ANDARE OLTRE IL PETROLIO - Scarlino Energia informa
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produciamo energia da fonti alternative Scarlino Energia informa ANDARE OLTRE IL PETROLIO Il consumo di energia elettrica cresce oggi a ritmi esponenzia- li. Tuttavia, il nostro Paese è so- stanzialmente privo di materie prime strategiche quali i com- bustibili fossili, che è costretto ad acquistare sul mercato inter- nazionale. Da qui la necessità, non più rimandabile, di ridurre drasticamente il loro impiego per la produzione di energia: tra meno di trent’anni, ai ritmi attuali di consumo, i principali giacimenti di petrolio, gas e car- bone del pianeta saranno in via di esaurimento e l’estrazione di nuovo combustibile potrebbe implicare altissimi costi sociali e ambientali. L’alternativa pos- sibile è lo sfruttamento di com- bustibili più puliti, meno costosi e relativamente abbondanti nel nostro territorio: uno di questi è il CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti). E non stiamo par- lando solo dei rifiuti urbani, ma soprattutto di quelli speciali, prodotti dalle aziende ed altre attività umane. (Segue a pag.2) SOMMARIO Un’opera di ultima generazione • pag. 3 / Chi siamo, cosa facciamo • pag. 4 / Il combustibile • pag. 5 Turismo, prezzi delle case e inceneritori pag. 6 / Lo stato dell’arte • pag. 7 / Come funziona l’impianto • pag. 8 Controlli e analisi pag. 9/ Le bonifiche • pag. 14/ Le nostre performance • pag. 15/ Così fan tutte • pag. 16
Scarlino Energia informa Segue dalla prima ANDARE OLTRE IL PETROLIO Una volta separato tutto ciò che è nelle discariche, con tutti i problemi riciclabile o recuperabile, è possibi- che conosciamo. Dietro ai termo- le trasformare la parte rimanente in valorizzatori spesso si alimentano combustibile dall’alto potere calorifico dei puri scontri ideologici invece di in grado di alimentare impianti per la ricercare responsabili confronti sulla produzione di energia. La ricaduta im- minimizzazione degli impatti e/o sulle mediata sull’ambiente e sulla qualità forme di compensazione ambientale. della vita sono evidenti: una drastica Gli annunci terrorizzanti sulle conse- riduzione delle emissioni di sostanze guenze di questi impianti hanno il inquinanti e della quantità di rifiuti solo scopo di creare diffidenza tra la inutilizzabili avviati alle discariche gente. Come azienda ma prima anco- ed anche un importante risultato a ra come persone, vogliamo instaurare lungo termine: ottenere energia più un dialogo serio, pacato e costruttivo pulita e meno costi per i cittadini e le spesso si vuol far credere, al riciclag- con il territorio e con la popolazione aziende. Gli impianti di ultima genera- gio. Sono piuttosto due anelli della che lo vive, chiarendo direttamente e zione, come il nostro, permettono non stessa catena di gestione del ciclo dei con tutti i mezzi che la comunicazione solo di recuperare energia sfruttando rifiuti. Come lo sono anche il riuso o la ci consente, lo stato reale delle cose. rifiuti che altrimenti finirebbero nelle discarica. Non esiste un unico metodo Non abbiamo niente da nasconde- discariche, ma anche di avere livelli che, da solo, può risolvere il problema. re e non ci consideriamo affatto un di immissione di gas inquinanti asso- Occorre agire su più livelli. La verità è “corpo estraneo” o peggio ancora lutamente entro i limiti imposti dalla che si produce molti più rifiuti di quanti un problema da risolvere. A noi pia- legge e dalle normative più severe. Al se ne possano recuperare sotto forma ce l’idea, semmai, di essere una par- punto che i termovalorizzatori, se ben di materia, per cui, come previsto te della risoluzione del problema. mantenuti, inquinano meno di quanto dalla normativa europea, nazionale, e facciano alcune industrie e soprattutto regionale, occorre optare anche per di quanto facciano le centrali termoe- il recupero energetico attraverso i lettriche convenzionali. La termovalo- nuovi impianti di incenerimento, per Maria Teresa Caroleo, Amministratore rizzazione non è una alternativa, come ridurre drasticamente il conferimento Delegato Scarlino Energia Srl crediti perchè PROMETEO? PROMETEO, Scarlino Energia Informa Prometeo (in greco antico Testata in attesa di registrazione presso il Tribunale di Grosseto , Promethéus, “colui che riflette prima”), è una figu- Anno 0, numero 0, dicembre 2009, tiratura 19.000 copie ra della mitologia greca, titano, Quadrimestrale a diffusione gratuita figlio di Giapeto e di Climene, fratello di Atlante e cugino di Editore: Zeus. A questo eroe amico del Scarlino Energia srl genere umano sono legati alcu- Via Benedetto Varchi 34 - 50132 Firenze www.scarlinoenergia.it ni antichissimi miti che ebbero fortuna e diffusione in Grecia. Direttore responsabile: La sua azione, posta ai primordi Deborah Santini dell’umanità, si esplicava in an- In redazione: titesi a Zeus, dando origine alla Aldo Ferretti, Amedeo Zappi condizione esistenziale umana. L’eroe benefattore dell’umanità Redazione: godé di un culto molto diffuso Casella Postale 143 - 58022 Follonica (GR) comunicazione@scarlinoenergia.it ad Atene, tanto che la città gli tel. 0566 202421 - fax 0566 57535 (Heinrich Friedrich Füger, dedicò delle feste pubbliche, Prometeo ruba il fuoco, 1817 ca.) dette Prometheia», nelle quali si Progetto grafico, impaginazione e stampa: percorrevano le strade correndo Roberta Trotta, Publimark Comunicazione Grosseto con fiaccole accese per celebrare Alcune delle foto pubblicate sono royalties free. Siamo disponibili a riconoscere eventuali diritti il più grande dono che Prometeo fotografici non rilevati in questo numero. È possibile la riproduzione parziale o totale dei testi aveva fatto all’umanità: il fuoco. pubblicati, anche senza autorizzazione preventiva, purché a fini non commerciali e citando obbligatoriamente la fonte. (tratto da Wikipedia.it) 2
dicembre 2009 Un’opera di ultima generazione Centrale termoelettrica, inceneritore, Fase - Sezione BAT √ Fase - Sezione BAT √ termovalorizzatore, cogeneratore: con Misura della radioattività in ingresso SI Operare ad elevati livelli SI di efficienza termica quanti nomi è stato chiamato il nostro Verifica documentale SI per ogni conferimento Minimizzare le perdite di calore impianto! In mezzo a tanta confusione dovute alla presenza di incombusti e SI Effettuare controlli di qualità lessicale c’è un’unica certezza e riguar- sul materiale in arrivo e registrare SI di residui di combustione da le regole a cui bisogna far riferimen- i dati su sistema computerizzato Utilizzare in turbina il salto di pressione più alto possibile ope- to e che noi siamo chiamati a rispetta- Visualizzazione in continuo in Sala rando con le più basse temperature SI Controllo mediante telecamere re. In base alle leggi quando si usano della zona scarico, addensamento SI possibili in condensazione i rifiuti come combustibile, si deve ap- e zone critiche Efficienza Minimizzare le perdite di calore lega- te ai fumi in uscita mediante riutilizzi SI plicare la normativa di derivazione co- Aree di stoccaggio distinte SI Termica del calore residuo munitaria sugli inceneritori. Tuttavia, Sistemi di trattamento del CDR Fluff Minimizzare le perdite come è abbastanza facile da intuire, (addensatore) – trattamento SI SI di calore associate ai residui dell’aria come aria di combustione esistono delle precise differenze tra o altre modalità Minimizzare le perdite di calore una tecnologia e l’altra, anche in base associate a fenomeni di convezione SI Sistemi rilevatori incendi e dispo- ed irraggiamento al periodo di progettazione ed alla fun- sitivi di spegnimento nelle aree di SI Minimizzare l’uso di energia interna zione specifica che questi impianti de- stoccaggio allo stabilimento adottando SI vono assolvere. Gli inceneritori quindi Utilizzo di apparecchiature di carico appropriate tecnologie e scarico che riducono l’altezza di Preriscaldare l’acqua inviata al boiler SI non sono tutti uguali e si differenzia- caduta del combustibile nei luoghi SI Utilizzare filtri a maniche (FF) e o no in base al combustibile utilizzato Gestione dei di stoccaggio per ridurre l’emissione precipitatori elettrostatici (ESP) combustibili di polveri SI (rifiuto urbano tal quale, rifiuto urbano (biomasse e per eliminare le polveri dai fumi di Sistemi a spruzzo di acqua per ridur- combustione pretrattato, rifiuti speciali, CDR, rifiuti CDR) re l’emissione di polveri nelle aree SI Polveri in ingresso I cicloni e i collettori meccanici pericolosi, ecc), alla portata (la quantità di stoccaggio da soli non sono BAT ma essi Disporre i sistemi di trasferimento SI possono essere utilizzati come un in sicurezza, in aree aperte in altezza pretrattamento in modo tale da prevenire eventuali SI danni dovuti a veicoli o altre appa- Utilizzare filtri a maniche (FF) i o recchiature precipitatori elettrostatici (ESP) per Metalli pesanti SI eliminare i metalli pesanti dai fumi di Per i nastri trasportatori utilizzare combustione tecnologie che permettano di preve- SI nire l’emissione di polveri SO2 Misura in continuo delle emissioni SI Per torba secca e biomasse polve- Utilizzare sistemi di abbattimento rose utilizzare sistemi di trasporto SI primario (ricircoli di gas, combu- NOx SI chiusi stione a stadi…) e sistemi secondari (SNCR e SCR) Razionalizzare i sistemi di trasporto in modo tale da minimizzare SI I sistemi per l’abbattimento di NOx l’emissione di polveri sono utili anche per l’abbattimento SI Utilizzare corrette pratiche di Proget- di CO SI CO tazione, costruzione e manutenzione Utilizzo di sistemi di monitoraggi ad di combustibile che possono bruciare alta performance SI Garantire l’impermeabilità delle in un determinato tempo), all’efficienza pavimentazioni delle aree di stoc- Utilizzo di sistemi di controllo SI energetica (il rapporto di conversione caggio installando anche una rete di SI adeguati tra energia termica sviluppata ed ener- drenaggio, captazione e successivo HF e HCl Misura in continuo delle emissioni SI trattamento di tutte le acque gia elettrica prodotta), ai sistemi di ab- Viene prodotta per l’utilizzo del siste- Utilizzare sistemi di trasporto pneu- ma di abbattimento di SNCR e SCR. battimento e controllo delle emissioni Scarico, matico chiusi e silos ben progettati, NH3 Come BAT viene indicato il limite di SI inquinanti, ecc. L’impianto di Scarlino stoccaggio e emissione da rispettare. Misura in sistemi di estrazione robusti e ap- movimenta- SI continuo delle emissioni Energia sotto tutti questi punti di vista zione sabbia parecchiature di filtrazione sui punti di conferimento e di trasporto per Come BAT viene indicato il limite di è indubbiamente un gioiello tecnologi- silicea prevenire l’emissione di polveri Diossine emissione da rispettare e l’installa- SI e furani co di ultima generazione, che rispec- Nel caso di miscelazione di vari com- zione di campionatori automatici chia in pieno le indicazioni fornite bustibili i sistemi di stoccaggio e di Impianto di trattamento (neutraliz- miscelazione dei singoli componenti zazione, flocculazione, filtrazione, SI sia in ambito europeo che nazionale devono garantire il controllo diretto SI ecc…) sulle migliori tecnologie disponibili Pretratta- sulla qualità della miscela inviata alla Monitoraggio SI Acque di (dette anche BAT, acronimo inglese mento del combustione scarico Riutilizzo in impianto dopo tratta- Combustibile Controllo qualitativo del combustibi- SI per Best Avaible Tecniques). Non esi- mento le volto a garantire la stabilità della stono infatti in giro per il mondo molti combustione, ridurre la quantità SI Riutilizzo senza trattamento NO per umidificazione ceneri termovalorizzatori che possano vantare di incombusti e ridurre picchi di emissione le specifiche tecniche che già abbiamo Residui di Riutilizzo in base alla qualità del SI L’utilizzo di forni a letto fluido è BAT. SI combustione residuo e che stiamo ulteriormente implemen- tando, come meglio specificato nella Sistemi di controllo avanzati che Combustione permettono di ottenere alte efficienze Legenda: tabella a fianco. e contemporaneamente ridurre le SI previste nella nuova AIA emissioni già operative 3
Scarlino Energia informa Chi siamo e cosa facciamo Scarlino Energia Scarlino Energia Srl è una società nata nel 2007 con l’obiettivo di acquisire e rilanciare l’impianto di produzione di energia elettrica presente nel complesso industriale del Casone di Scarlino, in provincia di Grosseto. Con un investimento di oltre 26 milioni di euro la società ha rilevato l’impianto da Syndial spa (gruppo Eni) ed ha provveduto ad introdurre tec- nologie di nuova generazione, al fine di contenerne al minimo l’impatto am- bientale e ad aumentarne i rendimenti energetici. La produzione Attualmente per la produzione di energia elettrica, che viene ceduta al GSE (gestore della rete elettrica nazionale), vengono usate come com- bustibile le biomasse ma è in corso la procedura per ottenere le autorizza- zioni amministrative al fine di utilizzare La compagine sociale Stefano Carnevali, in rappresentanza anche il CDR (combustibile derivato da di STA spa, mentre la carica di Am- rifiuti). La compagine di Scarlino Energia srl ministratore Delegato, con tutti i In questa ottica la società si rende è composta da STA Società Toscana poteri di gestione, è ricoperta da disponibile a fornire agli enti locali un Ambiente spa con il 65% di capitale Maria Teresa Caroleo (STA spa). Gli importante contributo per la gestione sociale (attraverso la Scarlino Hol- altri membri del Consiglio di Am- integrata dei rifiuti sul territorio in cui ding); Siena Ambiente spa con il 25% ministrazione sono Giuseppe Pinto opera. e Gr.Eco srl (veicolo che rappresenta (con la carica di Vicepresidente), in l’imprenditoria grossetana) con il 10%. rappresentanza di Gr.Eco srl di cui è Presidente di Scarlino Energia srl è anche Amministratore; Fabrizio Vigni, Presidente di Siena Ambiente spa e l’azienda in cifre Massimo Cini, Direttore Area Finanza e Controllo della stessa società senese; Capitale sociale: 6.000.000 Euro in ulteriore rappresentanza di STA spa Marco Buzzichelli e Brunetto Pelagani. Investimento iniziale: oltre 26.000.000 Euro Il Collegio dei Sindaci Revisori è com- Data inizio attività d’impresa: 01/03/2007 posto da Eros Organni (Presidente), Iscritta nel Registro delle Imprese di Firenze il 19/06/2007 - REA: 569864 Paolo Fabbrini e Renzo Alessandri. Dipendenti al 31/12/2007: 44 Dipendenti attuali: 62 Le risorse umane Età media dei dipendenti (in anni): 38 Ore lavorate (mar 2007 - ott 2009): 243.637 La società Scarlino Energia srl impie- Infortuni (mar 2007 - ott 2009): 0 ga direttamente circa 60 persone tra tecnici di laboratorio, quadri aziendali, Incidenti (mar 2007 - ott 2009): 0 addetti all’impianto ed impiegati am- Malattie professionali (mar 2007- ott 2009): 0 ministrativi, tutti con contratto di ca- Ore totali di formazione esterna del personale (gen 2008 - ott 2009): 1.821 tegoria a tempo indeterminato. Con Ore totali di formazione interna del personale (gen 2008 - ott 2009): 240 l’indotto (autotrasportatori, manuten- Analisi effettuate dal laboratorio (gen 2008 - ott 2009): circa 100.000 tori, consulenti, ecc) e considerando anche le bonifiche in corso d’opera, si arriva oggi a circa 150 posti di lavoro. 4
dicembre 2009 Il combustibile Nell’impianto di Scarlino Energia, in attesa dell’autorizzazione ad utilizzare il Il ciclo del carbonio CDR (combustibile derivato da Rifiuti), viene utilizzata al momento una miscela di biomasse composta prevalentemen- te da legno cippato e pigne di prove- nienza locale (circa il 70% del totale è di provenienza toscana) mentre il restante è rappresentato dal cosiddetto PKS, cioè i gusci dei semi della palma da olio, di provenienza tropicale. Cosa sono le biomasse Si definisce biomassa qualsiasi sostan- za di matrice organica, vegetale o ani- male, destinata a fini energetici o alla produzione di ammendante agricolo e rappresenta una sofisticata forma di ac- cumulo dell’energia solare: tutti i pro- dotti delle coltivazioni agricole e della forestazione, compresi i residui delle lavorazioni agricole e della silvicoltura, gli scarti dei prodotti agro-alimentari Quando si bruciano le biomasse (ad esempio la legna), estraendone l’energia immagazzinata nei destinati all’alimentazione umana o alla componenti chimici, l’ossigeno presente nell’atmosfera si combina con il carbonio delle piante e produce, tra l’altro, anidride carbonica, uno dei principali gas serra. Tuttavia, la stessa quantità di zootecnia, i residui, non trattati chimica- anidride carbonica viene assorbita durante la crescita delle biomasse. Il processo è ciclico. Fino mente, dell’industria della lavorazione a quando le biomasse bruciate sono rimpiazzate con nuove biomasse, l’immissione netta di CO2 del legno e della carta, tutti i prodotti nell’atmosfera è nulla. organici derivanti dall’attività biologica degli animali e dell’uomo, come quelli cos’è il PKS (Palm Kernel Shell) contenuti nei rifiuti urbani (la “frazione La palma da olio (Elaeis guineensis Jacq.) è una pianta tropicale originaria dell’Africa organica” dei rifiuti). occidentale. Dal suo frutto non si butta niente. Dalla polpa si ottengono olio alimentare e olio combustibile. Dal nocciolo si ricava il Palm Kernel Oil, usato Cos’è il CDR in cosmetica, e il Palm Kernel Cake, utilizzato nei mangimi per animali. Il guscio viene invece commercializzato come Palm Kernel Shell, utilizzato Il termine CDR (Combustibile Derivato in sostituzione dei tradizionali pellet come fonte energetica. Il suo utilizzo come combustibile è favorito da un alto contenuto dai Rifiuti, noto anche come RDF, Refu- calorico (4550 kcal./kg), non teme l’umidità e può essere stoccato se Derived Fuel) identifica una gamma all’aperto, dall’assenza di polveri fini e assenza totale di additivi o di combustibili ricavabili dal trattamen- conservanti, dal basso contenuto in ceneri, cloro, solfuri ed azoto. to di rifiuti urbani e non. Le frazioni comunemente utilizzate sono: 1) la frazione secca, separata con siste- le caratteristiche del CDR mi meccanici, dei rifiuti urbani raccolti in maniera indifferenziata e/o dei rifiuti Apposite norme tecniche (D.M. 5/2/98 e UNI 9903-1) prevedono che, per la bioessiccati; 2) gli scarti provenienti classificazione come CDR, il combustibile risponda a precisi requisiti. In particolare, dalla selezione dei rifiuti da raccolta il Potere Calorifico Inferiore minimo è stabilito in 15.000 kJ/kg (valore poco superiore differenziata, cioè la parte non desti- a quello del legno essiccato e pari a metà del coke) e umidità massima del 25%. Il nata al recupero di materia. processo di ottenimento del CDR prevede varie fasi: 1) triturazione e riduzione dimensionale del materiale; 2) deferrizzazione, attraverso separatori elettromagnetici; Il CDR può contenere inoltre fino al 3) eventuale deumidificazione e stabilizzazione della frazione organica; 50% in peso di rifiuti dichiarati assimilati 4) asportazione di metalli non ferrosi; 5) asportazione di materiali ai fini di tale recupero, quali plastiche inerti (vetro, ceramiche, sassi, sabbia, inerti); 6) eventuale non clorurate, poliaccoppiati (cartoni triturazione ulteriore per adattare la pezzatura in funzione della per latte, vino, succhi di frutta, ecc), tecnologia di termoutilizzazione; 6) eventuali essiccamento, gomme sintetiche non clorurate, resine addensamento o pellettizzazione, in base alla modalità di e fibre artificiali e sintetiche. alimentazione degli impianti. 5
Scarlino Energia informa Turismo, prezzi delle case e inceneritori Rimini e Riccione Lago di Como circa 68 milioni di Kwh/anno utilizzan- do quale combustibile i rifiuti solidi Secondo le proiezioni sulla stagione Nel 2007 il giro d’affari sulle rive del urbani, per una capacità complessiva 2008, elaborate dall’Osservatorio lago è stato pari a 480 milioni di di 140.000 ton/anno, provenienti dai turistico regionale, da maggio a set- euro. L’incoming turistico da dicembre comuni della provincia di Trieste e tembre 2008 a Rimini si sono avuti un 2006 a novembre 2007 è stato pari a di Gorizia, più 16.300 t/anno di rifiuti totale di 4milioni e 766mila arrivi e 927.853 arrivi (cioè pernottamenti in speciali e 1.700 t/anno di rifiuti sanitari 40milioni e 319mila presenze. (fon- strutture ricettive) ed a 2.496.496 pre- (fonte: www.acegas-aps.it). Le spiagge te: www.informazione.it). Tra Rimini e senze complessive registrate (fonte: di Muggia, nota località balneare di Riccione è in funzione l’inceneritore CCIAA Como). Como, fin dal 1968, è fronte a Trieste, distano dall’impianto di Coriano, un impianto costituito da dotata di un forno d’incenerimento. di termovalorizzazione appena 3 km. tre linee, le prime due sono entrate in L’impianto è dotato di due linee per lo (fonte: Google Earth). L’approdo tu- funzione nel 1976 mentre la terza è sta- smaltimento dei rifiuti solidi urbani e ristico di Muggia (San Rocco) è stato ta costruita nel 1991. La capacità auto- dei rifiuti ospedalieri trattati, mediante insignito nel 2002 e nel 2003 dalla Ban- rizzata è di 112.600 ton/anno di rifiuti incenerimento a terra. Per sostenere le diera Blu (fonte: FEE). I prezzi delle in ingresso (fonte: ARPA Emilia Roma- accresciute esigenze della città e della case di Muggia, nel 2008 rispetto al gna). Rimini e Riccione sono località provincia nel 1997 è stata attivata 2007, hanno avuto un incremento balneari premiate nel 2008 e 2009 pari al 2,9% (fonte: Osserva- con la Bandiera Blu. I prezzi delle torio Nazionale Immobiliare case di Rimini e Riccione, ri- Turistico 2008 FIMAA sul mer- spetto al 2007, hanno avuto un cato delle seconde case per incremento pari al 4,5% ed al vacanza). 4,4% rispettivamente (fonte: Os- servatorio Nazionale Immobiliare Livorno Turistico 2008 FIMAA sul mercato delle seconde case per vacanza). A Livorno nel 2006 le presenze di turisti (nel totale delle strut- Marina di Ravenna ture ricettive) sono state pari a 340.672. Vanta un numero di Nel 2008 a Marina di Ravenna turisti ogni 100.000 abitanti pari le presenze turistiche sono state a 581 (media giornaliera), un pari a 2.410.452, il che significa numero posti letto alberghieri che in termini assoluti il 2008 è per km2 pari a 20,5; una per- stato il secondo miglior anno dal manenza media di 2,9 giorni; dopoguerra ad oggi, risultando un tasso lordo di occupazione inferiore solo all’annata record alberghiera pari al 33,7%; una del 2007 (fonte: ravennanotizie.it). percentuale di posti letto alber- A tre km dalla spiaggia, è situato ghieri sul totale dei posti letto l´inceneritore IRE, che ha iniziato la seconda linea di combustione che pari al 58,7%. (fonte: ISTAT). Il la sua attività nel 1999, con una capa- ha portato la capacità di smaltimento Termovalorizzatore di Livorno ha una cità di 180.000 ton/anno. Funziona ad dell’impianto a 75 mila ton/anno. Dal potenzialità di 180 ton/giorno, sud- una linea ed effettua il recupero energe- 1999 l’impianto è in grado di ricavare divisa su due linee gemelle. Nel 2007 tico e la produzione di energia attraver- 6 MWe di energia elettrica. Parte del ha incenerito circa 54.000 ton. di rifiuti so l´incenerimento di CDR, prodotto nel vapore viene inoltre ceduto per il tele- producendo energia per circa 30.000 vicino impianto di preselezione, di rifiuti riscaldamento (fonte: ACSM Como). MWh. Le spiagge di Livorno (Antigna- solidi assimilabili agli urbani non perico- no e Quercianella) sono state insignite losi e di rifiuti sanitari a rischio infettivo. Trieste e Muggia dalla Bandiera Blu nel 2009, 2008 e nel È presente inoltre, a circa 2 km dal mare, 2007. (fonte: FEE). I valori immobiliari il forno inceneritore F3 di Via Baiona, L’impianto di termovalorizzazione di in città hanno fatto registrare, nel avviato nel 1997, funziona ad una linea e Trieste è ubicato nella zona industriale periodo 2000-2008, un aumento del smaltisce rifiuti speciali e pericolosi, sia Ovest, a ridosso del porto. Il primo 61,7% nelle zone centrali, del 54,9% liquidi che solidi (fonte: ARPA Emilia Ro- inceneritore risale addirittura al 1912; nelle zone intermedie e del 41,3% magna). Marina di Ravenna ha sempre quello attuale opera dal 1972, con gli nelle zone periferiche. (fonte: ANCE, ottenuto la Bandiera Blu a partire dal adeguamenti del 1999 (linee 1 e 2) e Settimo rapporto sul mercato immobi- 2005 ad oggi (fonte: FEE). del 2004 (linea 3). L’impianto produce liare della Toscana). 6
dicembre 2009 Lo stato dell’arte I permessi, le autorizzazioni Le fasi e le procedure amministrative fase 1 - il S.I.A. L’attuale funzionamento dell’impian- to di Scarlino Energia, alimentato a Il D.P.C.M. 27/12/88 è l’atto di riferimento con il quale vengono fissate le biomasse, è regolamentato dall’AIA, “norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e i Autorizzazione Integrata Ambientale giudizi di compatibilità ambientale” di un’opera. In particolare, viene sta- rilasciata dalla Provincia di Grosseto bilito che spetta al proponente la redazione di uno “Studio di Impatto con determinazione dirigenziale n. Ambientale”(SIA) che deve contenere una descrizione del progetto ed 3851 del 31/10/2008. Per ottenere an- una analisi attenta delle perturbazioni che esso può indurre sull’ambiente che l’autorizzazione ad utilizzare come circostante. Nel caso dell’impianto di Scarlino, la precedente proprietà, combustibile il CDR l’azienda lo scorso volontariamente nel 1996, aveva già condotto uno SIA che si era con- anno ha presentato la documenta- cluso con una pronuncia di compatibilità da parte della Giunta zione per avviare le procedure di VIA Regionale Toscana. (Valutazione di Impatto Ambientale) sempre presso l’Amministrazione Pro- fase 2 - La V.I.A. vinciale di Grosseto. La procedura di VIA si è conclusa positivamente con La Valutazione di Impatto Ambien- Determinazione Dirigenziale n. 118 tale è uno strumento di supporto del 19/01/2009 che ha pronunciato per l’autorità decisionale fina- la compatibilità ambientale del pro- lizzato a individuare, descrivere e getto. A seguito di tale atto il 28/4/09 valutare gli effetti dell’attuazione o si è avviato quindi un procedimento meno di un determinato progetto. amministrativo per la concessione di Consiste in una procedura di tipo una nuova AIA, anche per mezzo di tecnico - amministrativo, svolta dalla una Conferenza di Servizi tra tutti gli pubblica amministrazione, basandosi sia enti competenti in materia (comuni, su informazioni fornite dal proponente un provincia, regione, ARPAT, ASL, VVF). determinato progetto, sia sulla consulenza data da altre Ad ulteriore garanzia sul rigoroso ri- strutture della pubblica amministrazione, nonché dalla partecipazione di spetto delle norme e delle procedure gruppi sociali appartenenti alla comunità. In questo contesto con “im- sono state avviate anche delle verifi- patto ambientale” si intende l’insieme degli effetti causati da un evento, che interne da parte della stessa Am- un’azione o un comportamento sull’ambiente nel suo complesso (non ne- ministrazione Provinciale (tale riesame cessariamente ambiente naturale). L’impatto ambientale - da non con- tuttavia non sospende l’iter in corso), fondere quindi con inquinamento o degrado - mostra quali effetti può che sarà chiamata a dare un giudizio produrre una modifica, non necessariamente negativa, all’ambiente definitivo entro gennaio 2010. circostante inteso in senso lato (sociale, economico ecc.). Si cerca cioè di prevedere quali saranno i costi ed i benefici nel caso in cui si verifichino delle modifiche di uno stato di fatto. fase 3 - l’A.I.A. L’Autorizzazione Integrata Ambientale é il provvedimento che autoriz- za l’esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni, che devono garantire la conformità ai requisiti del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, di recepimento della direttiva comunitaria 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC). Questa nuova modalità autorizzativa, basata sulla prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento, prevede pertanto l’analisi dell’impatto sul- l’ambiente dell’insediamento industriale - produttivo e dei relativi effluen- ti in maniera integrata, facendo leva su meccanismi preventivi di riduzione dell’inquinamento, tramite l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili sia per i cicli tecnologici che per gli impianti di abbattimento, piuttosto che su meccanismi di comando/controllo. 7
Scarlino Energia informa Come funziona l’impianto L’impianto di Scarlino è oggi una cen- trale termoelettrica alimentata con biomasse e produce energia elettrica tramite l’espansione in turbina del vapore prodotto utilizzando l’ener- gia termica resa disponibile dalla combustione. In sintesi l’impianto è costituito dalle seguenti sezioni. Alimentazione delle biomasse Dal deposito le biomasse sono alimen- tate automaticamente, tramite nastri trasportatori, tipo “pipe conveyor” Trattamento dei fumi Sezione di trattamento (nastri che si chiudono realizzando una degli effluenti liquidi (TAS) forma tubolare per evitare la dispersio- La sezione focolare-caldaia, che costi- ne del materiale) alla camera di combu- tuisce il cuore produttivo di ogni linea, è L’impianto di depurazione delle acque stione di ciascun forno. (vedi foto) integrata da una sezione di trattamento riceve gli effluenti liquidi provenienti dei fumi che ha il compito di garantire dal trattamento dei fumi; è costituito Combustione il rispetto dei limiti delle emissioni in da una sezione di trattamento chimi- e sezione termica atmosfera. Il sistema di abbattimento co-fisico in cui l’acqua da depurare è costituito da quattro apparecchia- viene convogliata a una serie di va- ture separate disposte in serie: filtro sche in cascata, dotate di agitatori, e L’impianto ha tre linee di combustione, a cicloni, colonna di lavaggio acido, addizionata con opportuni reagenti. denominate Linea 01, Linea 02 e Linea filtro elettrostatico ad umido e co- L’effluente depurato viene convogliato 03; ogni linea è costituita da un sistema lonna di lavaggio basico, viene inoltre in un canale avente come recapito focolare-caldaia (con focolare a letto aggiunto uno slurry di carbone attivo finale il mare; i fanghi di risulta della fluido bollente) per la produzione di va- per massimizzare l’efficienza nell’ab- depurazione delle acque, una volta pore che poi viene trasformato in ener- battimento dei microinquinanti. Le disidratati, vengono inviati a discarica gia elettrica. Le ceneri di combustione emissioni in atmosfera sono monitorate autorizzata. Gli effluenti in ingresso ed vengono stoccate in silos e conferite in continuo ed i dati delle emissioni tra- in uscita dall’impianto sono completa- al riutilizzo in cementificio. smessi ad ARPAT e Provincia. mente monitorati. Situazione attuale Attualmente sono in corso interventi per la riqualificazione ambientale ed energetica nonché per l’introduzione di tecnologie di nuova generazione anche al fine di poter utilizzare nel processo di combustione il CDR (combustibile derivato dai rifiuti). L’introduzione di tecnologie di nuova generazione ha riguardato principalmente le linee di depurazione fumi e i dispositivi di protezione ambientale, la sezione di alimentazione e lo stoccaggio dei combustibili. Le tecnologie di nuova generazione adottate nel sistema degli impianti e gli interventi di innovazione gestionale adottati sotto il profilo processistico hanno lo scopo prioritario di ridurre, in termini relativi ed assoluti, i potenziali impatti delle emissioni in atmosfera e sulle altre matrici ambientali. Una volta ottenuta l’ AIA, quindi l’impianto produrrà energia elettrica utilizzando sia fonti rinnovabili (biomasse), sia fonti non convenzionali, come il combustibile da rifiuti (CDR). Nello studio di impatto ambientale è stata condotta un’analisi delle matrici ambientali potenzialmente interessate. In particolare, non trattandosi di una nuova localizzazione e realizzazione di un nuovo impianto sul territorio, lo studio ha potuto evidenziare come la componente atmosfera risulti essere la componente potenzialmente interessata dalle modifiche tecniche proposte. Per tale ragione è stata condotta una specifica valutazione degli impatti associati alla dispersione in atmosfera delle emissioni mediante l’impiego di modelli di analisi appositi. Alla luce delle analisi e delle simulazioni complesse eseguite nello studio, si è evidenziato che gli interventi per l’introduzione di tecnologie di nuova generazione e l’adozione del CDR quale combustibile per la centrale danno luogo a variazioni positive per il contesto ambientale esistente principalmente dovute alle minori emissioni di NOX (ossidi di azoto). Inoltre, come dimostrato nella VIA, a tale miglioramento del quadro emissivo si aggiunge un miglioramento del rendimento energetico del ciclo produttivo ed una sua maggiore efficienza, con un saldo ambientale complessivamente attivo. 8
dicembre 2009 I controlli e le analisi Il piano di monitoraggio ottenere più campioni medi sui quali discariche autorizzate fuori provincia e controllo effettuare le analisi chimiche previste. che ricevono il materiale sono state in- I rapporti di prova (caratteristiche chi- viate agli enti così come previsto dalla Scarlino Energia srl ha attivato da mico-fisiche) delle due forniture di PKS autorizzazione. tempo un programma di monitorag- del 2009 sono stati inviati ad ARPAT su gio per misurare e valutare le rica- esplicita richiesta dell’ente stesso. 3. Emissioni idriche dute ambientali della propria attività industriale sull’ecosistema circostante 2. Ceneri e scorie Il sistema di abbattimento fumi ad l’impianto, in particolare sulle matrici umido genera acque che vengono de- aria, acqua e suolo. Queste attività di Dalla combustione si generano le ce- purate in apposito impianto di tratta- monitoraggio sono realizzate sia trami- neri e le scorie; entrambe vengono mento (TAS nella foto pag. seguente) te il proprio laboratorio aziendale, sia giornalmente campionate per rea- e quindi rinviate a mare. Tutti i flussi in attraverso il supporto tecnico scienti- lizzare un campione medio mensile. ingresso sono controllati in continuo fico (per campionamenti ed analisi) di Tale campione mensile viene sotto- per portata e pH, per ogni flusso primari enti ed istituti di ricerca nazio- posto ad analisi per la classificazione è stata effettuata una campagna nali (Università, Asl, ecc.) e comunque necessaria all’invio al recupero in spe- settimanale di analisi ai fini di una nel pieno rispetto delle autorizzazioni cifici impianti autorizzati e/o a discari- caratterizzazione, la periodicità delle vigenti. A questi controlli pianificati e ca autorizzata. In caso di variazione di analisi dei flussi in ingresso è ad oggi promossi dall’azienda, si aggiungono tipologia o qualità del combustibile, le trimestrale a meno che non avvengo- inoltre le periodiche analisi previste periodicità dei prelievi e delle analisi no variazioni sostanziali delle condi- dalla normativa di settore realizzate vengono opportunamente modifica- zioni di impianto. Le acque in uscita dall’ARPAT. te. Le schede di caratterizzazione del sono campionate ed analizzate ogni rifiuto, corredate delle relative analisi giorno per i parametri previsti dalle Di seguito descriviamo tutte quelle chimico fisiche, nonché l’elenco delle autorizzazioni; temperatura, pH e attività di controllo, sistematico e periodico, che vengono normalmen- Il laboratorio ambientale te effettuate in impianto, seguendo, per una lineare spiegazione, il flusso Scarlino Energia Srl attraverso le strutture del Laboratorio Ambientale Scarlino con cui avviene l’attività dell’impian- offre ad imprese e professionisti un patrimonio di attrezzature e tecnologie, derivate da una lunga tradizione ed esperienza, nel campo dell’analisi chimica to. ed ambientale. Il laboratorio è sorto nel 1960 per svolgere servizi di analisi e ricerca in vari settori dell’industria chimica e mineraria. Attualmente il Laboratorio 1. Combustibili in ingresso Ambientale Scarlino, completamente rinnovato e dotato delle più moderne apparecchiature analitiche, è in grado di soddisfare le richieste più diverse nel Le biomasse approvvigionate attual- proprio campo di attività: mente in impianto sono: • Prelievo ed analisi di effluenti ed ambienti di lavoro - legno cippato vergine (principal- • Controllo di impianti industriali ed impianti di depurazione • Prelievo, caratterizzazione ed analisi di terreni, fanghi e rifiuti mente pino, comprendente anche le • Prelievo, caratterizzazione ed analisi di acque. pine, provenienza prevalentemente Toscana), Con 15 operatori tra chimici, analisti e tecnici di prelievo, il Laboratorio - PKS (gusci dei semi dei frutti della dispone di circa 1500 mq di spazi attrezzati per soddisfare le necessità sia palma da olio, provenienza Indone- aziendali che di tutte le attività svolte per conto terzi. Il Laboratorio Ambientale sia). Scarlino è accreditato SINAL al n°0632, in conformità ai requisiti della Le bolle di trasporto dei mezzi in in- Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 “Requisiti generali p e r gresso (che riportano la tipologia del la competenza dei laboratori di prova e taratura”. combustibile) e le relative pesate, sono Con l’accreditamento il SINAL (Sistema Nazionale per l’accreditamento di Laboratori) conservate e disponibili presso l’ufficio attesta formalmente la competenza tecnica approvvigionamenti. Ogni camion in del laboratorio ad effettuare le prove oggetto arrivo viene campionato ed, in que- dell’accreditamento e l’integrità delle sta fase, anche visivamente control- operazioni tecniche e commerciali ad esse lato (respingendo il prodotto se non associate. L’esistenza dell’accreditamento e conforme). Le analisi chimiche sono della convenzione SINAL caratterizza il livello programmate ad ogni prima consegna di qualità del laboratorio e del servizio offerto per tipologia, per fornitore e per pro- ma non implica l’approvazione di un prodotto venienza. Anche per il PKS ogni mezzo da parte del laboratorio e/o del SINAL. in ingresso viene campionato per 9
Scarlino Energia informa I controlli e le analisi (segue) portata sono registrati in continuo. Pe- riodicamente, ogni due mesi, vengono effettuate ulteriori e più specifiche analisi i cui risultati sono inviati agli enti competenti. 4. Fanghi Dal trattamento delle acque si origi- nano i fanghi che sono sottoposti a campionamento ed analisi con le stesse modalità e periodicità con cui vengono controllate le ceneri. Le ac- que di mare utilizzate esclusivamente per il raffreddamento del turbogruppo non subiscono alterazioni, se non un leggero incremento di temperatura (e comunque controllata in continuo). Ogni due mesi vengono effettuate ul- teriori e più specifiche analisi i cui risul- tati sono inviati agli enti competenti. 5. Emissioni in atmosfera I due punti emissivi (camini) sono do- L’impianto interno di trattamento acque di stabilimento - TAS tati di cabine analisi che analizzano in continuo tutti i parametri previsti a tali controlli sono poi trascritti nel video terminali nei centri storici di Fol- dalla autorizzazione. I dati in continuo registro delle emissioni vidimato dalla lonica e Scarlino per la pubblicazione immodificabili, sono visibili sia in im- Provincia. in tempo reale dei dati sulle emissioni pianto (sala quadri) dai conduttori del- dell’impianto. l’impianto che nell’ufficio ambiente. 6. La documentazione Questo consente di monitorare con- tinuamente l’andamento dell’impianto Ogni documentazione di contabilità (sono previste segnalazioni di allarme ambientale, dai certificati analitici, alla in caso di dati anomali) e di poter in- documentazione del combustibile; tervenire di conseguenza prevedendo dai formulari e bolle di trasporto e i anche la fermata dell’impianto stesso. materiali in ingresso e dei residui di Il sistema, a fine giornata, redige re- processo in uscita dall’impianto, ai port contenenti le medie orarie di tutti registri di carico e scarico sono, come i parametri controllati. Mensilmente legge impone, conservati presso la tali report, unitamente alle quantità sede della società e a disposizione di combustibile utilizzato e di vapore degli ulteriori accertamenti che le prodotto, vengono inviati a Provin- autorità preposte al controllo rite- cia ed ARPAT. Le strumentazioni sono nessero di volta in volta necessario soggette a periodiche manutenzioni e effettuare. Inoltre sul sito internet calibrazioni, tali interventi sono con- aziendale (www.scarlinoenergia.it) cordati con i tecnici ARPAT in modo sono pubblicati costantemente i da poter consentire la loro presenza risultati del monitoraggio effettuato durante l’intervento. Almeno due volte sia dall’azienda che dagli enti di con- all’anno vengono inoltre effettuati au- trollo. I dati sono aggiornati (tramite tocontrolli con analisi in discontinuo, database) quotidianamente per l’aria, anche in questo caso gli enti interes- mensilmente per i residui solidi (fan- sati vengono preavvisati in modo da ghi e ceneri) e trimestralmente per presenziare o se il caso di effettuare l’acqua. Con la nuova Autorizzazione analisi in contemporanea. I dati relativi Integrata Ambientale saranno installati 10
dicembre 2009 Le analisi delle emissioni in aria In base all’Autorizzazione Integrata Ambientale attualmente vigente sul- l’impianto, i valori di emissione, sud- divisi per linee di combustione, sono riferiti ad un tenore di ossigeno pari al 6%. Per ogni parametro analizzato sono riportati in tabella i corrispon- denti limiti di legge. I valori riportati si riferiscono alle ultime analisi ri- portate nel Registro delle Emissioni, come previsto dal Piano di Controllo e Monitoraggio concordato con l’ARPAT e con l’Amministrazione Provinciale di Grosseto. I dati sono espressi in milligrammi per metro cubo di aria a condizioni normali di riferimento, tranne che per le diossine per le quali sono espressi in nanogrammi Tossicità Equivalente, sempre per normal metro cubo di aria. Come si vede nella tabel- la tutti i parametri sono abbondante- mente al di sotto dei limiti di riferimen- to ma ci preme sottolineare che con la nuova AIA verranno installati anche tre abbattitori catalitici (DENOX, uno per ogni linea) che consentiranno di ridurre ulteriormente le concen- Limiti Concentrazione Concentrazione trazioni degli ossidi di azoto (NOx) riscontrata riscontrata Inquinante emesso di riferimento LINEA 01 LINEA 02-03 per almeno un terzo rispetto ai valori (mg/Nm3) (mg/Nm3) (mg/Nm3) attuali. Ammoniaca 5.0 0.12 0.18 Acido Cloridrico 15.0 2.13 0.57 Monossido 75.0 6.7 21.2 di Carbonio Ossidi di Azoto 300.0 192.0 248.0 (come NO2) Ossidi di Zolfo 50.0 1.3 1.7 (come SO2) Acido Fluoridrico 1.5 0.5 0.13 Polveri Totali 15.0 3.3 3.8 Cadmio e Tallio 0.075 0.007 0.006 Antimonio, Arsenico, Piombo, Cromo, Cobalto, Rame, Nichel 0.75 0.13 < 0.05 Manganese, Vanadio, Stagno Mercurio 0.075 < 0.005 < 0.005 Zinco 5.0 0.091 0.019 Fosforo 3.0 0.1 < 0.05 (come P2O5) Diossine 0.1 0.033 0.0075 (PCDD + PCDF) ngTE/Nm3 ngTE/Nm3 ngTE/Nm3 Idrocarburi policiclici aromatici 0.01 < 0.0005 < 0.0005 (IPA) 11
Scarlino Energia informa Le analisi del combustibile e delle ceneri Il combustibile attualmente utilizzato FANGHI DI DEPURAZIONE per alimentare i tre forni a letto fluido è una miscela di biomassa composta Concetrazioni Parametro Limiti di legge rilevate da legno cippato e PKS. Oltre alle ana- lisi effettuate a campione dal nostro 100 mg/kg (Ita) Arsenico 15.9 mg/kg laboratorio, come previsto dal piano 1000 mg/kg (EU) di monitoraggio e controllo (come 500 mg/kg (Ita) meglio specificato a pagina 9) ed Berillio < 2 mg/kg 1000 mg/kg (EU) oltre alle verifiche dell’ARPAT e della Provincia, questo materiale è oggetto 5000 mg/kg (Ita) Piombo 154.9 mg/kg anche di ulteriori ispezioni da parte di 5000 mg/kg (EU) altre autorità pubbliche, sia da un pun- 100 mg/kg (Ita) to di vista documentale (esempio esa- Selenio < 10 mg/kg 1000 mg/kg (EU) me dei titoli di viaggio da parte delle 100 mg/kg (Ita) forze dell’ordine) sia di tipo analitico Cadmio < 2 mg/kg 1000 mg/kg (EU) (esempio le analisi effettuate dal ser- vizio chimico di porto, per il PKS che 100 mg/kg (Ita) Mercurio < 1 mg/kg viaggia via mare). Attualmente non ri- 1000 mg/kg (EU) portiamo alcuna tabella riassuntiva sui Cromo 100 mg/kg (Ita) valori riscontrati dalle analisi effettuate < 5 mg/kg esavalente 1000 mg/kg (EU) sul combustibile poiché trattandosi di biomasse la legge non prevede limiti Rame 5000 mg/kg (Ita) < 0.01 solubile 20000 mg/kg (EU) mg/kg di riferimento. Se e quando l’impianto sarà autorizzato a bruciare anche il CDR < 0.05 PCB 0.5 mg/kg (Ita) allora si riporteranno le concentrazioni mg/kg appurate e i limiti corrispondenti. Per quanto riguarda le ceneri e le sco- IPA 1000 mg/kg (EU)
dicembre 2009 Le analisi delle acque L’impianto di Scarlino Energia è dotato ACQUE DI SCARICO ACQUE DI RAFFREDDAMENTO di un proprio ed autonomo sistema Concentrazioni Concentrazioni di trattamento delle acque di stabi- Parametro Limite di legge Parametro Limite di legge riscontrate riscontrate limento (TAS) che accoglie anche gli pH 5.5 - 9.5 8.17 pH 5.5 - 9.5 8.14 effluenti provenienti da Nuova Sol- mine e dalle miniere di Gavorrano. Solidi Sospesi Solidi Sospesi 30 mg/l
Scarlino Energia informa Le bonifiche dei siti inquinati L’area industriale del Casone di Scar- lino è stata oggetto di numerosi studi in merito alla presenza di sostanze inquinanti disperse nel terreno che non sono riconducibili all’attività di produzione di energia ma in buona parte alle pregresse attività di lavora- zione della pirite che venivano svolte nell’area. In particolare la superficie di proprietà di Scarlino Energia, circa 20 ettari, sul totale di 200 dell’intera area industriale, è stata oggetto di una vasta indagine nel periodo 2004/05. Le indagini effettuate hanno consentito di individuare con precisione i terreni contaminati da pirite, ceneri e sterili. In base a questa caratterizzazione, approvata dalle autorità competenti, Scarlino Energia ha predisposto un articolato progetto di bonifica, che è stato presentato al Comune di Scarlino ed approvato definitivamente in sede Sopralluogo tecnici ARPAT Asportazione terreni inquinati (outdoor) di Conferenza dei Servizi ad ottobre 2008. Il progetto di bonifica prevede la rimozione degli inquinanti e dei terreni contaminati, attraverso una campagna di scavi suddivisa in 21 lotti, la costruzione di un’area di messa in sicurezza permanente, con una capa- cità di 20.000 metri cubi, in cui questi vengono stoccati, la copertura degli scavi con terreno idoneo e l’eventuale messa in sicurezza delle aree su cui in- sistono gli impianti. I lavori ad oggi sono stati effettuati per circa il 98% delle superfici previste e validati dalle autorità competenti (ARPAT e Provin- cia) per circa l’80% delle aree oggetto di bonifica. I lavori, che hanno un costo Area di messa in sicurezza permanente stimato di oltre 4 milioni di euro (a garanzia dei quali è stata attivata una apposita fidejussione a favore del Co- mune di Scarlino), dovrebbero conclu- dersi entro la fine dell’anno. Ma è do- veroso precisare che l’inquinamento dell’area non riguarda solo i terreni ma soprattutto la falda sottostante l’intera piana di Scarlino e rispetto alla quale il Comune si è fatto promotore di un piano di area vasta per la bonifica e messa in sicurezza delle falde acquife- re sottostanti, che veda coinvolti tutti i soggetti proprietari dell’area. Scarlino Energia già da tempo ha manifestato la volontà di aderire a tale ambizioso ma necessario progetto. Asportazione terreni inquinati (indoor) 14
dicembre 2009 Le nostre performance A regime, operando con un fattore di utilizzazione pari a circa 0,85 (cioè 7.500 ore all’anno di funzionamento delle tre linee di produzione), l’impian- to di Scarlino Energia ha una poten- zialità di circa 120.000 tonnellate all’anno di combustibili (con potere calorifico inferiore medio di 4.000 Kcal/Kg) e fornisce una produzione di energia elettrica ceduta netta alla rete di circa 110.000 MWh/anno (corrispondenti al consumo annuo di oltre 20.000 famiglie), contribuendo quindi a risparmiare fino a 20.000 TEP/anno (Tonnellate Equivalenti di Petrolio, rispetto alla stessa produ- zione di energia elettrica effettuata in impianti termoelettrici alimentati con combustibili fossili). Ma non solo. Se la stessa quantità di elettricità fosse generata con combustibili fossili (cioè i derivati del petrolio, il carbone, il gas naturale), come avviene per la gran parte del nostro fabbisogno energe- tico nazionale, si avrebbe un impatto l’energia rinnovabile ambientale sicuramente peggiore, soprattutto per la tipologia e quantità di composti rilasciati nell’atmosfera. Utilizzare le biomasse come combustibile per A puro titolo di esempio si riporta la alimentare l’impianto, fa sì che l’intera produzione tabella sotto. di energia elettrica sia classificata come Carbon Sulla emissione di tre sostanze inqui- neutral - o se preferite ad impatto zero- cioè nanti (ossidi di zolfo, ossidi di azoto in equilibrio con il ciclo del carbonio e quindi e particolato) per unità di energia senza incidenza sull’effetto serra, contribuendo prodotta, mettiamo a confronto due a far rispettare al nostro Paese i parametri centrali termoelettriche, una alimen- previsti dal Protocollo di Kyoto per la lotta al tata da fonti convenzionali (di origine surriscaldamento globale. In questa ottica il fossile) ed una da fonti non convenzio- finanziamento nali (rifiuti) e vediamo quali delle due pubblico che la società tecnologie ne produce di più: riceve in base agli incentivi previsti dal cosiddetto CIP6 è del tutto legittimo e Termo trasparente. Se e quando Tipo Centrale valorizzatore di emissioni ENEL (g/kwh) l’impianto sarà autorizzato (g/kwh) ad utilizzare anche il CDR, si SOx 0.012 0.90 potrà invece considerare energia da fonti rinnovabili NOx 0.573 0.60 solo quella parte di PTS 0.002 0.03 produzione relativa alla biomassa ed alla frazione organica e biodegradabile Legenda: SOx: ossidi di zolfo; dei rifiuti (circa il 50% del NOx: ossidi di azoto; totale). Infatti la denominazione PTS: particolato, particelle totali sospese (PM10, ecc); g/kwh: grammi per kilowattora prodotto corretta dell’impianto è centrale termo elettrica alimentata da fonti non Fonte: Rapporto ambientale ASM Brescia per il termovalorizzatore (anno 2003); convenzionali. Rapporto ambientale ENEL (anno 2003) 15
produciamo energia da fonti alternative di PROMETEO Così fan tutte: gli esempi dalle altre città... Sul bel danubio blu… Vienna ed i suoi 4 termovalorizzatori Vienna, secondo diversi studi, tra cui ricordiamo uno del 2005 (Economist Intelligence Unit) ed uno del 2009 (Qua- lity of Living global city rankings 2009 - Mercer survey), è considerata la città con la migliore qualità della vita al mondo. La capitale austriaca ha una popolazione di 2,3 milioni di abitanti (area metropolitana) e nel 2007 ha avuto un afflusso di 8,8 milioni di presenze turistiche. Vienna è patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO). Nella splendida città imperiale sono perfettamente funzionanti 4 (quattro) termovalorizzatori (Fernwärme) che hanno le seguenti caratteristiche: • Impianto di FLOTZERSTEIG, capacità annua di 200.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani, con due linee a griglia. • Impianto di SIMMERINGER HAIDE, capacità annua di 100.000 tonnellate di rifiuti pericolosi, 200.000 tonnellate di fanghi di depurazione, 100.000 tonnel- late di rifiuti solidi urbani e 3.000 ton- nellate di batterie esauste. Due linee a tamburo rotante, 4 linee a letto fluido ed una linea di processo per batterie. • Impianto di SPITTELAU, capacità annua di 260.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani, con due linee a griglia. • Impianto di PFAFFENAU, capacità annua di 250.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani, con due linee a griglia. Eppure, “nonostante” la presenza dei quattro termovalorizzatori, a Vienna, secondo i dati del 2005, la raccolta dif- ferenziata si attestava al 34,7% (contro una media europea del 26%) e la pro- duzione di rifiuti urbani è stata di 355 kg/abitante/anno (contro una media europea di 523 kg/ab/anno), cioè una delle migliori prestazioni ambientali in assoluto: producono meno rifiuti, diffe- renziano molto e recuperano energia da quello che avanza. Ma quanto pagano i viennesi per il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani? La tariffa dipende dalla volumetria del contenitore e dal numero di svuotamenti annui e riguarda solo l’indifferenziato. Minimo: 120 litri che costa 3,99 euro (per 52 svuotamenti l’anno il totale annuo ammonta a 207,48 euro). Per inciso: L’impianto di SPITTELAU (nella foto), è diventato addirittura la quarta attrazione turistica della città, grazie alla sua particolare architettura ed alle decorazioni bizzarre commissionate all’artista Friedensreich Hunder- twasser.
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