4 PASSI PER IL BENESSERE - IMPARA A PREVENIRE
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Cambiare si può… Mi chiamo Mario ed ho 58 anni, fin da ragazzo tendevo ad ingrassare e sono molto goloso. Dopo una vita molto movimentata, fatta di viaggi di lavoro, hotel, ristoranti e pasti veloci consumati negli autogrill, scopro che le mie analisi non erano nella norma. Volevo cambiare la mia situazione e dopo molte diete i miei risultati non erano soddisfacenti; ma, soprattutto, mi sentivo sempre stanco. Circa 4 anni fa ho iniziato a capire che non dovevo fare semplicemente una dieta; ma cambiare il mio stile di vita. Da questa mia decisione inizio a mangiare meglio, bere più acqua e fare del movimento, ottenendo dei cambiamenti significativi. Questo mio percorso mi ha condotto ad approfondire l’argomento della buona nutrizione in maniera tale da capire ciò che realmente serve al proprio corpo per affrontare la vita con maggiore energia e vitalità. Oggi la nutrizione ed il benessere fisico e mentale sono diventate una mia passione. Non sono un nutrizionista, né un medico; ma una persona normalissima che ha voluto conoscere ed applicare le conoscenze acquisite. Oggi ho deciso di condividere con te, in maniera semplice e comprensibile, le conoscenze che ho 2
acquisito in merito ai nutrienti di cui abbiamo necessità, augurandomi che questa guida possa esserti utile anche per affrontare momenti delicati come quelli che stiamo vivendo in questi giorni. Buona lettura…. 3
‘Noi siamo quello che mangiamo’ Diceva il filosofo Ludwig Feuerbach. Ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali. Migliorare l’alimentazione può quindi migliorare la vita. Non possiamo pensare che il cibo non influisca nelle nostre vite, considerando che in esso sono contenute le energie e gli elementi che andranno a costituire il nostro corpo e non solo, visto che è tutta la nostra coscienza ad essere influenzata da ciò che ingeriamo. Non siamo di buonumore? Magari tristi e depressi? Tenderemo ad alimentarci in modo più ‘pesante’ e disarmonico, questo perché i nostri pensieri, in particolare le emozioni, determinano la qualità e la quantità dei cibi. Siamo di buonumore? Magari allegri e gioiosi? Saremo portati verso un’alimentazione più ‘leggera’ ed armonica, questo perché ci sentiremo in contatto con le parti più elevate della nostra coscienza, sospinti ad ingerire cibo di qualità nella giusta quantità. Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. 4
Bisogna volersi bene in tutti i sensi, orientando la propria vita verso il bello così da poterlo cogliere in ogni aspetto della Vita. Non è semplice e non basta da sola la volontà, gli automatismi sono duri a morire, ma dobbiamo cercare di trovare, per quanto possibile, il piacere, anche attraverso il cibo. Il cibo è relazione con la Vita e, soprattutto i bambini, debbono essere educati a questo, insegnando loro che, per esempio una mela, è stata nutrita dalla terra, dall’acqua, dal calore del sole, dall’aiuto delle api. Viviamo tempi non semplici, tempi nei quali è sempre più difficile trovare cibo di qualità, cibo che in massima parte è avvelenato dai pesticidi, oppure, quello etichettato come biologico, che risulta spesso troppo costoso vista la crisi imperante. Il cibo determina il nostro umore, ben venga, dunque, il cibo buono e di qualità, coltivato in collaborazione con una natura, una natura che possa essere messa nelle condizioni di esprimere tutta la sua bellezza, così da permeare ogni suo prodotto con l’energia dell’amore. Basterebbe questo per donare maggiore salute ai nostri corpi e non solo, invece di farli divenire contenitori da riempire con cibo spazzatura che tanti problemi crea, come per esempio l’obesità dei bambini. 5
Che cosa stiamo mangiando? Che cosa stiamo sentendo? Sono domande da porsi per comprendere l’energia del cibo che stiamo introducendo. Il cibo di pessima qualità favorisce l’incubazione della malattia. Bisogna educare il pensiero verso qualcosa di buono ed attivo in grado di sprigionare armonia. ‘Mens sana in corpore sano’ deve divenire un nostro obiettivo attraverso la realizzazione di una relazione consapevole con la Vita. Potrebbe essere l’inizio di un bellissimo percorso nel quale riconoscere che il cibo ingerito influisce sulla nostra salute. Bisogna avere rispetto del nostro corpo, riconoscendo che la salute non deve essere svenduta. Bisogna informarsi ed imparare ad ascoltare il nostro corpo riconoscendone i bisogni. Bisogna volersi bene, nutrendo la bellezza dentro e fuori di noi. 6
L’importanza dei 5 pasti ll pasto è il momento della giornata che ognuno di noi dedica alla nutrizione! Per mantenerci in salute e continuare a sostenere il metabolismo è fondamentale riuscire a fare i 5 pasti al giorno e in alcuni casi anche 6. Questa distribuzione delle calorie ci permette di ottenere sempre il pieno di energia durante l'intera giornata e di evitare i fastidiosi picchi glicemici che portano con sé elevate quantità di insulina. Questo ormone, come vi è ormai noto, è anabolico e oltre ad aumentare la deposizione di grasso soprattutto a livello addominale, è in grado di aumentare lo stato infiammatorio del soggetto col risultato di essere più a rischio di insorgenza di patologie quali le malattie cardiovascolari e l'ipercolesterolemia. L'inserimento inoltre di due spuntini durante la giornata consente di arrivare a pranzo e a cena con minor fame, permettendo un maggior controllo di ciò che si mangia. Gli appuntamenti corretti con il cibo allora sono: La colazione: Il primo pasto che avviene dopo il riposo notturno. 7
E’importante per fare il carico di energia che verrà utilizzata nella prima parte della giornata. Il salto della colazione come di un qualsiasi pasto quotidiano trasmette un'informazione di carestia all'organismo con il risultato di rallentare il metabolismo: si cerca di bruciare di meno per risparmiare calorie, in un periodo di magra. Se invece abituiamo il nostro corpo a ricevere energia in modo regolare, esso le brucerà man mano! Questo è fondamentale per evitare di aumentare di peso. Lo spuntino di metà mattina e di metà pomeriggio: Entrambi sono importanti per assicurare il continuo “lavoro metabolico” dell'organismo e sempre per mantenere i livelli energetici costanti. Sono corretti sia gli spuntini salati che quelli dolci, preferendo quest'ultimo di consumarlo entro le 17. Il pranzo: deve essere equilibrato e bisogna evitare di mangiare in piedi o in macchina o peggio davanti al computer o ipnotizzati davanti alla televisione in modo da impedire l'insorgenza di gonfiore addominale e una digestione rallentata. 8
La cena: Deve essere anch’essa equilibrata; ma, soprattutto, non devono mai mancare i grassi essenziali per evitare la perdita di assorbimento delle vitamine liposolubili e le proteine che servono soprattutto durante la notte per la riabilitazione muscolare. La raccomandazione principale è quella di evitare alimenti pesanti e cotture elaborate. 9
Differenza fra alimentazione e nutrizione Oggi si parla spesso di alimentazione e poche volte di nutrizione. Nel linguaggio comune sembrano due sinonimi; ma in realtà sono due parole con due significati diversi. “ALIMENTAZIONE” è la scelta che facciamo del cibo che desideriamo mangiare. Questa è dettata dalla vista, dal gusto, dall’olfatto o anche da un pensiero, quindi un’azione che dipende dalla nostra volontà. Scelgo di mangiare un piatto di spaghetti o una bistecca, un pezzo di pane piuttosto che dei grissini: quello che mangio è in seguito ad una scelta. “NUTRIZIONE” sono i contenuti, i nutrienti che possiede un alimento che ho deciso di mangiare dando ciò che serve al nostro corpo. 10
Hai sempre fame? Una delle principali cause di infiammazione da cibo è la continua assunzione degli stessi cibi che vengono spesso consumati sia a colazione che a pranzo e a cena. Il fatto che l’uomo abbia sempre fame è dato dall’abuso di zuccheri che, attraverso i picchi insulinici, porta il sangue in ipoglicemia, inducendo fame frequente. Se a questo si aggiunge anche il problema della “fame nervosa”, si capisce perché si mangi molto più del dovuto. Quello che invece spesso sfugge è il motivo per cui scegliamo sempre gli stessi alimenti, perché abbiamo un’attrazione verso alcuni piuttosto che altri: pizza, vino, birra, bevande gasate, creme spalmabili, formaggi, pane, gelati, cioccolato, ecc. Questa attrazione non è casuale: è mediata dalle alterazioni della nostra flora batterica intestinale. Immaginiamo di essere un” essere superiore” all’interno del quale vivono nell’intestino miliardi di batteri, i quali non sono lì ne per bellezza ne per servirci. 11
I batteri sono esseri viventi che lottano per la loro sopravvivenza allo stesso modo in cui lottiamo noi esseri superiori. Questi micro organismi hanno assoluto bisogno che “ quella “camera di incubazione” chiamata “essere umano” si comporti nella maniera a loro più consona per la loro sopravvivenza. I batteri non sono dunque solo utilizzatori passivi del nostro intestino ma interagiscono con esso per creare le condizioni più favorevoli al proprio sviluppo e alla propria crescita. Questo significa che il nostro sistema antibatterico possa influenzare il nostro appetito. Mentre l’uomo per produrre riso, grano, patate utilizza trattori, sementi, concime, i nostri batteri utilizzano ciò di cui dispongono per ottenere ciò di cui hanno bisogno per la loro sopravvivenza. Questi utilizzano le proteine che assumiamo con il cibo per produrre peptidi in grado di agire come neurotrasmettitori così da influenzare il nostro cervello a ricercare esattamente quegli alimenti che sono necessari ad una determinata specie batterica per la propria sopravvivenza. I mezzi utilizzati sono di due tipi: da un lato ci sono peptidi che inducono desiderio di cibi con le caratteristiche più appropriate ( salati, zuccheri, con amidi, proteici ), dall’altro vengono 12
prodotti peptidi in grado di interagire con i centri del piacere, stimolando così un desiderio specifico di consumo dell’alimento a loro necessario (ad esempio le caseo morfine, derivate dalla caseina di latte e formaggio o delle glutino morfine, derivate dal frumento). Se io consumo frumento e i miei batteri producono glutino morfine in grado di stimolare i miei centri del piacere, il mio cervello continuerà a cercare frumento ogni giorno, e non sarà in grado di apprezzare altre sostanze presenti nel mais, nella quinoa o nel grano saraceno. Niente di più facile che l’intestino dei cinesi sviluppi peptidi derivati dalle proteine del riso e della soia, o quello degli eschimesi da proteine ottenute da carni di foca. Non esiste il cibo perfetto, ma quello coerente con l’equilibrio della flora batterica intestinale in essere. Il meccanismo non è così strano e sconosciuto: basti pensare al virus della rabbia, che induce il cane a mordere, grazie ai peptidi arriva un segnale al cervello, trasmettendo così ad altri animali il virus. Ci sono specie batteriche in grado di stimolare un’iperconsumo di alcuni alimenti e altri ancora in grado di generare peptidi che inducono piacere e dipendenza nei confronti di pizze, cioccolato, prosciutto e così via. 13
E’ evidente, dunque, la necessità di tenere sotto controllo le specie batteriche più pericolose a favore di quelle più utili e sane per il nostro intestino, inducendo comportamenti alimentari più sani e di conseguenza ottenere un grande beneficio per tutto il nostro organismo. Liberarsi dunque dalle dipendenze alimentari e dalla fame nervosa risulterà molto difficile se prima non mettiamo a posto il nostro intestino. 14
LE ALLERGIE E LE SENSIBILITÀ AL CIBO (INTOLLERANZE) COME CAUSA DI UN CALO DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE Una persona allergica è un individuo che presenta, di solito, una risposta immunologica esagerata nei confronti di qualcosa (antigene o allergene). In pratica il contatto respiratorio, muscolare, digestivo, della pelle con una certa sostanza scatena una risposta difensiva, in alcuni casi anche molto violenta, che può esprimersi sotto forma di starnuti, tosse, rinite, congiuntivite, dermatite, gonfiore addominale, edema ( cioè rigonfiamento dei tessuti dovuto ad una maggiore concentrazione di acqua), arrossamenti, scariche intestinali, crampi, ecc. Tutti questi sintomi non sono altro che un tentativo estremo che il nostro corpo attua per fare pulizia verso delle sostanze (allergeni) che gli danno fastidio e che percepisce come pericolosi. Una reazione di questo genere se pur con uno scopo difensivo, può metterci completamente in ginocchio, con gambe molli, respiro corto e debolezza generale, sicuramente questa non è la condizione ideale per chi stia per entrare in campo a giocare la sua partita o sia alla partenza di una gara. 15
Questo nuoce sicuramente non solo ad uno sportivo ma anche a chi stia per parlare ad una conferenza, o stia iniziando un’impegnativa giornata di lavoro. Quando un organismo umano viene a contatto con un alimento o una sostanza a lui allergica o sensibile queste causano una caduta della forza muscolare. Potete immaginare che cosa sconveniente sia per uno sportivo (atleta e non) che, dopo aver fatto la sua buona colazione, immaginando che sia sensibile al lievito contenuto nella brioche o al latte del cappuccino, inizi il suo buon allenamento mattutino con i muscoli molli e senza forza. Non solo, un’allergia o una sensibilità alimentare è sempre causa di un processo infiammatorio, cioè se soffriamo di questi due disturbi siamo sicuramente infiammati. In questa condizione il consumo energetico del nostro Sistema Immunitario aumenta considerevolmente. Mentre quest’ultimo a riposo non consuma molto, quando esso viene attivato può consumare anche fino al 30% del metabolismo basale, come quando ci sono fratture multiple oppure ustioni estese può raggiungere anche il 100%. Questo per dire che il nostro organismo se è infiammato usa un sacco di energia e possiamo 16
dunque immaginare per uno sportivo quale spreco energetico possa avere se il suo corpo è infiammato. Un’allergia o una sensibilità al cibo riduce la forza muscolare di un atleta come di una persona normale, sia per un’azione diretta sul muscolo che per un’azione infiammatoria scatenata dall’allergia. Diventa quindi importante, per uno sportivo che presenta sintomi di allergia o sensibilità, recuperare tolleranza verso le sostanze a lui sensibili e di conseguenza recuperare la salute. Lo sportivo quindi deve sapere se è soggetto a questi disturbi per ottimizzare la sua prestazione. Quando è presente una condizione infiammatoria è un po’ come se il corpo “bruciasse”. Se chiedessi cosa farebbe ciascuno a casa propria di fronte ad un tappeto che ha preso fuoco, e la risposta usuale è “ci verso dell’acqua”, la spiegazione del gonfiore delle gambe e dei muscoli ingrossati dall’acqua non è di certo solo grazie all’esercizio fisico. Quando un muscolo è infiammato l’organismo accumula spontaneamente liquidi per ridurre la concentrazione delle tossine e delle sostanze infiammatorie, in poche parole utilizza l’acqua per spegnere il suo incendio. 17
Il peso di una persona infiammata, a parità di tutto il resto, è maggiore di quello della stessa persona non infiammata. Portarsi dietro un peso inutile non è certo il modo migliore per ottimizzare la performance atletica, mentre un muscolo più asciutto è in grado di lavorare meglio in equilibrio, forza e postura. Ma non solo, l’acqua in eccesso diventa un vero e proprio peso in più da portare, come se dovessimo correre con uno zaino di qualche chilo sulle spalle. Un’atleta allergico o sensibile a determinati alimenti avrà frequentemente sintomo di stanchezza generale, esaurimento energetico, confusione mentale, minore concentrazione, condizioni tutto meno che favorevoli per una buona resa sportiva. I sintomi possono essere vari: gonfiore dopo i pasti, eritemi, riniti, tosse, pruriti, asma, stipsi, diarrea, infiammazioni, cistiti, candidosi, emicranie, reflusso, ecc. ARRIVIAMO ALLA DOMANDA CHIAVE è possibile fare retromarcia, uscire da questa condizione infiammatoria e allergica? La risposta è si: una corretta educazione alimentare può ridurre o anche cancellare problemi di allergia o sensibilità 18
al cibo, guadagnandoci non solo in una migliore prestazione sportiva ma anche e soprattutto in salute. Diventa quindi fondamentale per uno sportivo, ma anche per chi non lo è, eseguire un controllo per conoscere se si è soggetti ad allergie o vittime di una sensibilità al cibo. 19
I PREBIOTICI Il nostro intestino, per rimanere sano, ha bisogno di nutrirsi e i batteri che in esso vivono hanno bisogno di una sana alimentazione. I prebiotici sono quegli alimenti che stimolano naturalmente la crescita dei microorganismi sani del nostro intestino. Se mangiamo alimenti che favoriscono lo sviluppo delle specie a noi più utili ne trarrà un grande beneficio il nostro organismo mantenendosi più sano. Se al contrario ci nutriamo spesso di pseudo-alimenti privi di fibre, raffinati, conservati, morti, pieni di sostanze innaturali, non dobbiamo stupirci se il nostro microbiota (flora batterica) si sarà gradualmente alterato, favorendo la crescita di batteri più idonei ai cibi spazzatura, ben diversi da quelli che il nostro intestino ha ospitato per due milioni di anni. Quali sono dunque i prebiotici che maggiormente favoriscono una flora microbica utile? L’inulina e fruttoligosaccaridi ( FOS ) sono sostanze da noi poco o nulla digeribili ma estremamente appetitose per la flora batterica a noi utile. Queste sono fibre insolubili che si trovano nei legumi (piselli, fagioli, ceci, lenticchie )nei semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, lino, sesamo, ecc.), nei cereali 20
davvero integrali, e nelle parti più dure ( gambe, bucce, semi) della frutta e verdura. Il nostro microbiota non si nutre però solo di fibra ma anche di grassi, che devono essere “naturali” e variati tra saturi (di origine animale), monoinsaturi (olio d’oliva) e polinsaturi (pesce, semioleosi) e proteine. 21
PANCIA GONFIA: CAUSE E RIMEDI Iniziamo a capire a cosa è dovuto il gonfiore addominale. Il gonfiore addominale è un fastidio molto comune, purtroppo in forte crescita. Il 30% della popolazione occidentale convive con problematiche legate all’intestino come colite, stipsi, meteorismo, flatulenza e non da ultimo GONFIORE ADDOMINALE. Tutte queste problematiche trovano spesso la loro causa in un intestino “maltrattato”. Soffrire di gonfiore addominale significa ritrovarsi spesso con quella spiacevole sensazione di pesantezza e di pienezza, che senza aver mangiato neppure troppo, ci accompagna tutta la giornata. Oltre ad essere uno spiacevole problema estetico, è soprattutto una sensazione di malessere che spesso coinvolge anche la sfera emotiva. CAUSE DEL GONFIORE Se si escludono problemi di salute specifici diagnosticati con esami approfonditi, spesso le cause sono ad attribuire a “cattive abitudini”, queste comprendono cattiva alimentazione, errati stili di vita e sedentarietà. Il gas presente nel tubo digerente proviene essenzialmente da due fonti: l’aria ingerita e il gas 22
prodotto dalla flora batterica intestinale. All’interno del nostro intestino infatti, vivono diverse specie batteriche con diverse funzioni indispensabili alla nostra sopravvivenza. Quando la flora batterica si altera (Disbiosi), una delle conseguenze più frequenti è proprio la fermentazione dei residui della digestione. Vengono prodotti gas all’interno dell’intestino (DISBIOSI FERMENTATIVA SACCAROLITICA). L’organismo tenta di eliminare questi gas attraverso l’eruttazione o per via rettale, mentre una parte è riassorbita dalle parerti intestinali, immessa nel sangue ed eliminata con la respirazione. Questo è uno dei motivi per cui è importante fare attività fisica. CAUSE FREQUENTI DELLA PANCIA GONFIA • Digestione incompleta: dovuta ad una carenza di enzimi digestivi oppure a combinazioni alimentari errate, ovvero mescolare nello stesso pasto quantità abbondanti di cibi molto diversi dal punto di vista digestivo, ricordando che le fasi digestive che riguardano i diversi nutrienti (glucidi, proteine in particolare) avvengono in ambienti a PH molto diversi. • Masticazione insufficiente a causa di pasti frettolosi. • Abuso di bevande gassate e gomma da masticare. • Alimentazione squilibrata, con eccesso di zuccheri e farine raffinate. • Stress: spesso la colazione consiste in un solo caffè, un panino al bar per pranzo, magari ingoiato 23
di fretta parlando al cellulare di lavoro, o con la segretaria che ci fa arrabbiare. Gli stati emozionali possono peggiorare le condizioni digestive, rallentando i processi di secrezione degli enzimi, responsabili della digestione dei cibi. • Eccesso di alimenti ricchi di fibre legumi, frutta e verdura. • Tensione e nervosismo possono provocare ingestione notevole di aria. • Intolleranze alimentari oggi meglio definite “Sensibilità al cibo”. RIMEDI CONTRO IL GONFIORE ADDOMINALE: 1) La prima cosa da fare è affidarsi ad un professionista per verificare se le proprie abitudini alimentari sono corrette e nel caso portare le giuste modifiche. 2) E’ indispensabile ripristinare la corretta flora batterica intestinale. 3) Sempre nell’ambito dello stile di vita, un’attività fisica regolare aiuta a combattere il gonfiore addominale, attraverso il movimento e l’eliminazione dei gas con la respirazione. 4) Disintossicare l’organismo dalle tossine accumulate nel tempo. 5) Sono utili alcune piante e sostanze che possono alleviare questo disturbo, come per esempio: l’aloe,lo zenzero, i semi di finocchio, la menta piperita, la melissa. 24
Ricordiamo che se la nostra pancia sta bene, NOI STIAMO BENE! Diventare sempre più consapevoli che la sua salute è nelle nostre mani è gran cosa. Quindi NON ASPETTARE…prenditi cura di lei 25
LE 5 ABITUDINI ALIMENTARI SBAGLIATE PIÙ COMUNI Le cinque abitudini alimentari sbagliate più comuni: 1) pasti frettolosi 2) poca masticazione 3) salto dei pasti 4) pasteggiare in compagnia di TV, telefono o computer 5) poca idratazione Vediamoli uno per uno Pasti frettolosi Purtroppo per molte persone il pranzo è un pasto che non viene fatto con i giusti tempi, magari ritagliando venti minuti dalla pausa pranzo, troppo pochi per poter pranzare con calma, primo fattore indispensabile per una corretta abitudine alimentare. Poca masticazione La prima conseguenza di un pasto consumato in pochi minuti è la scarsa masticazione, che riduce i processi della prima digestione, la quale avviene in bocca grazie ad un enzima. 26
Inoltre se il cibo non viene sufficientemente tritato arriva nello stomaco ancora in pezzi troppo grandi, quando invece dovrebbe già essere trasformato in poltiglia. Questo allunga il processo della seconda digestione che avviene nello stomaco con conseguenze più gravi al livello dell’intestino, dove potrebbero arrivare parti di cibo non ancora demolito sufficientemente dai processi digestivi precedenti, avendo come conseguenza fermentazione, quindi pancia gonfia, meteorismo, flatulenza, oppure putrefazione, condizione più pericolosa per il nostro intestino. Salto dei pasti Il pasto quasi più importante della giornata è la colazione. Spesso viene fatta con alimenti non utili e sani per il nostro organismo oppure spesso viene proprio saltata avendo come conseguenza un calo di energia a metà mattina, come si dice “non ci vedo più dalla fame”. Normalmente si rischia di mangiare qualsiasi cosa a portata di mano, spesso dolci, che portano ad un picco glicemico dando prima la sensazione di stare subito meglio ma poco dopo ci si sente nuovamente a terra arrivando a pranzo o a cena con una fame da lupi. Pasteggiare in compagnia della TV, del telefono o del computer Pensi che questa abitudine ormai così frequente non abbia conseguenze sulla tua digestione? 27
Se la tua risposta è NO ti sbagli!! Il nostro cervello ha bisogno di essere presente su quello che sta facendo, in questo caso mangiando, perché altrimenti non percepisce lo stato di sazietà, si mangia senza rendercene conto, rischiando di mangiare di più o di meno del necessario. Un altro problema è legato al Sistema Nervoso che può limitare la digestione se mentre stiamo pranzando parliamo al telefono con il capo, rispondiamo ad email rimanendo sintonizzati sul lavoro magari con stress e preoccupazioni. Poca idratazione siamo costituiti per il 70/75% di acqua; ma, purtroppo; spesso ne beviamo molto meno del necessario. Ci preoccupiamo di lavarci tutti i giorni, ma non ci preoccupiamo altrettanto dell’acqua che beviamo durante la giornata, secondo elemento fondamentale per la nostra salute e sopravvivenza dopo l’ossigeno. Ma, a volte, la sola acqua non basta! Sarebbe consigliabile associarla a soluzioni che la rendano più saporita e che nel frattempo favoriscano la disintossicazione delle cellule, vedi aloe pura o tisane purificanti. 28
Il benessere del sistema immunitario Cos'è il sistema immunitario? • Uno dei modi in cui l'organismo usa il sistema immunitario è come meccanismo di difesa contro malattie, batteri, virus e agenti estranei • Il corpo dispone di una vasta rete di cellule e tessuti incaricata di segnalare l'arrivo di “invasori” • Appena questi “invasori” vengono individuati, si attiva il sistema immunitario 29
Ci sono 2 tipi di risposte immunitarie: Immunità innata È veloce e reagisce rapidamente per eliminare batteri, virus e qualsiasi materiale estraneo Immunità adattativa Impiega più tempo per svilupparsi, ma, essendo più specifica, è anche più efficace contro l'aggressione di un agente patogeno (invasore) Sistema adattativo Sistema innato Cellulare 30
Chimico Fisico • Fagociti Accendi Spegni • Muco Succhi gastrici • Enzimi • Pelle • Starnutire • Tossire Buona nutrizione + Stile di vita sano = Benessere immunitario È stato dimostrato che sia la malnutrizione sia l'eccesso alimentare compromettono le funzioni immunitarie Alwarawrah, Y., Kiernan, K., & MacIver, N. J. (2018). Changes in Nutritional Status Impact Immune Cell Metabolism and Function. Frontiers in immunology, 9, 1055. https://doi.org/10.3389/fimmu.2018.01055 Wu, D., Lewis, E. D., Pae, M., & Meydani, S. N. (2019). Nutritional Modulation of Immune Function: Analysis of Evidence, Mechanisms, and Clinical Relevance. Frontiers in immunology, 9, 3160. https://doi.org/10.3389/fimmu.2018.03160 31
Cosa serve al tuo corpo? 32
PROTEINE Le proteine sono parte essenziale di ogni cellula del corpo, comprese le cellule immunitarie1 È stato dimostrato che le proteine post-esercizio hanno effetti benefici sul sistema immunitario degli atleti2 Fai in modo che fino al 30% delle tue calorie giornaliere derivi da proteine 1 Le proteine contribuiscono all'aumento della massa muscolare e al mantenimento di ossa normali 2 Gleeson M. Immunological aspects of sport nutrition. Immunol Cell Biol. 2016;94(2):117–123. doi:10.1038/icb.2015.109 33
Come utilizziamo le proteine: Alveoli polmonari 8 giorni Stomaco 2 - 9 giorni Epitelio dell'intestino tenue 2 - 4 giorni Intestino crasso 3 - 4 giorni Cervice 6 giorni Epidermide 10 - 30 giorni Cellule ossee 2 settimane – 3 mesi Trachea 1 - 2 mesi Cellule adipose 8 anni Fegato 6 - 12 mesi Globuli rossi 4 mesi Globuli bianchi: 1 -5 giorni Principali fonti di proteine: Siero del latte Piselli, quinoa, semi di lino e riso, soia 34
FIBRE • La fibra è la parte non digeribile di vegetali edibili quali verdura, frutta, cereali e legumi • Un adeguato apporto di fibre solubili e insolubili è essenziale per il normale funzionamento del sistema digerente1 • Un intestino sano contribuisce al mantenimento di un sistema immunitario sano2 Sono consigliate 5 porzioni di frutta e verdura al giorno 1 Le fibre di orzo/avena/frumento contribuiscono ad aumentare la massa fecale. 2 Mohajeri et al (2018) Eur. J. Nutr., 57(Suppl 1), 1–14. Makki et al (2018) Cell host microbe, 23(6), 705–715. Hachimura et al (2018) Biosci biotech bioch, 82(4), 584–599. O’Grady et al (2019) Aliment Pharmacol Ther. 2019; 49: 506– 515. Kim (2018). Immunology, 154: 220-229. 35
GRASSI "BUONI" • I grassi insaturi svolgono una funzione essenziale nell'organismo1 • Necessari per il normale funzionamento del sistema immunitario, per la capacità visiva, la funzione cerebrale e quella cardiaca2 • Alcuni sono considerati essenziali, pertanto dobbiamo assumerli per via alimentare2. 1. Il DHA contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale e della normale capacità visiva (l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250 mg di DHA). L’EPA e il DHA contribuiscono alla normale funzione cardiaca (l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250 mg di EPA e DHA). 2. Gutiérrez, S., Svahn, S. L., & Johansson, M. E. (2019). Effects of Omega-3 Fatty Acids on Immune Cells. International journal of molecular sciences, 20(20), 5028. https://doi.org/10.3390/ijms20205028 Wu, D., Lewis, E. D., Pae, M., & Meydani, S. N. (2019). Nutritional Modulation of Immune Function: Analysis of Evidence, Mechanisms, and Clinical Relevance. Frontiers in immunology, 9, 3160. https://doi.org/10.3389/fimmu.2018.03160 36
Benefici degli Omega 3 1 L’EPA e il DHA contribuiscono alla normale funzione cardiaca. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250 mg di EPA e DHA. 2 Il DHA contribuisce al mantenimento della normale funzionalità cerebrale. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250 mg di DHA. 3 Il DHA contribuisce al mantenimento della capacità visiva normale. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250 mg di DHA. 4 Il DHA e l’EPA contribuiscono al mantenimento di livelli normali di trigliceridi nel sangue. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 2 g di EPA e DHA. Non superare il livello di assunzione giornaliera supplementare di 5 g di combinazioni di EPA e di DHA. 5IlDHAel'EPAcontribuisconoalmantenimentodiunanormalepressionesanguigna(l’effettobeneficosiottieneconl’assunzionegiornalieradi3gdiEPAeDHA). Nonsuperareillivello di assunzione giornaliera supplementare di 5 g di combinazioni di EPA e Normale pressione sanguigna5 Normale funzione cardiaca1 Normale funzione cerebrale2 Normali livelli di trigliceridi nel sangue4 Normale capacità visiva3 37
Vitamine e minerali • Vitamine e minerali sono presenti principalmente in frutta e verdura fresche • Molti di questi nutrienti essenziali influiscono direttamente sul sistema immunitario1 • Il 75% della popolazione mondiale non consuma abbastanza frutta e verdura2 1Rame/ Folato/Selenio/Vit A/Vit B12/Zinco/Vitamina C/Ferro /Vit B6/ Vit D contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. EFSA Journal 2009;7(9):1211 2 WHO https://www.who.int/dietphysicalactivity/publications/f&v_promotion_initiative_report.pdf Vitamine B6 e B12 Rame Vitamina A Selenio 38
Vitamine e minerali che supportano il sistema immunitario1 Vitamina C Zinco Ferro Vitamina D Folato 1Rame/ Folato/Selenio/Vit A/Vit B12/Zinco/Vitamina C/Ferro /Vit B6/ Vit D contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario. EFSA Journal 2009;7(9):1211. Esistono in commercio multivitaminici che contengono 24 nutrienti chiave tra cui le Vitamine A, C, D, B6, B2, B12, Acido folico, Zinco, Ferro, Rame e Selenio, che contribuiscono al normale funzionamento del sistema immunitario 1Rame/ Folato/Selenio/Vit A/Vit B12/Zinco/Vitamina C/Ferro /Vit B6/ Vit D contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. EFSA Journal 2009;7(9):1211. 39
Vitamina C • Contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario • Presente principalmente in frutta e verdura, tra cui agrumi, broccoli, peperoni e fragole 40
Vitamina D • Contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario1 • Il corpo produce Vitamina D quando è esposto alla luce solare, ma a volte non è sufficiente2-5 • Le fonti alimentari di Vitamina D sono di vitale importanza (pesci grassi, uova, ecc.) • CR = 5 mcg – equivalente a una piccola porzione di filetto di sgombro (63 g) 1Rame/ Folato/Selenio/Vit A/Vit B12/Zinco/Vitamina C/Ferro /Vit B6/ Vit D contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. EFSA Journal 2009;7(9):1211. 2. Cashman, K. D. et al. Vitamin D deficiency in Europe: pandemic? The American journal of clinical nutrition 103, 1033-1044, doi:10.3945/ajcn.115.120873 (2016). 3 EFSA. Dietary reference values for vitamin D. EFSA Journal 14, e04547-n/a, doi:10.2903/j.efsa.2016.4547 (2016). 4 German Nutrition Society. New reference values for vitamin D. Annals of nutrition & metabolism 60, 241-246, doi:10.1159/000337547 (2012). 5 SACN. Vitamin D and Health report. (Public Health England, 2016). 41
Zinco • Contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario • Presente principalmente in frutta in guscio, semi, carne, pesce e molluschi, latticini, semi e legumi • CR = 10 mg – equivalenti a circa 20 cucchiai di semi di sesamo essiccati 1Rame/ Folato/Selenio/Vit A/Vit B12/Zinco/Vitamina C/Ferro /Vit B6/ Vit D contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. EFSA Journal 2009;7(9):1211. 42
Selenio • Contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario • Presente in noci del Brasile, pesce, carne, verdura, cereali integrali • CR = 55 mcg – equivalenti a circa 1-2 noci del Brasile 43
FITONUTRIENTI • Nutrienti di origine esclusivamente vegetale • Aiutano a ridurre lo stress ossidativo • Per questo è importante consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno! 1 I polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo L'effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d'oliva. Applicabile solo ad olio d'oliva che contiene almeno 5 mg di idrossitirosolo e suoi derivati (es. complesso oleuropeina e tirosolo) per 20 g di olio d'oliva 2 Wu, D., Lewis, E. D., Pae, M., & Meydani, S. N. (2019). Nutritional Modulation of Immune Function: Analysis of Evidence, Mechanisms, and Clinical Relevance. Frontiers in immunology, 9, 3160. https://doi.org/10.3389/fimmu.2018.03160 Salminen, A., Kaarniranta, K., & Kauppinen, A. (2018). Phytochemicals inhibit the immunosuppressive functions of myeloid-derived suppressor cells (MDSC): Impact on cancer and age-related chronic inflammatory disorders. International immunopharmacology, 61, 231–240. https://doi.org/10.1016/j.intimp.2018.06.00 44
ESERCIZIO • Un regolare esercizio di moderata intensità aiuta a mantenere una corretta funzione immunitaria1 • Cerca di fare almeno 150minuti alla settimana di esercizio di moderata intensità 2 1 Simpson, R.J., et al., Exercise and the regulation of immune functions, in Progress in molecular biology and translational science. 2015, Elsevier. p. 355-380. 2 WHO Physical activity, Key Facts. Aggiornato al 23 febbraio 2018. Online. Disponibile a https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/physical-activity [ultimo accesso 14 giugno 2019] 45
Il sonno difende dal raffreddore comune SONNO E RIPOSO • Il sonno rappresenta una parte fondamentale della nostra vita1 Il sonno influisce sul benessere psicologico, sulle funzioni cognitive, sul rendimento giornaliero e sulla salute fisica • Dagli studi emerge che la perdita parziale cronica di sonno potrebbe essere più dannosa per le funzioni immunitarie rispetto alla temporanea perdita totale di sonno2 • La privazione del sonno può portare ad un maggior rischio di compromissione del sistema immunitario3 Golem DL, et al. Adv Nutr 2014;5:742–759. 1 Penelope A. Bryant, John Trinder, Nigel Curtis. Sick and tired: Does sleep have a vital role in the immune system? Nature Reviews Immunology 2004; Volume 4: 457–467. Charlene E Gamaldo, Annum K Shaikh, Justin C McArthur: The Sleep-Immunity Relationship. Neurologic Clinics 2012; Volume 30, Issue 4:1313-1343. 46
IDRATAZIONE L'acqua è forse l'elemento più importante per l’essere umano. Il nostro corpo infatti è costituito in media per circa il 75% d’acqua, raggiunge un tasso di circa il 50% del peso totale nell’adulto e dell’80% nei neonati. Idratarsi significa garantire al corpo la corretta quantità di acqua. L’acqua è coinvolta in funzioni come la regolazione del volume cellulare e della temperatura corporea, favorisce i processi digestivi, svolge un ruolo importante di diluizione delle sostanze ingerite, rende possibile il trasporto di nutrienti e promuove la rimozione di scorie metaboliche. Inoltre, idratarsi correttamente prima di andare a dormire agevola notevolmente i processi digestivi grazie alla presenza dei sali minerali, che stimolano l’attività del fegato e del pancreas, riducendo l’acidità gastrica. La disidratazione è associata a una limitazione delle capacità fisiche dell’individuo come cefalea, perdita di 47
concentrazione, irritabilità, insonnia, aumento della temperatura corporea. Una situazione più grave invece può provocare aumento della frequenza respiratoria, senso di malessere generale, debolezza e anche allucinazioni fino a gravi alterazioni cardiovascolari. Può anche peggiorare i processi digestivi, aumentare la probabilità delle infezioni e delle reazioni allergiche, causare dolore di tipo muscolo-scheletrico al tronco. L’acqua…. Fa bene al cuore Una buona idratazione è importante anche per l’apparato cardiocircolatorio: riduce la viscosità del sangue e il rischio di trombosi, il magnesio presente nell’acqua favorisce il rilasciamento delle cellule muscolari cardiache, mentre il calcio interviene nella coagulazione del sangue, riducendo i rischi di infarto. Fa bene all’apparato digerente L’acqua è considerata l’elemento cardine per favorire la regolare funzione intestinale. Bere durante i pasti favorisce la digestione e lo svuotamento gastrico e determina, a livello epatico, un aumento del flusso della bile e degli acidi biliari, facilitando la digestione e in particolare l’assimilazione degli acidi grassi. A contatto con l’acqua, poi, le fibre tendono a gonfiarsi e, premendo sulle pareti dell’intestino, ne stimolano le 48
contrazioni e favoriscono la velocità di transito ammorbidendo le pareti del colon, eliminando stipsi e stitichezza e prevenendo i diverticoli. Vie urinarie in salute Una buona idratazione mantiene il tratto urinario in salute, permette infatti l’eliminazione dei batteri dalle vie escretrici e riduce il rischio di infezioni e cistiti. Al contrario, bere poca acqua può causare una cristallizzazione dei sali e minerali presenti nell’urina, con il rischio che si formino dolorosi calcoli renali. L’importanza per la pelle Una delle principali cause di sensibilizzazione della pelle è proprio la sua disidratazione. Non ripristinare l’acqua dispersa rappresenta il primo step verso la perdita di elasticità: il film idrolipidico si impoverisce e abbassa le difese, lasciando la pelle esposta alle aggressioni ambientali, in particolar modo in inverno quando, con l’arrivo del freddo, tende a essere più secca e screpolata". “Gli alimenti forniscono in media il 20-30% circa del fabbisogno, mentre il restante 70- 80% deve provenire da acqua e altre bevande, preferibilmente prive di zucchero. L’acqua deve essere considerata lo strumento principale per idratare il corpo umano, soprattutto se si considera come, nei Paesi occidentali, l’obesità sia un problema sempre più diffuso, legato a un elevato apporto di bevande ad alto 49
valore calorico. Secondo i dati dell’European Food Safety Authority1 (EFSA), l’assunzione adeguata per una corretta idratazione è di: • Neonati sino a 6 mesi: 100 mL/kg al giorno (attraverso il latte) • Bambini tra 6 mesi e 1 anno: 800-1000 mL/giorno • Bambini tra 1 e 3 anni : 1100-1300 mL/giorno • Bambini tra i 4 e gli 8 anni: 1600 mL/giorno • Età compresa tra 9-13 anni: 2100 mL/giorno per i bambini e 1900 mL/giorno per le bambine • Adolescenti, adulti e anziani: 2 L/giorno per le femmine e 2,5 L/giorno per i maschi. "I volumi sono leggermente più elevati nel maschio, dato che fisiologicamente è presente più massa magra, comparto corporeo più idratato. Le donne incinte dovrebbero assumere mediamente 350 ml in più al giorno rispetto alle raccomandazioni e quando in allattamento 700 ml in più rispetto alla quota raccomandata. Negli anziani le raccomandazioni sui volumi non variano, ma va ricordato che disidratazione, riduzione dell’assorbimento intestinale dei minerali e perdita dello stimolo della sete rappresentano vari aspetti della senescenza, quindi per combattere l’invecchiamento è consigliato bere il più possibile favorendo l'uso di acque ad alto residuo fisso (> 500 mg/L) con più alte 50
concentrazioni di calcio, magnesio e bicarbonati”. E’ altrettanto importante la modalità cui l’acqua viene assunta: è consigliato bere durante tutto l’arco della giornata, non solo in risposta al senso della sete. Il fabbisogno giornaliero d’acqua può essere ottenuto consumando: • un bicchiere di acqua a colazione, • due bicchieri di acqua a pranzo, • due bicchieri di acqua a cena, • mezzo litro di acqua lontano dai pasti. Abbiamo dei parametri per valutare il livello di idratazione: il primo è la sensazione di sete, un altro la quantità e la colorazione delle urine. Se non ci si sente assetati e l’urina è di colore giallo chiaro e trasparente, l’organismo è ben idratato. Al contrario, quando l’urina è poca e ha un colore giallo intenso significa che il corpo è povero di acqua ed è necessario dunque assumerne in maggiore quantità”. 51
Integratori alimentari Integratori alimentari: una moda o una reale esigenza? Sempre più medici consigliano ai propri pazienti di integrare la propria dieta, da dove nasce questa esigenza? Al giorno d’oggi è sempre più di moda, oltre ad essere un esigenza visto la qualità del cibo degli ultimi anni, unire all’alimentazione degli integratori alimentari. Fino a non molto tempo fa erano esclusivamente gli sportivi a farne uso, oggi è sempre più facile vedere nei supermercati reparti dedicati all’integrazione alimentare ed ecco che anche nel carrello della casalinga si vede spuntare un multivitaminico o un Omega3. Ma cosa sono gli integratori alimentari? Come si classificano e quali sono quelli più usati? Gli integratori alimentari sono prodotti che favoriscono l’assunzione di alcuni principi nutritivi non presenti o scarsamente presenti 52
negli alimenti che consumiamo giornalmente non hanno proprietà curative ma, come dice proprio il loro nome, integrano, completando una dieta presumibilmente già sana. In commercio esistono diversi tipi di integratori e si distinguono in integratori vitaminici, integratori proteici ed integratori di minerali. Il nostro fisico non produce vitamine ma sintetizza quelle che noi gli forniamo attraverso l’alimentazione, a causa della vita frenetica e della qualità scarsa del cibo degli ultimi anni spesso non riusciamo a dare al nostro fisico la giusta razione giornaliera (RDA) di queste vitamine, basti pensare che quello che dava 30 anni fa una mela oggi lo otterremmo mangiandone 5, ecco che ci vengono in aiuto degli integratori vitaminici. Come le vitamine anche le proteine vano fornite dall’esterno, esse rappresentano la maggiore componente strutturale di tutti i tessuti del corpo e sono necessarie per la loro crescita e ricostruzione. Assumere integratori proteici dà la possibilità di avere a disposizione le proteine senza l’aggiunta di grassi e carboidrati e quindi più calorie e questo lo sanno bene gli sportivi che grazie all’assunzione di questi integratori riescono ad ottenere migliori prestazioni. I minerali sono componenti inorganici indispensabili per l’organismo perché aiutano a mantenere la fisiologia cellulare. Avere la giusta dose di minerali nell’organismo vuol dire favorire le reazioni biochimiche, mantenere il 53
giusto equilibrio idro-salino, regolare la pressione sanguigna, avere un buon trasporto di ossigeno nel sangue e regolare il sistema nervoso infatti è noto che una carenza di magnesio può dare problemi del ritmo del sonno con tutte le conseguenze del caso mentre una scarsa quantità di potassio può addirittura provocare confusione mentale ed irritabilità. Ecco perché è importante oltre ad una corretta alimentazione integrare anche i minerali che spesso risultano scarsi o insufficienti. 54
SOSTITUTI DEL PASTO Le attrici Jessica Biel, Scarlett Johansson ed Eva Longoria li usano spesso: parliamo dei sostituti del pasto. Barrette, mousse e shake dolci o salati da mangiare (o bere) al posto del classico primo o secondo piatto, risolvendo rapidamente la questione pranzo e, soprattutto, ottenendo ottimi risultati in termini di dimagrimento. Tutto bene, a patto di seguire alcune accortezze quando si opta per la dieta dei pasti sostitutivi. Sostituti del pasto: tutti i nutrienti in uno snack "Parliamo di prodotti consigliati quando si desidera ottenere una restrizione calorica, utilizzandoli per sostituire uno o due pasti nell’arco della giornata, a scelta libera tra colazione, pranzo o cena. La buona notizia è che sono studiati per rappresentare un pasto completo di tutti i nutrienti necessari all'organismo: 55
proteine, carboidrati, grassi, minerali e vitamine, ma sempre con un conteggio di poche calorie. La composizione dei pasti sostitutivi e il loro apporto calorico è stabilita da un severo regolamento europeo: l'apporto calorico dev'essere compreso tra le 200 e le 400 calorie per pasto, le calorie provenienti dalle proteine devono coprire tra il 25 e il 50% delle calorie totali, mentre le calorie provenienti dai grassi non devono superare il 30% del totale. Ancora, le vitamine presenti devono essere 12 e i minerali essenziali 11. Ecco perché con i prodotti sostitutivi si va davvero sul sicuro, scongiurando il rischio di carenze alimentari". Sostituti del pasto, fattore psicologico Va detto che, specie per chi ama stare a tavola, la difficoltà nell’utilizzo dei pasti sostitutivi potrebbe essere di tipo psicologico: non per tutti è facile accettare di fare un pasto con solo due barrette. Vediamo però i lati positivi della faccenda: i pasti sostitutivi consentono di guadagnare tempo prezioso, permettendoci di sfruttare la classica pausa pranzo per fare altro, vedi alla voce palestra e commissioni. Sostituti del pasto per dimagrire Se puntate a dimagrire vi consiglio di usare il sostituto del pasto a colazione, sostituendo il pranzo o la cena. Per colazione aggiungete al prodotto sostitutivo un bicchiere di aloe per avviare una fase disintossicante ed una tazza di infuso termogenico per favorire il drenaggio, dare tonicità alla giornata e perdere 56
centimetri, senza rinunciare alla classica tazza di caffè o tè o caffè d’orzo senza zucchero. Fate a metà mattina uno spuntino mangiando una pera e due noci o uno spuntino proteico. A pranzo qualora intendiate sostituire il pasto con il prodotto sostitutivo abbinate una frutta. Qualora decideste di pranzare privilegiate i piatti proteici accompagnati da verdure colorate. A merenda, nel pomeriggio, sì a 30 grammi di pane integrale con prosciutto crudo. Per cena, qualora intendiate sostituire il pasto con il prodotto sostitutivo abbinate una frutta. Qualora decideste di cenare bene un filetto di merluzzo (dai 100 ai 150 grammi), meglio se cotto al forno o ai ferri, servito con insalata mista e farro lessato (40-60 grammi)". Sostituti del pasto per mantenere il peso forma Nel caso del protocollo di mantenimento, usate il pasto sostitutivo solo per colazione. Per cena e spuntini, seguite il primo schema e non sbaglierete". 57
Alcuni consigli perché la dieta sia un successo Mettete al bando la monotonia e ricordate di rendere la vostra dieta varia. A partire dai prodotti sostitutivi: non mangiatene solo di un tipo Oggi avete si ha la possibilità di poter scegliere tra moltissime golose proposte: dalle barrette dolci al cioccolato a snack salati. Parola d'ordine: varietà Sostituti del pasto, per quanti giorni Consiglio di fare i due pasti sostitutivi al giorno per tre mesi consecutivi, proseguendo da un periodo di mantenimento di minimo un mese. Per ottimizzare i risultati non dimenticate di dedicare tempo al movimento o lo sport e di bere abbondantemente acqua e infusi durante la giornata. Se avvertite senso di fame durante la giornata, aumentate le porzioni di frutta e verdura cruda (senza gettarvi sul junk food!). 58
SOMMARIO • CAMBIARE SI PUÒ… PAGINA 2 • NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO…. PAGINA 4 • L'IMPORTANZA DEI 5 PASTI PAGINA 7 • DIFFERENZA FRA ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE PAGINA 10 • HAI SEMPRE FAME? PAGINA 11 • LE ALLERGIE E LE SENSIBILITA' AL CIBO • ( INTOLLERANZE ) COME CAUSA DI UN CALO • DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE PAGINA 15 • I PREBIOTICI PAGINA 20 • PANCIA GONFIA? CAUSE E RIMEDI PAGINA 22 • LE 5 ABITUDINI ALIMENTARI SBAGLIATE • PIU' COMUNI PAGINA 26 • IL BENESSERE DEL SISTEMA IMMUNITARIO PAGINA 29 • SONNO E RIPOSO PAGINA 46 • IDRATAZIONE PAGINA 47 • INTEGRATORI ALIMENTARI PAGINA 52 • SOSTITUTI DEL PASTO PAGINA 55 59
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