ATTIVIT À DI DIDATTICA A DISTANZA
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ISTITUTO COMPRENSIVO “ANTONIO PACINOTTI” SCUOLA DELL’INFANZIA “VILLAGGIO PIAGGIO” ATTIVITÀ DI DIDATTICA A DISTANZA Settimana dal 20 al 25 aprile 2020 TERZA SEZIONE FARFALLE
Cari genitori, questa settimana continueremo a lavorare sulle stagioni con il libro Piccolo riccio non vuole dormire di Maria Loretta Giraldo. I bambini e le bambine conoscono questa storia perché è già stata letta a scuola nel periodo autunnale. La riprenderemo concentrandoci questa volta in particolar modo sulla parte del racconto che riguarda la primavera e mettendo in evidenza il comportamento della mamma che si mantiene sempre calma e accogliente nei confronti del suo piccolo che non vuole dormire. Alla storia, come al solito, sono collegate tante semplici attività che i bambini e le bambine potranno fare con il vostro aiuto. Considerando che nella storia troviamo una famiglia di ricci, il progetto sulla lingua inglese continua con una canzone che insegna in maniera divertente come si chiamano i componenti della famiglia in inglese. I bambini già conoscono le parole e i gesti abbinati alle frasi di questa canzone che è sempre risultata molto gradita. Un caro saluto Le maestre Federica, Filippa, Cinzia
ATTIVITÀ GLI ANIMALI IN PRIMAVERA: IL RICCIO ESCE DAL LETARGO LETTURA DELLA STORIA Vi verrà inviato anche il video (attraverso WhatsApp ) con la storia letta dalla maestra. Piccolo riccio non vuole dormire Era una nebbiosa giornata d’autunno e piccolo riccio, nella sua tana, faceva i capricci. - Ma io non voglio dormire - diceva. E le spine della schiena gli si drizzavano ancora di più. - Non voglio dormire, ho detto voglio giocare sempre sempre sempre. Anche d’inverno! - Non si può- ripeteva la mamma calma e paziente. - E quando verrà il momento te ne accorgerai da solo. - No e no!- disse ancora una volta piccolo riccio pestando i piedini. A piccolo riccio piaceva molto giocare a nascondino. Per lui era così facile confondersi con i ricci delle castagne, o coprirsi di foglie secche, oppure infilarsi tra le radici di un vecchio albero o sotto il cappello di un grosso fungo… Il bosco in autunno era davvero bellissimo e pieno di posticini perfetti per non farsi scoprire. Piccolo riccio aveva un sacco di amici, così quella mattina uscì a cercare qualcuno che volesse giocare con lui. Tutto intorno era pieno di suoni e movimenti e ognuno sembrava terribilmente indaffarato a cercare, raccogliere, frugare. Ma piccolo riccio non si curò di niente e di nessuno, tirò dritto per la sua strada fino a quando non arrivò davanti alla casetta nell’albero di piccolo scoiattolo. - Piccolo scoiattolooo!- Chiamò con tutto il fiato che aveva in gola. Piccolo scoiattolo si affacciò all’uscio. - Ciao - gli disse piccolo riccio. - Vuoi venire a giocare a nascondino con me? - Non posso. Devo finire di raccogliere nocciole. Tra poco arriveranno i giorni freddi e mi devo preparare per il grande sonno. - E così quest’inverno dormirai anche tu – Fece piccolo riccio deluso. - Certamente! E vuoi sapere una cosa? Non vedo l’ora! Piccolo riccio si rimise in cammino borbottando. Tirava dritto per la sua strada, ma quando arrivò davanti alla tana sotterranea di piccolo ghiro di nuovo si fermò. - Piccolo ghirooo! - Chiamò con tutto il fiato che aveva in gola. Piccolo ghiro si affacciò all’uscio. - Vuoi venire a giocare a nascondino con me? - Non posso! - Rispose piccolo ghiro. - Devo cercare le ultime ghiande. Tra poco arriverà il terribile gelo e io mi devo preparare per il lungo sonno. - Si sa che i ghiri sono dei grandi dormiglioni – Borbottò piccolo riccio. E riprese la sua strada. Si fermò solo quando fu davanti alla casetta di pietra di piccola biscia. - Piccola bisciaaa!- Chiamò con tutto il fiato che aveva in gola. Lei si affacciò subito all’uscio. - Ciao, piccola biscia. Verresti a giocare a nascondino con me? - Volentieri! - Rispose lei – Ma ritorna la prossima primavera. Ora devo cercare un buon rifugio per il grande sonno. - E così te ne starai tutto l’inverno a dormire anche tu – sospirò piccolo riccio sconsolato. - Certamente!- Disse piccola biscia. - E così faranno lucertole, marmotte, rospi. Perfino il grosso orso dormirà lassù nelle caverne profonde. Piccolo riccio fece ritorno verso casa, camminando pian pianino. Di tanto in tanto dava un calcio ad una castagna o un sassolino che trovava sul sentiero e intanto ripeteva a voce bassa: - Ma io non voglio dormire… non voglio, non voglio dormire. I giorni nel bosco passavano veloci e la luce del sole filtrava tra i rami sempre più debole. Le ombre della sera scendevano improvvise e accorciavano i giorni. Piccolo riccio nella sua tana calda e accogliente come al solito faceva i capricci. - Ma io non voglio dormire. Voglio giocare sempre sempre sempre. - Vieni qua – Disse la mamma sottovoce, per non disturbare gli altri piccoli che già stavano riposando. - Vieni vicino a me. Ti voglio raccontare una bellissima storia. E gli raccontò di un cucciolo di riccio che si addormentò in una fredda sera d’autunno e fece un sogno meraviglioso. Sognò alberi pieni di gemme e uccellini che cantavano e fiori che sbocciavano e farfalle che volavano. E quando infine
il cucciolo di riccio si risvegliò dal lungo sonno, scoprì che era già arrivata la primavera. Piccolo riccio ascoltava attento, fino a quando il sonno silenzioso non venne e piano piano gli chiuse gli occhi. - Buona notte! - Fece appena in tempo a mormorare. - Buona notte piccino! - Gli rispose la sua mamma. - Fa’ un bellissimo sogno che duri fino a primavera. ( Maria Loretta Giraldo) RIFLESSIONI. Spiegate ai bambini che alcuni animali (scoiattolo, biscia, marmotta, ghiro, orso) trascorrono l’inverno in letargo e quindi in autunno cercano nascondigli dove possono stare al sicuro e raccolgono cibo (bacche e frutti) per potersi nutrire durante il lungo sonno. Fate notare anche che con l’arrivo della primavera questi animali si risvegliano e riprendono la loro vita all’aperto. Anche il riccio si sveglia però preferisce uscire di notte con il buio e nascondersi fra i vasi. COSTRUIAMO PICCOLO RICCIO. Prendete una patata e fate infilare sopra (sempre facendo attenzione che i bambini non si facciano male) tanti stuzzicadenti. Dopo fate disegnare il muso con un pennarello. GIOCHIAMO CON IL RICCIO. Facciamo disegnare
su una pallina da tennis (o su una patata, un’arancia o qualcosa di rotondo che avete in casa) il muso e le spine del riccio. Fate poi decorare dei bicchieri di carta con dei fiorellini primaverili. Fate posizionare i bicchieri per terra creando una piramide. I bambini dovranno far rotolare per terra il riccio/patata/arancia cercando di far cadere la piramide. È divertente! Sembra il gioco dei birilli. DISEGNO. Fate disegnare ai bambini gli animali che sono andati in letargo e che adesso, in primavera, si svegliano. INVENTIAMO UNA STORIA. Divertitevi ad inventare con vostro figlio una piccola storia della quale lui è il protagonista e nella quale incontra alcuni di questi animali che vanno in letargo. Alla fine potrebbe far finta di essere uno di questi animali (magari usando anche qualcosa per travestirsi) facendo spaventare o ridere la mamma, il papà, la sorella o il fratello. Buon divertimento! UN’IDEA IN PIÙ: PREPARIAMO IN CASA I COLORI AUTUNNALI Occorrente: 5 bicchierini, pennelli (in alternativa i bambini possono usare bastoncini per le orecchie, forchette o semplicemente le dita), farina, caffè, curry, curcuma, paprica, concentrato di pomodoro (guardate in dispensa che cosa avete). Preparare in casa i colori autunnali è molto semplice. Basta mettere mezzo cucchiaino di farina in ogni bicchierino, aggiungere poi un cucchiaino di curry/caffè/curcuma/paprica/concentrato di pomodoro (un ingrediente
diverso in ogni bicchierino non tutti insieme). A questo punto occorre mescolare, versare poca acqua in modo che il composto risulti liquido e mescolare di nuovo. I colori sono pronti per essere utilizzati. Fatevi dire dai bambini che colori vedono e fateli anche annusare e distinguere i vari odori. PITTURIAMO CON I COLORI AUTUNNALI. Con i colori preparati invitiamo i bambini a fare un bel dipinto sulla prima parte della storia relativa alla stagione autunnale o semplicemente facciamoli liberamente lasciare traccia sul foglio dei colori autunnali. PITTURIAMO CON I COLORI DELLA PRIMAVERA. Chiedete ai bambini se ricordano il sogno che aveva fatto piccolo riccio (“Sognò alberi pieni di gemme e uccellini che cantavano e fiori che sbocciavano e farfalle che volavano”). Nel caso non ricordassero aiutateli voi. Invitateli poi a riprodurre con le tempere l’immagine della primavera evocata dal sogno utilizzando i colori della primavera. PROGETTO E… COME EMOZIONI: LA CALMA RIFLESSIONI SULLE EMOZIONI DI PICCOLO RICCIO E DELLA SUA MAMMA. Facciamo ai bambini alcune domande stimolo che li aiutino a riflettere sul comportamento di mamma riccio. • Come si comportava piccolo riccio? • Che cosa voleva fare? • Era arrabbiato oppure calmo?
• Ascoltava la sua mamma? • La sua mamma che cosa gli dice? • Quando i suoi amici dicono che non possono andare a giocare, come rimane piccolo riccio? Mostra tristezza o allegria? • La mamma si arrabbia o rimane calma e tranquilla? • Alla fine che cosa succede? LET’S PLAY WITH ENGLISH GIOCHIAMO CON LA LINGUA INGLESE Prendiamo spunto dalla famiglia di piccolo riccio per imparare i nomi dei componenti del nucleo familiare in inglese. CANTIAMO INSIEME. Canteremo una canzone in inglese giocando con le dita come insegnato a scuola. I bambini e le bambine disegneranno sulle dita i componenti della famiglia: daddy (papà) sul dito pollice, mommy (mamma) sull’indice, brother (fratello) sul medio, sister (sorella) sull’anulare, baby (bimbo piccolo) sul mignolo. Finger Family https://youtu.be/Btks1EPDSF0 GIOCHIAMO CON I FINGER PUPPET. Con l’aiuto di voi genitori i bambini potranno costruire anche i finger puppet dei componenti della famiglia (cioè dei personaggi da indossare sulle dita) con i quali potranno cantare e/o giocare a loro piacimento. DISEGNO LA FAMIGLIA. Dopo aver ascoltato e cantato più volte i bambini potranno disegnare su un foglio bianco una mano e su ogni dito un componente della famiglia.
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