27-28 febbraio Korsten Colli - Orchestra di Padova e del Veneto

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27-28 febbraio Korsten Colli - Orchestra di Padova e del Veneto
27-28
febbraio
Korsten
Colli
27-28 febbraio Korsten Colli - Orchestra di Padova e del Veneto
Fondazione                         Con il contributo di
                                                                   54a stagione concertistica 2019/2020
Orchestra di Padova e del Veneto

—                                                                  Giovedì 27 febbraio 2020
Enti fondatori                                                     Ciclo completo, ciclo parziale Blu
Comune di Padova                                                   Auditorium Pollini – ore 20.45
Provincia di Padova
Regione del Veneto                                                 Venerdì 28 febbraio 2020
                                                                   Fuori abbonamento
—                                                                  Auditorium Pollini – ore 20.45
Consiglio generale                        Comune
Sergio Giordani                           di Padova
                                                                   Concerto n° 6892 e 6893
Sindaco di Padova, Presidente
Paolo Giaretta
Vicepresidente
Luca Zaia
                                                                   Direttore
Presidente della Regione
del Veneto, Consigliere
Silvia Sanero Casalini
                                                                   Gérard Korsten
Consigliere
                                                                   Pianoforte
—
Marco Angius
                                   Mecenati Art Bonus 2019
                                                                   Federico Colli
Direttore musicale e artistico

—
Via Marsilio da Padova 19
35139 Padova                                                       Beethoven250
T 049 656848 - 656626                                              Nel 250° anniversario della nascita
info@opvorchestra.it                                               di Ludwig van Beethoven
www.opvorchestra.it

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                                   Sostenitore e partner tecnico
27-28 febbraio Korsten Colli - Orchestra di Padova e del Veneto
Programma                                                         Note

Ludwig van Beethoven (1770-1827)                                  BEETHOVEN
Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore   Concerto n. 5
op. 73 “Imperatore”                                                    L’ultimo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, in mi bemolle mag-
   Allegro                                                        giore op. 73, nacque piuttosto speditamente durante l’anno 1809 e fu stampato
   Adagio un poco mosso                                           ai primi del 1811 con dedica all’arciduca Rodolfo d’Asburgo (il patrizio musicista,
   Rondò (Allegro)                                                che del suo maestro Beethoven poteva già vantare la dedica del Quarto Concerto);
                                                                  probabilmente fu presentato la prima volta il 28 novembre 1811 a Lipsia nella
                                                                  settima serata della stagione al Gewandhaus, pianista Friedrich Schneider, diret-
    { intervallo }                                                tore J. Ph. Christian Schulz; nello stesso 1811, e poi ancora negli anni successivi, il
                                                                  Concerto fu eseguito al pianoforte da Carl Czerny, e poi da solisti oggi meno noti,
                                                                  sempre suscitando una forte impressione per la grandiosità e l’originalità della
Ludwig van Beethoven                                              sua forma. Il titolo di Imperatore che ormai accompagna stabilmente l’op. 73 non
Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92                               è invece originale e sembra sia stato lanciato in circolazione dal pianista, editore e
   Poco sostenuto, Vivace                                         compositore Johann Baptist Cramer: naturalmente è un epiteto appropriato, e può
   Allegretto                                                     essere messo in relazione con la contemporanea occupazione di Vienna da parte
   Presto                                                         dei francesi di Napoleone imperatore, oppure, più generalmente, per alcune ana-
   Allegro con brio                                               logie con la Sinfonia Eroica e la propensione alla costruzione grandiosa e solenne.
                                                                  Tuttavia va subito notato che la grandiosità dell’opera non ha più l’assolutezza e
                                                                  la scabra definizione di gesti della Sinfonia concepita sette anni prima durante
                                                                  l’infatuazione per Bonaparte; in qualche modo il Quinto Concerto si presenta come
                                                                  un riassunto del Concerto pianistico beethoveniano, un riassunto che ne contem-
                                                                  pla la vicenda da un punto di vista superiore, dove i soggetti e i drammi, per quan-
                                                                  to veementi, emergono come frammenti, ricordi, e subito vengono relativizzati da
                                                                  commenti e diversioni di esperienze diverse. Si veda il tema principale del primo
                                                                  movimento: quando è assunto dalla grande orchestra è di imponente muscolatura,
                                                                  ma il pianoforte lo espone ogni volta addolcendone i contorni, ripensandolo da
                                                                  una sfera più intima e appartata. Anche considerando la sola scrittura pianistica:
                                                                  abbondano i passi articolati a mani uguali, ruvidi, meccanici, ma eccoli subito ri-
                                                                  voltati in passaggi di meravigliosa lievità, spesso ricercando nel registro acuto la
                                                                  magica sonorità di un glockenspiel; a volte Beethoven fa suonare al pianista molte
                                                                  note, ma non per aumentare il volume, bensì per screziarne il ‘pianissimo’ di ine-
                                                                  diti bagliori; altre volte l’orchestra si aderge in militaresche sequenze di accordi,
                                                                  alla marcia, ma ecco il pianoforte che ne riprende il quadro armonico sciogliendo-
                                                                  lo in un vago arpeggiare; ora il ‘tutti’ orchestrale si mobilita in un ‘fortissimo’, ma
                                                                  tosto il pianoforte ne squarcia il velo con liriche frasi cantabili appena sostenute
                                                                  da un gracile accompagnamento di terzine; e senza dubbio la risaputa dinamica
                                                                  del conflitto avrà ancora nel primo movimento punte di acuminata evidenza, ma

4   PROGR AMMA                                                    5   NOTE
27-28 febbraio Korsten Colli - Orchestra di Padova e del Veneto
solo per cedere il passo a poetici indugi in cadenze di parnassiana dolcezza, con il      tuta in tutte le frequenti esecuzioni dell’opera ancora vivo Beethoven. L’aspetto
pianoforte-glockenspiel sospeso sulla dorata sonorità dei corni; si direbbe che nel       estroso, ai limiti della stravaganza, fu uno degli elementi più avvertiti dal gusto
Quinto Concerto Beethoven disegni grandi prospettive e sollevi grandi masse so-           del tempo: non solo un arcigno come Friedrich Wieck (il padre di Clara Schumann)
nore solo per intimizzarle e familiarizzarle. È poi probabile che l’aggettivo ‘baroc-     percepiva nell’opera la mano di un ubriaco, ma anche un apostolo romantico come
co’ circolante nelle prime recensioni si riferisse alla vistosa novità formale della      Weber individuò eccessi oltre i quali non era più lecito spingersi (più tardi però,
cadenza, tolta alla sua casella tradizionale alla fine del primo movimento («non si       nel 1826, doveva dirigerne un’ammirata edizione a Londra); anche la parigina
fa nessuna cadenza, ma s’attacca subito il seguente», scrive in italiano Beethoven)       Revue Musicale, dopo una esecuzione del 1829, in cui l’Allegretto fu regolarmen-
e disseminata qua e là nel corso della composizione, a cominciare dal trionfale           te replicato, giudicava il finale «una di quelle creazioni inconcepibili che hanno
esordio introduttivo. Il secondo movimento riporta in gioco l’aureo modello della         potuto uscire soltanto da una mente sublime e malata». Anche l’esaltazione della
Romanza mozartiana, ma quella Romanza ha la compostezza di un Corale, come                Settima fatta da Wagner sarà il capovolgimento di queste censure contro la stra-
un inno sommesso e affettuoso, in cui ancora una volta le cose sono considerate           vaganza e l’eccesso: «coscienti di noi stessi, ovunque ci inoltriamo al ritmo audace
dall’alto, e a questa esperienza pacificata contribuisce anche il colore allontanante     di questa danza delle sfere a misura d’uomo. Questa Sinfonia è l’apoteosi stessa
degli archi ‘con sordina’. Nel Finale il ritmo ha ruolo primario e la sua cellula di      della danza, è la danza, nella sua essenza più sublime». Danza quindi come su-
base, prima del via libera nell’Allegro, viene come esaminata e saggiata in due           blimazione di una essenza ritmica, che percorre tutta l’opera in un graduale e co-
battute di collegamento rallentato con il movimento precedente; la giocosità be-          stante crescendo d’intensità metrica, da una lenta messa in moto fino al massimo
ethoveniana si sbriglia poi nel vortice del Rondò, dove ogni episodio, pur aggiun-        dell’eccitazione. Non meno esaltante è quindi la strategia complessiva dimostrata
gendo qualcosa di caratteristico, si salda in quello slancio unitario e positivo che      da Beethoven nel maneggio di formule e vocaboli spinti all’incandescenza espres-
è il messaggio di fondo di tutta l’arte beethoveniana. Alcune riprese variate del         siva. Il Poco sostenuto introduttivo si richiama alle ultime Sinfonie di Haydn, alla
tema del Rondò sono lavorate con sopraffina cura timbrica, sconfinando in quelle          K 543 di Mozart, alle Sinfonie n. 1, 2 e 4 dello stesso Beethoven: e infatti Beetho-
regioni eteree, quasi glockenspiel, che tanto incantavano l’orecchio di Beethoven         ven non scriverà più introduzioni lente in questo spirito. Il finale, Allegro con brio,
negli ultimi momenti delle sue possibilità uditive; celebre è poi rimasta l’ultima        il cui tema principale Beethoven aveva già usato nella trascrizione di un canto
pagina, con l’inedito abbinamento di timpano solo e pianoforte in un calando ar-          popolare irlandese, riassume e porta a conclusione tutti quegli aspetti trascinanti,
monico pieno di screziature, un diminuendo accorto e un poco malizioso, prima             bacchici, messi in luce da Wagner, ai quali nemmeno il gusto moderno, passato
che il solista si spazientisca e tagli corto con la pirotecnica conclusione.              attraverso nuovi scatenamenti, riuscirà mai a sottrarsi.

[Giorgio Pestelli]                                                                        [Giorgio Pestelli]

BEETHOVEN
Sinfonia n. 7
    La Settima Sinfonia nasce fra l’autunno 1811 e il giugno 1812, in comunione
con l’Ottava e con le musiche di scena per Le rovine di Atene e Re Stefano di Kotze-
bue. La prima esecuzione pubblica fu organizzata l’8 dicembre 1813 nella sala
dell’Università di Vienna in una serata a beneficio dei soldati austriaci e bavaresi
feriti nella battaglia di Hanau dell’ottobre precedente: il concerto comprendeva
anche due Marce di Dussek e di Pleyel e, dello stesso Beethoven, la Sinfonia ‘a
programma’. La battaglia di Vittoria, scritta per celebrare la vittoria di Wellington
contro i francesi: opera che, come è stato tramandato non senza una punta di
delusione, sconfisse risolutamente ogni altra pagina in quanto a considerazione e
accoglienze da parte del pubblico. Non sarebbe giusto tuttavia tacciare di superfi-
cialità i viennesi che lì per lì, sotto l’urgenza dello stimolo patriottico, sembrarono
preferire il lavoro occasionale all’opera immortale; per altro, già da quella prima
esecuzione, il secondo movimento della Settima, il celebre Allegretto, ottenne un
successo strepitoso e se ne dovette dare il bis, circostanza che poi si sarebbe ripe-

6   NOTE                                                                                  7   NOTE
27-28 febbraio Korsten Colli - Orchestra di Padova e del Veneto
(Don Pasquale). Al Teatro Lirico di        allora si è esibito con orchestre quali

Interpreti
                                                                                  Cagliari ha diretto non solo le prime      l’Orchestra Mariinsky, la Filarmonica
                                                                                  italiane di Die ägyptische Helena di       di San Pietroburgo, l’Orchestra
                                                                                  Richard Strauss, Euryanthe di Weber,       dell’Accademia Nazionale di Santa
                                                                                  A Village Romeo and Juliet di Delius,      Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale
                                                                                  Alfonso ed Estrella di Schubert, ma ha     della RAI, l’Orchestra della Toscana,
                                                                                  eseguito regolarmente anche classici       la Royal Scottish National, la Royal
                                                                                  del repertorio come Aida, Carmen,          Liverpool Philharmonic, la Wiener
GÉRARD KORSTEN                           Irish Chamber Orchestra, Orchestra       Die Fledermaus, Die Zauberflöte,           Kammerorchester, la Philharmonia
    Accanto ai numerosi impegni nella    di Padova e Veneto, Scottish e           Don Pasquale, Il barbiere di Siviglia,     Orchestra, la BBB Philharmonic,
direzione d’orchestra presso teatri      Swedish Chamber Orchestras e la          La Traviata, Lucia di Lammermoor,          la Camerata Salzburg, l’Orchestra
d’opera e orchestre, Gérard Korsten      SWR Symphony Orchestra Freiburg.         Tosca, Un ballo in maschera e più          Nazionale della Radio Polacca, in
è stato direttore musicale presso        Tra gli impegni della Stagione           recentemente Don Giovanni. Il DVD          sale da concerto rinomate quali
i London Mozart Players, il Teatro       2019/2020 si segnalano i concerti        pubblicato da Arthouse (Le nozze di        il Musikverein e la Konzerthaus
di Stato del Sudafrica a Pretoria ed     con Gävle Symfoniorkester, Jönköping     Figaro), registrato alla Scala di Milano   di Vienna, la Konzerthaus di
l’Uppsala Chamber Orchestra. Dal         Sinfonietta, London Mozart Players,      con Diana Damrau e Ildebrando              Berlino, la Beethovenhalle di Bonn,
1999 al 2005 ha ricoperto lo stesso      all’Orchestra d’Auvergne, Orquesta       d’Arcangelo nei ruoli principali, ha       la Herkulessaal di Monaco, la
ruolo con l’Orchestra del Teatro         Filarmónica de Gran Canaria,             ricevuto un Diapason D’Or in Francia       Elbphilharmonie, la Barbican Hall,
Lirico di Cagliari. Dopo 13 anni come    Palau de la Música de Valencia,          ed è stato segnalato come Critic’s         la Laeiszhalle di Amburgo, la Salle
direttore principale dell’Orchestra      Philharmonisches Orchester               Choice dalla rivista Opera News negli      Cortot di Parigi, il Concertgebouw
Sinfonica di Vorarlberg, è stato         Heidelberg, Symphonieorchester           Stati Uniti. Altre sue registrazioni       di Amsterdam, l’Auditorium Parco
nominato direttore onorario a vita       Vorarlberg, Teatro Lirico di Cagliari    includono la Serenata per archi e          della Musica di Roma, il Rudolfinum
nell’estate del 2018. Nato a Pretoria,   ed Uppsala Chamber Orchestra.            Souvenir de Florence di Tchaikovsky        di Praga, la Royal Festival Hall e
Gérard Korsten ha iniziato la sua        Nell’estate del 2020 dirigerà            con la Chamber Orchestra of Europe         la Mariinsky Concert Hall di San
carriera come violinista. Dopo la        Fidelio all’Opera di Garsington con      (Deutsche Grammophon), opere               Pietroburgo. Federico Colli ha
sua formazione con Ivan Galamian         la Philharmonia Orchestra. Più           orchestrali di Crusell, Lindblad e         collaborato con rinomati direttori
al Curtis Institute di Philadelphia,     recentemente, Gérard Korsten ha          Eggert (Naxos), La vedova allegra          d’orchestra quali Valery Gergiev, Yuri
si è trasferito a Salisburgo, dove ha    diretto produzioni d’opera al Teatro     (DVD, Erato) e varie registrazioni         Temirkanov, Vladimir Ashkenazy,
studiato con Sandor Vegh, che l’ha       alla Scala di Milano (Le nozze di        con il Teatro Lirico di Cagliari: Die      Vasily Petrenko, Juraj Valčuha,
portato nella sua Camerata Salzburg      Figaro), Opéra National de Lyon          ägyptische Helena, Euryanthe e Lucia       Thomas Søndergård, Sakari Oramo,
come concertmaster e assistente alla     (Ariadne auf Naxos, Idomeneo, La         di Lammermoor su CD (Dynamic),             Alan Buribayev, Joji Hattori, Jasper
direzione artistica. Nel 1987 Gérard     Traviata, Siegfried, Die lustige Witwe   Alfonso ed Estrella (Dynamic) e Don        Kaspszyk, Alpesh Chauhan, Sir Mark
Korsten è diventato concertmaster        e L’Upupa di Henze), Bregenzer           Pasquale (Arthaus) su DVD. Gérard          Elder, Ed Spanjaard, Roman Kofman,
della Chamber Orchestra of Europe,       Festspiele (L’Hirondelle inattendue      Korsten ha due figlie e vive con sua       Dennis Russell Davies, Ion Marin e
dove ha lavorato a stretto contatto      di Simon Laks, Die Zauberflöte, Le       moglie, il soprano italiano Eva Mei, tra   John Axelrod. Federico Colli registra
con direttori come Claudio Abbado,       Rossignol, Der Schauspieldirektor),      Zurigo e Arezzo.                           in esclusiva per Chandos Records,
Nikolaus Harnoncourt e Heinz Holliger    Deutsche Oper Berlin (La Traviata),                                                 etichetta con cui ha pubblicato il
per nove anni. Gérard Korsten            Opera Nazionale Inglese (Aida),                                                     primo disco incentrato sulle Sonate
ha diretto oltre 100 orchestre in        Glyndebourne Festival (Cosí fan          FEDERICO COLLI                             di Domenico Scarlatti nel maggio
24 paesi. È regolarmente ospite          tutte, Albert Herring), Maggio               Si è imposto all’attenzione            2018, a cui ha fatto seguito un
di orchestre come la Adelaide            Musicale Fiorentino (Cosí fan            internazionale dopo aver vinto il          disco con musiche di Bach e Bach-
Symphony, BBC Scottish Symphony,         tutte), Netherlands Opera (Così fan      Primo Premio al Concorso Mozart di         Busoni nel 2019. Il suo terzo album
Budapest Festival Orchestra, Camerata    tutte), New National Theatre Tokyo       Salisburgo nel 2011 e la Medaglia          verrà pubblicato nel marzo 2020.
Salisburgo, Chamber Orchestra of         (Tosca), Royal Opera Stockholm (Don      d’oro al Concorso Pianistico               In occasione del suo debutto alla
Europe, Hong Kong Philharmonic,          Giovanni) e Hungarian State Opera        Internazionale di Leeds nel 2012. Da       International Piano Series del

8   INTERPRE TI                                                                   9   INTERPRE TI
Southbank Centre nell’aprile 2014,         la Sinfonica di Sichuan (in tour in      settembre 2015 Marco Angius                   programmi specifici per il pubblico
è stato pubblicato il CD di debutto,       Cina) e con la Janáček Filarmonica; il   ha assunto l’incarico di direttore            delle famiglie e dei bambini e
prodotto da Champs Hill Records,           debutto alla Philharmonie di Parigi      musicale e artistico. L’OPV annovera          percorsi di formazione dedicati alle
con musiche di Beethoven, Scriabin         con l’Orchestre national d’Île-de-       collaborazioni con i nomi più insigni         scuole dell’infanzia. L’Orchestra è
e Mussorgsky. Federico Colli ha            France, con un successivo tour di nove   del concertismo internazionale, tra i         protagonista di una nutrita serie di
debuttato in concerto a Londra con         città in Francia. Nato a Brescia nel     quali si ricordano S. Accardo,                trasmissioni televisive per Rai5 con
la BBC Symphony Orchestra e Sakari         1988, Federico Colli ha studiato al      M. Argerich, V. Ashkenazy, I. Bostridge,      i tre cicli di Lezioni di suono, Inori
Oramo, suonando il Concerto per            Conservatorio di Milano, all’Accademia   R. Chailly, G. Gavazzeni, R. Goebel,          di Stockhausen (dalla Biennale di
pianoforte n. 3 di Rachmaninov. I          Pianistica Internazionale di Imola ed    P. Herreweghe, C. Hogwood, S. Isserlis,       Venezia) e Sconcerto di Battistelli
suoi concerti e recital nelle ultime       al Mozarteum di Salisburgo sotto la      L. Kavakos, T. Koopman, R. Lupu,              con Elio, oltre che di una vastissima
stagioni includono il Concertgebouw        guida di Sergio Marengoni, Konstantin    M. Maisky, Sir N. Marriner, V. Mullova,       attività discografica che conta più
di Amsterdam, la Wigmore Hall              Bogino, Boris Petrushansky e Pavel       O. Mustonen, A. S. Mutter, M. Perahia,        di 60 incisioni per le più importanti
di Londra, il Festival Pianistico di       Gililov. Nel 2011 ha ricevuto un         I. Perlman, S. Richter, M. Rostropovich,      etichette. Tra le pubblicazioni più
Lucerna, il Lincoln Center di New York,    Grosso d’Argento dal sindaco della       K. Zimerman. Accanto all’esperienza           recenti i Concerti per pianoforte e
la Konzerthaus di Berlino, la Fazioli      sua città natale, come riconoscimento    sinfonica l’Orchestra si è distinta           orchestra di C.P.E. Bach con Orazio
Concert Hall, il Ravinia Festival,         dei suoi traguardi artistici. Nel 2014   anche nel repertorio operistico,              Sciortino (Amadeus); i Concerti
Ferrara Musica, il Festival Pianistico     è stato selezionato dall’International   riscuotendo unanimi apprezzamenti in          per violino e orchestra di Mozart
della Ruhr, MiTo Settembre Musica e        Piano Magazine come uno dei «30          diversi allestimenti di Don Giovanni,         con Sonig Tchakerian (Universal);
il Festival Pianistico Internazionale      pianisti sotto i 30 anni che saranno     Le nozze di Figaro, Così fan tutte e          Quodlibet con musiche di Castiglioni,
di Brescia e Bergamo. Di recente ha        protagonisti del mondo musicale negli    Il flauto magico di Mozart, Orfeo ed          Abyss con musiche di Donatoni, An
suonato con orchestre del calibro degli    anni a venire».                          Euridice di Gluck, Il barbiere di Siviglia,   Mathilde con musiche di Dallapiccola
Hamburger Symphoniker, la Deutsche                                                  Il turco in Italia e La Cenerentola           e Togni, L’Arte della fuga di Bach/
Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, la                                              di Rossini, Norma e I Capuleti e i            Scherchen (Stradivarius) e Altri volti
Philharmonia Orchestra di Londra, la       ORCHESTRA DI PADOVA                      Montecchi di Bellini, L’elisir d’amore,       e nuovi 1 e 2 dedicati all’opera di
Stamford Symphony e la Filarmonica         E DEL VENETO                             Don Pasquale, Lucrezia Borgia, Lucia di       Salvatore Sciarrino (Decca Italia)
di Stoccolma. Suoi concerti sono stati          Fondata nell’ottobre 1966, in       Lammermoor di Donizetti, Rigoletto e          diretti da Marco Angius. L’OPV è
trasmessi da BBC Radio 3, RAI radio e      oltre 50 anni di attività l’Orchestra    Il Trovatore di Verdi, La vedova allegra      sostenuta da Ministero per i Beni e le
TV, Mariinsky TV, dalla Radio Polacca      di Padova e del Veneto si è              di Lehár. Nella Stagione 2015/2016,           Attività Culturali, Regione del Veneto
e da ORF Austria. Federico Colli ha        affermata come una delle principali      su ideazione di Marco Angius, l’OPV           e Comune di Padova.
avuto l’onore di condividere il palco      orchestre italiane. Unica Istituzione    ha ospitato Salvatore Sciarrino come
con musicisti del calibro di Lang Lang,    Concertistico-Orchestrale attiva in      compositore in residenza realizzando
Martha Argerich, Nelson Freire e           Veneto, l’OPV realizza circa 120         il primo ciclo di Lezioni di suono,
Leonidas Kavakos. I momenti salienti       tra concerti e opere liriche ogni        esperienza che si è poi rinnovata                Violino principale
della Stagione 2020 prevedono              anno, con una propria Stagione           nelle Stagioni successive con Ivan               Lorenzo Gentili Tedeschi
recital alla Konzerthaus di Berlino, al    a Padova, concerti in Regione            Fedele, Giorgio Battistelli e Nicola
London Piano Festival, al Bechstein        e per le più importanti Società          Sani. Sempre nel 2016, l’esecuzione              Violini I
Festival, alla London BBC Radio 3 e        di concerti e Festival in Italia e       integrale delle Sinfonie di Beethoven            Stefano Bencivenga **
un tour di recital in Nord America         all’estero. La direzione artistica       dirette da Angius nell’ambito del                Giacomo Bianchi
(San Francisco, San Josè e Vancouver);     e musicale dell’Orchestra è stata        Ludwig Van Festival è stata accolta              Ivan Malaspina
concerti con il Quartetto d’archi alla     affidata a Claudio Scimone (dalla        da un eccezionale consenso di                    Laura Maniscalco
Scala e il Quartetto Guadagnini, con       fondazione al 1983), Peter Maag          pubblico e di critica, confermato nel            Davide Dal Paos
la Royal Philharmonic Orchestra alla       (direttore principale, 1983-2001),       2017 con l’integrale delle Sinfonie di           Rebecca Innocenti
Cadogan Hall, l’Orchestra Sinfonica        Bruno Giuranna, Guido Turchi,            Schubert. Negli ultimi anni l’Orchestra          Chrystelle Catalano
Nazionale RAI diretta da Valery            Mario Brunello (direttore musicale,      ha ampliato il proprio impegno in
Gergiev a Torino, la Sinfonica di Atene,   2002-2003), Filippo Juvarra. Nel         ambito educational, sviluppando

10   INTERPRE TI                                                                    11   INTERPRE TI
Violini II                         Trombe

                                                               Prossimi concerti
     Fiammetta Casalini *               Simone Lonardi *
     Elena Meneghinello                 Roberto Caterini
     David Scaroni
     Samuele Bianchi                    Timpani
     Chiara Di Bert                     Sebastiano Girotto *
     Pavel Cardas

     Viole                           * Prima parte
     Giada Broz *                    ** Concertino
     Floriano Bolzonella
     Federico Furlanetto
     Silvina Sapere

     Violoncelli
     Francesco Martignon *
     Giancarlo Trimboli
     Caterina Libero
     Fernando Sartor

     Contrabbassi
     Francesco Di Giovannantonio *
     Daniele Carnio                                            Giovedì 12 marzo                       Giovedì 26 marzo
                                                               Auditorium Pollini                     Auditorium Pollini
     Flauti                                                    ore 20.45                              ore 20.45
     Mario Folena *                                            Ciclo completo, ciclo parziale Verde   Ciclo completo, ciclo parziale Blu
     Riccardo Pozzato

     Oboi                                                      ETIENNE SIEBENS                        MARCO ANGIUS
     Paolo Brunello *                                          Direttore                              Direttore
     Erika Rampin
                                                               NANCY ZHOU                             schubert
     Clarinetti                                                Violino                                Ouverture in stile italiano D 591
     Luca Lucchetta *                                                                                 mozart
     Roberto Scalabrin                                         gardella                               Sinfonia n. 25
                                                               Strapiombi di Uqbar                    schubert/berio
     Fagotti                                                      (Commissione OPV,                   Rendering
     Aligi Voltan *                                               prima esecuzione assoluta)
     Marina Martelli                                           mendelssohn
                                                               Concerto per violino
     Corni                                                        e orchestra
     Marco Bertona *                                           stravinsky
     Alberto Prandina                                          L’oiseau de feu,
                                                                  Suite n. 3 (1945)

12   INTERPRE TI                                               13   PROSSIMI CONCERTI
Dona all’OPV                                                                           QUALE BENEFICIO PER IL DONATORE?
                                                                                           Orchestra di Padova e del Veneto si impegna a rendere pubblico sul proprio
                                                                                       sito, sui social network, nella propria corrispondenza, nel proprio programma

e risparmia il 65%                                                                     e nei propri libretti di sala i nomi e i marchi dei donatori. Per l’adesione a
                                                                                       sostegno di specifici programmi, OPV si impegna ad effettuare edizioni speciali e

di imposta.
                                                                                       citazioni specifiche del donatore.

                                                                                       COME SI CERTIFICA IL BONUS?
Detraibilità Fiscale delle donazioni Art Bonus D.L. N° 83/2014: una grande                 Una volta ricevuta la donazione, farà tutto OPV: la donazione e il donatore
opportunità per destinare le imposte al sostegno dell’Orchestra di Padova              verranno dichiarati sul sito artbonus.gov.it che rappresenta lo strumento di
e del Veneto.                                                                          certificazione per l’Agenzia delle Entrate. Anche il donatore può registrarsi al
                                                                                       sito e rendere nota la propria attività di sostegno all’Arte e alla Musica.

Dal 2018 l’Orchestra di Padova e del Veneto, in quanto Istituzione Concertistica
Orchestrale (I.C.O.), può permettere ai suoi sostenitori di usufruire dell’Art Bonus   PROGETTI SPECIALI
ai sensi dal D.L. n° 83/2014.                                                              Per interventi di sostegno consistenti, OPV promuoverà attraverso il sito
                                                                                       opvorchestra.it il sostegno ricevuto dal donatore, e proporrà progetti speciali –
                                                                                       anche con la collaborazione del donatore – da sostenere a favore della cultura
COS’È L’ART BONUS?                                                                     musicale, delle scolaresche, della cittadinanza, e del territorio, per favorire la
    L’Art Bonus è una norma che permette, dal 2018, la detrazione fiscale del          crescita di Padova come “Casa della Musica” del Veneto.
65% di quanto versato a titolo di donazione a sostegno dell’Orchestra di Padova
e del Veneto: versando a OPV € 10.000, ad esempio, il donatore avrà scontati
€ 6.500 dalle imposte dovute in tre uguali quote annuali (codice F24: 6842).
                                                                                       L’Ufficio Marketing e Sviluppo OPV è a disposizione al numero 049/656626 e
                                                                                       alla mail amministrazione@opvorchestra.it per ogni ulteriore chiarimento.
SEMBRA SEMPLICE. LO È! COME ADERIRE?
     Versando una donazione all’IBAN dell’Orchestra di Padova e del Veneto,
IT23K03069096061000000160309, esclusivamente tramite bonifico bancario,
con la seguente causale:
     “Art Bonus – Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto – Codice fiscale o
P. Iva del mecenate – Progetto Musica e Territorio 2019”.

COME BENEFICIARE?
    Per una persona fisica, la donazione non può superare il 15% del reddito
imponibile. In questo caso, in dichiarazione dei redditi sarà possibile inserire i
dati del bonifico effettuato e scontare il 65% di quanto versato, in quota parte di
un terzo ogni anno da quello del versamento. Ad esempio: versati € 10.000, ogni
anno verrà consentito uno sconto netto di imposta di € 2.166,67, da usare per
IRPEF, IMU, addizionali.
    Per una impresa, la donazione non può superare lo 0,5% dei ricavi annui (ad
esempio €10.000 per ricavi pari a € 2.000.000, viene registrata in contabilità, e
permette l’impiego del credito dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello del
versamento, per compensare IRES, IVA, IMU e altre imposte).

14   ART BONUS                                                                         15   ART BONUS
54a Stagione concertistica 2019/2020

                                       Bunker / Lucio Schiavon
PRISMI

www.opvorchestra.it
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