20 INFORMAZIONI DOGANALI SETTORE BIRRA Giugno 2020 Agenzia ICE New York - Consolato ...

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INFORMAZIONI DOGANALI
SETTORE BIRRA
Giugno 2020
Agenzia ICE New York

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20                     Ministry of Foreign Affairs
                       and International Cooperation
20 INFORMAZIONI DOGANALI SETTORE BIRRA Giugno 2020 Agenzia ICE New York - Consolato ...
INDICE

IL QUADRO NORMATIVO ED ISTITUZIONALE A LIVELLO FEDERALE ...................... 2

DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE ATTRAVERSO IL THREE-TIER SYSTEM . 3

L’INTERO PROCESSO PER LA PRIMA ESPORTAZIONE ............................................ 4

    A. Registrazione presso l’FDA .................................................................................. 4

    B. Prior Notice ........................................................................................................... 5

    C. Invio dei campioni ................................................................................................. 5

    D. Pre-Cola Evaluation .............................................................................................. 6

    E. Registrazione etichette (COLA) ............................................................................ 7

    F. Documenti di esportazione ................................................................................. 11

I COSTI LOGISTICI....................................................................................................... 13

DAZI DOGANALI E TASSE FEDERALI E STATALI .................................................... 15

REGOLAMENTI STATALI ............................................................................................. 16
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Il Quadro Normativo ed Istituzionale a Livello Federale

Riferimenti legislativi in materia delle bevande alcoliche:
   1. Federal Alcohol Administration Act (FAA Act) – Title 27 United States Code (USC)
      chapter 8 – attribuisce al Dipartimento del Tesoro la responsabilità̀ circa
      l’attuazione della regolamentazione federale delle bevande alcoliche, stabilisce la
      disciplina dell’etichettatura e in parte è ancora in vigore per alcune funzioni di
      controllo dell’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau (TTB).
   2. Internal Revenue Code (U.S. Code Title 26) – regola in materia di tassazione
      federale dell’alcol e del tabacco.
   3. Code of Federal Regulation – CFR Title 27 – si occupa in dettaglio del
      funzionamento del TTB e dei permessi di importazione e requisiti/criteri di
      etichettatura.
   4. Homeland and Security Act del 2002 che ha riformato l’ufficio del TTB in seno al
      Dipartimento del Tesoro dopo gli attacchi del 11 Settembre 2001.
   5. Public Health Security and Bioterrorism Preparedness and Response Act
      (Bioterrorism Act) entrato in vigore il 12 dicembre 2003 nato in particolare per
      evitare la contaminazione dolosa di cibi e bevande. L’atto attribuisce il compito di
      provvedere all’attuazione della disciplina in esso contenuta alla Food and Drug
      Administration (FDA).
   6. Alcoholic Beverage Labeling Act, emanato nel 1988, che ha reso obbligatoria la
      presenza in etichetta del “Government Warning".

I soggetti coinvolti a livello federale:
   1. Il Tobacco Tax and Trade Bureau (TTB) (parte del US Department of the Treasury)
      disciplina la gestione degli alcolici e in particolare:
          a. è competente circa l’amministrazione delle tasse federali applicate alla
              vendita delle bevande alcoliche,
          b. assicura condizioni regolari di mercato e assiste gli attori del settore negli
              adempimenti previsti dal FAA Act che ricadono sotto la sua giurisdizione,
          c. controlla che le etichette siano conformi alle disposizioni dei regolamenti
              federali,
          d. ha competenza in materia pubblicità̀ ingannevole,
          e. monitora le importazioni di alcolici.
   2. La Food and Drug Administration deputata a garantire la sicurezza dei prodotti
      alimentari (parte del Department of Health and Human Services).
   3. Il Department of Home Security (DHS) il quale si occupa di questioni attinenti la
      sicurezza interna, in particolare il Buraeu of Custom and Border Protection
      controlla le merci e le persone in entrata negli Stati Uniti.
Questo intreccio di atti e di organi costituisce il livello federale delle gestione degli alcolici.
A livello locale poi, ogni stato ha al proprio interno un ufficio di Liquor Authority che rilascia
le licenze che possono operare all’interno dei confini statali. Qui la lista di tutti gli uffici
con i rispettivi siti internet https://www.ttb.gov/wine/alcohol-beverage-control-boards#US.

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Dal Produttore al Consumatore Attraverso il Three-Tier
System

Per comprendere il mercato degli Stati Uniti per le bevande alcoliche occorre innanzitutto
capire il loro sistema di distribuzione “three tiers.”

Esistono alcune eccezioni al three tiers:
   ● In alcuni stati, un importatore può detenere anche la licenza di distribuzione (quindi
     primo e secondo livello coincidono).
   ● In alcuni stati, il produttore americano può vendere e spedire il proprio prodotto
     direttamente al consumatore finale (il cosiddetto DtC shipment).
   ● Il governo locale di alcuni stati interviene in vari livelli e controlla la distribuzione.
     In questi stati, chiamati Controlled States, il governo crea un monopolio sulla
     distribuzione e non solo si occupa di rivendere le birre all’ingrosso ma è anche
     proprietario dei negozi off-premise al dettaglio. I rivenditori on-premise (ristoranti,
     bar) sono obbligati a comprare dallo stato.

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L’intero Processo per la Prima Esportazione

   A. L'azienda si registra presso il FDA.
   B. L'azienda presenta il prodotto ad alcuni importatori.
   C. Gli importatori interessati richiedono un campione all'azienda italiana e ottengono
      un COLA waiver (un permesso di importazione temporaneo) che permette ai
      campioni di essere sdoganati. Il produttore italiano spedisce dando prima notifica
      attraverso il Prior Notice.
   D. Se il prodotto risponde alle aspettative, l'importatore deve in prima battuta
      verificare se il prodotto richiede un Pre-Cola Evaluation. In questo caso,
      l’importatore dovrà sottoporre al TTB la “formulazione” e a volte anche un set di
      campioni.
   E. Una volta ottenuto l’ok per la formula, l’importatore registra l'etichetta del prodotto
      presso il TTB (COLA: Certificate of Label Approval) - La registrazione richiede circa
      20 giorni ma ci possono essere anche ritardi a seconda della mole di lavoro al
      TTB. L’importatore avra’ lavorato preventivamente con l’azienda per preparare una
      etichetta che segua le normative americane.
   F. Una volta ottenuta l'approvazione della etichetta, l'importatore è autorizzato ad
      importare il prodotto. Il produttore italiano apporrà la nuova etichetta registrata e
      invierà la merce dando ogni volta notifica tramite il prior notice.
   G. Una volta che il prodotto è nel mercato, l’importatore vende al distributore che, a
      sua volta, lo piazza nei canali on e off-premise.
   H. Il produttore italiano supporta commercialmente e con la comunicazione i partner
      commerciali USA.

   A. Registrazione presso l’FDA

A partire dal 12 dicembre 2003 tutte le aziende che producono, trattano, confezionano o
detengono alimenti destinati al consumo da parte di persone o animali negli Stati Uniti
devono registrarsi presso la Food and Drug Administration (FDA) e notificare (Prior
Notice), sempre alla FDA, ogni spedizione (inclusa campionatura) effettuata negli USA
secondo le regole stabilite dal “Public Health Security and Bioterrorism Preparedness and
Response Act” del 2002 (la legge contro il bioterrorismo).
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito della FDA:
https://www.fda.gov/food/guidance-regulation-food-and-dietary-
supplements/registration-food-facilities-and-other-submissions
Scopo della registrazione è consentire alla FDA di determinare il luogo e l’origine di un
potenziale incidente terroristico o di un’epidemia, aventi origini alimentari, e
conseguentemente attuare una rapida comunicazione di tali eventi.
La registrazione rende obbligatorio che l’azienda nomini un agente negli Stati Uniti, quale
rappresentante indiretto nel mercato americano che fa da tramite nelle comunicazioni tra
la FDA e l’azienda straniera, per comunicazioni abituali e di emergenza. L’agente USA

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sarà la persona contattata dalla FDA nel caso di un’emergenza, a meno che la
registrazione non indichi un altro contatto per le emergenze. La FDA ritiene l’agente quale
rappresentante dell’azienda registrata. Di conseguenza, tutte le informazioni trasmesse
dalla FDA all’agente sono considerate dalla FDA come trasmesse all’azienda registrata.
Tale ruolo potrà essere coperto dall’importatore, dal distributore, dallo spedizioniere, dal
custom broker, o da qualsiasi altra persona di fiducia dell’azienda (o dall’azienda stessa
qualora avesse costituito una propria entità legale nel paese), che dovrà risiedere o avere
un’attività di affari stabile negli Stati Uniti.
Una volta che la registrazione, completa in tutti i suoi elementi, giunge alla segreteria
della FDA, viene assegnato un numero di registrazione e un PIN all’azienda esportatrice.
Tale numero deve essere riportato sulla Prior Notice e comunicato allo spedizioniere, al
Custom Broker e all’importatore americano.

   B. Prior Notice

L’invio del prodotto deve essere preceduto da una notifica preventiva notifica detta “Prior
Notice” che anticipa la spedizione e fornisce tutte le informazioni che si riferiscono alla
merce, consentendo così alle autorità statunitensi di identificare facilmente il prodotto in
arrivo e di procedere con lo sdoganamento. In caso di assenza del prior notice, la merce
sarà rifiutata nel momento in cui arriva al porto.
La notifica preventiva, che deve arrivare non prima di 15 giorni prima della data di arrivo
al porto, deve essere presentata attraverso l’utilizzo del sistema elettronico Automated
Broker Interface (ABI) oppure tramite il Prior Notice System Interface della FDA mediante
una semplice registrazione al sito ufficiale
https://www.fda.gov/regulatory-information/search-fda-guidance-documents/what-you-
need-know-about-prior-notice-imported-food-shipments.
La notifica potrà̀ essere presentata da chiunque sia a conoscenza delle informazioni
richieste: produttori, esportatori, mediatori, importatori, e agenti statunitensi.
Ulteriori informazioni sulle due procedure e nominativi di società che fanno da agenti USA
per conto di aziende italiane, possono essere ottenute contattando il nostro ufficio
(newyork@ice.it).

   C. Invio dei campioni

L'importazione di vini negli Stati Uniti può essere effettuata solo da ditte importatrici
autorizzate. Non bisogna spedire campioni senza un accordo con un importatore
statunitense, che deve rilasciare un COLA waiver per la spedizione dei campioni.
Eventuali spedizioni non autorizzate rimangono bloccate in dogana o vengono rispedite
al mittente con costi di spedizione a suo carico, o distrutte.
E’ importante che la spedizione contenga le seguenti informazioni: il nome
dell’importatore, il numero di licenza d’importazione, l’avvertimento riguardante i possibili
rischi (derivati dal consumo di prodotti alcolici), ed il contenuto alcolico del prodotto.

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Pertanto su tutte le bottiglie (con un'etichetta adesiva) e su ciascun cartone andrà
applicata la seguente dicitura:
      “Free samples – not for sale”
      “Importer of record: (nome ed indirizzo dell’importatore)”
      “Federal Basic Importer         Permit   #:   (numero    di   licenza   d’importazione
      dell’importatore)”
      “GOVERNMENT WARNING: (A) ACCORDING TO THE SURGEON GENERAL,
      WOMEN SHOULD NOT DRINK ALCOHOLIC BEVERAGES DURING
      PREGNANCY BECAUSE OF THE RISK OF BIRTH DEFECTS. (B)
      CONSUMPTION OF ALCOHOLIC BEVERAGES IMPAIRS YOUR ABILITY TO
      DRIVE A CAR OR OPERATE MACHINERY, AND MAY CAUSE HEALTH
      PROBLEMS.”
      Alc.Cont....% By Vol (contenuto alcolico)
Inoltre, sui documenti di spedizione andranno riportate le seguenti informazioni:
      "Samples Supplied Free For Analysis - Not for sale, no commercial value - Prices
      indicated only for Customs use" (Campioni gratuiti di cui non è ammessa la vendita,
      senza valore commerciale, prezzi indicati solo per uso doganale).
      “Importer of record: (nome ed indirizzo dell’importatore)”
      “Federal Basic Importer         Permit   #:   (numero    di   licenza   d’importazione
      dell’importatore)”

    D. Pre-Cola Evaluation

In generale, per la categoria della malt beverages, nella quale ricade la birra, e’ richiesto
la valutazione del prodotto pre-COLA.1

https://www.ttb.gov/formulation/which-alcohol-beverages-require-formula-approval-beer-
and-malt-beverages-mb

Dopo aver inserito la formula nel TTB, se richiesta, il sito richiede l’invio di un campione
per analisi - laboratory analysis.

Una copia del documento pre-COLA approvato deve essere presentato con la domanda
COLA per poi procedere con la richiesta di approvazione dell'etichetta.

1
 https://ttblawyers.com/Brewery-
Labeling#:~:text=Formula%20Evaluations.&text=The%20TTB%20website%20lists%20the,products%20s
uch%20as%20flavored%20beer.

                                                                                           6
E. Registrazione etichette (COLA)
L’importatore sottopone al TTB le etichette del prodotto predisposte seguendo le
indicazioni riportate in questo manuale del TTB:

https://www.ttb.gov/beer/beverage-alcohol-manual

Di seguito gli elementi indispensabili nella etichetta.

Fonte: TTB.GOV

INFORMAZIONI OBBLIGATORIE

   1) Brand

   ● Caratteristiche generali
        o Di solito, e’ l'informazione più importante sull'etichetta
        o Nome con il quale viene commercializzata una bevanda a base di malto o
           una linea di bevande a base di malto

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NOTA: se la bevanda a base di malto non e’ venduta con un marchio, il nome
dell’imbottigliatore o importatore, [Mostrato sulla parte anteriore del contenitore] diventa
il nome del marchio
   2) Classe e tipo

   ● Identifica la bevanda a base di malto per quanto riguarda la sua specifica classe
     e/o classe e tipo
     (la lista e’ visibile https://www.ttb.gov/images/pdfs/beer-bam/chapter4.pdf)
   ● La designazione di classe e tipo si basa sulla comprensione commerciale del
     caratteristiche generalmente attribuite alla particolare classe e / o classe e tipo
     di bevanda al malto
          o L'ampia classificazione generale "Bevanda al malto" è sufficiente come
              classe e designazione del tipo
          o La CLASSE più specifica della bevanda al malto, ad esempio "Ale", è
              sufficiente come classe e designazione del tipo
          o Il tipo ancora più specifico di bevanda al malto, ad esempio "Indian Pale
              Ale", è sufficiente come designazione della classe e del tipo

   3) Nome e indirizzo

  ● Richiesto per le bevande a base di malto
        o Il nome e l'indirizzo del produttore / imbottigliatore o imballatore devono
            apparire sull’ etichetta facoltativamente preceduta da una frase esplicativa
            appropriata come “BREWED AND BOTTLED/PACKED BY,” “BREWED
            BY” or “BOTTLED/PACKED BY”
NOTA:
  ● “BOTTLED BY” viene utilizzato per le bevande al malto imbottigliate in contenitori
    da 1 gallone o meno
  ● “PACKED BY” viene utilizzato per le bevande al malto confezionate in contenitori
    di oltre 1 gallone
  ● Per bevande al malto importate
        ○ Il nome e l'indirizzo dell'importatore devono apparire sull'etichetta
            precedente con una frase esplicativa appropriata come “IMPORTED BY,”
            “SOLE AGENT” or “SOLE U.S. AGENT”

   4) Contenuto netto e standard di riempimento

   ● Non esistono standard di riempimento per le bevande al malto
   ● Le bevande al malto possono essere imbottigliate o imballate in contenitori di
     qualsiasi dimensione
   ● I contenuti netti devono essere espressi in misura americana ma possono anche
     essere espresso in misura metrica

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Fonte: TTB.GOV

   5) Gradazione Alcolica

   ● Il contenuto deve essere espresso in percentuale in volume:
         o “ALCOHOL (ALC) % BY VOLUME (VOL)” or “ALCOHOL (ALC) BY
             VOLUME (VOL) %” or “ % ALCOHOL (ALC) BY VOLUME (VOL)” or “ %
             ALCOHOL (ALC)/VOLUME (VOL)”
   ● Il contenuto di alcol deve essere espresso con lo 0,1% più vicino SALVO QUELLO
     per
         o bevande al malto contenenti meno dello 0,5% di alcol in volume, l'alcool il
             contenuto può essere espresso allo 0,01% più vicino

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6) Dichiarazione di FD&C Yellow # 5

● “CONTAINS FD&C YELLOW #5" deve apparire sull'etichetta di eventuali bevande
  a base di malto contenenti FD&C Giallo # 5

7) Dichiarazione di saccarina

● “USE OF THIS PRODUCT MAY BE HAZARDOUS TO YOUR HEALTH. THIS
  PRODUCT CONTAINS SACCHARIN WHICH HAS BEEN DETERMINED TO
  CAUSE CANCER IN LABORATORY ANIMALS.” è richiesto su bevande a base
  di malto contenenti saccarina

8) Dichiarazione sui solfiti

● "CONTAINS SULFITES" o "CONTAINS (A) SULFITING AGENT (S)" o
  l'identificazione degli specifici agenti solfitanti è richiesta su bevande a base di
  malto contenenti 10 o più parti per milione (ppm) di biossido di zolfo

9) Informativa di aspartame

● “PHENYLKETONURICS: CONTAINS PHENYLALANINE.” è richiesta su bevande
  a base di malto contenenti aspartame

10) Dichiarazione di Avvertenza Sanitaria

● La seguente dichiarazione deve comparire su tutte le bevande alcoliche, incluse
  quelle al malto, in vendita o distribuzione negli Stati Uniti contenenti non meno
  dello 0,5% di alcol in volume, destinate al consumo umano e imbottigliate il 18
  novembre 1989 o in data successiva:
      o GOVERNMENT WARNING: (1) According to the Surgeon General,
         women should not drink alcoholic beverages during pregnancy
         because of the risk of birth defects. (2) Consumption of alcoholic
         beverages impairs your ability to drive a car or operate machinery, and
         may cause health problems.
11) Paese d'origine

● Richiesto per tutte le bevande al malto importate, sia imbottigliate, imballate o
  riempite prima o dopo l'importazione
● Formato
     o “PRODUCT/PRODUCE OF _____________” (Riempire con il nome del
         paese in cui e’ stata prodotta la bevanda al malto)

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o “PRODUCED IN/PRODUCED AND BOTTLED IN _____________”
            (Riempire con il nome del paese in cui gli alcolici sono stati prodotti / prodotti
            e imbottigliati)
          o “PRODUCED/BREWED IN” or “PRODUCED/BREWED AND BOTTLED
            OR PACKED IN _____________” (Compilare con il nome del produttore /
            produttore e imbottigliatore e l'indirizzo [paese o città e paese] in cui e’ stata
            prodotta / imbottigliata la bevanda al malto)
          o “PRODUCED/BREWED BY” or “PRODUCED/BREWED AND BOTTLED
            OR PACKED BY _____________” (Compilare con il nome del produttore,
            imbottigliatore o imballatore e indirizzo [paese o città e paese] in cui
            bevanda al malto è stato prodotta / preparata / imbottigliata o confezionata)
          o Esempio: “___________ ALE” (Compilare con il nome del paese di origine
            del prodotto)

REQUISITI DI FORMATO E LEGGIBILITÀ
   ● Tutte le informazioni obbligatorie (eccetto il contenuto alcolico e il government
     warning) devono rispettare questi formati:
        o Minimo 2 mm per contenitori più grandi di ½ litro
        o Minimo 1 mm per contenitori di ½ litro o meno

ECCEZIONI
   ● Dichiarazione di contenuto alcolico, salvo quanto diversamente richiesto dalla
     legge statale:
        o Minimo 2 mm per contenitori più grandi di ½ litro
        o Minimo 1 mm per contenitori di ½ litro o meno
        o Massimo 3 mm per contenitori da 40 fl. once. o meno
        o Massimo 4 mm per contenitori di dimensioni superiori a 40 fl. oz
   ● La dichiarazione di aspartame deve apparire in LETTERE MAIUSCOLE

F. Documenti di esportazione

   1. Numero meccanografico
È un codice alfanumerico, preceduto da una M, attribuito alle imprese che svolgono
attività̀ commerciali con l’estero, e rappresenta una specie di matricola con cui l’azienda
viene individuata e riconosciuta dal Ministero dello sviluppo economico. Il numero
meccanografico indicato sui documenti utilizzati nelle operazioni con l’estero (fatture,
certificati di origine, ecc.).

                                                                                           11
2. Fattura commerciale
La fattura deve descrivere il dettaglio del bene ed è necessaria per lo sdoganamento
della merce. Non vi è uno specifico formato, l’importante è che essa sia scritta almeno in
inglese e che contenga: numero progressivo e data della fattura, paese di origine e porto
di ingresso; denominazione e dettagli identificativi dell’esportatore risultanti dai pubblici
registri, denominazione ed identificazione del destinatario, natura, qualità̀ e quantità̀ dei
prodotti oggetto della spedizione, indicazione dei pesi e delle misure, indicazione del
numero dei colli inviati, metodo e dettagli di pagamento pattuiti, le modalità̀ di trasporto
ed estremi del DDT (Documento di Trasporto) se emesso, prezzo in valuta in cui sarà̀
effettuato il pagamento. L’omissione dei dati relativi alla quantità̀ , a pesi e misure
comporterà̀ l’accertamento da parte delle autorità̀ doganali con addebito dei costi al
destinatario delle merci.
   3. Fattura pro-forma
Contenente gli stessi dati della fattura commerciale ma per estratto, in particolare essa
deve contenere almeno il prezzo unitario e complessivo. La fattura pro-forma spesso è
anche utile all’importatore per fare i propri calcoli relativi al costo globale dell’operazione,
la tassazione federale e statale e gli permette, inoltre, di ottenere le eventuali licenze di
importazione previste. È necessario indicare nel documento la dicitura “ai soli fini
doganali” (value for customs purpose only).
   4. Packing list
Si tratta della bolla di carico che descrive il tipo, la natura (casse, cartoni, sacchi) ed il
numero degli imballi preparati per la spedizione della merce, nonché́ il contenuto di
ciascuno di essi.
   5. Bill of Lading
Si tratta della polizza di carico quale contratto di spedizione, rappresentativo della merce,
nel senso che il legittimo possessore di tale polizza ha il diritto di farsi consegnare la
merce giunta a destinazione.
   6. Registration of Food Facility
Si tratta di un documento che attesta l’adempimento delle formalità di registrazione
dell’impianto utilizzato di produzione presso la Food and Drug Administration (FDA) in
ossequio al Bioterrorism Act di cui abbiamo trattato nei paragrafi precedenti.
   7. Certificato di origine
Il certificato di origine viene emesso di regola dalla CCIAA e deve essere consegnato in
originale. In buona parte come trattato nel paragrafo precedente questo documento è
superfluo in virtù dell’accordo USA-EU del 2006 salvo casi particolari e specifiche
caratteristiche del prodotto da certificare.

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8. Dichiarazione doganale di esportazione
Si tratta dei moduli conformi al modello Dau-EX (Documento amministrativo unico), da
presentare alla dogana presso la quale si intende compiere l’esportazione. Punto da
tenere a mente sull’argomento è che la descrizione della merce sulla Dichiarazione non
deve fare riferimento alla denominazione commerciale del prodotto, ma deve riportare le
voci previste dalla tariffa doganale d’uso integrata, consultabile dal sito dogana USA
https://hts.usitc.gov/.
   9. Certificato di esportazione
La regolamentazione comunitaria prevede il rilascio del certificato di esportazione per i
prodotti agricoli, compreso il vino, con la finalità di garantire un’efficiente gestione
dell’organizzazione comune dei mercati agricoli. I certificati citati autorizzano l’operatore
ad esportare la quantità̀ di prodotto specificato entro il periodo di validità̀ previsto dal titolo
stesso. Al momento del loro rilascio viene richiesto un deposito cauzionale a garanzia
dell’impegno ad esportare il prodotto indicato.

I Costi Logistici

   1. Il trasporto
La spedizione di partite di birra dall'Italia agli Stati Uniti viene normalmente fatta via mare
a mezzo di container, che e' considerato il sistema più pratico e sicuro per spedizione
oltremare.
Per queste spedizioni vengono utilizzati due tipi di containers:
 CONTAINERS               CAPACITÀ                                 COSTO DEL NOLO
 20 Piedi (1 Piede = 30,5 600-700 cartoni                          $ 2.500 circa
 Cm.)
 40 Piedi                 600-700 cartoni                          $ 3.600 circa

A partire dal 16 settembre 2005, tutti i materiali da imballo in legno costruiti dopo quella
data e spediti negli USA dovranno rispettare le normative internazionali per le misure
fitosanitarie (International Standards for
Phytosanitary Measures – ISPM #15) che regolano le misure necessarie per ridurre il
rischio di introduzione e/o di diffusione di organismi nocivi da quarantena associati ai
materiali da imballaggio in legno composto da legno grezzo di conifera e non, utilizzato
nel settore commerciale.

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2. L'assicurazione
Il costo della copertura assicurativa massima ("TUTTI I RISCHI SENZA FRANCHIGIA")
per il trasporto in container via mare Genova-New York, di cartoni imballati a regola d'arte
si aggira attorno all'1,2% del valore totale della fattura.
Il valore totale della merce dichiarato in fattura, va assicurato per un addizionale 10% al
fine di coprire ulteriori spese connesse con la spedizione, quali il costo del nolo, le spese
di sdoganamento e di assicurazione.
Nel caso in cui l'esportatore volesse assicurare la spedizione solo per rischi speciali come
danni causati da incendio, affondamento o collisione, la tariffa dell'assicurazione (F.P.A.)
applicata e' inferiore e si aggira attorno al 0,30% del valore totale della spedizione.
   3. Lo sdoganamento e consegna della merce
Le pratiche di sdoganamento vengono espletate da agenti specializzati - "CUSTOM
HOUSE BROKERS" - ed il costo del loro servizio per lo sdoganamento di un container si
aggira sui $150.
Una volta sdoganato il container, gli stessi Customs House Brokers normalmente si
occupano anche di farlo trasferire dal molo al magazzino dell'importatore.
Le spese di trasporto dal porto ad un magazzino della zona metropolitana della città' di
New York, per un container standard di 20 piedi, ammontano a circa $350 - assicurazione
inclusa.
E' importante tenere presente, anche se questo e' normalmente sotto la responsabilità
dell'importatore, che il trasporto del contenitore dal molo al magazzino va effettuato da
trasportatori muniti di speciali licenze, e che il magazzino dove viene depositato il prodotto
deve anch'esso essere autorizzato ad immagazzinare bevande alcoliche.
   4. Costi di distribuzione
Le birre importate generalmente seguono il tradizionale sistema di distribuzione:
Importatore > Distributore > Dettagliante.
I ricarichi connessi con tale flusso normalmente vengono a gravare sul costo finale del
prodotto nelle seguenti percentuali:
   ● Importatore: 40-50%
   ● Distributore/Grossista: 30%
   ● Dettagliante: 50%
Quanto sopra non rappresenta una regola. E' importante tenere presente che i ricarichi
variano molto a seconda delle contrattazioni tra i vari stadi della distribuzione e che
esistono molte situazioni in cui i distributori agiscono anche da importatori, e gli
importatori da distributori - applicando così un margine inferiore sul prodotto.

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Dal punto di vista della vendita al dettaglio invece la situazione varia di stato in stato ed
a secondo se la vendita di bevande alcoliche e' libera o controllata da monopoli di stati.
Su mercati liberi come quelli dello stato di New York, tuttavia, il mark-up del dettagliante
si aggira attorno al 50%.

Dazi Doganali e Tasse Federali e Statali

Le accise attualmente vigenti ed i criteri di applicazione si trovano alla pagina
https://www.ttb.gov/tax-audit/tax-and-fee-rates. La tabella qui sotto si riferisce al 2018-
202.

     Tax Rates for Beer that is Removed or Imported During Calendar Years 2018 - 2020

                                                        Barrels per Calendar Year

Beer removed by Domestic Brewer who          First 60,000            Over 60,000      up   to
brews 2,000,000 barrels or less per calendar                         2,000,000
year
                                             $3.50                   $16.00
Other Beer                                   First 6,000,000         Over 6,000,000

                                             $16.00                  $18.00

CRAFT BEVERAGE MODERNIZATION AND TAX REFORM (CBMA)
La Craft Beverage Modernization and Tax Reform del 2017 consente di ridurre le tasse
o i crediti su 92 codici tariffari ai sensi del capitolo 22 del Harmonized Tariff Schedule.
Per maggiori informazioni:
https://www.ttb.gov/alcohol/craft-beverage-modernization-and-tax-reform-cbmtra#beer

Tasse fiscali ridotte per le bevande a base di malto:
   ● Generale: in generale, la legge prevede una tassa fiscale di $ 16 al barile sui primi
     sei milioni di barili di birra prodotta dal birraio e commercializzata durante l'anno
     solare o importata dagli importatori negli Stati Uniti durante l'anno solare. La legge
     prevede un tasso di $ 18 al barile sui restanti barili non soggetti al tasso di $ 16.
   ● Assegnazione dei crediti da parte del produttore straniero: nel caso della birra
     prodotta o prodotta al di fuori degli Stati Uniti e importata, la legge prevede che i

                                                                                           15
birrai stranieri possano assegnare la tassa ridotta descritta nel proiettile precedente
     agli importatori che accettano di riceverla.
   ● Piccoli birrai domestici: nel caso dei produttori di birra negli Stati Uniti che
     producono non più di due milioni di barili di birra durante l'anno solare, la legge
     prevede un tasso di $ 3,50 al barile sui primi 60.000 barili rimossi durante tale anno
     solare che hanno stato preparato o prodotto da tale birraio
A questa accisa si aggiungono le tasse che tutti i 50 Stati e il Distretto di Columbia
riscuotono localmente. Un riepilogo completo si trova annualmente di solito nel sito
https://taxfoundation.org/

Regolamenti Statali

Ogni stato ha le sue leggi in relazione alle bevande alcoliche. In linea di massima, ci sono
3 tipologie principali di “gestione”:
Control States: Stati dove la distribuzione e vendita di bevande alcoliche è controllata da
monopoli di stato.
Primary Source States: Stati che impongono ai distributori di acquistare le bevande
alcoliche soltanto da una fonte primaria autorizzata o da un unico importatore.
Franchise States: Le leggi sulla commercializzazione degli alcolici permettono ai
produttori o importatori di nominare un unico distributore dal quale non si può’ facilmente
separarsi. (Per potere poi cambiare il distributore è necessario dimostrare alle autorità
statali che la ditta non ha reso i servizi ed esiste quindi una ragione valida per "licenziare"
il distributore).

 CONTROL STATES             PRIMARY SOURCE STATES                   FRANCHISE STATES

 Alabama                    Alaska              Massachusetts       Arkansas
 Idaho                      Arizona             Missouri            Connecticut
 Iowa                       Arkansas            Nebraska            Delaware
 Maine                      California          Nevada              Georgia
 Maryland – soltanto        Colorado            New Jersey          Kansas
 Montgomery County
                            District of         New Mexico          Massachusetts
 Michigan                   Columbia
                                                New York            Missouri

                                                                                            16
Mississippi               Florida            North Dakota      New Jersey
 Montana                   Georgia            Ohio              New Mexico
 New Hampshire             Hawaii             Rhode Island      North Carolina
 North Carolina            Illinois           South Carolina    Ohio
 Oregon                    Indiana            South Dakota      Tennessee
 Pennsylvania              Kansas             Tennessee         Virginia
 Utah                      Kentucky           Texas             Wisconsin
 Vermont                   Louisiana          Virginia
 Virginia                  Maryland           Wisconsin
 West Virginia
 Wyoming

Questa e’ la situazione attuale alla stesura della nota. Si consiglia sempre di contattare
l’ufficio ICE di New York (newyork@ice.it) per domande su stati specifici.

Link con domande frequenti sull’esportazione di                  alcolici   negli   USA:
https://www.ttb.gov/small-business?view=category&id=27

                                                                                       17
Ministry of Foreign Affairs
                                                                  and International Cooperation

ITALIAN TRADE AGENCY OFFICES IN THE UNITED STATES
New York                 Chicago                  Houston                          Los Angeles                    Miami
33 East 67th Street      401 N. Michigan Avenue   777 Post Oak Boulevard           1900 Avenue of the Stars       1 Southeast 3rd Avenue,
New York, NY 10065       Suite 1720               Suite 320                        Suite 350                      Suite 1000
Tel: +1 212.980.1500     Chicago, IL 60611        Houston, TX 77056                Los Angeles, CA 90067          Miami, FL 33131
Fax: +1 212.758.1050     Tel: +1 312.670.4360     Tel: +1 281.888.4288             Tel: +1 323.879.0950           Tel: +1 305.461.3896
E-mail: newyork@ice.it   Fax: +1 312.670.5147     Fax: +1 281.974.3100             Fax: +1 323.203.8335           Fax: +1 786.497.8900
                         E-mail: chicago@ice.it   E-mail: houston@ice.it           E-mail: losangeles@ice.it      E-mail: miami@ice.it

                                                                   Italian Trade Agency                   ITA - Italian Trade Agency

                                                                       @ITAtradeagency                            @itatradeagency
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