Aerosol in odontoiatria - EMS Dental
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ZAHNÄRZTLICHE MITTEILUNGEN I WWW.ZM-ONLINE.DE EDIZIONE 12 I 2020 Offprint ZM 12/2020 PAGINA 24-26 Aerosol in odontoiatria Ristampa – anche in estratti -, duplicazione, microcopia, memorizzazione in banche dati elettroniche e traduzione solo con l‘autorizzazione di Deutscher Ärzteverlag GmbH, 50832 Colonia, Postfach 40 02 65
02 | ODONTOIATRIA Fig. 1: Paziente del gruppo 3: Trattamento Foto: Holger Homberg AIRFLOW® a due mani con aspirazione ad al- to flusso e Optragate: un sistema a ciclone pre riempito con acqua filtrata (PRELECT, Meden- tex GmbH, Bielefeld, Germania) è stato posi- zionato a circa 20 cm a sinistra della bocca del paziente per raccogliere gli aerosol. AEROSOL IN ODONTOIATRIA La contaminazione batterica dell’aria nella sala operativa durante un trattamento AIRFLOW®. Marcel Donnet, Magda Mensi, Klaus-Dieter Bastendorf, Adrian Lussi Dentisti e scienziati, supportati da EMS, hanno misurato la contaminazione batterica dell’aria durante un trattamento AIRFLOW® in due situazioni diverse (senza e con speciali misure di contenimento). Sebbene i risultati di questa indagi- ne non possano essere trasferiti in modo analogo a una possibile carica virale (ad es. SARS-CoV-2) nell’aerosol, i dati mostrano un’impressionante riduzione della contaminazione batterica dell’aria ambiente se il trattamento AIRFLOW® viene effettuato con adeguate misure preventive. I pazienti, il personale odontoiatrico e paziente [Peng et al., 2020]. La princi- i dentisti sono esposti a batteri e virus, pale via di trasmissione di batteri e vi- che possono portare a malattie infetti- rus è costituita dalle goccioline di sali- ve, soprattutto del cavo orale e delle va [Yang et al., 2020; Szymanska et al., vie respiratorie. Chiunque abbia scelto 2005]. Per questi motivi, in odontoia- una professione in odontoiatria è con- tria sono sempre state applicate norme DR. MARCEL DONNET sapevole che le cure dentali comporta- igieniche molto severe. Negli ultimi no sempre il rischio di infezioni. In EMS Electro Medical Systems decenni, i dentisti hanno dominato il odontoiatria, la minima distanza dal Chemin de la Vuarpillière 31, rischio di influenza, tubercolosi, epati- cavo orale del paziente comporta 1260 Nyon (Svizzera) te e AIDS. Oggi, anche il rischio della un’esposizione alla saliva, al sangue, mdonnetclinical@ems-ch.com SARS-CoV-2 deve essere gestito con agli aerosol e al fluido crevicolare del Foto: EMS successo.
| 03 Quasi tutti gli strumenti dentali utiliz- stanza di trattamento prima di zati nei comuni trattamenti dentali ge- ogni trattamento del paziente (20 nerano aerosol: manipoli a bassa e/o misurazioni) alta velocità, turbine, dispositivi sonici n Gruppo 2: e a ultrasuoni, dispositivi a getto d’ac- Misurazione dell’aria ambiente du- qua e aria e a getto d’acqua e polvere rante un trattamento AIRFLOW® [Graetz et al., 2014]. Gli aerosol si dif- PROF. DR. MAGDA MENSI con aspirasaliva, senza collutorio, ferenziano dalle goccioline e dalle Università degli Studi di Brescia, senza aspirazione ad alto volume nebbie spray. Grazie alle dimensioni ri- Servizio di Odontostomatologia (10 pazienti) dotte delle particelle (< 50 µm), gli 25123 Brescia (Italia) n Gruppo 3: aerosol possono essere trasportati a di- Foto: privato Misurazione dell’aria ambiente du- versi metri di distanza e possono essere rante un trattamento AIRFLOW® rilevati per periodi di tempo più lunghi con aspirasaliva, con collutorio, nell’aria ambiente [Drisko et al., 2000]. con aspirazione ad alto volume (10 EMS (Nyon, Svizzera) da una dentista pazienti) In odontoiatria, gli aerosol possono (Dr. Neha Dixit, EMS). La procedura di presentarsi sotto forma di particelle so- misurazione e le condizioni generali Secondo il protocollo per la «Guided lide, polvere (non contaminata), spruz- per l’esecuzione della profilassi erano Biofilm Therapy» (GBT), ai pazienti è zi che si depositano rapidamente state precedentemente progettate dagli stato chiesto di sciacquare con clorexi- (contaminati), aerosol dei dispositivi autori. dina (BacterX, EMS, Nyon, Svizzera) (non contaminati), aerosol di tratta- per 60 secondi prima di iniziare il trat- mento (contaminati). Il rischio di con- In totale sono stati trattati 20 pazienti tamento (solo gruppo 3). Dopo aver taminazione dipende dal tipo di tratta- adulti di età compresa tra i 30 e i 45 raccolto l’anamnesi del paziente e i da- mento, dal grado di infezione del anni. L’indice della placca Qui- ti diagnostici necessari, tutti i pazienti paziente e dalle misure igieniche pre- gley-Hein modificato secondo Turesky sono stati trattati con occhiali protetti- ventive per ridurre al minimo la tra- [Turesky et al., 1970] era di 0,80. Le vi, aspirasaliva (Kaladent, San Gallo, smissione di aerosol contaminati. Ad sessioni di profilassi si sono svolte in Svizzera), Optragate (Ivoclar Vivadent, oggi, mancano prove scientifiche che quattro giorni consecutivi con cinque Schaan, Liechtenstein), inoltre per il dimostrino il rischio di aerosol e il pe- pazienti ciascuna. Tra un trattamento gruppo 3 è stato utilizzata un’aspirazio- ricolo che rappresentano per medici e e l’altro, le stanze sono state accurata- ne ad alto volume Purevac® (Dentsply pazienti [RKI, 2020]. Una delle ragioni mente ventilate per rimuovere gli aero- Sirona, York, Pennsylvania, U.S.A.). Il è la difficoltà di misurare efficacemente sol rimasti e ripristinare una situazione biofilm è stato localizzato (Biofilm Di- il livello di contaminazione da batteri neutrale per la sessione successiva. scloser, EMS) e reso visibile. È stato ri- e virus trasportati in aerosol e il loro li- mosso con l’AIRFLOW® PROPHYLA- vello di contagiosità. L’aerosol è stato misurato per dieci mi- XIS MASTER (AFPM) e il manipolo nuti esatti ad ogni trattamento AIR- AIRFLOW® con polvere PLUS a base di Secondo le nostre ricerche, non esiste FLOW®. Per raccogliere gli aerosol è eritritolo (14 µm). L’unità AFPM è stata letteratura scientifica sulla contamina- stato utilizzato un sistema a ciclone utilizzata con la potenza consigliata zione virale e batterica degli aerosol (PRELECT, Medentex GmbH, Bielefeld, (livello 3) e la massima impostazione durante l’igiene professionale dei denti Germania) precaricato con acqua filtra- dell’acqua per la rimozione del biofilm. con AIRFLOW®. Pertanto, abbiamo ef- ta e collocato a 20 cm dalla bocca del fettuato un’osservazione dell’applica- paziente (Figura 1). Con un sistema di RISULTATI E DISCUSSIONE zione in pratica per comprendere me- aspirazione ad alto flusso da 900 l/min Con il metodo presentato siamo stati glio il rischio di contaminazione da (Cattani Micro Smart, Parma, Italia) so- in grado di misurare in modo riprodu- aerosol utilizzando la tecnologia AIR- no stati aspirati 9 m3 di miscela cibile la contaminazione batterica degli FLOW®. aria-aerosol durante i dieci minuti di aerosol generati durante un trattamen- trattamento. Subito dopo il trattamen- to AIRFLOW® (Figura 2). La misurazio- OBIETTIVO to, la contaminazione batterica dell’ae- Lo scopo dello studio osservazionale è rosol è stata misurata utilizzando un si- quello di misurare la carica batterica stema adenosina trifosfato (ATP). dell’aria nella sala operativa durante un Questo metodo permette di determina- trattamento AIRFLOW® al fine di otte- re la quantità di tutti i batteri viventi nere informazioni per la valutazione del [Watanabe et al., 2019]. rischio di contaminazione da aerosol per gli operatori, il team dello studio e Per lo studio sono stati definiti tre i pazienti durante l’uso della tecnologia gruppi di misura: AIRFLOW® in diverse situazioni. n Gruppo 1 (controllo): DR. KLAUS-DIETER BASTENDORF MATERIALI E METODI misurazione dell’aria interna senza Studio dentistico Dr. Strafela-Bastendorf I trattamenti AIRFLOW® sono stati ese- trattamento, misurazione della ca- Gairenstr. 6, 73054 Eislingen (Germania) guiti nelle sale di profilassi della società rica batterica di 9 m3 di aria nella Foto: Fotografia Schielberg
04 | ODONTOIATRIA Carica batterica nell’aria (CFU/Caria) Carica batterica nell’aria (CFU/Caria) Fig. 2: Box plot dell’aerosol contaminato durante i dieci minuti di trattamento Gruppo 1: nessun trattamento (controllo); Gruppo 2: trattamento AIRFLOW® con aspira- saliva, senza collutorio, senza aspirazione ad alto flusso; Gruppo 3: trattamento AIRFLOW® con aspira- saliva, con collutorio, con aspirazione ad alto flusso. N.S.: nessuna differenza significativa (P > 0,05); ***: differenza significativa (P < 0,001). Quelle: Klaus-Dieter Bastendorf Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 ne dell’aria ambiente durante i tratta- individuale, per la disinfezione delle te con la «tecnica di aspirazione a due menti AIRFLOW® con la cannula superfici, nonché per la corretta tecno- mani» utilizzando un’aspirazione ad aspirasaliva a basso flusso, il collutorio logia e l’uso corretto delle apparecchia- alto flusso nelle immediate vicinanze e l’aspiratore ad alto flusso (gruppo 3) ture. dell’area di trattamento. n ha mostrato lo stesso livello di conta- minazione batterica riscontrato per il CONCLUSIONE gruppo di controllo (p > 0,05). Con l’uso del collutorio e l’aspiratore ad al- Il trattamento AIRFLOW® con l’uso di to flusso il trattamento AIRFLOW® Optragate, un adeguato collutorio e Nota degli autori: non ha portato a un livello più elevato l’aspirazione ad alto flusso non com- Ulteriori indagini attuali e non ancora di contaminazione batterica da aerosol portano un aumento del rischio di pubblicate del gruppo di autori, condot- nell’aria della sala operativa. contaminazione batterica per l’équipe te secondo lo stesso protocollo con dello studio e per i pazienti. Inoltre, si l’ablatore piezoceramico PIEZON PS, di- Il contributo del collutorio o dell’aspi- potrebbe dimostrare che gli aerosol mostrano che anche questa tecnologia razione ad alta velocità questo risultato possono essere controllati efficacemen- non comporta un aumento del rischio di non è stato determinato. contaminazione batterica per il persona- le odontoiatrico e per i pazienti quando L’indagine non aveva lo scopo di rac- si utilizzano le misure di protezione. An- cogliere e misurare gocce più grandi. che in questo caso il risciacquo con Bac- Questi rimangono nell’ambiente di terX è stato effettuato prima del tratta- trattamento e non fanno parte dell’ae- mento e si è fatto ricorso all’aspirazione rosol. Il rischio di infezione da queste ad alto flusso e alla tecnica a due mani. goccioline è l’infezione per contatto e Il rapporto finale sarà pubblicato non non l’infezione da aerosol. L’infezione PROF. DR. ADRIAN LUSSI appena i test saranno completati. per contatto è nota da molto tempo ed Ospedale universitario di Friburgo, è controllata dall’équipe odontoiatrica Dipartimento di Conservazione dentale attraverso i dispositivi di protezione in- e Parodontologia dividuale [Watanabe et al., 2019]. Hugstetter Str. 55, 79106 Friburgo (Germania) Cliniche odontoiatriche È imperativo seguire rigorosamente le dell’Università di Berna linee guida e le raccomandazioni mini- Freiburgstr. 7, 3010 Berna (Svizzera) steriali per i dispositivi di protezione Foto: privato
Puoi anche leggere