o di Borgosatollo (al Capo Direttore Responsabile tamente al Gruppo alpini fax. 030 – 27.02.063 / tel. Cattalino Massimino Gruppo Gianni Coccoli: libro ricostruisce la famo- Comitato di Redazione cell. 347 – 41.13.912). Il documentazione storica Mauro Buttigliero - Silvio Crespo sa battaglia sulla base della una scelta di testimo- e di Cristian Massimino - Rodolfo Ricca italiana e tedesca esistente pr otagonisti. È corredato nianze orali e scritte dei Fotocomposizione/Stampa rafie originali dell’epo- da un’ampia scelta di fotog rtanti documenti ecc. TipoLitografia Giuseppini Soc. Coop. impo ca, dalla riproduzione di Via Carlo Borra - 10064 PINEROLO In copertina: Volontari della nostra Protezione Civile dopo aver prestato servizio in Liguria
3 AUGURI dell’inizio della grande guerra ricordo e penso con ri- AUGURI DEL PRESIDENTE conoscenza a tutti quelli che hanno immolato la loro giovane vita per la Patria. A loro unisco tutti i Caduti Cari Alpini ed amici, in guerra e pace e tutti gli Alpini e nostri Amici che ci Anche quest’anno hanno preceduto. abbiamo camminato, Con il nuovo anno sarete chiamati al rinnovo del in senso reale con quel Consiglio Direttivo Sezionale, momento importan- lungo serpentone di par- te, mi auguro che in molti daranno la disponibilità a tecipanti sui tornanti da mettersi al servizio di tutti per continuare al meglio il Pragelato a Sestriere, cammino della nostra Sezione. per incontrare gli amici Un saluto particolare ai nostri soci più anziani ed a della valle Susa e sanci- quelli ammalati che soffrono, Vi ricordo con affetto re il gemellaggio fra le e Vi sono vicino, con l’invito a quelli che possono di due Sezioni con tante andare a fargli visita . caratteristiche in comu- L’augurio a tutti per il prossimo NATALE, per le ne. Eravamo veramente festività, per il futuro e di riappropriarci dello spirito tanti. della gioia di vivere di quando la sola parola Natale ci Cav. Francesco Busso In senso figurativo riempiva di belle aspettative. Con gli AUGURI giunga perché abbiamo percorso insieme questo anno asso- il mio GRAZIE ai Gruppi, alla Protezione Civile, alla ciativo, con tanti bellissimi, riusciti momenti di in- Banda Musicale, al Coro, al Gruppo Giovani, al 3°, contro. Ricordo la sfilata di Pordenone con tanti par- per l’impegno, la serietà, la collaborazione profusi nel tecipanti ed i nostri Sindaci che ci accompagnavano, raggiungimento del risultato del nostro anno sociale. Il il raduno di raggruppamento ad Omegna, il raduno grazie lo estendo ai Vice Presidenti Sezionali ed a tutto sezionale a Bobbio Pellice, un giorno da Alpino, le il Consiglio Direttivo per il grande lavoro fatto. iniziative e gli incontri con il 3° Alpini con il loro ALPINI ed AMICI vi saluto con il più tradiziona- comandante sempre al nostro fianco colonnello Car- le “BUON NATALE E BUON ANNO NUOVO” lo Di Somma, e le riuscite manifestazioni di Gruppo. augurandovi giorni sereni vissuti in salute, armonia L’elenco potrebbe continuare a lungo ma rischierei ed amicizia, augurio che vi faccio unitamente al Co- dimenticanze, ed uscirei dallo spazio a disposizione. mitato di Presidenza ed al Consiglio Direttivo. Con l’orgoglio che mi deriva dal Cappello Alpino Francesco Busso che porto in testa ed un poco di pre- sunzione che mi perdonerete, l’anno che sta per terminare è stato molto positivo, naturalmente per quanto riguarda la vita Alpina. Non mi sof- fermo sul resto, sarebbe troppo faci- le aprire un lungo elenco di cose che non ci soddisfano. Ma sono sicuro che se affronteremo il nostro vive- re quotidiano con quanto ci è stato insegnato in una parola con spirito Alpino supereremo anche le attuali difficoltà rimboccandoci le maniche come abbiamo sempre fatto. Camminando, quest’anno ci han- no superato e sono andati avanti tanti carissimi Amici che hanno ve- ramente segnato e indicato la strada da seguire alla nostra Sezione. Li ri- corderemo tutti impedendo che su di loro cali l’obblio e vengano dimen- ticati. Senza retorica, nel centenario
4 AUGURI classifica finale che poteva essere ancora migliore con DEL COMANDANTE un po’ più di fortuna, ponen- do le basi per la prossima del 3° reggimento edizione, in vista della quale alpini abbiamo già iniziato la pre- parazione con la professiona- Carissimi, lità e la determinazione che all’approssimarsi delle imminenti festività mi è as- ci contraddistingue. I miei sai gradito indirizzarvi un doveroso e caloroso 0salu- alpini si sono messi in luce to, ringraziandovi per l’affetto e il costante supporto in altre importanti competi- che riservate a me e a tutti i miei alpini. zioni internazionali militari L’occasione è propizia anche per tirare le somme in Francia e in Germania e, sempre sul piano inter- di un anno di intense attività del Reggimento e di col- nazionale, facendo ben figurare la Forza Armata in laborazione con la Sezione di Pinerolo. occasione dell’esercitazione “Roman Express” che È stato un anno, quello che sta per concludersi, che ci ha visti operare fianco a fianco con i colleghi bri- ha visto il Terzo impegnato su molti fronti, in attività tannici per circa un mese, in esito alla quale i nostri sia addestrative sia operative. Abbiamo intrapreso alpini hanno raccolto, anche in quella circostanza, e portato a termine l’impegno nell’Operazione l’ammirazione di tutti per le capacità e la elevatissi- Strade Sicure presso il cantiere TAV di Chio- ma professionalità dimostrata. monte, operazione delicata e controversa, al Moltissime le attività svolte insieme con la se- centro di accesi dibattiti, che ha visto tutte le zione, non possiamo dimenticare le uscite con- unità alle mie dipendenze impegnate da ot- giunte in montagna, le marce e scialpinistiche tobre 2013 a metà luglio 2014, assorbendo notturne al rifugio Selleries, a Prali, al forte di in tale lungo periodo la quasi totalità delle Fenestrelle e a Pragelato – Sestriere che, con- risorse umane e non solo del mio Reggi- giuntamente alla sezione Val Susa ha coro- mento. Tuttavia nonostante il sopra ci- nato il gemellaggio tra le due sezioni. tato lungo e gravoso impegno nonché Ed in tutto questo, il contributo che Voi, le tante difficoltà che caratterizzano colleghi più anziani, avete fornito al Reggi- questo periodo di grave contrazione mento è stato impagabile: mai avete fatto economica non solo per la Pubblica mancare l’appoggio, il sostegno e la vici- Amministrazione ma soprattut- nanza ai miei uomini e donne, condivi- to per la collettività, il Terzo non dendo con sincerità e passione ideali ed si è fermato continuando a portare esperienze, impegnandovi a trasmettere avanti le attività addestrative e ti- ai colleghi in armi più giovani quei valo- piche di specialità, come le mar- ri tipicamente alpini che loro, seppur ce in ambiente montano nelle più variegati rispetto a Voi per pro- Valli di tradizionale impiego, venienza geografica e background la Val Chisone in primis ma culturale, condividono e vogliono anche la Val Pellice, la Val continuare ad assimilare. Germanasca, la Val Susa, Con questi sentimenti, ricor- la Val Po e tutte le Valli dandovi che il Terzo è e reste- collaterali a queste. rà sempre casa vostra, porgo Proprio nelle nostre alla Sezione ed ai suoi con- Valli, a Sestriere, si sociati i più sinceri auguri è tenuta l’ultima edi- da parte mia personale e di zione dei Campionati ognuno dei miei alpini. Sciistici delle VIVA GLI ALPINI Truppe Alpi- ne, che hanno Il Comandante visto gli alpi- del 3° ni del Terzo reggimento protagonisti alpini a tutto tondo Col. f. (alp.) ed ottenere un t.ISSMI ottimo piaz- Carlo zamento nella Di Somma
5 ESERCITO BRIGATA ITALO-FRANCESE Anno 2009, durante un incontro fra politici del Go- verno francese e italiano, fu firmato un accordo che poneva le basi per la costituzione, sulla traccia della già operante Brigata bi-nazionale franco-tedesca, di una brigata bi-nazionale italo-francese. Il 9 aprile 2010, nel corso del XXVIII vertice italo- francese, presieduto dal Presidente Sarkozy e dal Pre- sidente del Consiglio Berlusconi, supportati da incon- tri bilaterali fra i Ministri delle due delegazioni, fra le quali quello capeggiato del Ministro della Difesa Ignazio La Russa, fu firmato un protocollo d’intesa recante come oggetto la costituzione di una brigata bi-nazionale italo-francese composta dalla 27ª Briga- ta Chasseurs Alpins con sede a Grenoble e la Brigata Alpina “Taurinense” con sede a Torino, con una forza complessiva di circa seimila uomini e donne. La prima attività congiunta fra alpini e chasseurs alpins si svolse in Francia dal 27 novembre al 13 di- cembre 2012. L’esercitazione, dal nome “CERCES 2012”, si svolse nell’area di addestramento situata nei pressi del Valloire a Verces-Allières et Risset, sede del 93° reggimento artiglieria da montagna france- se. Questa esercitazione segnò la costituzione di una “Combined Brigade Task Force” che fin dal 2015 sarà pronta per essere impegnata (per sei mesi) in opera- zioni internazionali sotto l’egida dell’ONU, NATO o Brigata bi-nazionale – La stretta di mano che suggella la costituzione Unione Europea. della nuova brigata Il procedimento dell’avanzamento della prepara- zione della Brigata CBTF fu nuovamente all’ordi- Drian, hanno constatato il completamento delle pro- ne del giorno del 24 giugno 2013, presso l’Hotel de cedure per la costituzione della Brigata, il 17 giugno Brienne, sede del Ministero della Difesa francese, tra 2014, al suo rientro in Italia, il Ministro ai margini i due Ministri: Mario Mauro per l’Italia e Jean-Yves della Conferenza di sostegno alle Forze Armate Li- Le Drian per la Francia. banesi, organizzata dalla Farnesina, ha rilasciato la Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti nel corso seguente dichiarazione «Vuol dire che stiamo lavo- di un incontro col suo collega francese Yean-Yves Le rando con gli strumenti che ci consentono i Trattati, perché di fatto immaginare oggi che 28 stati dell’U- nione Europea marcino tutti compatti verso la difesa è una cosa irrealistica anche se è questo l’obiettivo ma realisticamente oggi, per esempio, coinvolgendo Francia e Germania, ma anche altre, io sono par- tita dalle Nazioni più significative, dicendo “mettia- mo insieme degli assetti comuni”, facciamo un pas- so avanti. Io ieri (17 giugno 2014) ero in Francia, a Parigi, ho incontrato il mio collega Le Drian, è già la seconda volta che ci incontriamo da quando sono ministro, quindi in pochi mesi, e stiamo lavorando perché ci sarà nel 2015 una brigata franco-italiana che interverrà in Libano. Faccio questo esempio per dire, sempre più operazioni concrete di questo tipo Brigata bi-nazionale – L’allocuzione del gen. Hervè Bizeul ci possono portare a costruire una difesa europea».
6 Mercoledì 17 settembre 2014, sui Monti delle razione del 2° Ge- Luna, località Cima Saurel, a quota 2329 metri, sulla nio Ferrovieri, il linea di confine tra i due Stati, ufficialmente è stata XXX battaglione celebrata la nascita della Brigata bi-nazionale italo- fu ricostituito assu- francese. Gli Alpini della “Brigata Alpina “Tauri- mendo la denomi- nense” al comando del Gen. B. Massimo Panizzi ed nazione di “XXX i Chasseurs Alpins della 27ª Brigata al comando del Battaglione Genio Gen. B. Hervè Bizeul, dopo aver reso gli onori alle Guastatori Tauri- Bandiere dei due Stati, hanno sancito, con la loro pre- nense” al comando senza, la realtà della nuova Unità. del ten. col. Giu- Cattalino Massimino seppe Anzaldi. Il 29 settembre 2004, il battaglio- DECENNALE DEL 32° RGT. ne, sciolto il giorno M.O.V.M. Sten. Mauro Gigli precedente, assunse GENIO GUASTATORI la denominazione: “32° Reggimento Genio Guastatori Taurinense” al co- “TAURINENSE” mando del col. Giovanni Musso. Il reggimento ha alle sue dipendenze il XXX Battaglione composto dalla 3ª Il Genio Guastatori Alpino (Folgore), 4ª (Uragano), 6ª (Tormenta) e 9ª (Valanga) fu costituito con foglio 434 del Compagnia, al comando del ten. col. Luigi Giai. 15 luglio 1940. All’inizio i suoi La Bandiera di Guerra del 32° Rgt. Genio Guasta- componenti erano denominati tori è decorata di una Medaglia d’Argento e una di “Genieri d’Assalto”, ma que- Bronzo al Valor Militare. Madrina la baronessa Anna sta definizione non piacque a fu Caccia Dominioni, figlia del col. Paolo Caccia Domi- cambiata in “Genio Guastatori nioni di Sillavengo; una delle sue grandi opere fu la Alpino”. Il 1° dicembre 1940, costruzione del sacrario di El Alamein. presso la Scuola Genio Guasta- Lo stemma del 32° Rgt. Genio Guastatori Lo stemma del reggimento, secondo la classica de- tori di Civitavecchia, furono co- finizione dell’araldica viene così descritto: Interzato stituite la 3ª e la 4ª Compagnia, in pergolo; il primo d’azzurro al tridente d’Ucraina a seguire altre, che consentirono la costituzione dei d’oro; il secondo d’argento; il terzo rosso al Silfio di battaglioni XXX, XXXI e XXXII. Il XXX battaglio- Cirenaica d’oro, reciso e posto al palo. Il motto recita: ne aveva alle sue dipendenze la 6ª e la 9ª Compagnia. “FINO ALLA FINE”. Reparti dei tre battaglioni parteciparono alle varie Reparti del Reggimento trovano impiego in opera- operazioni di guerra sui fronti dell’Africa Orientale, zioni di soccorso alle popolazioni colpite da calami- in Grecia e in Russia dove, condividendo, con gli altri tà naturali, in operazioni di disinnesco e successivo reparti dell’Armir, la tragica ritirata che comportò il brillamento di residuati bellici e in tutte le occasioni quasi totale annientamento dei suoi componenti. Al ove sia richiesta una presenza tecnica e operativa al- termine della guerra i battaglioni non furono ricosti- tamente qualificata. tuiti. Un importante compito è quello dell’addestramen- Il 1° settembre 2002, nella Caserma “Cavour” di to dei militari afgani nella ricerca e nella neutraliz- Corso Brunelleschi 112 a Torino, con una riconfigu- zazione degli “IED” (ordigni esplosivi improvvisati). L’attuale comandante, col. Ovidio Esposito, ha rilasciato una lunga intervista alla giornalista Deni- se Serangelo (Difesa on line) e dalla quale traggo i punti più salienti. «…ogni giorno (è il col. Esposito che parla) i nostri uomini si trovano davanti a impie- ghi sempre nuovi di questi ordigni di circostanza il nostro è un lavoro in continua evoluzione, da anni studiamo l’uso e l’impiego degli IED e ogni anno ne troviamo delle novità, delle evoluzioni. Il nostro ruolo in teatro è cambiato considerevolmente, venia- mo impiegati per permettere la mobilità delle nostre truppe e per garantire loro la dovuta protezione da questi agenti esplosivi, alla base di tutto vi è una grande preparazione teorica ma soprattutto pen- Il recupero di una bomba so che un ruolo importante rivesta l’esperienza dei
7 Team Leader dei vari gruppo EOD e di tutto il per- reparto alla varie missioni in Afghanistan, una avven- sonale che ne fa parte. (…) Se gli IED sono ordigni ne alle 17,15 del 17 maggio 2010 quando uno IED versatili e di facile impiego noi dobbiamo adattar- è esploso al passaggio di un convoglio dell’ISAF in ci al loro uso e dobbiamo adattarci alla situazione, transito da Herat verso Bala Murghab. Il quarto mez- questo vuol dire che sul campo si improvvisano azio- zo della colonna, un VTLM “Lince” del 32° Reggi- ni di bonifica, tutt’altro vuol dire poter permettere mento Genio Guastatori è stato investito in pieno e alle nostre capacità convenzionali di adattarsi a sce- due genieri, il sergente Massimiliano Ramadù e il nari sempre nuovi e in continuo cambiamento.(…) caporal maggiore Luigi Pascazio decedettero sul col- nella maggior parte dei casi si valuta solo l’aspetto po mentre, altri due, il caporal maggiore Gianfran- e cioè che su un IED il mezzo deve necessariamente co Scirè e il caporale Cristina Buonacucina rimasero esplodere. Il nostro lavoro e soprattutto improntato gravemente feriti. ad evitare che quel mezzo sopra lo IED ci finisca, Il 28 luglio del 2010, durante le fasi per la disatti- prevenzione e ricerca sono alla base di tutto il tea- vazione di uno IED, presso il villaggio di Injil (He- tro.(…) Obiettivamente parlando l’Afghanistan è un rat), il M.llo Mauro Gigli accortosi dell’imminente paese molto complesso e con ancora molte piaghe da scoppio dell’ordigno, fece arretrate tutti e si immo- arginare e potrebbe esserci il caso in cui una nostra lò assieme al caporal maggiore capo Pierdavide De tecnica sia ritorta contro gli alleati. (…) Il benefi- Cillis del 21° Rgt. Genio Guastatori di Caserta. Alla cio che traiamo dall’addestrare le truppe afgane è memoria del M.llo Mauro Gigli, avanzato al grado di gran lunga maggiore rispetto a qualsiasi risvolto i Sottotenente, venne concessa la Medaglia al Valor negativo .Mi preme sottolineare un aspetto che molti Militare con la motivazione: “Capo nucleo bonifi- non conoscono del training che facciamo in Afghani- ca ordigni esplosivi improvvisati dalle straordinarie stan alle future truppe del paese e che ci ha portato qualità umane e professionali, in missione di pace in moltissime volte a uno scontro aperto tra la menta- Afghanistan, pur in turno di riposo si offriva di effet- lità occidentale e la loro. Gli uomini afgani hanno tuare la neutralizzazione di un ordigno che metteva questa indole guerriera, non mostrare paura e af- a repentaglio la sicurezza della popolazione civile frontare il pericolo con le loro conseguenze è fonda- e del personale militare. Dopo aver disarticolato un mentale per loro al fine di continuare a mantenere primo dispositivo, avvedutosi di una seconda trap- quell’aurea di importanza che rivestono nella socie- pola letale, senza indugio alcuno, accortosi dell’im- tà. Se sanno che un ordigno si trova sotto una sedia minente pericolo decideva di donare gli ultimi istanti loro vanno incontro alla morte perché è il volere di della sua vita per allontanare i presenti piuttosto che Allah. Il nostro compito principale è stato quello di porre se stesso al riparo. Improvvisamente, mentre innestare la “paura della minaccia” e di conseguen- del personale riusciva a porsi in salvo, veniva inve- za studiarla e arginarla. Ci sono voluti anni per ot- stito dall’esplosione dell’ordigno, perdendo la vita. tenere dei risultativo concreti ma oggi chi torna nel Fulgido esempio di coraggio e di altruismo ispirati paese a distanza di tempo trova truppe professionali alle migliori tradizioni dell’Esercito. Herat (Afgha- e addestrate che contribuiscono attivamente al man- nistan), 28 luglio 2010”. tenimento della sicurezza interna. Penso sia uno dei Il facsimile della medaglia d’oro è appuntata sul risultati migliori che abbiamo ottenuto». Vessillo della nostra Sezione. Due incidenti hanno funestato la partecipazione del Cattalino Massimino 3° REGGIMENTO ALPINI VISITA DEL COMANDANTE Cuneo, il Generale Bonato ha voluto concludere la sua giornata con un doveroso saluto al 3° Reggimento DELLE TRUPPE ALPINE di Pinerolo, che lo ha visto nel grado di Capitano al comando della 34ª Compagnia di Oulx e da Colon- Nel pomeriggio di mercoledì 1 ottobre 2014, nello come Comandante del reggimento stesso. il Generale di Divisione Federico Bonato, da pochi Dopo aver ricevuto gli onori all’ingresso, il Ge- giorni nuovo Comandante delle Truppe Alpine, ha nerale Bonato ha rivolto un caloroso saluto al per- fatto visita al Terzo Reggimento Alpini di Pinerolo. sonale del Reggimento inquadrato sul piazzale della La visita si inserisce nel contesto delle rituali visite Caserma Berardi, lieto di trovare, oltre a tanto per- ai Comandi dipendenti siti nel territorio piemontese. sonale giovane e volenteroso, anche colleghi con cui Infatti, dopo essere stato ospite del 1° Reggimento di aveva condiviso gli anni che lo hanno visto protago- Artiglieria di Fossano e del 2° Reggimento Alpini di nista della vita del Reggimento.
8 Il gen. D. Bonato passa in rassegna la guardia d’onore Il gen. D. Bonato firma il libro d’onore A questo momento d’incontro con il personale appassionati di montagna, alcuni dei quali di discreta ha fatto seguito un briefing tenuto dal Comandante fama internazionale, anche un militare del 3° Reggi- del Terzo Alpini ed il suo staff che hanno illustrato al mento Alpini di Pinerolo, il Maresciallo Ordinario Generale Bonato la situazione attuale del Reggimen- Christian Moro. Il Sottufficiale, con il tempo di 45’ e to, le attività in corso ed i progetti futuri. 15’’, si è classificato 11° nella classifica generale su La visita si è conclusa con il doveroso saluto un totale di 71 partecipanti. alla Bandiera di Guerra del Reggimento e con l’ap- Il comitato organizzatore ha espresso piena soddi- posizione di un sentito saluto ed augurio da parte del Generale Bonato sul Libro d’Onore del Terzo Reggi- mento Alpini e con la promessa di ritrovarsi sui cam- pi di addestramento che lo avevano visto protagonista da giovane ufficiale. VKE – VERTICAL KILOMETER EXTREM Il 6 settembre 2014 si è tenuta a Prali una gara po- distica a cronometro in salita su percorso montano intitolata “Vertical Kilometer Extreme”. Organizzato dal Team Nuovi Traguardi, da dieci anni impegnato nell’organizzazione di eventi sportivi in montagna, il VKE risulta al momento il chilometro verticale più corto del mondo, date le caratteristiche del tracciato, che si sviluppa in 1000 metri di dislivello (da quota 1500 a 2500) su appena 1880 metri di percorso, pre- valentemente sterrato. Il 3° Reggimento Alpini ha contribuito alla buona riuscita dell’evento fornendo anche un concorso in termini di personale e materiali, impiegando istrutto- ri qualificati di alpinismo in veste di soccorritori ed assistenti a favore degli atleti nei punti più impegna- tivi del tracciato, oltreché mettendo a disposizione dell’organizzazione tre tende che sono state utilizzate come spogliatoi e refettori per i partecipanti alla gara. Alla competizione ha partecipato, tra i molti atleti Il M.llo O. Christian Moro
9 sfazione per la riuscita di questa prima edizione del VKE, organizzata anche grazie al concorso del 3° Reggimento Alpini di Pinerolo, dell’A.N.A. Gruppo di Prali, dell’Associazione Radioamatori Italiani sez. Cavour, del C.A.I. sez. Val Germanasca, del Comu- ne di Prali, del Comune di Pomaretto, della Società Nuova 13 Laghi e del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino. Attività varie – Salita al Monte Meidassa Gli atleti all’attacco della salita ATTIVITÀ ADDESTRATIVE DEL 3° REGGIMENTO ALPINI Il Terzo Reggimento Alpini con le sue unità: le Attività varie – Sulla cima del Monte Meidassa Compagnie del battaglione Susa, la Compagnia Co- mando e Supporto Logistico ed il Comando di Reg- Di Somma, continua a svolgere attività addestrative gimento, sotto la guida del Comandante, Col. Carlo alla marcia in montagna nelle Valli che lo vedono tradizionalmente impegnato in tali attività, ossia la Val Chisone, la Val Pellice, la Val Germanasca, l’alta Valle di Susa e la Valle Po. Contestualmente all’addestramento standard al combattimento, che si svolge prevalentemente presso il Comprensorio Militare di Baudenasca ed occasio- nalmente a Pian dell’Alpe, le Compagnie del Susa e le altre componenti del Reggimento hanno toccato nelle ultime settimane le cime, fra le altre, del Frei- dour, dei Tre Denti, del Muretto, del Rocciacotello, del Pianas, del Servin e della Meidassa, raggiungendo altresì il Pian Granetta ed il rifugio Selleries, nonché il Buco del Viso in occasione della riapertura dello stesso a seguito dei recenti lavori di restauro. La 34ª compagnia, insistendo in alta valle di Susa, sua na- turale area addestrativa, ha toccato, tra le altre mete, il Colle d’Ambin ed il Fort Pramand utilizzando l’a- rea addestrativa di Gad e Pian dell’Alpe per il man- tenimento delle proprie capacità operative svolgendo l’addestramento standard al combattimento. Attività varie – Salita al Colle d’Ambin Tali attività consentono alle unità di mantenere ele- vato il livello di efficienza fisica e di conservare lo
10 spirito e le tradizioni di specialità, oltre che consoli- re TAV di Chiomonte, che ha visto tutto il personale dare il legame tra le Truppe Alpine, in generale, ed il del Battaglione impegnato da dicembre 2013 a luglio Terzo in particolare con le comunità delle Valli. 2014 nella vigilanza del sito di scavo; il costante ad- Non è raro infatti incrociare, sui sentieri delle valli, destramento tipico della specialità alpina, culminato frequentatori della montagna che nel passato hanno con i campi marcianti tenutisi nelle Valli Troncea ed prestato servizio nelle file del Susa e del Terzo diven- Argentera lo scorso inverno e nelle valli Germanasca tando, tale attività addestrativa, occasione di scambio e Po quest’estate, attività impreziosite dalle ascensio- di ricordi ed esperienze tra giovani in armi e i “veci” ni alle vette del Bric Ghinivert, dell’Albergian, del che ci hanno preceduti. Viso Mozzo e di Punta Udine condotte insieme ad unità dell’Esercito Francese nell’ambito delle eser- citazioni della Brigata Italo-Francese; il perfeziona- mento delle capacità sciistiche che ha portato a ben CAMBIO AL COMANDO figurare nell’ultima edizione dei Campionati Sciistici DEL BATTAGLIONE delle Truppe Alpine svoltasi nell’alta Val Chisone ed a Sestriere. Notevole rilevanza ha avuto l’Operazio- ALPINI “SUSA” ne “Roman Express” che ha visto il Ten Col Sandri protagonista a tutto tondo nel promuovere la propria Giovedì 2 ottobre 2014, alle ore 11.00 nella Ca- unità alla guida di questa esercitazione, nella pianifi- serma Berardi di Pinerolo, si è tenuta la cerimonia cazione della stessa, nell’addestramento del proprio di cambio al Comando del Battaglione Alpini “Susa” personale e nella condotta dell’esercitazione, durante tra il cedente Tenente Colonnello Paolo Sandri ed il la quale è stato al comando di una Task Force, costi- subentrante Tenente Colonnello Christian Bison. tuita da personale del Battaglione Susa e da una nutri- La cerimonia si è svolta alla presenza di numerose ta componente del Royal Army britannico, impiegata autorità militari, del Cavalier Francesco Busso, presi- nel poligono di Carpegna in un supposto scenario di dente della sezione di Pinerolo dell’Associazione Na- conflitto asimmetrico in operazioni congiunte di pea- zionale Alpini con il vessillo sezionale, e di parenti ce keeping e che è valsa, a lui ed al Battaglione tutto, ed amici del personale del Terzo Reggimento Alpini. il plauso dei Comandi italiani e britannici. La cerimonia è iniziata con lo schieramento dei re- Il Ten. Col. Sandri, che andrà a ricoprire delica- parti sul piazzale della Caserma e la resa degli onori ti incarichi di staff presso lo Stato Maggiore dell’E- prima al Comandante del Battaglione cedente e poi al sercito a Roma, ha quindi rivolto i migliori auguri al Comandante del Terzo Reggimento Alpini, per pro- Ten. Col. Bison, amico di lunga data e vecchia cono- seguire quindi con le allocuzioni di rito. scenza del Battaglione Alpini Susa, presso il quale Nel suo appassionato discorso come cedente, il aveva già prestato servizio dal 1997 al 2001 in qualità Ten.Col. Sandri ha voluto ringraziare tutto il perso- di Comandante di Plotone Mortai e Vice Comandante nale alle sue dipendenze, ricordando i molti risultati della 133ª Compagnia. conseguiti durante quest’anno al Comando del Batta- Il discorso del Ten. Col. Sandri si è concluso con la glione. Tra questi il difficile impiego presso il cantie- rituale formula di passaggio del Comando, al termine Cambio Comandante Btg. Susa – Lo scambio delle consegne
11 della quale il Ten. Col. Bison ha assunto formalmente A seguito della frequenza del Corso Superiore di il Comando del Battaglione Alpini Susa. Stato Maggiore Interforze, nel 2011 è stato trasfe- Nel successivo intervento, il Comandante del 3° rito presso lo Stato Maggiore della Difesa, a Roma, Reggimento Alpini, Colonnello Carlo Di Somma, ha nell’Ufficio Politica delle Alleanze del III Reparto. voluto ringraziare per l’impegno profuso nel suo in- Dal mese di agosto 2013 ha ricoperto l’incarico di carico e per i risultati conseguiti il cedente Ten. Col. Deputy Chef de Cabinet e di Military Assistant del Sandri, formalizzando il suo attestato di stima con il Comandante della Forza NATO in Kosovo. In data 3 conferimento a quest’ultimo da parte del Comandante ottobre 2014 ha assunto l’incarico di Comandante del della Brigata Alpina Taurinense, Generale di Briga- battaglione alpini “SUSA”. ta Massimo Panizzi (a sua volta già Comandante del È decorato con la croce d’argento per anzianità di Battaglione Alpini Susa), di un Encomio, di cui ha servizio militare (16 anni), nonché con croci com- dato lettura. memorative per le missioni militari di pace in Bo- La cerimonia si è conclusa con lo sfilamento in pa- snia Herzegovina, Kosovo, Afghanistan e Albania rata dei reparti in armi ed un sobrio rinfresco presso il nonché con medaglie NATO per le operazioni in circolo Ufficiali a favore di tutti i presenti. Bosnia,Kosovo e Afghanistan. È coniugato con la signora Claudia. Ten. Col. f. (alp.) t.ISSMI Christian BISON RIAPERTURA DEL TRAFORO “BUCO DEL VISO” Il Ten. Col. Christian BISON, ha intrapreso la Mercoledì 15 ottobre 2014, alle ore 11.30, ha carriera militare nel 1992 avuto luogo l’inaugurazione per la riapertura del tra- frequentando il 174° Corso foro cosiddetto “Buco di Viso”. L’evento ha avuto “Coraggio” dell’Accademia inizio con il ritrovo dei partecipanti presso Pian del Militare. Re, nel Comune di Crissolo (CN), ed è proseguito con Nominato Sottotenente di l’afflusso presso il Buco di Viso, quasi mille metri di fanteria, dal 1994 al 1997 ha completato gli studi presso la Scuola di Applicazione di Torino e la Scuola Militare Alpina di Aosta. Promosso Tenente e acquisita la spe- cialità alpina, è stato asse- Cambio Comandante Btg. Susa – Il Ten. Col. Christian Bison gnato al battaglione alpini “Susa” della Brigata Alpini Taurinense a Pinerolo, dove ha ricoperto l’incarico di Vice Comandante della 133ª compagnia armi di so- stegno e, successivamente, di Comandante della 133ª compagnia mortai pesanti. In questo periodo ha par- tecipato come Vice Comandante di compagnia a ope- razioni NATO in Bosnia Erzegovina, in Albania e in Kosovo nonché in ambito nazionale all’Operazione Vespri Siciliani. Nel 2001, è stato trasferito al 2° reggimento alpi- ni di Cuneo, dove ha comandato la 217ª compagnia controcarri; durante il periodo al 2° reggimento alpini ha partecipato a operazioni in Bosnia Erzegovina e in Kosovo nonché in ambito nazionale a successivi turni dell’operazione Domino. Frequentato il 132° Corso di Stato Maggiore e l’11° Corso Pluritematico, nel 2006 è stato trasferito presso il Comando Brigata Alpina “Taurinense” quale Uf- ficiale Addetto all’addestramento. Con il Comando Brigata ha preso parte, per due turni successivi, all’o- Buco del Viso – Si sale verso il Colle delle Traversette perazione ISAF in Afghanistan.
12 quota più in alto, dove alla presenza dei Sindaci dei Comuni limitrofi e delle autorità regionali e locali pie- montesi e francesi ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione. All’evento, organizzato dall’As- sessorato all’ambiente della Regio- ne Piemonte, ha preso parte il Co- mandante del Terzo Reggimento Alpini, Colonnello Carlo Di Som- ma, in rappresentanza, insieme con il suo staff, di tutta la Brigata Alpina Taurinense, per sottolineare la vici- nanza e la cooperazione tra gli Al- pini e la comunità della zona, che vede spesso i reparti della Brigata impegnati in attività addestrative di movimento in alta montagna. Il Buco di Viso fu realizzato nel Buco del Viso – Il Col. Di Somma con i Sindaci della Valle Po 1475 lungo la “Via del Sale”, che collegava il Marchesato alla Provenza, da Ludovico al Tenente Angelo Gaudieri, proveniente dalla 133ª II Marchese di Saluzzo, il quale era alla ricerca di una Compagnia Supporto alla Manovra, gli oneri e gli via per la Francia evitando i dazi imposti dal Ducato onori della guida dei suoi uomini. di Savoia a nord e dal Delfinato a sud. Pochi giorni dopo, la Caserma Assietta di Oulx, Già oggetto di lavori nel XIX secolo, l’interno del sede della 34ª Compagnia ha visto subentrare, al Te- tunnel ha visto nel tempo record di due mesi e mez- nente Andrea Vittorio veterano dei “Lupi”, il Capita- zo un intervento di matrice prettamente archeologica, no Fabio Salducco, che nella stessa unità aveva già con lo scopo di riportare alla luce l’antico tracciato ricoperto l’incarico di Comandante di Plotone fino al del XV secolo. L’intervento si collega ad una politica 2011 e con la quale aveva già partecipato a numerose regionale di tutela del patrimonio storico e paesaggi- operazioni sia in Patria che all’estero. stico della Regione Piemonte volta a promuovere, in Lo scorso mese di luglio, la 133ª Compagnia Sup- Italia ed all’estero, un turismo sostenibile e la cono- porto alla Manovra “ La Nobile” ha già visto l’av- scenza e l’apprezzamento delle bellezze del territorio. vicendamento al Comando tra il Capitano Salducco A corollario di tale occasione, una Compagnia di e il Capitano Marco Dagna, già impegnato nella 35ª formazione del 3° Reggimento Alpini, formata da Compagnia in qualità di Comandante di Plotone pri- personale della 36ª Compagnia Alpini e dalla 133ª ma e di Vice Comandante di Compagnia poi, con la Compagnia Supporto alla Manovra per un totale di quale ha maturato importanti esperienze in operazioni circa 100 militari, ha effettuato una marcia di ascen- in Patria ed all’estero. sione alla vetta del Monte Meidassa (quota 3100 me- Ancora al Comando della 36ª Compagnia “L’Ar- tri s.l.m.), a voler sottolineare una volta di più il lega- dia” resta il Capitano Marco Fava che, come il Co- me tra gli Alpini e le Valli piemontesi. mandante della Compagnia Comando e Supporto Lo- gistico Capitano Luigi Carrera, ne terrà le redini fino alla metà dell’anno venturo. CAMBIO AL COMANDO DELLE COMPAGNIE I “LUPI” HANNO UN DEL BATTAGLIONE NUOVO COMANDANTE ALPINI “SUSA” Venerdì 10 ottobre presso la caserma Assietta di Nella settimana successiva al cambio al Coman- Oulx, si è proceduto al cambio del comandante di do del Battaglione Alpini “Susa”, anche alcune delle compagnia, tra il Ten. Andrea Vittorio, cedente, ed Compagnie che lo compongono hanno visto l’avvi- il Cap. Fabio Salducco, subentrante. Per entrambi cendamento dei rispettivi Comandanti. si è trattato di un momento importante ed altamente Il 10 ottobre il Capitano Francesco Lotti, dopo qua- significativo, in quanto i due ufficiali hanno presta- si tre anni di intensa attività in Patria ed all’estero al to e continuano a prestare servizio presso il reparto: Comando della 35ª Compagnia “Vipera”, ha ceduto infatti ambedue hanno espletato negli ultimi anni le
13 loro funzioni nel grado di tenente presso la 34ª compagnia. La cerimonia, sobria ed essen- ziale, come nelle migliori tradi- zioni alpine, è iniziata al suono dell’adunata con l’afflusso della compagnia, che dopo la presen- tazione della forza al proprio co- mandante, ha proceduto a rendere gli onori al Comandante del Bat- taglione Alpini “Susa”, Ten. Col. Christian Bison, massima autorità militare presente. Successivamen- te, dopo il discorso di commiato del Ten. Vittorio, con il quale ha voluto rimarcare le attività più si- gnificative legate al suo periodo Cambio Compagnie – Il capitano Fava al comando di un reparto di comando e ringraziare l’intero reparto per l’impegno profuso in ogni circostanza operativa ed ad- destrativa, si è proceduto al mo- mento più significativo e d intenso di tutta la cerimonia: lo scambio della drappella tra i due Coman- danti, subito seguito da un lungo applauso di tutte le autorità con- venute e del pubblico presente. Parole di ringraziamento per l’o- perato del Tenente e d’incoraggia- mento per il nuovo Comandante, sono pervenute dal Ten. Col. Bi- son che, durante il suo intervento, ha voluto sottolineare l’importan- za del momento per la 34ª, che per la sua peculiarità di ultimo reparto operativo distaccato a livello com- Il ten. Angelo Gaudieri presenta la forza pagnia, costituisce un’eccellenza delle Truppe Alpine e dell’intera Forza Armata. Durante il periodo di comando del Ten. Vittorio, la compagnia è stata impegnata in molteplici e complesse attività operative ed addestrative, tra le quali si ricor- dano l’operazione “Strade sicu- re”, l’attività di “Winter training” volta ad incrementare la capacità di movimento tattico sugli sci del personale, l’esercitazione “Hungry Wolves” presso il poligono di Pian dell’Alpe, l’esercitazione bilatera- le anglo-italiana “Roman Express” in Carpegna, il supporto logistico all’edizione 2014 dei Ca.s.T.A. presso Pragelato in Val Chisone ed il modulo movimento in montagna sviluppatosi sulle montagne pine-
14 rolesi la scorsa estate insieme agli Chasseurs Alpins ne. Al motto di “Pietà l’è morta!”, vadano a lui i mi- della 27ª Demi Brigade francese. gliori auguri per l’importante e prestigioso incarico Per il Cap. Fabio Salducco, l’assunzione del co- conferitogli. mando della compagnia, rappresenta un ritorno alla Nutrita e sentita la partecipazione della Sezio- “tana”, in quanto aveva già prestato servizio presso ne Val Susa, capeggiata dal Presidente Sosello, del l’Assietta quale comandante di plotone prima, e di Gruppo di Oulx con il suo Capo Gruppo Bernard, vice comandante di compagnia poi, negli anni 2007 sempre vicino ai suoi lupi, il Vessillo della Sezione e il 2011, partecipando a tutte le attività operative in di Pinerolo e delle autorità militari operanti sul terri- territorio nazionale ed estero con particolare riferi- torio: per i Carabinieri, il Cap. Pieroni, ed il 1° Mar. mento alla missione ISAF in Afghanistan, che lo ha Luogotenente Genovese, per la Guardia di Finanza il visto partecipe, insieme ai suoi lupi, per due mandati; Ten. Altieri con il 1° Mar. Luogotenente Scarcella, inoltre negli ultimi tre anni, durante la permanenza mentre in rappresentanza della Forza Armata il Cap. presso la caserma Berardi in Pinerolo, ha comanda- Neri, direttore del soggiorno militare di Bardonecchia to la 133ª Compagnia Armi di Sostegno “la Nobile”, accompagnato da un vecchio dell’Assietta, il 1° Mar. fondamentale e delicata unità operativa del battaglio- “lupo” Davide Beltramo. SEZIONE 1914 - 1918 Con l’avvicinarsi dell’entrata in guerra dell’Italia, il 10 febbraio 1915 fu richiamato alle armi presso il MAGG. M.A.V.M. Btg. “Val Varaita” e gli fu affidato il comando della 222ª compagnia. IPPOLITO BANFI In seguito all’apertura delle ostilità contro l’Au- stria-Ungheria, partecipò alle varie operazioni sul L’avvocato Ippolito Monte Freikofel e Pal Piccolo in Carnia dove, dall’8 Banfi nacque a Torino al 14 giugno 1915, combatté in numerose battaglie. nel 1872, dopo il tra- Nel corso degli aspri combattimenti, il 14 giugno fu sferimento della fami- ferito ad una spalla. Lasciò la prima linea solamente glia a Pinerolo, egli si quando gli mancarono le forze. Per il suo indomito innamorò della città e comportamento, fu insignito della M.A.V.M. con la ne fece luogo della sua motivazione: «Partecipava a tutti gli attacchi diretti residenza. contro il Monte Freikofel dal giorno 8 al 14 giugno, Dopo la laurea in dando ammirevole esempio di coraggio ed energia. Il giurisprudenza, entrò 14 giugno, ferito alla spalla destra, si ritrasse dalla nell’Accademia Mili- lotta soltanto quando gli vennero a mancare le for- tare dove ne uscì sot- ze”. – Monte Freikofel, 8 – 14 giugno 1915». totenente della Milizia In seguito allo sfondamento del nostro fronte, Ippolito Banfi Territoriale nel 3° Rgt. iniziato alle ore 02,00 del 24 ottobre 1917, anche il Alpini. Ritornato alla reparto del maggiore Banfi fu investito dalla fulmi- vita civile, aprì uno studio legale che fu, fin da subi- nea avanzata dell’esercito austro-ungarico-tedesco. to, frequentato da una distinta e selezionata clientela. Quale comandante interinale del Btg. “Monte Canin” La sua operosità, l’energica attività, l’intelligenza e la ricevette, per la sua valorosa condotta un Encomio profonda umanità fecero dell’avvocato Banfi un pine- Solenne con la motivazione: «La notte scorsa il ne- rolese stimato ed apprezzato. mico ha tentato un attacco alle nostre linee di Cuel Si sposò, ebbe tre figli fra i quali Alberto, questi Taroud. Scoperto, ha senz’altro aperto un vivissimo fu il futuro capitano di corvetta che, durante un com- fuoco e dalle batterie dei monti Shinouz e Strabet battimento nel Canale di Sicilia avvenuto nella notte l’artiglieria avversaria ha pure diretto numerosi col- del 12 ottobre 1940, benché gravemente ferito seppe pi contro le nostre posizioni. Tributo un vivo encomio portare in salvo, malgrado le avverse condizioni del al capitano Ippolito Banfi, comandante interinale del mare ed una deriva fra i marosi di trentasei ore, gli Battaglione “Monte Canin” e del fronte Cuel Taroud uomini rimasti. Per il suo eroico comportamento fu per le sagge, immediate ed efficaci disposizioni che decorato della M.O.V.M.. nella circostanza ha emanate alle brave truppe dal Nel 1900 fu nominato tenente presso il 2° Rgt. Al- medesimo dipendenti che hanno rintuzzato con calma pini e nel 1913 capitano sempre nello stesso reparto. e con decisione l’audacia nemica. 7 gennaio 1917».
15 Per il suo costante comportamento e per le sue alte sizioni ad ogni costo, fino all’ultimo uomo: morirò io, capacità militari, fu nominato maggiore ed assunse il morirete voi, moriremo tutti, ma da qui non si dovrà comando del Btg. “Val Varaita”. indietreggiare di un passo. Dobbiamo difendere que- Finalmente quasi tutte le armate che si erano sot- sto ponte di Vidor, perché da qui dovranno entrare tratte all’avanzata delle truppe nemiche avevano rag- le truppe franco-inglesi, per iniziare il contrattacco». giunto la linea del Piave, ultimo baluardo per la sal- Si arrivò così all’epilogo finale. Per darvene un’i- vezza della nostra Patria, uno degli ultimi scontri fu la dea più viva, ricorro alla testimonianza del caporal battaglia per mantenere aperto il passaggio sul ponte maggiore Delgrosso Pietro, porta ordini del coman- di Vidor. “Rimane ancora intatto soltanto il ponte di do, dice: «Tra le 4 e le 5 pomeridiane, della dozzina Vidor a nord-ovest del Montello. Il piano strategi- di porta ordini, eravamo rimasti in due; mi diedero co del Comando Supremo italiano, poi dimostratosi due buste: una destinata al maggiore Banfi e l’altra velleitario e irrealizzabile, era di mantenere una testa al comando della 221ª compagnia, assunsi quella di ponte oltre il Piave a Vidor e Valdobbiadene, per destinata al maggiore; tra il bagliore delle fiamme, scatenare una controffensiva contro l’ala destra delle l’intravidi fra il collegamento della 222ª e della 223ª forze austro-tedesche avanzanti nella pianura (forse si compagnia, impavido, ritto ad impartire ordini, rive- sperava di poter impiegare anche le divisioni alleate stito da un impermeabile giallo; strisciando carponi che stavano giungendo sul fronte italiano). rimisi l’ordine, (e seppi dopo che era di ritirarsi). Mi Nel frattempo si delinea gravissimo il ritardo della disse di andare sul crinale a fianco della chiesetta; IV Armata che il mattino del 9 novembre ha ancora eseguii; corsi poi al comando e lo trovai vuoto; non una colonna in ritirata potei scendere sulla a Longarone e a nord stradale, battuta al del solco Arsiè-Feltre: centimetro; ascesi di situazione che potreb- nuovo sul colle, qual- be consentire alle trup- cuno mi disse che una pe della XIV Armata mitragliatrice aveva tedesca di incunearsi colpito a morte il no- tra i reparti della IV stro Maggiore». La Armata e il II Corpo costernazione che ne (gen. Albricci) che sta seguì è indescrivibile: completando lo schie- questo fu il momento ramento sul Montello. più tragico della gior- Per far fronte a questo nata, però si teneva concreto pericolo vie- duro. ne ordinato comunque “Poco dopo, il ca- di realizzare la testa di Il luogo della morte pitano Berlese, co- ponte sulla sinistra del mandante della 223ª Piave a Vidor. compagnia, corse Le forze che dall’8 novembre, agli ordini del gen. trafelato da noi, per avvisare che le truppe schierate Corelli, comandante della II Brigata Bersaglieri, de- verso Bigolino, avevano iniziato il ripiegamento. Da vono difendere oltre 4 km di linea, sono, con la loro noi mancavano ordini. Qualcuno era corso al coman- ubicazione nello schieramento: Btg. “Val Pellice” do ma non trovò nessuno, allora pensò di andare a (magg. Neri), dalla riva del Piave, lungo la strada Bi- frugare nelle tasche del Maggiore, caduto poco pri- golino-San Giovanni, fino al ponticello sul Rio Col- ma e si rinvenne l’ordine di ripiegamento sulla destra maor – Btg. “Monte Granero” (cap. Robecchi), lungo del Piave in quanto il nostro compito era esaurito. In il Rio Colmaor fino alla q. 227 esclusa – Btg. “Val questa luce di tragedia, si effettuò il ripiegamento a Varaita” (magg. Banfi), dalla dorsale di q. 227 al Col scaglioni in silenzio. Passando dinnanzi alla Salma Marcon q. 194 compreso, più altri battaglioni e repar- del Comandante, le truppe della 222ª Compagnia, ti vari... (da un sito internet) si inchinarono commosse e riverenti. Il sottoscritto La sera del 9 novembre 1917, (come scrive il ten. (cap. Giacomo Caramel) venne comandato di retro- col. Giacomo Caramel su Tranta Sold anno 1968 guardia. numeri 2-3), il Comandante del battaglione Val Va- Quando i nostri avevano oltrepassato il ponte, ri- raita, maggiore Ippolito Banfi radunò, nella vecchia tenendo assolto il nostro compito, sul calar della not- chiesetta del Castello, i suoi ufficiali a rapporto e te ripiegammo verso Covolo. Passando innanzi alla pronunciò questo laconico discorso: «Il nemico oggi Salma del Maggiore Banfi, il mio sergente per non ha investito Conegliano, voi avete già udito gli spari, far riconoscere al nemico la perdita del Comandante, dovete aspettarvi quindi che questa notte o domani volle togliergli la giubba, la quale venne poi gettata mattina sarà qui. Noi dobbiamo difendere queste po- nelle acque del Piave, dalla sommità del ponte.
16 Alla memoria del Ma la coscienza magg. Ippolito Ban- del dovere, null’altro fi, venne concessa la che la coscienza del Medaglia d’Argen- dovere santamente e to al valor Militare rettamente intesa, non con la motivazione: tardò ad avere il so- «Costante, mirabile pravvento. Il pensiero esempio di elette virtù che da una mia paro- militari, incoraggiò in la, da un mio gesto, ogni modo i suoi alpi- dipendeva la sorte di ni a tener fermo con- tanti soldati e padri di tro il nemico, superio- famiglia, l’impellente re di forze e di mezzi, bisogno di provvedere finché cadde colpito Il ponte di Vidor distrutto dopo la ritirata alle inderogabili esi- a morte. – Vidor , 10 genze del momento; novembre 1917». la necessità di portare Da “Come Pinerolo ha assunto il compito di guer- anche coll’esempio i soldati al fuoco, furono per me ra” di Carlo Demo edito nel 1923, traggo questi due fattori di uno stato d’animo veramente soprannaturale significativi scritti: Lettera dell’attendente alla Ve- quale è quello d’altronde che inconsciamente ogni uf- dova: «…Suo marito è caduto eroicamente in prima ficiale si va formando nel fervore del combattimento. linea fra i soldati e gli ufficiali della 222ª Compagnia, E quando la morte rumorosamente avanza tra il il giorno 10 Novembre, alle ore quattro e tre quarti fragore delle cannonate, mietendo vittime ovunque, circa a Vidor, provincia di Treviso. Non solo ha com- la povera nostra persona se ne rimane tanto piccola e piuto il suo dovere ma ben più del suo dovere verso la tanto misera al confronto della grande scena sangui- Patria. Già ferito per lo scoppio di una granata che nosa, così svolgentesi ai nostri occhi, che quasi pare fece saltare un sasso, che lo colpì sulla schiena dalla non valga la pena di disperare nella salvezza della parte destra verso le ore due pomeridiane. Il colpo le vita, e serenamente l’animo nostro, senza pensiero né diede un dolore così forte al braccio destro che non per noi, né per i nostri cari, si adatta alla necessità poteva più muoverlo; era costretto a far scrivere gli del sacrificio di noi stessi…». ordini da un Tenente. Cattalino Massimino L’ho pregato tanto che scendesse al posto di medi- cazione, ma non ha voluto saperne. Sempre ha conti- nuato a tenere il comando e a girare avanti e indietro per la linea, a incitare coll’esempio, a incoraggiare LETTERA AL DIRETTORE i soldati perché ciascuno facesse il proprio dovere. Facevano un fuoco di artiglieria e mitragliatrici av- Caro Direttore, versarie straordinarie. Sempre ha continuato senza ho letto con vivo interesse il numero 2 di Tranta fare caso del pericolo, finché colpito da pallottola nel Sold. Esprimo sinceri complimenti per il complesso petto cadde e non pronunciò più parola. Se la fortuna della stesura. Attraverso il complesso degli articoli m’accompagna, e se posso ancora raggiungere il no- vengono rispecchiate la civiltà, le tradizioni, la cultu- stro bel Piemonte, le racconterò tutti i grandi sacrifi- ra delle fiere popolazioni delle Alpi Cozie…dal Colle ci che ha fatto il caro Maggiore fin da quando siamo della Maddalena al Moncenisio. partiti dalle Tofane…» Nel mio lungo periodo di servizio nella zona, in Da un suo discorso: «…Tutti coloro che hanno ge- particolare dal 1961 al 1965, ho approfondito la co- nerosamente immolato la propria esistenza nella no- noscenza della regione (il Monviso (e Visolotto), Ri- stra guerra, mai avrebbero supposto, come singoli, fugio Q. Sella alle sorgenti del Po, la zona del Mon- nel proprio ambiente normale, di possedere la forza ginevro dell’altipiano del Moncenisio, e via via sino ed il coraggio del sublime sacrificio poscia compiuto al Colle de Gigante, tra Courmayeur e Chamonix, la nella collettività della mischia e del combattimento. Mer de Glace, al cospetto della Grandes Juarasses), A me, che non nacqui eroe, accadde che al primo e ho rivissuto i miei ottimi rapporti camerateschi scoppiare delle granate ed all’infuriare della fucile- con figure indimenticabili del gen. Stefano Coisson, ria, mi sentii pervadere da un senso di sgomento non del comandante Alpino Beppe Lamberti, dell’antico tanto forse per me, quanto per mia moglie, per i miei compagno di liceo Mario Borgarello di San Germano tre figli, che intravidi doloranti e privi del loro uni- Chisone, del Gen. Michele Forneris, del cpt. Mario co, appoggio morale e materiale. Quello era l’istinto Pignatelli di Cantalupa sotto il Freidour, e dei tanti della conservazione mia e dei miei che, per legge na- compagni del glorioso battaglione Alpini “Piemon- turale, tentava di soverchiare ogni altro sentimento. te”, a Monte Marrone e nella Guerra di Liberazione.
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