Anti-covid: stretta decisa sulla vita sociale

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Nuovo   Dpcm   anti-covid:
stretta decisa sulla vita
sociale
Stop alle feste private, alle gite scolastiche e agli sport
amatoriali di contatto. E ancora, limitazioni alla movida e
alle occasioni di convivialità. La stretta del Governo nel
nuovo Dpcm anti-covid, firmato nella notte dal premier
Giuseppe Conte e dal ministro Roberto Speranza, si concentra
soprattutto sulla vita sociale. Per scongiurare regole ancora
più ferree e lockdown, Conte ribadisce la necessità di una
maggiore attenzione al rispetto delle misure che possano
ridurre il rischio di contagio.

Nuovo Dpcm anti-covid: regole più
restrittive per un mese
Le nuove prescrizioni, presentate agli Enti locali, e che
hanno ottenuto il via libera anche del Comitato tecnico
scientifico, da cui erano arrivate le prime indicazioni per il
varo del Dpcm di ottobre, saranno valide per i prossimi 30
giorni. E sono più restrittive di quelle in vigore finora e
anche di quelle annunciate nelle scorse settimane. Vediamole
nel dettaglio.

Divieto di feste private e stretta
sulle cerimonie
Il nuovo Dpcm anti-covid vieta le feste private nei locali,
sia al chiuso che all’aperto. E invita ad evitare anche quelle
che si svolgono nelle case private. La raccomandazione è, per
qualsiasi occasione di ritrovo, anche una semplice cena, di
non superare il numero di sei invitati se non vi si convive.
Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al
chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.

Per ciò che riguarda le cerimonie (matrimoni, comunioni,
cresime, funerali) restano in vigore le regole vigenti ma si
riduce il numero massimo delle persone che possono partecipare
ai ricevimenti successivi, che scende a 30 invitati.

Bar e ristoranti chiusi alle 24
Arriva una nuova stretta sulla movida. Bar, ristoranti e
locali in genere dovranno chiudere alle 24 e dalle 21 si potrà
consumare soltanto ai tavoli. Questo vuol dire che sarà
vietato consumare e sostare in piedi davanti al locale o nelle
sue adiacenze. Resta consentita la “ristorazione con consegna
a domicilio” e la “ristorazione con asporto”.

Divieto di gite scolastiche                                 e
partite di calcetto
Torna poi il divieto di gite scolastiche e anche lo stop al
calcetto e agli altri 129 sport di contatto svolti a livello
amatoriale. Significa niente più partite di calcetto o basket
con gli amici. La lista delle discipline è stata redatta dal
Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio dei
Ministri.

Il nuovo Dpcm anti-covid salva invece gli sport a livello
dilettantistico: potranno cioè continuare a svolgere le
attività tutte quelle società che abbiano adottato protocolli
per limitare i contagi. Gli sport di contatto sono consentiti,
si legge nella bozza del Dpcm, “da parte delle società
professionistiche e, a livello sia agonistico che di base,
dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal
Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato
italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli
emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali,
Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva,
idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel
settore di riferimento o in settori analoghi”.

Stadi con massimo 200 persone
Per le competizioni sportive è consentita la presenza di
pubblico con una percentuale massima di riempimento del 15%
rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero
massimo di 1000 spettatori all’aperto e 200 al chiuso. Va poi
garantita la distanza di un metro e la misurazione della
febbre all’ingresso.

Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento
della situazione epidemiologica nei propri territori, possono
stabilire, d’intesa con il ministro della salute, un diverso
numero massimo di spettatori in considerazione delle
dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli
impianti.

Cinema e concerti, stesse regole
Resta per gli spettacoli il limite di 200 partecipanti al
chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un
posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Sono
sospesi gli eventi che implichino assembramenti se non è
possibile mantenere le distanze. Le regioni e le province
autonome possono stabilire, d’intesa con il Ministro della
salute, un diverso numero massimo di spettatori in
considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei
luoghi. Sono comunque fatte salve le ordinanze già adottate
dalle regioni e dalle province autonome.

Il Governo invita a incrementare lo
smart working
Il governo inoltre insiste anche sullo smart working e chiede
di incrementarlo. Non è previsto l’inserimento all’interno del
nuovo dpcm della ripresa della didattica a distanza per gli
studenti delle scuole superiori. La proposta era arrivata da
alcuni governatori.

Dpcm   anti-covid:                     obbligo            di
mascherine
L’obbligo di indossare la mascherina fuori casa era già in
vigore dallo scorso 7 ottobre e chiaramente resta invariato.
I dispositivi di protezione delle vie respiratorie devono
essere indossati nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni
private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in
cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di
fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di
isolamento rispetto a persone non conviventi.

Dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini
sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità
incompatibili con l’uso della mascherina. Viene inoltre
fortemente raccomandato l’utilizzo della mascherina in casa in
presenza di persone non conviventi.

Quarantena di 10 giorni
Una nuova Circolare del ministero della Salute aggiorna poi le
indicazioni sulla durata e il termine dell’isolamento e della
quarantena. Ecco le nuove regole:

     ASINTOMATICI. Le persone asintomatiche positive possono
     rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di
     almeno 10 giorni dalla comparsa della positività. Al
     termine del quale va eseguito un test molecolare con
risultato negativo (10 giorni + test);
SINTOMATICI. Le persone sintomatiche risultate positive
possono rientrare in comunità dopo un periodo di
isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei
sintomi. Devono effettuare un test molecolare eseguito
dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui
almeno 3 giorni senza sintomi + test).
CONTATTI STRETTI. I contatti stretti di casi con
infezione confermati e identificati dalle autorità
sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di
14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un
periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima
esposizione con un test antigenico o molecolare negativo
effettuato il decimo giorno.
CASI POSITIVI A LUNGO TERMINE. Le persone che, pur non
presentando più sintomi, continuano a risultare positive
al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di
sintomatologia da almeno una settimana, potranno
interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa
dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle
autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e
microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato
immunitario delle persone interessate (nei pazienti
immunodepressi il periodo di contagiosità può essere
prolungato).
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