Bullismo, Cangemi premiato insieme a Ledesma per suo impegno in contrasto
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Bullismo, Cangemi premiato insieme a Ledesma per suo impegno in contrasto Un premio per la Campagna No Bulli contro il bullismo e il cyberbullismo al vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi. A consegnarlo lo scorso 13 febbraio l’Istituto comprensivo Piazzale della Gioventù di Santa Marinella e Gate 51, gruppo della tifoseria laziale promotore del Torneo contro il bullismo Distinti e Forti, in occasione della manifestazione ‘Italia-Spagna: uniti contro il bullismo e le dipendenze’. In campo, al Palazzetto dello Sport, le rappresentative degli studenti della scuola di Santa Marinella e dell’istituto Parque de Lisboa di Alcorcòn sostenute dal tifo delle scolaresche in tribuna. Ospite d’onore il calciatore della SS Lazio, Cristian Ledesma, al quale e’ stata donata una maglia speciale Distinti e Forti. “Ringrazio
l’Istituto comprensivo e Gate 51 per questo riconoscimento- ha detto Cangemi- e soprattutto per aver organizzato un evento che aggiunge un valore sociale di grande impatto al gemellaggio tra le due scuole. Siete ufficialmente invitati alla prossima presentazione di No Bulli 2020 che anche quest’anno vedrà Roma, Lazio e Frosinone al fianco del Consiglio regionale del Lazio. L’entusiasmo e la partecipazione alla manifestazione di oggi è la migliore risposta agli sforzi che tutti noi mettiamo in campo contro il bullismo. Sono convinto che i ragazzi spagnoli, ospiti della città e della scuola di Santa Marinella, torneranno arricchiti da questa esperienza di studio e di amicizia”. #NoBulli, Cangemi: “Andremo
avanti con la campagna anche nel 2020” Hanno sfilato allo stadio di Frosinone Benito Stirpe i baby calciatori della No Bulli Cup. Con indosso la maglia No Bulli sono scesi in campo durante la partita di serie B Frosinone- Empoli tra gli applausi del pubblico. Con la tappa in casa gialloazzurri si è chiusa la prima fase della campagna contro il bullismo e il cyberbullismo promossa dal vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, insieme alle società di calcio As Roma, SS Lazio e Frosinone Calcio. Lo scorso 30 novembre un’intera la giornata dedicata allo sport e al sociale iniziata con il torneo No Bulli allo stadio Luigi Meroni: triangolare Roma, Lazio e Frosinone per la categoria 2011 e incontri a gironi per gli atleti 2010 delle tre società professionistiche e le affiliate Dabliu e Ponte di Nona (Academy As Roma); Centro Formazione Lazio e Sporting San Giacomo (Academy Lazio); Accademia Gialloazzurri e Scuola dei Leoni (Frosinone Calcio). Poi tutti al Benito Stirpe, ospitati dalla Frosinone Academy Calcio guidata dal presidente Luigi Lunghi, per assistere alla partita Frosinone-Empoli e sfilare contro il bullismo. “Si è chiusa la prima parte un progetto che ha coinvolto centinaia di atleti impegnati, insieme ai tecnici e alle famiglie, a dare un messaggio forte contro il bullismo e a sostegno della cultura del rispetto” ha detto Cangemi annunciando che “andremo avanti con la campagna anche nel
2020”. A portare il saluto agli atleti anche il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini il quale ha sottolineato l’importanza della campagna “per educare i nostri ragazzi e sostenere i valori positivi dello sport”. Contrasto al bullismo, Cangemi: “Commosso per il ricordo del tifoso laziale
Vincenzo Paparelli” Nessuno uccida più Vicenzo Paparelli: il ricordo del tifoso laziale a 40 anni dalla morte in Consiglio regionale, alla presenza di oltre 200 studenti provenienti da diverse scuole di Roma e provincia. Una giornata organizzata insieme a Gabriele Paparelli per dire stop alla violenza negli stadi, al bullismo e al cyberbullismo, aperta dal saluto di Giuseppe Cangemi, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, promotore dell’iniziativa insieme al consigliere regionale del Lazio, Daniele Ognibene. “Sono commosso – ha detto Cangemi- come laziale, perché il ricordo di Paparelli mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza, e come rappresentante istituzionale perché quando ho proposto a Gabriele di fare questa iniziativa insieme, lui ha ringraziato me. Come istituzione abbiamo il dovere di ricordare quanto successo. Quel tragico evento ha cambiato anche i tifosi che, di generazione, in generazione, si sono susseguiti allo stadio e l’iniziativa in ricordo di Paparelli si inserisce nel più ampio progetto di lotta al bullismo che stiamo portando avanti proprio insieme alle società di calcio professionistiche della nostra regione: Lazio, Roma e Frosinone”. Toccante il video saluto di Giampiero Galeazzi che pur non potendo essere presente ha voluto dare il suo contributo al ricordo di Paparelli omaggiato in sala da una gigantografia con il ritratto di Vincenzo realizzata dalla tifoseria laziale Gate 51 insieme a giovani calciatori del torneo contro il bullismo Distinti e Forti. All’evento sono intervenuti Matteo Marani, giornalista di Sky Sport che ha realizzato il docufilm “1979 Roma violenta” dedicato a Paparelli; il giornalista Rai, storica voce di Tutto il calcio minuto per minuto, Riccardo Cucchi; gli ex calciatori di Lazio e Roma, Lionello Manfredonia e Franco Peccenini, in campo quel tragico 28 ottobre 1979, e Massimo
Piscedda, all’epoca nella Primavera biancoceleste. Presenti anche i sindaci di Formello, Gian Filippo Santi, e di Fiano Romano, Ottorino Ferilli. Sociale, Cangemi: “Seconda edizione No Bulli Cup, vince il gioco di squadra” In campo per dire no al bullismo: 108 atleti delle scuole calcio di SS Lazio, AS Roma e Frosinone Calcio hanno disputato il Trofeo No Bulli nell’ambito della campagna di contrasto al
bullismo e al cyberbullismo ‘No Bulli’ promossa dal vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, insieme alle tre società di calcio professionistiche. Dopo la prima edizione della No Bulli Cup, organizzata dalla AS Roma nel maggio scorso, sabato 12 ottobre il secondo appuntamento promosso dalla SS Lazio presso il centro Sportivo Armata del Mare per un’altra giornata di sport e gioco all’insegna della cultura del rispetto. Nove le squadre che hanno partecipato al mini torneo guidate dai responsabili delle scuole calcio, Stefano Pasquinelli (SS Lazio) che ha curato l’organizzazione dell’evento, Mirko Manfré (AS Roma) e Luigi Lunghi, presidente della Academy Calcio Frosinone. In campo per i biancocelesti SS Lazio, ASA e Campus Eur; per i giallorossi AS Roma, Acquacetosa e Salaria Sport Club e per i gialloblu Frosinone Calcio, Accademia gialloazzurri e Academy Ferentino. Dopo la sfilata di presentazione, i piccoli calciatori si sono scatenati sul tappeto verde dell’Anfield Road, del Camp Nou e del Parco dei Principi sostenuti dal tifo entusiasta e divertito delle tante famiglie presenti.
Al termine dei triangolari, a tutte le formazioni è stata consegnata la coppa No Bulli e la maglia No Bulli in ricordo della giornata. “Ancora una volta ha vinto il gioco di squadra ha commentato Cangemi durante le premiazioni – La campagna ‘No Bulli’ sta diffondendo tra i giovani un messaggio forte contro il bullismo e, per questo, ringrazio ancora una volta Lazio, Roma e Frosinone per aver accettato di condividere con noi questo percorso di educazione rivolto ai bambini delle scuole calcio. Non solo quelli delle tre società, che giocano con il logo No Bulli sulle maglie ufficiali, ma anche i tanti calciatori in erba che coinvolgiamo con queste ulteriori iniziative. Un contagio positivo contro qualsiasi forma di prepotenza e a beneficio del rispetto reciproco sul campo, negli spogliatoi, a scuola e più in generale nella vita”. Prossimo appuntamento della campagna No Bulli sui campi del Frosinone Calcio.
Musica nei carceri del Lazio, Cangemi: entusiasmo per “la mia libertà”, grazie agli artisti per aver portato gioia con noi Tra standing ovation, cori, balli e forti emozioni ha preso il via, martedì 23 luglio, la rassegna ‘La mia Libertà-Note in Carcere’, progetto promosso dal vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, realizzato insieme all’agenzia Joe&Joe per portare la musica nelle carceri. Ad aprire la rassegna negli istituti penitenziari, il cantautore fiorentino Paolo Vallesi che ha letteralmente entusiasmato le detenute di Rebibbia femminile: un’ora di musica tra cover e pezzi con pezzi celebri come ‘La Forza della Vita’ a ‘Le persone inutili’ e il nuovo singolo
‘Ritrovarsi ancora’ in cui Vallesi non si è risparmiato improvvisando anche emozionanti duetti con le detenute, sulle note di evergreen di Battisti e Mina, che ha trasformato il concerto in un momento di forte coinvolgimento. Non è stata da meno l’esibizione di Marcello Cirillo e Mario Zamma che hanno trascinato i detenuti del carcere di Velletri e poi quello di Regina Coeli in un vortice di risate e di musica. Prima le esilaranti imitazioni dell’eclettico Zamma, volto storico del Bagaglino, che ha portato in scena i suoi cavalli di battaglia. Poi è stata la volta del ritmo irrefrenabile di Cirillo che, accompagnato dalla sua band e dalla guest star direttamente da cuba, Irina Arozarena, ha fatto inondato di note e energia i detenuti. In occasione dei due eventi, è stata distribuita una copia del testo del brano di Califano ‘La mia libertà’, che dà anche il titolo al progetto, che i detenuti hanno cantato a squarciagola insieme a Cirillo in apertura e in chiusura dell’evento. “L’entusiasmo dei detenuti sono la migliore risposta a questo progetto che abbiamo voluto realizzare in omaggio a Franco Califano – ha detto Cangemi partecipando alle iniziative – una delle ultime esibizioni in pubblico di Califano, ormai parecchi anni fa, fu al carcere di Velletri; ero assessore regionale e mi disse che avrebbe voluto portare la musica in tutti gli istituti penitenziari. Abbiamo voluto coronare il suo sogno e per questo ringrazio le direzioni delle carceri che hanno dato disponibilità a portare questi venti negli istituti, l’agenzia Joe&Joe per la preziosa collaborazione e gli artisti che hanno accettato di fare con noi questa esperienza mettendo a disposizione tempo e talento”. La rassegna ‘La mia libertà-Note in carcere’ prosegue a settembre con gli ultimi due concerti in programma: Dolcenera a Rebibbia Nuovo Complesso e Enrico Ruggeri alla casa circondariale di Civitavecchia.
Roma, all’acqua cetosa oltre 100 bambini protagonisti della campagna contro il bullismo ROMA – Oltre 100 bambini delle Scuole Calcio di Lazio, Roma e Frosinone per la “No Bulli Cup”. Sabato 18 maggio, al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ all’Acquacetosa, sono scesi in campo i protagonisti della campagna di contrasto al bullismo No Bulli, promossa dal vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, insieme alle società di
calcio di serie A della nostra regione. Tre quadrangolari in cu si sono sfidate le squadre categoria 2010 di Lazio, Roma e Frosinone insieme a 9 associazioni dilettantistiche del territorio: prima del fischio d’inizio, la sfilata dei calciatori sul campo del Giulio Onesti fino a formare la scritta No Bulli, per dare tutti insieme un calcio al bullismo e lanciare un messaggio forte di rispetto, amicizia e sana competizione. Oltre al mini torneo, in programma anche giochi e attività tecnica per una rappresentativa della categoria Piccoli amici 2012 di Lazio , Roma e Frosinone Calcio. “Questa manifestazione rappresenta il secondo evento legato alla campagna No Bulli che abbiamo lanciatolo scorso 12 marzo – spiega Cangemi – dopo il lancio dei campioni della Serie A, diamo spazio ai veri protagonisti, i ragazzi, che si fanno portavoce di un messaggio positivo e di sostegno alla cultura del fair play e del rispetto reciproco. La nostra campagna va avanti, con la trasmissioni dello spot allo stadio Olimpico e allo Stirpe di Frosinone, i led a bordo campo e l’adesione alla campagna di altri eventi sportivi importanti del nostro territorio”.
Sugli spalti insieme alle tante famiglie che hanno partecipato alla giornata di sport e di divertimento, oltre al vice presidente Cangemi, anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini, il vice presidente della Giunta regionale del Lazio, Daniele Leodori e il Garante dell’Infanzia della Regione Lazio, Jacopo Marzetti. Carceri, detenuti e magistrati in campo per il
triangolare di calcio “Confronti senza barriere” Detenuti e agenti di custodia, magistrati e operatori della notte in campo a Rebibbia per il triangolare di calcio ‘Confronti senza barriere’ promosso dalla Casa circondariale e organizzato dalle associazioni Gruppo Idee e Love Cup. A fare il tifo il Vice Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Cangemi, insieme al direttore di Rebibbia Nuovo Complesso, Rosella Santoro, il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia e il Comandante degli Agenti di Polizia penitenziaria, Luigi Ardini.
In campo, dirette dall’arbitro federale, l’agente di polizia penitenziaria Vincenzo Sangiomo, la Nazionale Rebibbia, formata da detenuti e agenti di polizia penitenziaria allenati dal sostituto Commissario coordinatore polizia penitenziaria, Luigi Giannelli; magistrati e avvocati della Rappresentativa Magistrati Italiani, guidata dal presidente Luca Palamara, e la Love Cup, con in squadra dj, proprietari di locali e forze dell’ordine. Love Cup, guidata da Alex Bucci e Marcello Cuicchi, insieme a Gruppo Idee porta il calcio in tour nelle carceri per contribuire alla rieducazione dei detenuti attraverso lo sport. “Il sostegno alle carceri del nostro territorio passa anche attraverso la pratica sportiva – ha detto Cangemi salutando le formazioni in campo – il triangolare di calcio a Rebibbia dimostra ancora una volta la forte valenza sociale dello sport che, come istituzione, dobbiamo incoraggiare e supportare. A cominciare dalla manutenzione del campo di calcio di Rebibbia, non proprio in condizioni ottimali, per il quale solleciterò un intervento con l’assestamento di bilancio a giugno”. Prima del calcio d’inizio, dato l’attrice Raffaella Camarda, madrina dell’evento, le formazioni si sono raccolte in un minuto di silenzio in memoria dell’agente di Polizia penitenziaria Raffaele Cinotti, ucciso il 7 aprile 1981, al quale è stato dedicato il triangolare. Le tre formazioni in campo non hanno risparmiato gambe e fiato ma la Nazionale Rebibbia ha fatto la differenza sconfiggendo le altre due formazioni. A trionfare, lo sport.
Regione Lazio, Cangemi in pole position per la vicepresidenza. Palozzi sostituito nei prossimi giorni Dalle ultime indiscrezioni risulta ormai deciso che ad avvicendarsi allo scranno di vicepresidente dell’Aula alla Regione Lazio, dopo l’arresto di Palozzi, sarà Giuseppe Cangemi. Per Forza Italia è un susseguirsi di beffe dopo il danno dell’ex consigliere Adriano Palozzi costretto ai domiciliari dalla Prefettura di Roma dopo il caso dello stadio della società calcistica capitolina per le sue pressioni sull’imprenditore Parnasi, il quale in un interrogatorio di
oltre 11 ore, delinea i suoi rapporti con Palozzi. Il 7 luglio scorso, il riesame ha scagionato da ogni coinvolgimento Michele Anzaldi del Pd nello stesso filone investigativo, mentre ha confermato la restrizione domiciliare per il consigliere Palozzi eletto con più di 9 mila voti nelle ultime elezioni ed ora dichiarato temporaneamente decaduto con decreto governativo dopo la notifica del provvedimento della Prefettura romana. L’ex sindaco di Marino sarà sostituito da Roberta Angelilli, ex parlamentare europeo e prima tra i non eletti nella stessa circoscrizione romana, ufficialmente nella prossima seduta di martedì 7 agosto. Ma secondo l’articolo 20 comma 5 dello Statuto della Regione Lazio che recita ““I componenti l’Ufficio di presidenza restano in carica per l’intera legislatura, salvo i casi di dimissioni o di grave impedimento”, non è allo stesso modo immediata la sostituzione per la carica di vicepresidente. Bisogna che i colleghi dello stesso Palozzi definiscano se il caso rientri nella fattispiecie del “grave impedimento”. Nelle ultime ore si fa avanti, però,il nome di Giuseppe Cangemi, eletto in Forza Italia e bocciato alla guida della Sanità da un’ala dello stesso partito, capitanata da Tajani e Abbruzzese. Cangemi si è, in seguito, aggiunto al gruppo Misto e da poco ha dichiarato il suo ingresso nella maggioranza di Zingaretti con la sottoscrizione del patto propugnato dal dem Buschini, come ha riportato nei giorni scorsi L’Osservatore d’Italia. Ora il fatto che si avanzi il nome di Cangemi risulta insopportabile per i consiglieri di Forza Italia i quali, attraverso un avvertimento di Antonello Aurigemma allo stesso Buschini, si dicono pronti a osteggiare la già claudicante legislatura di Zingaretti bloccando il dibattito sul Collegato al Bilancio (provvedimento omnibus dove è stato inserito di
tutto) proponendo centinaia di emendamenti. Gli azzurri criticano la maggioranza che non rispetta il patto secondo cui il Presidente dell’Aula spetta al Pd, mentre le due vicepresidenze all’opposizione. Di fatti vicino al 5 Stelle Devid Porrello, i forzisti vorrebbero adesso Laura Cartaginese, eletta con Palozzi nella doppia preferenza di genere, a seguito dell’evidente impossibilità di rientro di Cangemi in Forza Italia che comunque sembra prossimo alla nomina. Gianpaolo Plini Zingaretti e quella necessità di imbarcare un ex Lega e un ex Forza Italia. Tentativi di
equilibrio con M5S Il Pd imbarca in maggioranza alla Regione Lazio sia Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi, esponenti del gruppo misto. Il primo (già assessore al Personale della giunta Alemanno) è l’ex consigliere regionale della Lega espulso dal partito con una mail e l’altro è un ex eletto nelle fila di Forza Italia. La mossa del leader regionale dem Nicola Zingaretti rientra nella strategia di affrancamento dai 5 Stelle nei confronti dei quali il Partito Democratico aveva ed ha la necessità di dover rendere conto per rimanere in carica, dopo l’accordo con la grillina Roberta Lombardi di far durare la legislatura almeno un anno. Infatti, il rapporto con i pentastellati si fa sempre più esile come conseguenza delle pressioni che arrivano dai vertici del Movimento 5 Stelle ma anche dalla sindaca romana Virginia Raggi che non perde occasione di stuzzicare Nicola Zingaretti o addirittura escluderlo da tavoli strategici. Lo stesso Presidente delle Regione Lazio trova difficoltà a gestire gli atti proposti dai consiglieri grillini, alcuni addirittura fuori dai limiti di pensiero dem come la bozza di legge di Davide Barillari sui vaccini. Allora, l’ingresso di Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi certifica l’aumento dei seggi di maggioranza da 24 a 26 su un totale di 51. Ciò è avvenuto dopo la sottoscrizione di un’intesa programmatica composta di 10 punti che appare come “un’assunzione di responzabilità”, lanciata dal capogruppo dei dem Mario Buschini. Ma solo mercoledì prossimo si farà formale quando il Pd voterà in blocco Cangemi a vicepresidente di Aula al posto dell’arrestato e quindi decaduto Adriano Palozzi, e nominerà Cavallari a presidente di una commissione.
Data la stranezza di questo estremo cambio di casacche, accettato bipartisan considerando che “se si è fatto in Parlamento, si può fare anche in Consiglio Regionale” (Matteo Renzi, Denis Verdini e Angelino Alfano), è interessante indicare i punti salienti che sintetizzano le esperienze politiche di Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi. Il primo si distingue, come abbiamo già accennato, per un passato nell’estrema destra romana e come assessore dell’ex sindaco Gianni Alemanno per 5 anni dal 2008 al 2013, eletto con la Lega e accompagnato all’uscio dal neo coordinatore Zicchieri. Il secondo fedelissimo assessore regionale dell’ex governatrice Renata Polverini tra il 2010 e 2012 e in giovane età parà della Folgore. Anche se tra i dem c’è chi pensava a Massimiliano Maselli o Stefano Parisi, consiglieri più moderati ma che chiedevano correzioni profonde di alcuni programmi proposti come quello sugli inceneritori. Gianpaolo Plini
LAZIO, ESITO AMMINISTRATIVE CENTRODESTRA: PER CACCIOTTI E' UN PARTITO ALLO SBANDO DOVE OGNUNO PENSA AL PROPRIO ORTICELLO Redazione Colleferro (RM) – Il commento di Mario Cacciotti, consigliere provinciale Pdl di Roma e sindaco di Colleferro, sugli esiti elettorali a Roma e nel resto d’Italia. “Non c’è proprio nulla da meravigliarsi se i risultati elettorali sono stati quelli che sono”. Mario Cacciotti, consigliere provinciale Pdl e sindaco di Colleferro commenta gli esiti del voto, all’indomani della sconfitta del centrodestra al Comune di Roma. “Chi pensava che potesse andare diversamente è un illuso – prosegue Cacciotti analizzando la questione – Abbiamo avuto problemi alla Regione ma nessuno ha pensato bene di dover fare
una riunione dei quadri per affrontarli. Abbiamo perso le regionali, e ancora nessuno ha sentito il dovere di convocarci per affrontare la questione. Così, allo sbando, ognuno ha pensato a tutelare il suo orticello senza pensare al bene della coalizione, come era d’obbligo invece fare. Con queste premesse potevamo pensare mai di vincere al comune di Roma? Nel territorio siamo stati abbandonati a noi stessi – prosegue pensando in particolare alla sua veste di primo cittadino, ma anche al suo compito di consigliere provinciale impegnato a tutelare gli interessi del territorio – da quando non ci sono più né Moffa né Santori al Governo qui non si è più visto nessuno, salvo qualche volta il consigliere regionale Cangemi. Eppure di problematiche da affrontare ce ne sono, purtroppo, ma dobbiamo pensarci da soli. E’ stato fatto un governo di larghe intese per non affossare il Paese ma i risultati dove sono? Si doveva risolvere la questione dell’Imu e invece è stata rinviata, quella ugualmente importante dell’Iva è stata, manco a dirlo, rinviata. Si parla ancora di cambiare la legge elettorale… Insomma, noi Sindaci non possiamo perderci in chiacchiere che poi non portano da nessuna parte, ogni giorno siamo chiamati ad affrontare i problemi pratici della gente, dalle bollette da pagare, alla mancanza del lavoro, agli sfratti e alla necessità di un tetto sotto cui stare, perché, seppure abbiamo da poco assegnato 28 alloggi popolari, il problema della casa è uno dei più sentiti dalla gente anche a Colleferro, come nel resto d’Italia. Di questo la politica si deve occupare, affrontare e risolvere i problemi reali dei cittadini. Negli anni stiamo assistendo ad una sempre maggiore astensione degli italiani dal voto, sono sempre di meno le persone che si recano alle urne per una disaffezione dai partiti, e lo dico sia pensando sia al Pdl che al Pd, nessuno è escluso: se continua così la gente non andrà più a votare. Il rischio – conclude Cacciotti – è che ci prendano tutti a bastonate. Bisogna perciò ripartire dal territorio, stare con e per la gente, cercare di vedere in un’ottica locale per riportare poi le questioni ai livelli più alti e generali”.
COLLEFERRO, BATTESIMO PER LA NUOVA SEDE DEI VIGILI Redazione Colleferro – Sabato scorso è stata ufficialmente aperta la nuova sede del Comando di Polizia locale in via Casilina. Con l’intera unità dei vigili schierata, alla presenza dell’assessore regionale agli Enti locali Giuseppe Cangemi, di numerosi agenti degli altri corpi di intervento, dei sindaci del comprensorio, di rappresentanti politici e del volontariato locali, il sindaco Mario Cacciotti ha inaugurato la nuova struttura che ospita i 23 vigili in servizio a tutela del territorio comunale, ovvero 1 comandante, 4 coordinatori e 18 agenti. Dopo il classico taglio del nastro e la benedizione da parte di Monsignor Luciano Lepore, i convenuti hanno visitato i locali prima di riunirsi nella sala convegni. Qui il sindaco Cacciotti ha sottolineato l’utilità della nuova sede, in considerazione dei maggiori compiti che i vigili sono chiamati a svolgere da qualche anno a questa parte. “Per meglio rispondere alle richieste dei cittadini – ha detto – e per le aumentate competenze insieme alle nuove funzioni attribuite ai Corpi di Polizia locale. Al di là delle numerose funzioni stabilite per legge, abbiamo anche sempre cercato di promuovere attività ulteriori a favore della popolazione, per
far sentire i cittadini sempre più sicuri e protetti nella propria città e per avvicinarli quanto più possibile, con fiducia, alle istituzioni”. Quindi ha ricordato, a titolo di esempio, l’educazione stradale a favore degli studenti e il piano comunale “Colleferro, città sicura”, realizzato grazie ad un finanziamento regionale. “Un progetto – ha sottolineato Cacciotti, nel ringraziare l’assessore Cangemi, che lo ha finanziato – che ci ha permesso di migliorare e implementare la vigilanza nelle zone più frequentate della città, a tutela della popolazione e per proteggere il patrimonio pubblico dal vandalismo”. L’assessore Cangemi, da parte sua, valutando il lavoro realizzato a Colleferro come esempio da trasferire anche in altre aree della regione, si è impegnato a completare il piano avviato, prima di lasciare il suo incarico. Il Comandante dei vigili Antonella Pacella, oltre a porre l’accento sul detto piano di videosorveglianza, con già una decina di punti di controllo nei luoghi nevralgici della città, ha illustrato le varie attività svolte, che sono suddivise in quattro settori: Amministrativo/Giudiziaria; Amministrativo/Commerciale; Viabilità e Infortunistica Stradale; Edilizia, Urbanistica, Ambientale.
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