Voci di Pace IPSIA AOSTA - MIR
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IPSIA AOSTA Piazza Giovanni XXIII 2/a - Aosta Movimento Internazionale della Riconciliazione Coordinamento e sede della Valle d’Aosta Loc. Plan Felinaz 309 – Charvensod (AO) MIR diA Voci di Pace in Valle d’Aosta
IPSIA AOSTA Piazza Giovanni XXIII 2/a - Aosta Movimento Internazionale della Riconciliazione Coordinamento e sede della Valle d’Aosta Loc. Plan Felinaz 309 – Charvensod (AO) MIR diA “Un conflitto tra due parti irriducibili inizia a risolversi quando non si ragiona sui fatti che hanno portato alla divisione, né sulle motivazioni che sono sicuramente 2
IPSIA AOSTA Piazza Giovanni XXIII 2/a - Aosta Movimento Internazionale della Riconciliazione Coordinamento e sede della Valle d’Aosta Loc. Plan Felinaz 309 – Charvensod (AO) MIR diA differenti e non fanno altro che approfondire il solco tra i due, ma quando si dialoga sul vissuto” (J. Galtung) Scheda Descrittiva del Progetto Premessa Voci di Pace è un progetto promosso dalle associazioni IPSIA di Aosta e dalla sezione valdostana del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione) attraverso il quale si favorisce l'incontro tra giovani israeliani, palestinesi e italiani in un contesto che facilita il dialogo ed il confronto delle esperienze di vita personali, finalizzato alla conoscenza e alla comprensione del punto di vista dell'altro. Una serie di studi psicologici dimostra quanto sia difficile la condizione adolescenziale dei giovani israeliani sottoposti alla costante minaccia di attentati terroristici e la situazione degli adolescenti palestinesi, stretti dalla violenza dell’occupazione e dalla propaganda delle fazioni estremiste e militarizzate. Parlare di pace, in questo quadro, è molto difficile. Da qui l’importanza dei programmi educativi che consentono di incontrare l’altro direttamente, fuori dagli schemi di pregiudizio correnti, in un clima rilassato che faciliti l’incontro, la comprensione e l’amicizia. Voci di Pace rappresenta anche il contributo che la società civile può dare, attraverso i molteplici attori che la compongono, per promuovere processi di pace complementari a quelli sostenuti dalla diplomazia ufficiale. 1. Presentazione generale Il progetto Voci di Pace offre ad adolescenti israeliani e palestinesi l'opportunità di incontrarsi per superare i traumi psicologici legati al conflitto, che genera paura, pregiudizi, rifiuto, risentimenti, odio e desiderio di vendetta fra i due popoli. Tali sentimenti si diffondono fra i giovani anche a causa dell'impossibilità di instaurare relazioni e conoscenze reciproche. Il progetto realizza un dialogo alla ricerca di strategie per la risoluzione nonviolenta dei conflitti, attraverso esperienze di forte impatto emotivo da parte di ragazzi che sono accompagnati a condividere i loro traumi, a comprendere il vissuto e le speranze dei loro coetanei, in una serie di incontri terapeutici multi- esperienziali, basati fondamentalmente sulla narrazione e l'ascolto. Ai ragazzi valdostani che partecipano al progetto, vengono offerti oltre all’ approfondimento teorico-didattico di una parte del programma curricolare , l'opportunità rara e preziosa di dare ai contenuti storico-politici-culturali affrontati contorni ben più concreti e indimenticabili, legati all'incontro e allo scambio di vissuti e riflessioni all'interno del gruppo tra pari (adolescenti israeliani-palestinesi e valdostani). Attraverso la questione israelo-palestinese gli studenti svilupperanno una sensibilità nei confronti di un mondo complesso che imparano a leggere, oltre 3
IPSIA AOSTA Piazza Giovanni XXIII 2/a - Aosta Movimento Internazionale della Riconciliazione Coordinamento e sede della Valle d’Aosta Loc. Plan Felinaz 309 – Charvensod (AO) MIR che sui manuali e attraverso le voci dei relatori nei momenti di formazione, negli occhi deidiA loro nuovi amici. 2. Descrizione dei destinatari I destinatari diretti degli interventi sono principalmente studenti nella fase adolescenziale, che vivono in situazioni di conflittualità in Israele e in Palestina, ai quali viene data l’opportunità di condividere la loro storia in Italia. Secondo studiosi israeliani (vedi A. Laufer e T. Lavie dell’Adler Research Center 1 l’Università di Tel Aviv) gli adolescenti palestinesi e quelli israeliani presentano i sintomi di PTSD (Disturbo Post Traumatico da Stress): aggressività, perdita del sonno, ansia e disturbi mentali. I destinatari locali degli interventi sono gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che aderiscono al progetto ai quali viene data l’opportunità di conoscere la situazione israeliano e palestinese, di sviluppare competenze nella mediazione tra pari e di soluzione nonviolenta dei conflitti. Destinatari indiretti sono le comunità di appartenenza dei giovani. In particolare la comunità valdostana ha l’opportunità di conoscere il progetto e di partecipare ad un confronto che, attraverso l’informazione e l’incontro, abbatte stereotipi e pregiudizi per facilitare la comprensione e il dialogo con realtà sociali a noi culturalmente e storicamente vicine. 3. Rilevanza dell'azione in relazione alle problematiche dei destinatari L'adolescenza è la fascia d'età più fragile nel periodo evolutivo e più esposta a rischi di patologia psicologica e devianza sociale, a causa delle caratteristiche evolutive proprie come formazione dell'identità e tendenza all'agire. I rischi di sofferenza psicologica possono essere acuiti dal vivere in contesti altamente conflittuali e violenti (guerra, migrazione, forti tensioni socio- economiche). Gli adolescenti sono anche quelli più prossimi all’inserimento nella dinamica attiva dei conflitti. Spesso le vie d'uscita da una situazione di grave disagio può portare a una reazione violenta e autodistruttiva. Questa condizione è particolarmente grave per gli adolescenti palestinesi, che vivono quotidianamente gli effetti della guerra; gli adolescenti israeliani vivono in una situazione di conflitto a bassa intensità che crea gravi tensioni ed un pesante senso di insicurezza. Il proposito del progetto è investire sugli adolescenti e cercare per loro sistemi di supporto e di rinforzo sostenibili nel tempo collegando tra loro tre realtà: palestinese, israeliana (arabi ed ebrei) e italiana, che sono rappresentate da diverse città coinvolte nel progetto: Jaffa/Tel Aviv, Aosta, Gerusalemme. Presso i destinatari israelo-palestinesi saranno attivati interventi formativi, psicoeducativi e psicoterapeutici, atti ad aiutare gli adolescenti ad accrescere la loro resilienza di fronte alla violenta realtà che vivono. I ragazzi valdostani seguiranno un percorso di formazione sul conflitto mediorientale e sul loro ruolo di mediatori tra pari. 1 Maggiori riferimenti relativi alle pubblicazioni si possono trovare in http://www.tau.ac.il/socialwork/adler/publications_e.html; 4
IPSIA AOSTA Piazza Giovanni XXIII 2/a - Aosta Movimento Internazionale della Riconciliazione Coordinamento e sede della Valle d’Aosta Loc. Plan Felinaz 309 – Charvensod (AO) MIR Gli studenti valdostani avranno la possibilità di sviluppare conoscenze sulla questione diA israeliano palestinese, di sviluppare competenze nella mediazione e di soluzione nonviolenta dei conflitti in coerenza con gli ordinamenti delle loro Istituzioni scolastiche e con la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio2 che invita i sistemi dell’istruzione e formazione dei paesi membri a “offrire a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento”. Entro il quadro di riferimento delineato dal documento europeo il progetto Voci di Pace mira in particolare allo sviluppo delle competenze sociali e civiche. 4. Descrizione sintetica del Progetto Partendo dalla narrazione della propria situazione di disagio e sofferenza, si arriva a scoprire come l'altro, vissuto come “nemico”, sia comunque una persona con la quale è possibile condividere un percorso di relazione, amicizia, empatia e, infine, solidarietà. Gli adolescenti palestinesi ed israeliani, insieme ai loro coetanei italiani, saranno portati a sperimentare strategie di risoluzione nonviolenta dei conflitti, attraverso tecniche di comunicazione nonviolenta, che si basa su un’abilità di linguaggio e di comunicazione che rafforzano la capacità di essere umani anche in condizioni difficili. 4 a. Azioni Il progetto prevede lo sviluppo di una serie di azioni. Di seguito si fa riferimento a quelle che coinvolgono i destinatari , rimandando alla visione delle fasi del progetto per le azioni di preparazione delle attività e di relazione con i diversi interlocutori, che si sviluppano temporalmente in un arco più ampio, a cura del comitato promotore/organizzatore. - Lezioni con le classi delle Istituzioni scolastiche valdostane coinvolte nel progetto sulla situazione israeliano-palestinese affrontata secondo diverse prospettive: storica, religiosa, politica e sociale; - Incontri con gli studenti valdostani che confermano la loro adesione al progetto per prepararli al lavoro con i giovani israeliano-palestinesi e alla funzione di mediatori e facilitatori che dovranno assumere; - Laboratori con giovani israeliano-palestinesi condotti dallo psicoterapeuta responsabile scientifico del progetto; - Laboratori con giovani israeliano-palestinesi e giovani italiani condotti dallo psicoterapeuta - Incontro pubblico con la popolazione; - Attività di socializzazione tra i giovani dei diversi gruppi e di conoscenza del territorio. 2 Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. 5
IPSIA AOSTA Piazza Giovanni XXIII 2/a - Aosta Movimento Internazionale della Riconciliazione Coordinamento e sede della Valle d’Aosta Loc. Plan Felinaz 309 – Charvensod (AO) MIR diA 5. Attori coinvolti Al progetto partecipano diversi attori, ognuno con funzioni e competenze diverse. Promotori dell’iniziativa in Valle d’Aosta sono la sezione locale del Movimento Internazionale della Riconciliazione (M.I.R.), che da anni promuove attività e campagne di informazione sulla gestione nonviolenta dei conflitti e l’Istituto Pace Sviluppo e Innovazione delle ACLI di Aosta; Due Istituzioni scolastiche delle scuole medie superiori3; Enti che dispongono di strutture per l’accoglienza residenziale, finanziatori privati e Pubbliche Amministrazioni; A livello israelo-palestinese l’edizione 2012 vede come partner ufficiale la comunità di Nevé Shalom – Wahat al-Salam. La comunità ha provveduto a selezionare e preparare 5 giovani di ognuna delle nazionalità, che sono accompagnati da due adulti-educatori; Un’équipe di psicologi/psicoterapeuti, composta da professionisti arabi, israeliani e italiani; 6. Risultati attesi Le esperienze pregresse hanno mostrato l'efficacia degli incontri fra ragazzi israeliani e palestinesi nel superamento degli stereotipi, nella promozione di attività sul territorio e nel mantenimento di relazioni via e-mail. Ci si attende che rendendo continuativo nel tempo il Progetto sia possibile sostenere la formazione di una leadership di giovani di ambo i popoli che si impegni in un cammino di dialogo e di ricerca della pace anche se, trattandosi di un processo educativo a lungo termine, è difficile individuare indicatori precisi per la valutazione di tali risultati, oltre al numero dei partecipanti e del monitoraggio continuo del dialogo via internet tra i ragazzi. La valutazione relativa alle esperienze fino ad oggi condotte ha evidenziato nei giovani un mutamento della rappresentazione dell’”altro” nel corso del soggiorno in Italia e il mantenimento di tale cambiamento a distanza quando i giovani sono rientrati nel territorio israelo-palestinese. Tale evidenza è stata riscontrata, in ultimo, dal gruppo valdostano di volontari di MIR e IPSIA che si è recato a render visita ai ragazzi e agli educatori israelo-palestinesi nel corso dell’estate 2011. 3 Nel 2011, l’Istituto Maria Adelaide di Aosta e il Liceo Classico di Aosta. Nell’edizione del 2012, il Liceo Scientifico di St. Vincent e l’Istituto Maria Adelaide di Aosta; 6
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