Al Giro d'Italia si inizia a fare sul serio: domani la tappa Udine-San Daniele con la salita del Monte di Ragogna da ripetere tre volte
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Al Giro d’Italia si inizia a fare sul serio: domani la tappa Udine-San Daniele con la salita del Monte di Ragogna da ripetere tre volte Il Giro d’Italia riparte domani con la Tappa 16, la Udine-San Daniele del Friuli di 229 km SAGAN, ALMEIDA E I TEAM INEOS GRENADIERS E SUNWEB GRANDI PROTAGONISTI DELLA SECONDA SETTIMANA DELLA CORSA ROSA .
Udine, 19 ottobre 2020 – La seconda settimana del 103^ Giro d’Italia è iniziata con la grande impresa di Peter Sagan. Dopo aver collezionato tre secondi posti, il tre volte campioni del mondo su strada è andato in fuga per vincere in solitaria a Tortoreto. Il campione nazionale francese Arnaud Démare ha risposto il giorno dopo al suo rivale per la Maglia Ciclamino, ottenendo la sua quarta vittoria a Rimini. Anche Diego Ulissi, dopo aver già ottenuto un successo nella prima settimana, è riuscito ad imporsi nella seconda battendo Joao Almeida nello sprint ristretto di Monselice. Il giovane portoghese ha prima esteso il suo vantaggio in classifica nella Tappa 12, la Prosecco Superiore Wine Stage TISSOT ITT, per poi difendere la Maglia Rosa dall’attacco del Team Sunweb a Piancavallo che ha ridotto il distacco tra Wilco Kelderman e la Maglia Rosa a soli 15”.
Il Team Ineos Grenadiers è stato grande protagonista anche nella seconda settimana di corsa, riscattando il ritiro del capitano Geraint Thomas con altre tre vittorie di tappa ottenute da Jhonatan Narvaez, Filippo Ganna – terzo successo al Giro per il verbanese – e Tao Geoghegan Hart, primo a Piancavallo e adesso quarto della classifica generale alla vigilia dell’ultima settimana di corsa con il duo del Team Sunweb Wilco Kelderman e Jai Hindley secondo e terzo rispettivamente a 15″ e 2’56”.
CLASSIFICA GENERALE 1 – João Almeida (Deceuninck – Quick-Step) 2 – Wilco Kelderman (Team Sunweb) a 15” 3 – Jai Hindley (Team Sunweb) a 2’56” 4 – Tao Geoghegan Hart (Team Ineos Grenadiers) a 2’57” 5 – Pello Bilbao (Bahrain – McLaren) a 3’10” 6 – Rafal Majka (Bora – Hansgrohe) a 3’18” 7 – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) a 3’29” 8 – Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling) a 3’50” 9 – Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe) a 4’09” 10 – Fausto Masnada (Deceuninck – Quick-Step) a 4’12”
MAGLIE Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – João Almeida (Deceuninck – Quick-Step) Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Arnaud Démare (Groupama – FDJ) Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Giovanni Visconti (Vini Zabu’ – Brado – KTM) Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – João Almeida (Deceuninck – Quick-Step), indossata da Jai Hindley (Team Sunweb) LA TAPPA DI DOMANI TAPPA 16 – UDINE-SAN DANIELE DEL FRIULI – 229km
Tappa molto mossa con una prima parte su e giù per le Prealpi Giulie e il finale in circuito attorno a San Daniele del Friuli. I primi 150 km fino all’ingresso in circuito si svolgono in un continuo su e giù con tre GPM mediamente impegnativi. Il primo, la Madonnina del Domm, è il più lungo e ripido, i successivi (Monte Spig e Monteaperta) presentano punte a due cifre di pendenza, ma sono più brevi. Giunti a Majano si entra nel circuito che si percorre quasi interamente prima del passaggio sull’arrivo. Dopo l’ingresso si affronta il muro del Castello di Susans, poi si affronta il Monte di Ragogna che verrà scalato altre due volte nei due giri di circuito. Segue una breve discesa e l’avvicinamento all’arrivo attraverso strade ondulate.
Un’immagine del GPM del Monte di Ragogna nel passaggio del Giro d’Italia 2018 quando se lo aggiudicò Valerio Conti (#darionnenphotographer) #Giro Photo Credits: LaPresse / #darionnenphotographer MEDIOLANUM AL GIRO D’ITALIA: AL VIA DA TARCENTO LA PEDALATA AMATORIALE CON FRANCESCO MOSER, PAOLO
BETTINI E ALESSANDRO BALLAN Prenderà il via da Tarcento la pedalata amatoriale con i testimonial al Giro d’Italia edizione 103. Banca Mediolanum, sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna dal 2003, organizza in Friuli-Venezia Giulia “un giro nel Giro” dedicato a clienti e appassionati ciclisti per vivere con loro l’emozione del percorso della sedicesima tappa. Sul percorso della tappa Udine-San Daniele del Friuli si pedalerà insieme ai fuoriclasse e storici testimonial: Francesco Moser, Paolo Bettini e Alessandro Ballan. Grazie all’organizzazione di Andrea Loi, Family Banker® di Banca Mediolanum, il gruppo in Maglia Azzurra si ritroverà martedì 20 ottobre alle ore 10:30 al Family Banker Office di Tarcento in via Matteotti 1, per partire insieme ai testimonial verso San Daniele del Friuli e infine completare il percorso a circuito di nuovo a Tarcento. Anche questa edizione del Giro d’Italia sarà un’ulteriore occasione per dimostrare la vicinanza a chi è più fragile: attraverso l’iniziativa di raccolta fondi “Sogni realizzAbili”, Fondazione Mediolanum Onlus si impegna a sostenere Fondazione Laureus, Lo Spirito di Stella Onlus e Insuperabili Onlus, per consentire ai bambini e ai ragazzi con disabilità fisica o intellettiva di praticare gratuitamente sport. L’obiettivo è aiutare 250 piccoli atleti disabili a integrarsi nella società e a realizzare i propri sogni di campioni. Banca Mediolanum dal 2003 al Giro d’Italia Il Gran Premio della Montagna, che esalta la fatica, la forza del singolo, ma anche il lavoro di squadra, la sinergia e la sapiente distribuzione delle forze, rappresenta da sempre valori in fortissima sintonia con Banca Mediolanum. Grazie all’impegno dei Family Banker® sul territorio, numerose le attività di relazione con la clientela e con gli appassionati nelle località di partenza e di arrivo di ogni tappa. Un “giro nel
Giro” che dal 2003 ha visto la partecipazione di quasi 700.000 persone. Le attività sul territorio: – 30 “pedalate” con i testimonial organizzate sui percorsi di tappa; – 13 Mediolanum Party, cene dedicate ai clienti in location esclusive con i cinque testimonial e Barbara Pedrotti quale ospite d’eccezione; – la possibilità di entrare in zone esclusive come le aree hospitality di partenza e di arrivo che nel 2019 ha visto la partecipazione di oltre 1600 persone. Scena Viva- Inaugurazione V stagione Teatro San Giovanni TRIESTE Giovedì 22 Ottobre Giovedì 22 ottobre, alle ore 20.30, si terrà l’evento inaugurale della quinta Stagione del Petit Soleil al Teatro San Giovanni: Scena Viva! Il direttore artistico Aldo Vivoda e gli attori del Petit Soleil presenteranno al pubblico lo spettacolo:
“LINGUACCECONGLIOCCHIALIDASOLE & GRUPPO DI FLAMENCO LAS MUJERES” A seguire ci sarà la “Presentazione della Quinta Stagione del Petit Soleil e amici al Teatro San Giovanni” con la partecipazione di artisti presenti in cartellone. La serata sarà presentata dagli attori del Linguacce Cabaret! L’ingresso all’evento sarà libero. Per qualsiasi ulteriore informazione, scrivete a: info.teatrosangiovanni@gmail.com Teatro San Giovanni Via San Cilino 99/1, 34138 Trieste info.teatrosangiovanni@gmail.com www.teatrosangiovannits.it Facebook: /teatrosangiovanni Cell: 3483940159 SCINTILLE al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia TRIESTE dal 21 ottobre «Caterina, la madre che non avrebbe mai voluto partire, che è quindi aspra, dura, conta- dina di poche e taglienti parole; Lucia, la primogenita, che è invece entusiasta, che fa scintille di felicità per essere uscita dal paese (un generico
Nord Italia di inizio Novecento); e poi c’è la sorella minore Rosa, che ha 13 anni e che invece è timidissima e imbarazzata dal fatto di lavorare a fianco di alcuni uomini. Poi invece ci sono le scintille di Dora, un’immigrata russa che fa scintille di protesta: è la più politicizzata, anche se non ancora sindacalizzata. Quelle di Dora sono scintille di consapevolezza per migliorare le condizioni di vita e di lavoro nella fabbrica». Laura Curino tratteggia così i profili delle donne cui dà vita, nel corso di “Scintille”, di cui è la sola protagonista e dove offre una prova d’attrice plurima e davvero potente, modificando carattere continuamente, con coerenza e forza. Chi non avesse ancora avuto modo di ammirare la maestria e il talento di questa artista, ha qui un’occasione preziosa: si tratta infatti di una delle maggiori interpreti del teatro di narrazione italiano, un pilastro sulla scena dell’innovazione (è stata fra i fondatori del Teatro Settimo), il cui talento è riconosciuto e premiato da pubblico e critica (ha ricevuto il Premio Ubu, il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e il Premio Hystrio per la drammaturgia). Ma “Scintille” non è solo interessante dal punto di vista scenico: grazie alla costruzione drammaturgica di Laura Sicignano, è un testo che rende gli spettatori partecipi di un importante e drammatico evento del passato, che continua a riverberare significative questioni e riflessioni sulla contemporaneità. Si parla infatti di lavoro, di diritti, di dignità: temi che non sono mai scontati né superati. Le protagoniste che Laura Curino così intensamente porta in scena, sono infatti delle lavoratrici: camiciaie, quattro delle 600 persone (soprattutto donne) impiegate alla fabbrica Triangle Waistshirt Company di New York. Sono per lo più giovani, di differenti nazionalità e provenienze: sanno cucire velocemente, ma non parlano ancora bene l’inglese… Ne conoscono qualche parola, quelle fondamentali per sopravvivere
e trovare una vita migliore nel nuovo mondo, dove sono approdate seguendo una strada di emigrazione percorsa da milioni di persone. È il 25 marzo del 1911, manca un quarto d’ora alla fine della giornata di lavoro, all’ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica di camicie. I proprietari pretendono che le operaie cuciano fino all’ultimo minuto dell’orario di servizio e per questo le porte sono sbarrate. Una scintilla però sconquassa il regolare andamento di quella giornata: da una delle lampade a gas sopra le macchine delle lavoratrici, esce una scintilla, incendia gli scampoli, le camicette, poi l’edificio… In 18 minuti la tragedia si compie: una scala d’emergenza crolla sotto il peso delle operaie in fuga, non c’è modo di aiutare le donne dall’esterno. Muoiono in 146: Caterina sopravvive alle figlie e racconta. Racconta un evento che diviene un punto di svolta, uno degli episodi da cui nasce la Festa della Donna. Un evento che invoca anche oggi attenzione al diritto alla dignità e alla sicurezza dei lavoratori. A Trieste lo spettacolo replica alle ore 20.30 fino dal 21 al 24 ottobre e domenica 25 ottobre alle ore 16. Per biglietti e prenotazioni e per acquistare nuovi abbonamenti si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511. “SCINTILLE” testo e regia Laura Sicignano ricerca storica Silvia Suriano con Laura Curino musiche originali Edmondo Romano scene Laura Benzi
costumi Maria Grazia Bisio disegno luci Tiziano Scali produzione Teatro Stabile di Catania Giovanni da Udine, tra Raffaello e Michelangelo al Castello di Udine dal 12 Dicembre Raffaello lo volle al suo fianco nella Loggia di Psiche alla Farnesina e nell’impresa delle Logge vaticane, Michelangelo lo teneva in alto conto, Clemente VII si affidò a lui per delicati interventi di restauro e decorazione sia a Roma che a Firenze. Giovanni Ricamatore, o meglio, Giovanni da Udine “Furlano”, come si firmò all’interno della Domus Aurea, riuniva in sé l’arte della pittura, del disegno, dell’architettura, dello stucco e del restauro. Il tutto a livelli di grande eccellenza. A Roma, dove era stato uno dei più fidati collaboratori di Raffaello, rimase anche dopo la scomparsa dell’Urbinate. Conquistandosi, per la sua abilità, dapprima il titolo di Cavaliere di San Pietro e quindi una congrua pensione da pagarsi sull’ufficio del Piombo. Intorno alla metà degli anni trenta del ‘500, Giovanni decise di abbandonare la città che gli aveva garantito fama e onori e rientrare nella sua Udine con il proposito di “non toccar più pennelli”. Preceduto dalla fama conquistata a Roma, una volta tornato in
Friuli si trovò pressato dalle committenze e non seppe mantenere fede al suo “autopensionamento”. Tra gli interventi di maggiore importanza, il lungo fregio a stucco ed affresco nel castello di Spilimbergo e, a Venezia, la decorazione di due camerini di Palazzo Grimani. Sarà proprio salendo la monumentale scalinata a doppia rampa progetta da Giovanni, stavolta in veste d’architetto, che il pubblico potrà accedere alla magnifica Sala del Parlamento che dal 12 dicembre 2020 al 14 marzo 2021 accoglie la prima retrospettiva che mai sia stata a lui dedicata. “Giovanni da Udine tra Raffaello e Michelangelo (1487 – 1561)”, promossa dal Comune di Udine – Servizio Integrato Musei e Biblioteche, è a cura di Liliana Cargnelutti e Caterina Furlan, affiancate da un autorevole Comitato scientifico. Per la prima volta in questa mostra viene riunito un cospicuo numero di raffinati disegni che, provenienti da diversi musei europei e da una collezione privata americana, confermano la sua proverbiale abilità nella rappresentazione del mondo animalistico-vegetale e soprattutto di uccelli. Ciascuno degli ambiti della poliedrica attività di Giovanni da Udine è indagato in mostra attraverso stucchi, incisioni, documenti, lettere, libri e altri materiali. Inoltre le spettacolari sezioni dedicate alle stampe e ai disegni di architettura consentono di visualizzare i principali luoghi e ambienti in cui l’artista ha operato: dalla Farnesina alle Logge vaticane, da Villa Madama alla Sacrestia nuova di San Lorenzo a Firenze. Il contesto storico e culturale del tempo viene ricostruito in mostra attraverso libri, documenti e filmati. Una sezione speciale ripropone al Castello di Udine la mostra documentaria realizzata nell’aprile 2017 alla Farnesina, dedicata ai festoni realizzati nella loggia di Psiche da Giovanni da Udine. Concluso il percorso espositivo, il visitatore potrà ammirare dal vivo le opere architettoniche, gli affreschi e gli stucchi realizzati da Giovanni da Udine e dai suoi collaboratori nel
Castello di Colloredo di Montalbano, a Spilimbergo, a San Daniele del Friuli e a Udine. Per chi voglia spingersi fuori dal Friuli, l’itinerario ideale trova il suo completamento a Venezia, per una visita a Palazzo Grimani, e naturalmente a Roma, che fa tesoro delle sue opere più celebri. ROMA MOTODAYS CONFERMA L’EDIZIONE 2021: DAL 11 AL 14 MARZO I MOTORI DIVENTANO I PROTAGONISTI DELLA CAPITALE Esposizione, test ride, shopping, intrattenimento per coltivare la passione e affrontare la nuova mobilità in totale rispetto delle normative anti Covid. Roma, 17 ottobre 2020. Roma Motodays, in occasione della tappa sul circuito di Vallelunga del CIV – Campionato Italiano Velocità -conferma l’edizione 2021 e annuncia le date: il Salone della Moto e dello Scooter del Centro Sud Italia andrà in scena dal 11 al 14 marzo prossimi.
Nel massimo rispetto delle misure sanitarie necessarie e dei protocolli che saranno validi in quel periodo, l’appuntamento fieristico internazionale della Capitale promette fin da ora contenuti che lo hanno sempre caratterizzato e che sono già in costruzione, oltre a importanti novità che verranno svelate a breve e che puntano a raccontare il mondo della mobilità. “Con tutto lo staff stiamo andando avanti nella progettazione e nello sviluppo di Roma Motodays, lavorando per offrire, sia agli investitori sia al pubblico, un appuntamento di qualità e di sostegno al settore delle due ruote, come asset fondamentale per coltivare la passione e permettere la mobilità individuale. Sempre accanto alle Istituzioni per fare in modo che le regole siano perfettamente rispettate, vediamo
nel 2021 l’anno della ripartenza per il settore fieristico e per l’economia tutta, cui siamo orgogliosi di dare il nostro contributo, anche con appuntamenti come questo, molto importanti per rimettere in moto il comparto”, dichiara l’ingegner Pietro Piccinetti, Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma. Oltre alla parte espositiva, che evidenzia sempre l’attenzione che le aziende attribuiscono al contatto con i motociclisti e i propri clienti, tra i punti di forza dell’evento ci sarà ancora l’Experience e la possibilità di testare veicoli a trazione endotermica ed elettrica, ma anche accessori di vario genere. La possibilità di verificare le caratteristiche tecniche e orientarsi per la scelta definitiva è un plus oggettivo e l’area test – Riding Experience – è una opportunità ormai consueta a Roma, che riscuote sempre un grande successo di pubblico. Protagonisti anche i veicoli che costituiscono la micromobilità e che stanno ridefinendo il concetto di spostamento in città, oltre alla viabilità e al ripensamento del tessuto urbano. Riconfermata l’ampia vetrina sul mototurismo, che è la più “sostanziosa” e strutturata a livello europeo. Solo Roma Motodays racconta in maniera così completa, grazie alla presenza di un elevato numero di operatori italiani e stranieri, le infinite possibilità di viaggiare in moto, La parte dedicata alla customizzazione e al mondo delle special; i piloti che si preparano ad affrontare una nuova stagione;il mondo del collezionismo; l’area destinata allo shopping e a vere e proprie occasioni, per acquistare tutto il necessario per spostarsi in maniera adeguata, sicura e glamour; l’intrattenimento e un fitto calendario di workshop e convegni sono gli altri elementi che caratterizzeranno il programma. In qualità di evento internazionale inoltre le aziende che vorranno partecipare a Roma Motodays 2021 potranno usufruire dei finanziamenti, a fondo agevolato e perduto, previsti da SACE-SIMEST in seguito alla crisi sanitaria in corso.
Tutte le informazioni su: www.motodays.it www.motodays.it www.facebook.com/RomaMotodays/ www.instagram.com/romamotodaysofficial/ www.youtube.com/RomaMotoDaysOfficial twitter.com/hashtag/motodays Official hashtag: #tuttelemotoportanoaroma Il Premio Bianca d’Aponte rinviato a data da destinarsi RINVIATO IL PREMIO BIANCA D’APONTE 2020 L’Associazione Bianca d’Aponte è costretta a comunicare, con grande dispiacere, il rinvio della 16 a edizione del Premio Bianca d’Aponte, che era in programma il 23 e 24 ottobre al Teatro Metropolitan di Aversa. La decisione nasce dall’impossibilità, a causa dell’aggravarsi della situazione sanitaria, di garantire le condizioni organizzative ottimali per la riuscita dell’evento pur nel totale rispetto dei protocolli sicurezza Covid. Una scelta non facile, che è stata più volte presa in considerazione nelle scorse settimane ma che oggi appare inevitabile. La manifestazione verrà riprogrammata non appena le condizioni lo consentiranno.
Gaetano d’Aponte, presidente dell’Associazione, dopo essersi consultato, per l’ennesima volta con chi attivamente lo affianca nella realizzazione del Premio, nel comunicare la decisione del rinvio ha detto: “fermarsi in vista del traguardo è davvero triste. Era tutto pronto per l’accogliere i tanti partecipanti e per lo svolgimento delle due serate. Ma l’evoluzione della pandemia e la priorità di salvaguardare la salute delle cantautrici finaliste e degli ospiti che sarebbero arrivati da ogni parte d’Italia avvalendosi dei più svariati mezzi di trasporto pubblico, ci ha indotti ad assumere una decisione che abbiamo cercato in tutti i modi di scongiurare. Sarebbe, peraltro, stata un’edizione snaturata per chi conosce il Premio e sa che a prevalere sono i rapporti umani, la goliardia e la gioia di condividere momenti e spazi. Ma l’edizione resta e, appena le condizioni lo consentiranno, ci ritroveremo”. Ferruccio Spinetti, direttore artistico, ha ricordato a sua volta che: “il Premio Bianca d’Aponte è principalmente una festa della musica, prima che un concorso per cantautrici. La festa, quindi, è solo rimandata. Ringrazio tutti gli ospiti che mi hanno dato già la loro disponibilità a tornare ad Aversa, così come le finaliste. Ed un grazie a Gaetano e a Gennaro Gatto, che lo affianca nell’organizzazione, per la loro passione e dedizione verso questo meraviglioso Premio. Ci vediamo appena saremo usciti da questo delicatissimo momento”. Il sindaco della Città di Aversa, Alfonso Golia, ha dichiarato: ”condivido la scelta di posticipare il Premio. Una scelta difficile,
presa sicuramente con sofferenza, ma credo che abbia prevalso il grande senso di responsabilità. Riconosco il grande sforzo dell’associazione e degli organizzatori con i quali avevamo condiviso ogni dettaglio per rispettare i protocolli di sicurezza. Il Premio è un evento per la città e sono certo che si recupererà al più presto”. Il Premio Bianca d’Aponte è l’unico concorso in Italia riservato a cantautrici. Quest’anno le finaliste sono BamBi da Napoli, Simona Boo da Termoli (Campobasso), Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene Rocchette (Vicenza), La Zero da Piano di Sorrento (Napoli), Lucrezia da Bologna, Miglio da Brescia, Elena Romano da Firenze, Sara Romano da Monreale (Palermo), Veronica da Aversa (Caserta), Chiara White da Firenze. Per maggiori informazioni: 335 7665665 – 335 5383937, oppure alla mail info@biancadaponte.it Monferr’Autore Scompare Bonaria Manca, l’artista “pastora” amata in tutto il mondo. Sgarbi “le saremo per sempre riconoscenti”. “Dalla Sardegna alla Tuscia l’imperturbabile e fuori dal tempo
Bonaria Manca ci ha lasciato, nei dipinti e sulle pareti della sua casa, il sogno di un mondo da lei vissuto e da noi perduto, vivendolo per noi e trasferendolo nella pittura. Per questo le saremo per sempre riconoscenti. Così Vittorio Sgarbi nell’apprendere la scomparsa di Bonaria Manca, artista atipica, sarda di nascita ma da decenni a Tuscania, nella Tuscia laziale. La pittrice “pastora” aveva infatti scelto Tuscania come seconda casa assieme alla sua famiglia; se ne è andata questa notte all’età di 95 anni. A darne l’annuncio sabato scorso, l’amministrazione comunale. “All’1,30 di stanotte ci ha lasciati Bonaria Manca, nostra concittadina, artista pluripremiata di fama internazionale, dall’animo gentile che ha saputo trasmettere attraverso la sua arte, le tradizioni culturali della sua terra natia”. Artista autodidatta, negli anni aveva trasformato il suo appartamento in un piccolo museo, “La Casa dei Simboli”: su tutte le pareti, dipinte rigorosamente a mano, sono raffigurate scene di vita contadina, il mare, le lavandaie al fiume. E ancora, animali, personaggi religiosi e surreali figure al confine tra realtà e fantasia. Attraversare quelle stanze significa fare un viaggio che inizia dall’infanzia trascorsa nella natia Orune, in Sardegna, fino ad arrivare a Tuscania, dove Bonaria Manca si era trasferita nel 1957. Le sue opere sono state esposte oltre che a Roma, Torino, Viterbo e Cagliari anche a Parigi, Lione, Ginevra, Salonicco, Marsiglia e nei Paesi Bassi. Nel 2000, venne nominata ambasciatrice dell’Unesco.
Il critico d’arte Vittorio Sgarbi di lei aveva già detto: “Bonaria è sorretta da uno straordinario spontaneismo multiforme che la fa vivere nel presente con il proprio mondo bambino”. Così come lo scrittore e cineasta francese, a lungo direttore dell’Accademia di Francia a Roma, Jean-Marie Drot: “La cosa che mi piace nella opera di Bonaria è il fatto che quasi niente ci viene dalla testa, ma tutto viene dal cuore. Per me la sua è una pittura cosmica. La casa di Bonaria, in una certa maniera è unica forse in tutta Italia. Avere un quadro di Bonaria è come avere un talismano, un portafortuna in un mondo di solitudine, di aprire subito una finestra su un domani, un futuro che sarà pieno di luce!”.
Sia Sgarbi che Drot avevano nel 2015 partecipato alla realizzazione di un pluripremiato documentario sulla vita dell’artista , L’Isola di Bonaria, di Jo Lattari per la regia di Luigi Simone. Qui il link al trailer: https://youtu.be/nxqqfi7T_cY La casa di Bonaria, a Tuscania, è da tempo sotto l’egida del MiBact. Nel novembre 2015 il Ministero dei Beni Culturali decreta lo Studio d’artista della Casa dei Simboli (l’Isola di Bonaria del documentario) e oggi è una Casa Museo. Ufficio Stampa Hdrà s.p.a. Palazzo Fiano – Roma
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