BACKUP di Ham Radio Deluxe - Soluzioni e implementazioni possibili - Qualche cenno e suggerimento

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BACKUP di Ham Radio Deluxe - Soluzioni e implementazioni possibili - Qualche cenno e suggerimento
BACKUP di Ham Radio Deluxe

Soluzioni e implementazioni possibili

  Qualche cenno e suggerimento

                               By Rick iw1awh
                           Ver. 1.0 – Dic 2010
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Per chi lavora con i computer, sa che la legge di Murphy è sempre in agguato,
quando meno ce l’aspettiamo è il momento in cui succede qualche cosa di
imprevisto. Oggi non è nemmeno da escludere che quanto può magari
accadere al nostro amato PC sia qualche cosa che lo renda totalmente
inutilizzabile.

Quello è il momento in cui, da radioamatori e utilizzatori di Ham Radio Deluxe,
ci sentiamo scorrere sul viso una goccia di sudore freddo … Accidenti…, avremo
salvato il nostro Logbook ? Quando è stata l’ultima volta ? Cosa abbiamo fatto
dopo il salvataggio dei dati del logbook ???

Se questo magari capita durante un contest … ecco che potremmo veder
sbiancare qualche collega …

In ogni caso è sempre bene preparasi a un evento di questo tipo. Se non
succederà mai, meglio. Se però dovesse succedere è meglio aver previsto la
cosa ed essere preparati. Per altro, oltre alla sfortuna pazzesca di un evento
imprevisto, c’è anche l’errore umano che và tenuto in considerazione. Mi è
capitato di raccogliere l’esperienza di diversi amici che inavvertitamente
avevano cancellato il logbook o, peggio ancora, fatto delle modifiche su tutti
record senza accorgersi del danno se non a distanza di giorni, quando oramai
erano stati aggiunti altri dati e fatte altre modifiche.

Insomma, oltre che per le raccomandazioni della legislazione dove ci viene
indicato che il logbook và stampato e firmato e conservato in stazione, è bene
se usiamo il log elettronico come copia di lavoro avere tutte le sicurezze del
caso.

Per chi usa Ham radio Deluxe non so se avrà forse avuto modo di vedere le
opzioni di backup che ci sono previste per il logbook. Sono fatte molto bene e
utilissime allo scopo.

Per i miei scopi personali ho pensato di scrivere un piccolo programmino (beta)
che si chiama HRD_BRU per salvare anche i dati di configurazione di HRD (cosa
attualmente presente su hrd ma non completa e nemmeno semplice).

Mi sono poi causalmente imbattuto in un altro programma che oramai uso da
diverso tempo e con il quale oggi posso dire di essere pienamente soddisfatto.
Premetto che non ho nessun legame con il produttore di questo programma
(che è gratuito ma che ha anche una suo utilizzo per ambiti commerciali) e
sono certo che di questi programmi e servizi gratuiti oggi ve ne siano svariati
ma io mi sono trovato bene con questo e quindi racconterò una soluzione a
quanto sopra con l’uso di questo programma ma nulla vieta che ognuno cerchi
poi la propria declinazione in ambiti di altri programmi.
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Premetto anche che queste mini guida è dedicata a una audience di NON
esperti, coloro che magari sono alle prime armi o che hanno meno
dimestichezza con la lingua inglese (l’intento è di aiutare tutti ad avvicinarsi a
HRD e farlo in maniera da non restare scottati).

Quello che è importante è mentalizzare un concetto che per alcuni potrà
risultare nuovo e che è quello dei servizi disponibili sul internet, distribuiti
magari su più server che non necessariamente dobbiamo sapere dove sono o
in che numero siano, se vogliamo il concetto di “Cloud” o nuvola della rete.

Se ad esempio oggi cerchiamo un disco da collegare al nostro computer
abbiamo diverse opzioni. Quello interno che sarà un parallel ata o edie o forse
un serial ata, etc, quello esterno come può essere un disco usb o firewire, una
chiavetta di memory stick, un cdrom, etc.

Tutti questi dischi sono fisicamente in un luogo preciso, possiamo perderli, se
si guastano i dati sono difficilmente recuperabili. Si possiamo fare più copie,
anzi dobbiamo per forza fare così per essere sicuri.

Sarebbe invece bello se avessimo una specie di disco … un sistema che i nostri
programmi non sappiano nemmeno che esiste e che in totale tra speranza
salvino i dati dove chiediamo di salvare ma che in realtà questi quando
abbiamo a disposizione una connessione internet, vengano trasferiti senza
disturbare la nostra attività e senza occupare troppo la nostra linea su un
sistema esterno che sia ridondante, sicuro, accessibile da tutte le parti del
mondo magari anche contemporaneamente… insomma qualche cosa che sotto
sotto lavori per farci dormire tranquilli.

Vediamo come potrebbe essere una possibile soluzione …
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Sul nostro PC avremo già scaricato e installato HRD.

(al momento, l’ultima release disponibile è HRD 5 beta 2777 che è scaricabile
dal link : http://forums.ham-radio.ch/showthread.php?t=17471 )

A questo punto scarichiamo questa applicazione
“cloud” gratuita che si chiama Dropbox. L’indirizzo
della home page del sito del programma in questione
è:
http://www.Dropbox.com/

                        Selezioniamo Download

                                                       Salviamo il file del setup,
                                                       ad esempio nella cartella
                                                       documenti.
                                                       Al termine del download,
                                                       andiamo a aprire la
                                                       cartella dove abbiamo
                                                       scaricato il file e facciamo
                                                       doppio click sulla sua
                                                       icona per eseguirlo.

Si aprirà una finestra. Selezioniamo Install.

                                 Nella schermata successiva, se è la prima
                                 volta che usiamo Dropbox, selezioniamo
                                 l’opzione “I’don’t have a Dropbox account” (le
                                 volte successive se dovremo installare
                                 nuovamente Dropbox o metterlo su altri
                                 computer utilizzeremo l’opzione “I already
                                 have a Dropbox account”).
                                 Poi clicchiamo su Next e seguiamo le
                                 istruzioni.
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Durante la configurazione ci verrà chiesto
                                   quale versione di Dropbox vogliamo usare.
                                   La versione gratuita ci mette a disposizione
                                   fino a ben 2 Gigabyte di spazio di memoria
                                   gratuitamente. Esistono però anche altre due
                                   opzioni per chi avesse necessità maggiori con
                                   tagli d 50 GB e da 100 GB (a pagamento con
                                   una sottoscrizione di abbonamento mensile).

                                   Considerando che un logbook da 30.000 QSO
                                   occupa una volta zippato circa 500 KB, con
                                   l’opzione d 2 GB, nel nostro archivio potremo
                                   mettere circa 4000 sessioni di backup del
nostro log.
Usando tutti i giorni Radio e HRD,
considerando due salvataggi al giorno (uno in
apertura e uno in chiusura del programma) e
contando di usare il programma due volte al
giorno (tipo una volta al mattino e una alla
sera) potremmo ipotizzare 1000 sessioni e
quindi circa 5 anni. Ovviamente il conto
esatto è ben più articolato e con svariate
variabili da considerare, ma considerando che
le sessioni salvano il logbook in modalità
completa (full) e non incrementale, dopo un
anno, se tutto è andato bene e non abbiamo
avuto problemi sui nostri dati, sarà possibile
e consigliabile fare una pulizia dei dati più vecchi.

Nelle impostazioni selezioniamo poi una configurazione iniziale tipica.
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Possiamo anche vedere alcune interessanti informazioni seguendo le 5 schede
del tour iniziale.

Al termine, se abbiamo accettato le impostazioni predefinite, avremo una icona
“Dropbox” sul nostro desktop e una cartella che si chiama “Dropbox” all’interno
della nostra cartella Documenti sul nostro PC.

Notiamo un particolare : le icone hanno sull’angolo in basso a sinistra un
particolare cerchietto verde con il segno di spunta. Vedremo più avanti il
significato.

Di fatto con Dropbox abbiamo praticamente terminato.
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Ora concentriamo la nostra attenzione su HRD.

Apriamo HRD Logbook.
Clicchiamo sulla icona CONFIGURE e poi su BACKUPS
(oppure sul menù Tools -> Configure -> Backups).

Nella finestra abbiamo tutte le opzioni per i salvataggi automatici. Tutte le
opzioni sono attivabili in maniera indipendente, posso essere attivate anche
tutte contemporaneamente. Di fatto abbiamo però tre opzioni principali.

La prima, il file di backup, il file che sarà salvato nel formato di backup/restore
di HRD che è il .XML.

La seconda che ci permette di specificare due diversi percorsi (opzionali) dove
verrà salvato il file di backup .xml del momento una volta che sarà stato
compresso in formato .zip.

La terza che ci permette di specificare due diversi percorsi (opzionali) dove il
file di backup .xml del momento verrà aggiunto a un archivio che conterrà
tutte le modifiche fatte al logbook.

Ricordo che il backup sono sempre full, quindi ogni salvataggio contiene le
modifiche fatte e tutti i dati precedenti. Se ci accorgiamo di aver combinato un
qualche pasticcio da una certa data in avanti, basterà tornare a riprendere il
backup prima di quella data e avremo ancora i dati non modificati.

Ora, tornando allo scopo delle nostre prove, se selezioniamo “Compress to
folder”, automaticamente si aprirà una finestra di navigazione per decidere in
quale directory andare a salvare il nostro file. Verrà proposto come predefinito
il percorso dove risiedono già anche i dati del logbook.
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Navighiamo quindi fino a raggiungere la nostra cartella documenti. Dentro alla
cartella documenti noteremo che esiste una cartella “Dropbox”
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Clicchiamo su “Nuova Cartella” e creiamo quindi un cartella con un nome
identificativo, ad esempio HRD_log_bkup

Dopo aver creato la cartella, clicchiamo su OK per salvare la selezione e uscire
dalla finestrella.

Sinceriamoci che nella finestra di riassunto dei percorsi dei salvataggi sia stato
effettivamente memorizzato il percorso che abbiamo creato.

Il nostro interesse in questa discussione è limitato ad illustrare l’uso di HRD
Logbook con Dropbox. Le altre opzioni di HRD Logbook possono essere molto
convenientemente usate per salvare i dati anche in altri dischi collegati al
computer (ad esempio su un disco D: o su una chiavetta Usb, etc), cosa che
raccomandabile in ogni caso. Sempre meglio avere più di una possibilità
quando si tratta di dati importanti e di backup … !

Nel riquadro “Backup databases”, impostare la
frequenza con cui si vuole che venga effettuato in
automatico dal programma il backup dei dati del
logbook.
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Ad esempio potremmo selezionare di effettuare il backup all’apertura del log
(On opening) in modo che prima di iniziare a modificare i dati ci sia un backup
della situazione esistente.

Potremmo anche specificare di fare un salvataggio quando chiudiamo il
programma per essere certi che ci siano le modifiche fatte (On closing).

Possiamo anche pianificare che ad intervalli di tempo predefiniti, venga
comunque fatto il salvataggio dalla situazione dei dati, ad esempio ogni 6 ore
(usando Every e selezionando nella tendina l’opzione oraria che meglio si
adatta ai nostri scopi) oppure, se proprio vogliamo, automaticamente ogni
nuovi “x” numero di qso registrati.

Clicchiamo su OK per chiudere la schermata             di   impostazione   della
configurazione dei backup di Hrd Logbook.

Tornati nella schermata principale di Hrd Logbook, premiamo il pulsante
BACKUP per forzare HRD a fare un backup dei dati del logbook in questo
momento.

Dopo un tempo variabile a seconda delle dimensioni del log e della velocità del
pc, vedremo la barra di progresso completarsi e indicare “finished”.

Possiamo ripetere questa operazione (premere l’icona Backup) altre volte a
distanza di qualche minuto, giusto per simulare diverse sessioni di backup.
Ora, in Windows clicchiamo con il tasto destro del mouse
                    l’icona di Dropbox in basso a destra (nella System Tray) e
                    vedremo comparire la tendina di selezione.

                    Selezioniamo l’opzione “Open Dropbox Folder” e vedremo
                    comparire le cartelle dentro alla nostra “Dropbox” in
                    Documenti.

Clicchiamo  ora    la   cartella
HRD_log_bkup    (o    comunque
quella che abbiamo creato da
HRD Log).

Troveremo dentro i file che HRD
Log ha salvato (in formato
compresso zip) con il nome del
file uguale al nome che avremo
del nostro logbook (ad esempio
My Logbook) e poi con la data e ora del momento del backup (nomelogbook
backup aaaa-mm-gg hhmm .zip).

                                   Se    salveremo   logbook  di   grosse
                                   dimensioni , potremmo notare che a un
                                   certo punto l’icona della cartella del
                                   salvataggio del log di HRD all’interno
della cartella di Dropbox, avrà in basso a sinistra un cerchietto azzurro
(anziché verde).

                  Questo simbolo sta a indicare che in quel momento è in
                  corso una operazione di sincronizzazione della nostra
                  cartella con il server su Internet di Dropbox (tipicamente
                  dopo qualche decina di secondi diventerà verde
                  automaticamente).

                  Già, perché i nostri dati in questa cartella saranno
                  automaticamente sincronizzati con la nostra cartella
                  personale privata da 2 GB sul server di Dropbox.
Per provare a visualizzare i dati sul server di Dropbox in
                      modalità “internet” (anzichè vederli come cartelle sul
                      nostro pc), possiamo semplicemente cliccare con il tasto
                      destro sempre sulla iconcina di Dropbox in basso a destra
                      e selezionare questa volta “Launch Dropbox Website”.

                      Si aprirà una pagina
                      del     nostro   browser
                      all’indirizzo di

www.Dropbox.com/home

Vedremo    nella   pagina     internet    una
rappresentazione delle nostre directory

                           Clicchiamo quindi su HRD_log_bkup (o sul nome
                           che abbiamo comunque dato alla cartella).

Ed ecco che vedremo i nostri vari salvataggi fatti
Questa pagina, accessibile comunque da www.Dropbox.com, possiamo aprirla
da qualsiasi computer (anche se non abbiamo installato Dropbox, basta sia
connesso a internet) a patto ovviamente di essersi collegati al sito con il nostro
username e la nostra password (quella che abbiamo specificato quando
abbiamo installato Dropbox).

Ad esempio, per prova su un altro computer selezioniamo uno de file del
nostro backup. Poi dal menu di destra selezioniamo “Download file”

Comparirà la maschera che ci chiederà di salvare il file.

Basterà cliccare su Salva per scaricare su questo altro computer il logbook
oggetto del backup (poi occorrerà scompattarlo con un de zipper).
Ora, riepilogando, cosa abbiamo ottenuto ?

Abbiamo creato il nostro account su Dropbox.

Il server di Dropbox ci ha messo a disposizione gratuitamente uno spazio
riservato al nostro account da 2 Gb che si sincronizza automaticamente con la
cartella che ha creato sul nostro pc che è chiamata Dropbox e che è nella
cartella Documenti.

Poi con HRD siamo andati nel logbook. Abbiamo impostato un percorso di un
backup compresso dei dati del nostro log in una cartella che abbiamo creato
all’interno della cartella Dropbox.

Abbiamo impostato una frequenza di backup automatici e poi abbiamo fatto
per prova una serie di backup manuali da hrd.

Abbiamo visto che senza fare nulla, il sistema di Dropbox ha preso i file che
HRD ha messo nella Dropbox e li ha portati sul server internet di Dropbox.

In questo modo abbiamo ottenuto un sistema esterno dove automaticamente
avremo i nostri dati salvati e che, anche in caso di totale crash del nostro
computer dove lavoriamo con HRD, potremo recuperare sempre, in qualsiasi
momento e da qualsiasi computer.

Prendendo un po’ di pratica scopriremo che è molto comodo come sistema e
che potremo aver installato su altri computer il programma di Dropbox e fare
in modo che tutti possano accedere e si sincronizzino con questo spazio disco
virtuale su internet.

Vediamo ora come possiamo fare un ulteriore passo avanti per metterci
eventualmente al sicuro contro disastri informatici totali.

Abbiamo salvato i dati del nostro log, importantissimi, ma magari su HRD
abbiamo speso del tempo per ottimizzare le nostre macro, creare automazioni,
impostare configurazioni, visualizzazioni e quant’altro. Tutte cose magari
conquistate con l’esperienza maturata nel tempo.

Tutta una serie di cose che sicuramente possiamo ricreare da zero nel caso
dovessimo reinstallare da capo ma che sarebbe una bella rottura di scatole e
una perdita di tempo oltre alla probabilità di aver nel tempo dimenticato dove
era quel dato setting che ci consentiva quella particolare funzione… Se anche
abbiamo copiato HRD e le sue directory sul disco del pc, se tutto il pc scoppia
non abbiamo modo di recuperarle. Anche in questo caso un posto esterno è
un’ancora di salvezza.
Allo scopo possiamo ancora usare Dropbox e questa volta insieme alla piccola
utility chiamata AWH HRD_BRU.

Scarichiamo AWH HRD_BRU dal sito pubblico FTP di HRD :
ftp://ftp.ham-radio.ch/common/iw1awh/Setup_HRD_BRU_0001.zip

Installiamolo. Lanciamolo.

Clicchiamo su BACKUP

Comparirà la maschera di navigazione
nelle cartelle. Navighiamo e selezioniamo
il percorso all’interno della nostra cartella
Documenti, poi la cartella Dropbox.

All’interno della cartella “Dropbox”,
creiamo una nuova cartella che ad
esempio chiameremo HRD_backup. Una
volta creata, selezioniamola e poi
clicchiamo su APRI.

Immediatamente HRD_BRU inizierà a salvare tutti i dati di configurazione del
nostro HRD, Logbook, Dx Cluster, Rotator, Sat Tack, Dm 780 etc etc.,
compresi i registri di windows.
Lo stato di avanzamento verrà indicato dalle barra di progresso.

Nota : se il database del nostro Logbook è selezionato con il sistema di default,
ovvero quello access, e se il nome è rimasto quello pre impostato ovvero My
Logbook ed è nel percorso predefinito, noteremo che anche i dati del database
vengono comunque copiati anche da questa utility (oltre che dal backup
programmato all’interno di HRD).

                   Al termine delle operazioni, andiamo a aprire la nostra
                   cartella Documenti, poi apriamo la nostra cartella Dropbox e
                   vediamo al suo interno

                   Potrebbe essere che per qualche secondo la cartella
                   HRD_backup sia ancora con l’iconcina con il cerchietto
                   azzurro (in sincronizzazione).

Notiamo che oltre alla cartella HRD_backup abbiamo anche la cartella che
abbiamo creato precedentemente e che nell’esempio avevamo chiamato
HRD_log_bkup.
Ora, se clicchiamo e entriamo nella cartella
                           HRD_backup troveremo uno (o più se abbiamo
                           cliccato diverse volte su backup) file creati da
                           HRD_BRU.

Sono file compressi in formato ZIP. Se clicchiamo e apriamo uno di questi
archivi, possiamo navigare al suo interno.

Possiamo ad esempi aprire i dati HRD
Logbook. Noteremo molti file di
configurazione. Tra questi ad esempio
possiamo notare che abbiamo il file
access (.mdb) del database in uso nel
sistema (HRD My Logbook.mdb).
Oltre a questo abbiamo anche un file
compresso       che     si     chiama
Logbookbackups.zip
Se apriamo anche questo file,
                                              noteremo che al suo interno
                                              questo conterrà i dati che HRD
                                              Logbook      ha   salvato    in
                                              automatico sulla sua directory
                                              predefinita.

                                              In pratica anche in questo
                                              backup abbiamo un copia del
                                              logbook oltre a tutti i file di
                                              configurazione.

Il restore dei dati delle impostazioni di HRD in caso di migrazione o di crash è
già descritto in altra documentazione e quindi non sto a riportarlo anche su
questa. La cosa importante è che i dati del backup fatto da HRD_BRU siano
comunque al sicuro, quindi Dropbox si presta come una ulteriore buona
alternativa.

Ricapitolando, quale potrebbe essere quindi una buona strategia di backup del
nostro sistema HRD ?

Potremmo impostare il backup del logbook di HRD sul disco locale senza
comprimere, questo per consentirci di tornare subito a ricaricare il log se ci
accorgiamo di aver commesso eventuali errori operativi.

Potremmo impostare HRD Log per creare una copia in un archivio su un altro
disco collegato al computer.

Potremmo impostare di copiare i logbook compressi sulla cartella Dropbox in
modo che automaticamente una copia ne risieda anche su un server esterno
da cui eventualmente ripristinare in caso di crash.

Potremmo impostare per fare upload in automatico di ogni nuovo qso al
sistema HRDLOG.NET.

Potremmo impostare di fare l’upload in automatico di ogni qso messo a log al
sistema EQSL.

Potremmo poi impostare un evento settimanale (o manuale) in cui prendiamo
anche tutta la configurazione di HRD e sui moduli e la salviamo su Dropbox in
modo da avere la copia delle impostazioni al di fuori del nostro pc in uso.
Una nota relativa al database del logbook.

Nel caso sin qui trattato abbiamo visto la condizione predefinita che è anche
quella più semplice. La base dei dati è un file in formato access che contiene il
nostro logbook. Questa ha un nome di default, un percorso dove viene
memorizzato di default. Se effettuiamo una installazione da zero su un nuovo
computer di HRD 5, queste impostazioni vengono settate automaticamente
all’interno di windows.

HRD infatti per essere molto flessibile e personalizzabile nell’uso di diversi
motori di base dei dati, non dialoga direttamente con i database ma si
appoggia a un componente intermedio che è presente su tutte le versioni di
windows che funziona come fosse un “traduttore” che permette di far dialogare
programmi e database diversi tra di loro.

Questa componente standard di Windows è ODBC ovvero l’ “Open Data Base
Connectivity”.

La gestione e le impostazioni dei database definiti nel sistema windows è
gestibile tramite quello che si chiama ODBC Manager. In HRD logbook c’è
infatti un link che richiama proprio questo programma standard di windows.

Se abbiamo usato un database diverso da quello predefinito, avremo creato
delle nuove definizioni nell’ODBC Manager e se abbiamo usato dei motori
diversi da quello “access” come potrebbero essere i database sever MySql o
SqlExpress, questi avranno caricato nel sistema dei “plugin” e delle ulteriori
impostazioni a livello sistemistico del computer.

Ovviamente essendo molto vasto il panorama e le possibili configurazioni tra
questi elementi, non è possibile semplicemente avere un modo in questi casi di
salvare tutta la configurazione del nostro logbook.

Per questa ragione a mio avviso è SEMPRE consigliabile per qualsiasi
configurazione vi sia di logbook (con qualsiasi database server, con qualsiasi
nome file, etc etc) avere SEMPRE i backup del log in formato nativo HRD 5
ovvero in XML (tramite la gestione del suo Backup).

In questo modo HRD qualsiasi sia stata una sua precedente configurazione
sarà sempre in grado di importare i dati su un nuovo logbook ANCHE se la
configurazione del nuovo sistema usasse sistemi diversi di database o logbook.

Il salvataggio XML è da preferire al tradizionale export in formato      ADIF in
quanto i campi che vengono salvato nel file XML sono tutti i campi del   logbook
nessuno escluso e se un domani HRD dovesse espandere la sua base         dati per
contenere nuove informazioni, tramite questo formato sarebbe              sempre
compatibile e caricabile il logbook.
Credo per altro che chi si vuole spingere nel gestire HRD con database server
evoluti è perché ha esigenze particolari e quasi sicuramente avrà avuto modo
di sviluppare una conoscenza informatica più approfondita che gli consentirà di
programmare i backup dei database server o del pc anche senza ricorrere a
semplici soluzioni come quelle analizzate fino a ora che sono l’ideale per gli
utenti meno esperti.

Quindi ricordiamoci sempre di trattare il backup dei dati del logbook in primo
luogo dall’interno di HRD usando la funzione BACKUP (dove memorizziamo il
backup invece và benissimo sia un posto qualsiasi sicuro esterno al pc in uso).

Bene, se abbiamo seguito i passi di cui sopra, ovvero quello di programmare
HRD Logbook per fare i backup, di salvarli su Dropbox in modo che sia esterni
al pc e sempre disponibili su internet, se abbiamo fatto una volta alla
settimana il backup dei setting della suite di HRD sempre su un sistema
esterno, direi che siamo in una botte di ferro e non dovrebbe più esserci nulla
che ci faccia preoccupare.

Per concludere, ricordo che Ham Radio Deluxe è un programma totalmente
gratuito per i radioamatori grazie alla generosità del suo sviluppatore, Simon
HB9DRV, che lo mette a disposizione di tutta la nostra comunità.

Mi permetto di riportare quanto detto da Simon:

Nel 2009 e nel 2010 sono finanziato esclusivamente dalle (vostre) donazioni.
Voi utenti mi avete chiesto svariate volte come fosse possibile contribuire alle
spese di mantenimento di questo sito (sino a 1500 GB di download al mese) e
nello sviluppo sia software che hardware.

Costi fissi sino a 10.000 euro all'anno

Il mio obbiettivo è quello di far rimanere gratis il programma Ham Radio
Deluxe ed ho deciso di contare sul vostro sostegno volontario. Questa è la
vostra opportunità per sostenermi nell'obbiettivo di fornire un software di
qualità alla comunità radioamatoriale e per far si che la larghezza di banda del
server sia sufficiente.

Nota bene, il contributo è puramente volontario e Ham Radio Deluxe sarà
gratuito sia se contribuirai sia se deciderai di non farlo.
Se usiamo HRD (o uno dei programmi della suite), se ci piace e se riteniamo di
voler contribuire ai costi di gestione, lo possiamo fare con una donazione
volontaria, in base alle possibilità di ognuno di noi, senza nessun obbligo.

Farlo è semplice. Basta avere una carta di credito di quelle accettate da PayPal
(sono molte, anche di quelle revolving o ricaricabili) e accedere alla pagina (in
italiano) :

http://www.ham-radio-
deluxe.com/Support/Donations/Italiano/tabid/135/Default.aspx

Come riconoscimento del nostro appoggio, una speciale               icona   verrà
visualizzata sotto i nostri post nel forum di Ham Radio Deluxe.

Sottolineo che HRD non esiste in nessuna versione a pagamento, è freeware ,
gratuito, la donazione è un gesto del tutto volontario che è a sola e totale
discrezione di chi decide di volerla fare.

Maggiori informazioni su questo e altri argomenti discussi :
Sito web di HRD :
http://www.ham-radio-deluxe.com/

Forum internazione di supporto HRD :
http://forums.ham-radio.ch/index.php

Forum Sez, Italiana di supporto HRD :
http://forums.ham-radio.ch/forumdisplay.php?f=35

Saluti !
Rick iw1awh
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