BILANCIO DI MANDATO 2016-2019 - Fondazione di Modena
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Sommario Lettera del Presidente 3 Missione e Valori fondanti 4 Gli eventi salienti organizzativi e istituzionali 6 1. Il modello di governance 7 L’evoluzione normativa La governance La struttura organizzativa 2. Una strategia condivisa per creare valore sociale 15 Il contesto di riferimento La relazione con gli stakeholder Le linee di intervento, gli strumenti e le modalità di erogazione L’individuazione degli «outcome» attraverso lo strumento delle Mappe del Cambiamento Strumenti e processo erogativo Il percorso di valutazione degli impatti sociali negli ambiti pilota 3. I risultati raggiunti 22 Area Arte, attività e beni culturali Area Formazione e ricerca scientifica Area Sociale L’obiettivo trasversale Giovani L’obiettivo trasversale Pari Opportunità Il sostegno agli enti partecipati I Progetti di sussidiarietà sovra-territoriale AGO | Modena Fabbriche culturali 4. Il patrimonio e la sua gestione 43 L’evoluzione dei processi e della strategia di gestione Il contesto di riferimento e i risultati della gestione del patrimonio 1
ORGANI DELLA FONDAZIONE Presidente Paolo Cavicchioli Consiglio di Indirizzo Consiglio di Amministrazione Matteo Al Kalak Remo Mezzetti Vice Presidente Anna Allesina Silvana Borsari Renza Barani Grazia Ghermandi Luca Barbari Andrea Iori Greta Barbolini Vincenza Rando Mauro Bastoni Anselmo Sovieni Marina Bondi Anto De Pol Collegio dei Revisori Maurizio Ferrari Luisa Renna Presidente Gabriella Gibertini Graziano Poppi Stefano Gobbi Marco Vaccari Renzo Lambertini Giuseppe Masini Direttore Generale Sandra Mattioli Luigi Benedetti Rita Monticelli Alessandro Monzani Donatella Pieri Ernest Owusu Trevisi Lorella Vignali 2
LETTERA DEL PRESIDENTE Le Fondazioni di origine bancaria sono una delle infrastrutture immateriali di un sistema economico e sociale pluralistico che afferma il principio di sussidiarietà e, quindi, l’opportunità che soggetti diversi contribuiscano ad affrontare e a risolvere problemi d’interesse pubblico, piuttosto che attribuire esclusivamente all’amministrazione pub- blica la responsabilità di perseguire il benessere comune. L’agire di una fondazione è allora simbolo di un modello che chiama tutti, singolarmente o in forme organizzate, ad operare tramite l’esercizio delle libertà sociali per lo sviluppo comunitario, culturale, civile ed economico. Ci chiama a operare per il bene di tutti, attraverso modelli di collaborazione evoluti e complessi. E’ un compito difficile, soprattutto in una stagione in cui le risorse si contraggono mentre crescono nuove ed inaspettate domande. La via illusoria è pensare che i problemi possano essere superati delegandone la soluzione, oppure che le risorse possano essere sufficienti a soddisfare chiunque senza selezionare, magari lasciando tutti gli oneri a chi verrà dopo di noi. La via realistica è trovare la strada per essere tutti corresponsabili nel costruire un nuovo modello di risposta. Come abbiamo affrontato questa sfida fra il 2016 e il 2019? Innanzitutto, attraverso un continuo impegno per condividere con tutte le istituzioni lo sviluppo di una visione strategica per il futuro della comunità, in considerazione delle rispettive autonomie. I sistemi di cooperazione che abbiamo costruito si sono ispirati a visioni comuni e sono stati tradotti in progetti operativi, sperimentando modelli in- tegrati di intervento per creare coalizioni di intelligenze ed energie. Un altro criterio ispiratore è stato proporsi come acceleratore dell’innovazione da realizzarsi presso gli enti che sosteniamo finanziariamente. L’innovazione non può che nascere da forme di coprogettazione che si ispirino a criteri di sostenibilità sociale ed economica, offrendo spazi di incontro e sperimentazione di nuovi modelli di intervento fra soggetti pubblici e privati. Per farlo in modo adeguato abbiamo prima di tutto cercato di cambiare noi stessi, riformando il nostro sistema di regole e sviluppando un nuovo modello organizzativo interno, affinchè sia resiliente e possa supportare con competenza tecnica chi guiderà la Fondazione oggi e domani. Il cambiamento si sostiene sfuggendo l’autoreferenzialità e mettendosi in gioco con obiettivi certi e misurabili. Per questo abbiamo intrapreso la strada dell’implementazio- ne di un modello di valutazione dell’impatto sociale, che garantisca erogatori e beneficiari con adeguati livelli di terzietà. Mettere al centro la capacità di valutare adegua- tamente l’impatto sociale significa ridefinire in modo equo i nostri modelli di intervento. Tutte le nostre progettualità sono state attraversate da un’attenzione privilegiata alla condizione giovanile, con particolare riferimento alla crescita di autonomia dei gio- vani. Abbiamo scelto di ampliare la nozione di “giovane” per classe di età – affermando che si è giovani dalla nascita – perché la diseguaglianza di opportunità ha radici nei primi anni di vita. Uguale attenzione è stata rivolta alle pari opportunità, perché una comunità può crescere solo se mette tutti in eguali condizioni per sviluppare il proprio progetto di vita. Con il nostro Documento Strategico di Indirizzo 2016 abbiamo cercato di migliorare i processi di ascolto, perché l’autosufficienza nelle letture e nelle analisi non è un valore, ma una lente deformante. Mediante il dialogo, abbiamo cercato di superare approcci dispersivi e frammentati, riducendo iniziative esclusivamente assistenziali e privilegiando progetti ad alto valore aggiunto, con prospettive di sostenibilità economica, caratterizzati da profili di comunità ed innovazione e da un elevato moltiplicatore sociale generato. Siamo, infine, an- dati “oltre” il nostro tradizionale territorio di riferimento. Abbiamo lavorato per alimentare reti sovra-territoriali, provinciali, regionali e nazionali, perché la creazione di una società più equa avviene grazie a modelli di sviluppo che offrano a tutti i territori un’opportunità. Fondazione bene di tutti, per costruire un futuro che poggi su un’eredità positiva. Paolo Cavicchioli 3
MISSIONE E VALORI FONDANTI La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è una delle 86 fica e tecnologica, la valorizzazione dell’arte, delle attività e fondazioni di origine bancaria italiane nate con la legge Ama- dei beni culturali e ambientali, le attività di rilevante valore to del 1990 e riconosciuta come ente non profit, privato e sociale e umano, nell’ambito dei settori ammessi dall’art. 1. co.1, autonomo. Come tale essa persegue esclusivamente scopi di lett. c-bis del D.Lgs. 153/99 e ss.mm. e nel rispetto di una equili- utilità, solidarietà e di promozione dello sviluppo economico, brata destinazione delle risorse, privilegiando i settori a maggiore sociale, culturale, scientifico, umano, etico e civile del suo ter- rilevanza sociale. ritorio di elezione. L’attività istituzionale della Fondazione Cassa di Risparmio di Mo- La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena inizia la propria dena è caratterizzata, come quella delle altre fondazioni di origine attività il 1° agosto 1991 a seguito del processo di ristrut- bancaria italiane, da una grande attenzione al territorio di riferi- turazione con cui Cassa di Risparmio di Modena e Banca mento. Operare sul territorio significa per la Fondazione sviluppare del Monte di Bologna e Ravenna si uniscono in Carimonte progettualità ed essere operativa attraverso attività che arricchi- Banca. Dalla fusione di Credito Romagnolo e Carimonte scano gli ambiti di intervento in risposta alle istanze degli interlo- Banca nasce Rolo Banca 1473, che successivamente cutori locali. entrata a far parte del gruppo UniCredito Italiano. Nel perseguire il proprio fine filantropico la Fondazione Cassa di La Fondazione, riconoscendosi al servizio del ter- risparmio di Modena agisce applicando i propri Valori fondanti, di ritorio, promuove e sostiene la ricerca scienti- seguito indicati. 4
ASCOLTO della comunità, delle voci di chi vive il lavoro sociale, AUTONOMIA nell’interpretazione delle letture acquisite, senza alcuna forma di culturale, scientifico e di ricerca nella quotidianità e subalternità istituzionale o culturale, e concentrazione di volontà può offrire una testimonianza privilegiata dei bisogni e risorse sui nodi strategici per lo sviluppo e il benessere sociale. e un’immagine del futuro nei rispettivi ambiti di La Fondazione mette a pieno frutto la propria capacità di agire, intervento. ponendo al centro dell’attenzione le necessità della comunità di appartenenza. DIALOGO con le altre fondazioni bancarie per la creazione di TRASPARENZA del proprio operato, nelle motivazioni delle scelte e iniziative diffuse anche a carattere extraterritoriale, per nella relazione con i propri stakeholder di riferimento. conseguire obiettivi comuni ed implementare azioni di La trasparenza sui risultati, sull’andamento economico, intervento mirate ed inclusive, capaci di creare una sui livelli di servizio è presupposto indispensabile rete territoriale sempre più coesa e solidale attraverso all’assunzione di decisioni corrette per la costruzione il sostegno di progettualità in grado di generare impatti dell’esperienza e del know how che determinano l’agire positivi in un’ottica di sviluppo territoriale. filantropico dell’Ente. PROSSIMITÀ con il territorio di riferimento per leggere e anticipare COLLABORAZIONE con organizzazioni pubbliche e private del territorio, con Istituzioni l’evoluzione socio-economica del territorio, dare voce ed Enti locali, con altre fondazioni a livello provinciale, regionale e ai bisogni della comunità e rendere più efficace la nazionale per consolidare reti di lavoro che coinvolgono più soggetti creazione di risposte orientante alla soddisfazione e costruire un sistema di sinergie con cui valorizzare le competenze della cittadinanza e alla creazione di opportunità istituzionali vengono valorizzate, senza inutile protagonismo o inclusive di partecipazione alla vita sociale attiva. ridondanze, nell’interesse della comunità di riferimento. 5
GLI EVENTI SALIENTI ORGANIZZATIVI E ISTITUZIONALI 2015 2017 2018 2019 Aprile 2015 - Sottoscrizione Protocollo Giugno 2017 - Avvio del processo finaliz- Maggio 2018 - Adesione al Fondo di so- Aprile 2019 - Entrata in vigore dello Sta- di Intesa tra ACRI e Ministero dell’Econo- zato allo sviluppo di un modello di valuta- lidarietà per i territori delle fondazioni tuto dopo il percorso di revisione mia e delle Finanze zione dell’impatto sociale in difficoltà promosso dall’Associazione Maggio 2019 - Avvio riqualificazione lo- Novembre 2015 - Entrata in carica dei Ottobre 2017 - Completamento del pro- Casse e Monti dell’Emilia Romagna cali al piano terra di Palazzo Montecuccoli nuovi organi con un mandato quadrien- cesso di ristrutturazione dell’assetto or- Luglio 2018 - Approvazione del nuovo per sviluppare un nuovo modello di rela- nale ganizzativo: rafforzamento Area Gestione Regolamento di gestione del Patrimonio zioni con la comunità Novembre 2015 - Adozione di un model- Patrimonio e Amministrazione, nascita Luglio 2018 - Approvazione di un model- Maggio 2019 - Apertura in AGO del FEM lo di organizzazione delle attività istrutto- dell’ufficio “Progettazione” lo di erogazione basato sulla valutazione – Future Education Modena, un centro di rie basato su “Commissione Congiunta” Ottobre 2017 - Costituzione di Fondazio- di impatto sociale Innovazione per attività volte alla proget- (cd. Intercommissione) ne Modena Arti Visive, con inclusione le Luglio 2018 - Approvazione modello tazione, realizzazione e sviluppo di servizi attività già svolte da Fondazione Fotogra- ALM (Asset & Liability Management), educativi 2016 fia Modena, Galleria Civica e Museo della strategia di investimento atta a coniugare Giugno 2019 - Inaugurazione del Centro Gennaio – Luglio 2016 - Elaborazione e Figurina in modo dinamico gli obiettivi di sosteni- Interdipartimentale di ricerca sulle Digi- approvazione del nuovo Documento Stra- Dicembre 2017 - Integrazione nel DSI bilità erogativa e quelli di conservazione tal Humanities (DHMoRe) promosso dai tegico di indirizzo 2017-2020 dell’obiettivo strategico Pari Opportunità del patrimonio Dipartimento di Studi linguistici e cultura- Febbraio 2016 - Accordo con il Comu- come secondo obiettivo strategico tra- Ottobre 2018 - Redazione e approvazio- li e dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo ne per la riqualificazione del complesso sversale dell’attività della Fondazione ac- ne del primo Documento Previsionale e Ferrari” edilizio Palazzo dei musei-ex ospedale canto a quello dei Giovani Programmatico (2019), costruito a parti- Giugno 2019 - Gestione finanziaria: crea- estense re dal modello di erogazione basato sulla zione di un veicolo di investimento Aprile 2016 - Sottoscrizione Protocollo valutazione di impatto sociale Luglio 2018 - Approvazione delle “Linee di intesa per la gestione di un Fondo per il Ottobre 2018 - Completamento del per- Generali della Politica di Investimento” contrasto della povertà educativa minori- corso in Conferenza dei Servizi per la mo- Ottobre 2019 - Termine mandato CDI le siglato dal Governo e dalle Fondazioni difica degli strumenti urbanistici relativi di origine bancaria rappresentate da Acri al Progetto AGO Dicembre 2016 - Costituzione della “Commissione Pari Opportunità” per l’e- laborazione di un programma di attività finalizzato al contrasto ad ogni discrimi- nazione e violenza basata sul genere 6
L’EVOLUZIONE NORMATIVA È nella primavera del 2015, dopo quasi 25 anni dalla pro- formazione; la previsione per Presidente, Consiglio di Amministrazione pria nascita e a 16 anni dal D.Lgs. 153/1999, che l’Autorità e Collegio dei Revisori del limite del doppio mandato complessivo per di Vigilanza e ACRI decidono di rafforzare il rapporto di leale la carica di componente di ogni singolo Organo; l’ampliamento del pro- collaborazione tra vigilante e vigilati. Si ha così la firma del filo delle deleghe; l’allineamento del termine del mandato al termine Protocollo ACRI- MEF, che sancisce l’avvio di una riforma del previsto per l’approvazione del bilancio relativo al quarto esercizio; l’e- sistema-Fondazioni con principi che costituiscono il riferimen- liminazione dei gettoni per le riunioni dell’organo di appartenenza per to per tutte le innovazioni statutarie e regolamentari successi- Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori. vamente approvate dalla Fondazione. Alla modifica Statutaria si accompagna la redazione del nuovo Regola- Dopo il recepimento nello Statuto a luglio 2015 delle prescri- mento di gestione del Patrimonio (2018-2019), che definisce ambiti zioni più urgenti del Protocollo ACRI – MEF, in questo manda- d’azione e responsabilità di tutti gli attori in gioco nella gestione finan- to abbiamo operato una ulteriore revisione dello Statuto e del ziaria. Nel Regolamento sono descritti gli obiettivi e i criteri di gestione sistema dei regolamenti in materia finanziaria. del patrimonio, dettagliati in obiettivi generali, le modalità di gestione I punti più rilevanti della modifica statutaria in vigore dal del patrimonio, la composizione del patrimonio, i principi e criteri di se- 9 aprile 2019 riguardano sia temi presenti nel Protocollo, lezione degli investimenti, precisando limiti e linee di comportamento che temi volti a garantire un funzionamento più dinamico e sull’indebitamento, le operazioni in derivati, la diversificazione degli in- pronto della Struttura tecnica, in un trasparente rapporto vestimenti e la gestione dei rischi derivanti dagli investimenti. In conclu- con gli Organi. sione, sono affrontati i principi e criteri di selezione dell’Advisor e/o del Oltre alla scelta di consentire l’utilizzo della nuova de- Gestore e i temi del monitoraggio e della rendicontazione. nominazione “Fondazione di Modena”, ci sono incisive Infine, il Consiglio di indirizzo ha approvato nel 2019 le Linee della Po- modifiche in diversi campi, quali le caratteristiche litica di investimento, a cui è seguita, approvata dal Consiglio di am- dei soggetti designabili dall’Università degli Stu- ministrazione, la Politica di Investimento, che declina, coerentemente di di Modena e Reggio Emilia, la presenza tra i con le linee guida definite nel “Regolamento di Gestione del Patrimonio 1.1. componenti cooptati di almeno una figura in della Fondazione”, i principi ed i criteri di selezione degli investimenti a possesso di specifica esperienza e professio- valere sul patrimonio della Fondazione nonché i limiti definiti in un’otti- nalità nell’ambito educazione, istruzione e ca di misurazione e contenimento dei rischi. 8
LA GOVERNANCE 1.2. Nel mandato 2016 – 2019 abbiamo costruito un coerente rapporto fra menti e risorse utili per la sua attuazione che previsioni normative e statutarie ed effettivo esercizio delle competen- vengono affidate alla struttura tecnica per la re- ze da parte degli Organi e della Struttura tecnica, con un equilibrio che alizzazione, allo scopo di renderne efficiente, fluida può essere rappresentato attraverso le peculiarità per ogni livello di go- e programmabile l’azione lungo il corso dell’anno. verno dei documenti di pianificazione, programmazione e gestione Per quanto concerne, in particolare, il lavoro degli Or- che la Fondazione si è data. gani, abbiamo introdotto ulteriori modalità operative. Il Documento Strategico di Indirizzo (DSI), elaborato dal Consiglio A sottolineare l’obiettivo di una massima condivisione di Indirizzo per il quadriennio 2017-2020, costituisce il quadro strategi- nel processo decisionale di tutti i componenti l’Organo co per le attività della Fondazione nell’intero orizzonte del mandato e esecutivo è stata invece costituita un’unica Commissione delinea il ruolo di elevato profilo strategico esercitato, che viene a co- Congiunta, con compiti istruttori relativi alla intera attività niugarsi per i profili di controllo con le funzioni in materia di valutazione del Consiglio di Amministrazione. dell’impatto sociale. Abbiamo inoltre valorizzato la relazione fra il Consiglio di In- Dal DSI discende annualmente il Documento Programmatico Previ- dirizzo e il Consiglio di Amministrazione nelle fasi di elabora- sionale (DPP) che, redatto dal Consiglio di amministrazione e sotto- zione del DSI, costituendo stabilmente Commissioni Miste posto al Consiglio di indirizzo per l’approvazione, traduce gli obiettivi settoriali (Arte, Welfare, Ricerca, Pari Opportunità, Giovani) strategici nelle linee progettuali operative dell’anno di riferimento, in un fra i due organi, per garantire il massimo della condivisione quadro di compatibilità con l’ammontare delle risorse a disposizione e lungo l’intero percorso di elaborazione. Uguale orientamento di più generale sostenibilità dell’azione della Fondazione. è stato seguito nelle fasi di sviluppo del progetto di valuta- Infine, dopo Il DPP, viene sviluppato per l’aspetto operativo il Piano zione dell’impatto sociale, nel quale le Commissioni Miste, Operativo Annuale, approvato dal Consiglio di amministrazione, rinnovate nella loro composizione e arricchite di due ulteriori che declina le linee gestionali dell’attività erogativa dell’esercizio, ab- Commissioni dedicate ai temi trasversali (giovani e pari binando a ciascun obiettivo specifico individuato nel DPP tempi, stru- opportunità) hanno presidiato e governato l’intero processo. 9
Abbiamo poi sviluppata, nella composizione e nelle funzioni, Il lavoro strategico degli organi è stato poi infine supportato da l’attività della Commissione Investimenti Finanziari. A seguito commissioni ad hoc su temi specifici: spicca il lavoro della Com- della revisione del Regolamento di gestione del patrimonio se ne missione Statuto e Regolamenti, che ha presidiato i processi di è integrata la composizione con competenze esterne ed è stata modifica degli assetti normativi. Da citare, in conclusione di man- coerentemente inserita in un modello gestionale con competenze dato, il lavoro svolto dalla Commissione di verifica delle proce- integrate con quelle degli altri soggetti attivi in materia di gestione dure contrattuali relative al progetto Sant’Agostino che ha fornito di finanziaria. essenziali orientamenti sul tema. COMPOSIZIONE FEMMINILE NEGLI ORGANI Nella composizione dei propri organi la Fondazione assicura l’ade- guata presenza di entrambi i generi. Consiglio Consiglio Collegio Presidente di Amministrazione di Indirizzo dei Revisori 1.2. 10
Per quanto concerne lo stile di lavoro degli organi, le scelte sono NUMERO DI SEDUTE DEGLI ORGANI state orientate ad una crescita dei livelli di efficienza e alla so- 2016 2017 2018 2019* brietà. La prima è stata conseguita attraverso una diversa artico- CDA 18 15 17 16 lazione del lavoro affidato alle Commissioni, che ha consentito di contenerne il numero di sedute a fronte di analoghi livelli di effi- Commissioni CDA 16 14 16 13 cienza, con tassi di presenza superiori al 95%. La seconda è sta- Commissione Investimenti 22 18 14 12 ta conseguita attraverso la scelta, maturata ad inizio mandato, di CDI 8 10 9 5 rinunciare al gettone per le sedute dell’Organo di appartenenza Commissioni CDI 29 9 36 8 da parte dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori, oltre che dal contenimento dell’importo delle Altre Commissioni 0 0 0 2 indennità di carica. TOTALE 93 66 92 56 COMPENSI ORGANI 2016 2017 2018 2019 2016 2017 2018 2019 647.812 593.108 643.697 279.797* 93 66 92 56 *il dato è aggiornato al 30/06/2019 come riportato nella relazione semestrale *il dato è aggiornato ad ottobre 2019 11
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Alla diversa cornice strategica e al diverso posizionamento Gallerie Estensi). Troviamo poi novità importanti per quanto concerne dell’istituzione ha corrisposto una nuova struttura organizza- i temi della valutazione dell’impatto e delle relazioni con la comunità tiva, sviluppata con due passaggi formali nel 2017 e nel 2019. di riferimento. Quest’ultima funzione è direttamente volta alla gestione Il disegno organizzativo è stato sviluppato per risultare pie- del nuovo spazio fisico che la Fondazione sta attivando, a Palazzo Mon- namente aderente al quadro normativo riportato nel d.lgs. tecuccoli e direttamente affacciato sulla via Emilia, quale luogo aperto 153/99 all’art. 5, comma 2 che impone una distinzione for- di relazione e rendicontazione verso tutti i cittadini delle attività svolte. male fra la gestione patrimoniale e la gestione delle altre La riflessione sull’organizzazione trova sostanza soprattutto in una attività della Fondazione, in primo luogo quella erogativa. continua attenzione alle risorse umane che ne fanno parte. Per questo, Gli elementi più significativi introdotti consistono nella cre- abbiamo avviato nel 2018 il progetto di sviluppo organizzativo e delle ri- azione di un’area speficificamente dedicata alla Gestione sorse umane “Conto su di te”, fatto di assessment individuale e di gruppo Finanziaria e nella creazione di una funzione autonoma de- per supportare percorsi individuali di miglioramento sia personale che dicata alla progettazione e gestione di iniziative proprie del- professionale, oltre che un sistema di valutazione ed incentivazione og- la Fondazione. Spicca poi l’individuazione di una funzione gettivo e basato su KPI chiari, misurabili e condivisi. dedicata alla gestione di AGO, che dovrà essere inserita L’organico della Fondazione è a tutt’oggi composto da 19 dipendenti in un futuro disegno organizzativo da concordare con i (compreso il Direttore Generale), di cui 13 a tempo pieno (1 a tempo 3 partner strategici (Comune di Modena, Unimore e determinato e 2 contratti di apprendistato) e 6 a tempo parziale. 1.3. 12
COLLEGIO DIREZIONE BILANCIO E COMUNICAZIONE DIREZIONE DEI REVISORI AGO AMMINISTRAZIONE E STAMPA FINANZIARIA INFORMAZIONI E RELAZIONI CON IL PUBBLICO CONSIGLIO CONSIGLIO DI DIREZIONE PRESIDENTE DI INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE GENERALE RENDICONTAZIONE E VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE ASSISTENZA ASSISTENZA RISORSE DIREZIONE COMITATO AGLI ORGANI UMANE PROGETTAZIONE ALLA PRESIDENZA OPERATIVA RISCHI EROGAZIONI AREE FUNZIONI ORGANI STRATEGICHE DI SUPPORTO 13
La definizione di una strategia volta a creare valore all’interno dei territori e delle comunità di riferimento ha costituito un elemento portante di tutto il mandato. Da un punto di vista metodologico forte è stata l’attenzione nel • costituzione di reti per favorire lo scambio di competenze e per dotarsi di un modello per la definizione di obiettivi, impatti atte- contribuire a creare progetti migliori, più sostenibili e maggior- si e criteri di valutazione che potessero tradursi in progettualità mente attrattivi; efficaci e coerenti con le esigenze delle comunità di riferimento • predilezione di interventi a carattere pluriennale, con il fine di identificate con il DSI. Inoltre, il dialogo sinergico con tutti gli rendere più incisive le risorse impegnate e di ridurre progressiva- stakeholder della Fondazione ha permesso di individuare le mente la frammentazione dei contributi; strategie di intervento più idonee coerentemente con i bisogni • promozione delle reti e dei progetti; sociali più rilevanti. • miglioramento dell’intero ciclo dell’attività erogativa, attra- I tratti caratteristici delle linee strategiche adottate possono verso l’individuazione di strumenti utili alla programmazione e al riassumersi nei seguenti punti: monitoraggio; • ascolto e progettazione con gli enti e le associazioni del • nel campo della gestione del patrimonio, individuazione di un si- territorio; stema di regole e procedura per promuovere la trasparenza e la • dialogo con le altre Fondazioni bancarie per la creazio- valutazione sistematica del rischio. ne di iniziative diffuse anche a carattere extraterritoriale; 14
UNA STRATEGIA CONDIVISA PER CREARE VALORE SOCIALE 2. 15
2.1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO L’ascolto del territorio e la comprensione dell’andamento delle principali senta un’area di intervento prioritaria, coerentemente con i dati riportati dal variabili socioeconomiche nel contesto di riferimento hanno permesso di Miur che collocano l’Emilia-Romagna come best in class rispetto all’abban- delineare in modo più puntuale le linee strategiche da perseguire all’interno dono complessivo nella scuola secondaria di I grado (0,4%) ma evidenziano del mandato. come, relativamente all’abbandono complessivo nella scuola secondaria di Il percorso di elaborazione della strategia è stato partecipato e improntato II grado (3,6%) e all’abbandono complessivo nel passaggio tra cicli scolasti- al coinvolgimento, sia interno che esterno, degli stakeholder, con un approc- ci (1,2%) ci siano delle regioni più virtuose. cio non episodico e limitato, ma divenuto quotidiano nella gestione dei pro- Un ulteriore ambito trasversale su cui focalizzare gli sforzi è rappresenta- grammi di attività della Fondazione, che fa del dialogo, del coinvolgimento e to dalle pari opportunità: in Emilia-Romagna la violenza psicologica nei della partecipazione la cifra distintiva del suo operato. confronti delle donne, in termini ad esempio di controllo o di svalorizzazio- Ulteriori indicazioni significative sono state colte dalla lettura dei trend so- ne, registrano una percentuale più alta (rispettivamente 14,4% e 12,8%) se cioeconomici, che hanno costituito un input aggiuntivo per la definizione confrontati con i dati nazionali (12,4% e 11,9%). Di prioritaria importanza delle strategie. per la Fondazione continuerà ad essere il settore welfare, in particolare La Fondazione ha dedicato molti dei suoi sforzi alla sfera della produzione le necessarie progettualità che intervengono a sostegno dei servizi di as- e fruizione artistica, coerentemente con i dati che pongono l’Emilia-Ro- sistenza agli anziani che rappresentano oggi il 23,8% del totale della po- magna come 3° regione italiana per numero di spettacoli e per parte- polazione regionale: gli ultrasettantacinquenni sono 568.002 (12,7% della cipazione del pubblico con 75 spettatori ogni 100 abitanti, dietro a Lom- popolazione complessiva) e le persone che hanno superato gli ottant’anni bardia e Lazio. risultano oltre 350 mila (8%). La lettura incrociata dei dati relativi da una parte alle imprese giovanili Un ulteriore segmento sono le azioni orientate ad incidere positivamente presenti in regione – il dato aggiornato a marzo 2019 registra come le im- sulla qualità della vita delle persone con disabilità e sull’inclusione so- prese attive giovanili regionali siano 26.924, pari al 6,7% del totale delle im- cio-lavorativa degli stranieri, che rappresentano il 13% del totale degli prese regionali, la quota più bassa tra le regioni in Italia – e dall’altra parte, occupati in Emilia Romagna. Le persone in età lavorativa (15-64 anni) che al tasso di disoccupazione giovanile nella provincia di Modena, che riporta hanno una disabilità, in Emilia-Romagna sono 85.687, pari ad un tasso di uno dei valori più bassi rispetto alle altre provincie della regione (13,6% nel- incidenza del 3% sull’intera popolazione della stessa classe d’età. Nel siste- la fascia 15-24 anni, secondo posto dopo Bologna), avvalorano la strategia ma educativo vi sono 16.544 allievi certificati ai sensi della legge n.104 del della Fondazione che ha individuato nei giovani un ambito trasversale da 1992. Costituiscono il 3% del totale degli studenti inseriti nel sistema sco- presidiare con sistematicità per mantenere alti i valori positivi e migliorare lastico della regione, in costante aumento rispetto agli anni passati. Infine, le tendenze critiche. alla luce del ruolo che le tecnologie rivestono oggi nella società, al cambia- In particolare, il contrasto al fenomeno del drop-out scolastico rappre- mento che stanno apportando e all’ impatto che avranno sulle professioni 16
del futuro e sull’educazione, per la Fondazione è importante investire è pari a 18,7, maggiore rispetto alle medie italiana (13,2) ed europea sulla ricerca e sull’intelligenza artificiale per affrontare alcune delle (17,1). La fondazione continuerà a sostenere quindi le collaborazioni più grandi sfide del nostro tempo, dalla cura delle malattie alla lotta con l’ampio sistema di università ed enti di formazione per garantire ai cambiamenti climatici, dai trasporti più sicuri alla lotta al crimine, la disponibilità di risorse umane qualificate e per dotare ragazzi del- solo per citarne alcune. In Emilia Romagna il numero di laureati in le competenze necessarie per il loro inserimento nella società e nel 2.2. Scienze e tecnologia per 1.000 abitanti nella fascia dei 20-29 anni mondo del lavoro. LA RELAZIONE CON GLI STAKEHOLDER Con il termine stakeholder si fa riferimento a tutti quei gruppi di in- COLLABORATORI dividui, organizzazioni o comunità il cui interesse è influenzato dal risultato, dalle iniziative e dalle azioni dell’ente e che altresì possono SOCIETÀ DI REVISIONE avere un’influenza sulle attività dell’ente stesso. Le relazioni con i STAKEHOLDER AUTORITÀ DI VIGILANZA propri stakeholder rappresentano per la Fondazione una leva fon- INTERNI COLLEGIO SINDACALE damentale nel processo di creazione di valore e nella promozio- IMPRESE ne di processi di cambiamento sociale all’interno delle comunità di STAKEHOLDER GOVERNO E ISTITUZIONI riferimento. Per la natura dell’attività e l’ampiezza degli ambiti di in- DI CONTROLLO COMUNITÀ FINANZIARIA tervento, l’insieme degli stakeholder della Fondazione è vasto e articolato in differenti categorie. Si pensi – a mero titolo di esempio STUDIOSI ED ESPERTI PRESIDENTE – ai comuni del territorio, all’Università e alla comunità scientifica, al STAKEHOLDER STAKEHOLDER mondo diversificato delle organizzazioni operanti nel terzo settore, DI GOVERNO CDI DI CONTESTO ACRI CDA ai soggetti associativi che operano nel campo della produzione cul- turale, agli istituti scolastici, ma anche a soggetti istituzionali esterni al territorio di riferimento come regione, pubblica amministrazione ENTI DEL TERZO SETTORE centrale e ACRI. Tuttavia, con il fine di rappresentare in modo sin- ENTI RELIGIOSI tetico i principali portatori di interesse della Fondazione, è possibile COMUNITÀ STAKEHOLDER AMMINISTRAZIONE PUBBLICA riportare uno schema sintetico contenente la mappa delle princi- DI RIFERIMENTO STRATEGICI ED ENTI LOCALI (Destinatari delle (Beneficiari delle pali categorie di stakeholder. progettualità) ISTITUZIONI FORMATIVE erogazioni) UNIVERSITÀ E CENTRI DI RICERCA ED ECCELLENZA SOGGETTI PARTECIPATI 17
LE LINEE DI INTERVENTO E LE MODALITÀ DI EROGAZIONE L’elaborazione del Documento Strategico di Indirizzo (DSI) riferito viduazione degli “outcome”, ossia gli “effetti”, raggiunti o presumibili, al periodo 2017-2020 ha delineato gli ambiti di intervento priorita- degli output dell’intervento e, in una visione di medio-lungo periodo, ri per la Fondazione: oltre ai settori “verticali” - (1) Arte, attività degli “impatti” intesi come il “cambiamento sostenibile di lungo pe- e beni culturali; (2) Welfare, (3) Formazione, ricerca applicata riodo nelle condizioni delle persone o nell’ambiente che l’intervento e trasferimento tecnologico, ai quali si unisce il (4) progetto S. ha contribuito parzialmente a realizzare, poiché influenzato anche da Agostino - il DSI ha posto i temi giovani e pari opportunità qua- altre variabili esogene. li linee di intervento trasversali per l’azione della Fondazione. COMUNITÀ DI RIFERIMENTO DESTINATARI INTERVENTI A seguito dell’elaborazione del DSI è stato Ascolto diretto degli LETTURA CONTRIBUTO ALLA RISULTATI ED EFFETTI avviato un percorso per comprendere quali DEL CONTESTO stakeholder Analisi dei principali trend REALIZZAZIONE DEL PROVOCATI DEGLI socio-economici CAMBIAMENTO INTERVENTI siano gli impatti sociali che possono essere generati attraverso le attività finanziate. L’o- BISOGNI E PROBLEMI SOCIALI IMPATTO OUTCOME biettivo posto nell’avviare questa riflessione è la costruzione di un modello di program- mazione, valutazione e rendicontazione incentrato sugli impatti sociali generati. IMPATTI ATTESI DEFINIZIONE STRATEGIA Mappe del REALIZZAZIONE STRUMENTI Ciò significa che l’approccio non è finalizzato E AMBITI cambiamento INTERVENTI DI INTERVENTO OBIETTIVI PROGETTI PROPRI soltanto a comprendere gli impatti generati STRATEGICI DSI BANDI a posteriori, ma si interroga sugli impatti at- INPUT INDICAZIONI DPP/POA OUTPUT OPERATIVE ENTI PARTECIPATI tesi fin dalla fase di pianificazione delle stra- PROGETTI TERZI tegie e delle azioni. In un’ideale “catena degli FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI MODENA impatti” la riflessione si concentra sulla indi- BENEFICIARI EROGAZIONI 2.3. 18
2.3.1. L’individuazione degli «outcome» attraverso lo strumento delle Mappe del Cambiamento Per ciascuna area di intervento, sono state elaborate delle map- realizzati, andando a sistematizzare e aggregare gli obiettivi stra- pe del cambiamento che delineano gli outcome individuati dalla tegici definiti all’interno del DSI. Inoltre, gli outcome individuati si Fondazione e costituiscono a tutti gli effetti un addendum del DSI prestano ad una lettura trasversale rispetto ai settori di interven- 2017-2020. to, coerentemente con l’approccio sposato dalla Fondazione che Tali mappe costituiscono uno strumento efficace di sintesi a sup- è stato condiviso con gli stakeholder strategici e implementato porto della programmazione e della valutazione dei cambiamenti all’interno delle iniziative e nei progetti. SETTORE IMPATTO DI LUNGO PERIODO OUTCOME OBIETTIVI TRASVERSALI 1. Sviluppo della qualità delle espressioni artistiche VALORIZZARE IL PATRIMONIO 2. Sviluppo dell'audience CULTURALE MATERIALE E 3. Sviluppo della sensibilizzazione su tematiche sociali IMMATERIALE DEL TERRITORIO E 4. Rigenerazione della struttura organizzativa degli Arte, stakeholder beneficiari GIOVANI INCREMENTARE LA PRODUZIONE Attività 5. Accrescimento consapevolezza collettiva ARTISTICA CONTEMPORANEA MAGGIORE OCCUPABILITÀ e Beni (in relazione al patrimonio artistico e culturale) culturali MAGGIORE EMPOWERMENT/ PARTECIPAZIONE SOCIALE 1. Diminuire l’insuccesso nei diversi settori della formazione AUMENTARE IL SUCCESSO 2. Maggiore efficacia nella formazione di professionalità Formazione DEI PERCORSI FORMATIVI 3. Minore drop-out nei diversi settori della formazione e Ricerca 4. Maggiore impatto dei risultati della ricerca applicata PARI OPPORTUNITÀ applicata MAGGIORE SOSTEGNO ALL’AUTODETERMINAZIONE DELL’INDIVIDUO 1. Minore polarizzazione delle disuguaglianze 2. Minor disagio abitativo AUMENTARE SEMINARE LA CULTURA DEL RISPETTO 3. Minore 'drop-out' dei giovani (focus su seconda generazione) DEL GENERE E DELLE DIFFERENZE Attività di L'INCLUSIONE SOCIALE 4. Maggiore benessere psicofisico rilevante 5. Maggiore integrazione dei migranti nella società valore 6. Minore conflitto nei nuclei familiari sociale 19
20
IL PERCORSO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE NEGLI AMBITI PILOTA 2.4. Alla costruzione del modello di programmazione e valutazione del bando, finalizzate esplicitare gli outcome attesi, i criteri di dell’impatto sociale, è seguita una fase di sperimentazione all’in- valutazione e le modalità per traguardare gli obiettivi prefissati; terno della quale sono stati definiti due ambiti pilota per «testa- 2. coinvolgimento degli enti proponenti, sia in fase di presenta- re» l’efficacia del modello. zione del bando che durante la realizzazione delle progettualità, • Settore Arte attività e beni culturali: Bando Rassegne musicali; • Settore Sociale: Bando Sport. 8 con il fine di intraprendere un percorso di ascolto e accompa- gnamento atto a valorizzare i risultati Gli incontri raggiunti one-to-one 19 con i nell’ottica degli I laboratori con le impatti generati; COORDINATORI COMMISSIONI Il processo di definizione degli ambiti pilota ha visto il coinvolgi- 3. esito della sperimentazione, delle raccogliendo Commissioni feedback da tutti di Area e Trasversali mento delle Commissioni Miste della Fondazione le quali hanno gli stakeholder con l’obiettivo di eindividuare di Area Trasversali eventuali difficoltà per la finalizzazione avuto un ruolo fondamentale nelle attività di: per l’elaborazione riscontrate durante il percorso e riadattare del Modello il modello cogliendo del Modello e l’individuazi 1. redazione delle Linee guida a supporto dell’aggiornamento tali spunti. e l’individuazione degli degli ambiti pilota ambiti pilota 8 19 4 2 Gli incontri one-to-one con i I laboratori con le I momenti di validazione interna Gli incontri con gli COORDINATORI COMMISSIONI tra STEERING STAKEHOLDER delle Commissioni di Area e Trasversali COMMITTEE, STRATEGICI per condividere di Area e Trasversali per la finalizzazione INTER-COMMISSIONI le logiche del modello in relazione per l’elaborazione del Modello del Modello e l’individuazione e CONSIGLI DI agli ambiti pilota selezionati per e l’individuazione degli degli ambiti pilota l’implementazione INDIRIZZO ambiti pilota 21
I RISULTATI RAGGIUNTI 22 3.
23
Nel periodo 2016-2019 la Fondazione ha erogato comples- Nel corso del mandato la Fondazione ha orientato i propri interven- sivamente 107.322.317 euro (il totale comprende anche le ti mirando alla concentrazione di risorse su un numero decrescen- risorse erogate da fondi accantonati oltre a quelle annual- te di progettualità, per ridurre la frammentazione dei contributi in mente stanziate con il DPP) a sostegno di 1.273 progetti per un’ottica di maggiore omogeneità ed efficacia. Il valore medio uni- lo sviluppo del territorio, nei tre grandi settori di intervento: tario delle erogazioni è aumentato del 28% dal 2016 al 2019, arte attività e beni culturali, ricerca scientifica e tecnologica, passando da 57.460 a 73.608 euro per progetto a fronte di una welfare. A questi si aggiungono progettualità sovra-territo- riduzione del 7,8% del numero dei progetti, in linea con la volontà riali che ci vedono lavorare in sinergia con le altre fondazio- di rendere più incisivo l’impiego delle risorse impegnate. ni per lo sviluppo del territorio nazionale tramite il soste- gno a Fondazione con il Sud e il contributo al Fondo nazionale IMPORTI EROGATI PER SETTORE DI INTERVENTO per il contrasto alla povertà educativa minorile. Il 45% delle risorse stanziate dalla Fondazione conflu- isce nell’area welfare per un totale di 47.787.673 euro ARTE, ATTIVITÀ 15% erogati e 755 progetti sostenuti. L’area include il sostegno 39% E BENI CULTURALI 410 Progetti RICERCA SCIENTIFICA pluriennale al Fondo nazionale contro la povertà edu- € 40.707.628 E TECNOLOGICA cativa minorile che la Fondazione ha finora sostenuto 112 Progetti per 14.212.198 euro. A seguire per il 38% delle risorse € 16.355.159 complessivamente erogate, l’area arte, attività e beni culturali con lo sviluppo di 410 progettualità e l’area WELFARE ricerca scientifica e tecnologica per un impegno pari 46% 751 Progetti € 47.787.673 a 16.355.159 euro. 3. Il totale degli importi relativi alle risorse stanziate per settore di intervento non include il sostegno a Fondazione con il Sud (€ 2.090.894) e il Fondo integrazione volontariato (€ 380.964) 24
I risultati raggiunti nel quadriennio 2016-2019, analizzati per di- obiettivi attesi e criteri di valutazione idonei a misu- stribuzione dei progetti sostenuti ed importi delle erogazioni per rare e valorizzare i risultati ottenuti dagli enti propo- tipologia di intervento, mostrano come i finanziamenti a progetti nenti nelle iniziative realizzate. gestiti da terzi rappresentino la parte più consistente delle ero- L’ammontare erogato a progetti in collaborazione con gazioni per 49.633.830 euro. L’ammontare delle risorse erogate altre Fondazioni è pari a 16.684.056 euro; le risorse vei- attraverso bandi registra una crescita (+7,4% dal 2016 al 2019), colate agli enti partecipati sono pari a 11.403.886 euro nel per un importo complessivo di 18.822.176 euro, coerentemente quadriennio. alle necessità di un modello fondato sulla definizione puntuale di IMPORTI EROGATI PER MODALITÀ DI INTERVENTO 2016-2019 11% Enti partecipati € 11.403.886 In collaborazione Progetti di terzi 16% con altre fondazioni € 16.684.056 € 49.633.830 46% 10% Progetti propri € 10.778.370 17% Bandi € 18.822.176 25
I DESTINATARI RAGGIUNTI E LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PROGETTI La Fondazione con le progettualità promosse nel periodo 2016-2019 si è rivolta in particolare ai giovani, unitamente alle categorie legate al mondo e della formazione, istruzio- ne e della qualificazione dei servizi alla persona. 27% Destinatari Crescono inoltre progressivamente i contributi finalizzati a generici progetti sovra-territoriali, nella logica di una sussidiarietà legata non solo al territorio provinciale, in risposta ad emer- genze e problematiche di carattere regionale e nazionale, 50% 17% Docenti, prevalentemente legate ai temi della povertà educativa e del insegnanti Giovani e studenti disagio sociale. e operatori Per la quasi totalità dei progetti sostenuti nel corso del 1% mandato è stato possibile analizzare la distribuzione ter- ritoriale per distretto di intervento. A questi si aggiungono Cittadini compresi 5% nella fascia Cittadini compresi 162 progettualità di livello sovracomunale, di cui 15 di di- over 65 nella fascia 36-64 mensione internazionale e 8 nazionale. 3. 26
SAN FELICE SUL PANARO 4 CARPI 4 MIRANDOLA 1 CAMPOGALLIANO 13 FORMIGINE 32 MARANELLO 13 FIORANO MODENESE 23 PRIGNANO SASSUOLO 69 SULLA SECCHIA 9 PALAGANO 8 DISTRETTO MONTEFIORINO 9 MODENA 653 MODENA 653 FRASSINORO 4 MIRANDOLA 5 CARPI 17 RAVARINO 4 SASSUOLO 167 BOMPORTO 4 PAVULLO NEL FRIGNANO 81 NONANTOLA 20 VIGNOLA 6 CASTELFRANCO E. 45 CASTELFRANCO 75 BASTIGLIA 2 CASTELVETRO 1 SPILAMBERTO 2 SERRAMAZZONI 10 VIGNOLA 3 MONTECRETO 2 LAMA MOCOGNO 5 PAVULLO 30 RIOLUNATO 10 FIUMALBO 5 SESTOLA 4 PIEVEPELAGO 5 POLINAGO 4 FANANO 6 27
AREA ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI Nel corso del mandato 2016-2019 la Fondazione ha delibe- Prevalgono gli interventi per sostenere gli enti partecipati per rato finanziamenti nel settore “Arte, attività e beni cultu- un totale di 9.635.686 euro, che comprendono il sostegno a Fon- rali” per 40.707.628 euro. dazione Modena Arti Visive. Sono poi da citare il Consorzio Fe- Sono state finanziate 410 iniziative, compresi i progetti ge- stivalFilosofia, dal 2009 ente promotore ed organizzatore dell’o- stiti direttamente dalla Fondazione. monimo festival, e le due maggiori istituzioni della città impegnate Particolare rilevanza assumono gli interventi finalizzati al re- nelle attività di spettacolo dal vivo: Fondazione Teatro Comunale cupero, conservazione e restauro del patrimonio storico e arti- di Modena, per la realizzazione della stagione musicale del Teatro stico che coprono il 25% del totale delle risorse stanziate, per comprensiva di opera, balletto, concerti, ed Emilia-Romagna Tea- un importo pari a 10.224.361 euro. La Fondazione ha soste- tro Fondazione per le stagioni teatrali al Teatro Storchi e al Teatro nuto interventi sui principali monumenti storici del territorio: delle Passioni e più in generale nel suo ruolo di teatro e centro di il Museo del Duomo di Modena, il restauro della volta di- produzione di eccellenza nazionale. pinta del Salone d’onore del Palazzo ducale di Modena, il Castello di Formigine, il Palazzo Ducale di Sassuolo. Grande attenzione è stata riservata alla realizzazione di 4 410 BANDI DI PROGETTI nuove biblioteche sul territorio come, un esempio su tutti, PUBBLICAZIONE ANNUALE SOSTENUTI la Biblioteca di Ravarino. 23% Tra le iniziative proprie, particolare rilevanza per l’impe- ALTRI PROGETTI ARTE ATTIVITÀ gno economico e per la durata pluriennale assume il BENI CULTURALI progetto di recupero dell’ex ospedale Sant’Ago- 6% stino, progressivamente ampliatosi a Palazzo PATRIMONIO BIBLIOTECARIO € 40.707.628 dei Musei ed Ex Ospedale Estense. E ARCHIVISTICO STANZIATI 25% TUTELA E VALORIZZAZIONE 3.1. 22% DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO ARTI VISIVE 24% SOSTEGNO AD ENTI PARTECIPATI 28
Tra i contributi a soggetti terzi, spiccano le iniziative finanziate at- traverso bandi per specifiche tipologie di progetti: “Bando per la re- alizzazione di Rassegne teatrali”, “Linee guida per la realizzazione di Rassegne musicali”, “Bando cori e bande”, “Linee guida iniziative culturali estive in Appenino”. Tra i progetti propri si annovera, in particolare, Modena Città del Belcanto, un progetto che si colloca in un quadro di azioni inte- grate di formazione e crescita professionale di cantanti lirici e pro- mozione e valorizzazione dell’offerta culturale del territorio, che hanno come denominatore comune il mantenimento e lo sviluppo della tradizione musicale modenese nel campo della lirica. Il pro- getto sostenuto dalla Fondazione per 1.020.000 euro è stato definito a seguito della sottoscrizione nel novembre 2016 di un protocollo d’intesa tra Comune di Modena, Fondazione CR di Mode- na, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi Tonelli”. Dal 2016 ad oggi hanno partecipa- to al progetto 104 artisti nazionali ed internazionali e sono stati coinvolti 13 docenti. Sono stati organizzati 44 eventi pubblici in cui sono state presenti circa 12.000 persone. 29
AREA FORMAZIONE E RICERCA SCIENTIFICA Nel corso del mandato 2016-2019 la Fondazione ha deliberato Nel 2019 è stato promosso congiuntamente da Fondazione e Univer- finanziamenti nel settore “Ricerca Scientifica e Tecnologica” sità degli Studi di Modena e Reggio Emilia il Bando per la ricerca per 16.355.159 euro. Le risorse sono indirizzate principalmente Interdisciplinare, con un importo di 560.000 euro, per progetti di ri- a favorire l’acquisto di attrezzature scientifiche all’avanguardia, cerca inseriti nelle tematiche riferibili alla Smart Specialization Stra- l’inserimento dei giovani nella ricerca e a rafforzare l’inclusione tegy e alle 7 Challenges di Horizon 2020, caratterizzati da una forte ri- della ricerca modenese nel quadro nazionale e internaziona- caduta applicativa indicata dalla Fondazione nei riguardi del territorio le, nonché a favorire e rafforzare la costruzione di sinergie tra il modenese. Da ricordare, infine, progetti nel campo della ricerca svolti mondo della ricerca e il territorio di riferimento della Fondazione. in collaborazione con altre Fondazioni: il bando “Young Investigator In linea con le linee strategiche di indirizzo del DSI 2017-2020 che Training Program”, per 400.000 euro all’anno, destinato a giovani hanno posto al centro i giovani e lo sviluppo della loro autonomia ricercatori che, per almeno un mese, lavorano presso centri di ricerca personale e professionale, sono stati molteplici i progetti finan- italiani e il progetto AGER, per lo sviluppo e la ricerca in campo agro- ziati in materia di formazione universitaria e post-universitaria. alimentare. Tra questi è importante ricordare il finanziamento della Scuo- la di Dottorato Industriale interdisciplinare a favore della Fondazione Marco Biagi, il contributo assegnato all’Univer- 3 112 sità per il finanziamento delle borse di studio per dotto- BANDI DI PROGETTI SOSTENUTI rati di ricerca. La Fondazione ha costantemente contribuito PUBBLICAZIONE ANNUALE all’attivazione di numerosi posti da ricercatore e asse- gni di ricerca in tutti gli ambiti della ricerca scientifica RICERCA presidiati dal nostro Ateneo con lo scopo di valorizzare SCIENTIFICA E il talento dei giovani nella ricerca. Significativo è stato 4% TECNOLOGICA ALTRI l’impegno per l’attivazione di un centro di compe- PROGETTI 3.2. tenza sulla Cyber Security ed, in generale, forte € 16.355.159 l’impegno della Fondazione a favore dell’Azien- STANZIATI da Ospedaliero-Universitaria Policlinico e 23% 41 % PROGETTI ACQUISTO DI dell’Azienda USL di Modena. DI RICERCA 32% ATTREZZATURE FORMAZIONE SCIENTIFICHE UNIVERSITARIA E POST UNIVERSITARIA 30
AREA SOCIALE 3.3. La Fondazione ha deliberato finanziamenti nell’area welfare per novativi rivolti ai problemi legati all’immigrazione e con due obiettivi 47.787.673 euro, di cui oltre 14 milioni destinati al fondo per la principali: percorsi di inclusione nel tessuto lavorativo del territorio e povertà educativa minorile. Sono state complessivamente finanzia- inclusione sociale dei minori stranieri non accompagnati nella fase di te 751 iniziative a conferma della centralità degli interventi in ambito transizione alla maggiore età. sociale. Le erogazioni si sono concentrate per il 26% sui temi della La Fondazione si è attivata, inoltre, per favorire la crescita dell’im- crescita e della formazione giovanile e per il 21% sugli interven- prenditorialità sociale attraverso modalità innovative di intervento ti destinati alle famiglie e ai valori connessi. Tra gli interventi a che hanno permesso di sostenere l’associazione il Tortellante nel contrasto della non autosufficienza e delle situazioni di povertà eco- progetto “Casa Bottega” dalla cui positiva esperienza è nato il bando nomica, la parte maggioritaria è rappresentata dalle erogazioni a “MakeYourImpact”, per 210.000 euro, con la finalità di far crescere favore degli enti locali del territorio erogati attraverso le strumento l’imprenditorialità sociale e sostenere progetti innovativi. In partico- rappresentate dalle “Linee guida a contrasto della vulnerabilità” e lare, si intende supportare il rafforzamento gestionale e l’innova- dal bando “Scuola per tutti” destinato al sostegno dell’in- zione nelle imprese sociali; favorire l’accesso al credito clusione scolastica degli alunni disabili. per gli Enti del terzo Settore; stimolare processi La Fondazione ha anche operato sul tema di trasformazione cogliendo le opportunità of- dell’infrastrutturazione sociale, della 751 ferte dalla Riforma del Terzo settore. 10 PROGETTI BANDI promozione dello sport come mezzo di DI PUBBLICAZIONE SOSTENUTI Le progettualità della Fondazione - oltre inclusione sociale e come strumento di ANNUALE che attraverso la tradizionale chiave di 30 % contrasto al disagio giovanile e al so- FONDO lettura dei settori “verticali” - posso- PER IL CONTRASTO stegno di interventi di cooperazio- ALLA POVERTÀ EDUCATIVA no essere descritte, in armonia con ne internazionale e di integrazione MINORILE WELFARE gli obiettivi del DSI, anche per i due dei migranti. In quest’ultimo caso, 13 % prioritari obiettivi trasversali: gio- € 47.787.673 abbiamo pubblicato con la Caritas VOLONTARIATO FILANTROPIA STANZIATI vani e pari opportunità. È una chia- DIRITTI CIVILI diocesana di Modena il bando per la ve di lettura innovativa, che fornisce SALUTE PUBBLICA AMBIENTE 26 % presentazione di idee sull’accoglien- CRESCITA E un’informazione sulla nostra effettiva FORMAZIONE za e l’integrazione dei migranti, con 10 % 21 % GIOVANILE capacità di operare in forme più ade- 150.000 euro a sostegno di interventi in- ASSISTENZA FAMIGLIA guate a singoli obiettivi strategici. AGLI E VALORI ANZIANI CONNESSI 31
ARTE ATTIVITÀ E BENI RICERCA CULTURALI SCIENTIFICA E TECNOLOGICA 3% L’OBIETTIVO TRASVERSALE GIOVANI 44 % PROGETTI VOLTI ALTRI PROGETTI ALLA PREVENZIONE DEL DISAGIO La Fondazione ha individuato nel DSI 2017-2020 tra i suoi obiet- esperienziali. Il soste- 17 % GIOVANI PERCORSI E tivi strategici trasversali i giovani, ai quali sono stati destina- gno ricevuto da parte STRUTTURE PER LA FORMAZIONE ti 17.193.960 euro di fondi. Il 44% delle risorse complessive della Fondazione ha € 17.193.960 WELFARE STANZIATI stanziate è stato finalizzato al contrasto del disagio giovanile, permesso di svolgere 9 mentre il 16% delle risorse è stato indirizzato a progetti educa- differenti laboratori in 13 % INNOVAZIONE € 14.212.198 tivi innovativi ed interdisciplinari. Un impegno rilevante, pari al campo tecnico-scienti- E DIDATTICA 16 % FONDO PER IL 7% CONTRASTO 17% del totale, è stato inoltre orientato al sostegno di progetti che fico e di coinvolgere com- PROGETTI EDUCATIVI ORIENTAMENTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA E FORMAZIONE prevedono la costruzione di laboratori scolastici per l’innova- plessivamente 96 classi, INNOVATIVI E INTERDISCIPLINARI CONTINUA MINORILE zione didattica oltre a quelli per la diffusione della cultura fin 1.811 studenti provenienti da dalla prima infanzia. 30 scuole. Nel corso del primo semestre del 2019 è stato promosso il pro- Orientarsi nasce con l’obiettivo di di- gramma-quadro “Obiettivo scuola” che ha visto lo stanziamen- minuire l’insuccesso scolastico attraverso to di oltre 2,2 milioni di euro finalizzati al sostegno di progetti per la promozione di una scelta consapevole della scuola l’arricchimento dell’attività formativa nelle scuole dell’infanzia e di secondo grado determinata dalla corretta analisi delle capacità primarie, per la valorizzazione dei servizi nido e per l’integrazione e aspirazioni dei singoli studenti. Grazie al contributo della Fonda- degli alunni disabili e DSA nella scuola. Di particolare rilievo i per- zione pari a 50.000 euro e alla collaborazione di Fondazione San corsi di orientamento scolastico rivolti ai ragazzi che si accingo- Filippo Neri e la Camera di Commercio è stato possibile realizzare no nella scelta della scuola secondaria superiore e dell’Università: 12 attività formative per gli studenti e 18 eventi di formazione i progetti Into the future e Orientarsi tra i più significativi. dedicati alle famiglie. Sono stati coinvolti 427 partecipanti tra gli Into the future nasce per avvicinare gli studenti delle classi IV studenti provenienti da 18 Istituti scolastici, e sono stati 134 i e V degli istituti di Istruzione superiore della Provincia di Mode- docenti formati. na al mondo della ricerca universitaria attraverso l’uso di percorsi 3.4. 32
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