Attività rientranti nelle competenze professionali e attività negli ambienti lavorativi in ambiti ristretti
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30/04/2020 CORSO DI FORMAZIONE SU PREVENZIONE E PROTEZIONE DAL CONTAGIO DA COVID-19 NELLA FASE DI RIPRESA DELLE ATTIVITA’ PROFESSIONALI Attività rientranti nelle competenze professionali e attività negli ambienti lavorativi in ambiti ristretti Maurizio ARBEZZANO Tecnico della Prevenzione Ambiente e Luoghi di Lavoro S.C.Pre.S.A.L. – VENARIA REALE (TO) marbezzano@aslto3.piemonte.it – 011/4991392 1 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020 #IoRestoaCasa Entra in vigore il 4 maggio Sostituisce integralmente il D.P.C.M. 10 aprile 2020 ed è efficace sino al 17 maggio 2020 ad eccezione di quanto previsto dall’art. 2, c. 7, 9 ed 11 che si applicano, dal 27 aprile 2020, cumulativamente alle disposizioni del predetto D.P.C.M. 10 aprile 2020. Nel comma 9 è precisato che: “Le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020”. 2 1
30/04/2020 CHI CONTROLLA? Art.13 DLgs 81/08 F.POLIZIA A.S.L. ? VV.d.F. PREFETTO Circ. 15350 del 14/04/2020 Isp.N.L. (DPCM 10/04/20) N.C.T.L. 3 CHI APRE, RISPETTA I PROTOCOLLI allegato 6 - Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro - 24/04/2020 allegato 7 - Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri - 24/04/2020 allegato 8 - Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffuzione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica – 20/03/2020 “La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”. 4 2
30/04/2020 UTILIZZO DELLE MASCHERINE CHIUNQUE DEVE UTILIZZARE LE MASCHERINE NEI LUOGHI CHIUSI APERTI AL PUBBLICO e comunque QUANDO NON SIA POSSIBILE GARANTIRE IN MODO CONTINUATO la DISTANZA SOCIALE di 1 METRO MASCHERINE di COMUNITÀ DL 18 del 17 marzo 2020 Art. 16 c.2 #CuraItalia MONUOSO o LAVABILI AUTO-PRODOTTE BARRIERA IDONEA ? dal MENTO a sopra il NASO “si aggiunge alle altre misure PRIORITARIE di protezione come il: DISTANZIAMENTO FISICO e IGIENE ACCURATA e COSTANTE delle MANI ”. 5 LE MASCHERINE dei LAVORATORI subordinati, equiparati, autonomi e altri sogg. art.21 (artigiani, piccoli commercianti…) DL 18 del 17 marzo 2020 Artt. 15 e 16 c.1 #Cura Italia Facciali FILTRANTI P2 o P3 UNI EN 149:2009 IDONEE a proteggere CHI le INDOSSA Con Valvola/e di espirazione Senza Valvola/e di espirazione NON idonea a proteggere Terzi IDONEA a proteggere Terzi 6 3
30/04/2020 Marcatura CE La marcatura CE è soggetta ai principi generali di cui all'articolo 30 del regolamento (CE) n. 765/2008 7 APPARECCHI di TIPO FILTRANTE A secondo delle destinazioni d’uso ( Particellari o Aerosol: Polveri, Fumi, Nebbie Aeriformi: Gas e Vapori ) i filtri sono distintinti da lettere (che per Particellari o Aerosol è) + S contro aerosol solidi + L contro aerosol liquidi + SL contro aerosol solidi e liquidi + R riutilizzabile + NR monouso + C è stata effettuata la prova di intasamento con polvere di Carbone +D prova con polvere di Dolomite 8 4
30/04/2020 EFFICIENZA dei RESPIRATORI … diminuisce con l’invecchiamento LA SCADENZA è indicata sulla confezione Le prestazioni fornite dalla maschera sono garantite solo se l’ APPARATO di PROTEZIONE delle VIE RESPIRATORIE è correttamente indossato e mantenuto dall’addetto! La durata dei filtri dipende dalla concentrazione degli inquinanti e dalla capacità respiratoria dell’utilizzatore 9 Come si indossa 10 5
30/04/2020 LE MASCHERINE dei LAVORATORI subordinati, equiparati, autonomi e altri sogg. art.21 (artigiani, piccoli commercianti…) DL 18 del 17 marzo 2020 Artt. 15 e 16 c.1 #Cura Italia Mascherine CHIRURGICHE UNI EN 14683:2019 non si applica alle maschere destinate esclusivamente alla protezione individuale Se l'uso previsto è quello di proteggere, chi la indossa, da agenti infettivi (batteri, virus o funghi), l'uso è applicabile in conformità al Reg. (UE) 2016/425 sui DPI (EN 149). L’efficienza della MC dipende da: l'efficienza di filtrazione e la vestibilità ORDINANZA n.11 del 26/4/2020 Max € 0,50 cad. IDONEE a proteggere TERZI IDONEE a proteggere CHI le indossa SOLO SE TUTTI NE FANNO USO 11 Come mettere e togliere la mascherina? • prima di indossare la mascherina, lavare le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica • coprire bocca e naso con la mascherina assicurandosi che aderisca bene al volto • evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa, se la si tocca, lavarsi le mani • quando diventa umida, sostituirla con una nuova e non riutilizzarla; sono maschere mono-uso • togliere la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; • gettarla immediatamente in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani. 12 6
30/04/2020 LE MASCHERINE dei LAVORATORI subordinati, equiparati, autonomi e altri sogg. art.21 (artigiani, piccoli commercianti…) Riepilogo indicativo della Protezione fornita dai DPI-VR 13 LE MASCHERINE dei LAVORATORI subordinati, equiparati, autonomi e altri sogg. art.21 (artigiani, piccoli commercianti…) DL 18 del 17 marzo 2020 Artt. 15 e 16 c.1 Mascherine CHIRURGICHE DISPOSITIVI DI UNI EN 14683:2019 PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Facciali FILTRANTI ex art. 74 DLgs 81/08 P2 o P3 Regolamento (UE) n. 2016/425 UNI EN 149:2009 Mascherine autocertificazione all’I.S.S.: CHIRURGICHE caratteristiche tecniche DEROGA art. 15 c.2 e rispetto tutti i RES Facciali FILTRANTI autocertificazione a I.N.A.I.L.: P2 o P3 caratteristiche tecniche DEROGA art. 15 c.3 e rispetto tutti i RES 14 7
30/04/2020 LE MASCHERINE dei LAVORATORI Mascherine Facciali FILTRANTI CHIRURGICHE P2 o P3 DEROGA art. 15 c.2 DEROGA art. 15 c.3 https://www.iss.it https://www.inail.it I prodotti derogati nell’attuale stato di emergenza non saranno marcati CE. KN95 (China GB2626-2006) N95 (United States NIOSH-42CFR84) Allo Standard UE FFP2 equivalgono : P2 (Australia/New Zealand AS/NZA 1716:2012) Korea 1st class (Korea KMOEL - 2017-64) DS (Japan JMHLW-Notification 214, 2018) 15 LE MASCHERINE dei LAVORATORI subordinati, equiparati, autonomi e altri sogg. art.21 (artigiani, piccoli commercianti…) autocertificazione a I.N.A.I.L.: DEROGA art. 15 c.3 caratteristiche tecniche e rispetto tutti i RES 16 8
30/04/2020 LE MASCHERINE nei LUOGHI di LAVORO Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 Quando si POSSONO utilizzare i DPI ? Quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione o da mezzi di protezione collettiva (art. 15 e 75 DLgs 81/08) «quando il lavoro impone di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non sono possibili altre soluzioni organizzative» (smart working, turnazione, riposizionamento delle postazioni, schermi separatori…) Devono essere erogati formazione e addestramento? Per i DPI di III Cat. (facciali filtranti, schermi facciali), nelle attività con classe di rischio MEDIO ALTO, sono necessari formazione e addestramento. Per le mascherine chirurgiche… «L’azienda fornisce una informazione adeguata sulla base delle mansioni e dei contesti lavorativi, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi in particolare sul corretto utilizzo dei DPI per contribuire a prevenire ogni possibile forma di diffusione di contagio.» 17 LE MASCHERINE nei LUOGHI di LAVORO Quali DPI si DEVONO adottare ? «sulla base della VdR, a partire dalla mappatura delle diverse attività dell’azienda, si adotteranno i DPI idonei.» mascherina chirurgica: - distanza interpersonale < di un metro in attività a BASSO RISCHIO - tutti i lavoratori che condividono spazi comuni - persona sintomatica facciale filtrante P2/P3 e altri DPI (occhiali, guanti, camice): - pulizia e sanificazione locali non sanitari: - nel caso di presenza di una persona con COVID-19 - alla riapertura 18 9
30/04/2020 PROVVEDIMENTI nei LUOGHI di LAVORO sui DPI Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 La mancata attuazione del Protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. DLgs 81/08 Articolo 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 1. f) richiede l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei DPI; arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.474,21 a 6.388,23 euro Articolo 19 - Obblighi del preposto 1. a) sovrintende e vigila sulla osservanza degli obblighi di legge… arresto fino a due mesi o ammenda da 491,40 a 1.474,21 euro Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. d) utilizza in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a disposizione; arresto fino a un mese o ammenda da 245,70 a 737,10 euro 19 PULIZIA E SANIFICAZIONE D.M. 274/1997 definisce: attività di pulizia: quelle che riguardano il complesso di procedimenti ed operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza; attività di disinfezione: quelle che riguardano il complesso dei procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati ed aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni; attività di sanificazione: quelle che riguardano il complesso di procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo ed il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione ovvero l’illuminazione ed il rumore. Circolare 5443 del 22 febbraio 2020 Per la disinfezione rispetto a questo virus specifico si raccomanda che i locali/ambienti/postazioni siano: • puliti con acqua e comuni detergenti • disinfettati con disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina); • arieggiati spesso e sia effettuato un controllo/verifica degli eventuali impianti di aerazione/ventilazione e umidità; 20 10
30/04/2020 PULIZIA E SANIFICAZIONE Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 - l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni il “periodicamente” è da definire a seconda a seconda dei casi: • tipologia di ambiente di lavoro: ambiente con pubblico o meno; • mansioni dei lavoratori; • tipologia dei singoli locali: spogliatoi, servizi igienici, luoghi comuni; • tipologia di utilizzo: attrezzature comuni, superfici comuni, tastiere ascensori, maniglie, corrimani; - nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione - in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti - occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi - negli impianti di ventilazione meccanica controllata eliminare totalmente il ricircolo dell’aria e pulire regolarmente i filtri (https://www.iss.it) 21 MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 Al Personale e ai visitatori (fornitori, clienti, collaboratori…) prima dell’ingresso dare l’ INFORMAZIONE circa: l’impegno a rispettare tutte le disposizioni dell’Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda, in particolare: - mantenere la distanza di sicurezza - osservare le regole di igiene delle mani - tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene L’azienda deve mettere a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani con specifici dispenser collocati in punti facilmente individuabili 22 11
30/04/2020 MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 I lavoratori già risultati positivi all’infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” Al Personale e ai visitatori (fornitori, clienti, collaboratori…) prima dell’ingresso si potrà: - CONTROLLARE LA TEMPERATURA che non potrà essere > di 37,5°. Nel caso: 1) non registrare il dato 2) fornire l’informativa sul trattamento dei dati personali 3) definire le misure di sicurezza a protezione dei dati 4) in caso di isolamento momentaneo assicurare riservatezza e dignità Il Preposto (addetto alle emergenze, soccorso…) deve ricevere formazione e autorizzazione per la sicurezza dei dati - Richiedere una DICHIARAZIONE attestante: - la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico - l’assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, positivi al COVID-19 - di aver provveduto all’autorilevazione della temperatura risultata < a 37,5° - e di non aver sintomi influenzali Anche in questo caso fornire l’informativa sul trattamento dei dati. 23 MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 Individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti L’azienda committente è tenuta a dare, all’impresa appaltatrice, completa informativa dei contenuti del Protocollo aziendale e deve vigilare affinché i lavoratori della stessa o delle aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro aziendale, ne rispettino integralmente le disposizioni. … nell’ambito dell’art.26 DLgs 81/08 (c.2 o DUVRI) … … in caso di lavoratori dipendenti da aziende terze che operano nello stesso sito produttivo (es. manutentori, fornitori, addetti alle pulizie o vigilanza) che risultassero positivi al tampone COVID-19, l’appaltatore dovrà informare immediatamente il committente ed entrambi dovranno collaborare con l’autorità sanitaria fornendo elementi utili all’individuazione di eventuali «contatti stretti». Per il personale esterno individuare / installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera 24 12
30/04/2020 SORVEGLIANZA SANITARIA e MEDICO COMPETENTE Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 Il Medico Competente : - nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il MC collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST (art.25 c.1 DLgs 81/08) - sia coinvolto per l’identificazione dei soggetti con particolari situazioni di fragilità (anche in relazione all’età [>55] ) e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da COVID 19 (art.28 c.1 DLgs 81/08) - la sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta; vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive e le visite a richiesta… - per il reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID19, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione, effettua la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’idoneità alla mansione”. (art. 41, c. 2 lett. e-ter DLgs 81/08), e comunque indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia. 25 SORVEGLIANZA SANITARIA e MEDICO COMPETENTE CIRCOLARE del Ministero della Salute n. 14915 del 29/04/2020 Indicazioni operative relative alle attività del medico competente nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro e nella collettività: - il sistema di prevenzione nazionale ed aziendale realizzatosi nel tempo offre la naturale infrastruttura per l’adozione di un approccio integrato alla valutazione e gestione del rischio connesso all’attuale emergenza pandemica. - il ruolo di “consulente globale” del MC si amplifica nell’attuale momento di emergenza pandemica ed è opportuno che supporti il datore di lavoro nella attuazione delle misure di prevenzione e protezione del Protocollo contestualizzate alle differenti tipologie di attività produttive ed alle singole realtà aziendali anche al fine di evitare il rischio di fake news - è fondamentale il ruolo che può svolgere per il contact tracing nella precoce identificazione dei contatti in ambito lavorativo e nel loro isolamento - coinvolto per le identificazioni dei soggetti con particolari situazioni di fragilità (>55 anni di età) - nella sorveglianza sanitaria dovranno essere privilegiate: la visita preventiva (anche in fase preassuntiva), la visita su richiesta, la visita in occasione del cambio di mansione (a valutazione del MC), la visita precedente alla ripresa dopo assenza > a 60 gg o indipendentemente dalla durata 26 13
30/04/2020 PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 È costituito in azienda un COMITATO per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS. Team Covid: Medico Competente, R-ASPP, RLS, DPO In assenza, verrà istituito un Comitato Territoriale composto dagli Organismi Paritetici per la salute e la sicurezza con il coinvolgimento degli RLST. Potranno essere costituiti, a livello territoriale o settoriale, ad iniziativa dei soggetti firmatari del presente Protocollo, comitati per le finalità del Protocollo, anche con il coinvolgimento delle autorità sanitaria locali e degli altri soggetti istituzionali coinvolti nelle iniziative per il contrasto della diffusione del COVID19. Comitato Regionale di Coordinamento (CRC) (art. 7 DLgs 81/08) per realizzare una programmazione coordinata di interventi 27 GESTIONE DEI RIFIUTI I DPI utilizzati nelle attività economiche-produttive per la tutela da COVID-19 quali mascherine e guanti devono essere assimilati agli urbani ed in particolare devono essere conferiti nel rifiuto indifferenziato chiudere a scopo cautelativo in doppio sacchetto il rifiuto indifferenziato, onde evitare rotture accidentali …è opportuno quindi: prevedere nel DVR la gestione del rifiuto, fare informazione ed organizzare punti di raccolta opportunamente dedicati ed evidenziati 28 14
30/04/2020 VALUTAZIONE DEL RISCHIO COVID-19 Protocollo condiviso degli ambienti di lavoro - 24/04/2020 Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico [non per le attività sanitarie], per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. L’art. 28, comma 2, lett. a), DLgs 81/2008, rimarca il riferimento a “tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa”. La giurisprudenza ci ha evidenziato che ciò “fa intendere che debbono essere valutati tutti i rischi che possono profilarsi, non necessariamente a causa dell’attività lavorativa, bensì durante l’attività lavorativa…» (es. vedere Interpello n. 11 / 2016) ammenda da 2.457,02 a 4.914,03 euro L’art. 29, comma 3, DLgs 81/2008 stabilisce l’aggiornamento del DVR. ammenda da 2.457,02 a 4.914,03 euro 29 VALUTAZIONE DEL RISCHIO COVID-19 L’aggiornamento deve anche riguardare…. D.U.V.R.I. Lavori o servizi (e non mere forniture) di Documento Unico di Valutazione dei Rischi durata ≥ 5 uu/g INTERFERENZIALI Art. 26 c. 2 e 3 arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.842,76 a 7.371,03 euro P.S.C. Nei cantieri in cui sono presenti Piano di Sicurezza e Coordinamento imprese esecutrici in n. ≥ 2 Art. 92 c.1 b) in combinato con p.2.3.3. All.XV arresto da tre a sei mesi o ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro P.O.S. Nei cantieri a carico di Imprese esecutrici (anche familiari) e affidatarie Piano Operativo di Sicurezza Art. 96 c. 1 g) in combinato con p.3. All.XV ammenda da 2.457,02 a 4.914,03 euro I datori di lavoro delle imprese esecutrici e i lavoratori autonomi sono tenuti ad attuare quanto previsto nel PSC e nel POS. In più, gli autonomi, si adeguano alle indicazioni del CSE, ai fini della sicurezza. Dat. Lav.: arresto fino a sei mesi o ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro Lav. Aut.: arresto fino a tre mesi o ammenda da 491,40 a 1.965,61 euro 30 15
30/04/2020 VALUTAZIONE DEL RISCHIO COVID-19 CRITERI di VALUTAZIONE : Aggiornamento del DVR …può essere classificato secondo tre variabili: ESPOSIZIONE: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.); PROSSIMITÀ: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità; AGGREGAZIONE: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre aimlavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc.). 31 ESPOSIZIONE 0 = probabilità bassa (es. lavoratore agricolo); 1 = probabilità medio-bassa; 2 = probabilità media; 3 = probabilità medio-alta; 4 = probabilità alta (es. operatore sanitario). PROSSIMITÀ 0 = lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo; 1 = lavoro con altri ma non in prossimità (es. ufficio privato); 2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (es. ufficio condiviso); 3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del tempo (es. catena di montaggio); 4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (es. dentista). AGGREGAZIONE MATRICE DI RISCHIO 1.00 = presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al pubblico); verde = basso 1.15 (+15%) = presenza intrinseca di terzi ma controllabile giallo = medio-basso organizzativamente (es. comm. dettaglio, servizi alla persona, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti); arancio = medio-alto 1.30 (+30%) = aggregazioni controllabili con procedure rosso = alto (es. sanità, scuole, trasporti pubblici…); 1.50 (+50%) = aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (es. spettacoli, manifestazioni di massa). 32 16
30/04/2020 La valutazione dei rischi nelle singole realtà aziendali è lo strumento adeguato per mappare tutte le attività/lavorazioni per la determinazione di DPC e/o DPI anche in relazione al complesso dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori classi di rischio per alcuni dei principali settori lavorativi 33 Scheda di lavorazione CLASSE di RISCHIO CLASSE di AGGREGAZIONE ? 34 17
30/04/2020 VALUTAZIONE GLOBALE DEI RISCHI DEL CANTIERE . COVID-19 35 Scheda di lavorazione COVID-19 36 18
30/04/2020 COVID-19 37 19
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