Assemblea pubblica delle liste civiche sul tema ASIU
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Assemblea pubblica delle liste civiche sul tema ASIU La Val di Cornia non rispetta le leggi sulla raccolta differenziata e fa pagare ai cittadini un’ecotassa. Non solo,anziché adeguarsi progressivamente agli obiettivi nazionali ed europei che imponevano il 65% di raccolta differenziata nel 2012 (nel 2020 dovrà essere del 70%), il gestore del servizio rifiuti urbani dei Comuni, la società ASIU, ha una performance regressiva passando dal 40% del 2010 al 33% del 2013. Lo dicono i dati della Regione Toscana, forniti dall’assessore Bramerini e dalle Agenzie Regionali competenti. Un indubbio fallimento, accompagnato peraltro da crescenti perdite d’esercizio di ASIU che nel 2013 sono state di oltre 500.000 euro. Soldi che pagheranno inevitabilmente i cittadini con le bollette! Ma il quadro negativo non si ferma qui. La discarica di Ischia di Crociano è in fase di esaurimento. Lo dicono da anni i vertici aziendali, ma fino da oggi non si conoscono i tempi di realizzazione e i costi della nuova, né tantomeno le strategie per ridurre drasticamente il conferimento dei rifiuti in discarica. Di recente, per l’intervento della Regione, è emerso il fatto clamoroso di un impianto per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) costruito nel 2007, costato oltre 3,2 milioni di euro e mai
entrato in esercizio. I noltre l’ASIU non si occupa più solo di rifiuti urbani. Nel 2008, senza che nessuna discussione sia mai avvenuta nei Consigli Comunali (escluso Piombino), ASIU ha acquistato le azioni del Comune di Piombino nella società TAP, pari al 70%, assumendo l’onere dell’aumento del capitale sociale di quella società (da 220.000 a 4.400.000 euro ) e quello della gestione dell’impianto. Dunque oggi ASIU, e quindi tutti i Comuni della Val di Cornia, sono proprietari e gestori di un impianto pensato e realizzato per il trattamento di scorie industriali prodotte dall’area a caldo dello stabilimento Lucchini, oggi definitivamente chiusa. Un impianto costato 11 milioni e che attualmente perde 100.000 euro al mese in costi di gestioneIn questo scenario molto preoccupante s’inserisce la decisione del 2011 di aderire all’ATO SUD con Grosseto, Arezzo e Siena che , da tempo, hanno individuato un gestore unico (la società SEI TOSCANA) che dovrà necessariamente subentrare ad ASIU per la gestione dei rifiuti urbani. Non si conoscono i termini degli accordi con l’ATO SUD e con il nuovo gestore, come si evolverà la raccolta differenziata e come saranno modificate le tariffe. Ad oggi la gestione dei rifiuti urbani è svolta ancora da Asiu, sulla base di una proroga del contratto di servizio approvata dai Comuni. Quello che i Sindaci hanno fatto trapelare è che vorrebbero mantenere per loro, tramite ASIU, la gestione della discarica di Ischia di Crociano in esaurimento e l’impianto TAP per il trattamento di scorie Lucchini che non saranno più prodotte. Se così andrà al posto di un gestore unico dei rifiuti, come impone la Regione, in Val di Cornia potremmo addirittura averne tre: la SEI Toscana per la raccolta dei rifiuti urbani, l’ASIU per la gestione della discarica e la TAP . L’esatto
opposto della semplificazione auspicata, ma assolutamente non praticata. Di fronte a queste clamorose anomalie, destinate a ricadere sui cittadini in termini di costi, le liste civiche della Val di Cornia organizzano degli incontri pubblici per informare i cittadini, il prossimo incontro sarà a Suvereto venerdi 6 febbraio alle ore 21 presso la sala del Ghibellino. Liste Civiche Comune dei Cittadini, Assemblea Sanvincenzina, Un’altra Piombino, Assemblea Popolare di Suvereto TAP: una cattedrale nel deserto che ci ritroveremo in bolletta Nell’Interpellanza presentata dalle liste civiche della Val di Cornia sulla situazione ASIU, erano molti i punti dove si chiedeva di fare chiarezza. Dopo aver evidenziato nel precedente comunicato la condizione grave del Bilancio della Società, ci soffermiamo su un’altra importante questione: l’impianto TAP.
Questo impianto fu costruito per ricavare del materiale inerte riempitivo (Conglomix) dalle scorie di lavorazione del ciclo Lucchini per rivenderlo sul mercato. La società che lo gestisce si chiama TAP spa ed era partecipata originariamente da: Lucchini circa 25%, comune di Piombino 65% e da un 5% da ASIU. Un investimento di risorse pubbliche pari a 11 milioni di Euro. Nel 2008 ASIU acquisisce le quote del comune di Piombino attraverso un aumento di capitale da 220.000 a 4.400.000 ed assume la gestione dell’impianto. La sottoscrizione dell’aumento è avvenuta contraendo un mutuo con il Monte dei Paschi per 3 ml/euro e per la parte eccedente sono state impiegate disponibilità di cassa. Dal giorno in cui l’impianto è “entrato in funzione”, o comunque dalla sua ufficiale inaugurazione, non ha mai venduto un grammo di prodotto e adesso, con la chiusura dell’altoforno, è divenuto inservibile, anzi, un costo fisso , che ASIU paga ogni mese per la sua gestione (100 000 €). Nelle ultime settimane il presidente di Asiu e il Sindaco di Piombino hanno esternato un ipotetico interesse da parte di Cevital al fine di utilizzare l’impianto per la bonifica delle aree; operazione che necessiterebbe, comunque, di ulteriori investimenti. Tutte queste ipotesi, molto superficiali, non hanno sciolto quei nodi fondamentali che possano rendere produttivo quell’impianto che ad oggi produce solo perdite economiche. Non si è detto come potrà essere riconvertito e, ancora più importante, chi si farà carico di un ulteriore investimento. L’intera vicenda dell’impianto TAP è un chiaro esempio di spreco di risorse pubbliche e di cattiva gestione, sempre avallata dai Sindaci della Val di Cornia e per la quale si può certamente dire una cosa: chi ha prodotto questo disastro non può ora sostenere di avere le soluzioni per risolverlo. In tutto questo, i Sindaci, come tutori dell’interesse generale,
non possono continuare a stare a guardare e hanno il dovere di tutelare i cittadini dalle ricadute negative di questa gestione fallimentare. Gruppo consiliare “Comune dei Cittadini” Sulla stampa Il Tirreno ASIU, le scelte avventate di gestione, ricadranno sui cittadini Nel mese di dicembre le liste civiche di Campiglia, San Vincenzo e Piombino ( Lista civica Comune dei Cittadini, Assemblea Sanvincenzina, Un’altra Piombino) si sono fatte promotrici di un’azione politica, attraverso la presentazione di un’interpellanza congiunta nei consigli comunali, per capire cosa stesse succedendo nella società ASIU. I timori che
le nostre forze politiche si erano posti: di una gestione a dir poco avventata del bilancio e dello smaltimento dei rifiuti, nonché, la totale accondiscendenza dei comuni che ne fanno parte, sono stati confermati nella risposta che ASIU ha fornito alla nostra interpellanza. Nel documento infatti si chiedeva, ad esempio: quale era lo stato del bilancio al 2013 e quale fosse il piano industriale 2014-2015, a quanto ammontava la quantità di rifiuti speciali trattati dalla società nella discarica di Ischia di Crociano, i tempi e i costi di realizzazione di una nuova discarica dovuta all’esaurimento prematuro di quella esistente, il calo e il mancato raggiungimento della quota della differenziata. E ancora, i costi dell’impianto CDR, mai entrato in funzione, il costo dell’acquisizione delle quote della società TAP, solo per citarne alcuni. Iniziamo col far chiarezza sul Bilancio della società visto che il suo presidente nei giorni scorsi ha dichiarato che “le attività produttive nel 2013 hanno chiuso tutte in sostanziale pareggio”, si è dimenticato di aggiungere qualcosa. Il primo elemento che contraddice questa affermazione è lo stesso bilancio 2013 che alla voce perdita di esercizio segna un valore di più di 500.000€. Altri elementi si possono ricavare dalla risposta che la società ci ha fornito all’interpellanza: ad oggi ASIU perde ogni mese tra gli 80.000 e 100.000 € per la gestione dell’impianto TAP (costo 11mln€), che equivalgono a più di 1 milione di euro annui; l’impianto TAP attualmente è inservibile e senza una sua riconversione (che richiederà ulteriori investimenti) non potrà produrre che perdite. Lo stesso vale per l’impianto CDR, che dall’anno di costruzione, 2007, non è mai entrato in funzione (costato circa 4mln€);un impianto che avrà un costo annuo di esercizio 300.000€ ,più di quanto se ne potrà ricavare dalla vendita del materiale prodotto. Nel periodo 2005-2013 la società ha incassato dallo smaltimento di rifiuti speciali una cifra come
46 mln di euro, con una punta massima nel 2008 arrivando al 39% del totale del bilancio rispetto ai rifiuti urbani. Adesso il gioco è finito: la discarica di Ischia di Crociano è esaurita prematuramente a causa della mancata raccolta differenziata e dello smaltimento abnorme di rifiuti speciali che hanno in questi anni utilizzati per sanare il bilancio della società dai costi. La nuova discarica costerà oltre 24 milioni € e non sarà pronta prima di diversi anni, nel frattempo dovremo conferire i rifiuti in un’altra discarica pagandone lo smaltimento. Tutti questi elementi si rifletteranno sul bilancio della società ASIU aggravandolo fortemente riversandosi sulla tariffa rifiuti dei cittadini. Comune dei Cittadini 20.01.2015 ASIU risponde alle interpellanze sui rifiuti Pubblichiamo l’interpellanza presentata al Sindaco Soffritti in tema di rifiuti e la risposta che la Società ASIU ha fornito sugli stessi temi al Comune di San Vincenzo. Interpellanza sui rifiuti in Val di Cornia Risposta interpellanza da ASIU
CDC: incontro pubblico sugli sprechi di ASIU e ASA Il presidente Murzi invita a non buttar via il bambino con l’acqua sporca. Intanto cominciamo col gettare l’acqua sporca, quella che ha portato l’Asiu sull’orlo della bancarotta, con un impianto CDR mai entrato in funzione, con un impianto TAP che è una idrovora di denaro, con una quota di differenziata che cade a picco. Quello che si propone per uscire da questo disastro è di provarci con l’amianto. Tralasciando il fatto che pare imprudente provare a gestire l’amianto quando non ci si è dimostrati in grado di differenziare la plastica dall’organico, corre l’obbligo di fare alcune considerazioni. Diventare la pattumiera per i rifiuti speciali italiani, è una scelta strategica territoriale enorme che non può essere presa certo da Murzi o dai sindaci. Le linee strategiche sono prerogativa dei consigli comunali e nei consigli comunali deve essere portata la discussione. Riteniamo che sia necessario anche il diretto coinvolgimento dei cittadini nelle forme più inclusive e democratiche che si possano trovare. Stentiamo a credere che il futuro della Val di Cornia sia
l’amianto, in ogni caso una simile decisione non può essere presa con la leggerezza che avvertiamo nell’analisi di Murzi. Pur di impiegare in qualche modo la piattaforma TAP introduciamo un segmento produttivo molto rischioso. Eppure esperienze a noi vicine dimostrano come una gestione virtuosa dei rifiuti sia possibile e conveniente per i cittadini, senza andare a cercare sostanze cancerogene e rifiuti speciali molto pericolosi per la salute della collettività. Dunque, essendo l’ASIU partecipata dai comuni, la questione è se sia di interesse pubblico per i comuni della Val di Cornia e Castagneto, gestire l’amianto e per quale ragione lo sia. Infine, tanto per buttar via altra acqua sudicia, è l’ora che i protagonisti di questo capolavoro politico e manageriale spieghino la sottile strategia e le fondamentali ricadute positive della scelta di inserire la Val di Cornia nell’Ato sud con Grosseto, Siena e Arezzo. Una scelta mai motivata a cui tuttavia non si è ancora data concreata attuazione visto che l’Asiu continua ad esistere e vuol continuare ad esistere ben oltre la fine della propria ragione sociale. Tutta questa sequenza di errori hanno appesantito le nostre bollette, hanno determinato un risultato gestionale fallimentare e ci consegnano un’azienda sull’orlo della bancarotta. Gettar via l’acqua sudicia è un dovere, riuscire a vedere dove sia il bambino è un’impresa difficile. Serve allora una discussione seria priva di pregiudiziali, estesa alla cittadinanza e che riconosca il ruolo di indirizzo dei consigli comunali riconosciuto dalla legislazione vigente. Insomma, la gestione dei rifiuti non è roba vostra, ci vuole trasparenza, chiarezza di obiettivi, un preciso indirizzo politico democraticamente condiviso con la cittadinanza e un continuo controllo dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi. Tutte cose mancate sinora. Per queste ragioni le liste civiche di San Vincenzo, Piombino
e Campiglia mma hanno presentato un’ interpellanza nei consigli comunali e organizzeranno una serie di iniziative per informare i cittadini. Proprio questo giovedì a Venturina vi sarà l’incontro pubblico alla saletta comunale La Pira alle ore 21, sul tema ASIU e anche sulle bollette ASA. Assemblea Sanvincenzina Comune dei Cittadini Un’altra Piombino
Liste Civiche: servizi Asiu, cala la raccolta differenziata e crescono le perdite economiche Le liste civiche della Val di Cornia presentano un’interpellanza . La Val di Cornia non rispetta le leggi sulla raccolta differenziata e fa pagare ai cittadini un’ecotassa. Non solo,anziché adeguarsi progressivamente agli obiettivi nazionali ed europei che imponevano il 65% di raccolta differenziata nel 2012 (nel 2020 dovrà essere del 70%), il gestore del servizio rifiuti urbani dei Comuni, la società ASIU, ha una performance regressiva passando dal 40% del 2010 al 33% del 2013 . Lo dicono i dati della Regione Toscana. Un indubbio fallimento, accompagnato peraltro da crescenti perdite d’esercizio di ASIU che nel 2013 sono state di oltre 500.000 euro. Soldi che pagheranno inevitabilmente i cittadini con le bollette! Ma il quadro negativo non si ferma qui. La discarica di Ischia di Crociano è in fase di esaurimento. Lo dicono da anni i vertici aziendali, ma fino da oggi non si conoscono i tempi di realizzazione e i costi della nuova, né
tantomeno le strategie per ridurre drasticamente il conferimento dei rifiuti in discarica. Di recente, per l’intervento della Regione, è emerso il fatto clamoroso di un impianto per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) costruito nel 2007, costato oltre 3,2 milioni di euro e mai entrato in esercizio. Inoltre l’ASIU non si occupa più solo di rifiuti urbani. Nel 2008, senza che nessuna discussione sia mai avvenuta nei Consigli Comunali (escluso Piombino), ASIU ha acquistato le azioni del Comune di Piombino nella società TAP, pari al 70%, assumendo l’onere dell’aumento del capitale sociale di quella società (da 220.000 a 4.400.000 euro ) e quello della gestione dell’impianto. Dunque oggi ASIU, e quindi tutti i Comuni della Val di Cornia, sono proprietari e gestori di un impianto pensato e realizzato per il trattamento di scorie industriali prodotte dall’area a caldo dello stabilimento Lucchini, oggi definitivamente chiusa. Uno scenario destinato ad incrementare perdite economiche e a gravare ulteriormente sui bilanci di ASIU, quindi sui cittadini. In questo scenario molto preoccupante s’inserisce la decisione del 2011 di aderire all’ATO SUD con Grosseto, Arezzo e Siena che , da tempo, hanno individuato un gestore unico (la società SEI TOSCANA) che dovrà necessariamente subentrare ad ASIU per la gestione dei rifiuti urbani. Non si conoscono i termini degli accordi con l’ATO SUD e con il nuovo gestore, come si evolverà la raccolta differenziata e come saranno modificate le tariffe. Quello che i Comuni hanno fatto trapelare è che vorrebbero mantenere per loro, tramite ASIU, la gestione della discarica di Ischia di Crociano in esaurimento e l’impianto TAP per il trattamento di scorie Lucchini che non saranno più prodotte. Se così andrà al posto di un gestore unico dei rifiuti, come impone la Regione, in Val di Cornia potremmo addirittura averne tre: la SEI Toscana per la raccolta dei rifiuti urbani, l’ASIU per la gestione della discarica e la TAP . L’esatto opposto della semplificazione auspicata, ma assolutamente non
praticata. Di fronte a queste clamorose anomalie, destinate a ricadere sui cittadini in termini di costi, le liste civiche della Val di Cornia hanno presentato un’interpellanza alle amministrazioni affinchè si apra una discussione urgente, alla luce del sole. Leggi l’interpellanza (link) Liste Civiche Comune dei Cittadini, Assemblea Sanvincenzina, Un’altra Piombino Le liste civiche della Val di Cornia marciano unite Le elezioni comunali hanno visto indebolirsi ovunque le maggioranze a guida PD e il successo della lista civica nel Comune di Suvereto. Eppure la lezione non è servita e le liste civiche della Val di Cornia Assemblea sanvincenzina, Assemblea popolare di Suvereto, Comune dei Cittadini di Campiglia, Un’altra Piombino si sono incontrate e hanno ribadito l’urgente necessità che i Comuni lavorino insieme. Lo richiede la crisi gravissima in cui è precipitata la Val di Cornia. Al 31 marzo gli iscritti nelle liste di collocamento della zona risultano circa 10.000 e sono in costante crescita. Equivalgono all’intera popolazione dei Comuni di San Vincenzo
e Suvereto. Un dramma sociale. In crisi, da anni, sono tutti i settori sui quali, in passato, si è basata l’economia locale, dalla grande industria siderurgica all’edilizia. Si tratta di crisi strutturali che non consentono di guardare al futuro nell’attesa che tutto riparta come prima. In crisi sono anche i servizi pubblici locali, dalla gestione dei rifiuti affidata ad ASIU (con impianti costruiti e mai utilizzati e con una bassissima quota di raccolta differenziata per la quale paghiamo un’ecotassa) a quella dell’acqua affidata ad ASA che ha visto raddoppiare le tariffe in 10 anni e che oggi chiede ai cittadini di pagare non meglio precisati investimenti degli anni passati che non si capisce perché non sono stati contabilizzati a suo tempo. In crisi è il progetto dei parchi sul quale non si è più investito e al quale sono state addirittura sottratte entrate proprie quando ci sarebbe stato bisogno di estendere le aperture per prolungare la stagione turistica. In crisi è la sanità che, a fronte di roboanti quanto improbabili scenari di un nuovo ospedale a Riotorto, ha visto ridursi pesantemente i servizi nell’ospedale di Villamarina e sul territorio. Nessuno degli infiniti accordi sottoscritti dal Comune di Piombino per le bonifiche delle aree industriali ha visto la luce, così come non è stata realizzata la strada 398 per il porto. Fino ad oggi nessuna nuova impresa è decollata in virtù di quegli accordi. Sarebbe stata necessaria la massima collaborazione tra le amministrazioni della Val di Cornia e invece abbiamo assistito alla completa disgregazione della sovracomunalità con l’abbandono del progetto dell’Unione dei Comuni, con l’ipotesi improvvisata di fusione tra i Comuni di Campiglia e Suvereto (sconfitta dal voto dei cittadini) e con la decisione del solo Comune di Piombino di trasmigrare nella Provincia di Grosseto. Sono state tutte scelte fallimentari che hanno prodotto lo smantellamento delle gestioni associate tra i Comuni che, se ben organizzate, avrebbe prodotto maggiore efficienza e
risparmi di spesa. Sono stati persi anni preziosi. Serve una radicale inversione di rotta. Serve che i Comuni tornino a collaborare, serve trasparenza e verità sullo stato dell’economia e dei servizi locali, serve un progetto comune per uscire dalla crisi. Per queste ragioni le liste civiche chiedono l’immediata costituzione dell’Unione dei Comuni e l’apertura di un dibattito tra tutte le componenti politiche e sociali della zona per delineare scenari credibili di rilancio dell’economia e dell’occupazione. Deve cessare la gestione privatistica che il PD ha fatto fino ad oggi delle istituzioni che ha governato. Senza trasparenza e confronto sarà impossibile uscire dalla crisi. Le liste civiche della Val di Cornia: Assemblea Sanvincenzina Assemblea popolare di Suvereto Comune dei Cittadini (Campiglia) Un’Altra Piombino
Inaccettabile la bocciatura dell’ODG sui rimborsi ASA La bocciatura dell’ordine del giorno presentato da Movimento 5 Stelle sui rimborsi Asa per gli utenti non allacciati al depuratore, rappresenta l’ennesima conferma che a questa amministrazione non interessano affatto i diritti e la tutela dei propri cittadini. L’oggetto dell’ordine del giorno era molto semplice: fornire nel più breve tempo possibile informazioni ai cittadini sui loro diritti rispetto ad un ingiusto prelievo compiuto da Asa nella bolletta dell’acqua, è stato respinto. Le motivazioni addotte in consiglio per il mancato accoglimento non sono accettabili. Il Comune di Campiglia in quanto socio ha avuto 6 anni per pretendere che Asa desse adeguata informazione agli utenti sulla sentenza della Corte Costituzionale sulla possibilità del rimborso, invece non se ne è preoccupata riducendosi ad uno scarno comunicato sui giornali solo 20 giorni prima della scadenza. In questo modo i cittadini non avranno tempo per conoscere e attivarsi per chiedere il rimborso. Ma questa vicenda è solo la dimostrazione di quale sia stato il rapporto tra Asa e l’amministrazione in questi anni, un rapporto accondiscendente delle scelte della società idrica: dove non si è mai imposta per chiedere a cosa sono dovuti i continui aumenti nella bolletta, non si è mai attivata per far rispettare il referendum sull’acqua pubblica, dove non si è mai imposta per riscuotere il credito di quasi un milione di euro che ha da avere dalla società. Insomma noi non ci siamo stupiti del voto contrario della maggioranza, ma i cittadini sono ancora sicuri che questa amministrazione stia tutelando i loro interessi? Comune dei Cittadini 24.09.2014
Nuovo numero di Stile Libero News Terreni comprati ma mai utilizzati Inserito in Sotto la lente Comprare terreni per decine e decine di ettari con denaro pubblico e non utilizzarli, magari venderli ad altri enti pubblici che ugualmente non li utilizzano e questo farlo per realizzare per lo più insediamenti produttivi quando la crisi della siderurgia lascia liberi centinaia di ettari di terreni industriali su una parte dei quali, ancorché minima, si spendono soldi per primissimi interventi di bonifica (50milioni di euro), da un lato non sembra logico e dall’ altro sembra uno spreco. Un impianto per i rifiuti da sette anni inutilizzato Inserito in News dal territorio È utile creare a Piombino un’altra area per insediamenti produttivi quando la crisi della siderurgia ne ha liberate così tante? Secondo gli amministratori del Comune di Piombino sembra proprio di sì. Vicesindaco ed assessore alle attività produttive ne sembrano proprio convinti: è prioritario, essi affermano, infrastrutturare le aree di Colmata per poter consentire l’insediamento di nuove imprese.
Un impianto per i rifiuti da sette anni inutilizzato Inserito in News dal territorio Il Consiglio comunale di Piombino ha chiesto alla Regione di soprassedere alla scadenza (15 settembre) data per dimostrare che l’ impianto di Piombino di produzione del CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) era funzionante per uscire dall’ alternativa in cui l’ASIU si era ficcata tra mettere in funzione l’impianto con aggravio di costi da recuperare poi sulle bollette che pagano i cittadini o restituire il contributo pubblico a suo tempo ottenuto dalla Unione Europea tramite la Regione. Gianni Anselmi, incarico per la Grosseto-Fano Inserito in News dal territorio C’è chi ha promosso una petizione perché lo vuole candidato al consiglio regionale e chi pubblica graduatorie che lo vedono vincitore di una selezione pubblica promossa all’inizio dello scorso mese di agosto da Logistica Toscana, una società di servizi che ha come socio capofila la Regione. L’ex sindaco Gianni Anselmi, rimasto politicamente disoccupato dalla fine del suo secondo mandato in Comune, torna alla ribalta. Da non perdere Trecento milioni di incentivi per ricerca e sviluppo Sono stati individuati dal Ministero dello sviluppo economico il 25 luglio 2014 (per leggere clicca qui) i termini e le modalità di presentazione delle domande per Leggi il resto→ Spazio aperto La fotografia ribelle di donne fotografe È uscito il libro di Pino Bertelli “La fotografia ribelle Le
passioni e i conflitti delle donne fotografe che fecero l’impresa”. La Fotografia ribelle è un pamphlet Leggi il resto→ La sindaca Soffritti smentisce se stessa Nel Consiglio Comunale del 6 marzo la sindaca Soffritti aveva assunto l’impegno a far rispettare nel 2014 il contratto di servizio per la gestione unitaria dei parchi. Quel contratto prevede che le entrate dei parcheggi della Sterpaia e di Baratti debbano essere introitati dalla Società Parchi per far fronte alle … Ancora Montioni: troppe chiacchiere e pochi fatti Apprendo dalla stampa che il Sindaco di Follonica ha girato gli occhi verso Montioni e il rischio inquinamento per il forte deposito dei gessi nella ex-cava. L’associazione la DUNA di Follonica è da tempo che lancia allarmi e finalmente una breccia sembra aperta in senso positivo, ci auguriamo così in … Anche a Suvereto la Casa dell’acqua Come già in altri comuni della Val di Cornia e della provincia di Livorno più in generale, anche il nostro deve avere la sua Casa dell’Acqua, i benefici sono molteplici l’acqua AQ (Alta Qualità) è un acqua gradevole , meno dura rispetto a quella del rubinetto, che è pur sempre … I fondi 8X1000 siano destinati all’edilizia scolastica Nel consiglio comunale del prossimo 22 settembre, alle ore 15:00, discuteremo di una mozione, da noi proposta, per richiedere all’amministrazione di attivare in tempo utile tutte le procedure amministrative atte all’accesso ai fondi destinati dall’8 per mille all’edilizia scolastica da impiegare nel miglioramento degli edifici scolastici posti sul nostro territorio. Tale …
Paola Salvestrini “Calidario mon amour” “CALIDARIO MON AMOUR” nel titolo sono racchiuse le sensazioni che questo luogo magico evoca all’artista. Un amore a prima vista per chi per la prima volta lo incontra, e amore per sempre per chi come me vive qui e lo sente come una parte di se stessa. I dipinti in mostra … Dieci minuti per camminare e pedalare Quante cose importanti possiamo fare in 10 minuti? Quali possono cambiare il nostro stile di vita? In 10 minuti percorriamo 1 chilometro a piedi, con la bicicletta ne facciamo almeno 3, mentre non è detto che riusciamo a trovare parcheggio per l’auto. Il Comune di Piombino aderisce alla Settimana Europea della … Per la sezione italiana del Partito Popolare Europeo Dalla festa dell’UDC a Chianciano è partita la costituente popolare che dovrà tentare di costruire un percorso nuovo per aggregare coloro che a livello europeo si riconoscono nel Partito Popolare Europeo. L’impresa è molto difficile, o meglio disperata, ed anche se l’ultimo appello è già ampiamente stato lanciato, un ultimo tentativo … Giuliani nel direttivo dell’ Anci Toscana Riconoscimenti per la Val di Cornia. Giuliani eletto nel direttivo dell’Anci Toscana, Soffritti e Bandini nell’assemblea Il sindaco di Piombino Massimo Giuliani eletto nel direttivo regionale dell’Anci Toscana, mentre Rossana Soffritti e Alessandro Bandini eletti nell’assemblea dell’Anci regionale. Leggi il resto » Aumentano le presenze nelle biblioteche a Piombino Chi l’ha detto che la cultura è in crisi? I dati relativi a presenze e richieste di prestito alla biblioteca Falesiana di Piombino e alla biblioteca Bidibibook di Riotorto mostrano
esattamente il contrario. La rilevazione dati degli ultimi anni parla infatti di un trend in ascesa di presenze, sicuramente a … Silenzi e tradizioni dal Vietnam Il Vietnam di oggi raccontato attraverso le immagini di Raffaella Spanò. A Palazzo Appiani, sabato 20 settembre alle 18,30 si inaugura la mostra fotografica a cura di Fotoclub “Il Rivellino”, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura. La storia di un Paese che sta cambiando, che ha dovuto lottare contro l’ingordigia .. Per facilitare l’attività dei consiglieri comunali Dal 1° ottobre il comune di Campiglia metterà a disposizione dei gruppi consiliari una stanza nella sede comunale per facilitare il migliore svolgimento della loro attività politica. La stanza verrà allestita con armadietti per il ricovero del materiale di ogni gruppo e di un computer fornito del collegamento internet con .. A Suvereto cento giorni di vuoto L’assemblea pubblica di venerdi 12 settembre 2014 al Chiostro è stato l’esempio lampante di come l’ Amministrazione di Suvereto sia in seria difficoltà a sviluppare una pianificazione a medio termine. Hanno cercato di vendere 100gg di ordinarietà come straordinarietà, il tutto tramite annunci e articoli di giornali di stile propagandistico d’altri.. Venti minuti: i tempi della democrazia a Campiglia Appena sette giorni dopo il Consiglio comunale dove le minoranze invocavano una revisione del regolamento per una maggiore democrazia all’interno dell’istituzione, è arrivata la conferma della gestione dispotica che questa maggioranza ha delle istituzioni. Ieri (15 settembre) erano state convocate dalla maggioranza le commissioni 1° e 2° , rispettivamente
affari.. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, l’Asa dovrà rimborsare il 10% sulle bollette A guardarla caso per caso, non si tratta che di una cifra pari a poche decine di euro, qualche centinaio per quanto riguarda le aziende. Forse per questo per i cittadini e imprese vale soprattutto la questione di principio, visto che la sua restituzione è la diretta conseguenza di quel 95,80 % di voti con cui il Paese, nel 12 e 13 giugno del 2011, disse sì al secondo dei quesiti del referendum su servizi idrici e nucleare. E cioè: l’abrogazione parziale della norma che stabiliva la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, nella parte in cui prevedeva che l’importo includesse anche la remunerazione del capitale investito dal gestore. Quella quota, detta semplicemente “quota per il capitale investito” corrispondeva a un rincaro del 7% richiesto agli utenti direttamente sulla propria bolletta:
percentuale che adesso, in virtù del parere espresso dal Consiglio di Stato in un sentenza del 25 gennaio (pubblicata il 30), cittadini e aziende potranno recuperare. Come ancora non è stato stabilito, ma è certo che la cifra, che corrisponde al 10% circa delle bollette, è stata impropriamente versata dagli utenti e come tale dovrà essere rimborsata. Da quando? Dal 21 luglio del 2011, ovvero dalla data di entrata in vigore del referendum. Da quel momento in poi, sostiene l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, le tariffe dovevano essere modificate eliminando la voce sul capitale investito: ciò non è accaduto e il risultato è stata la proposta d’esame dell’Autorità al Consiglio di Stato, che a tal proposito si è pronunciato appunto una settimana fa. La stessa Autorità adesso dovrà stabilire importo e modalità di rimborso. Allo stato attuale delle cose, è nota solamente la volontà di seguire i criteri già utilizzati per la definizione del Metodo tariffario transitorio che copre il biennio 2012-13 e che già prendere in considerazione gli effetti del referendum, ma fatto sta che cifre e modalità ancora non sono state fissate e dunque ancora non è chiaro se questi soldi faranno la loro ricomparsa direttamente in bolletta o se verranno restituiti per conto proprio. «In realtà la questione non è così importante – sottolinea Adriano Bruschi, presidente Legambiente Piombino-Val di Cornia – L’importante è non togliere impropriamente soldi dalle tasche dei cittadini e delle aziende. Quello che accadrà adesso è difficile da capire, ma in teoria dovrebbero arrivare questi rimborsi. Io mi accontenterei che comunque la quota fosse restituita, non importa poi come». Un risultato, che, aggiunge Bruschi è importante soprattutto dal punto di vista politico: «Sì, perché fino a oggi le più importanti formazioni politiche nazionali hanno taciuto su questo punto oppure, addirittura, hanno fatto il possibile affinché i cittadini dovessero continuare a versare questa quota». A questo
proposito Legambiente ha già fatto i propri passi. «Anche come comitato abbiamo chiesto a tutti i partiti politici in lizza di pronunciarsi a questo proposito. Ma finora pochi hanno risposto. Quando invece non è possibile che la politica chiuda gli occhi di fronte a questa novità». Ma che ne pensa invece Asa, che è la società che si occupa dell’erogazione dell’acqua sul nostro territorio. «Sia bene inteso – specifica Fabio Baldassarri, presidente del Comitato di vigilanza dell’azienda – io sostengo che l’acqua debba essere pubblica, come di fatto è in Italia, visto che poi le tasse si pagano alle aziende di gestione, miste pubblico- private, su tariffe stabilite dall’Ato. Però dal punto di vista aziendale, il concetto fondamentale è creare un equilibrio tra uscite ed entrate. Si tratta di una sentenza del Consiglio di Stato e in quanto tale va accettata pienamente. Ma allo stesso tempo ci devono anche dire questi soldi che vengono tolti da dove debbono rientrare. Sulle modalità la questione è tra Authority e Ato, che dovrà stabilire gli importi: a noi va bene tutto, basta che ce lo facciano sapere». Melisanda A. Massei Il Tirreno 04.02.2013
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