A magazine to B the best - APRILE Capoluogo Walter - Circolo Didattico Monte di Procida
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IN QUESTO NUMERO: - il 2 Aprile Giornata dell’Autismo - Giornata Mondiale dell’Acqua e risparmio idrico - 22 Aprile – The Earth Day - In cucina con Luca! - Il 25 Aprile - Premio per la scuola: inventiamo una banconota! - il lavoro narrato - Consigli di lettura - Il Turtle Point - La balena grigia - Il testo poetico -Un tuffo negli anni ‘50 - Un personaggio storico
Il 22 marzo si festeggia il World Water Day, la Giornata Mondiale dell'Acqua. Una giornata per riflettere sull'importanza che l'acqua ha per il nostro pianeta. Classe VA
10 gesti per non sprecare l’acqua 1) Chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci si lava i denti e le mani. 2) Controllare che gli impianti idrici domestici non presentino perdite. 3) Utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico. 4) Lavare frutta e verdura non sotto l’acqua corrente, ma lasciandola in ammollo. 5) Lavare pentole e stoviglie lasciandole in ammollo nel lavello. 6) Innaffiare le piante o al mattino presto o verso sera, per evitare che il caldo la faccia evaporare. 7) Lavare auto, moto e bici usando secchio e spugnetta, invece della pompa. 8) Fare una doccia veloce, invece del bagno in vasca. 9) Usare un frangi getto sul rubinetto per non far scendere troppa acqua. 10) Raccogliere acqua piovana nei recipienti, per poi usarla per lavare la macchina, la moto e per annaffiare. Gabriel VB
Ogni anno il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra (in inglese Earth Day), è una giornata che coinvolge il mondo intero. In ogni continente il 22 aprile si riflette sull’importanza della Terra e su come la si possa proteggere. Com’è nata questa giornata? Il 29 gennaio 1969 una piattaforma petrolifera americana esplose e la fuoriuscita di milioni di litri di petrolio causò la morte di tantissimi animali tra pesci, uccelli e mammiferi. Fu un gravissimo incidente che spinse milioni di persone a riunirsi attorno ad un senatore del Parlamento americano chiedendo più attenzione al nostro pianeta. L’Onu, che raggruppa praticamente tutti gli stati del mondo, decise perciò di istituire l’Earth Day, una giornata per riflettere sullo stato di salute del nostro pianeta e su cosa si può fare per salvarlo. Il futuro è nelle nostre mani, la Terra è la nostra casa e quindi non possiamo permetterci che si ammali. Tutti possono fare la differenza!!! Come? Usando la formula magica delle 3 R: Mirko, Giorgia, Rosalba, Ilaria, Jerome, Francesco, Corrado Classe VA
Giornata della Terra La giornata della Terra è la più grande manifestazione ambientale internazionale dedicata al pianeta e si celebra ogni anno. La giornata della Terra, nata il 4 ottobre 1979, è stata creata dall’attivista John McConnell per onorare la Terra. Più di 193 paesi fra cui le nazioni Unite festeggiano questa giornata. Ogni edizione ha il suo tema, il tema di quest’anno è “Restore Our Earth”, cioè ripariamo e riabilitiamo il pianeta (dai danni già provocati). Questa giornata serve a sensibilizzare il cambiamento climatico, ma nonostante questo, molte persone pensano che sia difficile riuscire ad aiutare la Terra. Vi dimostreremo che non è così, perché per aiutare il Pianeta basta compiere ogni giorno delle piccole azioni che potranno cambiare le cose solo se le facciamo tutti. Ecco alcuni consigli: • Utilizzare meno plastica • Utilizzare borse di cotone per fare la spesa • Non comprare cose di cui non si ha bisogno • Preferire la bicicletta e i mezzi pubblici all’auto. • Fortunatamente ce ne sono anche altri di consigli che potrete trovare solo pensando che se non rispettiamo la terra non abbiamo futuro. Secondo noi il nostro futuro e quello del Pianeta in questo momento è a rischio; quindi mai come ora ci serve una giornata della Terra, per riflettere sui nostri errori che portano al cambiamento climatico e ad un futuro incerto. Noi promettiamo di far sì che la terra diventi un posto migliore. Scritto da Gabriella Giada e Isabella della VB Secondo me la giornata della terra è molto importante per ricordare a tutte e tutti che la terra è una cosa più importante dei soldi, perché noi ci viviamo, è l’unico pianeta che abbiamo ed è inutile inquinare per soldi, perché sui soldi non ci viviamo. FLAVIO
T UN U MI T RA E CO L LO I DI A M BEL O LEZ ZA! I C L L A S P S E A VA E C S A A P O G L G U O I G O O
Filastrocca del riciclaggio vi porta con noi a fare un bel viaggio: A come attenzione da prestare B come buona educazione da non dimenticare. C come carta e cartone da riciclare D come delusioni per chi non lo vuol fare E come errori da evitare F come fogliame da "compostare" G come gioia da sprizzare H come humus per poi concimare I come intelligenza da sfruttare L come lattine da rigenerare M come materiale da separare N come natura da rispettare O come orto da coltivare P come plastica da riutilizzare Q come qualità da classificare R come rifiuti da smistare S come sensibilizzazione da propagare T come Terra da difendere e valorizzare U come utilizzo nuovo da ricavare V come vetro da raccogliere e riusare C L Z come zelo che bisogna applicare. A S S E VA
Vincenzo e Niccolò VB
TORTA PAN DI STELLE INGREDIENTI Caramelle gommose fatte in casa ● Un pacco di Pan di Stelle. ● Panna da montare INGREDIENTI ● Nutella ● Un’arancia ● Latte al cioccolato ● 100 grammi di yogurt ● 3 fogli di gelatina PREPARAZIONE Montare la panna con una frusta elettrica PREPARAZIONE finché non sarà ben soda e poi unire la Mettiamo la gelatina nell’acqua fredda. panna con tanta Nutella. In una tortiera Poi tagliamo l’arancia a metà. mettere un primo strato di biscotti Spremiamo l’arancia aggiungiamo 2 inzuppati nel latte al cioccolato poi cucchiai di zucchero e mescoliamo. secondo strato di panna e nutella e fare Mettiamo la gelatina nello yogurt e un terzo strato sempre prima biscotti inzuppati nel latte al cioccolato e poi la anche nel succo d’arancia. panna infine una spolverata di cacao Poi in uno stampo mettiamo il succo amaro. Mettere la torta nel congelatore d’arancia e lo ricopriamo con lo yogurt almeno per un’ora. e le mettiamo in frigo per 30 min. Poi togliamo le caramelle dallo stampo. Torta di mele vegana TEMPO DI PREPARAZIONE ● 15 minuti di preparazione ● 55 minuti di cottura INGREDIENTI Quantità per uno stampo da 20 cm ● 3-4 mele ● 250 gr di farina di farro bianco (oppure farina ’00) ● 100 gr di farina di mandorle (oppure mandorle pelate da ridurre in polvere) ● 150 gr di zucchero di canna (oppure zucchero semolato) + 1 cucchiaio per spolverare la superficie ● 250 ml di latte di mandorla o latte di cocco (in alternativa latte di soia o di riso) a temperatura ambiente
● 50 gr di olio di semi di girasole (oppure semi che preferite) ● 16 gr di cremor tartaro (oppure di classico lievito per dolci) ● buccia grattugiata di 1 limone ● 1/2 cucchiaino di cannella in polvere ● 1 pizzico di sale ● 1 cucchiaio di zucchero a velo per spolverare (facoltativo) PREPARAZIONE In una ciotola capiente mescolare con una spatola: la farina, le mandorle in polvere, lo zucchero, la buccia di limone grattugiata, sale e il lievito. In un’altra ciotola mescolare latte e olio con una forchetta fino ad ottenere una crema Versare i liquidi nella farina a poco a poco e mescolare con la forchetta fino ad ottenere un composto morbido e privo di grumi. Aggiungere 1 mela tagliata a pezzettini nell’impasto. Mescolate bene e versate l’impasto in una teglia oleata e perfettamente infarinata. Tagliate altre 2 mele (anche 3 se sono piccole) a fettine sottili. Disponete le fettine di mele in cerchio, una vicina all’altra senza affondarle. Riempite tutta la superficie di mele, realizzando una rosa a spirale. Infine, inserite fettine dove vedete dei punti vuoti per creare un disegno armonico. Spolverate la superficie della vostra torta di mele vegan con zucchero e cannella precedentemente mescolati insieme. Cuocete in forno già a caldo a 170° per circa 55 minuti (il tempo è indicativo e dipende dal forno). Non aprite finché la torta non è ben gonfia. Fate sempre la prova stecchino, che deve risultare asciutta! Sfornate e fate raffreddare per 1 ora fuori dalla teglia. Se volete, spolverate con un pizzico di zucchero a velo
Il 25 aprile 1945 segna la vittoria della Resistenza Italiana sui nazifascisti. Quel giorno la città di Milano, sede del comando partigiano, insorge e prende il sopravvento sui fascisti. Anche Torino viene liberata; ormai la guerra sta per finire. Il 28 aprile Mussolini verrà catturato e giustiziato ed i Tedeschi si arrenderanno l'8 maggio 1945. Il 25 aprile è la Festa della Liberazione, giornata in cui l’Italia ricorda la fine della dittatura fascista (potere di un solo uomo, Mussolini), la vittoria dei partigiani antifascisti, la fine dell’occupazione nazista in Italia e della Seconda guerra mondiale. Ě l’inizio di una nuova epoca, segnata dalla nascita della Repubblica e della Costituzione. La nostra bandiera è bianca, rossa e verde. Il bianco è il simbolo della nostra fede, il rosso è il segno del nostro amore, il verde è la nostra speranza: la speranza di tutti noi che l’Italia nostra diventi sempre più saggia e forte, e possa collaborare, in pace, con tutte le altre nazioni per il benessere del mondo intero. CLASSE VA
Anche quest’anno, siamo stati invitati a partecipare al progetto banconota indetto dalla banca d’Italia; l’impresa non è stata molto semplice perché il tema da sviluppare ci invitava ancora una volta a riflettere sul periodo di pandemia legato all’emergenza per covid 19. Dopo tanti bozzetti e svariate correzioni, ne abbiamo scelto uno al quale abbiamo lavorato un po' tutti apportando ognuno il proprio contributo, ed ora vi mostriamo qualche passaggio tratto dalla serie “mascherine ma non è Carnevale” e tutti gli altri bozzetti non scelti per il concorso ma non per questo meno meritevoli. CLASSE VA
La scelta è stata difficile Perché le idee erano tante E molto creative…… Ben presto toglieremo le maschere che ci stanno facendo compagnia nella nostra solitudine e continueremo a vivere con grande intensità assaporando meglio il grande dono irripetibile che abbiamo: la vita! CLASSE VA
Serena WALTER ISABELLA MIA
«Il lavoro narrato, o meglio il tag #lavoro narrato comprende centinaia di storie di italiani lavoratori, di storie di qualità e di approccio artigiano; comprende questo grande evento nazionale che è stato “La Notte Del Lavoro Narrato”, e tutte le storie e le associazioni, le biblioteche che l’hanno promosso, tutte le scuole che hanno partecipato, tutti gli uomini e le donne che hanno preso a cuore questo progetto». Come scrive Vincenzo Moretti (che ha ideato la notte narrata): “La nostra Notte non è un evento, non bisogna riempire lo stadio né la palestra, si può partecipare in 10 e anche in 2. La nostra notte è l’incontro di persone che hanno una storia di lavoro da narrare, da leggere, da cantare, da ascoltare, perciò l’importante è esserci, solo questo.” l’importante è esserci, solo questo.” CLASSE VA
VITTORIA E I CIONDOLI DELL’AMICIZIA
Principessa Cannella Autore Vivian French Casa Editrice Il castoro Protagonista: la protagonista di questo libro è Cannella. Trama Questo libro parla di una principessa di nome Cannella che non riesce a seguire le regole di corte! Adora leggere e cucinare, attività che suo padre, un vero tiranno, non considera affatto adeguate ad una principessa. Cannella però non vuole rinunciare ai suoi sogni, e non sopporta le ingiustizie! Anche se ribellarsi le costerà una severa punizione nelle segrete del castello, proprio il giorno della festa per il battesimo del suo adorato fratellino. Ma Cannella dovrà fare fronte a un pericolo ancora più grande, perché il Re si è rifiutato di invitare alla festa la vecchia Megera, e ciò significa solo una cosa: GUAI IN ARRIVO!
Il posto magico AUTORE: Chris Wormell CASA EDITRICE: Rizzoli TITOLO: Il posto magico Il libro parla di una ragazzina, Clementine, che viene rapita da due ladri che le fanno credere di essere i suoi zii. Lei è trattata male da loro, è felice solo quando immagina un posto magico, lontano da lì e così un giorno decide di scappare con il suo gatto Gilbert. Questo libro mi è piaciuto molto perché fino alla fine sono stato col fiato sospeso per capire il finale del libro. Vincenzo S. VB L'ISOLA DEL TESORO Questo libro è un romanzo d’avventura, scritto da Robert Luis Stevenson, il protagonista è un giovane adolescente che si chiama Jim Hawkins, che nel 700 trova una mappa del tesoro e salpa con un gruppo di pirati per cercarlo. È un libro pensato per lettori adolescenti infatti è di genere piratesco ed è anche un romanzo di formazione in cui ci fa capire la parte tra il bene e il mare: il protagonista è influenzato dai pirati che hanno valori negativi però gli daranno il coraggio di affrontare tutte le vicende per trovare il tesoro nascosto. Riccardo VB
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO Autore: Roald Dahl Casa editrice: Salani Editore La trama Il proprietario di una fabbrica di dolci, Willy Wonka, un giorno crea un concorso per permettere ai vincitori di trascorrere un giorno nella fabbrica e ricevere una scorta di cioccolato e di caramelle gratis per tutta la vita. I fortunati si riveleranno cinque bambini che vivranno tante avventure. Questo libro mi è piaciuto molto perché mi ha coinvolto nella storia e mi ha interessato particolarmente perché sono un amante dei dolci. Sarebbe bellissimo se ci fosse un concorso del genere nella realtà! Giacomo 5B LUCA VB
In Italia esistono strutture simili al Turtle Hospital perché, anche se in quantità inferiori rispetto ai grandi oceani, le tartarughe marine nuotano anche nel Mediterraneo. È proprio in questo contesto che si inserisce il Turtle Point di Napoli, gestito dalla stazione zoologica Anton D. Il centro, situato a Portici, città non molto distante da Napoli, si inserisce nel panorama del golfo di Napoli non solo come centro di recupero per le tartarughe ferite ma anche come osservatorio dello stato di salute del golfo stesso. Noi abbiamo riportato alcune domande fatte ad una dottoressa tecnologa all’interno della stazione. Che cos’è e di cosa si occupa il Turtle Point di Napoli? Il Turtle Point è un centro di recupero e ricerca per le tartarughe marine: il nostro scopo è quello di minimizzare la mortalità dovuta alle attività antropiche non proprio sostenibili come la pesca a strascico, l’inquinamento, il traffico marittimo attraverso la collisione con le imbarcazioni. Nel centro vengono ospitate tartarughe in difficoltà perché ferite o trovate spiaggiate e funziona esattamente come un ospedale: abbiamo un veterinario che visita le tartarughe e in caso di bisogno abbiamo una sala per gli interventi chirurgici. E quando sono guarite vengono restituite al mare. In che condizioni arrivano gli esemplari? Provengono solo da golfo di Napoli? Le Tartarughe arrivano in tutte le condizioni, dal caso più grave dove l’animale è già moribondo e non sopravvive neanche alle 12 ore successive all’arrivo in struttura oppure animali con un amo ingerito. In questo caso verifichiamo in che punto si trova ed eventualmente interviene il veterinario con la rimozione chirurgiche dall’amo. A volte arrivano anche con la lenza ingerita, che fa più danni perché si avvolge attorno all’intestino, per cui l’animale arriva emaciato, debole, che non ha mangiato per settimane e questi sono casi più difficili e delicati da recuperare. Di solito provengono dalle coste della Campania e da qualche costa vicina come Lazio o Calabria, meno dalle Eolie e Sicilia. Com’è cambiato il vostro operato durante il periodo di lockdown? Abbiamo dovuto tenere solo le attività minime come dare da mangiare alle tartarughe, pulire le vasche e controllare la qualità dell’acqua, ma questo si riferisce solo alle tartarughe già presenti prima del covid. Durante il periodo di quarantena, invece, non ne sono arrivate, probabilmente perché le persone non erano presenti sulle spiagge e quindi nessuno le ha segnalate. Sicuramente anche la diminuzione del traffico marino è una causa di assenza di segnalazioni, anche se c’è da dire che in questo periodo le tartarughe sono poco attive quindi ci sono meno collisioni in generale. Cosa possiamo fare se troviamo, non solo una tartaruga in difficoltà ma anche dei cuccioli oppure delle uova? È importante che l’animale avvistato in spiaggia non vada mai riportato a mare perché se è lì c’è un perché. Se una tartaruga ha problemi andrebbe segnalata a noi oppure alla capitaneria di porto più vicina. In estate può capitare che la femmina risalga a galla per nidificare. Non sempre le persone capiscono questo gesto e spesso pensano sia in difficoltà per cui cercano di farla ritornare in mare. Se il ritrovamento è in mare noi consigliamo di riportare la tartaruga e consegnarla alla capitaneria, nel caso in cui si tratti di un peschereccio, e di non rimetterla in mare perché per chi è inesperto non è facile riconoscere se la tartaruga ha dei problemi o meno. Se la tartaruga viene ritrovata nella rete o ha dei pezzi di plastica anche se questi vengono rimossi non è detto che non abbiano lasciato ferite che: anche qui noi consigliamo di portare la tartaruga a noi o comunque al porto più vicino dove noi stessi verremo a recuperarla tramite una staffetta. “Tratto da un’intervista alla dottoressa Sandra Hochscheid, tecnologa all’interno della stazione”. CLASSE 5A
Alcune settimane fa, nel golfo di Napoli ed in particolare a Baia, è arrivata una balena grigia. Ormai estinta nell’Oceano Atlantico, è ora presente solo nel Pacifico. Come sia arrivata qui è un mistero! E’ un giovane maschio di almeno 7 mesi ed è stato ribattezzato Willy.
La balena grigia di Vincy e gabriel La balenottera grigia è un mammifero cetaceo che vive nell'Oceano Pacifico orientale. In questi giorni eccezionalmente arrivata addirittura fino al golfo di Napoli. Il suo nome scientifico è l'Eschrichtius Robustus, si nutre di piccoli pesci e gamberetti catturandoli con tecniche speciali: dopo individuato il pasto, si dirigono velocemente verso la preda e spalancano la bocca, risucchiando le prede e anche un'enorme quantità d'acqua. La balenottera grigia di solito arriva tra i 50 e i 70 anni potendo arrivare fino a 15 metri. Essa migra spesso soprattutto per la necessità di riprodursi. Infatti queste balene si accoppiano e mettono alla luce i propri piccoli di balena dopo un anno di gestazione nelle acque calde della California, sembra che proprio per questo la balenottera si è persa nel Golfo di Napoli.
Le balene grigie vivono soprattutto nell' Oceano Pacifico settentrionale, però per riprodursi si recano, di solito, nella penisola della Baja California, in Messico ed è per questo che sono conosciute come balene messicane. Loro si nutrono di organismi minuscoli come piccoli pesci, crostacei, calamari e gamberetti chiamati anche krill, che catturano con una tecnica particolare: con l'enorme bocca intrappolano il krill e risucchiano molta acqua, poi la cacciano attraverso i fanoni con la pressione creata dalle pieghe della lingua. Le balene grigie si dividono in due gruppi, il gruppo americano vive tra maggio e settembre nel mare di Bering, Ciukci e Beaufort, dove si nutre e trascorre i mesi invernali nelle acque della bassa California; invece il gruppo asiatico vive nella stagione calda tra il mare di Okhotsk e la Siberia, d'inverno poi migra presso le coste della Corea del Sud. GABRIEL VB SERENA VB
IL TESTO POETICO La POESIA è un testo che esprime, in forme diverse dalla prosa, pensieri, di chi scrive, attraverso un Oggi ci sentiamo tutti poeti e proviamo a trasformare le parole che ci vengono dal cuore
Parole In libertà Sui miei quaderni di scolaro sui miei banchi e sugli alberi Sulla sabbia e sulla neve Io scrivo il tuo nome Su tutte le pagine lette Su tutte le pagine bianche Pietra sangue carta cenere Io scrivo il tuo nome Sulle dorate immagini Sulle armi dei guerrieri Sulla corona dei re Io scrivo il tuo nome Libertà! (P. E. 1942) CLASSE VA
La poesia è emozioni, sentimenti, ma anche divertente e noi ci siamo divertiti in particolare con i calligrammi e con gli acrostici, eccone alcuni: GABRIELLA VB GIADA VB
BELLA E VIENE AIUTATA DA NOI. L’ACQUA È LA SUA AMICA E IL BALENIERE È IL SUO NEMICO. È AMICHEVOLE E GIOCA CON NOI Luca 5B GIOELE VB SERENA WALTER
La chippà Ebrei per un giorno…… CLASSE VA
Un tuffo negli anni ’50! Il flipper Il flipper è l’antenato dei… videogiochi! Gioco del passato diffuso nelle sale gioco e nei bar. È stato ufficialmente inventato nel 1871 da Montague Redgrave dell'Ohio che trasformò il gioco "bagatelle" vecchio di un secolo. In Italia arrivò nel 1954. Il nome originale era Pinball (inglese) ma in Italia e in altri paesi europei venne chiamato Flipper. Il gioco è composto da un piano inclinato coperto da un vetro trasparente e attraverso dei pulsanti esterni vengono mosse delle alette che colpiscono delle biglie d'acciaio, sparate all'interno del gioco tramite un pistone a molla. Lo scopo è quello di colpire i bersagli per raggiungere bonus e la vittoria era collegata al raggiungimento del punteggio massimo senza far finire le biglie nella buca d'uscita. I principali produttori furono Atari (Usa) Sega (Giappone) Zaccaria (Italia). Le sale gioco sono state utilizzate fino a quando nelle case sono arrivate le console e tanti altri dispositivi per i videogiochi che permettono a noi bambini di giocare da casa scegliendo il gioco che vogliamo. Il Flipper che era uno dei giochi preferiti dei nostri genitori in quest'epoca non è più conosciuto. VINCENZO S. VB RENATO CAROSONE Renato Carosone è nato a Napoli nel 1920 il 3 gennaio ed è morto a Roma il 20 gennaio 2001. Carosone è stato un cantautore, pianista, direttore d’orchestra e compositore italiano. Lui ha regalato all’Italia e al mondo canzoni napoletane eterne tipo: TU VUO’ FA l’AMERICANO, TORERO, PIGLIATE ’NA PASTIGLIA, CARAVAN PETROL E ‘O SARRACINO. Le sue opere sono destinate a restare nel tempo, solo i veri artisti riescono a fare piacere a giovani e vecchi le loro opere. Ancora oggi si ascoltano le sue canzoni. Vincenzo V. 5B
Un personaggio storico che mi ha colpito Di Flavio VB Tarquinio il Superbo Tarquinio fu un re ingiusto coi suoi sudditi, ma abbastanza un buon generale quando si trattò di combattere. Anzi, in campo militare avrebbe raggiunto il livello di quanti lo avevano preceduto sul trono, se la sua degenerazione in tutto il resto non avesse offuscato anche questo merito. Fu lui a iniziare coi Volsci una guerra destinata a durare due secoli, e tolse loro con la forza, Suessa Pomezia. Ne vendette il bottino e coi quaranta talenti d'argento ricavati progettò la costruzione di un tempio sul Campidoglio le cui dimensioni sarebbero state degne del re degli dèi e degli uomini, nonché della potenza romana e della sua stessa posizione maestosa. Il denaro proveniente dalla presa di Suessa fu messo da parte per la costruzione del tempio.
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