ZOONOSI VIRALI VIRUS ZOONOTICI - Documenti Universitari
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ZOONOSI VIRALI • VIRUS ZOONOTICI – TRASMISSIBILI DAGLI ANIMALI • ARTROPODI – Spesso ematofagi • VERTEBRATI – morsi, fluidi corporei, inalazione ecc 1
ARBOVIRUS (ARtropod BOrne VIRUS) Trasmissione • artropodi vettori (ematofagi) • Centinaia di malattie da arbovirus nel mondo Gli Arbovirus che causano patologia nell’uomo sono componenti di 3 principali famiglie: Togaviridae (genere Alphavirus) Flaviviridae (genere flavivirus) Bunyaviridae 2
• ARBOVIRUS – MALATTIE FEBBRILI – ENCEFALITI – FEBBRI EMORRAGICHE Virus con ampio spettro d’ospite (vertebrati e invertebrati) Nome dal luogo di primo isolamento o della patologia/sintomatologia prodotta 3
FAMIGLIA TOGAVIRIDAE 4 GENERI – Alfavirus Trasmessi da artropodi, spesso zanzare (25 membri di cui 11 patogeni per l’uomo, tra cui il CHIKUNGUNYA) – Rubivirus Virus della rosolia Pestivirus (3 virus di importanza veterinaria: virus della diarrea del bovino, virus del colera del riccio, virus della malattia di frontiera) Arterivirus (virus dell’ arterite equina) 4
TOGAVIRUS - GENOMA • Proteasi • RNA polimerasi RNA-dipendente Il genoma è tradotto in una fase precoce e una tardiva 2 frammenti aperti di lettura 5
TOGAVIRUS - REPLICAZIONE • Recettori, spesso glicolipidi, presenti su molti tipi di cellule di molte specie animali. • Spettro d’ospite ampio: •vertebrati (uomo, cavallo, uccelli, rettili, anfibi) e •invertebrati (zanzare e zecche) Per proteine non strutturali 7
Il virus Chikungunya • Chikungunya : « camminare curvi » in Swahili • Circola in Africa e Asia dagli anni 50 (Tanzania nel 52-53, Tailandia nel 58) • Trasmissione con vettori Aedes aegypti, Aedes albopictus (grazie alla acquisizione di una singola mutazione adattativa nella glicoproteina di membrana E1) e altri … 9
Vettori di Chikungunya Afrotropicali Aedes (Diceromyia) furcifer Aedes (Stegomyia) aegypti Aedes (Stegomyia) africanus Coquillettidia (Coquillettidia) fuscopennata Culex (Culex) quinquefasciatus Mansonia (Mansonioides) africana Mansonia (Mansonioides) uniformis Sud-Est Asiatici Aedes (Stegomyia) aegypti Aedes (Stegomyia) albopictus Culex (Culex) gelidus Culex (Culex) quinquefasciatus Culex (Culex) tritaeniorhynchus 10
Grazie alle sue capacità di vivere e riprodursi in situazioni climatiche ed ambientali molto diverse e nonostante la sua capacità di volo limitata, la zanzara Aedes albopictus si è diffusa in gran parte dell’ Oriente, l’ Oceano Pacifico, le isole dell’ Oceano Indiano, le Americhe, buona parte del continente Africano e il sud Europa. E’ probabile una sua rapida diffusione in tutta Europa. 11
Epidemiologia The Lancet may 2007 India: nel corso del 2006 sono stati segnalati circa 1.400.000 casi La febbre chikungunya è una malattia endemica in alcune parti dell’Africa, del Sudest asiatico e del subcontinente indiano. A partire dal 2005 , sono stati riportati ampi focolai nell’area dell’Oceano Indiano Epidemia a Réunion nel 2005-2006: 266.000 casi su 775.000 abitanti In molte zone coesiste con la dengue e non sempre è facile fare la diagnosi differenziale fra le due malattie. 12
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In vari paesi europei vi sono persone siero-positive per CHIKV, evento che è il risultato di infezioni acquisite nei paesi d’origine. Negli ultimi 10 anni in Italia 30 casi di CHIKV di importazione. La prima epidemia in Europa è quella avvenuta in Romagna nella seconda metà del 2007 14
Luglio-agosto 2007: un focolaio a Castiglione di Ravenna, con qualche caso in aree vicine. 15
Luglio-agosto 2007: un focolaio in Emilia-Romagna • 1° caso : il 4 luglio a Castiglione di Cervia • 9 agosto: segnalazione al DSP di Ravenna di un numero anomalo di casi di soggetti che avevano presentato febbre molto alta a causa ignota nel comune di Castiglione di Cervia • 29 agosto: conferma di laboratorio ISS dell’infezione da virus Chikungunya e prime direttive regionali • 6 settembre: inserimento della Romagna nel circuito internazionale di Eurosurveillance con indicazioni per i viaggiatori 16
Paziente “zero” Disinfestazione 17
Epidemia di Chikungunya in Emilia-Romagna 18
L’origine dell’epidemia 19
FAMIGLIA FLAVIVIRIDAE Flavivirus trasmessi da artropodi (zanzare e zecche) Hepacivirus (Virus dell’epatite C) •Specie tipo v. febbre gialla (Flavus) •40-50 nm diametro •Simmetria icosaedrica •Envelope •Genoma RNA (singolo filamento senso positivo) •Replicazione citoplasmatica 20
FLAVIVIRUS – MORFOLOGIA E Virus dengue STRUTTURA Envelope virale: costituito da una Capside icosaedrico glicoproteina E e da una composto da proteina C glicoproteina M Ruolo biologico della proteina E: Riconoscimento dei recettori e fusione con la membrana dell’ endosoma Provoca l’emagglutinazione e induce la risposta immunitaria mediata da linfociti T e B 21
FLAVIVIRUS - GENOMA 5’ 3’ •Proteasi •RNA polimerasi RNA-dipendente 22
FLAVIVIRUS - REPLICAZIONE L’intero genoma viene tradotto in una singola poliproteina senza distinzione temporale che contiene 4-8 proteine non strutturali oltre alle proteine strutturali (capside e envelope). 23
FLAVIVIRUS - REPLICAZIONE Quando il virus è complessato con l’anticorpo può anche legarsi ai recettori per la porzione Fc su macrofagi, monociti e altre cellule. Così gli Ac potenziano l’infettività del virus fornendogli nuovi recettori e promuovendone l’ingresso in diverse cellule bersaglio 24
FLAVIVIRUS DI INTERESSE MEDICO Virus Zika Zanzara Primati Africa, Asia, Sud Rash, febbre, Pacifico complicanze Infezione persistente negli artropodi neurologiche 25
CICLO DI TRASMISSIONE DI ARBOVIRUS TRASPORTATI DA ZANZARE Sia nei vertebrati che negli invertebrati i virus possono causare infezioni litiche o persistenti. Negli invertebrati di solito sono persistenti e con continua produzione di virus Le femmine di zanzara acquisiscono i virus cibandosi di sangue di un vertebrato in fase Ospiti finali (non riescono a diffondere il virus al vettore perché viremica. non hanno una viremia persistente) Il virus infetta le cellule epiteliali del tratto digerente della zanzara,diffonde all’apparato circolatorio poi alle ghiandole salivari (infezione persistente).26
Alfavirus e flavivirus - Patogenesi La malattia causata dipende da: • lo specifico tropismo cellulare dei singoli virus • la concentrazione del virus infettante • la risposta dell’ospite all’infezione – Malattia sistemica lieve – Encefalite – Malattia emorragica 27
Flavivirus - Evoluzione dell’infezione Alcuni di questi sintomi sono dovuti all’interferon prodotto in seguito Replicazione all’infezione nel sistema reticolo- endoteliale Le principali cellule bersaglio dei flavivirus sono quelle della linea monocito-macrofagica che esprimono i recettori Fc per gli Ac e che, se stimolate, rilasciano linfochine. Morte della cellula per ECP virale (la grande quantità di RNA virale impedisce 28 che l’mRNA cellulare sia tradotto).
RISPOSTA IMMUNITARIA • Gli anticorpi bloccano la viremia e di conseguenza l’infezione di altri tessuti • Immunita’ cellulo-mediata (importante nel controllare l’infezione primaria) • Interferon alfa e beta (intermedio replicativo RNA a doppio filamento) 29
RISPOSTA IMMUNITARIA una lama a doppio taglio • L’infiammazione causata dalla risposta cellulo-mediata distrugge i tessuti e contribuisce alla patogenesi dell’encefalite • Reazioni di ipersensibilizzazione, formazione di immunocomplessi e attivazione del complemento con danni vasali e emorragie • Tutti i flavivirus sono sierologicamente correlati e gli Ac contro un virus possono parzialmente neutralizzarne un altro • Un Ac non neutralizzante (indotto da un ceppo virale correlato) può promuovere il legame del virus ai recettori Fc dei macrofagi e aumentare 200-1000 volte l’infettività 30
EPIDEMIOLOGIA • LE MALATTIE SI VERIFICANO NEI MESI ESTIVI E NELLE STAGIONI PIOVOSE • FORME SPORADICHE 31
PREVENZIONE • SORVEGLIANZA • CONTROLLO DEI VETTORI • REPELLENTI • ABBIGLIAMENTO • VACCINO (a virus vivo attenuato per la febbre gialla, a virus inattivato contro EEE, WEE, encefalite giapponese e encefalite russa) 32
ARBOVIRUS – ENCEFALITI FAMIGLIA DISTRIBUZIONE TOGAVIRIDAE Encefalite equina dell’est Est USA, Canada Encefalite equina dell’ovest Ovest USA, Canada, Messico, Brasile Encefalite equina Venezuelana America centrale e del Sud, Texas, Florida FLAVIVIRIDAE Encefalite da virus West Nile Nord America, zone dell’Europa, zone Encefalite di St Louis dell’Africa Nord America Infezione non sempre dà malattia probabile sottostima 33
VIRUS WEST NILE • Reservoir: uccelli Infetta più di 150 specie di uccelli; la famiglia dei Corvidi (ghiandaie, corvi e gazze) è la più esposta a sviluppare la malattia con esiti sfavorevoli • Vettore: zanzara • Malattie: – Febbre – Meningite – Encefalite Più raramente: – Paralisi flaccida 34
Isolato per la prima volta dal sangue di una donna in stato Virus West Nile febbrile nella regione occidentale del Nilo nell’Uganda del nord (febbre dell’ovest del Nilo) Ogni ~150 persone infettate – ~30 con malattia lieve • Febbre moderata, mal di testa, possibile rash – Possibile assenza di diagnosi – ~1 malattia severa • es. encefalite, meningite, febbre elevata, stupore, disorientamento, coma, tremori, convulsioni, debolezza muscolare 35
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Stati Uniti - 1999 • New York – 62 casi – 59 malattie neuroinvasive – 7 morti • Sospettato il virus dell’Encefalite di St. Louis • WNV: somiglianze con il ceppo virale trovato in Israele 37
Possibili Modalità di Introduzione del West Nile Virus negli U.S.A. • Esseri umani infetti • Ospiti vertebrati trasportati dall’uomo – Legalmente – Illegalmente • Vettori trasportati dall’uomo • Uccelli • Introduzione intenzionale 38
flavivirus Casi di infezione umana da WNV, USA Casi N. di Stati 1999 62 1 2000 21 3 2001 66 5 2002 4156 39 2003 9862 44 2004 2539 40 2005 3000 42 2006 4261 42 2011 690 43 *Mortalità = 4.0-14 % 39
ARBOVIRUS – FEBBRE E FEBBRE EMORRAGICA FAMIGLIA MALATTIA DISTRIBUZIONE FLAVIVIRIDAE Dengue febbre, febbre emorragica Prevalentemente ai tropici Febbre gialla febbre emorragica Africa, Sud e centro America 40
flavivirus 41
VIRUS DENGUE • 4 sierotipi (1, 2, 3, 4) • Ciclo selvatico (scimmia-zanzara) • Ciclo urbano (uomo-zanzara) • In rapido aumento ai tropici • 100 milioni di casi di febbre e 250.000 casi dengue emorragica (DHF) l’anno nel mondo flavivirus 42
DENGUE (FEBBRE) • Febbre (chiamata febbre delle ossa rotte) • cefalea • dolore retro-orbitale • mialgia, artralgia • raramente rash • può essere confusa con influenza, morbillo, rosolia • più raramente encefalite flavivirus 43
DENGUE - FEBBRE EMORRAGICA e SINDROME DA SHOCK • emorragie • perdita di plasma • ipotensione • insufficienza circolatoria • shock 44 flavivirus
Casi di DHF nel continente Americano, 1970 - 1999 60 50 Reported Cases (Thousands) 40 30 20 10 0 1970s 1980s 1990s* 45
DENGUE - FEBBRE EMORRAGICA flavivirus • Immunopatologica • 4 sierotipi – più cellule mononucleate infettate – rilascio di mediatori vasoattivi – aumentata permeabilità vascolare – sintomi emorragici 46
FEBBRE GIALLA Distribuzione Febbre Gialla, 2010 • ciclo selvatico e ciclo urbano • emorragie • degenerazione di fegato, reni, cuore • mortalità 50% CDC • Vaccino – Importante nei viaggi in aree dove è presente il virus flavivirus 47
Virus Zika • Vettore, zanzare Aedes aegypti e albopictus • Trasmissione sessuale • > 1.300.000 casi in Brasile, 80% infezioni asintomatiche • Microcefalia • Potenziale di rapida diffusione • No vaccino e antivirali 48
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