17 giugno Korsten - Orchestra di Padova e del Veneto

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17 giugno Korsten - Orchestra di Padova e del Veneto
17 giugno
Korsten
17 giugno Korsten - Orchestra di Padova e del Veneto
Fondazione                              Con il contributo di
                                                                55a stagione concertistica 2020/2021
Orchestra di Padova e del Veneto

—                                                               Giovedì 17 giugno 2021
Enti fondatori                                                  Ciclo completo, ciclo parziale Verde
Comune di Padova                                                Salone del Palazzo della Ragione – ore 20.30
Provincia di Padova
Regione del Veneto                                              Concerto n° 6952

—
Consiglio generale                             Comune
Sergio Giordani                                di Padova
                                                                Direttore
Sindaco di Padova, Presidente
Paolo Giaretta
Vicepresidente
                                                                Gérard Korsten
Luca Zaia
Presidente della Regione
del Veneto, Consigliere
Fabio Bui
Presidente della Provincia di Padova,
Consigliere
Silvia Sanero Casalini
Consigliere                             Mecenati Art Bonus

—
Marco Angius
Direttore musicale e artistico
Amedeo Levorato
Direttore amministrativo

—
Via Marsilio da Padova 19
35139 Padova (PD)
T 049 656848 - 656626
info@opvorchestra.it                    In collaborazione con
www.opvorchestra.it

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17 giugno Korsten - Orchestra di Padova e del Veneto
Programma                                              Note

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)                    Mozart
Sinfonia n.40 in sol minore K 550 (seconda versione)
   Molto allegro                                            Fra le più alte composizioni di Mozart, la Sinfonia in sol minore ha costitui-
   Andante                                             to fin dai primi dell’Ottocento un simbolo e un enigma: composta nell’estate del
   Minuetto e trio. Allegretto                         1788 (porta la data 25 luglio), seconda di un ciclo costituito dalla Sinfonia in mi
   Allegro assai                                       bemolle maggiore e dalla Jupiter, non si sa se abbia avuto un committente o se sia
                                                       nata, come le altre – le ultime da lui composte prima della morte – come una sorta
                                                       di confessione, in un momento di terribili avversità nella vita quotidiana. Quel
Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1840-1893)                   che è quasi certo è che Mozart non potè mai ascoltarla, anche se una correzio-
Souvenir de Florence op. 70                            ne nella parte originaria dell’oboe, passata parzialmente al clarinetto (dapprima
  Allegro con spirito                                  escluso nell’organico strumentale di questa Sinfonia), potrebbe far pensare ad un
  Adagio cantabile e con moto                          adattamento dell’opera in vista di una sua imminente esecuzione. È probabile,
  Allegro moderato                                     comunque, che i primi ascoltatori siano rimasti sconcertati dal singolare clima
  Allegro vivace                                       espressivo di questa Sinfonia, dal suo cromatismo e dalle sue arditezze, pur in
                                                       quel suo sfondo di «classica e inalterata bellezza» (Mila) che costituì un modello
                                                       per tutti i sinfonisti del primo Ottocento, a partire da Beethoven. Ma mentre i
                                                       musicisti del romanticismo guardarono alla Sinfonia in sol minore quasi come ad
                                                       un irraggiungibile ideale di purezza (basta pensare ai giudizi di Berlioz in propo-
                                                       sito), in tempi a noi più vicini la critica ha sottolineato piuttosto, di quest’opera,
                                                       l’immediatezza espressiva, il languore, il sottile e sotterraneo turbamento che la
                                                       pervadono, quasi appunto si tratti di un profetico e drammatico annuncio di tempi
                                                       nuovi, affrontati in prima persona e senza reticenze, con tutto il peso ossessi-
                                                       vo di tristissime esperienze quotidiane. In realtà, i mesi dell’estate 1788 furono
                                                       per Mozart particolarmente umilianti: è del 27 giugno la lettera al commerciante
                                                       Puchberg - protettore, amico e «fratello» nell’osservanza massonica - nella quale
                                                       Mozart accenna fuggevolmente ai suoi presentimenti di morte: «Venga a trovar-
                                                       mi; sono sempre in casa; nei dieci giorni che sono qui ho lavorato più che in due
                                                       mesi nell’altro alloggio, e se non mi venissero così spesso pensieri neri (che devo
                                                       scacciare con violenza) starei molto meglio». I «pensieri neri» sono proprio un
                                                       inconfessato desiderio di morte, una volontà di arrendersi alle avversità della
                                                       vita, forse un persistente ed inspiegabile languore di fronte alle avversità di tutti
                                                       i giorni, quando il musicista doveva ricorrere a prestiti per sopperire alle più ele-
                                                       mentari esigenze della vita e andar di qua e di là in cerca di autorevoli aiuti, con
                                                       la speranza che potessero esser davvero definitivi e degni del proprio prestigio. È
                                                       in questo clima che nacque la Sinfonia in sol minore, alla quale fu dato ben presto
Puoi riascoltare il concerto su www.opvlive.it         il titolo di Schwanengesang (canto del cigno), a sottolineare l’emozionante senso
dal 1 luglio 2021                                      di turbamento che la pervade, la sua impalpabile e «ultima» malinconia, la dispe-

4   PROGR AMMA                                         5   NOTE
17 giugno Korsten - Orchestra di Padova e del Veneto
rata passione che si racchiude nel suo discorso musicale, per quanto dissimulate          sull’ottimismo di Tchaikovsky, che si dedicò nei due anni seguenti a rivedere a
da innumerevoli e commoventi discrezioni. Di fatto, in queste pagine sublimi,             fondo la partitura. Finalmente il 24 novembre 1892 si ebbe la prima esecuzione
Mozart affronta un discorso musicale che ha aspetti del tutto nuovi rispetto alle         pubblica, sempre a Pietroburgo, alla cui Società di Musica da Camera il lavoro fu
sue opere precedenti: il distacco dal clima olimpico di Haydn è ormai definitivo,         dedicato. In una cosa almeno Tchaikovsky doveva riconoscersi ‘italiano’: nell’uso
il discorso musicale è reso più morbido e ombroso dalla mancanza di trombe e di           della melodia, di quella melodia che tuttavia gli italiani andavano ormai ripu-
timpani; le sortite dei due corni hanno una emergenza solistica, più che servire          diando. Non a caso, dopo aver conosciuto Busoni, egli annotò: «Non mi piace che
da appoggio armonico in un fraseggio diventato sottilmente cromatico e inquieto           Busoni faccia violenza alla propria natura e che si sforzi di apparire tedesco ad
nei più minuziosi particolari. E tutti gli svolgimenti tematici «sono come tuffi negli    ogni costo. Qualcosa di simile appare anche in Sgambati. Entrambi si vergognano
abissi dell’anima, simbolizzati in modulazioni tanto audaci che i contemporanei           di essere italiani e hanno paura che nelle loro composizioni appaia qualcosa che
di Mozart non devono essere stati in grado di seguirli e tanto sublimi che sol-           possa anche solo somigliare ad una melodia». Di questa colpa Tchaikovsky, come
tanto Mozart stesso potè riportarli su di un livello terreno» (Einstein). Insomma,        è ben noto, non si macchiò mai. L’ultimo dei melodisti non si vergognava certo di
un «canto amaro e sublime» (G. Manzoni), aperto ancora alle più diverse sotto-            abbandonarsi al piacere dell’invenzione di un tema orecchiabile ed amabilmente
lineature interpretative, a seconda che s’intenda mettere in primo piano la sua           persuasivo. Del che è riprova il ‘Souvenir’ in cui peraltro la melodia è tipicamente
perfezione formale, la sua divina levigatezza di tratti, o l’intimo fervore – come di     russa già dal primo movimento il cui tema iniziale è perfino di stampo folklori-
confessione – dei suoi dolorosi abbandoni.                                                stico. L’Allegretto sfrutta il registro grave e contiene un Trio che ricorda da vicino
                                                                                          le danze esotiche dello Schiaccianoci. Un tema russo apre l’ultimo tempo, ricco di
[Leonardo Pinzauti]                                                                       sorprendenti episodi, tra cui uno fugato. Nulla di meno italiano di questo movi-
                                                                                          mento. Ma il Souvenir de Florence era in realtà il souvenir dei giorni felici, ricchi di
                                                                                          fermenti creativi, che Tchaikovsky aveva passato a Firenze. Ed era il ricordo della
Tchaikovsky                                                                               singolare amicizia della von Meck, che tanta importanza aveva avuto nella sua
                                                                                          vita, anche creativa, e che all’epoca della revisione del Sestetto, era ormai brusca-
    La ‘finestra aperta sull’Europa’ dallo zar Pietro non significò affatto una rapida    mente finita. Inspiegabilmente, come si è sempre scritto e sostenuto. Ma l’inizio
e completa assimilazione della cultura occidentale da parte dell’asiatica Russia,         e lo svolgimento di quel singolare rapporto avevano mai trovato spiegazione?
come era stato nei sogni del grande autocrate. Ancora lungo tutto l’Ottocento, per
non andar oltre, il rapporto con l’Occidente non fu senza traumi. Certo le case di        [Bruno Cagli]
cura e i tavoli da gioco di Baden Baden, dove l’aristocrazia russa dissipò le ulti-
me non sudate ricchezze, riuscirono a conciliare perfino due accaniti rivali, quali
Turgenev e Dostoevskij. Ma non altrettanto avvenne con la cultura francese, e
meno ancora con l’italiana. L’Italia rimase sostanzialmente incompresa, sia dagli
ammiratori che dai detrattori. Ma anche nei riguardi del nostro paese bisogna
dire che Tchaikovsky fu il più ‘occidentale’ dei musicisti russi e comunque il più
disponibile, anche se con le dovute, ampie riserve. Il 20 novembre 1878 egli
giunse per la prima volta a Firenze, sistemandosi nella lussuosa Villa Bonciani,
atteso e spesato da Nadezda von Meck, la quale a sua volta aveva occupato Villa
Oppenheim, a pochi passi di distanza. Il maggiordomo della von Meck ebbe il suo
da fare per portare quotidianamente i doni e le lettere che si scambiavano il com-
positore e la sua ammiratrice e benefattrice. Ma i due evitarono accuratamente
ogni incontro, e quando un ritardo della carrozza della dama ne provocò uno non
fu senza traumi. A Firenze Tchaikovsky tornò spesso, qui nacquero o furono ideati
alcuni suoi capolavori e alla città egli dedicò un Sestetto per archi che intitolò Sou-
venir de Florence. I primi abbozzi risalgono al 1887, ma solo nel 1890 l’opera fu
effettivamente stesa e annunciata con soddisfazione al fratello e alla stessa von
Meck, nella cui casa l’autore auspicava una esecuzione privata. Questa ebbe luogo
invece all’Hotel de Russie di Pietroburgo, durante le prove della Dama di Picche,
alla presenza di alcuni amici, tra cui Glazunov e Liadov. Ciò servì a gettar acqua

6   NOTE                                                                                  7   NOTE
17 giugno Korsten - Orchestra di Padova e del Veneto
Giovanni) e Hungarian State Opera          ORCHESTRA DI PADOVA
                                                                                                                             E DEL VENETO
Interpreti
                                                                                  (Don Pasquale). Al Teatro Lirico di
                                                                                  Cagliari ha diretto non solo le prime           Fondata nell’ottobre 1966, in
                                                                                  italiane di Die ägyptische Helena di       oltre 50 anni di attività l’Orchestra
                                                                                  Richard Strauss, Euryanthe di Weber,       di Padova e del Veneto si è
                                                                                  A Village Romeo and Juliet di Delius,      affermata come una delle principali
                                                                                  Alfonso ed Estrella di Schubert, ma ha     orchestre italiane. Unica Istituzione
                                                                                  eseguito regolarmente anche classici       Concertistico-Orchestrale attiva in
GÉRARD KORSTEN                           Europe, Hong Kong Philharmonic,          del repertorio come Aida, Carmen,          Veneto, l’OPV realizza circa 120
    Accanto ai numerosi impegni nella    Irish Chamber Orchestra, Orchestra       Die Fledermaus, Die Zauberflöte,           tra concerti e opere liriche ogni
direzione d’orchestra presso teatri      di Padova e Veneto, Scottish e           Don Pasquale, Il barbiere di Siviglia,     anno, con una propria Stagione
d’opera e orchestre, Gérard Korsten      Swedish Chamber Orchestras e la          La Traviata, Lucia di Lammermoor,          a Padova, concerti in Regione
è stato direttore musicale presso        SWR Symphony Orchestra Freiburg.         Tosca, Un ballo in maschera e più          e per le più importanti Società
i London Mozart Players, il Teatro       Tra gli impegni della Stagione           recentemente Don Giovanni. Il DVD          di concerti e Festival in Italia e
di Stato del Sudafrica a Pretoria ed     2019/2020 si segnalano i concerti        pubblicato da Arthouse (Le nozze di        all’estero. La direzione artistica
l’Uppsala Chamber Orchestra. Dal         con Gävle Symfoniorkester, Jönköping     Figaro), registrato alla Scala di Milano   e musicale dell’Orchestra è stata
1999 al 2005 ha ricoperto lo stesso      Sinfonietta, London Mozart Players,      con Diana Damrau e Ildebrando              affidata a Claudio Scimone (dalla
ruolo con l’Orchestra del Teatro         all’Orchestra d’Auvergne, Orquesta       d’Arcangelo nei ruoli principali, ha       fondazione al 1983), Peter Maag
Lirico di Cagliari. Dopo 13 anni come    Filarmónica de Gran Canaria,             ricevuto un “Diapason D’Or” in Francia     (direttore principale, 1983-2001),
direttore principale dell’Orchestra      Palau de la Música de Valencia,          ed è stato segnalato come “Critic’s        Bruno Giuranna, Guido Turchi,
Sinfonica di Vorarlberg, è stato         Philharmonisches Orchester               Choice” dalla rivista Opera News negli     Mario Brunello (direttore musicale,
nominato direttore onorario a vita       Heidelberg, Symphonieorchester           Stati Uniti. Altre sue registrazioni       2002-2003), Filippo Juvarra. Nel
nell’estate del 2018. Nato a Pretoria,   Vorarlberg, Teatro Lirico di Cagliari    includono la Serenata per archi e          settembre 2015 Marco Angius
Gérard Korsten ha iniziato la sua        ed Uppsala Chamber Orchestra.            Souvenir de Florence di Tchaikovsky        ha assunto l’incarico di direttore
carriera come violinista. Dopo la        Nell’estate del 2020 dirigerà            con la Chamber Orchestra of Europe         musicale e artistico. L’OPV annovera
sua formazione con Ivan Galamian         Fidelio all’Opera di Garsington con      (Deutsche Grammophon), opere               collaborazioni con i nomi più insigni
al Curtis Institute di Philadelphia,     la Philharmonia Orchestra. Più           orchestrali di Crusell, Lindblad e         del concertismo internazionale,
si è trasferito a Salisburgo, dove       recentemente, Gérard Korsten ha          Eggert (Naxos), La vedova allegra          tra i quali si ricordano S. Accardo,
ha studiato con Sandor Vegh, che         diretto produzioni d’opera al Teatro     (DVD, Erato) e varie registrazioni         M. Argerich, V. Ashkenazy, I. Bostridge,
l’ha portato nella sua Camerata          alla Scala di Milano (Le nozze di        con il Teatro Lirico di Cagliari: Die      R. Chailly, G. Gavazzeni, R. Goebel,
Salzburg come concertmaster e            Figaro), Opéra National de Lyon          ägyptische Helena, Euryanthe e Lucia       P. Herreweghe, C. Hogwood,
assistente alla direzione artistica.     (Ariadne auf Naxos, Idomeneo, La         di Lammermoor su CD (Dynamic),             S. Isserlis, L. Kavakos, T. Koopman,
Nel 1987 Gérard Korsten è diventato      Traviata, Siegfried, Die lustige Witwe   Alfonso ed Estrella (Dynamic) e Don        R. Lupu, M. Maisky, Sir N. Marriner,
concertmaster della Chamber              e L’Upupa di Henze), Bregenzer           Pasquale (Arthaus) su DVD. Gérard          V. Mullova, O. Mustonen, A. S. Mutter,
Orchestra of Europe, dove ha lavorato    Festspiele (L’Hirondelle inattendue      Korsten ha due figlie e vive con sua       M. Perahia, I. Perlman, S. Richter,
a stretto contatto con direttori         di Simon Laks, Die Zauberflöte, Le       moglie, la soprano italiana Eva Mei,       M. Rostropovich, K. Zimerman.
come Claudio Abbado, Nikolaus            Rossignol, Der Schauspieldirektor),      tra Zurigo e Arezzo.                       Accanto all’esperienza sinfonica
Harnoncourt e Heinz Holliger per         Deutsche Oper Berlin (La Traviata),                                                 l’Orchestra si è distinta anche nel
nove anni. Gérard Korsten ha diretto     Opera Nazionale Inglese (Aida),                                                     repertorio operistico, riscuotendo
oltre 100 orchestre in 24 paesi. È       Glyndebourne Festival (Cosí fan                                                     unanimi apprezzamenti in diversi
regolarmente ospite di orchestre         tutte, Albert Herring), Maggio                                                      allestimenti di Don Giovanni, Le nozze
come la Adelaide Symphony, BBC           Musicale Fiorentino (Cosí fan                                                       di Figaro, Così fan tutte e Il flauto
Scottish Symphony, Budapest              tutte), Netherlands Opera (Così fan                                                 magico di Mozart, Orfeo ed Euridice
Festival Orchestra, Camerata             tutte), New National Theatre Tokyo                                                  di Gluck, Il barbiere di Siviglia, Il
Salisburgo, Chamber Orchestra of         (Tosca), Royal Opera Stockholm (Don                                                 turco in Italia e La Cenerentola

8   INTERPRE TI                                                                   9   INTERPRE TI
di Rossini, Norma e I Capuleti e i        per violino e orchestra di Mozart             Violino principale      Clarinetti
Montecchi di Bellini, L’elisir d’amore,   con Sonig Tchakerian (Universal);             Daniele Orlando         Luca Lucchetta *
Don Pasquale, Lucrezia Borgia,            Quodlibet con musiche di Castiglioni,                                 Giuseppe Colacino
Lucia di Lammermoor di Donizetti,         Abyss con musiche di Donatoni, An             Violini I
Rigoletto e Il Trovatore di Verdi,        Mathilde con musiche di Dallapiccola          Stefano Bencivenga **   Fagotti
La vedova allegra di Lehár. Nella        e Togni, L’Arte della fuga di Bach/           Laura Maniscalco        Aligi Voltan *
Stagione 2015/2016, su ideazione          Scherchen (Stradivarius) e Altri volti        Simone Castiglia        Paolo Rosetti
di Marco Angius, l’OPV ha ospitato        e nuovi 1 e 2 dedicati all’opera di           Chrystelle Catalano
Salvatore Sciarrino come compositore      Salvatore Sciarrino (Decca Italia)            Elena Meneghinello      Corni
in residenza realizzando il primo         diretti da Marco Angius. L’OPV è             Chiara Meneghinello     Marco Bertona *
ciclo di Lezioni di suono, esperienza     sostenuta da Ministero della Cultura,         Luigi Di Francia        Alberto Prandina
che si è poi rinnovata nelle Stagioni    Regione del Veneto e Comune di
successive con Ivan Fedele, Giorgio       Padova.                                       Violini II
Battistelli e Nicola Sani. Sempre                                                       Ivan Malaspina *        *Prima parte
nel 2016, l’esecuzione integrale                                                        Davide Dal Paos         ** Concertino
delle Sinfonie di Beethoven dirette                                                     Gunilla Kerrich
da Angius nell’ambito del Ludwig                                                        David Scaroni
Van Festival è stata accolta da un                                                     Erica Zerbetto
eccezionale consenso di pubblico                                                        Pavel Cardas
e di critica, confermato nel 2017
con l’integrale delle Sinfonie di                                                       Viole
Schubert. Negli ultimi anni l’Orchestra                                                 Alberto Salomon *
ha ampliato il proprio impegno in                                                       Luca Volpato
ambito educational, sviluppando                                                         Giada Broz
programmi specifici per il pubblico                                                     Floriano Bolzonella
delle famiglie e dei bambini e                                                          Silvina Sapere
percorsi di formazione dedicati alle                                                    Walter Barbiero
scuole dell’infanzia. L’Orchestra è
protagonista di una nutrita serie                                                       Violoncelli
di trasmissioni televisive per Rai5                                                     Francesco Martignon *
con i tre cicli di Lezioni di suono,                                                    Giancarlo Trimboli
Immortali amate, ovvero la prima                                                        Caterina Libero
integrale tutta al femminile dei                                                        Simone Tieppo
Concerti pianistici di Beethoven
realizzata per il 250° anniversario                                                     Contrabbassi
della nascita del compositore tedesco,                                                  Fabio Serafini *
Inori di Stockhausen (dalla Biennale                                                    Luca Stevanato
di Venezia) e Sconcerto di Battistelli
con Elio, oltre che di una vastissima                                                   Flauto
attività discografica che conta più                                                   Mario Folena
di 60 incisioni per le più importanti
etichette. Tra le pubblicazioni più                                                    Oboi
recenti i Concerti per pianoforte e                                                     Erika Rampin *
orchestra di C.P.E. Bach con Orazio                                                     Nicolò Dotti
Sciortino (Amadeus); i Concerti

10   INTERPRE TI                                                                   11   INTERPRE TI
Prossimi concerti

Sabato 19 giugno                          Martedì 22 giugno                   Mercoledì 30 giugno                      Giovedì 8 luglio
Teatro Magnolia,                          Arena Estiva del Teatro Ai Colli,   Auditorium Pollini, Padova               Auditorium Pollini, Padova
Parco Urbano Termale, Abano Terme         Padova                              ore 20.30                                ore 21.00
ore 21.00                                 ore 21.00                           Recupero 55ª Stagione Concertistica      Recupero 55ª Stagione Concertistica

GÉRARD KORSTEN                            QUARTETTO D’ARCHI DELL’OPV          WOLFRAM CHRIST                           SERGEJ KRILOV
Direttore                                  Giacomo Bianchi                    Direttore                                Violino solista e Direttore
LUCA LUCCHETTA                              Violino I
Clarinetto                                  Laura Maniscalco                  schönberg                                stravinskij
                                            Violino II                        Verklärte Nacht                          Apollon Musagète
mozart                                      Floriano Bolzonella               schubert                                 beethoven
Così fan tutte, Ouverture                   Viola                             Sinfonia n. 3                            Concerto per violino e orchestra op.61
Concerto per clarinetto e orchestra         Giancarlo Trimboli
Sinfonia n.40                               Violoncello                       Concerto riservato agli abbonati         Concerto riservato agli abbonati
                                                                              alla 55ª Stagione Concertistica Aura –   alla 55ª Stagione Concertistica Aura –
Biglietto unico € 5 acquistabile online   mozart                              Ciclo Completo e Serie Verde.            Ciclo Completo e Serie Verde.
su opvorchestra.it                        Quartetto n.1 K 80 “di Lodi”
                                          debussy
                                          Quartetto in sol minore

Iniziativa sostenuta da                   In collaborazione con
                                          Teatro Fuori Rotta
                                          info e prenotazione: 049 8900599

12   PROSSIMI CONCERTI                                                        13   PROSSIMI CONCERTI
QUALE BENEFICIO PER IL DONATORE?

Dona all’OPV
                                                                                          Orchestra di Padova e del Veneto si impegna a rendere pubblico sul proprio
                                                                                      sito, sui social network, nella propria corrispondenza, nel proprio programma

e risparmia il 65% di imposta
                                                                                      e nei propri libretti di sala i nomi e i marchi dei donatori. Per l’adesione a
                                                                                      sostegno di specifici programmi, OPV si impegna ad effettuare edizioni speciali e
                                                                                      citazioni specifiche del donatore.

Detraibilità Fiscale delle donazioni Art Bonus D.L. N° 83/2014: una grande            COME SI CERTIFICA IL BONUS?
opportunità per destinare le imposte al sostegno dell’Orchestra di Padova                 Una volta ricevuta la donazione, farà tutto OPV: la donazione e il donatore
e del Veneto.                                                                         verranno dichiarati sul sito artbonus.gov.it che rappresenta lo strumento di
                                                                                      certificazione per l’Agenzia delle Entrate. Anche il donatore può registrarsi al
                                                                                      sito e rendere nota la propria attività di sostegno all’Arte e alla Musica.
    Dal 2018 l’Orchestra di Padova e del Veneto, in quanto Istituzione
Concertistica Orchestrale (I.C.O.), può permettere ai suoi sostenitori di usufruire
dell’Art Bonus ai sensi dal D.L. n° 83/2014.                                          PROGETTI SPECIALI
                                                                                          Per interventi di sostegno consistenti, OPV promuoverà attraverso il sito
                                                                                      opvorchestra.it il sostegno ricevuto dal donatore, e proporrà progetti speciali –
COS’È L’ART BONUS?                                                                    anche con la collaborazione del donatore – da sostenere a favore della cultura
    L’Art Bonus è una norma che permette, dal 2018, la detrazione fiscale del         musicale, delle scolaresche, della cittadinanza, e del territorio, per favorire la
65% di quanto versato a titolo di donazione a sostegno dell’Orchestra di Padova       crescita di Padova come “Casa della Musica” del Veneto.
e del Veneto: versando a OPV € 10.000, ad esempio, il donatore avrà scontati
€ 6.500 dalle imposte dovute in tre uguali quote annuali (codice F24: 6842).

                                                                                          L’Ufficio Marketing e Sviluppo OPV è a disposizione al numero 049/656626
SEMBRA SEMPLICE. LO È! COME ADERIRE?                                                  e alla mail amministrazione@opvorchestra.it per ogni ulteriore chiarimento.
     Versando una donazione all’IBAN dell’Orchestra di Padova e del Veneto,
IT23K03069096061000000160309, esclusivamente tramite bonifico bancario,
con la seguente causale:
     “Art Bonus – Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto – Codice fiscale o
P. Iva del mecenate – Progetto Musica e Territorio”.

COME BENEFICIARE?
    Per una persona fisica, la donazione non può superare il 15% del reddito
imponibile. In questo caso, in dichiarazione dei redditi sarà possibile inserire i
dati del bonifico effettuato e scontare il 65% di quanto versato, in quota parte di
un terzo ogni anno da quello del versamento. Ad esempio: versati € 10.000, ogni
anno verrà consentito uno sconto netto di imposta di € 2.166,67, da usare per
IRPEF, IMU, addizionali.
    Per una impresa, la donazione non può superare lo 0,5% dei ricavi annui (ad
esempio €10.000 per ricavi pari a € 2.000.000, viene registrata in contabilità, e
permette l’impiego del credito dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello del
versamento, per compensare IRES, IVA, IMU e altre imposte).

14   ART BONUS                                                                        15   ART BONUS
Giotto, Particolare tratto dalla Presentazione di Gesù al Tempio
                                                                                del ciclo affrescato, Cappella degli Scrovegni

                      AURA

www.opvlive.it
www.opvorchestra.it
                      55a Stagione concertistica 2020/2021
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