CARLO FORLIVESI Compositions - IDAGIO

Pagina creata da Benedetta Pagani
 
CONTINUA A LEGGERE
CARLO FORLIVESI Compositions - IDAGIO
CARLO FORLIVESI
  Compositions

970601_Booklet.indd 1   16/01/2019 16:08
CARLO FORLIVESI Compositions - IDAGIO
Tactus
  Termine latino con il quale, in epoca rinascimentale, si indicava quella che oggi è detta «battuta».
                    The Renaissance Latin term for what is now called a measure.

                                              ℗ 2019
                              Tactus s.a.s. di Gian Enzo Rossi & C.
                                          www.tactus.it

                                    In copertina / Cover:
                                  Ammonite on kimono woven
                  Concept by Carlo Forlivesi · Photo-Design © Roberto Casadio

                                                k
                        Dedicated to Francis Seshiro and Charles Rintaro

                                                k
                           Un sentito ringraziamento / Special thanks to

  Silvia Alberani, Paolo Antonietti, Gülnaz Atila, Fabio Bacchilega, Brunetta Barbieri Alvisi,
  Daniela Baruzzi, Stefano Bonilauri, Gabriele Cantagalli, Vilma Carambi, Barbara Cortecchia,
  Stefano Fossati, Tommaso Ghirelli, Davide Giordani, Martin Kasa, Silvia Manfredini,
  Noriko Nakamura, Chizuko Nishimura, Andrea Padovano, Patrizia Passerini, Thomas Schmölz.

                                 Audio Editing: Enrico Rosso
                            Sound Quality Check: Andrea Parenti
                      English Translation: Joshua Whitman, Saira Frank
                 The entire production has been supervised by the composer
            Recording venues: Bologna, Paris, Hamburg, Tokyo, Kyoto, Melbourne.

                           L’editore è a disposizione degli aventi diritto

970601_Booklet.indd 2                                                                     16/01/2019 16:08
Avventurarsi nell’ascolto di questi brani è come passeggiare in un immaginario,
  rigoglioso giardino medievale dove la varietà e la combinazione delle essenze contenute
  sorprendono e dispongono l’osservatore all’attenzione e all’affinamento dei sensi.
  Come la molteplicità di specie uniche suscita meraviglia, così si resta colpiti di fronte
  all’eclettismo che è alla base della raccolta, a partire dalle differenti tessiture di cui si
  sostanziano i pezzi.
     Il percorso inizia addentrandosi nei quattro settori di cui si compone questo hortus
  conclusus, ovvero i quattro elementi (terra, acqua, fuoco, aria) che formano Elements:
  si va dalla ricchezza e tridimensionalità dei suoi suoni elettronici, declinati con ampio
  range dinamico, alla trasparenza che compone Through the Looking-Glass. Sull’altro lato
  si affaccia l’essenzialità delle sole voci di Spem in Alium, cui si abbinano le seduzioni
  cristalline di Audivi Vocem, il cui moto regolare e incessante (effetto di una giocosa
  costruzione basata su un 7/8) appaga prima ancora delle sue arcane consonanze.
     All’interno di questi estremi c’è spazio per differenti combinazioni strumentali: l’intera
  orchestra da camera si esprime con gesto strumentale ponderato nei Two Ornaments,
  weberniani nella forma e accattivanti negli impasti timbrici, per poi lasciare spazio al
  suono ancora più intimo dei soli clarinetto, viola e piano di Rosenleben II, dove le
  atmosfere senza tempo – benché calcolate in partitura nelle minime figure ritmiche –
  si fanno ancora più rarefatte, a tratti quasi silenziose, in una sorta di tempus tacendi.
  Atmosfere che vengono rovesciate nell’incisività dei gesti di presentazione di La Pointe à
  la Droite du Coeur: qui è lo strumento solo, il pianoforte, che detiene la maggiore forza
  assertiva, trascendendo il suo portato storico.
     Le timbriche tradizionali mutano grazie all’uso di strumenti come shakuhachi, koto
  e biwa, con i quali Forlivesi ha un rapporto privilegiato in quanto espressione di un
  amatissimo Giappone, sempre vivo e presente nella sua esperienza compositiva. Il
  rapporto con una cultura tradizionale tanto remota da quella classica europea va per
  Forlivesi ben oltre la pura ispirazione letteraria, già comunque presente in queste opere,
  arricchendosi di artifici tecnici ed espressivi.
     Il cambio di fronte non è solo geografico, verso Oriente, ma è anche temporale:
  la contemporaneità dell’autore non manca di scavare a piene mani nel passato,
  reinterpretandolo in tre arrangiamenti (Ave Maris Stella, Stella Splendens, The
                                               1

970601_Booklet.indd 1                                                              16/01/2019 16:08
Unanswered Question). Queste riletture, assieme alle forme scelte per i brani vocali
  o alle stesse citazioni contenute in Elements (La Creazione di Haydn, le Variazioni
  Goldberg di Bach) danno la misura dell’attenzione che Forlivesi nutre verso il repertorio
  dei secoli precedenti, di cui è profondo conoscitore.
     La poliedricità compositiva e la vivezza d’ingegno che in questa raccolta sono così
  evidenti altro non sono che il riflesso dell’attitudine all’esistenza del compositore, curioso
  e ricercatore per vocazione, viaggiatore instancabile e cosmopolita (basti guardare alle
  sei differenti lingue in cui sono intitolati i brani musicali).
     Come ogni giardino segreto che si rispetti, protetto dalle alte mura dell’eleganza
  compositiva, questo CD offre uno spazio di rigenerazione e riflessione su cosa possa
  essere ancora musica contemporanea; uno spazio altro e separato rispetto a manierismi
  di qualunque sorta, e quindi, in qualche modo, ancora più prezioso e significativo.

                                                                               Cristina Scuderi

  To journey into these works is like taking a stroll in an imaginary, flourishing middle-age
  garden where a multitude of contained aromas blend together to surprise and prepare
  the beholder to refine his senses. Just as the host of unique species within create marvel,
  so one is struck by the eclecticism that is at the core of this collection, starting from the
  different textures of which the works are made.
     Exploring the CD we meet the four sections composing this hortus conclusus
  (“enclosed garden”). Similarly, the four classical elements – Air, Earth, Fire and Water
  – form Elements: from a rich three-dimensional electronic sound, featuring a skillful
  use of dynamic ranges, to the transparent atmospheres trespassing Through the Looking-
  Glass. On the other side we can enjoy in Spem in Alium the essentiality of two solo
  voices, and the crystalline seductive counterpoint of Audivi Vocem; here the pace, wisely
  constructed over a 7/8, gives a sense of serenity, slowly making haste even beyond its
  arcane harmonies.
                                                2

970601_Booklet.indd 2                                                               16/01/2019 16:08
Even more instrumental combinations unfold in this collection of works: the Two
  Ornaments for chamber orchestra, Webernian to some extent, show substantive gestures
  mixed with ingenious timbrical solutions. Rosenleben II with its tempus tacendi: a time
  for silence, where the trio of clarinet, alto and piano creates suspended moments senza
  tempo — and yet meticulously calculated and notated in the score — bringing intimacy
  and expressionism to coexist. La Pointe à la Droite du Coeur for piano overthrows
  mystic atmospheres by imposing powerful, incisive gestures, transcending historical
  expectations.
     The notion of the traditional instrumental sound undergoes a radical change in
  Forlivesi’s music thanks to instruments like shakuhachi, koto and biwa; instrumental
  sounds he came to know in his musical research in Japan that stay alive and present
  in his works as composer. This relationship with another classic traditional culture, one
  so remote from the European, infuses Forlivesi’s works in ways beyond pure literary
  inspiration, however aware and conscious of it he may be, and they become rich with
  technical and expressive devices.
     The change of perspective is not only geographic, towards the East, but also temporal:
  the epoch of the author does not discourage Forlivesi from delving into the past to
  reinterpret three works (Ave Maris Stella, Stella Splendens, The Unanswered Question).
  These arrangements, the forms of the vocal pieces and the quotations contained in
  Elements (The Creation by Haydn, the Goldberg Variations by Bach), give measure of the
  knowledge and awareness that Forlivesi possesses towards music of the past.
     Vivid, multi-faceted thoughts lie underneath this music and reflect Forlivesi’s attitude
  towards life: deeply curious, inspired to research, tireless traveller and cosmopolitan soul
  (just note the six different languages in which the compositions are titled).
     Like a secret garden, protected by the steep walls of composite elegance, this CD offers
  a space for regeneration and reflection on the essence of contemporary music at present:
  a space apart and beyond any kind of mannerism, and thus even more significant and
  precious.

                                                                              Cristina Scuderi

                                               3

970601_Booklet.indd 3                                                             16/01/2019 16:08
Complete tracklist and performers

  Electronic Works
  1. Elements				[acousmatic]		7:53
  Recorded and computer processed sounds. Computer assistant: Nicola Cogliolo

  2. Through the Looking-Glass			                       [8-channel stereo mixdown]        3:42
  Recorded and computer processed sounds

  Compositions for Japanese Traditional Instruments

  3. Ugetsu					[shakuhachi and guitar]                                                   5:18
  Yosuke Irie, shakuhachi · Norio Sato, guitar

  En la Soledat i el Silenci			              [koto and guitar]
  4. I. Sospeso misterioso						2:13
  5. II. Turbinoso interiore						1:33
  6. III. Risonanza mistica						3:51
  Ayako Shigenari, koto · Norio Sato, guitar

  7. Chinmoku no Tsuki / Silenziosa Luna		              [voice and two biwas]		           4:20
  – Extracted from Nuove Musiche per Biwa (IV. Silenziosa Luna)
  Kumiko Shuto, voice and biwa · Yukio Tanaka, biwa

  Chamber Music
  Two Ornaments				[chamber orchestra]
  8. I. Adagio misurato 						1:06
  9. II. Grave agitato. Calmo melodico					1:32
  Kyoto Chamber Orchestra «Le Jardin du Temps et d’Espace» · Carlo Forlivesi, conductor

                                                4

970601_Booklet.indd 4                                                                16/01/2019 16:08
10. Rosenleben I (Module B)			[clarinet, cello, piano]		3:44
  Samuel Dunscombe, clarinet · Judith Hamann, cello · James Rushford, piano

  11. Rosenleben II				[clarinet, viola, piano]		5:19
  Ingolfur Vilhjalmsson, clarinet · Lolla Petrovitsch, viola · Lluisa Espigolé, piano
  International Ensemble Modern Academy - IEMA · Nacho de Paz, conductor

  12. La Pointe à La Droite du Cœur		[piano]			4:37
  Satoshi Inagaki, piano

  Vocal Music
  13. Spem in Alium				[two sopranos]		2:32
  Saira Frank, soprano I - soprano II

  14. Petite Prière				[soprano, trumpet, organ]                                             5:29
  Eva Macaggi, soprano · Luigi Zardi, trumpet · Bettina Leitner, organ

  15. Audivi Vocem				[three sopranos]		1:46
  Saira Frank, soprano I - soprano II - soprano III

  Arrangements
  16. Ave Maris Stella (after Codex Faenza)   [soprano, trumpet, trombone, organ]          3:35
  Saira Frank, soprano · Miloro Vagnini, trumpet · Joshua Whitman, trombone · Carlo Forlivesi,
  organ

  17. Stella Splendens (after Llivre Vermell) [soprano, trumpet, trombone, organ]          4:56
  Saira Frank, soprano · Miloro Vagnini, trumpet · Joshua Whitman, trombone · Carlo Forlivesi,
  organ

  18. The Unanswered Question (after Charles Yves)           [trumpet and two organs]        6:39
  Luigi Zardi, trumpet · Bettina Leitner, organ I · Carlo Forlivesi, organ II

                                                  5

970601_Booklet.indd 5                                                                   16/01/2019 16:08
Testi / Texts

  7. CHINMOKU NO TSUKI / SILENZIOSA LUNA            沈黙の月

  …                                                 …
  Che fa l’aria infinita, e quel profondo           無限の空間、あの深い
  Infinito seren? che vuol dir questa               限りない天は何だ? この果てない孤独は
  Solitudine immensa? ed io che sono?               何を意味しているのか? そして わたしは何者か?

  Poi di tanto adoprar, di tanti moti               あくせくと 激しく運行する
  D’ogni celeste, ogni terrena cosa,                天のすべて、地のすべてのものは
  Girando senza posa,                               常に出発点にもどるために
  Per tornar sempre là donde son mosse;             休みなく回転する;
  Uso alcuno, alcun frutto                          これらの目的と結果は
  Indovinar non so. Ma tu per certo,                わたしには 全くわからない。しかし おまえはたしかに、
  Giovinetta immortal, conosci il tutto.            すべてを知っている、不死のおとめよ。

  Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,        空の月よ どうした?
  Silenziosa luna?                                  沈黙の月よ わたしに語れ どうしたのか?
  …                                                 …

  Da Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, ジャコモ・レオパルディ
  Giacomo Leopardi, 1830.                            ⎡アジアのさまよえる羊飼いの夜の歌⎦より (1830)

                                                    6

970601_Booklet.indd 6                                                    16/01/2019 16:08
7. SILENT MOON

  …
  Why this infinite air, and this deep
  Tranquil infinity? what means this
  Vast solitude? and I, what am I?

  And so much activity, so much motion
  In every celestial, every earthly thing,
  Ceaselessly turning,
  Always back to the starting place;
  Any point, any purpose
  Is beyond me. But you for sure,
  Deathless maiden, know everything.

  What do you do, moon, in the sky? tell me, what do you do,
  Silent moon?
  …

  From “Night song of a wandering shepherd of Asia”
  Giacomo Leopardi, 1830.

                                                      7

970601_Booklet.indd 7                                          16/01/2019 16:08
13. SPEM IN ALIUM numquam habui             13. I have never put my hope in any other
  praeter in te                               but in you
  Deus Israel                                 God of Israel
  qui irasceris                               Who will be angry
  et propitius eris                           And yet become again gracious
  et omnia peccata hominum in                 And who forgives all the sins of
  tribulatione dimittis.                      suffering man.
  Domine Deus                                 Lord God
  Creator coeli et terra                      Creator of Heaven and Earth
  respice humilitatem nostram.                Look upon our lowliness.

  14. … anche se Dio mi uccidesse             14. … even if God would kill me,
  io spererei ancora in Lui…                  I would still trust in Him...

  15. AUDIVI VOCEM de coelo venientem:        15. I heard a voice from heaven:
  Venite omnes virgines sapientissimae,       Come all you wise virgins,
  oleum recondite in vasis vestris            Fill your jars with oil
  dum sponsus advenerit.                      For the arrival of the bridegroom.
  Media nocte clamor factus est.              At midnight there was a cry made:
  Ecce sponsus venit.                         Behold, the bridegroom comes.

                                          8

970601_Booklet.indd 8                                                              16/01/2019 16:08
Dedicated autograph by Ivonne Loriod Messiaen written on the reverse
               of the first manuscript of La Pointe à la Droite du Coeur (1996):

                        Pour Carlo Forlivesi qui a beaucoup de talent!
                              Avec mes voeux pour son avenir!
                                      Bien amicalement
                                 Villeneuve, 24 Juillet 1996
                                  Yvonne Loriod Messiaen

                                              9

970601_Booklet.indd 9                                                         16/01/2019 16:08
Carlo Forlivesi
      DDD
  TC 970601                              (1971)
     ℗ 2019
   Made in Italy                   Compositions
        Carlo Forlivesi conducting the rehearsal of his dance-music composition KAYA
                    at the Akiyoshidai International Art Village, Japan (2001)

970601_Booklet.indd 10                                                         16/01/2019 16:08
Puoi anche leggere