Altre sei scosse nell'aquilano. Dalla Lombardia e Campania 12 mln di euro

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Altre sei scosse nell'aquilano. Dalla Lombardia e Campania 12 mln di euro
25/3/2018                              Altre sei scosse nell’aquilano. Dalla Lombardia e Campania 12 mln di euro - PrimaDaNoi.it

     Altre sei scosse nell’aquilano. Dalla
     Lombardia e Campania 12 mln di euro
                 WhatsApp PdN 328 3290550 - 5 Giugno 2009 alle 10:00 Letture: 3128

     L AQUILA. Nuova scossa di terremoto questa mattina alle 6.11 minuti di
     magnitudo 2. Ieri sera alle 23.39 ne è stata avvertita un altra di magnitudo 2.7 con
     epicentro sul Gran Sasso. Tra i comuni prossimi all epicentro Barete, Campotosto,
     Capitignano e Pizzoli. * I NUMERI DELLA TRAGEDIA: 332 PALAZZI INAGIBILI,
     382 CHIESE FUORI USO

     Poco prima, alle 22.47 ne era stata avvertita una di magnitudo 2.2. (epicentro Fossa,
     L'aquila, Lucoli, Ocre).
     Anche alle 21.59, sempre nell'aquilano, ne è stata registrata una di magnitudo 2.3, mentre
     alle 14.40 una più forte (3.2) era stata avvertita distintamente nella Valle dell'Aterno. Tra i
     comuni interessati entro 10 km dall'epicentro: Barisciano, Fagnano, Fontecchio, Fossa,
     Ocre, Poggio Picenze. Due scosse distinte di magnitudo 2.1 sono state registrate anche alle
     14.13 e alle 10.43. Nessuna di queste avrebbe prodotto ulteriori danni a cose o persone.

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     7 MILIONI IN ARRIVO PER RESIDENZA UNIVERSITARIA

     Sette milioni di euro del programma Fas 2007-2013 verranno utilizzati dalla regione
     Lombardia per la realizzazione di una residenza universitaria e di una scuola primaria
     all'Aquila.
     L'intesa è stata sottoscritta ieri, a Roma, tra il ministero per lo Sviluppo economico, la
     Regione Lombardia e la Regione Abruzzo.
     Si tratta di una stipula importante, un primo accordo di programma quadro interregionale
     tra una regione del nord e una del sud (primo esempio in Italia).
     Si prevede la realizzazione di una residenza universitaria all'Aquila, per un totale di 120
     posti ed una superficie utile complessiva di 4.200 mq, con strutture prefabbricate di pregio
     antisimiche e nel rispetto degli standard e della normativa del diritto allo studio
     universitario (DSU), nonché la realizzazione di una scuola primaria composta di 3 moduli
     di strutture prefabbricate (5 aule da 50 mq, 1 aula polifunzionale da 60 mq, servizi
     igienici).
     L'opera potrà essere ultimata già per l'anno accademico 2009-2010.
     La Regione Lombardia, subito dopo il sisma del 6 aprile, aveva manifestato la volontà di
     aiutare il territorio aquilano nella ripresa dell'attività didattica accademica e, dopo una
     serie di contatti tra i due Presidenti di Regione, si è arrivati oggi alla definizione di questo
     accordo.
     «Abbiamo raccolto                ha detto il presidente della Lombardia - subito e convintamente,
     l'appello lanciato dall'Abruzzo e ci incarichiamo della realizzazione della residenza
     universitaria che di fatto sostituirà la Casa dello studente, uno dei simboli della tragedia
     che ha colpito L'Aquila, ma soprattutto sarà un segno concreto della vicinanza della
     Lombardia agli amici abruzzesi. Realizzare una residenza universitaria è scommettere sul
     futuro, sui giovani d'Abruzzo, di Lombardia e Italia, e noi lo facciamo, sicuri e forti».
     L'opera sarà realizzata con strutture antisismiche prefabbricate di grande pregio e con tutti
     gli accorgimenti più avanzati dal punto di vista della sicurezza, nel rispetto dell'ambiente e
     del risparmio energetico.
     «Si tratta - ha commentato il presidente Chiodi - di una testimonianza di grande solidarietà
     che aiuterà L'Aquila a risollevarsi, per assicurare che ciò che è andato distrutto o
     danneggiato possa essere al più presto restituito. Ringrazio il presidente della Lombardia e
     l'intera giunta regionale che ha voluto fortemente questa iniziativa. I riflettori non devono
     spegnersi su questo lembo di Abruzzo colpito. Lo sguardo di tutti speriamo non venga mai

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     distolto perché insieme possiamo fare molto per la ricostruzione».
     E dalla Lombardia arrivano anche altri tre milioni di euro per ricostruire il tessuto
     economico e produttivo dell'Abruzzo. A versare i soldi, un milione a testa, sono stati il
     Comune di Milano, la Camera di Commercio milanese e i sindacati confederali (Cgil, Cisl e
     Uil).
     I fondi raccolti verranno usati per finanziare progetti segnalati direttamente dalla camera
     di Commercio dell'Aquila e valutati da un comitato a cui parteciperanno gli enti donatori.
     «E' questa la particolarità di questo progetto», ha spiegato il sindaco Letizia Moratti che
     spera così di aiutare il territorio abruzzese «rilanciando l'occupazione, il turismo e
     l'economia locale».

     E ieri è arrivato a portare un sorriso tra la gente della tendopoli anche il cantautore romano
     Claudio Baglioni il quale nel pomeriggio è stato ricevuto dal capo della Protezione civile,
     Guido Bertolaso alla tendopoli della Guardia di Finanza e ha poi fatto visita ai campi di
     Tempera, Centi Colella e San Giacomo.
     Qui, accompagnato dai parlamentari Giovanni Lolli (Pd) e Maurizio Scelli (Pdl), Baglioni
     ha dedicato ai ragazzi del posto una festa a sorpresa, suonando per loro "Strada facendo",
     una tra le sue canzoni più celebri.
     «Lo faccio per dare a questa gente un segno di speranza - ha commentato - il mio è un
     piccolo contributo ma sono contento di essere qui».
     La delegazione ha fatto anche una piccola sosta nella zona rossa del centro storico.

     DALLA CAMPANIA ALTRI 3 MILIONI DI EURO

     Solidarietà se ne registra anche da parte della Campania. Dopo la visita del 18 maggio
     scorso di una delegazione guidata dall'Assessore alle attività produttive Andrea Cozzolino,
     ora gli impegni presi lasciano spazio ai fatti concreti.
     A cominciare dall'amministrazione provinciale della Campania che nei giorni scorsi, in sede
     di applicazione all'esercizio 2009 dell'avanzo di amministrazione relativo all'esercizio
     2008, ha deliberato positivamente sulla possibilità di utilizzo di una quota pari al 5%
     dell'avanzo disponibile, circa tre milioni di euro.
     Le risorse, serviranno per mettere in campo ogni iniziativa necessaria per sostenere la
     ricostruzione delle zone colpite dal sisma, con particolare riferimento ai Comuni della
     Provincia dell'Aquila.

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     «Poter dare il nostro contributo                     ha spiegato l'assessore Andrea Cozzolino                            è per noi
     motivo di grande soddisfazione. Le istituzioni, infatti, hanno il dovere di fare tutto il
     possibile per aiutare l'Aquila e l'Abruzzo a risollevarsi economicamente».
     Altra questione, quella che vede la Regione Campania impegnata in prima linea sull'ipotesi
     di reinserire l'Aquila nell'obiettivo 1 «anche solo per 3                              4 anni         ha precisato Cozzolino,
     secondo il quale le Regioni dovrebbero farsi portavoce nei confronti del Governo Nazionale
     e della Commissione Europea.

     TELECOM, SU CELLULARE NUMERO FISSO CASE COLPITE

     C'è inoltre una nuova offerta della Telecom che va incontro agli sfollati: i residenti nei
     comuni abruzzesi colpiti dal sisma possono attivare da oggi, senza costi, l'offerta che
     consente di trasferire il numero fisso di casa sul cellulare e ricevere gratuitamente le
     chiamate dirette al numero fisso.
     Il servizio, denominato 'TIMinCASA Abruzzo', è diretto alle persone che hanno dovuto
     lasciare le proprie case e si sono trasferite in altre località italiane: ora potranno ricevere
     gratuitamente sul telefonino Tim, fino al 31 maggio 2010, le chiamate dirette al numero
     fisso di casa, ovunque si trovino.
     Inoltre avranno a disposizione 30 minuti di telefonate gratis e senza scatto alla risposta, per
     chiamare col proprio telefonino tutti i numeri fissi italiani, dall'area 'TIM in Casa' indicata
     al momento della sottoscrizione del servizio. Chi chiama verso il numero di casa pagherà
     sempre il costo di una chiamata verso il numero fisso. Per l'attivazione, è necessario essere
     titolare di una linea fissa Telecom Italia ubicata in uno dei 49 comuni colpiti dal terremoto.
     Per il contratto di abbonamento ci sarà una temporanea cessazione senza alcun addebito.
     Sarà possibile riattivare la linea fissa di casa con Telecom Italia in qualsiasi momento,
     senza costi di attivazione. Si potrà aderire all'offerta entro il 31 agosto 2009 recandosi in un
     punto vendita Tim in Abruzzo, presso i camper Telecom Italia che si spostano nei vari
     centri di accoglienza, o presso i negozi diretti 'Il telefonino' presenti sul territorio
     nazionale.

     ALTA VALLE ATERNO, RICONSEGNATE SCHEDE ELEZIONI

     Vanno avanti di pari passo anche le proteste. Ieri hanno riconsegnato ai sindaci i certificati

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     elettorali per il rinnovo del Parlamento Europeo e per i Referendum abrogativi per
     protestare contro l'esclusione dei loro comuni - Cagnano Amiterno, Capitignano e
     Montereale - dall'elenco dei 49 terremotati.
     La riconsegna è avvenuta durante una manifestazione promossa dal Comitato Unitario Alta
     Valle Aterno a S.Giovanni di Cagnano. «Nessuno andrà a votare - hanno sottolineato gli
     esponenti del Comitato -, fino a quando non ci daranno il privilegio che hanno i nostri
     comuni limitrofi, col massimo rispetto per L'Aquila. Inoltre il comitato, insieme con le
     amministrazioni comunali, ha in programma molte iniziative di protesta, e finché qualcuno
     non ci darà quel che ci spetta di diritto, staremo lì a farci valere».

     RICORSO CONTRO ESPROPRIO, TAR CONCEDE SOSPENSIVA

     Il Tribunale amministrativo regionale ha invece concesso una sospensiva a seguito del
     ricorso avverso all'occupazione d'urgenza da parte della Provincia dell'Aquila su dei terreni
     in zona Verdeaqua. Il ricorso è stato presentato dal proprietario del terreno, Duilio Di
     Marzio. Le procedure di immissione in possesso sono state condotte nel pieno rispetto delle
     regole da parte della Provincia, secondo le ordinanze della Protezione. L'ente ha altresì
     concordato con il proprietario un risarcimento adeguato per questo esproprio temporaneo.
     Tuttavia, il Tar ha preferito concedere la sospensiva in attesa di discutere nel merito la
     prossima settimana.

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     I NUMERI DELLA TRAGEDIA: 332 PALAZZI INAGIBILI, 382 CHIESE FUORI
     USO

     L'AQUILA. 382 chiese e 332 palazzi inagibili: sono gli esiti delle 1.163 verifiche effettuate
     finora a L'Aquila e provincia sui beni culturali colpiti dal terremoto del 6 aprile scorso.
     Dai controlli sono invece risultati agibili 279 edifici, mentre altri 26 sono stati dichiarati
     parzialmente agibili e 19 inagibili per cause esterne.
     In particolare, le verifiche che hanno riguardato le chiese sono state 721 (220 sono risultate
     agibili, 382 inagibili e 119 parzialmente agibili) mentre quelle che hanno coinvolto i palazzi

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     sono state 397 (332 inagibili, 28 parzialmente agibili e 37 agibili).
     Per le altre tipologie di monumenti (torri, fontane, porte etc.) sono 45 le verifiche effettuate
     con 22 strutture agibili, 16 inagibili e 7 parzialmente agibili.
     L'obiettivo prioritario, sottolinea il vice commissario per il patrimonio culturale Luciano
     Marchetti «é quello di individuare tra le chiese parzialmente agibili quelle che si possono
     riaprire con interventi limitati, per fornire ad ogni comunità un edificio di culto o di
     aggregazione che rappresenta un importante segnale di ripresa della vita sociale e
     cittadina».
     Contestualmente, si sta proseguendo alla messa in sicurezza di alcuni percorsi del centro
     storico dell'Aquila in modo da «riaprire un certo numero di strade per consentire ai
     cittadini di cominciare a riappropriarsi del centro storico, ovviamente in condizioni di
     massima sicurezza».
     E non si è mai fermata, dallo scorso 6 aprile, l'attività d'indagine della magistratura che sta
     indagando sui crolli degli edifici pubblici e privati, non senza problemi.
     «Stiamo cercando di attrezzarci meglio nei locali della Procura a Bazzano per avere una
     sistemazione più dignitosa», ha spiegato ieri il procuratore Alfredo Rossini.
     «Abbiamo due magistrati applicati per qualche ora al giorno ma le applicazioni dovrebbero
     essere trasformate in posti, siamo quattro gatti e abbiamo tante cose da fare, avendo più
     personale a disposizione si possono personalizzare i filoni d'inchiesta per arrivare prima ai
     processi. Penso che dovrebbero trasformali in posti ma non decido io. Stiamo lavorando
     molto, stiamo sempre qua e la gente lo capisce».

     05/06/2009 9.36

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