ARPA UMBRIA PIANO DELLE PRESTAZIONI - 2016-2018 Documento redatto sulla base dei principi fondanti del Dlgs. 150/2009
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ARPA UMBRIA PIANO DELLE PRESTAZIONI 2016-2018 Documento redatto sulla base dei principi fondanti del Dlgs. 150/2009
INDICE 1. IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DELL’AGENZIA pag. 3 2. PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLE PRESTAZIONI pag. 5 3. INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER pag. 5 4. ANALISI DEL CONTESTO - SWOT ANALYSIS pag. 7 5. LA NUOVA VISION DI ARPA UMBRIA pag. 9 6. ALBERO DELLA PERFORMANCE pag. 10 7. PIANIFICAZIONE 2016-2018: QPS pag. 12 8. PROGRAMMAZIONE ANNUALE 2016 – QPA pag. 17 ALLEGATO 1: QUADRO PROGRAMMAZIONE STRATEGICA (QPS) E QUADRO PROGRAMMAZIONE ANNUALE (QPA) - (excel) ALLEGATO 2: ARPA UMBRIA - PROGRAMMA ANNUALE DI ATTIVITA’ 2016 2
IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DELL’AGENZIA In ARPA Umbria, il 2016 ha visto l’attuazione di una sostanziale revisione sia della struttura agenziale che delle attività tecniche, resisi necessari a seguito delle importanti innovazioni normative intervenute (Legge Madia - Legge Delrio - Legge Ecoreati ) , oltre che delle emergenze e criticità progressivamente riscontrate del modello operativo in essere. Il "dover agire” in maniera urgente era anche motivato da preoccupazioni espresse da Organi della Giurisdizione circa i risultati di detto modello operativo . La definizione del nuovo assetto organizzativo agenziale ha preso perciò corpo attraverso Determine ad hoc aventi carattere d’urgenza e sperimentazione (DDG 248/2015 e successivi atti nn. 330/2015, 357/2015, 359/2015, 22/2016), con le quali è stata avviata la reingegnerizzazione delle principali funzioni agenziali e dei relativi processi , nell’ottica di una Vision agenziale che includesse , oltre al ruolo di ARPA quale ente strumentale della Regione , anche quello di strumento operativo per la promozione di politiche per la sostenibilità, per far fronte a tematiche ambientali complesse come quelle derivanti dal Cambiamento Climatico e del rapporto Ambiente/Salute . La reingegnerizzazione è stata disegnata sulla base di un processo , condiviso con il gruppo dirigente ed il personale con le sue rappresentanze sindacali , di analisi e progettazione governata da una competenza esterna e 'terza' rispetto all'Agenzia (Università di Roma-Tor Vergata ) al contempo intervenendo in logica iterativa con una rivisitazione operativa “in progress” che gradualmente interessasse le funzioni tecniche agenziali in logica sequenziale articolata come di seguito esposto : 1. Definizione delle “Linee di indirizzo dell’attività ispettiva sperimentale 2015 di ARPA Umbria” - approvate con DDG n 248 del 17/07/2015 - in cui si impostava ed attivava la programmazione e gestione dei controlli ambientali in aziende a maggior complessità AIA e/o assoggettate a VIA, attraverso l’istituzione di gruppi ispettivi costituiti da personale ARPA afferente a diverse strutture agenziali e con le specifiche competenze tecnico-scientifiche necessarie , al fine di garantire in fase di verifica ispettiva la tempestiva, rigorosa e completa acquisizione di tutte le informazioni relative alle matrici/tematiche ambientali d’interesse ai fini della tutela dell’ambiente e della salute. 2. Impostazione metodologica di un percorso di ridefinizione di competenze e funzioni assegnate - in fase sperimentale - al personale dirigenziale dell’area tecnica finalizzato a: a) rafforzare la capacità funzionale e operativa nell’ambito dei procedimenti AIA, VIA e AUA con metodologie di valutazione dell’impatto da attività antropiche sulle matrici ambientali in una logica di “area vasta”, superando l’approccio basato sull’analisi delle concentrazioni al solo punto di origine delle emissioni b) riorganizzare la logica dei flussi informativi provenienti dalle attività di controllo e monitoraggio ARPA attraverso la progettazione di basi informative secondo i tre livelli "sottosuolo - suolo - atmosfera" e la conseguente modellizzazione delle relazioni esistenti tra tali livelli per conseguire elevate ed affidabili capacità previsionali circa l’evoluzione dei fenomeni di inquinamento e dello stato di qualità delle matrici ambientali. In tale logica le attività agenziali di controllo, ispezione, analisi, monitoraggio e valutazione concorrono ad alimentare il Sistema informativo Ambientale in cui l’agenzia concentra ed aggiorna costantemente la conoscenza delle matrici ambientali del territorio umbro e la loro 3
evoluzione a seguito di pressioni antropiche, mutamenti climatici, azioni e politiche di prevenzione, mitigazione e risanamento. Ciò ha condotto all'assegnazione con DDG n.330 del 29/09/2015 dei seguenti Coordinamenti operativi : Distretti Territoriali - Ispezioni ambientali (VIA, AIA) e procedure di valutazione - Rischio industriale e tecnologico e Programmazione e controllo di attività di bonifica di siti contanimanati - Sistema informativo ambientale . c) Istituzione con DDG n. 359 del 20/10/2015 dei “Gruppi di Lavoro Tematici” articolati per matrice/tematismo ambientale di competenza: GdL Aria e Agenti fisici - GdL Acque - GdL Suolo - GdL Clima; tali GdL sono costituiti da personale afferente ai diversi Coordinamenti elencati al p.to precedente. d) Attivazione con DDG n. 22 del 06/05/2016 dei “Programmi Finalizzati” al fine di promuovere l’attività di innovazione, ricerca e sviluppo di rilevanza anche internazionale, in campo ambientale e dello sviluppo sostenibile. Peculiarità di tale modalità di lavoro è la costituzione di gruppi interfunzionali costituiti da personale afferente a diverse strutture agenziali, per il perseguimento di finalità specificamente definite dal programma stesso. Per quanto finora esposto, il 2016 si configura dunque per ARPA Umbria come un anno di “transizione”, caratterizzato da un percorso evolutivo che ha portato all’applicazione del nuovo modello organizzativo. La riorganizzazione agenziale, dopo tale propedeutica fase di transizione, è stata consolidata con la definizione progettuale della Macrostruttura e la stesura del nuovo Regolamento di Organizzazione di ARPA, adottato nel mese di Marzo dal Direttore Generale con DDG n. 83/2016 e, in seguito, dopo i necessari passaggi istituzionali approvato nel mese di Giugno dalla Giunta Regionale con DGR n. 646/2016 (successiva presa d’atto dell’approvazione regionale DDG n. 206 del 07/07/2016) A seguito di ulteriori necessità rilevatesi durante la definizione/organizzazione della Microstruttura di ARPA (sotto-articolazione della Macrostruttura), nel mese di Ottobre sono stata apportate alcune modifiche non sostanziali all’Assetto organizzativo generale (ridefinizione/ridenominazione di alcune strutture) approvate dal Direttore Generale con DDG n. 327 del 21/10/2016 e di cui, così come previsto dalla legge istitutiva, si è data informativa alla Regione con Nota Prot. n. 18487 del 03/11/2016. Il nuovo Assetto di ARPA è basato su un’articolazione organizzativa secondo un modello “STAFF and LINE”, in cui alle strutture delle Aree di Staff sono attribuite funzioni trasversali e/o di supporto alle attività tecnico-operative svolte dalle strutture delle Aree di Line. In particolare afferiscono alle strutture delle Aree di STAFF le funzioni amministrative e giuridiche, gestionali, organizzative, di comunicazione, di supporto scientifico e tecnologico avanzato , mentre afferiscono alle strutture delle Aree di LINE tutte le funzioni tecnico-operative direttamente coinvolte nell’attuazione della missione istituzionale dell’Agenzia (controlli, ispezioni, monitoraggi, analisi, valutazione, sistema informativo). Trasversalmente alle strutture organizzative di STAFF e di LINE si pongono attività di innovazione, ricerca e sviluppo nel campo della sostenibilità ambientale oggetto di PROGRAMMI FINALIZZATI che interessano di volta in volta competenze professionale presenti in ARPA e afferenti a diverse strutture. L’ Assetto organizzativo agenziale consolidato è oggetto di puntuale monitoraggio in termini di efficienza ed efficacia, al fine di evidenziare eventuali interventi correttivi che “in corso d’opera” si rendessero necessari. 4
PRESENTAZIONE DEL PIANO In termini di Pianificazione/Programmazione delle attività, ovvero dal punto di vista degli strumenti gestionali a supporto del Ciclo di gestione della Performance, le scelte sono andate nel senso di redigere un Piano coerente con la situazione agenziale definita a valle del processo di riorganizzazione . Affinchè la nuova “macchina organizzativa” operasse con la massima efficienza è stato messo in atto un meccanismo di “governance collegiale" della struttura agenziale che ha consentito una condivisione della programmazione annuale attraverso frequenti e importanti occasioni di informazione e conoscenza che coinvolgessero tutto il personale (dirigenziale e non ). Il Documento Programmatico 2016-2018 è stato redatto tenendo conto delle disposizioni contenute nel D.lgs 150/2009 nonché degli indirizzi contenuti nella Delibera CiVIT n. 112/2010; riporta quindi i contenuti ritenuti essenziali nella definizione del quadro di programmazione triennale, ovvero analisi del contesto, Sistema di budgeting, Albero della performance, Obiettivi strategici e obiettivi operativi. Il Documento Programmatico 2016-2018 è un documento programmatico triennale “a scorrimento” in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati: gli indirizzi e gli obiettivi strategici (obiettivi riferiti ad un orizzonte temporale pluriennale) gli obiettivi operativi (obiettivi riferiti ad un orizzonte temporale di breve periodo – declinazione annuale degli obiettivi strategici) indicatori per la misurazione e valutazione della performance Tale documento è teso ad organizzare l’attività dell’Agenzia secondo criteri di trasparenza, integrità, efficacia ed efficienza e costituisce uno strumento organizzativo-gestionale che sistematizza mission, vision, obiettivi strategici, obiettivi operativi ed attività dell’Agenzia . Nel documento vengono definiti gli elementi su cui si baserà la misurazione, valutazione e rendicontazione della performance agenziale ed i riferimenti sui quali verrà impostata la Relazione della Performance, documento di rendicontazione contenente a consuntivo i dati di attività e la valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di programmazione. INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ARPA Umbria - istituita dalla Regione Umbria con Legge Regionale n. 9 del 06/03/1998 e smi - è un Ente di diritto pubblico assimilabile ad ente strumentale della Regione Umbria, con autonomia tecnico-giuridica, amministrativa e contabile posta sotto la vigilanza della Giunta Regionale. L’art. 2, Legge Regionale n. 9 del 06/03/1998 e smi, definisce i compiti che ARPA Umbria deve svolgere in quanto struttura di supporto tecnico-scientifico alla Regione ed agli altri Enti; a tali funzioni istituzionali si sono aggiunte nel corso degli anni ulteriori attribuzioni di competenze legate anche a nuove normative. Le principali funzioni di ARPA nel campo della prevenzione e tutela ambientale e, di conseguenza, di tutela della qualità della vita e della salute dei cittadini possono essere così riassunte: 5
controllo dei determinanti e delle principali pressioni antropiche sull’ambiente umbro controllo, monitoraggio e analisi delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, sottosuolo) valutazione preventiva delle ricadute di piani e progetti sull’ambiente umbro conoscenza dello stato dell’ambiente supporto tecnico-scientifico alla prevenzione in materia di ambiente e salute informazione, comunicazione ed educazione ambientale promozione e diffusione della sostenibilità ambientale in logica di approccio partecipativo (Forum) e di supporto all’innovazione Alla luce della riorganizzazione, l’Agenzia svolge le proprie funzioni attraverso l’attribuzione di specifiche competenze e budget ai Responsabili delle strutture di STAFF e di LINE secondo l’organigramma di seguito riportato/rappresentato: Direttore Generale Affari Legali Affari Generali e Comunicazione, Provveditorato Stampa e Relazioni Istituzionali Direzione Amministrativa (Organizzazione e Risorse Umane) Finanza e Controllo Servizi Informatici Sistemi Integrati, Formazione, Direzione P Certificazioni Servizi Operativi Pianificazione r (Patrimonio e Energy- Ambientali o Mobility) AREA DI g STAFF r a m m i Area Sistema Ispezione, Direzione Ambiente, Salute Direzione Area F Dipartimentale ed Emergenza Bonifiche Informativo Controlli e Laboratorio Dipartimentale i Umbria Mercurio Ambientali e Ambientale Valutazione Multisito Umbria n Nord Rischio Industriale a Sud - Sicurezza l Valutazione Accettazione e i VIA AIA Refertazione z z Rischio Industriale Bonifica SIN/SIR a Chimica t Microinquinanti Microbiologia i Acque e Chimica Acque - Fisica Acque Rifiuti e Fitofarmaci Compost Chimica Aria Biomonitoraggio Acque - Chimica Biomonitoraggio Ecotossicologia Suolo - Rifiuti Aria Chimica Alimenti e Acque Microbiologia Biologia AREA DI Acque LINE 6
ANALISI DEL CONTESTO - SWOT ANALYSIS L’analisi di contesto nella fase di pianificazione rappresenta un importante processo conoscitivo, propedeutico alla definizione di indirizzi e strategie, con lo scopo di fornire una visione integrata della situazione - interna ed esterna - in cui l’Agenzia si trova a operare. Attraverso le due fasi in cui è possibile scomporre l’analisi - una tesa ad evidenziare i punti di forza e di debolezza dell’organizzazione (analisi dell’ambiente interno) l’altra tesa a rilevare le opportunità da cogliere e le sfide da affrontare (analisi del contesto esterno) - si evidenziano i temi strategici da affrontare e le criticità da superare. Tale passaggio consente una corretta definizione delle azioni e misure da mettere in atto al fine di poter assicurare un’efficace ed efficiente realizzazione del mandato istituzionale. Di seguito si riporta una sintetica e non esaustiva analisi dei vincoli e delle opportunità offerte dall’ambiente in cui ARPA si trova ad operare, nonché una valutazione dei punti di forza e di debolezza dell’Agenzia, così come riscontrati dalla Direzione e che, di fatto, sono stati il punto di partenza nella definizione del nuovo assetto strategico agenziale. PUNTI DI FORZA: Presenza di elevate competenze professionali Nuove modalità operative delle attività ispettive Elevata capacità tecnica nell’attività di controllo e di supporto alle attività istruttorie Rafforzamento quantitativo e potenziamento qualitativo delle risorse presenti nelle strutture territoriali Moderna ed avanzata dotazione strumentale del Laboratorio Multisito ed elevata capacità analitica con processi in qualità Elevata capacità tecnica nel campo della modellistica ambientale Importanti attività di promozione e diffusione della cultura ambientale Importante attività di supporto ai Comuni a partire dal tema della Raccolta differenziata Dialogo con gli attori sociali ed economici del territorio in vista di una piattaforma di scambio costante di informazioni e di conoscenza Solidità economico-finanziaria e patrimoniale PUNTI DI DEBOLEZZA: Carenze pregresse nella programmazione e gestione di azioni ispettive e controlli Banche dati strutturate in modo non efficiente dal punto di vista della interconnessione Carenza di flussi informativi per una lettura integrata dello stato dell’ambiente Reportistica ambientale e Portale con contenuti carenti di un’analisi critica delle informazioni di base Mancanza di omogeneizzazione di alcuni macro processi di ARPA connessi all’attività valutativa Scarsa integrazione tra Pianificazione /Programmazione delle attività e Programmazione economico- finanziaria Mancanza di rilevazione dei costi per processo/attività Attività di Ricerca e Sviluppo non strutturata per priorità Carenze , alti costi ed inefficienze nei servizi agenziali, dai logistici agli informatici 7
OPPORTUNITA’: Crescente richiesta - dagli stakeholder istituzionali, economici e sociali - di ARPA quale soggetto tecnico- scientifico di supporto alle scelte di politica ambientale per la sostenibilità Possibilità di una maggiore valorizzazione delle competenze a disposizione dell’Agenzia per lo sviluppo dei Programmi finalizzati inerenti tematiche di rilievo prioritario Crescente ruolo di ARPA nella promozione di strategie ambientali partecipate , fondate su trasparenza ed affidabilità delle informazioni nell'ottica Smart della CitizenScience . MINACCE Risposte non immediate ed esaustive all’insorgere di emergenze ambientali Immagine esterna di ARPA non sempre rispondente alle reali capacità e competenze Contesto economico di crisi e normative nazionali in non coerente evoluzione con quelle comunitario . 8
LA NUOVA VISION DI ARPA UMBRIA L’Agenzia si ispira ai principi di competenza tecnico-scientifica, multireferenzialità,trasparenza, integrità e terzietà. I risultati emersi dalla SWOT ANALYSIS, nonché la strategia richiesta dal mutato quadro normativo ha portato a “rivedere” i confini e le modalità operative di ARPA per aumentarne la competitività e rafforzarne il ruolo di struttura tecnica autorevole, indipendente, affidabile e di riferimento delle pubbliche amministrazioni e di tutti gli stakeholders nel campo della protezione, prevenzione e tutela ambientale. La multireferenzialità di ARPA nasce dalla trasversalità e dalla complessità delle problematiche ambientali e dall’esigenza di porsi in relazione con i molteplici soggetti appartenenti al contesto esterno di riferimento ed implica la necessità di meccanismi di integrazione, collaborazione e comunicazione. L’Agenzia vuole implementare la logica del “fare rete” promuovendo collaborazioni e sviluppando dialogo con soggetti esterni pubblici e privati, istituzionali e non, allo scopo di creare una vasta rete di controllo, conoscenza e partnership per la migliore protezione dell’ambiente nel suo complesso e per la promozione e diffusione dei principi legati a uno sviluppo durevole e sostenibile. ARPA vuole rendere la propria azione più efficace ed efficiente e la propria macchina operativa adeguata alla velocità e complessità evolutiva dei fenomeni ambientali. ARPA evolverà attraverso un continuo confronto con istituzioni, attori socioeconomici e tecnico-scientifici. In questa ottica nel corso del 2016 è stata avviata un’attività di collaborazione con: mondo scientifico e della ricerca (Accordo quadro con Università, ecc…) Sanità in materia di Piano Regionale di Prevenzione Magistratura, NOE Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato Associazioni di categoria, ambientaliste, dei consumatori (Forum degli stakeholders economici e sociali) per la individuazione di forme permanenti e strutturate di confronto, scambio di know-how, interlocuzione. In una tale visione, gli indirizzi della Programmazione strategica e operativa di ARPA sono stati definiti ed elaborati - oltre che sulla base dei contenuti dei documenti di programmazione regionale per quello che concerne le tematiche ambientali - anche in coerenza con i principi e i contenuti degli strumenti di programmazione della politica ambientale comunitaria. In particolare, il quadro di riferimento degli indirizzi strategici di ARPA per il periodo 2016-2018 è rappresentato dagli obiettivi tematici del VII Programma di azione in materia di ambiente "Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta" che trasversalmente intersecano tutta la pianificazione agenziale: PROTEGGERE, CONSERVARE E MIGLIORARE IL CAPITALE NATURALE PROMUOVERE UN’ECONOMIA CIRCOLARE A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO, EFFICIENTE NELL’IMPIEGO DELLE RISORSE, VERDE E COMPETITIVA PROTEGGERE I CITTADINI DA PRESSIONI E RISCHI DI ORDINE AMBIENTALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE MIGLIORARE LE BASI DI CONOSCENZA SCIENTIFICA DELLA POLITICA AMBIENTALE 9
Per quanto sopra premesso la nuova VISION di ARPA può essere sintetizzata nelle seguenti 3 direttrici: ARPA rafforza il proprio ruolo di struttura tecnica autorevole, indipendente, affidabile e sempre più “presente” sul territorio ARPA opera in una logica del “fare rete” con tutti i suoi principali stakeholder ARPA come strumento operativo in grado di far fronte ai sempre più tangibili problemi connessi a tematiche ambientali, dalla conoscenza delle matrici e delle pressioni antropiche fino al supporto all’innovazione per la sostenibilità. L’ALBERO DELLA PERFORMANCE Il processo di traduzione del mandato istituzionale di ARPA in obiettivi strategici e operativi viene realizzato metodologicamente attraverso l’Albero della Performance, mappa logica che rappresenta anche graficamente i legami tra Mandato istituzionale, Mission , Vision e aree strategiche. Le aree strategiche sono intese come “prospettive”, “visioni” in cui vengono idealmente scomposti i compiti e le funzioni di ARPA : all’interno di tali aree strategiche vengono definiti e organizzati gli obiettivi strategici di orizzonte temporale triennale, a loro volta declinati in obiettivi operativi a valenza annuale. Tutta l’attività dell’Agenzia, nella rappresentazione grafica dell’Albero della Performance, è dunque “articolata” in aree strategiche definite secondo il criterio dell’outcome; tale scelta è motivata dall’opportunità di rendere immediatamente intelleggibile agli stakeholder la finalizzazione dell’attività di ARPA rispetto ai bisogni ed alle aspettative della collettività In ARPA Umbria sono state identificate le seguenti Aree strategiche: 1. CONTROLLI E ISPEZIONI 2. VALUTAZIONE E PROCEDIMENTI AUTORIZZATIVI 3. MONITORAGGIO 4. SISTEMA INFORMATIVO AMBIENTALE 5. SUPPORTO ALLA PREVENZIONE PRIMARIA 6. PROMOZIONE DELL’INNOVAZIONE PER LA SOSTENIBILITA’ 7. ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO Alle prime 6 è possibile associare tutta l’attività tecnico-operativa di ARPA riconducibile alla conoscenza dello stato dell’ambiente e delle pressioni che su di esso agiscono, alla valutazione preventiva delle ricadute ambientali delle principali attività antropiche, alla raccolta dei dati ambientali, alla costruzione, definizione e diffusione delle informazioni ambientali, al supporto tecnico in materia di ambiente e salute. All’ultima area afferisce, invece, tutta l’attività amministrativa e gestionale “trasversale”, ovvero di supporto alle precedenti, volta allo sviluppo organizzativo e manageriale dell’Agenzia. Di seguito si riporta lo schema grafico rappresentativo del I livello dell’Albero della Performance di ARPA Umbria: 10
vs L.R. MANDATO ISTITUZIONALE n. 9/1998 ARPA presidia i processi di prevenzione, previsione, valutazione e risanamento ambientale, anche a tutela della salute per i rischi ARPA rafforza il proprio ruolo di struttura tecnica autorevole, indipendente, affidabile e sempre più “presente” sul territorio connessi; MISSION MISSION acquisisce e diffonde la conoscenza sui fattori di pressione, sullo ARPA opera in una logica del “fare rete” con tutti i suoi principali VISION stakeholder vs stato dell’ambiente, contribuendo alla verifica dell’efficacia delle VISION politiche orientate alla sostenibilità; ARPA come strumento operativo in grado di far fronte ai sempre più collabora alla realizzazione di tali politiche in rapporto con gli altri tangibili problemi connessi a tematiche ambientali, dalla conoscenza attori istituzionali, con la società civile, i cittadini e le imprese, delle matrici e delle pressioni antropiche fino al supporto promuovendo e diffondendo l’utilizzo di strumenti di gestione all’innovazione per la sostenibilità ambientale negli ambienti di vita e di lavoro. CONTROLLI E VALUTAZIONE E MONITORAGGIO SISTEMA SUPP PREV PROMOZIONE ORGANIZZAZIONE AREE ISPEZIONI PROCEDIMENTI INFORMATIVO PRIM INNOVAZIONE PER E STRATEG. AUTORIZZATIVI AMBIENTALE LA SOSTENIBILITA’ SVILUPPO .. OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI OBIETTIVI OPERATIVI ANNUALI STRUTTURE DI LINE STRUTT. STAFF 11
PIANIFICAZIONE 2016-2018 : QPS L’attività di ARPA per il triennio 2016-2018 - in coerenza con la nuova Vision dell’Agenzia - è descritta attraverso lo schema dei seguenti obiettivi strategici, organizzati secondo le 7 aree strategiche dell’Albero della Performance di ARPA Umbria: 12
QUADRO DI PROGRAMMAZIONE STRATEGICA - QPS STRUTTURE ARPA “LINE” STRUTTURE ARPA “STAFF” AREA DIP AMB E COMUN, ISPEZ. AREA DIP BONIF SI, AREA UMBRIA SAL SERV STAMPA AFF COD. OBIETTIVO STRATEGICO CONTR E SIA UMBRIA LAB RISCHI FORM AMM STRATEG SUD - EMERG OPER E REL LEG VAL NORD O IND PIANIF SICUR MERC ISTITUZ CI.1 POTENZIARE L’ATTIVITÀ ISPETTIVA NELLE AZIENDE A CONTROLLI E ISPEZIONI MAGGIOR COMPLESSITÀ AIA E VIA, SECONDO IL NUOVO MODELLO DI GESTIONE DEL CONTROLLO AMBIENTALE X X INTEGRATO (TEAM ISPETTIVO) CI.2 GARANTIRE CONTROLLI EFFICIENTI, EFFICACI, OMOGENEI E IN GRADO DI PREVENIRE, MONITORARE E QUINDI X X X CONTRIBUIRE A RISOLVERE I PROBLEMI AMBIENTALI VPA.1 ASSICURARE SUPPORTO TECNICO NEI PROCEDIMENTI DI AUTORIZZ VALUTAZ. PROCED. AUTORIZZAZIONE, VALUTAZIONE AMBIENTALE E SUPPORTO X X X X E TECNICO E NORMATIVO IN MATERIA DI BONIFICHE M.1 ASSICURARE L’ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO ANCHE ORAGGI MONIT FINALIZZATA AD AUMENTARE LA DISPONIBILITÀ E X X X X O ACCESSIBILITÀ DI DATI AMBIENTALI CREDIBILI, CONFRONTABILI E DI QUALITÀ CERTA 13
STRUTTURE ARPA “LINE” STRUTTURE ARPA “STAFF” AREA AREA DIP AMB E COMUN, ISPEZ AREA DIP BONIF SI, STRA UMBRIA SAL SERV STAMPA E AFF COD. OBIETTIVO STRATEGICO CONTR E SIA UMBRIA LAB RISCHI FORM AMM TEG SUD - EMERG OPER REL LEG VAL NORD O IND PIANIF SICUR MERC ISTITUZ SIA.1 PROGETTARE UN’ORGANIZZAZIONE DEI DATI FINALIZZATA ALLA COSTRUZIONE DI FLUSSI INFORMATIVI PER LA CONOSCENZA INTEGRATA DELLO STATO DI QUALITÀ DELLE PRINCIPALI MATRICI AMBIENTALI (ARIA,ACQUA, SUOLO, X SISTEMA INFORMATIVO AMBIENTALE SOTTOSUOLO), A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ ISTRUTTORIA IN MATERIA DI AIA E VIA SIA.2 GARANTIRE IL RUOLO DI ARPA QUALE DETENTORE DELLE BASI DI CONOSCENZA SCIENTIFICA A SUPPORTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER PREVENIRE I RISCHI X X X AMBIENTALI E PROMUOVERE POLITICHE DI SOSTENIBILTA’ SIA.3 SVILUPPARE STRUMENTI DI MODELLAZIONE PER UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI COMPLESSE PERTINENTI AI CAMBIAMENTI AMBIENTALI (AD ESEMPIO RISPETTO ALL’IMPATTO DEI X CAMBIAMENTI CLIMATICI, ALLA PERDITA DI BIODIVERSITÀ, ECC….) SIA.4 RAZIONALIZZARE E VALORIZZARE I DATI RACCOLTI ATTRAVERSO IL MONITORAGGIO AI FINI DI UN LORO EFFICIENTE UTILIZZO PER LA COSTRUZIONE DEI FLUSSI X INFORMATIVI SPP.1 PROMUOVERE IL COORDINAMENTO TRA LE POLITICHE SUPP PREV. PRIM AMBIENTALI E QUELLE SANITARIE PER UNA VALUTAZIONE INTEGRATA DELL’IMPATTO SULL'ESPOSIZIONE DELLA X X X X POPOLAZIONE AI FATTORI DI RISCHIO SPP.2 ASSICURARE IL SUPPORTO TECNICO, ANCHE SU SCALA SOVRAREGIONALE, IN MATERIA DI EMERGENZA MERCURIO X NEL FIUME PAGLIA - BACINO IDROGRAFICO DEL TEVERE 14
PROG STRUTTURE ARPA “LINE” STRUTTURE ARPA “STAFF” R FINAL AREA AREA AMB E COMUN, IZZA ISPEZ DIP BONIF SI, AREA DIP SAL SERV STAMPA AFF COD. OBIETTIVO STRATEGICO CONTR SIA UMBRIA LAB RISCHI FORM AMM STRAT UMBRIA EMERG OPER E REL LEG E VAL SUD - O IND PIANIF NORD MERC ISTITUZ SICUR IS.1 PROMUOVERE RELAZIONI ISTITUZIONALI PER PER LA SOSTENIB PROMOZ.INNOV SVILUPPARE PROGETTI AGENZIALI INERENTI ATTIVITÀ DI INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO, AZ ANCHE ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE DI ARPA A X X PROGETTI INNOVATIVI COFINANZIATI DALL’UNIONE EUROPEA IN MATERIA DI AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE OS.1 SVILUPPARE UN APPROCCIO GESTIONALE E ORGANIZZATIVO CHE FAVORISCA L’ADATTAMENTO DELL’AGENZIA AI MUTAMENTI DELLE CONDIZIONI DI X X X CONTESTO OS.2 MIGLIORARE E OTTIMIZZARE L’ACCOUNTABILITY E GARANTIRE EFFICIENZA E TEMPESTIVITA’ NEL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI X X ORGANIZZ. E SVILUPPO TRASPARENZA A E ANTICORRUZIONE OS.3 PROMUOVERE LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE ARPA X X OS.4 MANTENERE E SVILUPPARE IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (QUALITÀ-AMBIENTE-SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI) FINALIZZATO ALLA CERTIFICAZIONE X X DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI AGENZIALI OS.5 OTTIMIZZAZIONE E INNOVAZIONE DEI SERVIZI LOGISTICI, DELLE PROCEDURE/ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E DEGLI APPLICATIVI INFORMATICI FINALIZZATI AD ASSICURARE LA FUNZIONALITA’ E X X L’EFFICIENZA DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE AGENZIALI 15
STRUTTURE ARPA “LINE” STRUTTURE ARPA “STAFF” AREA AREA DIP AMB E COMUN, ISPEZ AREA DIP BONIF STRA UMBRIA SAL SERV SI, FORM STAMPA AFF COD OBIETTIVO STRATEGICO CONTR SIA UMBRIA LAB RISCHI AMM TEGIC SUD - EMERG OPER PIANIF E REL LEG E VAL NORD O IND A SICUR MERC ISTITUZ OS.6 SVILUPPO E MIGLIORAMENTO DELLE ATTIVITÀ CONNESSE ALLA SICUREZZA E PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO X OS.7 GARANTIRE IL SUPPORTO TECNICO-SCIENTIFICO PER LA CONOSCENZA E DIFFUSIONE DEI PRINCIPI CONNESSI ALLO X X SVILUPPO SOSTENIBILE E ALL’ECONOMIA CIRCOLARE ORGANIZZ. E SVILUPPO OS.8 PROMUOVERE E IMPLEMENTARE LA LOGICA DEL “FAR RETE” - CON ATTORI ISTITUZIONALI E NON - FINALIZZATA ALLA CREAZIONE DI UNA RETE DI CONTROLLO AMBIENTALE X INTEGRATA E ALLA PROMOZIONE E SVILUPPO DI UNA POLITICA AMBIENTALE PARTECIPATA OS.9 ASSICURARE UN’IMMAGINE ESTERNA EFFICACE DI ARPA : RAFFORZARE NEGLI STAKEHOLDER LA CONSAPEVOLEZZA DELLA “PRESENZA” OVVERO DEL RADICAMENTO TERRITORIALE DI X ARPA E DELLA SUA CAPACITÀ OPERATIVA OS.10 ASSICURARE LA “PRESENZA” DI ARPA IN RETE, OVVERO LA DIFFUSIONE DELL’ATTIVITA’ AGENZIALE ATTRAVERSO I X PRINCIPALI SOCIAL NETWORK E MEDIA ON LINE 16
PROGRAMMAZIONE ANNAULE 2016 - QPA La programmazione operativa rappresenta la fase in cui si traducono e declinano gli obiettivi strategici definiti in fase di Pianificazione, in obiettivi annuali. Nella logica dell’Albero della Performance descritta in precedenza , ogni obiettivo afferente a ciascuna Area strategica viene declinato in obiettivi operativi per i quali - ai fini della misurazione - vengono definiti indicatori e target attesi, associati alle strutture agenziali coinvolte nel raggiungimento dell’obiettivo. ALLEGATO 1. QUADRO PROGRAMMAZIONE STRATEGICA (QPS) E QUADRO PROGRAMMAZIONE ANNUALE (QPA) 17
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