Arcidiocesi di Gorizia - Il Baliato dai Coi
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Aquileia cenni storici U na delle più grandi città dell’Impero romano, una delle più vivaci comunità del paleo cristianesimo latino, splendidi mosaici pavimentali della Basilica, degli oratori interrati, delle ricchissime domus, i piccoli oggetti uno dei più importanti antichi porti della vita quotidiana. La Fondazione dell’Adriatico, punto di partenza delle Aquileia, partecipata dal Ministero per i principali strade commerciali, culturali beni e le attività culturali, dalla Regione e militari verso il Nord Est europeo. Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Aquileia, fondata dai romani nel 181 Aquileia, dalla Provincia di Udine e a.C., città di cultura e crocevia di dall’Arcidiocesi di Gorizia, è nata nel religioni, sede nominale di un episcopato 2008 per valorizzare lo straordinario e di un patriarcato, da oltre un secolo patrimonio archeologico di Aquileia, sito restituisce i suoi tesori: i sontuosi UNESCO dal 1998. monumenti dell’urbe imperiale, gli Historical Background O ne of the biggest cities of the Roman Empire, one of the liveliest communities of the early latin - Christianity, monuments of the imperial city, the wonderful floor mosaics of the Basilica, of the basement Oratory, of the very rich one of the most important ancient ports Domus, the small everyday objects. The of the Adriatic, starting point of the main Aquileia Foundation, subsidiary of the commercial, cultural and military roads Ministery of cultural assets and activities, Frammenti di passato, towards north-east Europe. Aquileia, founded by the Romans in 181 B.C., of Friuli Venezia Giulia Region, of the City of Aquileia, of the Province of Udine tracce di futuro. cultural city and crossway of religions, nominal seat of an episcopacy and a and of the Archdiocese of Gorizia, was born in 2008 to enhance the extraordinary patriarchy, since more than a century is archeological heritage of Aquileia, Memories of the past, giving its treasures back: the luxurious UNESCO site since 1998. outlines for the future.
Fondazione Aquileia: finalità e risorse I l percorso che ha portato alla Fondazione per la valorizzazione archeologica del sito di Aquileia è iniziato con l’approvazione della legge regionale n. 18/2006, che ha previsto favorire lo sviluppo del turismo culturale, cofinanziare interventi, gestire indirettamente l’attività di valorizzazione, realizzare interventi di ricerca, conservazione e restauro dei un soggetto giuridico partecipato beni concessi in uso. Il patrimonio dal Ministero per i beni e le attività risulta composto dai diritti d’uso sulle culturali, dalla Regione Friuli Venezia aree archeologiche e sugli immobili di Giulia, dal Comune di Aquileia e proprietà del Ministero, nonché dagli dalla Provincia di Udine. L’accordo apporti in denaro dei soci fondatori. preliminare Stato-Regione ha delineato La Fondazione può contare anche su la Fondazione come strumento un fondo di dotazione costituito da per predisporre piani strategici, contributi assegnati dai soci. Fondazione Aquileia: aims and resources T he road which brought to the Foundation for the valorization of the archeological site of Aquileia started development of cultural tourism, co- finance interventions, indirectly manage the valorization activity, realize research, with the approval or the regional law n. conservation and restoration operations on 18/2006, which provided a subsidiary legal the endowed assets. The heritage includes entity of the Ministery of cultural assets the right of use of the archeological areas and and activities, of Friuli Venezia Giulia on the buildings owned by the Ministery, as Region, of the City of Aquileia and of well as of the total amount of money given the Province of Udine. The preliminary by the founding partners. The Foundation agreement between State and Region also has at its disposal a fund made up of the outlined the Foundation as an instrument partners’ contributions. to draw up strategic plans, encourage the
Ricerca, scavo, valorizzazione L a Fondazione Aquileia, oltre che occuparsi della gestione e manutenzione delle aree conferite, promuove e finanzia attività di ricerca e scavo volte alla valorizzazione dei domus romana nota in Aquileia (quasi 1400 mq.). Nel frattempo è stato bandito un Concorso d’idee (conclusosi nel 2011) per la ridefinizione della fruibilità dell’area in modo da dare inizio, sulla beni. A partire dal 2009 si è provveduto base dei dati acquisiti, alla realizzazione alla riqualificazione del percorso di di una nuova copertura funzionale e collegamento tra i siti Cossar-Stalla integrata nel paesaggio, che evochi da un Violin-Pasqualis, che interseca lato le volumetrie e gli ambienti antichi, il cuore della città tardoantica e ma che sia assolutamente all’avanguardia paleocristiana e che risulta fondamentale quanto a sistemi tecnologici. Nell’area per riannodare le relazioni tra aree della Basilica, la Fondazione Aquileia archeologiche di primaria importanza. ha finanziato e coordinato i lavori Per la valorizzazione del fondo Cossar di restauro e di realizzazione di una la Fondazione Aquileia ha affidato struttura di protezione per i mosaici al Dipartimento di Archeologia della Süd Halle, oltre 300 metri quadri dell’Università di Padova una campagna di pavimento musivo scoperti alla fine di ricerca e scavo triennale, che ha dell’800 e mai ammirati prima d’ora. portato in luce per intero la più grande Research, excavation, valorisation T he Fondazione Aquileia, not only deals with the managing and the maintenance of the given areas, it also promotes and Roman Domus known in Aquileia (almost 1400 m2) in its entirety. Meanwhile a concept competition for the new definition finances research and excavation activities of the accessibility of the area (completed aimed at restoring artefacts and grounds. in 2011) was announced in order to begin Since 2009 the linking path between the the realization of a new functional cover Cossar-Stalla and Violin-Pasqualis sites, integrated in the landscape on the basis of the which crosses the heart of the ancient known data. This, on one hand has to evoke and early Christian City and which is of the ancient volumetry and rooms, but, on fundamental importance in order to renew the other has to be up to date as technological the relationships among the most important systems. In the Basilica area, the Aquileia archaeological areas, has been requalified. Foundation has financed and coordinated For the development of the Cossar Fund, the the restoration and realization works for a Aquileia Foundation assigned the University protection structure for the mosaics of the of Padua’s Archaeological Department a Süd Halle, more than 300 m2 of mosaic research campaign and a three-year-long pavements discovered at the end of the XIX excavation, which brought to light the biggest century and never admired before.
Diffusione della O ltre alle importanti campagne di scavo e di riqualificazione, la Fondazione Aquileia ha voluto dare prima volta ha portato in Friuli Venezia Giulia una rassegna internazionale interamente dedicata al cinema di conoscenza un nuovo impulso alla diffusione della archeologia; “Aquileia Lab”, laboratori conoscenza attraverso una ricca stagione didattici ispirati alla vita degli antichi di eventi e manifestazioni, coinvolgendo Romani per bambini dai tre ai dieci un pubblico sempre più vasto e curioso anni, “Aquileia Puppet Festival”, con con una serie di iniziative dedicate a spettacoli di burattini e teatro di figura tutti, dai bambini agli adulti, senza pensati per tutte le età. dimenticare gli addetti ai lavori, attratti E ancora visite guidate agli scavi, da approcci inediti e sempre affascinanti. concerti, conversazioni d’autore. “Aquileia Film Festival”, che per la Diffusion of knowledge I n addition to the important excavation and restoration campagns, the Fondazione Aquileia wanted to give a new boost to in Friuli Venezia Giulia an international exhibition dedicated to cinema and archeology; “Aquileia Lab”, educational the diffusion of knowledge towards a rich laboratories inspired by the life of the ancient events and performances season, involving Romans for children from the age of three to a wider curious public with a range of the age of ten and Aquileia Puppet Festival, activities dedicated to all, from children to with puppet shows and puppet theatre adults, without missing the people involved thought for all ages. And, furthermore, in the work, packed in by new and always guided visits to the excavations, concerts, fascinating approches. “Aquileia Film conversations with authors. Festival” which, for the first time brought
AREE CONFERITE Conferred Areas 14 Legenda 12 Conferimento all’atto costitutivo della Fondazione Aquileia 15 3 Conferring at the constitutive deed of the 4 Fondazione Aquileia 2 9 Conferimento successivo (seconda fase) Subsequent conferring (second step) Conferimento successivo (terza fase) Subsequent conferring (third step) Siti di interesse generale per la 11 1 13 valorizzazione di Aquileia Site of general interest 10 1 Fondo Cal e Barberi - Cal and Barberi Area 8 2 Fondo Cossar - Cossar Area 3 Fondo Pasqualis e Mercati - 6 Pasqualis and Mercati Area 4 Stalla Violin - Violin Barn 6 5 Sepolcreto - Sepolcretum 10 6 Complesso forense - Forum Area 7 Fondi Comelli, Terme - Comelli Area, Thermae 8 Fondo Violin - Violin Area 9 Porto fluviale, Via Sacra - Fluvial Port, Via Sacra 10 Fondi Moro - Moro Area 7 11 Fondi Cassis - Cassis Area 12 Complesso Basilicale - Basilica Area 13 Museo Archeologico - Archeological Museum 5 14 Museo Paleocristiano - Early Christian Museum 15 Süd Halle / South Halle N
Basilica L a basilica episcopale è il monumento cristiano più importante di Aquileia. L’edificio attualmente visibile è frutto cresciute esigenze della comunità cristiana, fino agli interventi voluti dai patriarchi Giovanni e Popone tra il delle trasformazioni apportate durante X e l’XI secolo. Gli oltre 1300 mq. di l’età medievale all’originario complesso splendidi mosaici pavimentali visibili paleocristiano, di cui gli scavi condotti al suo interno rappresentano, con le a partire dalla fine del XIX secolo loro raffigurazioni policrome, una delle hanno consentito di ricostruire la lunga espressioni più antiche e straordinarie storia: dalla fondazione poco dopo il della nascente arte cristiana dei primi 313 d.C. ad opera del vescovo Teodoro, decenni del IV sec. d.C. ai successivi ampliamenti dovuti alle Basilica T he Episcopal Basilica is the most important Christian monument in Aquileia. The building you can see needs of the Christian society, up to the actions commissioned by the patriarchs John and Popon between the X and the XI nowadays is the result of the transformations century. The over 1300 m2 of wonderful of the Middle Age to the original early floor mosaics, which can be seen inside it Christian building. The excavations carried with their polichrome depictions represent out since the end of the XIX century one of the most ancient and extraordinary allowed the reconstruction of its long expressions of the rising chistian art of the history: from the foundation slightly after first decades of the IV century A.D. the 313 A.D. by the bishop Theodor, to the further enlargements due to the growing
Foro Romano I l foro romano - oggi diviso dalla SR 352 - rappresenta il cuore amministrativo e religioso della città: la vasta piazza lastricata in calcare era cinta da un portico rialzato con botteghe; plutei con eroti e ghirlande. Il foro era chiuso sul lato sud dalla Basilica civile, un edificio absidato a tre navate, sede dell’amministrazione della giustizia, mentre sul lato occidentale sorgeva al I sec. d.C. risale la sistemazione almeno un edificio templare. Numerose monumentale, con l’attico, impostato basi e iscrizioni ricordano le dediche ed i sul colonnato, decorato da plinti con monumenti onorari di cittadini illustri e protomi di Medusa e Iuppiter Ammon personaggi pubblici. (Giove con corna d’ariete) alternati a Roman Forum T he Forum, partially hidden by the modern road system, was the central place of meeting and trade in the Roman Medusa, alternated to plutei with Erotes and eagles, on the top of the porticoes. The Forum was closed to the south by the civil settlement: a huge square (platea) paved Basilica, a long columned building with with limestone slabs, fenced-in with a two exedrae at the shorter sides; a temple continuous portico, giving access to shops; faced the western side. Several inscriptions the monumental arrangement of the complex mention buildings and statues dedicated by dates to the I century AD, featuring and to famous citizens and authorities. plinths with heads of IuppiterAmmon and
Porto Fluviale L a “via Sacra”, allestita nel 1934, ricalca il tracciato del fiume che bagnava Aquileia, risultato della confluenza del Natiso cum Turro, fiancheggiato da banchine attrezzate: resero necessaria la costruzione di nuove mura. è visibile per circa 400 metri la banchina occidentale, in blocchi di pietra d’Istria, costruita su due livelli per ovviare al regime delle maree, con anelli la sistemazione monumentale risale al I d’ormeggio orizzontali e punti di approdo sec. d.C. e fu alterata durante gli assedi verticali. Sul retro si dispongono i di Massimino il Trace (238 d.C.) e di magazzini e si dipartono le vie lastricate Giuliano l’Apostata (361 d.C.), che verso le aree di mercato ed il Foro. Fluvial Port T he “Via Sacra”, set up in 1934, follows the ancient water course across the Roman settlement, after the confluence of the Thracian (238 AD) and of Julian the Apostate (361 AD). You can see about 400 metres of the western docks, made of blocks Natiso cum Turro, flanked by quays on of Istrian limestone, with landing facilities, both sides: the monumental arrangement set on two different levels related to the flood dates to the 1st century AD, whereas tide. Storehouses (horrea) and sloping roads fortifications and structural changes took connected the river to the market places and place at the time of the siege of Maximinus the Forum.
Museo Archeologico I naugurato nel 1882 da Enrico Maionica nella sede di Villa Cassis Faraone, il Museo, con i suoi tre piani per un totale di dodici stanze, rappresenta il punto di arrivo di una aquileiesi, tra cui gemme e cammei, ceramica, toreutica e vetro; all’ultimo piano gli oggetti di ornamento personale in materiali preziosi come l’oro e l’ambra baltica, ed ancora la collezione tradizione antiquaria a lungo coltivata numismatica. All’esterno, nelle Gallerie ad Aquileia tra Sette- ed Ottocento: al lapidarie, le centinaia di iscrizioni e pian terreno domina la scultura nelle monumenti funerari testimoniano diverse declinazioni, dalla ritrattistica le consuetudini sociali e le credenze privata, alla statuaria pubblica, dal culto religiose degli abitanti della colonia; ai monumenti funerari; al primo piano degna di nota, ancora, la splendida le produzioni artigianali delle botteghe collezione di mosaici. Archeological Museum O pened in 1882 by Enrico Maionica in the seat of Villa Cassis Faraone, the Museum, with its three floors, and of the Aquileian shops, such as gems, cameos, pottery, toreutics and glass; in the loft, the personal embellishments in twelve rooms in all, represents the arrival precious materials such as gold, Baltic point of an antiquarian tradition cultivated amber and, furthermore, the numismatic in Aquileia for such a long time between collection. Outside, in the lapidary the XVIII and the XIX century: the galleries, the hundreds of inscriptions and ground floor is dominated by sculpture in funerary monuments bear testimony to its different iterations, from the private the social habits and religious beliefs of the portraiture, to the public statuesque, community’s inhabitants; to note, moreover, from the cult, to funerary monuments; the wonderful mosaic collection. on the first floor the handmade products
Museo Paleocristiano V era simbiosi di “museo”e di “area archeologica”, l’edificio moderno inaugurato nel 1961 sorge sopra una basilica paleocristiana extra-urbana, adibita successivamente a complesso abside poco profonda, di cui restano ampi lacerti musivi pavimentali e pregevoli resti lapidei; sulle balconate dei piani superiori trova invece spazio la preziosa collezione di iscrizioni funerarie monastico benedettino (il “Monastero” cristiane, provenienti da varie località che dà nome all’intero sobborgo nord- aquileiesi, che offre un vivido spaccato orientale di Aquileia) e più tardi a della cristianizzazione della colonia fabbricato agricolo (foladôr). Al pian romana che non ha eguali nell’ambito terreno è ancora visibile l’impianto della dell’Italia settentrionale. basilica antica, ad un’unica navata con Early Christian Museum R eal symbiosis between “museum” and “archaeological area”, the modern building, opened in 1961 rises on an Early - a single nave and a shallow apse of which it is still possible to see large floor mosaic fragments and excellent stony remains; on Christian out-of-town Basilica subsequently the balconies of the upper floors, there is used as Benedictine monastic complex (the place for a precious collection of Christian whole north-eastern suburb of Aquileia funeral inscriptions, coming from different was named after the “Monastero”) and aquileian sites, which offers a vivid view of later as an agricultural building (foladôr). the christianization of the roman colony with On the ground floor it is still possible to see no equals in the northern Italy. the structure of the ancient Basilica, with
Fondi Cal N ella vasta area demaniale, originariamente interposta tra il principale asse stradale e l’anfiteatro, si termali. Importante appare la fase tardoantica, quando gli edifici vennero dotati di ambienti absidati, un tempo trovano i resti di alcune delle più fastose interpretati come “oratori” cristiani residenze private di Aquileia. Si tratta ed ora invece identificati con grandi di almeno sei domus (databili tra I e IV sale di pregio destinate al ricevimento, sec. d.C.), centrate su corti porticate ampiamente diffuse in tutto il mondo talvolta allestite a giardino, attorno romano nella tarda Antichità. a cui si articolano grandi ambienti di rappresentanza, appartamenti destinati alla vita della famiglia, piccoli impianti Cal Area I n this large state-owned area, originally located between the main road and the amphitheater, are the ruins of some of the spacious rooms for official meetings, private apartments and small thermal baths. Some features of late antiquity are highly evident. most luxurious private homes of ancient At that time buildings were provided with Aquileia. There are at least six domus, rooms featuring an apse, once thought to be which may be dated between the 1st and small Christian chapels and now identified the 4th century AD. These houses were as large and noteworthy reception rooms, centered on porticoed courtyards, sometimes extremely common in late antique times arranged as gardens, around which all throughout the Roman world. public and private rooms were organized:
Fondi Cossar I n quest’area le ricerche archeologiche furono avviate già nell’Ottocento e sono proseguite con intensità fino alla alla luce un tratto di una delle strade lastricate e ampie porzioni di alcune case romane; esse erano appartenute alla metà del secolo scorso, rimettendo in ricca borghesia mercantile di Aquileia e luce alcune parti importanti della città furono decorate tra il I e il IV sec. d.C. romana. Nel settore meridionale fu con prestigiosi mosaici pavimentali. scoperta la torre d’angolo delle mura Attualmente una di esse è in corso di di difesa di età repubblicana, mentre scavo e di valorizzazione. al centro dell’area furono riportati Cossar Area A rcheological research in this area started back in the 19th century and was intensively carried out until halfway of the area a section of a paved road and large portions of roman houses were found. The latter belonged to Aquileia’s affluent through the 20th century, bringing to light middle-class merchants. Between the 1st valuable elements of the roman town. In and the 4th century AD they were decorated the southern sector the corner tower of the with prestigious mosaic floors. One of these defensive walls was revealed, dating to the houses is currently undergoing excavations republican era, and towards the center and enhancement activities.
Fondi Pasqualis L ’area fu indagata negli anni Cinquanta del secolo scorso da Giovanni Brusin che vi individuò complessi a destinazione commerciale e militare. Tra i primi si notano aree attività di scambio delle merci. Secondo l’opinione prevalente questi impianti sono databili ad epoca tardoimperiale. Tra i secondi si notano alcuni tratti della doppia cortina difensiva che proteggeva scoperte pavimentate in arenaria e la città da sud con una barriera riferibile materiale di reimpiego, attorno alle quali al IV secolo d.C. e una seconda più si dispongono larghi porticati sostenuti esterna (di raddoppiamento) del V da sostegni lignei che alloggiavano le secolo d.C. Pasqualis Area T he area was investigated in the 1950’s by Giovanni Brusin, who found trading and military complexes. The former The military complexes show some sections of the double defensive curtain walls built to protect the southern side of the town. The consist of open-air spaces paved with first ring can be dated to the 4th century sandstone and reused materials, surrounded AD, while the outer wall, doubling the by wide porticoes with wooden supports interior wall, was built in the 5th century used for trading activities. These complexes AD. most likely date to the late imperial era.
Sepolcreto L ’area conserva l’unica porzione visibile delle molte e grandiose aree cimiteriali che circondavano sepolture realizzate con incinerazione o inumazione del defunto tra il I e il III sec. d.C. Al primo tipo sono riferibili i Aquileia, allineandosi lungo le monumenti ad ara o ad ossuario, mentre strade che collegavano la città al suo al secondo appartengono i sarcofagi o territorio e alle città vicine. Dopo lo le tombe a cassa. Alle sepolture erano scavo del 1939, eseguito da G. Brusin, associati corredi recuperati e depositati furono qui ricomposti cinque recinti presso il Museo Archeologico Nazionale. funerari che contenevano numerose Sepolcretum I n this area are preserved the only visible remains of the many impressive graveyards lying in the surroundings of inhumation burials dating between the 1st and the 3rd century AD. Depending on the type of burial, ossuary and altar Aquileia, along the roads which then monuments can be seen, as opposed to connected the town to its neighborhoods and sarcophagi and coffin graves. The burials other nearby towns. After the excavation also contained artifacts, which have been carried out by G. Brusin in 1939, five recovered and stored in the National burial enclosures were reassembled, Archaeological Museum. containing numerous cremation and
Stalla Violin S cavi dei primi anni Sessanta del secolo scorso e degli ultimi anni hanno rimesso in evidenza tracce primo verso sud; al di sotto di esso, nel settore meridionale, sono emersi i resti di una grande sala absidata pertinente importanti di edifici riferibili alle fasi più ad un edificio precedente, attualmente tarde di vita della città romana (tra IV e in fase di valorizzazione. Questa presenta V sec. d.C.) e rapportabili ai momenti di un pavimento in mosaico, decorato con genesi del contiguo complesso cristiano. motivi geometrici e figurati del tutto In particolare vennero prima riconosciuti simili a quelli della Basilica teodoriana, due ambienti pavimentati in mosaico e con cui condivide la datazione nei primi in cubetti di cotto (oggi dentro l’edificio) decenni del IV sec. d.C. (foto) e, in tempi recenti, la prosecuzione del Violin Barn E xcavations carried out in the early 1960’s and in recent years have revealed notable remains of buildings southwards. Beneath it, in the southern sector, the remains of a spacious chamber with an apse belonging to a pre-existing which can be dated to Aquileia’s late years building came to light. This room is paved (between the 4th and the 5th century AD), with a mosaic floor whose figurative motifs when the adjoining Christian complex was and geometric patterns closely resemble built. The first excavations uncovered two those of the Theodorian basilica. Both date rooms with mosaic and terracotta floor to the first decades of the 4th century AD. (now visible inside the building). In recent (photo) years, the first room was found to extend
Süd Halle I l volume di protezione di recente realizzazione ricalca l’antico sedime di uno degli ambienti che, in seguito alle policrome, ornate da motivi figurati. A parete ha trovato collocazione il mosaico raffigurante un pavone con trasformazioni avviate a partire dalla coda spiegata, databile tra la fine del metà del IV secolo d.C., collegavano il IV e la metà del V secolo e pertinente battistero al nucleo basilicale. Al suo alla pavimentazione di uno degli spazi interno sono visibili importanti resti (nartece) antistanti la Basilica. musivi con decorazioni geometriche Süd Halle T he recently built protective structure preserves an area which, as a result of alterations carried out starting from the mid- decorations. The mosaic of a peacock with his tail wide open probably dates between the end of the 4th and the first half of the 4th century AD, linked the baptistery to the 5th century. Though now hanging for basilica. Remarkable mosaic remains can exhibition, it originally was part of the floor be seen on the inside, with polychromatic in the area before the basilica (narthex). geometrical patterns enriched by figurative
Cimitero degli eroi I l cimitero degli Eroi, realizzato dietro l’abside della basilica patriarcale, raccoglie alcuni fra i primi caduti italiani sul Carso; profanato durante la rioccupazione austriaca, dopo il 1919 è soldati dei quali non si conosce il nome: l’undicesimo, scelto da Maria Bergamas, una madre che aveva perso il figlio in guerra, nel 1921 è stato solennemente trasportato a Roma e sepolto sotto stato restituito alla pietà dei familiari. l’Altare della Patria come “milite Vi sono interrate anche le salme di dieci ignoto”. Heroes’ cemetery T he Heroes’ cemetery, realized behind the apse of the patriarchal Basilica, hosts some of the first Italian fallen on the The corpses of ten unknown soldiers have been buried there, too: the eleventh, chosen by Maria Bergamas, a mother who lost her Carso; desecrated during the Austrian son during the war, was solemnly brought to occupation, since 1919 it has been given Rome in 1921 and buried under the “Altare back to the piety of the families. della Patria” as “unknown soldier”.
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