ALITALIA IL MISTERO DELLA COMPAGNIA CHE SAPEVA VOLARE MA NON VOLLE CRESCERE - Ugo Arrigo - CUB Roma

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ALITALIA IL MISTERO DELLA COMPAGNIA CHE SAPEVA VOLARE MA NON VOLLE CRESCERE - Ugo Arrigo - CUB Roma
Centro studi in Economia e Regolazione   dei Servizi,
         dell’Industria e del Settore Pubblico

           ALITALIA
IL MISTERO DELLA COMPAGNIA
 CHE SAPEVA VOLARE MA NON
       VOLLE CRESCERE

            Ugo Arrigo

  Roma, Convegno CUB – 10 aprile 2018
                                                                 1
ALITALIA IL MISTERO DELLA COMPAGNIA CHE SAPEVA VOLARE MA NON VOLLE CRESCERE - Ugo Arrigo - CUB Roma
Centro studi in Economia e Regolazione   dei Servizi,
        dell’Industria e del Settore Pubblico

  La crisi ormai ventennale di Alitalia rappresenta un fatto
   misterioso e unico nella storia dell’aviazione mondiale.

Chi avrebbe il compito di spiegarlo tace, chi dovrebbe porvi
                  rimedio non si muove.

Proverò a dare un contributo interpretativo, ma prima fatemi
  prendere a prestito una frase da un personaggio famoso.

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dell’Industria e del Settore Pubblico

                         La crisi di Alitalia
                       «è un rebus avvolto in
                       un mistero all’interno
                           di un enigma»

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Alitalia ha iniziato a volare nel 1947. Sono 70 anni di storia
                          così ripartiti:

            20 anni di grandi successi (1947-69)

         30 anni di dignitosi risultati (1970-1999)

                20 anni di crisi (2000-2018)

                           Perché?
                                                                 4
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      Alitalia nasce nel 1947 principalmente per garantire i collegamenti
 internazionali del nostro Paese. È dunque un vettore di medio-lungo raggio. I
      collegamenti nazionali, non di feederaggio, sono dapprima coperti
principalmente dalla LAI, incorporata nel 1957, e in seguito e sino al 1994 dalla
                                 controllata ATI.

  Sono fattori del successo di Alitalia la capacità tecnica, l’elevata qualità del
   servizio che garantisce un’immagine internazionale elevata, la capacità di
 accrescere l’offerta e di innovare la flotta, i bilanci stabilmente in utile. Nella
  seconda metà degli anni ‘60 Alitalia è il settimo vettore mondiale e il terzo
europeo per dimensioni, dopo Bea-UK ed Air France. È più grande di Lufthansa
      e di Klm. È la prima a disporre di una flotta tutta di aerei a reazione.
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                 Alcune ‘immagini’ di Alitalia nel suo periodo d’oro:
  1. Crescita dei passeggeri AZ 1947-1970                 2. Dimensioni della flotta nel 1969
           (Milioni di pax km annui)                                      (Numero aerei)
8000
                                             Bea (Uk)                                                            112
7000                                        Air France                                                           111

6000                                           Alitalia                                          72

                                            Lufthansa                                       64
5000

                                                Iberia                                54
4000
                                            Boac (Uk)                                 53
3000
                                                   Sas                           43
2000
                                                  Klm                            42

1000                                          Swissair                     35

  0                                           Sabena                 25

                                                          0     20          40         60             80   100     120

                                                                                                                       6
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                          dell’Industria e del Settore Pubblico
                                 Alcune ‘immagini’ di Alitalia nel suo periodo d’oro:
    3. La produttività del lavoro più elevata                                                         4. La capacità di competere
        (Migliaia di pax km annui per dipendente)                                                     (Quote di mercato % nel 1972)

           Alitalia                                                        Rotte nazionali                                                    89                                            11
                                                                  549
                                                                                    Parigi                                 46                       11                    43
        Lufthansa                                     376
                                                                                   Londra                         39                                          47                        15

               Sas                                    375                     Francoforte                             40                                 37                       23

                                                                                Bruxelles                                       56                                        43                      1
        Air France                                    371
                                                                            Nord America                                        55                                        45

              Klm                                    359                    Rio de Janeiro                                             75                                        23              2

                                                                             Buenos Aires                              43                                            57
            Iberia                                   356
                                                                                    Dakar                                              74                                        26

British (Bea+Boac)                             318                                Nairobi                   29                                                 71

                                                                          Estremo Oriente         6              23                                            72
          Swissair                             314
                                                                                             0%       10%         20%            30%    40%        50%   60%        70%    80%        90%        100%
                      0    100     200   300          400   500     600
                                                                                                            Alitalia            Vettori altro paese      Vettori terzi

                                                                                                                                                                                                      7
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                dell’Industria e del Settore Pubblico
                     Alcune ‘immagini’ di Alitalia nel suo periodo d’oro:
       5. Risultati netti cumulati di bilancio                             6. Utili e tasse per 1,2 mld. dal ‘47 al ‘71
            (Milioni di euro a prezzi 2016)                                                (Milioni di euro a prezzi 2016)
                                                                    1400

700                                                                                                                                          1.210

                                                              600
                                                                                                                     1.169       1.177
                                                                    1200
                                                                                                                                                        1.106
600

                                                        506
                                                                                                           1.043
500                                                                 1000

                                                  400
                                                                                                 903

                                               327
400
                                                                    800           725

                                            251
300

                                         183
                                         172
                                                                                                                   600
                                                                    600                                                       563         563
200                                    117                                                              506
                                                                                                                                                      435
                                  60

100                                                                                        400
                                                                    400     327
  0
               -35

               -37

                                                                    200
              -41
              -41

              -44
              -46

-100
             -55
             -58
            -72

           -81
          -91

        -109
       -129
       -129

-200
                                                                      0
-300                                                                         1966           1967         1968       1969       1970         1971       1972

                                                                                        Risultato netto cumulato    Risultato cumulato ante imposte

                                                                                                                                                                8
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            dell’Industria e del Settore Pubblico
Tra la fine degli anni ‘60 e la prima parte dei ‘70 lo scenario in cui opera Alitalia
 cambia radicalmente: (1) la crescita dell’offerta e della concorrenza sulle rotte
di lungo raggio riduce prezzi e margini; (2) l’autunno caldo accelera la dinamica
 salariale; (3) la prima crisi petrolifera del ’73 fa impennare i costi e i prezzi dei
voli, riducendo drasticamente i tassi di crescita del mercato; (4) la seconda crisi
        petrolifera del ‘79 protrae le condizioni problematiche del settore.

Negli anni ‘70 Alitalia cresce a tassi ridotti, inferiori rispetto alle altre compagnie
 europee e perde pertanto in termini relativi. Invece gli altri 4 vettori maggiori
 più che raddoppiano le loro dimensioni: AF, LH, KLM e BA, privatizzata da M.
   Thatcher nel 1987. La differenza nella crescita si protrae anche per tutto il
  decennio ’80 e non potrà essere colmata con la ripresa che interessa anche
                                Alitalia negli anni ‘90.
                                                                                      9
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    La minor crescita di Alitalia tra il 1970 e il 2000

                                                                    10
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    Nel decennio ‘80 inizia il processo di liberalizzazione europeo che sarà
completato nel 1997. I principali vettori, ma non Alitalia, divengono consapevoli
   della necessità di occupare i nuovi spazi che si aprono nei collegamenti
                 infracomunitari e accelerano la loro crescita.

  I governi, sino a quel momento azionisti di controllo dei vettori di bandiera,
comprendono che il nuovo assetto del mercato europeo richiederà compagnie
    di mercato, dotate di strategie manageriali efficaci e in grado di realizzare
 cospicui investimenti, necessari per restare competitivi, che le casse pubbliche
non possono più permettersi. Quotare le compagnie in borsa e raccogliere fondi
sul mercato diviene un passo obbligato. In Italia e Alitalia invece nulla si muove,
              è come se non ci si fosse accorti della liberalizzazione.
                                                                                 11
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Il problema di AZ è principalmente di dimensioni e crescita (mld. pax km)
        160

        140

        120

        100

         80

         60

         40

         20

          0
              1965   1970   1975   1980   1985   1990     1995    2000    2005   2010   2015   2017

                            LH      AF      BA      KLM          IB      Swiss     AZ

                                                                                                          12
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      Se sino alla fine degli anni ‘90 Alitalia cresce in misura insufficiente ma
  comunque cresce, dall’inizio del decennio 2000 il vettore e il mercato italiano
   del trasporto aereo prendono direzioni opposte: dopo l’evento tragico delle
     Torri gemelle, che impatta soprattutto il lungo raggio, il mercato accelera
    notevolmente per effetto della liberalizzazione. Arrivano i vettori low cost e
       nascono nuove compagnie italiane. Alitalia, invece, dopo il fallimento
             dell’accordo con Klm, viene ripetutamente ridimensionata:
   - Nel 2000, ancora prima delle Torri Gemelli, è drasticamente ridotto il lungo
            raggio (dopo aver inaugurato il secondo hub a Malpensa!!!);
              - Nel 2004 Alitalia viene divisa in due: AZ Fly e AZ Service;
- Nel 2008, fallita l’integrazione con AF, arrivano i ‘capitani coraggiosi’ e tagliano
ancora il lungo raggio e i voli europei, concentrandosi sul domestico (alla vigilia
                       del completamento dell’AV ferroviaria!!!)
                                                                                    13
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     - Nel 2014 Alitalia è nuovamente in crisi e i disavanzi di bilancio sono fuori
controllo. Arrivano gli ‘emiri coraggiosi’ con (finalmente) un piano di rilancio del
          lungo raggio ma realizzano solo la parte del piano che prevede il
    ridimensionamento del breve. Si scordano invece di far arrivare gli aerei di
                 lungo raggio indispensabili. Alitalia si riduce ancora.
  - Ad aprile 2017 i dipendenti di Alitalia respingono in massa col referendum il
  piano incredibile presentato da Etihad (‘lacrime e sangue’ per i lavoratori ma
 senza alcuna seria prospettiva di successo e di rilancio dell’azienda); è la prima
      scelta ragionevole in Alitalia che si sia vista dopo il cambio del millennio.
 - Il 2 maggio 2017 gli azionisti privati nazionalizzano Alitalia, consegnandone le
chiavi al governo e chiedendo l’amministrazione straordinaria. Il governo mette
    a disposizione 900 milioni, più di tutti quelli sborsati complessivamente dai
                  capitani coraggiosi nel 2008 e dagli emiri nel 2014.
                                                                                  14
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                                         Dal 1997 al 2017 il
                                        mercato italiano del
                                      trasporto aereo è quasi
                                    triplicato, passando da 50
                                           a 144 milioni di
                                     passeggeri. L’aumento è
                                    stato interamente coperto
                                    dai vettori LC sui voli infra
                                      comunitari e da vettori
                                        esteri tradizionali sul
                                            lungo raggio.

                                                                15
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                                      Dato che Alitalia non è
                                          stata in grado di
                                     accrescere la sua offerta
                                    nel tempo, tutto l’enorme
                                    incremento del mercato è
                                          stato lasciato ai
                                    concorrenti, in particolare
                                      ai vettori LC. Essi sono
                                     passati da 14 mil. pax nel
                                     2004 a 66 nel 2016 e 72
                                              nel 2017.

                                                              16
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                                    Trasportando un numero
                                     di passeggeri stabile nel
                                    tempo, Alitalia ha visto la
                                       sua quota di mercato
                                    ridursi progressivamente.
                                      Dal 37% del 2004 (con
                                     AirOne) essa si è ridotta
                                     sino al 18% nel 2016 e al
                                          15% nel 2017,
                                    corrispondente a meno di
                                      un passeggero ogni sei.

                                                              17
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                                     La posizione di Alitalia è
                                     particolarmente debole
                                            sul segmento
                                         internazionale del
                                     mercato. Nel 2017 solo
                                     9,6 milioni di passeggeri
                                       sui 113 totali dei voli
                                       internazionali hanno
                                     viaggiato con Alitalia. Si
                                       tratta solo dell’8,5%.

                                                                  18
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                dell’Industria e del Settore Pubblico
        Alitalia ha sbagliato strategicamente a non crescere nel lungo raggio
A) La crescita nel lungo raggio dei vettori tradiz.   B) Il mix di offerta sbagliato di AZ nel piano Fenice

                                                                                                         19
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                       dell’Industria e del Settore Pubblico

 Posti a bordo della flotta di lungo raggio di AZ (migliaia)
                                                                                             Tra il 1995, anno di massima
12,0
                                                                                             espansione, e il 2009, primo
10,0                               9,8
                                                                                            anno dei ‘capitani coraggiosi’
                                          9,2                                              la capacità della flotta di lungo
 8,0
                                                                                           raggio di Alitalia si è dimezzata.
                                                 6,9    7,0
                                                                             6,3
                                                                                    6,8         Poi ha ripreso a crescere,
 6,0          5,6           5,7                                       5,8                     tuttavia resta al di sotto del
                     5,1                                       4,9                              70% rispetto al 1995. Nel
 4,0                                                                                           lontano 1973 AZ aveva più
       2,1
                                                                                            aerei a lungo raggio di ora (29
 2,0                                                                                          contro 25), anche se meno
                                                                                             capienti. Dal 1973 il mercato
 0,0
       1965   1973   1977   1985   1995   2000   2001   2008   2009   2013   2015   2017
                                                                                                  italiano si è tuttavia
                                                                                                 moltiplicato per dieci.
                                                                                                                           20
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        dell’Industria e del Settore Pubblico

Mercato italiano 2016 – Milioni di passeggeri                  Dato che Alitalia non è riuscita
                                                                 nel tempo a offrire adeguati
                                                                  collegamenti diretti a lungo
                                15,6                               raggio dal nostro paese, i
                                              30,2
                          8,4                                        grandi vettori europei
                    9,2                                        concorrenti si sono inseriti nel
                                                                     mercato offrendo voli
                                                                   intercontinentali indiretti
                                                                tramite feederaggio dall’Italia
                                       86,5
                                                                   verso i loro hub nazionali
                                                                      (Parigi, Francoforte,
                                                               Amsterdam e Londra). Il lungo
      Voli Italia                       Voli Europa              raggio indiretto pesa quasi il
      Medio raggio                      Lungo raggio diretto
                                                               doppio del lungo raggio diretto
      Lungo raggio via hub esteri
                                                                   (15,6 mil. pax contro 8,4).
                                                                                             21
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Mercato italiano 2016 – Miliardi di passeggeri km                     Se valutiamo il mercato
                                                                        italiano in termini di
                                                                   passeggeri km, considerando
                                          18
                                                                      non solo il numero dei
                                                                    passeggeri ma anche la loro
                       133
                                                     108           percorrenza media, vediamo
                                                                   che il lungo raggio fa la parte
                                                                       del leone, realizzando
                                                                    percorrenze per complessivi
                                                22                  204 miliardi di pax km su un
                                   71
                                                                  totale di poco superiore ai 350
                                                                  mld. Tuttavia 133 mld. dei 204
     Voli Italia                           Voli Europa                 del lungo raggio sono
     Medio raggio                          Lungo raggio diretto
                                                                   rappresentati da voli indiretti
     Lungo raggio via altri hub europei
                                                                       via altri hub europei.
                                                                                                 22
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Mercato italiano 2016 – Ricavi vettori aerei (mld. euro)               In termini di ricavi il mercato
                                                                        italiano 2016 è stimabile in
                                                                       17,6 mld. di euro, di cui 1,8 il
                                    1,8      1,8
                                                                         cargo, 1,8 il domestico, 8,0
                                                                     l’europeo, 1,6 il medio raggio e
                                                                       4,4 il lungo raggio diretto. Ad
                        8,1                              8,0
                                                                        essi vanno aggiunti ulteriori
                                                                        8,1 mld. di valore del lungo
                                                                           raggio indiretto, quello
                                                   1,6                  realizzato attraverso gli altri
                                     4,4
                                                                          hub europei, totalmente
                                                                       percepiti dai vettori esteri. Il
        Voli Italia                           Voli Europa                mercato totale vale quindi
        Medio raggio                          Lungo raggio diretto
                                                                      circa 26 mld. di cui solo circa 4
        Lungo raggio via altri hub europei    Cargo
                                                                       ottenuti da vettori nazionali.
                                                                                                     23
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Si possono a questo riepilogare alcune domande chiave a cui bisognerebbe
dare risposta per comprendere la ventennale misteriosa crisi di Alitalia:

1. Perché a fine anni ‘90 non è stata adottata alcuna strategia per affrontare la
liberalizzazione del mercato? Forse perché non c’era più l’Iri e l’azionista Tesoro
non disponeva delle competenze industriali necessarie? Forse perché in piena
stagione di privatizzazioni le residue partecipazioni Iri erano detenute in
un’ottica finanziaria, in attesa di cedere le aziende?

2. Perché a fine anni ’90, prima metà 2000, si è smesso di investire e di
accrescere la capacità di Alitalia proprio quando il mercato accelerava per
effetto della liberalizzazione e la competizione dei vecchi e nuovi vettori era
destinata ad accrescersi?
                                                                                  24
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3. Perché anziché accrescere l’offerta di lungo raggio, come gli altri grandi
vettori UE stavano facendo per contrastare l’arrivo dei vettori LC sul breve-
medio, Alitalia ha drasticamente ridotto la flotta e l’offerta intercontinentale nel
2000, ancora prima dell’evento delle Torri Gemelle?

4. Perché nel 2008 è stato dato il via libera ai ‘capitani coraggiosi’ in base al
Piano Fenice, nonostante ne fossero evidenti le incoerenze e la non
realizzabilità, oltre alle insufficienti risorse messe a disposizione dai nuovi soci?

5. Perché si è sempre creduto (nel 2008, nel 2014 e nel 2017) in piani che
puntavano al riequilibrio gestionale ridimensionando ogni volta l’azienda in un
mercato sempre in forte crescita, e dunque regalando ogni volta spazi di
mercato a concorrenti aggressivi?
                                                                                    25
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6. E, soprattutto, com’è possibile che la situazione economico-finanziaria di
Alitalia si sia così rapidamente e gravemente deteriorata nel corso del 2016 e
della prima metà del 2017, un biennio eccezionalmente favorevole per il
trasporto aereo mondiale e per i vettori europei, i quali non hanno mai
realizzato profitti così elevati nel corso di tutta la loro storia?

La vecchia gestione Etihad di Alitalia ha cercato nei primi mesi del 2017 di
ottenere dai sindacati risparmi consistenti sul costo del lavoro, tuttavia
un’analisi comparativa tra le prime dieci compagnie europee ci dimostra che:
- l’impiego del fattore lavoro in rapporto alle dimensioni dell’offerta è inferiore
in Alitalia rispetto a tutti gli altri vettori tradizionali; è invece superiore rispetto
ai vettori LC in quanto essi esternalizzano tutti i servizi di terra e alcuni usano
anche agenzie interinali per una parte degli equipaggi;
                                                                                           26
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     Costo del lavoro pro capite 2015 (migliaia di euro)                                           - il costo del lavoro medio pro
                                                                                                   capite di Alitalia è ai livelli più
90
                                                                                                    bassi tra i vettori esaminati;
80

     18,1   25,1
                                                                                                    infatti solo Ryanair, Iberia (e
70
                                                                                                  TAP) registrano valori più bassi;
60                     10,9      14,4     16,5
                                                    9,3      14,1
                                                                                    12,1
50                                                                      5,3                12,5

40
                                                                                                     - se al posto del costo del
30   63,6   61,2                                                                                  lavoro si considerano invece le
                       54,9      53,1     52,6     51,8      51,1
20
                                                                       49,4         48,6   45,1   retribuzioni medie lorde, allora
10                                                                                                   anche in Ryanair risultano
0                                                                                                  maggiori rispetto ad Alitalia;
                                                                                                      solo in Iberia e TAP sono
                                                                                                   minori (ma per il minor costo
                                                                                                  dei dipendenti che esse hanno
                   Retribuzione media lorda      Oneri sociali e altre componenti
                                                                                                    nei paesi del Sudamerica).
                                                                                                                                    27
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            dell’Industria e del Settore Pubblico

La causa più probabile del dissesto di Alitalia sembra essere, paradossalmente,
il calo consistente dei prezzi petroliferi che ha permesso nel 2016 ai vettori
concorrenti di ridurre i prezzi. Alitalia ha dovuto egualmente ridurre i prezzi ma
non è invece riuscita a ridurre i costi, ingessati da contratti sfavorevoli (derivati
sui prezzi del carburante), peggiorando in conseguenza il suo disavanzo.

Nel 2016 (il bilancio non è mai stato pubblicato ma i dati di sintesi sono emersi
nel corso delle trattative sindacali di marzo 2017) i ricavi unitari di Alitalia sono
diminuiti del 4,9% mentre i costi sono rimasti invariati, invece nello stesso anno
nel gruppo Lufthansa i ricavi unitari sono diminuiti del 5,2% ma i costi unitari
del 5,4%, migliorando i margini.

                                                                                    28
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      Extracosti di Alitalia nel 2016 (milioni di euro)                                 Se sommiamo alla stima dei
500
                                                                                            mancati risparmi sul
450
                                                                                       carburante, pari a 142 milioni
                                                                                         di euro, gli extracosti sulle
400                    125
                                                                                         restanti voci, dichiarati dai
350

                       46
                                                                                         gestori stessi di AZ a marzo
300
                                                                                        2017, perveniamo a un cifra
250
                       86                                                               totale di 458 milioni di costi
200
                       59                                              337
                                                                                        che potevano essere evitati.
150

100                                                                                     Essi sono ben maggiori della
                       142
50                                                                                        perdita industriale di 337
 0                                                                                      milioni. Pertanto la gestione
                 Extracosti                                      Perdita operativa
                                                                                          industriale poteva essere
          Carburanti         Handling   Leasing   Manutenzioni     Costi commerciali
                                                                                       attiva nel 2016 per 142 milioni.
                                                                                                                     29
Centro studi in Economia e Regolazione                               dei Servizi,
              dell’Industria e del Settore Pubblico

                                  In conclusione. Che fare?
Il trasporto aereo italiano soffre attualmente di due grandi problemi: il primo è ben noto ed è la crisi
     di Alitalia, l’impossibilità apparente di realizzarne una gestione economicamente sostenibile; il
    secondo è molto meno noto ma non meno grave, l’insufficiente offerta di collegamenti diretti di
                                     lungo raggio da e per il nostro paese.
      Il primo problema si può risolvere in diversi modi, ognuno caratterizzato da differenti oneri e
   differenti benefici: vendendo Alitalia a scatola chiusa, come il governo uscente ha cercato a tutti i
                         costi di fare; chiudendo Alitalia oppure rilanciando Alitalia.
Il secondo problema è tuttavia più rilevante del primo e assai più difficile da risolvere. Infatti vi si può
porre rimedio solo attraverso un grande vettore nazionale, indipendentemente se a proprietà privata
nazionale, privata estera o pubblica. Klm e Iberia sono due grandi vettori nazionali nei rispettivi paesi
 e vi garantiscono il lungo raggio, pur essendo ambedue a controllo non nazionale. Invece Alitalia, se
   fosse venduta a Lufthansa, diverrebbe un vettore regionale, ancora più ridimensionato rispetto a
quello attuale, mentre il nostro interesse nazionale va esattamente nella direzione opposta, quella di
 un grande vettore che ci porti direttamente negli altri continenti, come era l’obiettivo originario che
                               portò alla fondazione di Alitalia nel lontano 1947.
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Centro studi in Economia e Regolazione   dei Servizi,
dell’Industria e del Settore Pubblico

      ALITALIA E' LA
   COMPAGNIA ITALIANA
      CHE NON C'E'

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