BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
BASSI · DELLA GIACOMA · LABANCHI
           LOVREGLIO · SAVOIA
                 Fantasie d’opera per clarinetto e pianoforte

  GiovAnni Punzi · Amedeo SAlvAto

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
Tactus
  Termine latino con il quale, in epoca rinascimentale, si indicava quella che oggi è detta «battuta».
                  The Renaissance Latin term for what is now called a measure.

                                               ℗ 2019
                             Tactus s. a. s. di Gian Enzo Rossi & C.
                                           www.tactus.it

                                       In copertina / cover:
                               Federico Zandomeneghi (1841-1917)
                                             Il Palco

                                               k
                  Producer, Musical direction, Postproduction: Rosella Clementi
                            Sound engineer: Erik Skovgaard Pedersen
                              English Translation: Marta Innocenti
                          L’editore è a disposizione degli aventi diritto.

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
Strumenti / Instruments

                                Clarinetto / Clarinet
                        Buffet Crampon Model RC Prestige

                      Clarinetto piccolo / Piccolo clarinet
                    Schwenk & Seggelke - Eb - Model 1000

                                Pianoforte / Piano
                         Piano Fazioli Grand Piano F 228

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
Il ‘bel canto’ e le reminiscenze operistiche sono gli elementi comuni a tutte le
  composizioni presenti in questo cd. Nel solco del tecnicismo melodico, tipico
  della scuola clarinettistica italiana ottocentesca, questi lavori offrono al virtuoso
  Punzi la possibilità di sfoggiare un ricco campionario di virtuosismi interpretativi.
     Luigi Bassi (Cremona, 1833 - Milano, 1871). Successore del celebre Ernesto
  Cavallini (1807 - 1874), fu 1° clarinetto nell’orchestra del Teatro alla Scala di
  Milano (1853 - 1870). La Fantasia di Concerto sopra motivi dell’Opera Rigoletto
  di Verdi (1865) si apre con la drammatica successione di accordi estratta dal
  preludio orchestrale all’atto I, seguita da una arabesca cadenza del clarinetto,
  inframmezzata dagli accordi del pianoforte. Seguono poi il recitativo «Mio Padre!»
  (Atto I), il quartetto «Bella figlia dell’amore» (Atto III), l’introduzione «Della mia
  bella incognita» (Atto I) e le arie «Caro nome che il mio cor» (Atto I) e «Parmi
  veder le lagrime» (Atto II) rielaborate e variate in un crescendo di spettacolari
  passi di bravura del clarinetto. In assoluto, questa fantasia è tra le composizioni
  italiane per clarinetto più nota ed eseguita in tutto il mondo. Delizioso e brillante,
  il Gran duetto concertato sopra motivi dell’Opera La Sonnambula del M° Bellini (1867)
  è scritto per clarinetto piccolo in Mib e clarinetto in Sib con accompagnamento di
  pianoforte. Incentrato sulla rielaborazione delle più acclamate arie della suddetta
  opera belliniana, nelle due variazioni finali, elaborate sull’aria «Ah, perché non
  posso odiarti» (Atto II), i due solisti si alternano con funambolici e spettacolari
  virtuosismi. Chiude il duetto un brillante e brioso «Passo finale». Nel Divertimento
  sopra motivi dell’Opera Il Trovatore del M° G.Verdi (1862), infine, vengono rielaborati
  e variati il coro «Sul l’orlo dei tetti» (Atto I) e le arie «Stride la vampa!» (Atto II),
  «D’amor sull’ ali rosee» (Atto IV) e «Di quella pira» (Atto III).
     Donato Lovreglio (Bari, 1841 - Napoli, 1907). Flautista e compositore, fu
  attivo principalmente a Napoli dove si esibì spesso in duo con la moglie, la pianista
  Adelina Castelli. La presente Fantasia da Concerto su La Traviata di G.Verdi op. 45,
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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
fu dedicata all’amico clarinettista Nicola Dell’Orefice, che la eseguì per la prima
  volta il 7 novembre 1863 a Napoli. In questa composizione vengono rielaborati e
  variati materiali tematici tutti estratti dal I Atto della suddetta opera verdiana: il
  finale del duetto «Un dì felice, eterea», l’aria «Ah, fors’è lui che l’anima» - preceduta
  e seguita da due cadenze del clarinetto solo - il brindisi «Libiam ne’ lieti calici», il
  preludio orchestrale e la romanza «Sempre libera degg’ io folleggiare» che con un
  «affrettando» chiude in modo brillante la fantasia.
     Gaetano Labanchi (Palermo, 1829 - Napoli, 1908) - Paolo Savoia (Gerace,
  Reggio Calabria, 1820 - Napoli, 1915). Entrambi furono attivi a Napoli nella
  seconda metà dell’800: Labanchi come 1° clarinetto al Teatro S. Carlo e docente al
  Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella, mentre il Savoia, allievo di Donizetti
  e Mercadante, come compositore e Capo-musica di diverse bande militari.
  Il presente Concerto sopra motivi dell’Opera Un Ballo in Maschera di G. Verdi, fu
  eseguito la prima volta a Napoli l’11 marzo 1866 dal Labanchi, «ammirato solo
  per agilità e cavata, ma lasciò desiderio di maggiore accento, tanto più che la
  natura della sua composizione, sopraccarica di note, lo esigeva innanzi tutto».
     Carlo Della Giacoma (Verona, 1858 - Todi, Perugia, 1929). Compositore
  e direttore di varie bande musicali italiane, nel 1891 scrisse la Fantasia op. 83
  sulla Cavalleria Rusticana del M° P. Mascagni. La composizione inizia con l’inciso
  orchestrale del finale dell’opera (Largo e ritenuto), inframmezzato da due arpeggiate
  cadenze del clarinetto. Seguono quindi le rielaborazioni della siciliana «O Lola
  ch’ai di latti la cammisa», virtuosisticamente variata, del celebre Intermezzo e
  dell’introduzione orchestrale alla romanza «Il cavallo scalpita», della romanza
  «Bada, Santuzza, schiavo non sono» e dello stornello «Fiori di giaggiolo».

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
“Bel canto” and operatic reminiscences are present in all the compositions
  included in this cd. These works, in the wake of the melodic technicality that was
  typical of the nineteenth-century Italian clarinet school, give the virtuoso Punzi
  the chance to offer us a broad range of bravura displays.
     Luigi Bassi (Cremona, 1833 - Milan, 1871). As a successor of the celebrated
  Ernesto Cavallini (1807 - 1874), he was first clarinettist in the orchestra of the
  Teatro alla Scala of Milan (1853 - 1870). His Fantasia di Concerto sopra motivi
  dell’Opera Rigoletto di Verdi (1865) begins with a dramatic sequence of chords
  drawn from the orchestra prelude of Act 1, which is followed by an arabesque-like
  cadenza played by the clarinet, alternating with piano chords. Then we hear the
  recitative “Mio Padre!” (Act 1), the quartet “Bella figlia dell’amore” (Act 3), the
  introduction “Della mia bella incognita” (Act 1), and the arias “Caro nome che
  il mio cor” (Act 1) and “Parmi veder le lagrime” (Act 2), refashioned and varied
  in a crescendo of impressive virtuoso passages of the clarinet. This Fantasia is
  undoubtedly the best-known and most frequently performed Italian clarinet
  composition worldwide. The delightful, sparkling Gran duetto concertato sopra
  motivi dell’Opera La Sonnambula del M° Bellini (1867) was composed for a small
  clarinet in E flat and a clarinet in B flat with piano accompaniment. It is based
  on a re-fashioning of the most acclaimed arias of that opera, in the two final
  variations on the aria “Ah, perché non posso odiarti” (Act 2), in which the two
  soloists alternate with acrobatic, spectacular virtuosity. The duet is closed by a
  brilliant, lively “Passo finale”. In Divertimento sopra motivi dell’Opera Il Trovatore del
  M° G.Verdi (1862), there are refashionings and variations on the chorus “Sull’orlo
  dei tetti” (Act 1) and the arias “Stride la vampa!” (Act 2), “D’amor sull’ali rosee”
  (Act 4) and “Di quella pira” (Act 3).
     Donato Lovreglio (Bari, 1841 - Naples, 1907). He was a flutist and a composer,
  and was active chiefly in Naples, where he performed often in a duo with his wife,
  the pianist Adelina Castelli. His Fantasia da Concerto su La Traviata di G.Verdi op.45,
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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
presented here, was dedicated to his friend Nicola Dell’Orefice, a clarinettist, who
  performed it for the first time in Naples on 7 November 1863. This composition
  re-fashions and varies some themes that are all drawn from Act 1 of Verdi’s opera:
  the finale of the duet “Un dì felice, eterea”, the aria “Ah, fors’è lui che l’anima” –
  preceded and followed by two cadenzas of the solo clarinet – the toast “Libiam
  ne’ lieti calici”, the orchestral prelude, and the romance “Sempre libera degg’ io
  folleggiare”, which brilliantly closes the Fantasia with an “affrettando”.
     Gaetano Labanchi (Palermo, 1829 - Naples, 1908) - Paolo Savoia (Gerace,
  Reggio Calabria, 1820 - Naples, 1915). Both these musicians were active in Naples
  during the second half of the nineteenth century: Labanchi as first clarinet at
  the Teatro S. Carlo and teacher at the Conservatorio di Musica S. Pietro a
  Majella; Savoia, who was a pupil of Donizetti and Mercadante, as a composer
  and bandmaster of several military bands. This Concerto sopra motivi dell’Opera
  Un Ballo in Maschera di G.Verdi was performed for the first time in Naples on 11
  March 1866 by Labanchi, who was “admired only for his agility and touch, but
  aroused the wish for a stronger accent, also because the nature of his composition,
  overloaded with notes, requested it particularly”.
     Carlo Della Giacoma (Verona, 1858 - Todi, Perugia, 1929). He was a composer
  and bandmaster of several Italian musical bands, and composed his Fantasia
  op. 83 sulla Cavalleria Rusticana del M° P. Mascagni in 1891. This piece begins with
  the orchestral clause of the opera’s finale (Largo e ritenuto), interpolated by two
  cadenzas with arpeggios played by the clarinet. This is followed by refashionings
  of the siciliana “O Lola ch’ai di latti la cammisa” with virtuoso variations, of
  the famous Intermezzo, of the orchestral introduction to the romance “Il cavallo
  scalpita”, of the romance “Bada, Santuzza, schiavo non sono”, and of the stornello
  “Fiori di giaggiolo”.

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
Giovanni Punzi, primo Clarinetto Solista
                                       dell’Orchestra Filarmonica di Copenaghen è
                                       attualmente considerato a livello internazionale
                                       come uno dei maggiori talenti della sua generazione.
                                       Diplomato giovanissimo con lode e menzione al
                                       Conservatorio di Salerno nella classe di R. Pastore,
                                       viene in seguito ammesso all’Accademia Perosi
                                       di Biella nella classe di Thomas Friedli, per poi
                                       continuare i suoi studi a Roma, all’Accademia Italiana
                                       del flauto con Calogero Palermo e all’Accademia
                                       Nazionale d Santa Cecilia con Alessandro Carbonare.
  Nel 2011 viene ammesso al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi
  dove si perfeziona con Philippe Berrod e dove ottiene nel 2014 il «Prix a l’Unanimitè».
  Allievo in seguito di John Kruse nella classe dedicata ai Solisti Internazionali presso la
  Royal Danish Academy of Music, Punzi è stato recentemente insignito del prestigioso
  Gladsaxe Music Prize per meriti artistici (Primo musicista non Scandinavo nella storia
  ad ottenere tale riconoscimento).
    Appena quattordicenne esordisce nel ruolo di solista accompagnato dall’Orchestra
  Nazionale della Bulgaria eseguendo il Concerto per clarinetto di Mozart, intraprendendo
  un’attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi nelle principali sale da concerto del
  mondo, e che lo ha visto ricoprire le vesti di solista con numerosi ensemble e formazioni
  orchestrali con le quali ha affrontato in maniera originale alcune delle pagine più
  importanti e significative del repertorio clarinettistico da Mozart a Francaix.
    A 29 anni Giovanni Punzi è attualmente uno dei clarinettisti più premiati a livello
  mondiale degli ultimi anni essendosi imposto, oltre che nei principali Concorsi
  Clarinettistici italiani, nei Concorsi Internazionali di Parigi, Rouen, Friburgo, Belgrado
  e Praga (Horice). Insignito dall’Accademia Chigiana di Siena del Diploma d’Onore
  e del titolo di ‘Allievo Chigiano’ Punzi ha da sempre mostrato un notevole interesse
  per l’attività orchestrale. Primo clarinetto dell’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
dal 2008 al 2010 è stato in seguito invitato a ricoprire lo stesso ruolo in alcune delle
  formazioni orchestrali giovanili più prestigiose come l’orchestra ‘Luigi Cherubini’,
  la Gustav Mahler Jugend Orchester, la Schleswig Holstein Festival Orchestra e più
  recentemente la Verbier Festival Orchestra e la Verbier Festival Chamber Orchestra,
  suonando sotto la direzione in particolare di Muti, Temirkanov, Gergiev, Noseda e Gatti.
  Nel 2010 vince l’Audizione di Clarinetto bandita dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali
  di Milano, dall’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e dall’Orchestra del Teatro
  dell’Opera di Roma con le quali collabora per diversi anni.
     Dal 2013 al 2014 occupa il posto di Clarinette Soliste a l’Orchestre Symphonique de
  Bretagne.
     Punzi è laureato con lode in Discipline delle Arti della musica e dello spettacolo
  (DAVIMUS) presso l’Università degli Studi di Salerno con una tesi sui processi
  cognitivi dell’ascolto musicale.
     Nel 2016 fonda, in collaborazione con il collega Giuseppe Scotto Galletta, l’Accademia
  Mediterranea del Clarinetto (AMC), primo centro di alta formazione in clarinetto del
  sud Italia, di cui è Docente Principale e Direttore Artistico. Regolarmente invitato ad
  esibirsi nelle più importanti rassegne musicali europee, Giovanni Punzi tiene Master
  Class in Italia ed all’estero ed è spesso invitato come membro di giuria in Concosri
  Internazionali di notevole spessore.
     Molto attivo in ambito orchestrale è regolarmente invitato a ricpoprire il ruolo di Primo
  Clarinetto presso Danish Radio Orchestra, London Philharmonic, Royal Northern
  Sinfonia e più recentemente la prestigiosa formazione francese Les Dissonances a Parigi.
  Ha inoltre collaborato con l’Orchestra Mozart sotto la direzione di Claudio Abbado e la
  Royal Danish Orchestra.
     Dedicatario di numerose composizioni da compositori quali A. Fraioli, P. D’Amato,
  G. Mattaliano e F. Bottigliero ha all’attivo diverse registrazioni discografiche.
     Dal 2018 è Professore di Clarinetto presso la prestigiosa Royal Danish Academy of
  Music di Copenaghen.

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BASSI DELLA GIACOMA LABANCHI LOVREGLIO SAVOIA - Fantasie d'opera per clarinetto e pianoforte
Amedeo Salvato si diploma nel 1998 presso
                                         il Conservatorio San Pietro a Majella di
                                         Napoli con il massimo dei voti, lode e
                                         menzione speciale, aggiudicandosi il Premio
                                         Paolella quale miglior diplomato dell’anno.
                                         Allievo di Paolo Spagnolo, ha seguito corsi
                                         di perfezionamento di Christian Ivaldi e
                                         Andrzej Jasinski. Solista, camerista, pianista
                                         accompagnatore, Amedeo Salvato si è esibito
                                         nelle più prestigiose sale concertistiche
                                         europee.
                                            È accompagnatore ufficiale dei Falaut
                                         Festival, del James Galway International
                                         Flute Convention a Weggis (Svizzera), dello
                                         Slovenian Flute Festival, della Convencion
                                         de flauta AFE (Spagna), del Festival Musica
                                         a l’Estiu di Javea (Spagna), dello European
                                         Piccolo Festival, del Concorso Internazionale
  di flauto “Severino Gazzelloni” e del Festival internazionale di oboe di Caracas.
     Ha inciso per Spazi sonori, Falaut Collection, RaiTrade, Limen, Urania Record.
  Suona regolarmente al fianco di artisti quali Maxence Larrieu, Davide Formisano,
  Emmanuel Pahud, Thomas Indermhule.
     È stato pianista accompagnatore al Concorso lirico internazionale di
  Clermon‑Ferrand e maestro sostituto presso il Teatro dell’Opera di Rouen.
     Attualmente è docente presso la Scuola dell’Opera Italiana del Teatro Comunale
  di Bologna .

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Calogero Presti, nato nel 1989 di origini
                                           siciliane    ha studiato     all’Accademia
                                           Nazionale di S. Cecilia a Roma con
                                           Alessandro Carbonare e alla Scuola di
                                           Musica di Fiesole. Ha proseguito gli
                                           studi al Hochschule für Musik di Basilea
                                           con François Benda, dove si è diplomato
                                           al Master Soloist nel 2015 con lode.
                                           Vincitore di numerosi premi nazionali
                                           e internazionali, tra cui il Concorso
                                           Internazionale Marco Fiorindo di Torino.
                                              Ha inoltre collaborato con prestigiose
                                           orchestre, tra cui l’Orchestra Nazionale
                                           dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma,
                                           l’Orchestra da Camera di Losanna, la
                                           Sinfonieorchester di Basilea, la Gustav
                                           Mahler Jugendorchester, sotto la direzione
                                           di Claudio Abbado, Daniele Gatti,
                                           Riccardo Muti, Christoph Eschenbach,
                                           Heinz Holliger.
  Ha partecipato a molti festival musicali internazionali. Si è esibito da solista con
  l’orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, Sinfonieorchester Basel e Berner
  Symphonieorchester.
     Dal 2015 Calogero Presti è il primo clarinetto solista e clarinetto piccolo della
  Berner Symphonieorchester in Svizzera.

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Fantasie d’opera per clarinetto e pianoforte
      DDD
  TC 830002                 Operatic Fantasies for Clarinet and Piano
      ℗ 2019
   Made in Italy

                                      Opere Correlate / Related Opus

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        Fantasie operistiche per fagotto e pianoforte       Fantasie d’opera (flauto, fagotto, pianoforte)
          Operatic Fantasies for bassoon and piano            Operatic Fantasies (flute, bassoon, piano)

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