Vittorio Collezione Sospesa" Camaiani, Il Mascalzone
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Se fino a poco tempo fa la domanda che molti si ponevano ogni mattina era “Cosa mi metto oggi?”, nel periodo difficile e angoscioso che stiamo attraversando credo che sia passata decisamente in secondo piano. Oggi mi viene dunque spontaneo pormi una seconda domanda: “a chi può interessare la moda oggi?”… Di certo a chi vive facendo questo mestiere, che a molti potrà sembrare futile, superfluo, tanto più in questo momento storico. Ma dietro a questa professione piena di luci e di lustrini, ci sono tante persone, molte delle quali vivono dietro le quinte di una passerella che è soltanto la manifestazione più appariscente e glamour di un grande lavoro artigianale. E in questo momento di tragedia mondiale, ovviamente non soltanto nel settore moda ma in tutti, urge la stessa drammatica domanda: “Cosa faremo domani?” e ancora, “come riorganizzarci per tornare a fare quello che facevamo?”
E il futuro della moda? Torneremo alle sartorie di un tempo? Pochi pezzi, ben realizzati, su misura, come se fossimo costretti a riavvolgere il nastro del tempo… Noi dell’atelier Vittorio Camaiani ci siamo dovuti fermare proprio nella fase clou del nostro lavoro: la sfilata di lancio della nuova collezione annullata, così come le date degli atelier per un giorno in diverse città d’Italia. La collezione primavera-estate 2020 dunque è improvvisamente diventata una collezione sospesa, nello spazio, dell’atelier dove i capi già pronti ci osservano silenziosi e perplessi, e nel tempo, dilatato all’infinito del dubbio, decreto dopo decreto. Quest’anno il nostro lavoro toccava un’ispirazione diversa dal solito, guardando a una figura emblematica della storia dell’alta moda italiana, Roberto Capucci. E’ questa una collezione che ha smosso molti ricordi e le emozioni mai dimenticate di un ragazzo che sognava la moda e che agli inizi della sua carriera nell’atelier di uno stilista marchigiano, approdava nella tanto amata Roma.
Ed è in quella Roma lontana, quella dove ancora prendeva forma ogni giorno la haute couture italiana, che è ambientata la collezione “Camaiani nelle stanze di Capucci”. Come in un museo immaginario infatti, ho attraversato le stanze abitate dalle straordinarie creature di Capucci e ho dedicato a lui questa collezione che è al contempo omaggio e riscrittura ironica, citazione e confronto con quel Maestro che Christian Dior definì negli anni Cinquanta “il miglior creatore della moda italiana”. E’ una collezione che tocca un po’ tutti i temi iconici del
couturier romano, reinterpretati e in un certo senso attualizzati all’epoca moderna, senza però perdere la sontuosità del Capucci degli anni Cinquanta e Sessanta. Questa collezione costruisce un ponte tra passato e presente, ricchissimo di proposte stilistiche e cromatiche in un gioco continuo di citazioni dal giorno alla sera. Si comincia con i capi disinvolti e sofisticati della parte giorno, che in un gioco ironico di corde da pacco e tessuti che assomigliano a carta stropicciata prendono la forma di scatole immaginarie da inviare a Capucci stesso, con tanto di cartellini in seta con il nome del destinatario ricamato a mano.
Sono le scatole da cui emerge poi la collezione nella sua parte più colorata e couture, evidente omaggio agli stilemi di Capucci, tra batik dipinti a mano in un arcobaleno di ventagli, capi lavorati a plissé, tute da sera ricoperte di rouches e abiti da sera nelle nuances cromatiche care a Capucci, in un vortice di rosa, fucsia, giallo, verde e rosso. Dunque è questo quanto abbiamo dovuto lasciare sospeso. Ma attendiamo. Guardiamo avanti. Restiamo pronti alla riapertura del mondo. E non vediamo l’ora di riprendere il nostro lavoro pieno di colore e fantasia, perché anche di quella ci sarà bisogno.
Vittorio Camaiani, “Emozioni in un Abito” AtelierPerUnGiorno Bologna Roma ” La Moda a casa Tua “ Nella splendida cornice di Palazzo Boncompagni a Bologna avrà luogo il primo appuntamento con gli AtelierPerUnGiorno dello stilista marchigiano Vittorio Camaiani. Nel corso di un petit défilé, il pubblico potrà ammirare la nuova collezione intitolata “DuemilaVenti”, che propone una rivisitazione delle armature medievali e rinascimentali declinata in una serie di eleganti outfit per il prossimo autunno-inverno. Le armature di stoffa di Vittorio Camaiani vestono una guerriera contemporanea che combatte il Tempo e i ritmi vorticosi della vita moderna senza rinunciare alla femminilità ricercata della haute couture, in una palette cromatica che attraversa tutte le nuances del grigio passando per il rosso lacca e il giallo senape.
La formula degli Atelier Per Un Giorno, ideata dallo stilista stesso, offre con successo da molti anni un’opportunità unica nel suo genere per ammirare e “toccare con mano” le sue collezioni di alta moda. In un’atmosfera che evoca gli atelier di moda degli anni Cinquanta, le clienti possono ammirare la singolare creatività di Camaiani, che di volta in volta ha affronto le sue collezioni a partire da ispirazioni che provengono dall’arte (ricordiamo le collezioni dedicate a Magritte o a Escher), da mondi esotici (ad esempio le collezioni dedicate all’Egitto o a Marrakech) o ancora da periodi storici di grande suggestione (la Scozia di Maria Stuarda). Allo stesso tempo, la presenza dello stilista che racconta la collezione e che suggerisce alla cliente le possibilità di personalizzazione del capo, aggiunge quell’elemento unico che ha reso famosi i suoi atelier, portando la sua moda a contatto diretto con la cliente. Seguiranno appuntamenti a Roma, nella sala lettura dello storico Hotel Santa Chiara (dietro al Pantheon), e altre date a Milano,Perugia e nuove città italiane in definizione.
Vittorio Camaiani @ red carpet Venezia Vittorio Camaiani atelier @ 76esima Mostra del cinema di Venezia con una “donna sospesa tra passato e futuro” La tuta scudo dell’ultima collezione di Vittorio Camaiani alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia 2019 Venezia, 2019-08-29 – Dopo aver calcato molti red carpet lo stilista marchigiano Vittorio Camaiani torna a Venezia. Questa volta con Camaiani sfila la statuaria modella brasiliana Aline Ferreira Marques che indossa una particolare tuta-scudo in crepe e organza avvolta da una lunga gonnacappa, capo iconico dell’ultima collezione intitolata “DuemilaVenti” che da settembre sarà presentata in diverse città italiane. Tema di questa collezione una rivisitazione delle armature medievali per una donna sospesa tra passato e futuro, moderna guerriera che combatte l’indifferenza del nonessere con la
sicurezza dell’essere differente attraverso una sofisticata couture.
Vittorio Camaiani sul red carpet di Venezia Vittorio Camaiani atelier @ 76esima Mostra del cinema di Venezia con una “donna sospesa tra passato e futuro” La tuta scudo dell’ultima collezione di Vittorio Camaiani alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia 2019 Dopo aver calcato molti red carpet con l’amica e musa Marina Ripa di Meana, che ricordiamo con la tuta caftano rosa e l’eccentrico cappello dalla foggia a triplo fez, lo stilista marchigiano Vittorio Camaiani torna anche quest’anno a Venezia. Questa volta con Camaiani sfilerà la statuaria modella brasiliana Aline Ferreira Marques che indosserà una
particolare tuta-scudo in crepe e organza avvolta da una lunga gonnacappa, capo iconico dell’ultima collezione intitolata “DuemilaVenti” che da settembre sarà presentata in diverse città italiane. Tema di questa collezione una rivisitazione delle armature medievali per una donna sospesa tra passato e futuro, moderna guerriera che combatte l’indifferenza del nonessere con la sicurezza dell’essere differente attraverso una sofisticata couture. Vittorio Camaiani, “DuemilaVenti” VITTORIO CAMAIANI Collezione “DuemilaVenti
FW 2019-2020 Porto San Giorgio – Grande successo per la presentazione della nuova collezione di Vittorio Camaiani per l’autunno/inverno 2019/2020 intitolata “DuemilaVenti” presso l’incantevole dimora ottocentesca Villa Montanari Rosati, con il patrocinio del Comune di Porto San Giorgio. Da circa dieci anni si ripete l’appuntamento moda estivo grazie all’ospitalità della nobildonna Marilena Rosati, proprietaria della villa. L’evento è stato presentato da Elena Parmegiani, Direttore Eventi della Coffee House di Palazzo Colonna ed ha previsto un dialogo su moda e arte tra la giornalista Sarina Biraghi e il professor Stefano Papetti che hanno commentato la collezione. Fonte di ispirazione di questa nuova collezione sono le armature medievali e rinascimentali, con la loro doppia natura di strumento di protezione e al contempo di elemento decorativo. Ancora una volta lo stilista marchigiano ha lasciato che fosse il passato a suggerirgli una tematica da indagare con la sua couture, attualizzando epoche remote per vestire la sua donna fascinosa di un’eleganza senza tempo. Le armature di stoffa di Vittorio Camaiani vestono una guerriera contemporanea che combatte il Tempo e i ritmi vorticosi della vita moderna senza rinunciare alla femminilità ricercata della haute couture. È una donna determinata che sa ironizzare su uno dei simboli della guerra per eccellenza ovvero l’armatura e che supera così le differenze tra maschile e femminile senza perdere grazia e raffinatezza. In passerella si sono susseguiti una parata di grigi, interrotta da sprazzi di nero, giallo ocra e amaranto, per questi capi-armatura che hanno suscitato grande emozione nel numeroso pubblico accorso all’evento. Sono stati particolarmente applauditi il completo giacca pantalone in crêpe decorato da rivetti di metallo, la
tuta da sera con scudo applicato sul corpetto ed il sontuoso abito couture che alterna una gonna in triplo taffetà argento al pull ornato di alamari di sapore militare. Ecco dunque che rivetti di metallo vengono sapientemente usati per fermare i pannelli di cachemire e alpaca dei cappotti e dei giacconi dalla linea kimono, per definire le giunture di giacche strutturate in crêpe e di abiti-armatura in jersey o la pettorina della iconica camicia bianca “scudo”. In un gioco continuo tra rigido e morbido la collezione si snoda alternando la staticità ed il rigore storico dell’armatura alla creatività e al movimento del capo di alta moda, come nell’abito da sera in satin dal corpetto tagliato ad armatura. Hanno completato la collezione i cappelli-elmo rivettati in metallo di Jommy Demetrio e le calzature di foggia medievale di Lella Baldi. Anche gli accessori sono stati disegnati dal couturier Camaiani. “Armata” dunque dallo stilista di una nuova bellezza, la donna Camaiani “DuemilaVenti” supera le barriere delle convenzioni e si avvolge di un’eleganza sorprendente che guarda al passato per testimoniare in realtà la atemporalità della più squisita couture. Grandi applausi sono stati elargiti dal numeroso pubblico intervenuto alla serata. Tra questi: Andrea Ripa di Meana, il giudice Raffaele Focaroli ed il dottore Mauro Mario Mariani. Sul finire della serata c’è stato il consueto brindisi finale della cantina Ciu Ciu. Le acconciature delle modelle sono state curate da Maria Rita Solfarelli di Compagnia della Bellezza, mentre HTO.tv ha curato le riprese ed Alessandro Lanciotti le immagini fotografiche.
La Donna Camaiani “DuemilaVenti” @ Villa Montanari Rosati VITTORIO CAMAIANI Collezione “DuemilaVenti” fw 2019-2020 Porto San Giorgio – Giovedì 8 agosto alle ore 18.30 verrà presentata la nuova collezione di Vittorio Camaiani per l’autunno/inverno 2019/2020 intitolata “- DuemilaVenti” presso l’incantevole dimora ottocentesca Villa Montanari Rosati, ospiti di Donna Marilena Rosati. L’evento sarà presentato da Elena Parmegiani, Direttore Eventi della Coffee House di Palazzo Colonna e prevederà un dialogo tra la giornalista Sarina Biraghi e il professor Stefano Papetti. Fonte di ispirazione di questa collezione sono le armature medievali e rinascimentali, con la loro doppia natura di strumento di protezione e al contempo di elemento decorativo. Ancora una volta lo stilista marchigiano ha lasciato che fosse
il passato a suggerirgli una tematica da indagare con la sua couture, attualizzando epoche remote per vestire la sua donna fascinosa di un’eleganza senza tempo. Le armature di stoffa di Vittorio Camaiani vestono una guerriera contemporanea che combatte il Tempo e i ritmi vorticosi della vita moderna senza rinunciare alla femminilità ricercata della haute couture. È una donna determinata che sa ironizzare su uno dei simboli della guerra per eccellenza ovvero l’armatura e che supera così le differenze tra maschile e femminile senza perdere grazia e raffinatezza, sapientemente avvolta dai grigi e dagli sprazzi di colore di questa collezione. Se le splendide armature che possiamo ammirare nei musei di tutto il mondo cercano la bellezza nella rigidità del metallo istoriato, Vittorio Camaiani ha affidato alla morbidezza dei tessuti preziosi la struttura delle sue armature sospese tra passato e futuro. Ecco dunque che rivetti di metallo vengono sapientemente usati per fermare i pannelli di cachemire e alpaca dei cappotti e dei giacconi dalla linea kimono, per definire le giunture di giacche strutturate in crêpe e di abiti-armatura in jersey o la pettorina della iconica camicia bianca “scudo”. In un gioco continuo tra rigido e morbido la collezione si snoda in tutte le nuances del grigio passando per il rosso lacca e il giallo senape alternando la staticità e il rigore storico dell’armatura alla creatività e al movimento del capo di alta moda, come nell’abito da sera in satin dal corpetto tagliato ad armatura. Completano la collezione i cappelli-elmo rivettati in metallo di Jommy Demetrio e le calzature di foggia medievale di Lella Baldi. “Armata” dallo stilista di una nuova bellezza, la donna Camaiani “DuemilaVenti” supera le barriere delle convenzioni e
si avvolge di un’eleganza sorprendente che guarda al passato per testimoniare in realtà la atemporalità della più squisita couture.
Vittorio Camaiani “Poeta della Moda” @ Mod’Arte VITTORIO CAMAIANI RICEVE IL PREMIO MOD’ARTE AL MUSEO CORREALE DI SORRENTO San Benedetto del Tronto – Grande successo per la kermesse Mod’Arte svoltasi a Sorrento domenica 7 luglio che ha visto premiare il talentuoso stilista marchigiano Vittorio Camaiani. Il Museo Correale di Terranova, infatti, ha ospitato nelle sue splendide sale ricche di capolavori artistici la seconda edizione di Mod’Arte, il vernissage di moda, cultura e spettacolo organizzato da GAR Eventi di Gianna Azzaro in collaborazione con il Museo Correale, con il patrocinio del Comune di Sorrento e del Rotary Club Sorrento. Il numeroso pubblico presente alla serata ha potuto ammirare ed ha applaudito la collezione s/s 2019 dedicata alla Grecia di Vittorio Camaiani. Tra gli altri nomi dell’alta moda italiana sono stati premiati
anche il Maestro Renato Balestra ed il designer Gianni Molaro. L’evento è stato condotto da Patrizia Pellegrino e Matilde Brandi che ha indossato un abito azzurro dello stilista Vittorio Camaiani. Il Presidente e il Direttore del Museo Correale, Gaetano Mauro e Filippo Merola, hanno premiato con la menzione di “poeta della moda” il couturier Vittorio Camaiani. Il ricavato dell’iniziativa contribuirà al restauro delle opere del magnifico museo sorrentino. Una serata ricca di arte, moda e solidarietà che ha contribuito anche alla valorizzazione e alla promozione della città di Sorrento e di tutta la costiera amalfitana. L’8 agosto Vittorio Camaiani presenterà invece la sua nuova collezione autunno/inverno “DuemilaVenti” dedicata ad una donna tra passato e futuro a Porto San Giorgio presso la splendida location ottocentesca Villa Montanari Rosati. Vittorio Camaiani riceve il premio Mod’Arte 2019 al Museo Correale di SorrentoThanks Gianna Azzaro Gar eventi – Museo Correale – Comune di Sorrento – Rotary club Sorrento – Pubblicato da Vittorio Camaiani su Martedì 9 luglio 2019 Vittorio Camaiani Atelier www.vittoriocamaiani.it
Vittorio Camaiani, “Sotto il segno dei pesci” LA GRECIA DI VITTORIO CAMAIANI SS 2019 COFFEE HOUSE DI PALAZZO COLONNA Con la collezione SS2019, che verrà presentata il prossimo 30 marzo alle ore 18:30 nella splendida cornice barocca della Coffee House di Palazzo Colonna a Roma dalla direttrice Elena Parmegiani, Vittorio Camaiani ha scelto di intraprendere un viaggio creativo che racconta il mare, partendo dalla nativa San Benedetto del Tronto, e veleggiando verso il bianco abbagliante e il blu profondo delle isole greche. Lo sguardo del couturier marchigiano è partito dai pesci del mosaico anni Trenta della Palazzina Azzurra di San Benedetto e ha puntato lontano, spinto da quell’inesauribile desiderio di scoprire nuovi lidi e da quella attenta ricerca di elementi estetici sempre diversi che caratterizza la sua moda. Durante i suoi viaggi in Grecia, Vittorio Camaiani si è lasciato rapire da quella bellezza violenta, assoluta, che
caratterizza le Cicladi, da Paros, a Santorini, ad Amorgos, perle bianche spazzate dal vento e sospese in quel mare dai colori sempre diversi. E’ un viaggio simbolico dal noto all’ignoto il suo, dai luoghi conosciuti alla scoperta di isole remote che galleggiano nel blu dell’Egeo e che attraversa questa collezione con elementi fortemente evocativi. Camaiani
Camaiani Motivo ricorrente di questa collezione sono i pesci, da sempre simbolo per eccellenza del mare. Sono i pesci che Vittorio Camaiani ha visto sui pescherecci dell’isola di Paros e che ha trasformato in dettagli decorativi: i pesci si appoggiano con garbo su maglie a righe di sapore marinaro, definiscono in un incrocio suggestivo l’orlo di abiti di lino,
“migrano” sapientemente ricamati su cappe da sera di seta color tortora, vanno a chiudere in vita, stretti in un abbraccio e tempestati di preziosi cristalli, abiti-scultura che omaggiano l’antica Grecia, “volano” dipinti a mano su disegno dello stilista sui batik di top, pantaloni e caftani. Ma il mare è anche vento e vele e le corde delle barche, elementi che ritroviamo nei completi in lino della parte giorno in cui triangoli di tessuto impalpabile si appoggiano al capo con la leggerezza di vele al vento, mentre le corde decorano bermuda azzurri e blu e chiudono pantaloni sciolti di lino color sabbia. Nella parte esplicitamente dedicata a Santorini Vittorio Camaiani omaggia anche l’architettura tipica delle isole greche. Le cupole delle chiese si ritrovano dipinte a mano nei batik di completi caftano dal taglio asimmetrico, le croci delle chiese vengono citate nel taglio di tute e abiti da sera in cady e duchesse e nei ricami di cristalli swarovski su abiti e pantaloni in marocaine e organza. Le tipiche scale del villaggio di Oia vengono invece riprodotte nell’orlo di gonne in lino e dell’abito da sera rosso in seta jacquard che simboleggia il celebre tramonto di Santorini. Tra le nuances marine del bianco, dell’azzurro e del blu profondo, tra il color sabbia e il rosso, questa collezione scenografica veste una donna originale e ironica, moderna esploratrice di luoghi che sono al contempo reali e immaginari, simbolo di una bellezza antica e senza tempo La collezione verrà presentata nella Coffee House di Palazzo Colonna, dimora settecentesca con all’interno statue e bassorilievi antichi. La particolarità del salone è rappresentata dall’affresco del mito di “Amore e Psiche” realizzato nel 1730 dall’artista Francesco Mancini per volere del Principe Fabrizio Colonna. L’interno della Coffee House costituisce un
miracolo di armonia tanto da essere stato definito “il più delizioso e delicato spazio settecentesco a Roma che per la seconda volta incontrerà la haute couture di Vittorio Camaiani.” Domenica 31 marzo dalle ore 11,00 alle ore 19,00 lo stilista accoglierà, sempre in Coffee House, clienti ed amici in occasione dell’evento AtelierPerUnGiorno. Gli ospiti potranno così toccare con mano gli abiti della nuova collezione e ricevere dei consigli personalizzati sui look proposti. www.vittoriocamaiani.it www.coffeehousecolonna.it #vittoriocamaiani #vittoriocamaianiatelier #coffeehouse #palazzocolonna #ss2019 Emanuela l’ultima Toscanini di Vittorio Camaiani
Avrei voluto non dover mai scrivere un elogio funebre per una donna straordinaria come Emanuela, grande amica oltre che personaggio che non può non essere ricordato. Emanuela di Castelbarco é stata una di quelle donne uniche come non ce ne saranno più, cosi come quel mondo che così elegantemente rappresentava. L’ultima Toscanini ha avuto una vita inimitabile che ha attraversato il Novecento, portandola a contatto con tutti i grandi personaggi del tempo, dal mondo della musica, della cultura a quello dell’arte a quello della moda, che molto amava. La conobbi nel 2007, tramite Paola Severini Melograni, in prossimitá delle celebrazioni internazionali per i 50 anni dalla scomparsa del celeberrimo nonno di Emanuela, il Maestro Arturo Toscanini. In quell’occasione mi fu affidato il restauro del frac del Maestro, realizzato negli anni Trenta e muto testimone di una carriera folgorante, degli applausi scroscianti e delle tante serate mondane. In quello stesso anno la vestii per la Prima della Scala, un evento imprscindibile per Emanuela che per tanti anni aveva presenziato all’evento mondano milanese per eccellenza, sfolgorante nelle mise di volta in volta di Biki, di Dior, di Yves Saint Laurent. Nacque immediatamente quell’intesa profonda che sará poi caratteristica di tutta la nostra amicizia, un rapporto fatto di scambio intellettuale, affetto, stima reciproca e naturalmente costellato dei tanti racconti straordinari di Emanuela. Le prime scaligere, i viaggi, gli aneddoti sul nonno e sulla mamma Wally, i personaggi, quel mondo di nobili e industriali che sapevano avere rispetto profondo per l’arte e la cultura. Un mondo che Emanuela amaramente rimpiangeva, pur essendo una donna sempre pronta a vivere il presente, ad entusiasmarsi per i miei progetti di cui è stata sempre preziosa consigliera. Emanuela era infatti una donna antica e moderna allo stesso tempo e sapeva emozionarsi per ogni mia nuova collezione di cui avidamente voleva conoscere tutti i
dettagli e i motivi ispiratori. Emanuela di Castelbarco, nonostante quella vita incredibile sotto i riflettori era anche un donna sobria, rigorosa come lo era stato il nonno, capace di dirmi ti voglio bene con un solo battito di ciglia.
Camaiani il Poeta della moda: “Premio per i 30 anni di Carriera” Roma 30 novembre 2018 – Special award allo stilista Vittorio Camaiani nella V Edizione del Premio Donna d’Autore 2018, evento che si è tenuto il 30 novembre in un Luxury hotel sulla Pontina. Come ogni anno l’evento, patrocinato dalla Regione Lazio, è organizzato dalla Presidente di A.I.D.E. Lazio, Anna Silvia Angelini che, affiancata da un’importante rosa di giurati scelti personalmente tra i membri più rappresentativi dell’associazione AIDE(Associazione Indipendente Donne Europee), individua le donne che si sono distinte nel corso dell’anno per talento, passione e sensibilità nel campo dell’arte, della moda e del sociale. Tema del premio di quest’anno la celebrazione della Donna in contrapposizione alla negatività della cronaca criminale quotidiana. Tra tante donne speciali, un riconoscimento speciale è andato a Vittorio Camaiani: il “Premio per i 30 anni di Carriera”, durante i quali il Poeta della moda marchigiano ha esaltato la bellezza di tutte le donne che hanno indossato i suoi abiti, sempre incurante delle tendenze ma fedele ai suoi percorsi estetici.
Lo stilista, infatti, geniale artigiano del Made in Italy, con la sua creatività, unica, emozionante, riconoscibile , veste una donna dalla forte personalità ma molto femminile, sognatrice ma determinata, romantica ma sensuale. Dall’abito da giorno a quello da sposa, dalla tuta all’abito da sera Vittorio Camaiani, racchiude nei suoi abiti sartoriali fascino e potenza e rende le donne eleganti, uniche, belle e senza età. Proprio come vogliono essere tutte le donne. Le donne speciali che hanno ricevuto il premio Donna d’Autore 2018, un cuore d’argento simbolo d’amore e tenerezza realizzato dal maestro Giovanni Pallotta, sono state Vittoriana Abate per il giornalismo; Simona Abate per il sociale; Rita Coruzzi per la letteratura; Ombretta Del Monte per l’arte; Alessandra Pizzi per la regia teatrale; Regina Scerrato per la moda; Francesca Valtorta per il cinema e SONIA RONDINI per l’imprenditoria Premi speciali, oltre che a Vittorio Camaiani, alla modella Giulia Lupetti, al pittore umbro Mauro Poponesi e alla soprano Eleonora Croce come giovane promessa della musica italiana. Hanno condotto la serata Beppe Convertini ed Elena Parmegiani,
insignita di uno dei riconoscimenti per l’organizzazione di eventi.
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